46.Incertezze

Non posso credere che, anche qui, Austin abbia avuto modo di intrattenersi con qualcuna.
"Bene, parliamo dopo magari, ora ditemi quello che volete" dice, io la sto guardando malissimo, ma almeno lei รจ un po' professionale.
Quando tutti ordiniamo e lei se ne va le attenzioni vanno tutte a me, che guardo verso il tavolo con una mano a reggermi la testa.
"Io credo che anche in Groenlandia troveremmo una bella ragazza che ti conosce e con cui tu sei stato, no?" Dico completamente ironica.
"Kry ascolta, l'ha detto anche lei che non l'ho piรน chiamata, non c'รจ bisogno di..." Cerca di difendersi.
"Di fare che? L'hai sentita no? Magari vai con lei stasera"
"Sai benissimo che non lo farรฒ" sto per iniziare ad urlare contro di lui quando arrivano i nostri piatti portati dalla tipa.

Sto cercando di trattenermi, siamo seduti su una panca dalla parte del muro e vorrei solo allungarmi che picchiarci la testa contro.
"Ragazzi ecco a voi... Sapete ho finito il turno quindi ho pensato di mangiare con voi" non aspetta nemmeno che qualcuno annuisca che si siede con noi, esattamente tra me e Austin, facendomi rischiare di cadere giรน dalla panca.
Se non me ne vado subito rischio di mandarla all'ospedale.

Decido di alzarmi e andare in bagno a passo veloce.
Poggio le mani al lavandino e mi guardo allo specchio.
I miei occhi sono tristi, il mio animo spento, distrutto dai troppi ricordi spiacevoli, di quando quelle stupide cameriere si prendevano gioco di me, perchรฉ il mio ragazzo andava con loro a mia insaputa.

Devo trattenermi, voglio cambiare, per dimostrare a Austin quanto ci tengo.
Per dimostrare a tutti gli altri che sono andata avanti, per dimostrare a me stessa che mi fido e che Austin non รฉ Davon, che lui mi vuole davvero e che nonostante tutto saremo felici.

Sento la porta aprirsi e richiudersi, un lieve sorriso mi compare sul volto.
"Sei nel bagno delle donne" rido flebile.
"Non mi interessa" mi butto tra le sue braccia e mi lascio stringere.
"Amore, da quando ti comporti cosรฌ?"
"Io voglio solo dimostrare che non c'รจ bisogno ogni volta di picchiare per allontanarle, mi devo fidare"
"Sono fiero di te, ma arriva un momento in cui pure io, da uomo, capisco che devi prenderla per i capelli e allontanarla dal tuo uomo" ridacchia un po'.
"Ma io..." Davvero ora non capisco come mi devo comportare.
"ร‰ lodevole che tu voglia essere meno violenta, ma ora serve che Krystal, la vera te, esca da questo maledetto bagno e faccia capire anche questa volta che quello รฉ il tuo ragazzo"
"Sicuro?"
"Dov'รจ finita la Kry che adoro? Quella che combatte con le unghie e con i denti per quello che vuole, quella che si fa rispettare, quella ragazza che punisce tutte quelle che superano i confini?" Mi viene da sorridere alle sue parole.
"E... Credimi, questa ragazza ha decisamente superato i confini" dice, mi conduce davanti la porta, la apre e da qui vedo la ragazza che continua ad allungare le mani sul mio ragazzo, mentre gli altri si guardano in difficoltร .
"Sai perchรฉ non fanno niente? Perchรฉ solo tu puoi rendere chiaro il concetto"
"Liam, sei unico" lo abbraccio
"Lo so"
"E sei anche modesto"
"Lo so"
"E sei il migliore amico che una ragazza possa desiderare" mi sorride
"Lo so" gli bacio la guancia e con passo deciso mi dirigo verso il tavolo.

