Capitolo 23 ~prigioniera a Sanguirem~

Era tutto freddo intorno a lei.

Nessun suono niente di niente.

Inizia a muovere le mani in cerca di qualcuno accanto a lei.

E quando finalmente lo trovò apri gli occhi.

Si guardò intorno la stanza in cui si trovava non era né la sua ne quella di Shinya.

Essa aveva le pareti nere e mobili in legno scuro.

Solo ora notò la coperta color del sangue che la copriva fino al bacino.

Non indossava più la divisa del impero demoniaco ma una leggera vestaglia da notte [colore].

Essa era trasparente e si poteva intravedere il suo intimo in pizzo [colore].

Ricordandosi della presenza accatto a lei.

Si volta notando una imponente schiena nuda solleticata in cima.

Lo riconosce subito.

Infatti cerca di scappare senza farsi vedere.

La [colore] esce dalle coperte mettendo i piedi a terra entrando in contatto con il pavimento in legno che le risulta freddo.

Ma si abitua molto presto e corre verso ma porta.

Cerca di aprirla ma il biondo era molto più previdente di lei e l'aveva chiusa a chiave nascondendo quest'ultima.

Tirando ancora una volta la porta per assicurarsi che fosse veramente chiusa.

Ma niente da fare.

La [colore] sospiro.

Due braccia le avvolsero la sottile vita.

Le si immobilizzo sentendo il respiro caldo sul suo collo.

Perse un battito quando Mika le bacio il collo.

Ti sei svegliata presto piccola.

Ridacchio.

Non capii la sua affermazione fino a quando non guardò l'orologio a pendolo della stanza.

Erano le tre di mattina.

La reazione di [nome] fece sorridere Mika che le prese la mano e la portò sotto le coperte con se.

Lei rabbrividì.

Dove mi hai portata questa volta.

Un sussurro vuoto lascio le sue labbra.

Sei a Sanguirem piccola mia e ci rimarrai perché qui nessun umano ti potrà mai salvare.

Tutto il mondo si bloccò.

Era tornato tutto indietro.

A quando lei era bambina e stava a Sanguirem con gli altri bambini dell'orfanotrofio.

E questa volta non sarebbe potuta scappare.

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