❝𝐼 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑒́ 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑑𝑒, 𝑛𝑒́ 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑑𝑖, 𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑙𝑖 𝑠𝑐𝑖𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒.❞

||𝐿𝑎𝑜 𝑇𝑧𝑢||

Da qualche giorno a quella parte Ikuyo aveva una sensazione che non la lasciava un attimo in pace. Anche quando lavorava non riusciva completamente ad accantonarla per riprenderla in seguito.

La causa di quei suoi pensieri era Gen, che da un paio di giorni le sembrava strano, come se dovesse dirle qualcosa, ma non trovasse il coraggio per iniziare quella conversazione.

Quel comportamento, da parte sua, era alquanto bizzarro. Solitamente il bicolore se doveva dire qualsiasi cosa lo faceva senza problemi, non se ne poneva nemmeno.

Aveva sempre avuto quell'incredibile disinvoltura dalla sua, ma in quel momento sembrava come scomparsa dalla faccia della terra, motivo per il quale Ikuyo decise di andare da lui. Doveva capire cosa ci fosse che non andava, non lo aveva mai visto così, e la preoccupava.

Si fermò quando lo individuò. Il giovane era seduto ai piedi di un albero, nei pressi del villaggio, ed era estremamente pensieroso.

Prese un bel respiro prima di raggiungerlo, era certa che non l'avrebbe mandata via. Normalmente non avrebbe dovuto esserne così sicura, ma aveva la sensazione che avrebbe colto quell'occasione per parlarle di ciò che stava evitando con tutto se stesso.

«Gen?» Lo chiamò lei, facendogli voltare la testa verso la sua direzione.
«Tutto bene?» Domandò la ragazza ancor prima che Gen potesse dire qualcosa.

Si sedette accanto a lui e attese la sua risposta in merito a ciò che gli aveva appena chiesto, portando le ginocchia verso il suo petto.

«Immaginavo che prima o poi saresti venuta a cercarmi, Iku-chan.» Le disse il giovane con un leggero sorriso.

Ikuyo lo vide stiracchiarsi appena e lasciarsi andare con la schiena contro il tronco dell'albero che aveva dietro.
«Non ti si può nascondere proprio niente, eh?» Commentò ancora, non prendendo però l'argomento desiderato.

«Beh, non quando è così evidente» rispose lentamente la castana.

Osservava il viso dell'altro, ma non riusciva proprio a capire quali fossero i pensieri che lo tormentavano.

«Gen.» Lo chiamò nuovamente, attirando la sua attenzione.
«Non ti ho mai visto così, e sinceramente mi sto preoccupando. Puoi dirmi che sta succedendo?»

Il diretto interessato si passò una mano dietro al collo.
«A dire la verità è una cosa un po' complessa, non è facile parlarne.»

Ikuyo comprese che sarebbe stato un discorso serio da come si stava comportando il bicolore, non aveva ancora accennato a nessuna battuta delle sue.
«Se non ci provi e te lo tieni dentro sarà anche peggio, fidati.»

Passarono altri secondi prima che lui prendesse finalmente coraggio.
«Si tratta di noi... E di Senku» disse con un basso tono di voce.

«Noi? Senku?» Si fermò per un istante.
«Cos'è che ti sta facendo venire certe preoccupazioni?»

«Qualcosa che ho volutamente ignorato per tutto questo tempo, anzi... Sarebbe meglio dire che l'ho sempre ignorato» cominciò a dire, spostando gli occhi su di lei.

«Ho cercato di ignorare l'influenza di Senku, ma mi è impossibile farlo, non posso nemmeno provare ad allontanarla. Questo perché è impossibile ignorare un legame e dei sentimenti che sono nati ancor prima della pietrificazione, è qualcosa di così profondo che nemmeno io saprei spiegartelo con le giuste parole.»

Nel sentire quelle parole ad Ikuyo si bloccò per un momento il respiro, non credeva sarebbe andato ad affrontare un discorso come quello. La situazione era più seria di quanto pensasse.

«Gen, sai che sono stata dietro a Senku per tanto tempo, proprio perché consapevole di questo legame. Ma ho deciso di seguire ciò che provavo per te.» Gli disse lentamente.

Lui le rivolse un piccolo sorriso.
«So che provi dei sentimenti per me, altrimenti non ci saremmo messi insieme. Non sei capace di mentire quando fai qualcosa.» Fece una breve pausa prima di andare avanti.
«Però è anche vero che hai chiuso dei sentimenti che sono presenti da molto tempo, che trascendono l'impossibile.»

