38.Per negozi

"Krystal ti prego devi svegliarti bene!" Mi dice una voce.
"E se poi ci picchia?" Chiede un'altra.
"Non lo farebbe mai" controbatte l'altra.
Ascolto ancora per un po' il loro dibattito mentre cerco di svegliarmi bene, ma poi non ce la faccio più e scoppio a ridere.
"Siete pazze" affermo mentre mi alzo.
Loro mi saltano addosso e mi abbracciano.
"Però questa cosa del saltarmi addosso deve cambiare" dico alzandomi.
"Scusa" dicono.
"Fa niente" poi guardo l'orologio e...fa eccome!!
"Mi avete svegliato alle 9.00 del mattino di sabato perché?!"
"Ti avevamo avvertito anche ieri a scuola" dice Mad
"Ok" dico
"Perché siete qui?" Ripeto.
"Non te lo ricordi?" Chiede Jess
"Per ora no"
"Stasera alle 19.00 passerà a prenderti mio fratello per mangiare fuori" spalanco gli occhi
"Me ne ero dimenticata!" Dico
"Per questo siamo qui" dice Mad ridendo.

"Vestiti in fretta che abbiamo tantissime cose da fare!" Dice Madison.
"Va bene ragazze, due minuti e sono da voi, aspettatemi qui" dico, in fretta mi vesto e mi lavo la faccia con l'acqua ghiacciata dopo essermi lavata i denti.

Respiro profondamente e mi guardo allo specchio.
Sono felice, sento che la mia vita ha un senso e che sto ricominciando, certo sono successe cose nella mia vita che non sono state per nulla belle, ma mi sto rialzando e so che non potrei esserne più contenta.

Esco dal bagno e felice domando:
"Andiamo?" Loro mi sorridono e insieme iniziamo a scendere le scale.
"Avete fatto colazione?" Ci chiede Ana quando ci vede alla porta.
"No Ana, ma non abbiamo tempo!" Dico
"Come mai così raggiante di prima mattina?" Chiede lei scettica.
"Ho i miei motivi" dico.

"La mia bambina così felice appena sveglia? Tu non me la conti giusta!" Dice mio padre scendendo le scale.
"Ana, mia moglie?" Chiede poi
"Sta facendo colazione" risponde Ana.
"Benissimo, mi prepari un caffè?"
"Subito"

"Tesoro che succede?" Mi chiede mio padre.
"Non é che vedermi così di prima mattina sia come vedere l'aurora boreale!" Esclamo spazientita.
"Credimi, lo é!" Dice Dylan mentre scende le scale.
"Sorella, qui gatta ci cova!" Dice invece Alyson.
"Figliola credo che tu debba dirci qualcosa" dice mia madre, appoggiata alla porta della cucina mentre sorseggia il suo té.
"Buona giornata!" Esclamo e poi esco seguita dalle mie migliori amiche.

"Signorina! Vuole un passaggio da qualche parte?" Chiede Oliver mentre pulisce la sua adorata limousine.
"Si, se non ti dispiace" risponde Mad per me.
"Ditemi solo dove devo andare!"
"Benissimo! Allora in macchina" dice Jess, senza dire nulla Oliver tira entra nel garage e ne esce con una normalissima auto, sa che non vado pazza per le auto da ricconi.

Tutti lo sanno ormai!

Quanto rompi!

In poco tempo Oliver ci ha portato alla prima tappa delle ragazze.
Quando scopro qual é la tappa però penso che avrei dovuto ucciderle stamattina.

Quanto la fai lunga...

Io non ci vado lì!

"Oliver riportami a casa!" Esclamo
"Non se ne parla!" Dice Jess
"Io non ci vado lì"
"Muoviti!" Dice Madison
"No!" Mi trascinano a forza dentro al negozio e io mi sento morire.

"Buongiorno! Cosa posso fare per voi?"
"Abbiamo prenotato un servizio completo per tre" dice Mad
"Bene, seguitemi" dice la ragazza.

"Perché proprio in un negozio di estetica?!"
"Perché devi farti una ceretta, le unghie e magari anche un bel taglio di capelli!" Esclama Jess
"Scusa? Come fai a dire che mi serve una ceretta?!"
"Non fa mai male... Si bè...al ragazzo magari" dice Mad, dopo questa perla mi defenestro!

"Accomodatevi sui lettini, le ragazze arrivano subito" dice la signorina indicando una stanza e trattenendosi dal ridere per la nostra conversazione.
"Grazie" dice Jess, e detto ciò le mie due 'migliori amiche' iniziano a trascinarmi di nuovo.

