❝𝐿'𝑖𝑚𝑏𝑎𝑟𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑒̀ 𝑙'𝑖𝑛𝑣𝑜𝑙𝑢𝑐𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛'𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎.❞

||𝐹𝑜𝑛𝑡𝑒: 𝐴𝑛𝑜𝑛𝑖𝑚𝑜||

Avevano parlato fino a notte fonda le due amiche, dovevano raccontarsi molte cose.
Ikuyo si rese conto di starne pagando le conseguenze quella mattina, faceva invidia ad uno zombie.

«Cavolo Ikuyo, che hai fatto alla faccia?» Le domandò Chrome non appena la ragazza arrivò al magazzino, c'era soltanto lui all'interno.

«Ho dormito poco, ho parlato con la mia amica per tutta la serata, si vede così tanto?» Chiese passandosi una mano sul viso, sarebbe rimasta tra le braccia del morfeo per tutta la mattinata, se solo avesse potuto.

«Abbastanza.» L'amico sorrise, successivamente si mosse per riempire una piccola scodella con dell'acqua fresca.

Si avvicinò alla ragazza e glie la porse.
«Sciacquati il viso, così starai meglio.»

«Grazie, ne ho decisamente bisogno» afferrò la scodella mentre Chrome tornava a quello che stava facendo poco prima che lei entrasse.

Ikuyo si guardò attorno.
«Chrome, sai dov'è Senk-» Non fece in tempo a finire la frase che una voce le precedette.

«Ehi Chrome!» Senku era appena entrato spedito nel magazzino, quando si accorse che Ikuyo si trovava lì davanti non fece in tempo a fermarsi e le finì addosso.

«Ma che- AAAAH LA SCODELLA!» Urlò lei cercando di non farla cadere.

Dopo essere stata colpita dal ragazzo finì in avanti, la scodella le era quasi caduta dalle mani.
Fece ogni tipo di movimento per mantenere l'equilibrio ma inciampò all'indietro.

«Maledizione!» Esclamò ma qualcuno le afferrò le spalle, facendola finire contro il suo petto invece che a terra.

Il tempo di realizzare chi fosse che Ikuyo si ritrovò l'acqua della scodella in faccia, bagnando non solo lei, ma in parte anche Senku, che ancora la teneva.

L'imbarazzo era così tanto che la giovane riusciva a vedere l'acqua evaporare dal suo viso, poteva solo immaginare quanto fosse arrossita in quel momento.
La sua schiena era perfettamente incollata al petto di Senku, la cosa non aiutava per niente.

«Cavolo Ikuyo, la prossima volta non rimanere ferma all'ingresso...» Si lamentò lui, poteva sentire il suo respiro sui suoi capelli.

Si schiarì la gola prima di rispondere.
«Ah, e sarebbe colpa mia? Sei tu che sei entrato qui come una furia.»

«Ma non mi aspettavo di trovare qualcuno bloccato qui davanti, piuttosto... Perché eri ferma davanti l'ingresso?»

Ikuyo si girò velocemente verso di lui, così da guardarlo in faccia, le mani del ragazzo si riappoggiarono delicatamente sulle spalle di lei, visto che non si era mosso.

«E tu perché correvi tanto-?» Si bloccò a guardarlo, l'acqua aveva decisamente preso anche lui, alcune gocce stavano cadendo dai suoi ciuffi.

Senku non rispose e la osservò bene, poco dopo distolse lo sguardo.

«Credo proprio che dovresti cambiarti, o ti ammalerai, sicuro al millemila per cento.
E non è una cosa che ci serve al momento.»

Ikuyo abbassò lo sguardo, constatando che effettivamente il ragazzo aveva ragione.
Il suo petto era stato invaso dall'acqua e il tessuto che la copriva ora si era appiccicato di più al suo corpo, forse anche troppo.

Quella mattina era così stanca che non le andava di cercare il vestito che usava di solito, quindi aveva preso quello che le aveva fatto Kinuyo prima di arrivare al villaggio.
L'unico problema era il colore, essendo chiaro in quel momento lasciava intravedere sotto la parte superiore dell'indumento.

Per una volta che non ho messo il vestito nero guarda cosa succede...

«Oddio...» Si affrettò a coprirsi come meglio poteva con un braccio, ma quando Senku girò nuovamente lo sguardo su di lei non fece in tempo a dire nulla che si ritrovò la scodella in testa.

«ODDIO SENKU NON GUARDARE!» Urlò lei presa dal panico e dall'imbarazzo crescente.

Il ragazzo dagli occhi cremisi la lasciò per portarsi le mani in testa, dove era stato appena colpito.

