13.Bacio
Dei movimenti nel letto mi disturbano. Sento di essere caduta, apro un po' gli occhi per vedere cosa é successo. Ecco perché mi sono sentita cadere: Sono caduta davvero!
Una leggera luce filtra attraverso le persiane della finestra vicino al letto, grazie a questa posso vedere la sveglia e leggere l'ora.
Sono le 4.48 del mattino, la sveglia dovrebbe suonare tra un paio d'ore.
Non capisco perché sia in questa posizione, io ero sopra di loro perché si stava stretti. Ora stanno tutti comodi ma mi accorgo che Austin non c'è. Tanto meglio, ora stiamo più comodi.
Sei incredibile!
Lasciami in pace, voglio dormire fino a che non suona la sveglia, almeno.
Sento dei rumori, un bicchiere che si rompe e delle imprecazioni poco carine. La voce é di Austin, solo lui può essere il cretino che si alza dal letto all'alba e rompe bicchieri, tanto per svegliare tutti.
A questo punto ci godo se si è fatto male.
Ma perché?
Perché mi ha svegliato.
Non ti senti la coscienza sporca perché non l'hai aiutato?
No assolutamente, e poi sei tu la mia coscienza.
Vai ad aiutarlo!
Ma perché ti importa così tanto?
Perché sono la tua coscienza e quindi so che lo vuoi anche tu.
Se vado smetti di rompere e mi lasci dormire?
Sì.
Sbuffo sonoramente e vado a vedere cosa succede. Esco dalla camera, percorro il corridoio, scendo le scale, attraverso il salotto ed entro in cucina (da dove provengono i rumori). Ma perché questa casa é così grande?
La tua é praticamente uguale...
Entrando in cucina noto Austin che continua ad imprecare e a raccogliere pezzi di vetro (credo si sia già fatto male).
"Vuoi una mano?" Chiedo facendolo spaventare.
"E io che speravo di non aver svegliato nessuno".
Ridacchio un po'. "Tranquillo". Mi piego e lo aiuto.
"Come mai ti sei svegliato così presto?"
"Non riuscivo a dormire" dice scrollando le spalle.
"E come mai ti é caduto un bicchiere?" Sbuffa.
"Volevo farmi una cioccolata ma allungando la mano per arrivare alla tazza ho urtato il bicchiere"
"Una cioccolata?"
"Credo che quando ci si annoi ripiegare sulla cioccolata sia la cosa migliore" ha ragione: La cioccolata tira sempre su di morale, aiuta quando non sai mai cosa fare.
Il mio sguardo cade su un taglio abbastanza profondo sulla sua mano.
"Ti fa male?" indico la ferita.
"No, ma perde ancora sangue e non voglio che faccia infezione, purtroppo sono una frana con le medicazioni"
Scuoto la testa ridendo.
"Sai dov'è l'occorrente?" Annuisce e mi indica un mobiletto.
Lo apro e prendo quella scatolina.
In silenzio si siede sul tavolo della cucina e io inizio a fargli la medicazione.
"Grazie, però io voglio ancora la mia cioccolata" si alza e va verso i fornelli.
"Ne voglio una anch'io" mi guarda male.
"Me la devi per avermi svegliato e anche perché ti ho medicato" Continuo, alza gli occhi al cielo e acconsente.
Insieme riusciamo a fare le nostre cioccolate senza rompere bicchieri o svegliare tutta la casa.
"Hai dei-" non riesco a finire.
"Marshmallow? Ovvio" ride e me ne passa qualcuno.
"Grazie, la cioccolata senza non ha senso"
"Hai ragione" ora mi sembra gentile, carino e premuroso, mentre prima in presenza degli altri era tutt'altro.
"Ti posso fare una domanda?" lui annuisce.
"Perché in famiglia sei così freddo con tutti?" si rabbuia.
"Non mi piace ricordare" sento la tensione crescere e decido di lasciar perdere.
"Scusa, fa niente"
"Non ti preoccupare" in questo momento guardarlo mi fa dimenticare tutto quello che ha fatto a Jess e a tutta la voglia di prenderlo a calci.
Dopo poco comincia a ridere e lo guardo strano
"Hai de-dei baffi che-" continua a ridere.
Mi guardo nel riflesso dei fornelli e vedo che ho dei baffi che neanche un camionista, subito me li lavo via e noto che lui si calma, lo guardo bene e sta volta sono io a scoppiare a ridere come una iena.
