𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 3 𝒂𝒓𝒄 3 || 𝑭𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅𝒔 𝒐𝒓 𝑭𝒐𝒆𝒔?
Tw: Gore, menzione del vomito
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𝑨𝒏𝒅 𝒎𝒚 𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒓𝒖𝒆 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒄𝒂𝒍𝒍𝒆𝒅 𝒎𝒆 𝒂 𝒎𝒐𝒏𝒔𝒕𝒆𝒓
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“Che il processo di classe abbia inizio.”
Tutti i sopravvissuti erano rigidi come statue, per la tensione del fatto che questa volta l'assassino avesse ucciso due persone stavolta, cedendo nuovamente in quella maniera al movente di Swan. Ma che questa volta, era più complesso dei scorsi trial. Oltrettutto entrambi morti in una maniera abbastanza violenta.
“Mi devo complimentare con voi! Finalmente mi avete degnata di un Omicidio con la O maiuscola. Non c'è bisogno che vi rispiego come funziona, dovete trovare chi ha ammazzato Dae Deli, Ultimate Taekwondoin e Loiza Arnaud, Ultimate Make Up Artist. Vince la maggioranza, buona fortuna.” e quelle parole della rossa furono l'inizio del Class Trial. Richard, come loro era abbastanza preoccupato, ma fece dei pollici in su, come per dire loro che avrebbero superato anche questo.
“Andiamo, non abbiamo neanche bisogno di investigare e capire chi è stato, è evidente che è stato Ryota!” sbottò Venera, lo aveva accusato da quando avevano ritrovato il corpo di Dae, ma sembrava intenzionata ad avere ragione a tutti i costi e non sembrava mollare la sua convinzione che il biondo potesse aver fatto qualcosa. “Arrivateci! Chi ha accusato Ryota di essere il Mastermind? Dae. Chi abbiamo ritrovato morto? Esatto, Dae, è così ovvio! Dae ha scoperto la tua facciata e l'hai eliminato per paura che potesse scoprirti del tutto!” urlò, continuando a puntare il dito contro il biondo.
“Scusa, Venera, ma non ti sembra di-”
“Chiudi quella cazzo di bocca, Mihkel!” a nulla servì l'intervento del Face Painter di placare la viola, che continuava ad essere pienamente convinta che Ryota fosse dietro l'omicidio del Taekwondoin. Perché non volevano darle retta.
“Venera, oltre alle accuse che Dae ha mosso contro Ryota, hai altre prove che possano condurre a Ryota?” le chiese Yuichi, alzando un sopracciglio, aspettando una argomentazione da parte della viola. Il risultato? La fece infuriare ancora di più. “E tu cosa sei?! Il suo avvocato?! Cos'è? Ryota è incapace di difendersi da solo ora?” contrattaccò l'Attrice Teatrale. Non scollando però il suo sguardo pieno di collera da parte del biondo.
“Stai scherzando, vero? Come potrei mai fare qualcosa del genere a Dae?! Non sono così disperato sulla mia amnesia sul punto di uccidere qualcuno nella speranza di ricordare qualcosa! È assolutamente sbagliato, e stupido e-e ingiusto!” Ryota, finalmente decise di difendersi dalle accuse della ragazza dai capelli viola, ma che tuttavia, non pareva pienamente convinta. “Aaah, si certo, la tua amnesia. E tu pensi davvero che io mi beva questa stronzata? Con o senza amnesia sta di fatto che Dae non c'è più!” sbottò la viola, arrabbiata più che mai. “Si, ma puntandomi il dito contro da neanche trial cominciato non ti farà trovare più in fretta l'assassino di Dae, voglio ricordarti che se sbagliamo moriremo tutti!” urlò a sua volta Ryota, ormai sul punto di perdere la pazienza. Insomma, perché Venera non gli credeva? Perché non voleva ascoltarlo?
“Nel caso ve lo foste dimenticati.” Delilah interruppe lo show a dir poco caotico che si formò fra i due, placando finalmente le acque. “Vorrei giusto ricordarvi che avete rivoltato il tutto su Dae per tipo... 10 minuti? Forse? Che avete scordato che anche Loiza non è più con noi.” disse di nuovo la Amiguri Crocheter, e il resto si ammutolì. “Bene, ho esaminato il corpo di Dae e quel che rimaneva del corpo di Loiza. Dae è stato pugnalato ben sette volte all'addome ed erano anche belli profondi, sufficienti per aprire e mostrare i suoi organi, Dae oltre per la enorme perdita di sangue deve essere morto anche per lo shock, e il livido conferma quello che alcuni di voi avranno ipotizzato, ovvero che Dae deve aver avuto uno scontro col suo assassino.” iniziò la ragazzina dai capelli rosa, e molti, a sentire quelle parole vennero i brividi. “Quanto Loiza, l'assassino da prima deve averla pugnalata alle spalle, in quanto aveva un taglio non molto profondo alla schiena, poi è stata pugnalata all'addome e allo stomaco circa una quindicina di volte, forse anche di più, e posso confermarvi che Loiza era già morta quando l'assassino le ha staccato la testa. Non ho trovato segni particolari sul collo.” terminata la sua spiegazione, Ryota giurò di aver sentito lo stomaco sottosopra da quanto aveva detto.
