23.Pallavolo
"Krystal svegliati!"
"Cosa? Che c'è?"
"Muoviti devi andare a scuola, oggi c'è la mia lezione e devi essere in forma più del solito"
"E perché mai?"
"Perché oggi finalmente cambio schema di insegnamento, dai alzati!"
"Quanto rompi" mi alzo e vado in bagno, mi preparo e prendo dai cassetti i soliti vestiti che uso per le lezioni di motoria insieme all'intimo.
Sono davvero stanca, ieri sera mi sono addormentata tardissimo per paura di fare un'altro incubo.
Scendo in cucina e trovo la mia famiglia ...al completo.
"Papà che c'è? ora fai sempre colazione qui?" Chiedo scherzando
"Solo per salutare la mia famiglia prima di andare a lavorare"
"Perché non ti trasferisci qui direttamente?" Si avvicina e mi bacia la fronte, ma non risponde subito
"Tutto al tempo debito" che vuol dire?
"Io devo andare a lavorare, a presto" saluta tutti e esce dalla porta.
Mi siedo, do il buongiorno a tutti e mi metto a mangiare in tranquillità, quello scemo di mio fratello mi ha svegliato in anticipo.
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"Ragazzi é una noia mortale" bisbiglia Madison, ma tutti la sentiamo
"Lo so" dice Jess
"La vita é dura" dice Ryan
"Allora odio la vita" dico io
"Concordo" dice Liam
"Già anch'io" dice Austin
Forforina sta facendo la sua ora di geografia, ci sta spiegando da tantissimo lo scioglimento dei ghiacci e io ho tanta voglia di lanciarla nel Mar glaciale Artico, tra poco suona la campanella e sto contando praticamente i secondi, non ce la faccio più!
La campanella suona, con 3 minuti di ritardo, e un urlo di esultanza esplode in tutta la classe che si catapulta verso la mensa per la sua ora d'aria, mentre l'arpia si lamenta di quanto siamo maleducati e cafoni.
"Ragazzi davvero non ce la facevo più" esclama Austin
"Solo io volevo lasciarla in qualche ghiacciaio finché non si ibernava?" Chiedo io
"Io, ma poi ho pensato che ibernandosi sarebbe vissuta più a lungo" dice Ryan e tutti rabbrividiamo.
"Pensiamo alle cose belle!" Esclama Jess, sempre positiva
"Come alla mia lezione?" Chiede Dylan, che non so da dove sia sbucato.
"No, come alle vacanze invernali!" dice Mike, ma perché la gente sbuca fuori così?!
"Ehi ragazzi" dice Alyson e tutti la salutiamo, lei é l'unica che é comparsa in modo normale.
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Suona la campanella e tutti andiamo, flosci, oserei dire, e ancora intontiti dalla lezione di forforina, verso gli spogliatoi.
"Dylan mi ha detto che oggi avrebbe cambiato schema di lezione" dico io mentre mi cambio le scarpe, sempre nel mio armadietto.
"Cosa vuol dire?" Chiede Madison
"Non lo so"
"Spero andrà bene, ho dormito poco stanotte" dice Jess
"Come mai?" Chiediamo
"Ne parliamo dopo?" Io e Mad annuiamo e dopo qualche minuto entriamo in palestra.
"Allora ragazzi, c'è qualche assente?" Chiede Dylan una volta che tutti, sia maschi che femmine, siamo nella palestra.
"Nessuno, tutti presenti" dice un ragazzo.
