❝𝐿𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎: 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑐𝘩𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑝𝑜' 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑐𝘩𝑒 𝑠𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑓𝑖𝑛𝑐𝘩𝑒́ 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑝𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒.❞

||𝐵𝑒𝑟𝑡 𝐻𝑒𝑙𝑙𝑖𝑛𝑔𝑒𝑟||

La sera, come previsto, le due ragazze si chiusero in una piccola capanna per aggiornarsi su quanto era accaduto ad entrambe durante quei mesi.

«Su su, che sono impaziente di sapere» affermò Ikuyo sorridendo.

«Come sempre!» Kinuyo sorrise e successivamente ebbe un'idea.
«Al mio tre diciamo entrambe una cosa che è successa, il resto verrà da sé.»

L'amica annuì, e al tre della castana parlarono all'unisono.

«Ho baciato Taiju.»
«Ho baciato Senku... di nuovo.»

Entrambe le ragazze si guardarono sbarrando gli occhi, erano partite tutte e due con una notizia bomba.

Kinuyo stava per commentare la cosa ma l'altra fu più veloce, le afferrò le spalle e la scosse appena.

«TU HAI FATTO COSA? HAI BACIATO TAIJ-» La castana si affrettò a tapparle la bocca con una mano.
«Non urlare! Vuoi farlo sapere a tutti?»

Ikuyo subito scostò la sua mano: «Non ti assicuro niente, potrei seriamente urlare da un momento all'altro.»

La giovane era ufficialmente entrata nella modalità "fangirl", gli occhi le brillavano così tanto che Kinuyo aveva timore di venire accecata.

Successivamente, senza aspettare una sua risposta, Ikuyo continuò a parlare.
«Quindi... L'hai baciato? Cioè, sulla bocca spero, e quanto è durato? Ha messo la-»

«Ikuyo!» Kinuyo era diventata bordeaux in viso, l'amica non si era resa conto della sfilza di domande che stava tirando fuori, tanto stava sclerando.

«Scusa, scusa» Alzò le mani e poi riprese il discorso.
«Però rispondi alle mie domande.»

«È durato un po'...»

«Quantifica il tuo "un po'".» La ragazza sapeva benissimo che successivamente si sarebbe trovata lei a suo posto, a doversi subire tutte quelle domande, ma al momento non le importava, doveva assolutamente sapere.

«Beh dai, non ho fatto molto caso al tempo... Un po' è durato.»

Ikuyo fece un sorrisetto, volendo anche la risposta alla sua ultima domanda.

«Che c'è?» Chiese la castana.
«E l'ha messa?»
«Cosa?»
«Kinuyo, non fare la finta tonta con me, sai a cosa mi sto riferendo.»

Quel sorrisetto non voleva sparire dalla faccia dell'amica, stava diventando inquietante.

«Dio mio Ikuyo, fai quasi paura così.»
«Non osare cambiare discorso.»

«Si... L'ha messa.» Ammise imbarazzata la giovane, ripensare a quel momento poi non l'aiutava per niente, il cuore le batteva all'impazzata.

Doveva ancora metabolizzare del tutto quello che era successo con Taiju.

[ℱ𝓁𝒶𝓈𝒽𝒷𝒶𝒸𝓀]

«Quindi sei proprio decisa a partire eh?» Il suo era quasi un sussurro, c'era stato un momento di silenzio prima di quella domanda, in cui il ragazzo aveva preso a torturarsi le mani, non riuscendo a stare fermo.

«Si» rispose piano la castana, era riuscita a placare le lacrime da poco, dirlo a Taiju si era rivelato più complicato del previsto.

«E ti sei chiesta come potevo sentirmi io? A non sapere quando ti rivedrò?» Il moro sembrava un'altra persona, poche volte accadeva di vederlo così serio.

Kinuyo gli lanciò uno sguardo e improvvisamente poggiò le sue mani su quelle del ragazzo, stringendole delicatamente.

«Certo che ci ho pensato, non ho fatto altro.»

Con Yuzuriha è stato difficile, ma non così...

«Non posso separarmi da te, lo sai questo... E poi... Mi hai detto che non partirai da sola, SI PUÒ SAPERE CHI È QUESTO TIZIO CHE TI ACCOMPAGNA?!»

La giovane sorrise nel constatare che quello che aveva davanti era il solito Taiju, che urlava e che si preoccupava per lei.