"Scusami" la giro violentemente verso di me.
"Tieni le mani a posto" dice scontrosa.
"Non vedi che sono impegnata?" Chiede ancora con tono acido, eppure prima sembrava cosรฌ carina... Che bello vedere come la maschera della gente cade.
"Sei tu che devi tenere le mani a posto" dico, le prendo la coda e gliela tiro tanto forte da farla alzare dal mio posto.
Mi prende a sua volta i capelli.
"Stavo solo parlando col mio ragazzo" dice.
Non mi trattengo e la lancio contro un'altro tavolo, riuscendo a farmi male, dato che mi stava tirando abbastanza forte i capelli.
Lei va a finire dall'altra parte del tavolo.
La raggiungo e lei รฉ ancora a terra un po' dolorante.
"Sia chiaro: lui รฉ il mio ragazzo, non il tuo" le dico con tono tagliente e sguardo di fuoco, la prendo per il collo e la tiro su
"S-scherzavo, d-dai... N-non lo sapevo" dice completamente impaurita dalla mia mano intorno al suo collo, ma non ho intenzione di stringere.
"Troppo tardi, non credi?" I suoi occhi si chiudono in attesa di un colpo, ma io mi limito a farla cadere.
Lei vedendo che io non mi muovo si alza e corre subito via.

"Kry, tutto bene?" Due mani si poggiano sulle mie spalle.
"Tu che dici?" Chiedo con tono scocciato.
"Forse hai esagerato"
"Lei ha esagerato"
"Forse รฉ vero" ridacchiamo entrambi leggermente scossi, lui per la paura di qualche mio scatto improvviso e io ancora con un po' di rabbia per lo stesso suo motivo.
"Liam, sto bene, sediamoci" ritorno verso il tavolo, mi siedo.
Tutti sono combattuti, parlarmi o non parlarmi?
Rivolgo un sorriso a tutti per far capire che va tutto bene.

"Kry" una mano si poggia sulla mia spalla, mi sposto cosรฌ da fargli capire che non voglio per ora.
"Sto bene" dico distante.
"Kry io..."
"Austin ti ho detto che sto bene, ok?" Sbotto
"Kry..." Mi volto verso Mad e Jess che mi hanno chiamato.
Il loro sguardo รฉ preoccupato e stanno guardando verso le mie mani, guardo anch'io e noto il mio panino ridotto in poltiglia nella mano destra, mentre la sinistra sanguina, tanto la stavo stringendo in un pugno che le unghie hanno perforato la pelle, piccole ferite non gravi.
Prendo il tovagliolo, mi pulisco e presa dalla frustrazione mi alzo di scatto, afferro con forza il giubbino e a passo veloce vado fuori dal locale, verso la mia moto.

"Krystal!" Velocizzo il passo.
"Krystal!" Ancora piรน veloce.
"Fermati!" Sto per montare in sella quando una mano mi afferra e io mi ritrovo faccia a faccia con lui.
"Cosa vuoi?" Chiedo.
"Mi spiace, scusa"
"Dovrei perdonarti? E per cosa?" Chiedo con un sorrisetto amaro.
"Io..."
"Stai pagando le conseguenze della vita che hai sempre deciso di fare, e io insieme a te" dico mentre prendo il casco.
"Krystal, ti prego" dice bloccandomi le mani.
"Cosa?" Chiedo spazientita.
"Non รฉ la prima volta, ti prego non odiarmi" dice, i suoi occhi dimostrano quanto ci sta male.
"Non ho le forze per sopportare altre cose del genere" volto il viso.
"Senza di te sono perso"
"Non ti sto lasciando" dico, lo guardo di nuovo negli occhi.
"Grazie" dice sollevato.
"Lasciami un po' di tempo per pensare, mi farรฒ sentire" mi scrollo di dosso le sue mani, metto il casco e accendo la moto.
Sgommo e me ne vado.
Lasciandolo pietrificato in strada, e la cosa mi distrugge.

Pov Austin
"L'hai sentita no? Magari vai con lei stasera"
Queste parole mi colpiscono dritte al cuore, ma ha ragione, giusto prima di conoscerla sarei andato con lei ad occhi chiusi.
Kry sta chiaramente per urlare, ma l'arrivo di Miranda la blocca.

