14.Palestra

Appena finita la scuola mi sono diretta in palestra insieme a Dylan che mi aspettava fuori.
Stamattina sono arrivata con la macchina di Austin e non avevo la moto con me e si è offerto di accompagnarmi, tanto non ci sarebbe cambiato nulla, dato che dobbiamo andare entrambi lì.

Continuo a pensare a stamattina, al bacio che lui mi ha dato e che io ho ricambiato, non é stato assolutamente il primo che ho dato, eppure mi ha fatto provare più emozioni rispetto al mio primo bacio.

Perché proprio lui? il ragazzo che odio, che mi fa innervosire talmente tanto da volergli cavare gli occhi, così testardo e alle volte antipatico, eppure questa mattina sembrava un bravo ragazzo, così perfetto, quello che tutti i genitori vorrebbero per le proprie figlie: gentile, divertente, simpatico e molto altro.

Perché é così distante dalla sua famiglia tranne che con Aaron? é vero che Jess non é sua sorella in tutto e per tutto, ci sono tanti ragazzi con situazioni simili in famiglia, e quindi perché lui la odia tanto? perché odia tanto suo padre?
Mancano dei pezzi per completare tutta la storia, ma non posso obbligare nessuno a dirmelo, non sarebbero fatti miei, e Jess me lo avrebbe detto quella stessa sera, questa cosa mi incuriosisce e irrita allo stesso tempo.

Ho promesso sia a lui che a me stessa che avrei dimenticato quel bacio, ma non ci riesco, perché!?

"Arrivati" scendo dalla macchina in completo silenzio.
Insieme entriamo nella palestra e Jerry, il proprietario, un omone tutto muscoli e tatuaggi che però avrà 50 anni, ci saluta calorosamente.
Potrebbe tranquillamente essere considerato come un nonno amorevole, il che é molto ironico perché la prima facciata é dura, virile e molto da 'cattiva persona', per nulla da nonno che ama il prossimo.

"Kry come stai? come mai ancora qui? non ci sei venuta pochi giorni fa? non starai trascurando lo studio vero?" Ecco, che dicevo?
"Tranquillo J, sto benissimo, sono felice di rivederti, si sono venuta giovedì scorso per la precisione e no, sono brava a scuola e per domani fortunatamente non hanno dato compiti quindi sono libera!" Mi sorride contento e si rivolge a Dylan.
Rispondere a raffica alle sue domande in serie è stancante.

"E tu? Come va lo studio online?"
"Tutto bene J, mi trovo molto a mio agio, ho iniziato oggi, spero solo di avere tempo anche per venire qui più spesso, sia per allenare che per allenarmi"
"Mi fa piacere ragazzo, vi lascio ai vostri esercizi" ci saluta e ci dividiamo.

"Vai nello spogliatoio a cambiarti, io intanto preparo tutti gli attrezzi" annuisco e mi dirigo verso gli spogliatoi femminili, non vedo l'ora di iniziare, ho tanto su cui sfogarmi oggi.

Il telefono vibra e controllo di chi possa essere il messaggio.
È Giuly che per degli impegni per oggi non si allena con me, mi spiace ma da una parte sono sollevata, posso concentrarmi più su di me e sui miei sfoghi.

Velocemente mi metto un top sportivo e dei leggins trasformati in pantaloncini corti da me, un giorno dal troppo caldo li ho strappati per il nervoso, il problema però é che ora da pinocchietti sono diventati quasi inguinali, ma fa nulla.

Esco dallo spogliatoio con la mia bottiglietta d'acqua e vado nella stanza che io e Dylan usiamo sempre, la seconda più grande che ha un piccolo ring oltre a quello della stanza di fianco e dell'atrio, decisamente più esteso.

"Allora iniziamo?" annuisco.
Mi fa fare come sempre le mie solite serie di flessioni, addominali, squat, pesi e molte macchine, anche quest'ultime, come il ring, presenti solamente qui e nella stanza affianco, la parte dell'allenamento che preferisco viene ora: il sacco, dove posso sfogarmi senza rischiare che qualcuno si faccia male.

"Ti vedo molto riflessiva oggi, usalo a tuo favore" Capisco subito cosa intende e parto a sfogare tutte le mie frustrazioni sul sacco, come deciso da quando sono uscita da scuola.
Pugno, respiro, gancio, respiro, destro, respiro, sinistro, respiro, calcio laterale, respiro, calcio rotante, respiro e continuo così per tantissimo aggiungendo sempre nuove mosse ogni serie.
Teoricamente questi calci non dovrei farli, però mi aiutano.