Se Gen pensava a quanto avevano resistito i sentimenti di Senku e Ikuyo, non poteva fare altro che credere che tutto ciò avesse dell'incredibile.

Avevano passato gli anni prima della pietrificazione, e poi la pietrificazione stessa, e poi ancora gli anni dopo di essa. Quei sentimenti avevano fatto un viaggio nel tempo ed erano rimasti intatti, forse erano diventati anche più forti di prima.

Si rese veramente conto, in quel momento, che competere con essi era un'ardua impresa.

«C'è qualcosa di diverso quando ti trovi con Senku, e credo proprio che a fare la differenza sia la quantità di sentimento che c'è e ci sarà sempre tra di voi. Sono stati conservati e modellati per tutti questi anni, pietrificazione compresa.»

La ragazza non sapeva cosa avrebbe dovuto dire in una situazione come quella, infatti era semplicemente rimasta lì ad ascoltare quanto aveva da dirle il bicolore, senza interromperlo o altro.

«Il mio desiderio è quello di vederti veramente felice. Ho notato come lui ti guarda, e anche come tu lo cerchi con lo sguardo, non facendolo nemmeno di proposito, è proprio una cosa istintiva. Come se foste legati da qualcosa di più profondo, che vi spinge inesorabilmente l'uno contro l'altra.»

Nel sentire il silenzio che scaturì quella sua ultima affermazione Ikuyo deglutì prima di parlare.
«Cosa stai cercando di dirmi con questo discorso?»

La sua domanda però non aveva bisogno di alcuna risposta, lo aveva già capito da se. Sapeva cosa voleva dirle, solo che lei non era in grado di domandarglielo in modo più diretto.

«Iku-chan...» Il ragazzo tentava di nascondere quanto ciò che stava per dire gli stesse facendo male, ma i suoi occhi non ne erano in grado.
«Se mi dici di non provare più niente per Senku, allora lascerò stare tutto questo discorso. In caso contrario penso che tu debba provarci.»

La castana non poté non rimanere sorpresa davanti a ciò che stava facendo Gen.

Le stava dicendo tutte quelle parole, si stava tirando indietro, stava scegliendo di non cogliere appieno l'occasione e rimanere con lei. E questo solo perché desiderava vederla veramente felice, proprio perché aveva notato che il tipo di rapporto che la legava a Senku era di un'altra categoria.

In pochi avrebbero fatto quello che stava per fare Gen. E ci voleva un gran coraggio per poter portare avanti quell'idea.

Ikuyo distolse lo sguardo, stringendo forte i pugni tra di loro.

Non voleva recargli dolore, ma quelle erano parole che non avrebbe mai potuto dire. Come aveva affermato il ragazzo poco prima, lei non sapeva mentire, e di certo non avrebbe cominciato a farlo in quel momento.

Non poteva dire di non provare più niente per Senku, sarebbe stata una menzogna. Sentimenti del genere non spariscono nel giro di pochi mesi, probabilmente è impossibile anche che lo facciano, e Gen se ne era reso conto.

«Mi dispiace... Ma non posso dirlo.» Ammise con voce flebile la giovane.

Il bicolore non poté evitare di sentire il suo cuore perdere un battito, però se lo aspettava.
«Quando due persone sono destinate a stare insieme è inutile tenerle separate» commentò il ragazzo lentamente.

«Gen... Mi dispiace, mi dispiace.» Iniziò a dire Ikuyo, scuotendo appena il capo.
«Mi sento come se ti avessi ingannato.» Sentì gli occhi inumidirsi, quella decisione faceva male anche a lei.

«Non sentirti in questo modo.» Le prese delicatamente il viso e le asciugò con un dito delle lacrime che erano scivolate sulle sue guance.
«Sono stato io a baciarti, ed ero consapevole dei tuoi sentimenti per Senku.»

Lo sapeva, però li aveva volutamente ignorati, e questo gli si era ritorto contro, ad entrambi.

Ciò che voleva ora Gen era di concludere quella conversazione, portarla avanti stava solo aumentando il dolore che provocava, non solo a lui, ma anche ad Ikuyo.

«Gen...» Il ragazzo in questione la bloccò prima che potesse dire altro.

«So che ci sono anche i sentimenti che provi per me» affermò, comprendendo i dubbi della castana.
«Ma come ti ho detto, non posso ignorare ciò che vedo quando voi state insieme, e quello che provo per te mi dice che devi provare a prenderti la tua vera felicità.»