Era orribile!
Chi è stato ad aver fatto questo?
Non era giusto! Era troppo crudele. Fuori da qualsiasi limite umano.
“E se gli assassini fossero due? Perché anche io avrei un sospetto.” annunciò Aoi, stranamente di buon umore, e questo non significava nulla di buono. “Swan, possono anche essere due?” chiese la Criminologa e la rossa, annuì, come per confermare le parole della azzurra.
“Fantastico! Avevo giusto voglia di levarmi qualche sassolino dalla scarpa.” annunciò Aoi, mentre il suo sorriso di ingrandiva. “Se quel che dice Venera è vero. E se ci sono davvero due assassini. Leandro ha ammazzato Loiza.” disse senza troppi giri di parole, lasciando tutti di stucco. “E ho le mie ragioni, ascoltatemi bene tutti. Più di tutti, Leandro era quello che voleva Loiza fuori dai piedi, bastava vedere come si è comportato nei suoi confronti lo scorso trial. Che continuava a puntarle il dito contro seppur è poi venuto fuori che Loiza non c'entrava niente. E Amanda, secondo te perché Loiza tutt'un tratto ha smesso di parlarti? Dai, so che sei più intelligente di così, arrivarci.”
Amanda, a quelle parole alzò un sopracciglio.
Che c'entrava Leandro col fatto che Loiza avesse cominciato a evitarla?
“Scusami Aoi, ma non credo di star capendo.” borbottò la Professional Mermaid, massaggiandosi le tempie. Era confusa e questo trial le stava risultando seriamente devastante. “Cazzo, sei veramente stupida allora. Arrivaci, Leandro avrà combinato qualcosa, no?”
Ryota sapeva.
Ryota sapeva cosa Leandro avesse fatto. Ma tuttavia, voleva che fosse lo Sharper a dire tutta la verità.
“Io? Ucciso Loiza? No way! I mean, si, abbiamo avuto qualche alto e basso, but I didn't kill her!” esclamò alzando le mani. Era agitato e si vedeva. Ma questa scena non pareva impietosire la ragazza dai capelli azzurri. “Uh, qualche alto e basso? Che ne dici di raccontare ad Amanda come l'hai dipinta come una stronza, senza cuore, egoista, che pensa solo a sé stessa alla nostra carissima e mortissima Loiza? Andiamo mica mordiamo.”
Quella fu per la ragazza dai capelli blu una vera e propria bomba.
Leandro era la causa per la quale Loiza si era allontanata improvvisamente da lei?
Leandro aveva fatto qualcosa per dipingerla come una persona cattiva agli occhi di Loiza?
Improvvisamente, qualcosa affievolì alla mente della Professional Mermaid, dandole quella realizzazione.
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FLASHBACK
28 Novembre 2030
Ore 19:00
“Insomma, è da tutta la giornata che mi eviti come la peste! Vuoi fermarti?” disse Amanda, accelerando il passo verso la ragazza dai capelli rosa, mentre questa voleva solo andare a farsi un giro fuori e prendere una boccata di aria. Ma piú si allontanava, più l'altra accelerava il passo.
“Vuoi dirmi che cazzo ti prende, Loiza?!” disse afferrandola per un polso non appena fosse vicina abbastanza. L'altra non si girò a guardarla, se non dimenando la presa finché non riuscí a liberarlo, ma tuttavia si era fermata. “Adesso vuoi dirmi che succede? Mi stai evitando come se fossi la tua peggior nemica, e da quanto mi ricordo non mi sembra che ti abbia fatto qualcosa!” sbottò Amanda, senza ottenere alcuna risposta.
“Oh dio, Loiza puoi non riservarmi il trattamento del silenzio?! Vuoi spiegarmi che cosa ti ho fatto?!” ancora una volta, silenzio, il che fece arrabbiare ancora di più la ragazza dai capelli blu. Il che portò Amanda a prendere l'altra per le spalle, ormai spazientita.
“MI VUOI PARLARE MALEDIZIONE? CHE TI HO FATTO?! COSA?!” urlò ormai priva di calma e pazienza, in tutta risposta, la rosa tolse lentamente la presa, aveva uno sguardo a dir poco spento, rifiutandosi di guardare l'altra.
“So già tutto, Amanda. Puoi-puoi anche smettere di fin-fingere.” e quelle parole bastarono a farle alzare un sopracciglio.
Lei? Fingere? Di che diamine stava parlando?
“Fingere?! Loiza di che diamine stai parlando?!” le chiese alzando le braccia per aria. “Perché dovrei fingere? E con te soprattutto!” continuò arrivando a gestiscolare, Amanda giurò però di aver visto gli occhi dell'altra farsi lucidi, la rosa esalò dei lenti respiri, prima di rispondere.
“Leandro mi-mi ha già detto tut-tutto... Puoi pure smettere di fingere che-che ti importi qualcosa di me...”
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Improvvisamente la Professional Mermaid girò lo sguardo verso il fratello, e non pareva affatto contenta. E Leandro lo sapeva. “Uh... Sis? Qualcosa non va? Davvero credi ad Aoi?” quelle domande, però, ebbero una sola sentenza da parte di Amanda, che fece venire la pelle d'oca al corvino anche con la freddezza con le quali le pronunciò.