"C-certo che neanche tu scherzi a-a baffi" e continuo a ridere, anche lui se li lava via.
"Sei peggio dei bambini"
"Senti chi parla!"
Che coppia di disagiati!
"Io lo dico perché nonostante tu ti sia lavata hai ancora la fine dei baffi sulle guance" mi sfrego la faccia ma non riesco a toglierli.
"Aspetta, faccio io" si avvicina e inizia a sfregare nel punto in cui dovrebbero esserci i baffi, o almeno la loro punta.
"Ecco fatto" ma non toglie né la sua mano dal mio volto, né il suo sguardo dal mio.
Occhi contro occhi.
Azzurro contro azzurro, ma mentre il mio é più chiaro e freddo il suo é più intenso, tendente al verde ora che guardo meglio, ed é bellissimo.
Vedo che si avvicina, voglio allontanarmi ma non ci riesco, ha uno sguardo magnetico che mi impedisce di muovermi o anche solo di respirare, dietro di lui un orologio a muro, segna le 5.30, tra poco qualcuno si sveglierà di sicuro...
La sua mano é ancora sopra la mia guancia, grande, forte e calda.
Mi infonde sicurezza e un senso fortissimo di protezione, mi sento al sicuro, mi sento bene.
In un'attimo le sue labbra sono sulle mie, all'inizio sono immobile, ma poi ricambio, e mi sento benissimo.
Continuiamo, ma mi blocco a causa di un ricordo sfocato della festa.
Flashback
Sento qualcuno che si mette dietro di me e inizia a ballare a ritmo. Mi adeguo e continuo così finché non sento qualcosa di caldo e morbido sul mio collo, mi sta lasciando una scia di baci che partono dalla mascella e finiscono alla base del collo.
Una scarica di brividi mi pervade la spina dorsale e mi irrigidisco, ma subito ricomincio a ballare, la sensazione che sto provando è troppo bella e automaticamente gli lascio più spazio mettendo la testa di lato, generalmente lo avrei cacciato come ho fatto con tutti gli altri, ma sto così bene.
Evidentemente sono troppo brilla per rendermi conto di quello che sta succedendo veramente: uno sconosciuto mi sta baciando da un po' il collo.
Ad un certo punto le sue labbra non sono più sul mio collo ma sulle mie.
In un attimo vengo travolta da lui e dalle sue labbra, da questo apparente sconosciuto che mi trascina in un mondo tutto mio, come in una bolla, dove la musica sembra un lontano suono e le persone intorno scomparse.
Approfondisce il bacio. Non voglio che questa bellissima sensazione scompaia e mi faccia rimanere ancora vuota, sola, voglio sentirmi viva ancora un po'. Decido di dargli corda.
Fine flashback
Era lui, era lui il tipo che mi ha baciato alla festa, che mi ha fatto stare come in paradiso... e sto provando ancora quella fantastica sensazione. Non posso crederci.
Si stacca anche lui lentamente con lo sguardo un po' stranito, come il mio.
"Eri tu" dice "alla festa..." Continua "ora ricordo"
"Anch'io ho... ricordato ora" siamo ancora molto storditi e confusi, mentre sentiamo i sapori delle nostre labbra lasciate da quel bellissimo bacio.
"Ricordo anche che poi sei scappata, ti ho inseguito e ti ho trovata svenuta sul marciapiede, ti ho presa e ti ho portata qui" dice, questo pezzo non lo ricordavo.
Ci allontaniamo lentamente.
"Scusa non dovevo, dimentichiamo tutto, ok?" Chiede e io annuisco.
"Ti aiuto a lavare le tazze" affermo e vado verso il lavello, in preda al disagio.
Quando finiamo decidiamo di andare a dormire gli ultimi tre quarti d'ora prima che la sveglia suoni.
Ci sdraiamo sempre come prima, veniamo divisi dal corpo di Liam e io non posso più vedere quei fantastici occhi.
"Forza! Svegliati dormigliona!" Mi chiama Liam.
"Ho sonno"
"Si ho notato, ma se mi fai il piacere di alzarti posso alzarmi anch'io" in effetti stavo fin troppo comoda.
Mi alzo da lui e con Liam al seguito mi dirigo in cucina dove tutti stanno facendo colazione.
