- 8. Linguaggio -
Decisi di lasciare stare la questione e programmare il primo shoting.
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TAEHYUNG POV.
Era un altra persona vestito casual.
Sembrava quasi un bambino, occhi vispi ancora affascinati dal mio disegno.
La mia adorazione per quel modello cresceva sempre più.
"Pensi di riuscire a fare i primi scatti oggi?" Gli avevo spiegato che di solito avremmo lavorato di sabato, però oggi era domenica e non mi andava di aspettare una settimana intera.
"Non ho mai fatto il modello, non lo so, però credo di sì" Rispose un po' incerto.
"Nel frattempo proviamo, devo vedere anche se capisci il mio linguaggio".
"Linguaggio?" Provare a spiegare a un modello novizio la magica e misteriosa lingua tra modello e fotografo sarebbe stato troppo complicato.
"Capirai lavorando con me" Lui annuì, anche se continuava a non capire cosa stessi dicendo.
La conversazione durò a lungo. Il ballerino mi inondò di domande come un fiume in piena.
Domande su come si posasse, su dove, su come si sarebbe dovuto vestire, io a ogni domanda risposi una delle mie parole preferite: dipende.
"Da cosa dipende?" La mia risposta non piaceva a tutti e anche lui si era stancato.
"Dipende da tante cose" Risposi non guardandolo negli occhi.
Lui si alzo e si mise davanti a me.
"Quali cose?" Era testardo, ma fortunatamente adoravo quel tratto che pochi hanno.
"L'ambiente, il concetto delle foto, il mio umore, dal clima, come ho detto sono tante cose" Lo spostai e ripresi a disegnare.
"Ok ho capito" Aveva veramente capito? Speravo di si, non avevo voglia e non avrei mai avuto voglia di spiegarglielo ancora.
Il disegno era finito e io dovevo andare a casa per portarlo su tela o per lasciarlo in un album.
"Io vado, così tu puoi fare la spesa". Mi alzai dalla panchina.
Lui si alzò di scatto.
"E le foto?"
"Non ho ispirazione adesso, se mi viene ti chiamo" Iniziai a camminare verso casa.
Lui mi seguì e si mise davanti a me per fermarmi.
"Ti dico anche io una cosa".
"Dimmi, vado di fretta". Andavo di fretta? No, però mi piaceva infastidirlo, da arrabbiato aveva un espressione singolare.
"Io non mi esibisco solo il sabato, io ci sono anche il lunedi e il giovedi, il sabato è il giorno del mio amico"
"Intendi l'angelico cigno nero? Si, me lo ricordo" Dissi con finta noncuranza.
"Domani se vuoi fai un salto al bar, ti offro un drink"
Stavo per rifiutare ma il ballerino sparì dalla mia vista.
Chissà se sarei dovuto andare al pub?
Non avevo lavoro da fare perciò poteva essere un modo particolare di passare la serata.
Però non avevo voglia però di vedere quei cani arrapati.
Decisi di chiedere un consiglio a Yoongi, presi il telefono e scelsi il suo contatto:
"Cosa vuoi?" Rispose infastidito, decisi di stuzzicarlo un po'.
"Ma come non sei contento di sentire il tuo migliore amico?"
"Mi chiami sempre coglione, se non sapessi che mi vuoi bene direi che mi odi" Già, aveva ragione, in entrambe le cose.
"Mi serve un consiglio".
"Dimmi che vado di fretta: voglio organizzare un uscita con Jimin senza che quel bastardo del migliore amico lo scopra".
Mi era stata servita su un piatto d'argento un'occasione che non avrei sprecato.
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By _serendipity-x_
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