Ci serve e poi ha la brillante idea di sedersi proprio tra me e Kry.
Vedo gli occhi della mia ragazza illuminarsi di rabbia, quella rabbia che tanto spaventa quanto mi piace, perchรฉ vuol dire che a me tiene.
Nonostante tutto si alza senza dire nulla e se ne va dritta in bagno, lontano da noi, lasciandomi nei tentacoli di Miranda.
Guardo Liam in cerca di aiuto, lo vedo alzarsi per andare da Kry e poi guardarmi malissimo.

Lo guardo allontanarsi e sparire dietro la porta.
"Vieni con me, dopo?" Chiede Miranda.
"No" rispondo con tono duro.
"Perchรฉ?"
"Non ho voglia"
"Dai ci divertiamo" insiste.
"Ti ho detto di no!" Allunga una mano sulla mia gamba, io la allontano.
"Cosa ti รฉ successo?" Altra mano dietro la schiena, scanso anche quella.
"Prima non mi avresti mai detto di no" mano sul bicipite, ormai ho capito che dovrei alzarmi e allontanarla ma ci pensa Krystal, che รฉ appena tornata dal bagno e ha iniziato ad essere veramente lei.

Quando torna al tavolo mi ignora, non vuole che mi avvicini e le parli.
Ad un certo punto si alza di scatto e se ne va.
Tiro un urlo di frustrazione, un pugno al tavolo e tante imprecazioni.
Mi sono fatto male ma mai come potrebbe essersi fatta male lei dentro, questa sera.

Quello che so รฉ che non voglio perderla, di sicuro non starรฒ qui seduto.

Grazie a uno scatto felino riesco a bloccarla poco prima che lei riesca a prendere la moto.
"Cosa vuoi?" Chiede lei fredda, la cosa mi trafigge il cuore.
"Mi spiace, scusa" dico, non so cosa dire, mi sento perso, frustrato e distrutto, sapendo che potrei perderla a poco tempo dall'essere diventati finalmente una coppia, finalmente stavamo veramente bene.
[...]
"Stai pagando le conseguenze della vita che hai sempre deciso di fare, e io insieme a te" ha ragione, ha tremendamente ragione, sono stato uno stupido, lei mi ha reso migliore anche standomi vicino a litigare, la sua presenza mi migliora.
[...]
"Lasciami un po' di tempo per pensare, mi farรฒ sentire" detto questo mette il casco, accende la moto e mi lascia lรฌ a guardarla andare via.
Le sue parole sono state peggio di una pugnalata al cuore.

Torno dentro a passo veloce e irruento, con viso tirato e a mala pena riesco a calmare le urla, mentre i miei occhi li sento senza troppi sforzi lucidi.
Vado verso la mia sedia e afferro la giacca.
"Chi era in macchina con me si organizzi" borbotto senza guardare in faccia nessuno, me ne vado verso la mia macchina, vicino a dove era parcheggiata la moto di Krystal e la metto in moto.
Quello che voglio รฉ tornare a casa a piangermi addosso e a rinfacciarmi tutti gli errori della mia vita.
Non mi sono mai sentito cosรฌ emotivo e distrutto psicologicamente, ma c'รจ sempre una prima volta, no? Questo รฉ il mio caso.

Pov Krystal
Sgommo e arrivo presto alla mia villa.
Quando entro sbatto la porta e ignoro i miei genitori, Olly e Ana sul divano.
Mi chiudo in camera e mi butto sul letto.
Guardare il soffitto mi lascia pensare a quello che รฉ successo, ma io non voglio pensare.

Velocemente prendo il telefono dalla tasca del giubbotto che ho sbattuto su una sedia e vado in bagno.
Ho nascosto una cassa bluetooth in un cassetto quando sono arrivata, la prendo e la collego al telefono, poi do il via alla mia playlist delle canzoni preferite al volume piรน alto possibile mentre mi butto sotto la doccia.
Per stare il piรน possibile faccio due shampoo e lascio il balsamo per circa mezz'ora sulla cute.
Quando ho finito anche col balsamo passo il bagnoschiuma, ma il suo odore questa volta non mi aiuta, bensรฌ mi fa arrivare un paletto al cuore, una fitta tremenda allo stomaco e il viso di Austin davanti a me.