"Bene, allora possiamo iniziare ad entrare finalmente nel vivo delle mie lezioni" inizia entusiasta "fin dall'inizio vi ho detto che vi avrei fatto fare degli esercizi per capire le vostre potenzialità e decidere gli sport da farvi fare durante l'anno, giusto?" Tutti annuiamo
"Quindi, credo di aver fatto abbastanza, e ho deciso di iniziare da uno degli sport più famosi del mondo, apprezzato sia da maschi che da femmine" a me non interessa, mi piacciono praticamente tutti "la pallavolo" conclude "Naturalmente non tutti sono completamente adatti a questo tipo di sport, ma é anche uno dei più facili da imparare e comodo per numero, ogni squadra é composta da sei giocatori, voi siete diciotto" spiega
"Ho invitato la squadra della mia università, una delle migliori per quanto riguarda la zona di Miami, che mi aiuterà ad insegnarvi le basi" detto questo un gruppo di sei ragazze, quasi tutte bionde, alte e ben fatte, con delle tutine che mi danno tanto l'idea di stracci, entra nella palestra.
"Ciao ragazzi" si presentano e a me sanno tanto di inutile, superficiale, insopportabile, e di 'io sono meglio di te'.
Ci insegnano le basi, anche se a me non serve, le ho imparate alle medie quando avevo 11 anni.
La pallavolo é uno degli sport che preferivo, insieme al basket, ma anche gli altri mi piacciono molto, mi ci sono appassionata dalla prima superiore in poi, quando per distrarmi ho chiesto a mio fratello di insegnarmeli praticamente tutti, soprattutto durante l'estate.
Vedo che questo alle tipe dà molto fastidio, mentre continuano a ridere per le prestazioni di Jessica.
"Kry io non ce la faccio più, gli sport non sono il mio forte, preferisco gli esercizi singoli e queste ragazze non aiutano, sono antipatiche, anzi no, odiose" le do ragione, mi spiace molto per lei, magari la posso aiutare in qualche modo.
"Ti posso dare qualche consiglio?" Le chiedo
"Se vuoi..." Le sorrido, le chiedo di farmi qualche bagher, schiacciata, battuta e altro, e le do consigli sul come migliorarli, lo ho fatto anche alle medie con Anne e devo dire che la cosa la ha aiutata, certo sono pochi i ricordi belli con lei ma so che sono anche i più preziosi delle medie, spero un giorno potremo tornare come prima, se mai la reincontrerò.
"Bene ragazzi, un'ora é passata, Krystal tu fai la prima squadra e provate ad affrontare le ragazze" mi dice mio fratello, io annuisco e inizio a scegliere le ragazze, naturalmente scelgo Jessica e Madison, purtroppo devo ammettere che anche Rose non se l'è cavata male per cui la chiamo, poi scelgo anche Liam, non poteva mancare, e Ryan, che mi é sembrato abbastanza abile.
Ci disponiamo con lo schema che ci ha suggerito Dylan e iniziamo a giocare, queste ragazze mi sembrano fin troppo sicure, si stanno solo scaldando, ne sono sicura.
Appena le superiamo nel punteggio si fanno uno sguardo d'intesa e io mi insospettisco, non mi piace per nulla.
Si girano verso il nostro campo, in attesa della battuta di Ryan e subito, quando la palla va a loro, noto che puntano Jess.
Fanno punti su punti mirando Jess che insicura si limita a fare un timido bagher, che però va a finire come punto a loro, perché subito dopo va a finire per terra e nessuno riesce a fare nulla, questa strategia mi fa imbestialire, ma cerco di contenermi dall'urlare addosso a ognuna di loro quanto mi possano fare schifo.
Tutti nella palestra vedono la rabbia che monta nel mio sguardo, soprattutto Dylan che blocca per un'attimo la partita.
"Krystal tutto bene?"
"Si si tranquillo"
"So che la loro strategia non é delle migliori, ma anche questo fa parte del gioco, ok?"
"Si, hai ragione "
"Ti prego, mantieni la calma"
"Va bene"
"Allora ricominciamo?!" Chiede una ragazza della squadra avversaria
"Già ci stiamo annoiando" dice un'altra
"Muovetevi, vogliamo finire in fretta" un'altra ancora
"Dylan alla fine vieni con noi?" Chiede un'altra con un sorrisetto perverso.
Basta! Questo é troppo! Mio fratello non si tocca nemmeno con la mente!
"Krystal ti prego mantieni la calma" annuisco impercettibilmente e rientro in campo.