«Ma sei impazzita? Non stavo assolutamente guardando lì!» Tolse una mano, mentre l'altra la lasciò per massaggiarsi.
«Mica mi chiamo Gen Asagiri!»

«N-Non importa!»
«Kohaku ha una brutta influenza su di te, non vorrai diventare una gorilla come lei vero? O è stato il ritorno di Kinuyo? Anche lei non scherza.»
«Cosa? Dillo un'altra volta e ti colpisco di nuovo!»

Qualcuno fermò quello strambo momento, Chrome si stava tenendo la pancia dal ridere.

«E tu che hai da ridere?» Domandò Senku assottigliando lo sguardo.

«Scusate ma... Siete troppo divertenti!» Il ragazzo non riusciva a frenare le sue risate.
«Con voi due ogni giorno ce ne è una.»

«Ah si?» Disse solamente Senku, fissandolo.

«Oh!» Il moro corse immediatamente dietro la schiena di Ikuyo.
«Ho seriamente paura che ora voglia colpire me con una scodella.»

«Eh?» La castana ancora si stava coprendo con le braccia il petto.
«Ma no... Userebbe qualche sua arma della scienza per colpirti, non una semplice scodella.»

«EI MA COSA DICI!» Esclamò urlando per poi farsi scappare una risata.
«Tanto fino a che rimarrò dietro di te sono al sicuro, figurati se colpisce la sua cara Iku-»

«EMH! Chrome? Potresti andare a prendermi i miei altri vestiti per favore? Non credo sia il caso di uscire così...» Lo interruppe lei, la cosa stava per diventare ancora più imbarazzante.

«Oh, ma certo! Conta su di me!»
«Bah, basta che ti dai una mossa, devo dirvi una cosa» commentò Senku portandosi le mani sui fianchi sospirando.

xxx

Kinuyo era uscita da poco dalla capanna che condivideva con Ikuyo per farsi un giro lì intorno, sapeva che non potevano entrare nel villaggio, l'amica l'aveva aggiornata su tutto.

Il suo vero obiettivo però era cercare qualcuno con cui allenarsi, non che ne avesse proprio bisogno, Tsukasa l'aveva allenata bene, lo faceva più che altro per lei.

E non era la sola, anche Ikuyo aveva deciso di allenarsi, almeno entrambe sapevano difendersi meglio di prima.

«Ei! Kinuyo giusto?» Si girò verso la provenienza di quella voce.

«Si, sono-» Si bloccò non continuando la frase, un ragazzo moro si stava dirigendo dalla sua parte, la cosa che la fece rimanere senza parole era l'incredibile somiglianza con Taiju.

«Scusa se piombo da te in questo modo, sono Chrome, intelligente a livelli assurdi!» Sorrise presentandosi.

La ragazza si accorse di essere rimasta in silenzio per un po', quindi scosse la testa e rispose.
«Io sono Kinuyo, si, è un piacere conoscerti Chrome.»

«Posso chiederti una cosa?»
«Certo.»
«Mi serve il tuo aiuto, Ikuyo mi ha chiesto di prenderle gli altri suoi vestiti, ma-»
«Aspetta, cosa?»
«Oh... NO ASPETTA NON È COME PENSI! ASSOLUTAMENTE, LO GIURO!» Urlò il ragazzo gesticolando.

Kinuyo sorrise spontaneamente, ripensando al fratello, la sua mancanza si stava facendo sentire di nuovo, più forte di prima.

«Ti credo, tranquillo.»
«Menomale... Comunque... È solo che non ho la più pallida idea di dove li tenga, forse tu lo sai, condividete la stessa capanna... Anche se da nemmeno un giorno.»
«So dove li tiene si, ti accompagno.»
«Grazie mille!»

Durante il tragitto il ragazzo le spiegò cosa era successo al magazzino, Kinuyo stava quasi per scoppiare a ridere quando seppe che Senku si era preso una scodellata in testa da parte dell'amica.

I suoi pensieri però poi andarono a Taiju, quel ragazzo di nome Chrome glie lo ricordava tanto.
Non sapeva se fosse una cosa buona o no, probabilmente entrambe.

Non si accorse del fatto che una lacrima scivolò sulla sua guancia fino a che non fu il moro a farglielo notare.

«Stai piangendo... Come mai? Ho detto qualcosa che ti ha fatta piangere? Non era mia intenzione!» Il suo tono era sinceramente preoccupato.

Kinuyo si asciugò il viso e scosse la testa.
«Scusa, è che mi hai ricordato una persona.»

«No scusami tu! È colpa mia!»
«No, per niente, non è colpa tua.»
«Chi ti ho ricordato? Se posso chiedere.»
«Taiju... Il ragazzo di cui sono innamorata.»
«Non intendevo renderti triste, mi dispiace, davvero.»