La ceretta é stata una vera agonia, ma per come sono non lo ammetterò mai e non ho mostrato nessun segno di dolore, ma odio comunque la ceretta!

"Siete state bravissime!" Dicono le ragazze che ci hanno inflitto la tortura, ma mentre le mie amiche ridono e scherzano io faccio fatica a non insultare pesantemente chiunque mi si pari davanti.

"Ora potete andare nella stanza qui davanti, le parrucchiere saranno già lì pronte e le estetiste per la manicure e pedicure potranno servirvi tra circa un quarto d'ora, sapete oggi c'è molto lavoro!" Dice la ragazza che ci ha scortate prima.

Entriamo nell'area delle parrucchiere e iniziamo a parlare del taglio che vorremmo fare.
"Io preferirei mantenere questo taglio, solo sfoltire e togliere le doppie punte" dico verso la ragazza che per sua sfortuna deve occuparsi di me.
"Va bene! Vuoi fare qualche piega in particolare?" Chiede gentile
"Magari...una piega liscia" dico pensandoci, alla fine non fa mai male...ma questo per davvero.
"Colore niente?" Chiede poco prima di iniziare
"Forse...qualche ciocca più chiara" dico, tanto vale approfittare.
La ragazza sorride e inizia a fare il suo lavoro.

Le ragazze della manicure e pedicure arrivano poco dopo e ci fanno vedere i vari colori che si possono usare.
Ripenso a Austin che mi ha detto di vestirmi elegante, quindi opto per il nero, che é il più elegante tra tutti i colori.
"Sarebbe possibile un'intera ricostruzione?" Chiedo osservando bene le mie mani.
"Certo signorina" dice la ragazza che sta preparando tutto l'occorrente.

Alla fine sono molto soddisfatta di tutto, i capelli sono bellissimi nella loro semplicità e le unghie davvero fantastiche.
Hanno dato a tutte un particolare bellissimo, nel mio caso l'anulare é grigio talmente tanti sono i brillantini che ci hanno messo le ragazze.

Non sembra davvero che le mie mani prima facevano schifo grazie ai guantoni da box che ogni tanto uso in palestra.

Quando usciamo dal negozio siamo tutte molto contente e soddisfatte.
"Non vi ho ancora perdonato per la ceretta" dico
"Oh andiamo!" Dice Jess
"E poi eravamo qui per me! Perché vi siete sistemate anche voi?" Chiedo scherzando.
"Io, cara mia, il sabato sera esco sempre con Ryan, te ne sei dimenticata?" Dice Jess.
"E io adoro sentirmi come nuova!" Dice Mad che continua a toccarsi i capelli rossi estasiata.

"Va bene, ora torniamo a casa?" Chiedo
"No!" Dicono
"No?" Chiedo incredula e loro annuiscono convinte.
"Dobbiamo ancora andare a prendere i vestiti!" Esclama Jess
"E io ho la scusa per comprare qualche gonna, mentre voi scegliete come farvi belle per i vostri cavalieri" dice Mad
"Ma io ho fame" dico, guardo l'orologio ed é quasi l'una, ci credo che ho fame.
"Allora andiamo a mangiare in qualche ristorante in centro e poi andiamo" dice Jess alzando le spalle.
"Per me va bene" dice Mad.
"Chiamo Oliver" dico, prendo il telefono e compongo il numero.

"Pronto?" Risponde Ana
"Ehi, Ana sono Krystal, non é che mi mandi Oliver? Allo stesso negozio dove ci ha lasciate" dico
"Certo tesoro...come va?"
"Bene, perché?"
"Perché prima ha chiamato un ragazzo, voleva sapere del- oh salve signor Matthwes, scusa tesoro non mi sembra il caso dirtelo ora, ti mando Oliver, ciao" attacca senza una mia risposta e sono sconvolta... Ma sono anche curiosa!

Solo dopo mi accorgo che ho più di una chiamata persa da Austin.
"Scusate torno subito" dico alle ragazze, vado dall'altra parte della strada e lo chiamo.