“Leandro, che cazzo hai fatto?”
una domanda semplice, ma che bastò per lasciare il corvino senza parole.
La parte peggiore? Ryota lo sapeva.
Sapeva che cosa Leandro avesse fatto.
Sapeva che Leandro era dietro tutte le complicanze che le due avevano avuto negli ultimi giorni.
Il peggio? Anche se potevano chiarire e risolvere non ci sarebbero più riuscite, perché una delle due era morta.
“Sai, Ryota, non sei molto bravo a tenere il becco chiuso.” a riportarlo alla realtà ci pensò di nuovo la Criminologa, il che fece realizzare una cosa al biondo
Non era il solo, anche Aoi sapeva cosa era successo.
“E fattelo dire, Leandro, sei un pessimo bugiardo. Se vuoi salvare quel poco di dignità che ti è rimasta confessa.” lo persuase la Criminologa, e improvvisamente tutti gli occhi erano su di lui.
“Ora che Aoi ha detto questa cosa... In effetti ha senso.” borbottò Venera, ben altro che calma. “E se effettivamente gli assassini sono due, Leandro ha anche lui tutte le ragioni del mondo, come Ryota, per averlo fatto!” aggiunse, e Leandro era senza parole, oltre che seccato dal come tutti stessero credendo Aoi fra tutte le persone.
“Oh come on! Davvero state credendo ad Aoi? Aoi?! Seriamente?” disse privo di pazienza, ma questo per Amanda non bastava, voleva una risposta.
“LEANDRO DIMMI SOLO CHE COSA CAZZO HAI FATTO?” e quell'esclamazione di Amanda fece crollare il silenzio, persino Richard e Swan si ammutolirono a quelle parole.
Amanda era stanca.
Cosa c'era che non sapeva?
Che aveva fatto Leandro?
“DIMMI CHE COSA HAI FATTO, LEANDRO, COSA?!” Amanda era stanca di essere all'oscuro di tutto. Ed era comprensibile.
“Alright, alright. Okay, potrei AVER detto qualche bugia a Loiza prima che lei morisse, ma l'ho fatto per te! Cosa sarebbe successo se avesse provato a farti del male? You should thank me for that!”
Amanda... Era senza parole.
Poteva aspettarselo da chiunque, ma non da suo fratello quello che aveva fatto.
“Ah come on! Non farmi quella faccia incazzata, l'ho fatto per il tuo bene!” ma più continuava, più Amanda stava iniziando a non vederci più dalla rabbia.
E poi fu come se il tempo si fosse fermato.
Leandro sentì un dolore sulla guancia, che gli fece girare la testa di lato.
Amanda non si trovava più nella sua postazione, ma di fronte al fratello, e ben presto tutti capirono cosa fosse successo.
Amanda aveva appena tirato uno schiaffo a suo fratello. Lasciandoli tutti di stucco.
“OKAY OKAY. Per quanto questo dramma tra fratelli mi stia intrattenendo, Amanda torna al tuo posto, potrai pestare tuo fratello più tardi. Vi ricordo che avete ancora un omicidio da risolvere.” disse Swan, ricordando a tutti del perché erano qua.
“Beh, possiamo anche votare è evidente chi sia sta-”
“FERMA!” Aoi venne interrotta dal buttafuori, che attirò l'attenzione dei presenti su di sé. “Venera, ricordi cosa era successo la notte del movente?”
La ragazza dai capelli viola abbassò la testa, più ci pensava, più sentiva un grosso macigno nello stomaco.
“Non so molto, in realtà, ricordo solo che Dae mi ha praticamente spinta fuori ancora prima che il movente effettivo cominciasse. È stato tutto così veloce che non ci ho capito più niente, ricordo come Dae avesse detto a qualcuno di scappare... E poi... Poi...” la ragazza stava trovando le parole giuste, ma più ci ripensava, più si sentiva l'aria mancare.
“Col tuo tempo, prendi tutto il tempo che ti serve.” provò a calmarla Remiel, poi la viola osservò i presenti. “... Poi l'ho sentito urlare, presumo che l'assassino lo stesse ammazzando, poi un tonfo, e poi il nulla.”
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FLASHBACK
“Dovrebbe essere questa, no?”
Venera entrò nella stanza seguita dal Taekwondoin, che si limitò soltanto a fare si col capo. Ma non erano soli.
Loiza e Theo -con grande sorpresa dei due di vedere quest'ultimo- si trovavano già lì. “Immagino avete ricevuto anche voi due il messaggio di trovarvi qui.” chiese senza troppi intoppi il castano, ottenendo un cenno di approvazione da parte dei due.
“Benvenuti al movente! L'assassino ha fatto la sua scelta e tra 15 secondi iniziamo il gioco! Nel frattempo l'assassino arriverà da voi in quel lasso di tempo, inizierei a nascondervi fossi in voi. Oh, dimenticavo, solo due di voi potranno uscire vivi da qui!” annunciò la rossa, facendoli impietrire sul posto
15, 14, 13...
Il conto alla rovescia cominciò, e pian piano, sentirono dei passi sempre più vicini.
Un campanello di allarme scattò in Dae.