Una raffica di domande mi arrivano al cervello:
Perché mio padre non s'è svegliato prima? Perché ci ha fatto soffrire così tanto? Perché? Perché quella stupida segretaria non viene qua davanti a me, al posto di questo sacco? Perché tutto il fumo che ho inalato non mi ha mai aiutato? Perché James doveva fare l'incidente proprio in quel periodo? Perché in quel giorno? Perché doveva essere colpa mia? Perché ho dato più importanza al divertimento in quel momento? Perché Anne mi ha voltato le spalle? Perché mi ha trattato così male?perché anche Davon? Perché quel bacio oggi?

"Krystal! Kry! Fermati o ti farai male!Kry!"non ascolto mio fratello e continuo a colpire.

Perché? Perché Jess sta così male e non mi dice tutto? Perché Austin la tratta così da schifo? Perché non vedo mai la madre a casa? Chi é la vera madre di Jess? E gli altri fratelli che fine hanno fatto? Perché se ne sono andati? Perché dovevo baciare lui alla festa? Perché mi ha ribaciato in cucina e poi ha chiesto di dimenticare? Perché poi non mi ha più neanche guardata? PERCHÉ!?

"KRYSTAL!" Urla mio fratello, mi blocca mani e addirittura piedi e gambe, mi abbraccia forte e mi accarezza la testa.
"Cos'è successo?" Mi sussurra all'orecchio
"N-non lo so" lo stringo anch'io.
"Tutta la mia rabbia repressa é uscita fuori ora, tutti i ricordi, gli avvenimenti degli ultimi giorni, le domande, i dubbi e..." mi accorgo ora che la testa mi sta scoppiando, forse per il troppo sforzo, e anche perché a lungo andare stavo trattenendo tantissime lacrime miste ad urla.

"Ti sei fatta male? polsi, mani, caviglie e ginocchia tutto bene?" Chiede preoccupato.
"Tu stai bene?" Continua.
"Mi fa solo male la testa" gli sorrido per tranquillizzarlo.
"Prendo del ghiaccio?"
"No, ora passa, grazie" gli poggio un bacio sulla guancia.
"Non vuoi nulla da bere?" Chiede ancora e io scuoto la testa.

"Io dovrei accompagnarti a casa ora, ma non c'è più tempo, tra poco arriva la squadra di basket insieme al mio assistente per la lezione ai ragazzi" dice con un tono di scuse.
"Nessun problema"
"Tu rilassati, bevi un po' d'acqua, prenditi tutto il tempo che vuoi e poi raggiungici, ok?" Se non fosse mio fratello ci avrei fatto un pensierino.

Jerry entra nella stanza.
"Ehi ragazzi, tutto bene?"
"Sì, non ti preoccupare"
"Dylan ti ho portato le chiavi della stanza qui affianco per la tua lezione"
"Non ti sembra esagerato?" Chiede Dylan
"No, infondo sono una dozzina e sono adolescenti, più grande é meglio é"
"Grazie davvero J"
"Ma va, sbrigo le ultime faccende e me ne vado, lascio tutto nelle tue mani figliolo" questa ultima frase lascia stupiti sia me che mio fratello
"Ma sei fuori?" Gli chiedo senza rendermi conto di avergli mancato un pochino di rispetto.
"Mi fido di lui" dice come se questo spiegasse tutto.
"Ripeto: ma sei fuori?"
"Ciao" detto questo mette le chiavi nelle mani di Dylan e esce dalla stanza.
Io e mio fratello ci guardiamo abbastanza stupiti.

"Allora, quindi tu stai qui e se te la senti vieni da me, aspetti che finisco e ce ne andiamo, se no mando all'aria tutto e ti porto ora"
"Tranquillo, ora arrivo" questa volta é lui a baciarmi sulla fronte prima di uscire.
Respiro profondo e mi rilasso un po'.

Voglio una sigaretta, non fumo molto, forse una volta al mese, ma mi serve, il vizio un po' ogni tanto ritorna.
"Ehi J, se mi affaccio alla finestra posso farmi una sigaretta?" Chiedo una volta uscita dalla stanza essendomelo trovato a pochi metri, vicino ad una macchina che parlava con dei ragazzi abituali.
"Ve bene" rientro nella stanza contenta e accendo la sigaretta presa dal mio borsone.

Ricordo quei periodi bui, in cui un pacchetto non mi bastava nemmeno per mezza giornata.

Poi nella stanza entra Darren, collega di mio fratello e che tra l'altro odio, se vuole provocare oggi non é giornata.
E dal suo sorriso mi pare proprio sia così.

Pov Austin
Sono appena entrato in palestra con tutta la squadra a seguito.
"Ragazzi io non li ho tutti questi soldi per potermi permettere una palestra del genere" dice un ragazzo della squadra.
"Tranquillo, hanno detto che non paghiamo" li rassicuro tutti.