"Ehi Kry" dice, é come se aspettasse la mia telefonata.
"Ehi, come mai hai chiamato?" Chiedo
"Volevo chiederti se eri sicura di voler ancora uscire..."dice con voce tremendamente insicura.
"Ma sei impazzito? Da dove viene un'idea simile?" Chiedo incredula
"Solo... Non sentirti obbligata se-" lo interrompo
"Austin, se mi fossi sentita obbligata sarei stata io per prima a dirtelo" dico
"Sono più tranquillo"

"Ascolta, mi piace questo tuo lato dolce, ma ricorda che non é questo l'Austin con cui ho accettato di uscire, per cui torna quello di sempre, ok? Però senza esagerare" dico molto franca.
"V-va bene, hai ragione" dice acquistando un po' più di sicurezza.
"La prossima volta non chiamare a casa... Non hai idea di quello che scateneresti" dico ridendo
"D'accordo... Quindi stasera alle 19.00?" Chiede
"A tal proposito, devo vestirmi elegante?" Chiedo, almeno so come fare un freno alle due pazze dall'altra parte della strada che in tutti i modi cercano di origliare.
"Si..."
"Ma tanto? Poco? C'è bisogno di un abito lungo?"
"Saresti bella e adatta anche col tuo pigiama, ma un vestito normale e semplice andrà più che bene" dice dolce
"Dove andremo? Posso mettere i tacchi o serve una scarpa più comoda?" Chiedo.
"Va bene coi tacchi...però ora sono io a ribadire il discorso di prima: non é questa la ragazza che mi piace, anche se questo tuo lato mi piace" dice lui, e cavolo se ha ragione.
"Messaggio ricevuto" dico
"A stasera" mi saluta
"A stasera" ricambio e attacco.
Guardo male le ragazze dall'altra parte quando una macchina si mette davanti al nostro scambio di sguardi, Oliver é arrivato.
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"Forza, troveremo tutto quello che serve per il tuo appuntamento!" Dice Mad entrando nel negozio davanti a noi, io non so come faccia dato che ho mangiato talmente tanto che faccio fatica a camminare.
"L'hai sentita no?" Chiede Jess seguendola.
"Va bene" dico ed entro anch'io.

Subito le ragazze mi buttano in camerino e continuano a passarmi vestiti di ogni sorta: colorati, bianchi, neri, corti, lunghi, senza maniche, con maniche lunghe, di pizzo, di tulle... Ma non trovo nulla che mi convinca.

"Krystal prova questo, é fantastico!" Esclamano insieme, mi affaccio e lo vedo.
"É un semplice abito nero..."
"Si ma l'abbiamo visto sul catalogo ed é bellissimo!" Dice Jess
"Io non sono una modella però"
"Si sei anche meglio" dice Mad, me lo buttano addosso e chiudono la porta.
Lo indosso ed é vero... É davvero bellissimo.

É un semplice abito nero ma elegante e attillato quanto basta.
Il tessuto é pesante, il che é l'ideale essendo a gennaio, le maniche sono a tre quarti e la gonna fa un bellissimo effetto che mi sfina il punto vita.
Mi fascia bene il seno e non é volgare, cosa molto rara in qualsiasi vestito lungo fino a poco sopra il ginocchio in su e cosa più importante mi sento a mio agio.

Esco dal camerino e mi faccio guardare.
"É troppo nero, ma é bellissimo, servono molti punti luce e delle scarpe colorate... Oltre che un trucco luminoso, dato che anche i tuoi capelli sono scuri" riflette Mad
"Concordo in pieno, e ho già trovato delle scarpe fantastiche" dice Jess, prende una scatole e io inizio a sedermi su un cuscinetto.

Quando apre la scatola rimango incantata davanti a quelle scarpe.
Sono bellissime, non c'è che dire!
Sono degli stivaletti fino alla caviglia di un colore davvero singolare, se ricordo bene 'té verde'.
Hanno un tacco in legno di non più di 7 centimetri circa che spezza rendendo le scarpe ancora più belle e un plateau di credo 3 centimetri.
Sul davanti ci sono dei lacci davvero carini dello stesso colore della scarpa e il tutto ha un effetto velluto e morbido, di quelli che diventano più scuri o più chiari appena ci passi la mano sopra, mentre la suola é in legno o comunque plastica che dà quell'effetto.

"Sono fantastiche!" Le metto e sono anche comode!
"Bene! Sono le 16.00! Andiamo a fare merenda?" Chiedo mentre passeggio con le scarpe.
"Va bene" dicono, così mi tolgo tutto e mi rivesto mentre col mio telefono Jess chiama Oliver.

Quando siamo alle casse Jess, che ha pagato la sua roba e sta aspettando me insieme a Mad con le sue amate gonne, urla.
"Hai dimenticato la borsetta!"
"Cavolo é vero! Ma non ti sembra di esagerare?" Dico io
"Scusate, per quale evento é?" Chiede la signora dietro al bancone.
"Appuntamento importante" dico
"Vuoi abbinarla alle scarpe?"
"Se possibile..." dico, lei apre la scatola e le guarda, poi chiama una sua collega.
"Tesoro, ci sono le borse abbinate alle scarpe nel magazzino?"
"Si, sono arrivate stamattina" risponde
"Mi cerchi la corrispondente di questo paio?" Chiede mostrandole il paio di scarpe.
"Vado" sorride la ragazza.
"Grazie cara" le dice e poi si volta verso di me.