Merda, merda, merda!
Doveva agire, e in fretta.
In passato non era riuscito a fare nulla per una persona, ma qualcosa qui invece poteva farla.
E la vide, Venera vicina alla porta.
7, 6, 5...
Senza pensarci due volte, Venera venne presa per le spalle da Dae, venendo spinta fuori dalla stanza. Lasciandola a dir poco confusa e spaesata, non avendo ancora realizzato cosa fosse successo.
“TEMPO SCADUTO!”
La porta si chiuse davanti ai suoi occhi, lasciandola lì. E facendola realizzare di quanto era appena successo.
Dae e gli altri due erano rimasti rinchiusi lì dentro.
In quel momento, non le importava niente di Loiza o di Theo, nel suo pensiero balenava una cosa cosa.
Dae le aveva appena salvato la vita.
Dae era in pericolo.
Dae pur di farla vivere ha deciso di buttarla fuori a costo di morire.
“CHE CAZZO FATE LI IMPALATI? SCAPPATE, IO LO TRATTERÒ!” furono le ultime parole che sentì da parte del castano, scatenando ancora più confusione nella testa dell'Attrice Teatrale.
“mA CHE CAZZO?” esclamò, battendo i pugni alla porta, sperando che questa si aprisse. “MI SENTITE?! EHY!” continuò a urlare, e le udí poco dopo.
Le urla strazianti di Dae. Il che la fece preoccupare ancora di più.
“DAE! MI SENTI?! CHE SUCCEDE?!” Esclamò, battendo in maniera frenetica i pugni sulla porta. Sperando di ottenere, anche da Loiza o Theo una risposta. “APRITE QUESTA FOTTUTA PORTA! APRITE! HEY!!” continuò a urlare e implorare.
Poi le urla vennero sostituite da un tonfo sordo.
E dei passi farsi sempre più distanti.
Venera sgranò gli occhi, ancora confusa, e forse non voleva credere che il castano fosse morto.
“No... NO! DAE!! MI SENTI?! DIMMI CHE MI SENTI!” urlò, battendo i pugni alla porta.
Non voleva crederci.
Si rifiutava di farlo.
<<Fin quando non vedo il corpo sta bene, vero?>>
<<Fin quando non sento alcun annuncio Dae sta bene, non è così?>>
<<Non può morire! È la persona più forte che conosca! Dae ti prego dimmi qualcosa!>>
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“Aspettate! Se l'omicidio ha avuto a che fare col movente, dobbiamo capire chi aveva sia Dae, che Loiza nella lista!” esclamò Clementina, avendo una realizzazione.
“É vero! Clem sei un genio!” disse a sua volta Mihkel, e tutti annuirono come se fossero concordi sul quanto avessero detto. “Ma prima... Swan, puoi dirci i moventi delle due vittime?” disse Jude e la rossa riprese un foglio, probabilmente la lista dei nomi.
“Dae Deli doveva uccidere Leandro Rivera e Loiza Arnaud, mentre Loiza Arnaud doveva uccidere Theo Macbeth e Amanda Rivera.” disse Swan posando il foglio in tasca.
Avevano un inizio già.
Ryota si focalizzò sulla Professional Mermaid, e vide come aveva lo sguardo chino e gli occhi sgranati.
Era nel suo movente.
Loiza poteva ucciderla e fuggire, eppure non l'aveva fatto.
Nonostante la lite, Loiza aveva deciso di lasciarla vivere. Non prenotando il movente.
“Bene, ora, uno a uno dobbiamo dire chi abbiamo ottenuto, e direi di partire subito se vogliamo capirci qualcosa.” propose Jude, e decisero di cominciare con la prima persona, ovvero Venera. Ella sospirò prima di parlare “Mi sono uscite Loiza e Gale.” disse, e poi proseguirono, appunto, col pasticcere “a me sono usciti Theo e Dae.” rispose, poi toccò all'hacker, che sembrava perso agli occhi dei suoi compagni. Come se stesse pensando a qualcosa.
“Uh... Theo, è il tuo turno su chi è uscito sul movente.” disse Mihkel, riportando l'altro alla realtà. “Oh, ah, mi sono usciti Aoi e Dae. mormorò, e così dettero il via alla Criminologa. “Mi sono usciti la senza testa e il ratto!” disse, lasciando tutti confusi. “Il... ratto?” chiese Yuichi, chiaramente confuso, e Remiel sospirò. “Sono sicuro si riferisca a me. Comunque Dae e Gale.” e poi decisero di passare a Leandro, in quanto uscito nel movente del Taekwondoin. “I got Clementina e Yuichi. Who goes first?” e a quella domanda Clementina alzò la mano “Swan è stata moooolto cattiva! Mi ha dato Aoi e Mihkel! Mi ha dato il mio amico Mihkel! Rendetevi conto che cattivona!” borbottò, e quel fu il segno che toccava a Minkel. “Concordo con te Clem, mi ha fatto uscire il mio amico Jude! Swan è cattiva! Ed è anche-” “DÍ IL SECONDO NOME CAZZO!” Il rimprovero di Yuichi fu il via a Mihkel che dovette dire il secondo nome. “Oh, giusto, Loiza.” e successivamente toccò a Jude. “Ho ottenuto Clementina e Delilah.” disse, osservando la rosa, che stava giocando con un anti stress, stanca del casino formatosi nella stanza. “Clementina e Remiel.” in seguito fecero andare avanti Amanda, uscita nel movente della Make Up Artist. “Loiza e Delilah, vai Yuichi.” disse Amanda, che dette il via al rosso per parlare. “Ho ottenuto Ryota e Delilah.” mancava una sola persona, Ryota, il quale sapeva ormai a cosa andava incontro “Dae e Mihkel. E prima che prosegui a urlarmi contro, Venera, voglio condividere una cosa che mi lascia perplesso.” disse, mentre condivise questo dettaglio. “Nessuno di noi ha Dae e Loiza assieme nel movente.” e quindi la cosa divenne ancora più complicata.