Il ragazzo continuava a credere che fosse colpa sua, anche se involontariamente.
Questo fece sorridere nuovamente Kinuyo.

«A forza di scusarti mi hai fatta sorridere, quindi non ti preoccupare.»

Anche Chrome sorrise e annuì.
«Va bene, ma solo perché non voglio renderti più triste, mi sembri molto simpatica comunque, sono felice di averti conosciuta!»

«Lo stesso vale per me, allora, dimmi un po'... C'è qualcuno con cui posso allenarmi qui?»

xxx

Nell'attesa si Ikuyo era seduta a terra, portando le ginocchia al petto.
Poco prima il giovane le aveva chiesto cosa avesse fatto alla faccia, visto che, parole sue, sembrava che avesse fatto a pugni con un orso.

Stava esagerando, come suo solito, per punzecchiarla.
Ormai lei ci aveva fatto l'abitudine, ma non le dava poi così fastidio.

«Ei, Senku.» Lo chiamò la ragazza, alzando lo sguardo verso di lui, che l'aveva seguita nel sedersi a terra, poco distante da lei.

«Dimmi.»
«Scusa per prima, in realtà non era mia intenzione colpirti.» Gli disse cercando di non ridere pensando alla faccia che aveva fatto il ragazzo.

«Oh, a me sembrava il contrario, ora mi uscirà un bernoccolo.»
«Esagerato.» Sorrise non distogliendo lo sguardo.

«Non sono esagerato, sto solo dicendo la verità.»
«Certo, certo.»

Dopo pochi secondi la giovane riprese a parlare.
«Posso farti una domanda?»

«Chiedi pure.»
«Non è una domanda scientifica.»
«Ah no?»
«No.»

Senku si raddrizzò, osservandola.
«Mi hai incuriosito.»

«Secondo te sono cambiata molto? Da quando mi sono risvegliata.»
«Non poi così tanto.»
«Mh... Perché io certe volte penso di essere cambiata molto... Non vorrei perdere quello che sono realmente.»

Vide il ragazzo alzarsi per sedersi accanto a lei.
Ikuyo lo seguì con lo sguardo.

«Io credo che tu abbia solo aggiunto qualcosa in più a quella che sei, stai solo cercando di adattarti a questo Stone World.»
«Già, probabilmente è così.»
«Il resto è rimasto tutto uguale, sei ancora quella che mi da del cretino per ogni cosa che faccio.»

La ragazza scoppiò a ridere, in effetti glie lo diceva spesso.

«Forse perché lo sei.» Lo guardò con un sorriso mentre lui assumeva un'espressione contrariata, che Ikuyo trovò estremamente dolce.

«Ikuyo! Sono tornato! Ecco a te!» Esclamò Chrome entrando nel magazzino.

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«Potete rientrare!» Ikuyo chiamò i due ragazzi, mentre prendeva una bottiglia improvvisata per bere.

Successivamente si sedettero tutti a terra.

«Allora, che dovevi dirci con tanta urgenza?» Chiese Ikuyo, era a causa di quello se le era andato addosso.
Doveva essere qualcosa di veramente importante.

«Infatti! Non tenerci sulle spine!» Chrome a momenti era più curioso della castana.

«Tenetevi forte, faremo qualcosa di grosso questa volta» cominciò a dire con un sorriso il ragazzo dagli occhi cremisi.

Ikuyo si portò la bottiglia vicino alla bocca.

«Non girarci troppo attorno, altrimenti la mia curiosità mi ucciderà.» Detto quello prese un sorso d'acqua.

«Costruiremo un generatore di elettricità!»

La giovane sputò l'acqua dalla sorpresa, che finì dritta in faccia a Senku.

«...Oggi non è giornata...»
«COSA VUOI FARE?»
«Hai capito benissimo cosa» rispose lui asciugandosi il viso.

«Ragazzi...» Cercò di chiamarli Chrome, ma senza successo.

«Ma sei serio?» Ikuyo aveva sbarrato gli occhi.
«Più serio di così si muore.»

La ragazza non riuscì a trattenersi e balzò in piedi entusiasta, facendosi scappare un urletto.

«Immagino tu sia d'accordo, anche se potevi evitare di sputarmi l'acqua in faccia.» Le disse Senku.

«E me lo chiedi? Si che sono d'accordo! Se dovessimo riuscirci sarà un grandissimo traguardo!»

«Ragazzi!» Entrambi si girarono verso Chrome, che li fissava confuso.
«Cos'è un generatore elettrico?»

Senku sorrise e guardò il moro.
«Meglio vederlo con i propri occhi, ma di una cosa puoi stare certo, noi sconfiggeremo la notte.»