Capitolo 26 ~per l'eternità~
[nome] apre lentamente gli occhi.
La luce che proviene dalla finestra con le tende aperte l'acceca più del solito.
Richiude gli occhi non sopportando la luce.
[nome] da le spalle alla finestra impedendole di darle fastidio.
Finalmente senza quell'ostacola la [colore] riuscì ad aprire i suoi occhi.
Però sente uno strano pizzicare.
Si alza da sotto le coperte di seta rossa e va verso lo specchio a figura intera che si trova nella stanza.
Spalanca gli occhi che non erano più di quel solito [colore] ma bensì uno rosso e uno [colore].
Guardando più in basso nota dei canini pronunciati fuoriuscire dalla propria poca.
Essa viene coperta dalle mani di [nome]
Cosa era successo.
Cosa le avevano fatto mentre lei dormiva.
Poi un lampo percorse la sua mente.
Un ricordo che durava poco ma le aveva permesso di capire.
Cadde sulle ginocchia tremanti.
Come aveva potuto Mika farle questo.
La porta si aprì di scatto.
La mia principessa si è svegliata.
Alzò lo sguardo verso di lui.
Lo sguardo esprimeva tanto di quel rancore che Mika non poteva non notarlo.
Cosa mi hai fatto?
Disse la [colore] in un sussurro.
Ti ho ridato vita mia cara adesso potremmo stare insieme per l'eternità.
Alla ragazza vennero le lacrime agli occhi.
Mika quasi sorride a vederla in questo stato.
Si avvicinò e la prese tra le braccia.
Si andò a sedere sul letto.
La schiena del biondo si poggiò sulla spalliera in mogano del letto.
Le gambe erano distese sopra le lenzuola leggermente aperte per permettere a [nome] di stare in mezzo.
[nome] era stesa a pancia in giù appoggiata al petto del biondo.
Quest'ultimo si scoprì la spalla mostrandogliela.
Devi nutrirti di sangue ora forza.
Disse spingendo la testa di [nome] verso la porzione di pelle scoperta.
Lei fece no con la testa.
Probabilmente se avrebbe parlato lo avrebbe morso senza pensarci.
Ma lei aveva bisogno di quel sangue.
Sapeva che se non lo beveva non sarebbe morta ma diventerà un demone senza neanche un po' di autocontrollo.
Ma non voleva allo stesso tempo dargli questa soddisfazione.
Mika grazie alle proprie unghie fece un taglio sulla pelle della spalla.
L'odore ormai diventato prelibato secondo [nome] in questo momento.
Ma la sua forza di volontà non era abbastanza forte e lo morse iniziando a nere voracemente da lui.
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