La partita continua e vedo che Jess si é ripresa, ora para come dovrebbe e questo mi fa molto piacere, riusciamo a fare punti fino a pareggiare, ma lo sguardo delle ragazze davanti a me non mi piace per nulla.
Poi succede ed esagerano, fanno quello che sotto sotto sapevo che avrebbero fatto: la hanno colpita con una schiacciata violenta sul braccio, quando vedono che cade a terra, scoppiano a ridere e mi sento come un toro inferocito con un drappo rosso sotto il naso senza poterlo prendere.
"Scusa non volevamo" dice la leader con un sorrisetto compiaciuto, la stessa che ha fatto l'allusione a mio fratello
"Jess stai bene?" Corro subito da lei
"Si" dice
"Fammi vedere" le prendo il braccio con delicatezza e guardo bene, ha l'inizio di un grande ematoma, e l'hanno appena colpita!
Ha già una macchia gigante sul braccio, ma cosa pensano di avere davanti queste pazze? Golia?! Mazinga?! Hulk?!
"Austin sostituisci tu tua sorella?" Chiede Dylan
"Si nessun problema" ed entra al posto di Jess, ha lo sguardo abbastanza preoccupato, ma anche molto infastidito e arrabbiato.
Flashback
Sono a scuola, negli spogliatoi della palestra, mi preparo per una delle mie ore preferite, ginnastica, ma ormai pure le cose che preferisco sono nulla senza James al mio fianco.
Liam cerca di consolarmi come può, ma anche lui si sente allo stesso modo.
James ha 17 anni, due in più di me e Liam, perché é stato bocciato una volta in prima media e poi in seconda superiore.
Essendo il pluribocciato della scuola nessuno lo avvicinava, ma io e il mio migliore amico lo abbiamo fatto subito, dopo siamo diventati quasi come fratelli.
"Ragazzi formate le squadre e montate la rete, oggi si gioca a pallavolo!" Dice la professoressa.
Per fortuna, almeno é il mio sport preferito.
"Ehi Krystal come va? Ti senti bene?" Mi chiede Anne affiancata dal gruppetto delle cheerleader, di cui lei é la capitana solo grazie a me, che le ho insegnato tutte le sue mosse migliori, mio fratello mi ha insegnato la ginnastica artistica come gli avevo chiesto e io la ho insegnata a lei per facilitarle l'entrata in squadra.
"Si Anne" le dico, come se fosse una ragazza qualsiasi, e non la mia ex migliore amica.
"Almeno tu ti sei svegliata stamattina!" Mi urla addosso, io sento come una pugnalata al cuore, continua a rinfacciarmelo sin dal primo giorno in cui lui é entrato in ospedale.
Se ne va e dopo qualche minuto me la ritrovo davanti sul campo, che mi sorride malignamente.
"Para questa!" Esclama, si fa passare una palla e mi lancia un colpo fortissimo alla spalla.
"Vai!" Allo stomaco
"Ancora!" Al seno
"Un'altra!" Alle gambe, quelli della sua squadra continuano a passarle i palloni così che lei possa fare le sue famose schiacciate, insegnate da me in seconda media, perché doveva migliorare le sue prestazioni in ginnastica e mi aveva pregato quasi in ginocchio.
La lezione é un susseguirsi di colpi sul mio corpo e uno in faccia, ben piazzato.
Torno a casa piena di lividi, soprattutto sul braccio.
Con la coda tra le gambe torno a casa a piedi, stamattina non me la sono sentita di venire in bici, ieri Anne mi ha rotto un freno, me ne sono accorta.
In fondo, forse, me lo merito.
In fondo, forse, é veramente colpa mia.
In fondo, sicuramente, dovevo esserci io al posto suo.