"Voi siete la squadra di basket?" Chiede un uomo altissimo, tutto muscoli, tatuato e con fare da duro.
"Sì, cerchiamo Dylan" rispondo, questo tipo non mi fa paura, ma secondo me potrebbe aver ucciso dei cuccioli.

Certo non hai paura almeno finché non arriva la sua compagnia di motociclisti!

"Vi porto da lui" sembra gentile però, ci porta in una stanza con molti attrezzi e un ring al centro.
"Ora ci squarta" ride Mike.
"Dai, coglione"
"Tra poco arriva Dylan" dice e poi se ne esce dalla stanza.
"Ciao ragazzi, come state?" Chiede Dylan una volta entrato, ha uno sguardo molto preso e preoccupato.

"Vorrei spiegarvi il perché della vostra presenza qui" in effetti ce lo chiediamo tutti "invece della solita corsa per riscaldarvi vorrei aiutarvi a migliorare voi e le vostre capacità in campo" spiega e tutti siamo sorpresi, il vecchio coach non era così professionale, non ci faceva fare allenamenti duri, infatti tutto il tempo lo passavano semplicemente a far casino, motivo per cui, tra l'altro, si é licenziato.

"Prima di iniziare dobbiamo aspettare che arrivi il mio partner, siete in tanti e non credo di riuscire a gestirvi tutti insieme"
"Dylan é arrivato Juan, tra poco io vado, mi fido di te ragazzo" dice l'omone.
Dietro di lui un ragazzo, capelli neri e occhi azzurri, fisico prestante e...ed é il ragazzo con cui parlava Krystal alla festa, il barman.

Ma perché tutto e tutti vogliono ricordarmi quella maledetta festa? In più questo é il tipo che ho cacciato proprio perché ci stava provando.
"Ti ho portato gli asciugamani e delle bottiglie d'acqua" dice 'J' poco prima di uscire.
"J non é che..." Inizia a chiedere Dylan
"Oh sì, é ancora di là"
"L'hai vista? che fa?"
"Quando sei uscito mi ha chiesto se poteva fumare, poi é entrato Darren nella stanza"
"Darren?" É sempre più irrequieto e noi sempre più confusi.
"Si e a tal proposito ti consiglio di andare a controllare"
"Perché?"
"É troppo divertente vedere come lo pesta" esclama il tipo.
"Ma come!? Lei lo odia!" Dice Liam, ora ci si mette pure lui, quindi si può parlare solo di una persona...
"J porca puttana, non l'hai fermata!?"
"Ti dico un segreto: odio anch'io quel tipo" che personaggio singolare.

Sentiamo dei rumori nella stanza di fianco e delle urla, Dylan scatta fuori dalla porta ...seguito da Liam con altrettanto slancio.
Se Dylan corre così seguito da Liam con quella faccia significa che non si può parlare che di Krystal, i miei sospetti sono fondati.
No impossibile, mi aveva detto venisse in palestra ma pensavo fosse per dire.

"Voi non venite?" Chiede il gigante e subito ci alziamo, veloci e curiosi.
Entriamo nella stanza di fianco e la scena che vediamo ci fa morire dal ridere: Liam Dylan disperati cercano di staccare una Krystal selvaggia da un tipo tre volte lei, mentre questo grida come una femminuccia.

"Basta! Ma che é successo? Staccati!" Dylan continua ad urlare misto a risa, così come Liam, noi ridiamo e basta.
"J , cazzo!" Lo richiama Liam, lo conosce?

A quanto pare!

Smettila di sfottere e sparisci!

"Eh va bene" esclama il gigante, lui riesce, non si capisce come, a staccarli in poco tempo.
Il tipo ha un taglio allo zigomo, un occhio nero, zoppica e si tiene continuamente il fianco, mica male per una diciassettenne tre volte più piccola.
"Sparisci" dicono in coro Kry, Dylan, J e Liam, a quanto pare questo tipo sta simpatico a tutti...

"Cos'è successo?" Domanda Liam.
"Niente, ho solo detto che... " il tipo non riesce a finire che si ritrova il tallone di Krystal sul muso, non pensavo potesse tirare calci così alti.
"La prossima volta di dire ciò che pensi, anzi no, la prossima volta che non sei nel raggio di chilometri di distanza da me, se vuoi parlare, pensa a chi te l'ha chiesto!" In due parole: é intrattabile.

"Kry vieni nel mio ufficio, per favore" l'uomo ora è più serio.
"Va bene" é più calma, probabilmente era solo questione di sfogarsi.
Prima di uscire il fratello la abbraccia e le bacia la fronte.
"Scusate l'inconveniente, ora iniziamo!" Esclama Dylan, ci fa vedere tutti gli esercizi da fare, le macchine da utilizzare e sta per farci vedere come colpire il sacco, ma io penso continuamente a quello che é successo prima, a Kry e al perché abbia potuto reagire così alle provocazioni di quell'individuo.