"Buongiorno" dicono e rispondo con un cenno del capo, vedo Austin molto perso, probabilmente ha ancora sonno.
O forse sto pensando al bacio che ti ha dato stamattina.
In effetti...
"Non mangi?" Chiede Giuly mentre mi siedo vicino a Jess.
"Non ho fame" forse sarà per la cioccolata che ho bevuto insieme ai marshmellow un'ora fa.
Continuo a fissare i fornelli dove abbiamo fatto la cioccolata...dove abbiamo riso insieme ...e... dove mi ha baciata.
"Kry? Tutto bene?" Mi smuove Jess.
"Quando hai un po' di tempo ti vorrei parlare"
Mi sorride.
"Certo"
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Appena siamo arrivati a scuola ci siamo messi automaticamente tutti vicini.
Liam, Austin e Ryan in tre banchi attaccati e davanti io e Jess, di fianco a me un banco vuoto.
Oggi per la fretta ho rubato dei vestiti a Jess che mi ha detto borbottando.
"Questi non mi vanno, mio padre ha sbagliato le taglie e me li ha presi più grossi, questa volta dovresti entrarci" rido come una matta.
In un banco più avanti, dalle parti di Rose, vedo un gruppo di cheerleader e in un banco, che si fa i fatti suoi, Madison. La poverina subisce tutte le stupide chiacchiere delle cheerleader, mi fa una pena...
Mi avvicino e le cheerleader mi guardano malissimo, le ignoro e vado da Madison.
"Ciao" saluto e appena si accorge di me mi fa un bellissimo sorriso.
"Mi chiedevo se volessi venire vicino a me, c'è un banco libero" guarda un'attimo il gruppo vicino a lei e si volta verso di me.
"Andiamo" risponde facendomi ridere.
Si siede al banco e faccio una breve presentazione del gruppo.
Passiamo la lezione tranquilla, suona la campanella e andiamo in mensa.
Madison invece si dirige da un'altra parte.
"Dove vai?" Chiedo confusa.
"Beh..."
"Tu vieni con noi al nostro tavolo, non starai da sola" la trascino.
"Ok" fa titubante.
Poco dopo si aggiungono Dylan e Alyson e Madison diventa rossa, credo sia timida molto più di Jess.
"Lei é Alyson Matthwes, mia sorella... e lui già lo conosci, é il nostro prof., Dylan Matthews, mio fratello" é abbastanza stupita, non vedo il perché.
Forse perché un professore é tuo fratello? Forse perché non é una cosa comune?
Forse perché è un figo della Madonna?
"Ho una notizia fantastica" inizia Dylan, grazie fratello che non mi obblighi a sentire la coscienza.
Ma grazie.
Ma prego.
"Durante la lezione con la classe di Aly é arrivato il preside a dirmi che il coach della squadra si è tolto dai piedi e che io potevo prendere il suo posto, sia per la squadra che come insegnante"
"Così non avrai tempo per l'università" Gli faccio presente.
"Farò tutti i corsi online e il preside della mia scuola è decisamente d'accordo, stai tranquilla, sorellina" mi canzona.
"Aspetta...è andato via? Ma che avete fatto?" Esclama Jess, rivolgendosi verso Liam, Austin e Ryan.
"Ecco..." Inizia Ryan e gli altri due cretini ridacchiano.
"Siete dei dementi!" Esclama Mike che intanto si sta sedendo al nostro tavolo, ma chi l'ha invitato?
I tre non ce la fanno e scoppiano a ridere.
"Ma che é successo?" Chiede scocciata Aly.
"Questi tre coglioni hanno deciso di appendermi alla bandiera che sta alla fine del campo, non avete un'anima!"
Rido anch'io adesso.
"É un classico" esclamo io ridendo e Liam mi batte il cinque.
"Lo hai fatto anche tu?" Chiede Jess.
"Ovvio" risponde Dylan "l'ho aiutata"
"E anch'io" aggiunge Liam.
"Ti pareva" borbotta l'idiota.
"Sei una teppista"
"Senti chi parla" dico io, sia io che lui ci blocchiamo alle mie parole, ci siamo ricordati stamattina, ho detto la stessa cosa.
Tutti erano pronti a una nostra litigata, a vederci zitti sono abbastanza straniti.
"Ok Kry, vieni dammi una mano, devo andare a fare una cosa e da sola non ci riesco" Jess mi trascina fuori dalla mensa.