Fine flashback
Fino al giorno in cui sono andata a trovare James in lacrime, quel maledetto giorno in cui ha avuto una ricaduta, quel maledetto giorno, l'anniversario del nostro primo incontro, l'anniversario dell'inizio della nostra amicizia, quel maledetto giorno in cui piangendo, gli dissi di resistere, che si sarebbe risvegliato, ha avuto un collasso, in quel maledetto giorno, io sono cambiata radicalmente, quel maledetto giorno io lo andai a trovare e lui peggiorò, fino a quel giorno ero come ero, ora sono così.
Ricordare fa male, troppo male, e vedere Jess trattata come venivo trattata io qualche tempo fa mi distrugge.
Ero come lei: dolce, ingenua, spensierata e sempre col sorriso.
Mi sono indurita in seguito alla 'separazione' dei miei, ma quel giorno é stato troppo, e sono diventata ciò che sono, una ragazza violenta e irascibile, quel giorno mi ha letteralmente rovinata.
Sento la rabbia nel mio corpo che esplode, non ci vedo più, tutto é nero, oscurato da quei ricordi tristi e dalla mia frustrazione, dalla mia insicurezza, dal mio rimpiangere quel giorno in cui tutto é iniziato, dal mio voler tornare la vecchia Krystal, e dal voler liberare quella che sono ora.
Vedo Jess che viene medicata dalla stessa infermeria che ha aiutato me uno dei primi giorni che ero qui per colpa di Rose, ha le lacrime agli occhi, l'ematoma é più scuro.
"Iniziate" dico e la ragazza in posizione batte un colpo perfetto.
"Madison alza!" Lo fa e io tiro una schiacciata fortissima alla capitana della squadra, dritta davanti ai piedi, per spaventarla un po', intanto però ho comunque fatto punto.
Non si scoraggiano e continuano a giocare, io continuo a picchiare il pallone come neanche Mila sapeva fare durante le se partite e vedo tentennamento nei loro occhi.
"Non ci provocare ragazzina, o vuoi fare la fine della tua amica?" Chiede una pensando di intimidire.
Continuiamo a giocare e mi becco una pallonata dritta in pancia.
"Ti abbiamo convinta?" Sicuramente, certo che mi hanno convinta.
Non rispondo a parole, continuo a giocare come loro hanno fatto con Jess.
Alla fine di tutto neanche riescono a mantenersi sulle ginocchia.
"Scusate, non volevo" dico, guardandole male prima di tornarmene da Jessica.
"Tutto bene?"
"Si"
"Dimmi la verità"
"L'infermiera ha detto che devo mettere una specie di imbottitura sul braccio per evitare che prenda altre botte e che questa cosa rimanga più del previsto"
"Ti fa male?"
"Solo se lo muovo"
"Mi spiace"
"Tanto é il braccio sinistro"
"Dov'è l'imbottitura di cui parlavi?"
"L'infermiera é andata a prenderla"
"Jess" dice Madison
"Come stai?"
"Mi fa male, ma tutto apposto"
"Quelle stupide" dico io
"Prima o poi passerà no?"
"Si ma nel frattempo ti farà male" dice Mad
"Lo so"
"Comunque non credo che faranno più una cosa del genere" dico io
"Non credi? É ovvio" dice Madison
"In effetti, ti ringrazio per ciò che hai fatto" dice Jess
"Qualche tempo fa, dopo l'incidente di James, io venivo trattata esattamente così tutti i giorni da Anne, un giorno poi sono diventata così" mi sorridono
"Mi spiace" dicono
"É passata, ora invece di Anne a tormentarmi ci siete voi due no?" Chiedo scherzando
"Esatto" dice Madison
"E non ti libererai di noi molto facilmente" dice Jess, ridiamo insieme, finché Dylan non viene a chiamarmi.
Ci mettiamo in un angolo
"Piccola, tutto bene?"
"Si, solo brutti ricordi"
"Mi spiace, sappi che non succederà più"
"Tranquillo, non é colpa tua"
"Parlerò di loro col preside dell'Università, prenderà sicuramente provvedimenti"
"Sarebbe il massimo" mi sorride e mi abbraccia
"Mi spiace per quello che hai dovuto ricordare"
"Non fa nulla, AAAH" Dylan ha stretto troppo
"Krystal, fa vedere la pancia" si stacca subito e mi guarda severissimo
"No, va tutto bene" faccio per andarmene ma mi ferma.