“Direi di escludere già da subito Clem, Delilah, Jude, Leandro, Loiza e Yuichi. In quanto non hanno nessuno dei due, nel caso di Loiza, invece, il nome di Dae nel movente.” disse Remiel e Leandro stava saltellando sul posto, in quanto le accuse fatte dalla Criminologa contro di lui fossero state distrutte.
“Una ipotesi è che Dae abbia da prima ucciso Loiza, e poi... Possa essersi...” Gale mormorò, ma qualcosa nelle sue parole non tornavano a Ryota. “Pensateci, Dae aveva Loiza nel movente, che possa averla... Uccisa lui e poi preso dal rimorso abbia fatto qualcosa di estremo?”
Un flashback apparì nella mente di Ryota, mentre ricordò un dettaglio in particolare
Dae era morto intorno alle 2:15, mentre Loiza era morta dopo, intorno alle 2:30.
Gale si stava sbagliando!
“Ti sbagli!” urlò Ryota, ottenendo l'attenzione del pasticcere e degli altri su di sé. “Dae non può aver ucciso Loiza e successivamente essersi fatto fuori. Quanto riporta il Death File, Dae è stato ucciso circa quindici minuti prima di Loiza, e stando a quanto ha detto Swan, Loiza non aveva Dae nel suo movente, quindi non può nemmeno essere stato il contrario.” spiegò, cosí da smantellare le ipotesi del biondo.
“Questo significa che...” Gale era inorridita, mentre pronunciò le seguenti parole: “uno tra Dae o Loiza è stato fatto fuori per sbaglio..?”
“Esattamente, non c'è altra spiegazione in questo caso.” annuì Jude, e anche gli altri sembravano convinti da questa ipotesi, ma... Perché? Come aveva fatto ad aver sbagliato una delle due vittime?
“Oh, se è quello il caso, l'assassino è un vero idiota, come diamine ha fatto?” disse Aoi, mentre sorseggiò un sorso di Coca Cola. “Può essere che si è confuso, o c'è stato un sacrificio.” disse Jude, ma ancora erano confusi ed erano ancora alla ricerca di una risposta.
Però si ricordarono che Richard poteva dare loro un indizio, massimo due, e ora come non mai né avevano bisogno.
“Richard! Ora come ora più che mai abbiamo bisogno dell'indizio!” disse Ryota guardando disperatamente il ragazzino, il quale aveva un sorrisino sul viso, come se sapesse stavolta qualcosa effettivamente.
“Oh, non dovreste chiedere a me, dovreste chiedere a Theo, piuttosto.” disse semplicemente, è l'hacker si ritrovò con tutte le attenzioni su di lui.
“Ah, magnifico. Se le nostre speranze di salvezza sono rivolte a Theo, possiamo considerarci fottuti.” borbottò Yuichi, alzando gli occhi al cielo. Invece Theo? Lui aveva un ghigno stampato sul viso, rivolgendo il suo sguardo su una persona in particolare: Gale.
“Effettivamente, Gale, hai ragione su una cosa...” gli disse, lasciando il pasticcere confuso. “...Scusa, in che senso?” gli chiese, facendo così espandere il sorrisetto del corvino, mentre inclinò leggermente la testa di lato. “Hai commesso un bell'errore ammazzando Loiza al posto mio.”
E lì si scatenò il caos.
“... In che senso? Theo spiegati.” disse Ryota, confuso come non mai a quelle parole.
“Arrivateci: Gale aveva me e Dae nel suo movente, ed effettivamente quest'ultimo è riuscito ad eliminarlo, per guadagnare la salvezza dal Killing Game doveva uccidere anche me, ma ha preso la persona sbagliata, quindi anche se non fosse stato scoperto, Gale non sarebbe comunque riuscito ad uscire dal gioco in quanto ha sbagliato una delle due vittime da fare fuori.” spiegò, non smettendo di mantenere quel ghigno. “Inoltre ricordate la pelle morta sotto le unghie di Dae? Beh, Gale, che ne dici di spiegarci quei graffi che ti sei fatta alle braccia, mh?” gli chiese quasi con fare ironico. Cogliendo il pasticcere di sprovvista. “Io? Perché dovrei fare una cosa del genere? Non sono stato io, vero? Non avrei mai potuto farlo, lo sapete!” disse, visibilmente a disagio “I graffi me li sono procurata ieri sera in giardino, non avevo visto alcune piante e mi sarò graffiata!” provò a difendersi, però l'hacker sembrava irremovibile sulla sua posizione. “Già... Non sono stata io, non sono stato io... Non...non-” Gale venne nuovamente interrotta dall'hacker, che aveva ancora il suo sguardo fermo su di lui, non aveva ancora finito. “Vogliamo parlare del sette lasciato sulla scena del crimine di Dae? Oh, già, indizio che ha lasciato Loiza in quanto la settima lettera dell'alfabeto, guarda caso, è la G.” spiegò spostando il suo dito da Gale su di sé, senza smettere di ghignare. “Il tuo unico errore, Gale, e non aver considerato che ero presente sia negli ultimi istanti di vita di Dae, che in quelli di Loiza. Quindi anche il tuo debole tentativo di parlarti il culo con la scusa che Dae possa aver ucciso Loiza e poi essersi eliminato da solo, fa acqua da tutte le parti.”