"Stamattina sono arrivate ma siamo riuscite a esporre solo le scarpe" mi spiega, in poco tempo sono fuori dal negozio col mio intero outfit per stasera, borsetta compresa, e devo dire che é davvero abbinata con le scarpe, anche tessuto e colore sono identici!
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Abbiamo appena finito di mangiare quando guardo l'orologio e mi accorgo che ho solo un'ora e mezza per preparami decentemente!
"Ragazze, vi adoro ma é tardi!" Dico loro.
"Certo hai ragione!" Dice Mad
"Buon appuntamento!" Dice Jess sulla porta.
"Anche a te" le dico, saluto tutte e due e poi corro su in camera mia.

Mi lego bene i capelli e mi butto sotto la doccia, per sicurezza abbasso il doccino.
Uso il mio bagnoschiuma alla vaniglia e strofino fortissimo, adoro avere quel profumo addosso.
Una volta uscita dalla doccia prendo l'intimo e mi vesto.

Mi raccomando quello rosso con la brasiliana di pizzo...

Sei fuori?

No sono seria.

Al primo appuntamento? Quale mente malata?

La tua.

Non succederà nulla al primo appuntamento!

Non puoi di certo mettere i mutandoni della nonna!

Tanto non li ho...

Altrimenti li avresti messi di sicuro!

Metto quel completo! Basta che taci!

Io vinco sempre, tale mente tale padrona...

Sbuffo tra me e me e inizio a mettere l'intimo e il vestito, mi slego i capelli e mi piazzo davanti lo specchio per sistemare la chioma.
Con lo chignon i capelli hanno assunto una forma più tondeggiante e devo dire che mi piacciono più di prima.
Penso alle parole di Mad riguardo al trucco e chiamo Alyson dato che io sono completamente negata.

"Sorella che succede?" Chiede quando entra in camera.
"Ho bisogno del tuo aiuto" dico
"Non mi sembra, sei bellissima... Ma perché?"
"Ho un appuntamento con Austin, mi serve che tu mi trucchi" dico
"Oh! Potevi dirlo prima! Siediti!" Dice e inizia a truccarmi.

"Pensavo di non usare nessun tipo di ombretto" dice mentre inizia a stendere la base.
"E perché?" Chiedo
"Non sei una ragazza che si trucca molto, potresti spaventarlo" dice ridendo.
"In effetti hai ragione" dico trattenendo le risate.

La guardo incantata mentre mi trucca alla perfezione: prima stende un po' di crema, poi mette il primer, cosmetico mai usato, dopo utilizza il fondotinta e usa il correttore sotto gli occhi,  successivamente passa un pennello gigante con della cipria per fissare tutto; usa la matita per le sopracciglia e applica un blush color pescato, poi usa la matita per creare una linea perfetta nera e utilizza un mascara con un applicatore eccessivamente grande.

"Allora, quale preferisci?" Chiede mostrandomi vari stick di lucidalabbra e rossetti.
"Preferisco qualcosa di leggero" dico indicando un lucidalabbra a lunga tenuta rosa leggero.
Ripassa più volte e poi mi guarda soddisfatta.
"Perfetto! Finito! Ringrazia che ci ho messo solo mezz'ora, perché se avessi fatto ogni singolo passaggio e usato l'ombretto ci avrei messo decisamente di più" dice, raccoglie le sue cosa, mi manda un bacio volante ed esce.
"Grazie!" Le urlo
"Di nulla!" La sento rispondere.

Ho ancora circa mezz'ora, così inizio a mettere molto delicatamente i collant neri e mi fisso allo specchio.
Sono davvero carina, ma spero di non aver esagerato.
Mi guardo e penso che l'emozione che sto provando ora non ha nulla a che vedere con quella che provavo prima degli appuntamenti con qualsiasi altro ragazzo.
Sento che forse sto facendo la scelta giusta e ne sono felice.

Non so quanto tempo passo a guardarmi allo specchio e a ricordarmi i momenti passati a Londra e quelli passati qui, so solo che ad un certo punto qualcuno bussa alla porta ed entra senza aspettare.