«È Gen Asagiri. Tsukasa lo ha risvegliato e lo vuole mandare a verificare la morte di Senku.»
«Cavolo, ha proprio pensato a tutto... Ma non capisco perché tu dovresti andare con lui.»
«Devo farlo, per Ikuyo e Senku.»
«Capisco... Ma... Come posso lasciarti andare?»

Era più una domanda per se stesso che per lei, nel dirlo ricambiò la stretta, tenendo le mani della ragazza tra le sue.

«Proteggi Yuzuriha anche per me, okay?» Gli chiese la giovane cercando di mantenere ferma la voce.

«Ci penso io a quello, tranquilla.» Sul viso del ragazzo scivolò via una lacrima, che non si preoccupò di asciugare, non voleva lasciare le mani di Kinuyo.

Fu proprio lei ad allontanarle, alzandosi subito dopo, intenzionata ad andare.
Ma si fermò poco dopo, girandosi improvvisamente verso di lui, così da raggiungerlo nuovamente.

Si abbassò, arrivando all'altezza del suo viso, si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio qualcosa.

«Verrò a prenderti.» Le disse dopo pochi secondi Taiju.
«Lo so, ti aspetterò.»

Il ragazzo asciugò delle lacrime sul volto di Kinuyo.

«Sautami Senku e Ikuyo.» Le chiese con un leggero sorriso.

«Certo... Taiju... Quando ci rivedremo, mi darai una risposta?»
«Posso risponderti anche adesso.»
«Non voglio forzarti a darmi una risposta adesso.»
«Non è assolutamente così, lasciami parlare.»
«Non lo farò, perché tra un po' le tue labbra saranno occupate a fare altro.»

Si avvicinò sempre di più al viso del ragazzo, e subito dopo avergli appoggiato la mano sulla guancia annullò la distanza che li separava.

[ℱ𝒾𝓃𝑒 𝒻𝓁𝒶𝓈𝒽𝒷𝒶𝒸𝓀]

«Quindi gli hai sussurrato che ti piace, l'hai baciato poco dopo e ora aspetti una sua risposta» ripeté Ikuyo osservando l'amica.

«Esatto.»
«Posso dirti una cosa?»
«Certo.»
«Kinuyo sei una scema.»

La castana la guardò con uno sguardo interrogativo, non capiva il collegamento.
«Eh? Perché?»

«Come "perché?"» Ikuyo scosse leggermente la testa.
«Ti ha già risposto, sbaglio o ha ricambiato il bacio? E da quello che ho capito anche appassionatamente.»

«Beh si, questo è vero.»

«Quindi non ti serve una risposta.» Sorrise dolcemente per poi riprendere a parlare.
«Ha già avuto modo di farlo, ma conoscendolo quando vi rivedrete te lo dirà a voce, ti ha fatto una promessa no?»

Kinuyo sorrise a sua volta, sperava che quel giorno arrivasse in fretta, anche se in cuor suo sapeva che ancora ne doveva passare di tempo.

«Aah, adesso posso andare a dormire tranquilla.» Esclamò Ikuyo stiracchiandosi, ora che sapeva la sua curiosità era stata soddisfatta.

«Ma assolutamente no! Vogliamo parlare di Senku? Cioè, lo hai baciato di nuovo? Guarda che non hai possibilità di sfuggire alle mie domande.» Le disse con un sorrisetto.

La castana le lanciò un'occhiata per poi ridacchiare.
«Mi sembra giusto.»

«Dai, racconta.» Kinuyo si sistemò meglio, incrociando le gambe.

«È successo mentre Kohaku ci accompagnava qui, l'abbiamo incontrata per strada.
Abbiamo dovuto passare la notte fuori e l'ho baciato... Ma lui dormiva.»
«Seriamente? Dormiva? E tu ci credi?»
«Beh, il giorno dopo si è comportato come sempre.»

Kinuyo la guardò insistentemente.
«Io non ci credo.»

«Immagino me lo avrebbe detto, o almeno... L'avrei notato no? Invece era il solito Senku.»
«E sentiamo, perché hai deciso di baciarlo mentre dormiva?»

Ikuyo si portò una cioccia di capelli dietro l'orecchio.

«Pensavo a quando lo avevo baciato, quando pensavamo che fosse morto.
Non lo so, sentivo il bisogno di farlo... Sentivo il bisogno di dire ad alta voce come mi sentivo nei suoi confronti.
Ma non lo rifarò, se dovesse succedere sarà per scelta di entrambi.»