Proprio in quel momento parte 'just give me a reason' di P!nk, mi blocco come se qualcuno avesse premuto stop su un telecomando, resto poggiata col sedere al pavimento della doccia, con le ginocchia raccolte e il mio mento poggiato sopra, mentre ascolto la canzone.

Proprio dall'inizio
Sei stato un ladro
hai rubato il mio cuore
Ed io sono stata la tua vittima consenziente
Ti ho lasciato vedere le parti di me
che non erano proprio belle
e tu le hai messe a posto con ogni tocco
Adesso hai parlato nel sonno
Hai detto cose che mi avresti mai detto
hai detto che ne hai avuto abbastanza
Del nostro amore, del nostro amore
Semplicemente dammi una ragione
Solo una sarebbe abbastanza
Solo un secondo, non siamo rotti ma piegati
E possiamo imparare ad amare ancora
E' nelle stelle
E' stato scritto nelle cicatrici dei nostri cuori
Non siamo rotti ma piegati
E possiamo imparare ad amare di nuovo
Mi dispiace, non capisco
Da dove viene tutto questo
Pensavo che stessimo bene insieme
(oh, noi avevamo tutto)
La tua testa sta galoppando di nuovo
Mia cara, noi ancora abbiamo tutto
ed รจ tutto nella tua mente
(Sรฌ, ma sta succedendo)
Hai avuto un brutto incubo
eri solito mentire anche cosรฌ vicino a me
Non c'รจ piรน niente se non lenzuola vuote
[...]
Non smetterรฒ mai
Sei ancora scritta nelle cicatrici del mio cuore
Non siamo rotti ma piegati
E possiamo imparare ad amare di nuovo
Oh le lacrime cadono a dirotto
Io rimedierรฒ a tutto questo per noi
Stiamo raccogliendo la polvere
Ma il nostro amore non รจ abbastanza
Lo stai trattenendo
Stai versando un drink
Nulla va male come sembra
Stiamo svuotando il sacco
[...]
Oh possiamo imparare ad amare di nuovo
Oh non siamo rotti ma piegati
E possiamo imparare ad amare di nuovo

Ogni parola di questa canzone, ogni parola di questa specie di dibattito tra P!nk e il suo partner in questa canzone, sembra un dibattito tra me e Austin.
Cosa ho fatto? Mi sono immaginata tutto? No, certo che no! Ma molte cose dovevo capire che sarebbero successe, ormai funziona sempre cosรฌ, no? Non รฉ colpa sua, รฉ vero non ha condotto il massimo della vita durante la scuola, era un donnaiolo amante del divertimento e della bella vita, ma poi รฉ cambiato, l'ho visto, si sta impegnando.
Non posso fargliene una colpa, ma ci sto cosรฌ male.
--------

Non ho chiuso occhio stanotte, ho girato un po' per la casa, mi sono fatta un panino, una cioccolata, ma poi la cioccolata mi ha reso una schifezza dati i vari ricordi, quindi รฉ dalle otto di stamattina che mi sono buttata sul letto e che guardo il soffitto senza mai guardare l'orologio.
Ma ho il mio orologio interno, รฉ quasi ora di pranzo.

"Kry, sorellina?" Sento la voce di Dylan da fuori la porta.
"Ho provato a venire da te ieri, ma eri sotto la doccia con la musica e non mi hai sentito"
"ร‰ ora di pranzo, sai?"
"Kry, ti prego, rispondi" insiste con voce afflitta, ancora non rispondo.
"Mi manca sentire la tua voce felice, mi manca vedere il tuo sorriso, mi si รฉ spezzato il cuore quando ieri sei uscita cosรฌ da quel maledetto locale" sento che poggia la testa alla porta e continua a parlare.
"Posso capire cosa stai provando, quello che posso dirti รฉ di dimenticare il passato a Londra" non rispondo.
"Va bene, me ne vado, ti lascio il pranzo qua fuori" ho fame, per cui mi alzo e vado a prendere il vassoio.
Mi sporgo e vedo mio fratello che scende le scale.