"Dimmi perché non mi hai parlato del tuo appuntamento" dice Dylan, poggiato alla porta.
"Ehi, ciao" dico
"Mi sento tradito" dice scherzando mentre lo sto andando ad abbracciare.
"Mi é passato di mente" dico
"Qualsiasi cosa succeda fammela sapere e penserò io a sistemare tutto, ok?" Dice un po' minaccioso.
"Certo, ti adoro" lo stringo ancora per un po'.
"Ascolta c'è il tuo cavaliere di sotto... E papà é con lui, perciò ti consiglio di scendere in fretta" mi dice lasciandomi.
"Arrivo subito" dico ridendo, lui esce e inizio a mettere la scarpe, poi prendo la borsa e ci butto dentro il telefono e le chiavi di casa.
Mi riguardo allo specchio nel complesso e sono pienamente soddisfatta.

Scendo le scale e mi ritrovo davanti mio padre, mio fratello e Austin che parlano.
"Allora andiamo?" Sentendo la mia voce Austin si gira di scatto e mi sorride.
"Certo, signor Matthwes, Dylan é stato un piacere rivedervi, ora noi andiamo, col vostro permesso" dice alzandosi e venendo verso di me mentre metto il giubbotto e sto per aprire la porta.
"Figliola poi parliamo" dice mio padre
"Buona uscita ragazzi" dice dopo.
"Certo papà, grazie" rispondo.

Io e Austin usciamo e quando chiudo la porta lui emette un gigantesco sospiro.
"Scusa, ti ho fatto aspettare?" Chiedo preoccupata di quello che avrebbero potuto dirgli.
"No per nulla, solo che i loro sguardi sono valsi più di mille parole" dice aprendo la portiera della sua auto.
"E cosa dicevano?" Chiedo
"Mmmh...vediamo, dicevano: domani mattina ti sceglierai in un seminterrato" dice ridendo
"Davvero?" Chiedo ridendo a mia volta.
"E anche di peggio, ma te lo risparmio, non sono cose belle da sentire per una signorina" dice mettendosi al volante.
"Ma va!" Dico ridendo.

Lui inizia a guidare e accende la radio.
Ad un certo punto mentre parliamo mi accorgo che é partita 'Alive' degli Empire of the Sun, una canzone che mi piace molto, così decido di alzare il volume e iniziare a cantarla.
Solo dopo mi accorgo che Austin sta cantando con me.

[...]
Ti amo ogni minuto perchè mi fai sentire così vivo 
Ti amo ogni minuto perchè mi fai sentire così vivo 
Vivo, vivo 

Puoi descrivermi tutto il mondo 
che tu riesci a vedere? 
ho bisogno così tanto di te, 
Ti aspetterò 

La libertà è dentro di te 
Dare ci fa stare bene 
Ciao alla nostra gente 
Dì ciao al futuro 
La libertà è dentro te 
Dare ci fa stare bene 
Ciao alla nostra gente 
Dì ciao al futuro 

Ti amo ogni minuto perchè mi fai sentire così vivo 
Ti amo ogni minuto perchè mi fai sentire così vivo 
Vivo, vivo 
[...]

Alla fine della canzone ci guardiamo negli occhi in silenzio.
"Mi fai sentire vivo" dice lui, ripetendo le parole della canzone.
"Ho bisogno così tanto di te, ti aspetterò" continua, mi sorride e io non riesco a dire nulla.
La macchina si ferma, lui scende, fa il giro e mi apre la portiera.
Mi bacia la guancia mentre io sono ancora in silenzio a riflettere sulle parole della canzone e a come lui le abbia rese completamente sue.
"Benvenuti" dice un cameriere all'entrata, la cui voce mi risveglia.
"Grazie, ho prenotato a nome Emilton" lo sguardo del ragazzo si illumina e gentile ci fa strada verso il nostro tavolo.

Mi stupisco quando attraversiamo tutta la sala, ma ancora non siamo al nostro tavolo.
Entriamo in un'altra stanza ancora, la sala é molto più piccola, richiama lo stile del privè di un lussuoso ristorante.
Ci sediamo e il ragazzo ci porge i menù.
"Torno tra dieci minuti" dice sorridendo e se ne va.
Io sono completamente stregata dalla porta finestre di fianco al tavolo, alla nostra destra, che presenta un balcone gigantesco e il cielo notturno stasera più bello che mai.

Si prospetta una bella serata, divertente e piacevole.
Sono molto emozionata e felice, con lui davanti posso finalmente affermare che finalmente qualcosa di buono, forse, nella vita la ho fatta, e ne vado fiera!

Angolo autrice:
Scusate infinitamente per il ritardo!!
Questo era un po' un capitolo di passaggio, nel prossimo ci sarà l'appuntamento di Kry e Austin.
Che ne pensate di questo capitolo?
Cosa succederà prossimamente? Che vi aspettate?
Vi piace l'outfit di Kry?

Grazie mille
Alla prossima ❤️
_IlMioNomeSG_

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