“Non è così! Stai mentendo, puoi anche averlo lasciato tu per incriminarmi!” provò a difendersi, ma ciò non fermò l'hacker dal spingere la sua storia. “Sbagliato anche qua. Se avessi ascoltato bene i moventi, io non avevo il nome di Loiza, ma bensì Aoi, eppure Aoi è ancora qui con noi.” rispose tranquillamente l'hacker, senza scomporsi.
Voleva vedere l'assassino perire sotto i suoi occhi, e ci sarebbe riuscito.
“Quindi... Ci stai dicendo che...” disse Mihkel, attendendo un cenno di approvazione col capo dal corvino dalle punte blu. “Esatto: Loiza è morta per uno sbaglio commesso da Gale. Si è, come ha già detto qualcuno, sacrificata per salvarmi.”
⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇
FLASHBACK
I due si trovarono insieme in un angolino dietro il muro mentre videro tutta la scena.
Gale si era allontanata, e Dae era appena morto da poco.
Disse loro di nascondersi, allontanarsi, scappare per mettersi in salvo, ma presi entrambi dal panico, non lo fecero, limitandosi soltanto a nascondersi
Theo rimase pietrificato a quella scena. Ricordava solo come lo aveva spostato da lì e nascondersi, mentre i due impotenti udirono le urla del Taekwondoin mentre veniva brutalmente ucciso.
Loiza deglutì, prendendosi di coraggio e sporcarsi le dita col sangue, e dovette trattenere i conati di vomito per farlo.
Theo era semplicemente incapace di agire. E come poteva fare? Tutto quel sangue lo terrorizzava.
Scrisse quel sette, e quando fece per allontanarsi, Theo vide la figura di Gale dietro di lei, con un braccio dove era armato di coltello alzato in sua direzione.
“ATTENTA!” riuscì solo a dire Theo, Loiza riuscì a scansare il colpo, ma ciò non tolse il taglio alla schiena. I due non avevano altra alternativa, se non quella di correre per le loro vite. O meglio, Loiza dovette trascinare Theo con sé in quanto il suo corpo, a vedere tutto quel sangue si rifiutava completamente di agire.
E dopo circa cinque minuti di corsa interminabili per i due, trovarono l'uscita.
“Possiamo... Uscire?” chiese Theo, avvicinandosi alla porta. Ma con suo sommo terrore non fu così
La voce di Swan bastò, per frantumare le speranze di entrambi di uscire vivi da quel movente.
“Mi dispiace! Solo uno di voi due può uscire vivo dal movente!”
Theo sgranò gli occhi a quelle parole. Non voleva crederci, si rifiutava di crederci.
Avevano appena visto Dae morire davanti ai loro occhi! Perché doveva tormentarli così?!
“Mi prendi per il culo spero...” disse sottovoce Theo, tirando un calcio alla porta, in un disperato tentativo di aprirlo. “Puoi prenderla a calci quanto vuoi, ma non cambia che uno di voi due morirà stanotte!” continuò Swan, con tono sbeffeggiativo.
Loiza guardò in basso, arresasi già alle parole di Swan. Non avevano possibilità di uscire vivi entrambi da lì.
Theo aveva ancora Remiel, Aoi e tutti gli altri. Lei?
Lei era completamente da sola.
E fuori dal gioco, la sua terribile vita era lì ad attenderla. Rinchiusa in casa a fare la casalinga.
Theo sicuramente, dal suo punto di vista, aveva una famiglia che gli voleva bene. O degli amici, anche lì dentro.
Per gli occhi della rosa, il corvino meritava più di lei di uscire.
“Se qualcuno... De-Deve uscire dal movente, que-quello sei tu, Theo...” e quelle parole bastarono per farlo girare nella sua direzione e fargli sgranare gli occhi.
Che cosa cazzo stava dicendo?
“Non sparare stronzate! Farò il modo di farti di uscire da qui!” disse l'hacker determinato a raggirare il sistema, c'era un modo per farli uscire
Poteva ancora salvarli, fin quando Gale non sarebbe venuto anche per loro.
“L'hai sentita a-anche tu, no? Non-non usciremo da qui tu-tutti e due...” la voce della rosa divenne presto sempre più spezzata, più distrutta. L'hacker rifiutava di ascoltarla.
Sentirono dei passi in lontananza.