"Liam!" Lo chiama, é la fine
"Dimmi" arriva subito vedendo me che mi tengo dolorante la pancia.
"Tu hai visto la palla che colpiva Krystal dritta in pancia?" Continua Dylan
"Si"
"Credi le abbia fatto male?"
"Decisamente"
"Lei non vuole farmi vedere, dato che l'ho abbracciata ed ha urlato penso abbia un livido" Liam mi guarda e mi prende le braccia e me le mette dietro la schiena, mentre mio fratello alza la maglia e vede il gigantesco livido che ho sopra l'ombelico.
"Stai scherzando?! Stai bene?! vai dall'infermiera e fatti dare qualcosa" mi dice Dylan
"Fa vedere" dice Liam
"Krystal questa non può non farti male, se non la fermi almeno con un po' di ghiaccio si farà più grande" mi dice
"Dai andiamo, ti accompagno" mi porta in infermeria, li c'è Jess con la sua imbottitura che parla con l'infermiera.
"Devi solamente tenerlo per qualche giorno" sta dicendo alla mia amica
"Salve" vi dice quando finisce di parlare.
"Salve, ha qualcosa per questo?" Chiede Liam indicando la mia pancia e mostrandole il livido
"Certo, tesoro mettiti li" mi indica un lettino e mi sdraio.
"Kry oh mio Dio che ti hanno fatto?!"
"Non avevi visto la palla che la colpiva?' chiede Liam
"In quel momento mi stavano medicando" si giustifica
"Non ti preoccupare Jess"
"Stavo per andare negli spogliatoi per cambiarmi, vuoi che rimanga qui?"
"No tranquilla, ora arrivo anch'io ok?" Annuisce e controvoglia esce dalla stanza.
L'infermiera arriva e mi mette una crema seguita da una garza sulla pancia.
"Non fare sforzi, ti consiglio di tornare a casa" mi dice premurosa
"Per il braccio basta l'imbottitura e non fa più male e non peggiora, per la pancia il discorso é un'altro" mi spiega, vedendo il mio sguardo confuso
"Ti accompagno io" dice Liam
"No faccio io, non ti preoccupare Liam, torna in classe" dice qualcuno entrando nella stanza.
"Sicuro?"
"Si, vai" Liam si avvicina a me, mi bacia la fronte e mi saluta, poi esce dall'infermeria.
"Allora la accompagni tu?" Chiede l'infermiera
"Sì signora"
"Allora aspetta che faccio il permesso di uscita a tutti e due" lui si avvicina a me
"Ti va se ti accompagno?" Mi chiede
"Va bene" l'infermiera ci dà il permessi e noi torniamo in classe.
"Krystal che ha detto l'infermiera?"
"Che non devo fare sforzi, e che devo tornare a casa"
"Ti accompagno?" Chiede
"No, tu dopo qui devi andare a lavorare in palestra"
"Posso chiamare J, di sicuro capirà"
"La accompagno io Dylan" dice il ragazzo vicino a me
"Austin sei sicuro?" Annuisce
"Mi fido"
"Ragazzi ora arriva la professoressa dell'ultima ora, state tranquilli fino a quel momento" dice prima di uscire dall'aula.
"Andiamo?" Mi chiede
"Prendo lo zaino e le chiavi della moto"
"Non andrai in moto, ti puoi far male, vieni in macchina con me "
"Non posso lasciarla qui"
"Dalla a tua sorella no?" Annuisco e vado a prendere lo zaino.
"Divertiti mi raccomando" mi sfotte Madison
"Ma non esagerare eh" dice Jess
"Ricorda che hai una brutta ferita" dice Ryan
"Ma state scherzando!? Krystal provaci e..."