Dopodiché, senza aspettare una risposta, le diede un bacio sulla guancia e si alzò. Quella era stata una conversazione pesante per entrambi, era meglio se ci avessero pensato da soli ora, in ogni caso Gen non aveva intenzione di cambiare idea, quindi non c'era motivo di insistere perché facesse il contrario.

Ikuyo non si mosse da lì, sentendosi male per ciò che l'aveva portato a fare. Non avrebbe dovuto provare dei sentimenti per due persone, questo non aveva fatto altro che farlo soffrire.

Rimase lì per tanto di quel tempo, dandosi la colpa per quanto successo, che Kinuyo l'andò a cercare, preoccupata per l'assenza della sua amica.

Quando vide l'espressione sul suo viso, e alcune lacrime che scendevano dai suoi occhi, corse immediatamente da lei.

«Ei, si può sapere cosa è successo?» Domandò avvolgendo subito le braccia attorno alle sue spalle, stringendola a se.
«Perché stai piangendo?»

«Kinuyo!» La chiamò come per sfogarsi, buttando il viso contro il suo petto.
«Sono una stupida! Sono una stupida!»

La castana non capiva perché l'amica fosse tanto disperata, doveva essere successo qualcosa di grave se l'aveva portata a reagire in quel modo.

Vederla in quelle condizioni l'appesantiva, non le piaceva quando Ikuyo si intristiva così.

«Shh» disse accarezzandole la schiena, cercando di calmare i suoi singhiozzi.
«Perché ti stai dando della stupida?»

Passarono molti secondi prima che Ikuyo si sentì in grado di raccontarle perché stava così.

«Mi sono permessa di provare dei sentimenti sia per Senku che per Gen. E ora per colpa di questo mio errore Gen sta soffrendo.» Si bloccò per un momento.
«Ha deciso di mettere fine alla nostra relazione... Perché ha visto che i miei sentimenti per Senku sono ancora ben radicati in me...»

«Gen ha deciso di lasciarti?» Kinuyo non pensava che avrebbe mai fatto una cosa del genere, dopotutto Ikuyo provava dei forti sentimenti anche per lui.

«Però ha ragione, mi sento uno schifo, a causa della mia sconsideratezza lui ha deciso di soffrire per dare a me la possibilità di provarci sul serio con Senku» continuò a dire l'altra, qualche singhiozzo ancora non voleva lasciarla andare.

Kinuyo non sapeva proprio cosa dire, era talmente scioccata per quella notizia così improvvisa che rimase senza parole per un bel po' di tempo.

«Non azzardarti a darti la colpa!» Esclamò poi.

«Non provare a dire che è colpa tua! Tu hai solamente cercato di andare avanti, i sentimenti non sono una cosa che puoi controllare. Ti ricordi? Me lo hai detto tu quando ti ho confessato dei miei sentimenti per Taiju.»

Ikuyo annuì contro la sua spalla.
«Me lo ricordo.»

Kinuyo accennò ad un sorriso.
«Bene, quindi non puoi biasimarti se il tuo cuore ha deciso di provare qualcosa anche per Gen, oltre che per Senku.»

Ci fu un altro momento di pausa, che però durò meno del precedente.
«Te lo dice una che dovrà affrontare lo stesso problema.» La scostò per poterla guardare in viso.

«Ikuyo, non pentirti delle tue scelte, hai fatto quello che credevi fosse giusto. Me lo dici sempre anche tu quando ti racconto delle mie paure per quanto riguarda il mio rapporto con Kinro e Taiju.»

«Stai usando le mie stesse parole contro di me.» Accennò ad un sorriso, anche se malinconico.
«Furbo da parte tua.»

Kinuyo tirò fuori un'espressione soddisfatta.
«Modestamente.» Poi le mise una mano sulla spalla.
«A Gen devi dare il suo tempo, vedrai che il vostro rapporto non verrà rovinato per questo. Entrambi avete bisogno di tempo per metabolizzare quanto successo e andare avanti.»

«Grazie, Kinuyo. Posso contare sempre su di te.» L'abbracciò di nuovo, felice di avere un'amica come lei.

«Sai che ci sarò sempre per te, esattamente come tu ci sarai sempre per me.» Kinuyo ricambiò l'abbraccio con un sorriso.

Entrambe si sentivano fortunate ad aver trovato un'amicizia così solida, ma soprattutto vera.

In ogni situazione sapevano che l'altra le avrebbe coperto le spalle, non importavano le circostanze, si sarebbero sempre spalleggiate a vicenda.

Ma dopotutto, non è forse questo uno dei significati più importanti dell'amicizia?