“Oh Theo, basta nasconderti, vieni qui e facciamola finita.” disse il pasticcere, e un brivido percorse la schiena di entrambi. Soprattutto con la freddezza inaspettata con le quali pronunciò quelle parole. “É il tuo turno di morire.”
Poi divennero sempre più veloci, e Gale apparì ai loro occhi a una velocità quasi disumana.
Theo chiuse gli occhi di scatto, attendendo che Gale lo finisse una volta per tutte.
...
Ma quel colpo non arrivò mai, e quando aprì gli occhi si pentì di averlo fatto.
Loiza ora era davanti a lui, mentre il coltello le aveva appena preso lo stomaco.
Theo si rifiutava di crederci.
Loiza aveva appena deciso di farsi uccidere per salvarlo?
E Theo caddette sulle sue ginocchia, mentre le urla della Make Up Artist diventarono sempre più forti e più dolorose, mentre Gale continuava a colpirla senza fermarsi.
E il corvino poté solamente che assistere.
<<Insomma, cosa cazzo stai facendo, Theo?>>
<<Muoviti, puoi ancora fare qualcosa!>>
<<Salvala prima che sia troppo tardi!>>
Ma più sentiva quelle voci, più l'aria gli mancava, soprattutto quando un lago di sangue si formò sotto il corpo della Make Up Artist.
Ancora peggio fu vedere il braccio di Loiza cadere sul pavimento, con la testa girata di lato, con un rivolo di sangue sporcarle le labbra, e i suoi occhi spegnersi definitivamente.
Ancora peggio fu vedere Gale alzarsi da terra, con sguardo di totale indifferenza sul suo volto, coperto di sangue. Alzarsi lentamente dal pavimento e gettando il coltello sul pavimento.
La porta si aprì, Swan apparì alle sue spalle, toccando la testa di Theo con un sinistro sorriso. “Congratulazioni! Sei tu il secondo ad esserne uscito vivo dal movente. Seguimi, su.” gli disse, ma Theo si rifiutava di muoversi.
La sua attenzione era interamente rivolta a tutto quel sangue.
Loiza era morta, e lui non era riuscito a fare niente a riguardo.
Come non fece nulla quando Gale la trascinò verso l'uscita, lasciando una scia di sangue lungo tutto il percorso.
⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇
Il silenzio era crollato, sin da quando Theo aveva raccontato tutta la vicenda dell'omicidio. Non volevano crederci, nessuno ci voleva credere, nessuno credeva che tra tutti, proprio Gale fosse capace di una cosa del genere.
“Bene, se non avete più niente da aggiungere, potete iniziare le votazioni, vi ricordo che il voto è irreversibile, e il non votare risulterà in un autovoto, quindi state attenti.” annunciò la rossa, e l'opzione di voto apparì sui E-Tab. E quando Swan ebbe i risultati schiarì la voce e annunciò il verdetto. “La maggioranza ha votato Abigail Dawsei, Ultimate Pastry Chef come assassina di Dae Deli, Ultimate Taekwondoin e Loiza Arnaud, Ultimate Make Up Artist e...” la suspence che si creo era soffocante, e speravano che Theo aveva ragione. “Avete indovinato! Bravi, complimenti, vivrete un altro giorno, yeee...” disse, con della finta gioia nell'ultima frase.
Più di tutti, però, Amanda fu la più sconvolta di tutti. Si girò verso la bionda, sotto shock da quanto aveva appena appreso. “ma che cavolo, sul serio? Tu? Assassino?” la sua voce stava trabaccando tra la delusione e confusione. “Eravamo amici, cazzo!” strinse entrambe le mani in due pugni, a peggiorare il tutto, fu lo sguardo di totale indifferenza che Gale le stava rivolgendo, come se le sue parole non le stessero facendo niente. Nessuna lacrima, nessun urlo, nessuna risposta per mostrarsi con rimorso per ciò che aveva fatto. “Loiza era tua amica! Era nostra amica! Perché l'hai fatto, Gale!?” le chiese, cercando di trattenere le lacrime e la frustazione.
Dire era incazzata in quel momento era un complimento.
Perché Loiza fra tutte le persone doveva farsi uccidere per sbaglio?
Quella notte, Loiza non doveva morire, e la persona che doveva finire uccisa da Gale era ancora viva.
“Beh... A quest'ora se Loiza non si fosse sacrificata per lui, sarebbe ancora qui con noi, non pensi?” fu la risposta del pasticcere, indicando Theo con lo sguardo, come per dirle: <<Hey, è colpa sua, mica mia.>> quelle dure, fredde e c'è chi spalancò occhi e bocca, e Aoi, che mangiò i pop corn visto il cambio totale della personalità del pasticcere, Leandro si portò le mani dietro la testa, spalancando la bocca. “Woah! Che cazzo di plot twist.” disse solamente, poi dovette trattenere Yuichi dal prendere Gale a cazzotti e fare lui stesso l'esecuzione: il Fire Performer era incazzato per il tradimento del biondo verso la Professional Mermaid, e non provava a nasconderlo.
“Peccato, c'eri quasi.” disse Aoi, poggiando la mano sulla guancia, fingendo dispiacere.