"Dylan..." Dico con voce flebile, lui si ferma e si volta di scatto, corre da me e mi abbraccia.
"Mi stavo preoccupando cosรฌ tanto!" Esclama.
"So che non sei in vena e che forse non รฉ il caso, ma mi farebbe piacere se tu venissi alla partita" mi fa speranzoso.
"Hai detto bene, non sono in vena e non รฉ il caso" mi sorride con un velo di tristezza e fa per andarsene.
"Ma ci farรฒ un pensierino" dico poggiata alla porta, lui si gira e mi sorride contento. So che per lui รฉ importante.
"Grazie" lo saluto con la mano, sapendo che sta per uscire e rientro in camera a mangiare la mia bisteccona ai ferri con insalata.
Sapeva che non avrei potuto dire di no con questa davanti, adoro mio fratello.

Quando ho finito mi arriva una telefonata.
"Jess"
"Ma cosa cavolo รฉ successo?! Guai a te se ora non mi dici tutto!" Dice la voce di Mad.
"Mad?" Chiedo, controllo il numero per accertarmi che sia quello di Mad, ma avevo visto giusto prima, รฉ Jess.
"Siamo insieme" dice la voce di Jess
"Mi tradite" dico con tono serio, ma alla fine scherzo.
"No, stiamo andando alla partita, le do un passaggio per non scomodare i genitori" dice Jess.
"Giร , la partita" dico sovrappensiero.
"Kry, cos'รจ successo con mio fratello?" Chiede Jess.
"Non mi va di parlarne" suonano al cancello.
"Scusate vado a vedere chi รฉ al cancello, saranno i soliti venditori di bigiotteria" borbotto alzandomi e andando al citofono.
"Si?" Chiedo, nel frattempo sento la chiamata interrompersi, boh!

"Vedi di aprire brutta scriteriata o sfondiamo il cancello, la porta e poi la tua testa!" Esclama Jess.
"Non ci riuscireste" dico ridendo.
"Hai capito il concetto!" Esclama poi Mad.
"Sapete che mio padre ha fatto mettere dei bulldog nel giardino da sguinzagliare in caso di infrazione? Ma potrei farlo anche in caso di disturbatori, il bottone รฉ proprio qui" dico, ed รฉ vero, il bottone per aprire la gabbia dei cani รฉ proprio sotto al bottone per rispondere al citofono, non voglio immaginare se qualcuno sbagliasse.
"Smettila di fare la spiritosa!" Esclama Mad.
"Lilly sarebbe entusiasta di conoscervi" dico ancora ridendo, Lilly รฉ la piรน territoriale dei nostri 4 bulldog, sono una famiglia, i genitori e i due cuccioli, purtroppo gli altri due cuccioli non ci sono, sono morti da piccoli.
"KRYSTAL!" Esclama Jess.
"Va bene, va bene" mi arrendo e apro la porta e il cancello.

Quando entrano mi abbracciano forte.
"Non stavate andando alla partita?"
"Si, ma sei piรน importante tu" dice Mad.
"E poi non ci perdiamo nulla, la partita inizia tra un'oretta, e abbiamo i nostri posti giร  presi in prima fila" dice Jess sorridente.
"Come stai?" Dice dopo.
"Uno schifo"
"Mi spiace tesoro... Vuoi parlare?" chiedono.
"Salite, andiamo in camera" dico.
Quando arriviamo ci buttiamo sul letto e io inizio a parlare di tutto, perfino di P!nk sotto la doccia.
------

"Mi spiace tanto, io posso capire come ti sei sentita" dice Mad.
"Io purtroppo no, ma ti sono vicina, sempre" dice Jess con sguardo dolce.
"Grazie"
"Te la senti di venire?" Chiede poi Jess.
"Non lo so"
"La partita inizia tra poco" afferma Mad.
"Ok va bene, noi ti teniamo il posto lo stesso, ok?"
"Ok, ma non garantisco nulla" dico io, loro alzano gli occhi al cielo, mi salutano e se ne vanno.

E ora che faccio? Vado o non vado?

Bแบกn ฤ‘ang ฤ‘แปc truyแป‡n trรชn: AzTruyen.Top