Pov Krystal
Seguo J nel suo ufficio, però penso al fatto che tra le persone che sono venute a vedere quello che succedeva c'era anche Juan, il barista della festa di Mike, senza contare Austin preoccupato, lo si percepiva nonostante ridesse come un matto, perché era preoccupato? Però rideva anche, forse per le condizioni di Darren, non so più che pensare.

"Kry, cos'è successo?"
"Nulla, J"
"Capisco che Darren sia insopportabile, ma per pestarlo così, per nulla poi, ce ne vuole" sospiro e gli dico tutto.
"É entrato e ha iniziato a infastidirmi con la storia della sigaretta, io ho risposto e lui ha insultato, poi ha insultato Dylan per il riguardo che gli dai, poi ha provocato" sospira anche lui
"Oggi per me non é giornata, ho avuto abbastanza problemi che si sono aggiunti a quelli passati e sono esplosa definitamente, sfogarmi col sacco non mi era bastato"

"Credo sia ora di dirti tutto, lo so é un bel po' presto però é meglio così" se ne esce dopo un po' che mi guarda, lo fisso interrogativa.
"Io sapevo che sarebbe successo tutto questo, non perché sono veggente, sensitivo o ho la palla di cristallo, semplicemente sono stato avvisato"
"Spiegati meglio"
"Anni fa tu conoscesti un signore al parco vicino casa che ti diede aiuto quando ne avevi bisogno, no?"
"Si..." Non mi lascia finire.
"Mio fratello mi ha parlato di te, mi ha detto tutto, e so cos'é successo"
"Tuo fratello? Jorge é tuo fratello?"
"Si" poi continua "Comunque sapevo che sarebbe successo e a tal proposito voglio dirti che se vuoi sfogarti puoi venire quando vuoi, ok?"
"Ok"
"Intendo anche se hai bisogno di parlare, non solo di usare il sacco o il ring, oppure il mio personale" ridacchio
"Mi ha chiesto di vedere come ti comporti e se stai migliorando, lo ha preso molto la tua storia, e io ho intenzione di mantenere la promessa" gli sorrido e mi dirigo verso la porta.

"Un'ultima cosa" mi giro verso di lui "ti saluta e dice che presto sarà qui per venire a trovarci" ora il mio sorriso é gigantesco e non so se prima di andarmene da qui sarà sparito.
"Grazie ancora"
"Quando vuoi, Kry" esco dall'ufficio e mi dirigo nella stanza dove si trova Dylan.

Quando entro sembra che tutto diventi di ghiaccio.
"Tutto bene?" Chiede mio fratello.
"Sì" dico col sorriso e lui mi sorride di rimando.
Mi allontano e mi siedo su una panca aspettando di tornare a casa.

"Ehi" dice Juan avvicinandosi.
"Ciao"
"Krystal, giusto?" Annuisco.
"Ti ricordi di me?" Annuisco ancora.
"Come stai?"
"Bene"
"La conversazione andrà avanti così per molto?" Chiede ridendo.
"Credo di sì, mi spiace"
"Non preoccuparti" mi fa un bellissimo sorriso.
"Me ne sarei andato lo stesso, il tuo ragazzo mi sta uccidendo con gli occhi" lo guardo interrogativa e capisco a chi si riferisce.
"Chi? Non é il mio ragazzo!"
"Vi ho visto alla festa e..."
"Per quanto quel bacio possa aver ingannato, non siamo una coppia" perché tutto e tutti mi devono ricordare quel giorno?
"Va bene, ma non dovrebbe preoccuparsi più di tanto"
"E perché?"
"Non sei il mio tipo"
"Scusa?"
"Intendo solamente che potrebbe essere più lui il mio tipo che tu" si giustifica mettendo le mani avanti, chiaramente in difficoltà.
"Sei gay?"
"Già, single" un'idea mi balena in testa.
"Vorrei presentarti una persona"
"Si?"
"Già, é in questa stanza, ma forse nemmeno la hai notata"
"Interessante e dimmi..."
"Juan muoviti vieni qui, mi servi" mio fratello interrompe la nostra conversazione.
"Devo andare, ma poi mi dirai di più!"
"Contaci" esclamo.

Eccola che torna da Cupido, poveri noi...

La lezione finisce mezz'ora dopo e posso tornare a casa tranquilla, cenare farmi la mia solita doccia riflessiva e sdraiarmi sul letto, a pensare a tutto quello che é successo oggi, dal bacio alla scoperta sconcertante di Jorge di poco fa.

Angolo autrice:
Ciao ragazzi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Cosa ne pensate delle riflessioni di Kry? Di J? Di Juan? Di questo misterioso Jorge?

Grazie mille
Alla prossima ❤
_IlMioNomeSG_

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