"Ma cosa state dicendo, Austin mi accompagna solo a casa!" Alzo gli occhi al cielo e me ne vado.
"Andiamo a portare le chiavi e possiamo andare" gli dico
"Ok" ci avviamo in fondo al corridoio e bussiamo alla porta, entriamo col permesso dell'insegnante e spiego velocemente la faccenda a Alyson.
"Ti fa male?" Chiede
"Poco"
"Mi raccomando, vai a casa e sdraiati" mi dice prendendo le chiavi
"Ci vediamo dopo?"
"Verso le 17.30 perché mi hanno invitato ad uscire delle amiche"
"Ok, a dopo" mi saluta ed esco con lui al mio fianco.
"Riesci a salire no?" Annuisco e con fatica entro in macchina.
"C'è qualcuno a casa tua?" Chiede una volta partito.
"No, lavorano tutti" non risponde
"Eccoci arrivati" dice, parcheggia e scende con me dall'auto.
"Perché stai entrando anche tu?"
"Se ti succede qualcosa non hai nessuno in casa che ti possa dare una mano" non chiedo altro, gli sorrido e apro la porta con le chiavi che avevo nello zaino.
"Ti va di mangiare qualcosa?"
"Mangeresti con me?"
"Non ho fame" rispondo
"Allora no, guardiamo la TV?"
"Va bene" ci mettiamo sul divano e iniziamo a guardare le repliche di qualche cartone animato di quando eravamo bambini, li prendiamo in giro e ridiamo insieme.
Ad un certo punto la TV si spegne
"Deve esserci stato un blackout" dico
"E ora che si fa?"
"Non lo so"
"Perché hai reagito così oggi?" Chiede di getto
"Io..."
"No scusa, non volevo chiedere così"
"No fa nulla" decido di dirgli anche questo "dopo l'incidente del mio migliore amico, la mia migliore amica, innamorata di lui, mi prese di mira e mi rese la vita a scuola impossibile"
"Deve essere stato difficile"
"Già, una volta ,per darti un'idea ero uguale a Jess"
"Non ti ci vedo sai?" Mi dice
"Un giorno sono stata trattata nello stesso modo di Jess oggi, quel pomeriggio sono andata a trovarlo all'ospedale e mentre piangevo e gli chiedevo di resistere, ha avuto una ricaduta, da quel momento, sono diventata la Krystal che conosci tu adesso" mi abbraccia
"Mi spiace"
"Non fa nulla, il dolore passa, come il tempo"
"Hai ragione"
"Ho sonno" dico
"Sdraiati"
"Ma tu..."
"Magari dormo anch'io" mi appoggio alle sue gambe e chiudo gli occhi, un senso di beatitudine mi travolge e mi addormento come non facevo da tempo, cullata dal suo profumo.
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"Ehi Kry sveglia, voglio cambiare la garza" mi dice un voce, Dylan
"Dylan ...perché sono qui?" Chiedo notando che sono nella mia stanza
"Ti ha portato Austin"
"E ora dov'è?"
"É andato via appena sono arrivato, poco fa" mi dice
"Mi fai cambiare la garza?" Mi chiede, scopro la pancia e gli faccio fare il suo lavoro.
Sono abbastanza disorientata, da molto ormai non sognavo, dall'incidente non sognavo altro e oggi invece ho sognato qualcosa di diverso.
Ho sognato lui.
Ho sognati i suoi occhi.
Lui che mi bacia con gli occhi, guardandomi intensamente.
Ho sognato le sue labbra, che da qualche giorno non toccavano le mie.
Ho sognato le sue labbra, mentre baciavano le mie.
Sono così confusa! Dove mi porterà tutto ciò?
Angolo autrice:
Ciao a tutti! Come al solito il capitolo é decisamente lungo e me ne scuso infinitamente.
Spero vi sia piaciuto e se é così ditemi cosa ne pensate nei commenti e se volete che continui fatemelo sapere con una stellina!
Buona serata! ♥
Grazie mille
Alla prossima ❤
_IlMioNomeSG_
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