"Che succede?"
"Dovevi andare a fare una cosa e da sola non ci riuscivi? Davvero?" Chiedo ridendo.
"Krystal..."
Faccio un grande sospiro e le racconto tutto, da stamattina al fatto che ho ricordato chi era il tipo della festa, anche quello che ci siamo detti, ogni singola cosa.
"E tu continui a dire che non ti piace?"
"Non posso negare che quei due baci siano stati i più belli di tutti..." Inizio.
"Ma?"
"Non lo so, non so se posso reputarlo un amico, un conoscente, il ragazzo che mi piace, il figlio di un collega di mio padre, un mio compagno di classe, non lo so! Quello che so é che lo conosco solamente da un mese e che è troppo presto per dirlo, anche se mi sembra decisamente di più"
"É un passo avanti!" Esclama Jess e le sorrido grata per aver accettato la mia risposta.
Rientriamo in mensa.
"Sorella, Austin mi ha parlato della vostra sfida, pensavo di darvi il tempo di farla mercoledì durante la vostra lezione con me" guardo Austin interrogativa.
"Quella fatta a casa mia, sulla corsa" spiega breve.
"Ah. Va bene"
"Io vi faccio questo favore se tu ne fai uno a me" fa Dylan a Austin.
"Ti ascolto"
"Avvisa tutta la squadra che la voglio in palestra da me per fargli fare degli esercizi e poi ci dirigeremo in campo per fare gli allenamenti di basket"
"Va bene"
"Ma non dovrebbero pagare?" Chiede Madison.
"Io non lavoro di lunedì, ho chiesto un favore al proprietario e ha deciso di farmelo, i ragazzi non dovranno pagare" chiarisce.
"Va bene coach, allora a questo pomeriggio" esclamano i quattro giocatori al nostro tavolo, ci manca che si aggiunga anche il resto della squadra al nostro tavolo! Sono in 12 comprese le riserve, quasi la metà é già qui!
Austin's POV
Non ci credo, devo farla una mia conquista e mi scuso se la bacio chiedendo di dimenticare tutto?
Certo che sei stupido!
Quella ragazza ti ha completamente rimbecillito.
Non sono fatti tuoi.
Durante quel bacio ho ricordato tutto quello che é successo alla festa e sono ancora intontito.
Non posso credere che proprio lei mi abbia dato tutte quello emozioni fantastiche, la ragazza che non sopporto, che quasi odio, l'unica che non cade ai miei piedi dopo Jessica, quella che mi sono ripromesso come prossima preda...
Mi ha fatto sentire l'inferno e il paradiso nello stesso istante, sia alla festa che adesso in questa cucina.
Ritorniamo a dormire, mi alzo appena la sveglia suona ma lei dorme ancora sopra Liam, decido di lasciare tutti tranquilli finché non si svegliano con la suoneria, impostata per continuare a fare rumore.
Vado in cucina, la stessa cucina dove mi ha medicato premurosamente, dove abbiamo fatto la cioccolata insieme, dove abbiamo riso come pazzi e dove l'ho baciata... per la seconda volta.
Non mangio, non ho fame, e Krystal è come me, me ne accorgo quando si sveglia e non mangia nulla: la cioccolata ci ha riempito, e i marshmellow hanno fatto la loro parte.
Andiamo su, io e Jess prestiamo vestiti a tutti, io mi metto velocemente un jeans e una maglietta e poi usciamo, ci sistemiamo in due macchine e partiamo velocemente verso la scuola.
Arriviamo, cambiamo i posti e li adattiamo al nostro nuovo gruppo.
Lì si uniscono i fratelli di Kry e Mike, ancora offeso per lo scherzetto di venerdì durante gli allenamenti e che tra l'altro ha fatto licenziare il coach.
'Senti chi parla!' Le stesse parole dette prima del bacio di stamattina, devo togliermelo dalla mente quel dannato bacio...
Mentre Krystal e Jessica sono fuori dalla mensa parlo a Dylan della scommessa fatta con Kry a casa mia, pensare che la signorina nemmeno se la ricordava la scommessa, sono sicuro che vincerò!
Intanto però, sto per impazzire.
Angolo autrice:
Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, che ne pensate di Madison? Del bacio? Cosa vi aspettate nel prossimo capitolo?
Grazie mille
Alla prossima ❤
_IlMioNomeSG_
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