Kinuyo si avvicinò e l'abbracciò.
«Spero possa accadere presto, lo sai che faccio il tifo per voi.» L'amica rise appena a quella frase, ricambiando l'abbraccio.

«Lo spero anche io.»
«Ma guarda come siamo messe, che casi disperati» affermò la giovane ridacchiando e sciogliendo l'abbraccio.

«Non c'è proprio nessuno ai nostri livelli» continuò Ikuyo non riuscendo a trattenere una risata.

«Come ti sei sentita? Quando l'hai baciato? Voglio dire, non era apparentemente morto in questo caso.» Domandò poco dopo la castana.

La ragazza, prima di rispondere, si stese a terra, incrociando le braccia dietro la testa.

«Come posso rispondere a questa domanda...» Ci pensò un momento, poi un sorriso le si formò sul viso.
«Non mi sarei mai staccata, ho sentito un senso di leggerezza dentro.»

«Capisco.» Anche Kinuyo sorrise.
«Ma non capisco come tu faccia adesso, a stargli così vicino dopo quello che hai fatto.»

«Forse so perché ci riesco.
È vivo, mi basta averlo accanto e sapere che sta bene, per ora va bene così.»

xxx

Yuzuriha aveva da poco raccontato anche a Taiju del fatto che avesse una sorella, esattamente come aveva detto a Kinuyo.

«E l'ho tenuto nascosto a Kinuyo per tutto questo tempo... Voglio dire, lei l'avrebbe dovuto sapere subito, ma non volevo si preoccupasse troppo per me, e non l'ho detto ne a te, ne a nessun altro, scusa.»
«NON DEVI SCUSARTI!»

Non si rese conto di aver urlato come suo solito, questo provocò una leggera risata da parte dell'amica.

«Sapevo me lo avresti detto.»
«Yuzuriha... Avrai avuto i tuoi motivi, NON HAI ASSOLUTAMENTE NESSUNA COLPA!»

La castana stava per aggiungere qualcosa, ma si interruppe quando passò davanti a loro un uomo che sbraitava perché qualcuno aveva curiosato tra le sue cose.

Da quello che sapevano era stato risvegliato da poco, ma Tsukasa l'aveva già preso in buona considerazione, probabilmente per qualcosa che gli aveva detto o che aveva scoperto.

«Perché stai sorridendo?» Le domandò Taiju guardandola.
«Niente, è solo che mi ha ricordato per un momento Ikuyo.»
«Perché?»

Il ragazzo non ci aveva fatto caso, tanto era concentrato sul discorso precedente.

«Ti ricordi quando sbraitava perché Senku le prendeva sempre il quaderno senza chiedere? O quando prendeva qualsiasi altra sua cosa?»
«Certo che mi ricordo.» Taiju sorrise.

«Ho pensato a quello, mi è sembrato di vedere lei, anche se in versione maschile e molto più grande d'età.» Guardò il moro lasciandosi scappare una piccola risata.

Fece una pausa prima di riprendere a parlare.
«Ho pensato anche ad un'altra cosa.»
«Sarebbe?»

«Che tutti, chi più e chi meno, hanno delle cose che preferiscono tenere per sé.
Nel mio caso è la sorella che ho scoperto di avere da piccola, nel caso di Ikuyo sono i genitori... Ci hai fatto caso? Non ce ne ha mai parlato, nemmeno per sbaglio, non li abbiamo neanche mai visti.»

Taiju ci pensò un momento.
«Hai ragione, noi non li abbiamo visti, aspetta... Uno di noi si.»

«Fammi indovinare, Senku?»
«Si.» Taiju rise appena.
«Immaginavo.»
«So che inizialmente studiavano anche da lei, però poi sono andati sempre da Senku, non so il perché.»

Yuzuriha riportò lo sguardo sull'uomo, che ancora cercava le sue cose.
«Comincio a pensare che sappia più cose lui di Ikuyo che tutti noi messi insieme.»

«Ammetto che certe volte ha un caratteraccio, ma riesce ad avvicinarsi alle persone in una maniera impressionante» affermò Taiju pensando all'amico. 

«È vero, sai Taiju... Mi mancano così tanto, anche Kinuyo, è partita da poco però mi sembra passata una vita.»
«Mancano anche a me, è fin troppo silenzioso senza di loro.»
«Stai volutamente escludendo le tue urla?»

Entrambi risero, con un pensiero comune: Poter rivedere al più presto possibile i loro amici.