In tutta risposta, Gale si mise a ridere, mista a tristezza e pazzia ”ah, quindi sono stato io, eh?” chiese, mentre un malsano sorriso si dipinse sul suo viso. “Beh, non sarebbe nemmeno la prima volta.” aggiunse, scoppiando in una risata maniacale, che fece gelare il sangue dei presenti, persino persone come Yuichi e Venera parevano inorridite da questo cambio radicale da parte sua. Gli occhi di Gale erano lucidi, come se fosse pronto a scoppiare a piangere. “Ora mi odiate tutti, vero? Mi state fottutamente odiando, vero?” chiese, smettendo di sorridere, stringendo i denti. “... Tu che dici, scusa?” chiese a sua volta Delilah, come se la risposta fosse ovvia. Lo sguardo del pasticcere era rivolto su Richard, con un sorriso disperato. “Sei felice, Master? Oppure mi odi anche tu?”
Master?
Cosa stava farneticando?
“Master?!” chiesero all'unisono Clementina e Mihkel, era tutti gli occhi erano rivolti verso Richard, il quale aveva un'espressione di disagio e paura.
Il ragazzino era spaventato da Gale.
“Gale, sai bene che lxi non sarebbe contentx di vedere che hai spaventato Richard, sai?” lo riprese Swan, con un ghigno, il che lasciò tutti perplessi. Che significavano quelle parole?
Cosa stava succedendo?
“Ah si, giusto, colpa mia per non averlo detto prima. Gale era una talpa! E voi l'avete appena condannato, complimenti!” disse Swan, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Talpa?
Gale... Li stava tradendo? Dall'inizio probabilmente?
“Non solo sei una schifosa assassina, ma sei anche una traditrice?! Non ti vergogni un po'?” le chiese Yuichi, visibilmente incazzato, e anche gli altri, sembravano essere delusi da questa rivelazione.
A quel punto, il biondo era scoppiato a piangere, senza togliere lo sguardo da Richard. “Sicuramente non penso che tu mi voglia bene, e quindi non mi aiuterai... Anche se ho aiutato te... e mi sono presa cura di tutti voi...nessuno... Nessuno mi vuole bene, mi odiate tutti e basta, giusto?” Gale ormai si era arreso, scoppiando in un pianto disperato.
“Hai finito col tuo teatrino strappalacrime imbarazzante? Bene, perché è ora dell'esecuzione!”
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
Abigail Dawsei è stata dichiarata colpevole.
È l'ora dell'esecuzione
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇
𝑩𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓𝒔𝒘𝒆𝒆𝒕 𝑻𝒂𝒔𝒕𝒆
⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇
Gale si trovava di fronte a un piano da lavoro, davanti a sé aveva tutti gli ingredienti neccesari per fare le torte.
Un piccolo particolare è che le sue caviglie avevano delle catene, così come suoi polsi. Per impedirle di scappare probabilmente.
Una Swan vestita da cameriera apparì, visibilmente agitata.
“Hanno ordinato una torta al cioccolato e frutti di bosco con delle decorazioni di frutta rossa!”
E Gale così fece, preparò la torta e suonò il campanellino. Swan ritirò la torta, ma ne arrivò un altra subito dopo. “Hanno ordinato una torta al limone, vogliono della panna come decorazione!”
Ancora una volta, Gale eseguì, e quando fu soddisfatto del risultato suonò il campanello.
Ma più torte finiva, più ordini arrivarono, mandandola in confusione.
“Hanno ordinato una torta ai frutti di bosco con farcitura alla panna! Vogliono delle fragole come decorazioni e dei confetti colorati!”
“Hanno ordinato una torta cioccolato e menta, vogliono delle scaglie di cioccolato come decorazione!”
E a furia di ricevere ordini, il pasticcere andò in confusione totale, scoppiando a piangere per lo stress di quella esecuzione.
Ma tuttavia, gli ordini continuarono ad arrivare.
Alle sue spalle arrivò una Swan, un particolare fu che aveva un martello.
E ciò che successe lasciò tutti di stucco per lo shock.
Quando colpì il braccio di Gale questo ebbe una contusione, ma non si formò alcun livido, e continuò a colpirlo, fin quando questo non cadde a pezzi, mostrando che era fatto di metallo.
E proseguì a colpirla, ripetutamente e senza sosta.
Cavolo, è così che si erano sentiti Dae e Loiza quando li aveva accoltellati senza tregua?
Passarono dei minuti incontabili, dove Gale era in ginocchio, completamente malmessa e ammaccata.
Alzò lo sguardo, e si pentì di averlo fatto.
Swan era di fronte a lui, col martello in aria, lo colpí alla testa.
E poi il buio.
Dopo circa cinque minuti di buio, Swan apparve in un tavolo, dove portò a due clienti una torta al limone e mirtilli, dove un pupazzino raffigurante una Gale con due X al posto degli occhi catturò l'attenzione dei partecipanti.
Ancora peggio, fu vedere pezzi di fili, metallo e bulloni nella torta, facendo intuire che Gale non avesse fatto una bella fine.
⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇
“Gale... Non era un umano?” chiese flebilmente Ryota, non volendo credere a cosa avesse visto. “Oltretutto ci stava tradendo dall'inizio...” aggiunse, non volendo credere a cosa avesse assistito e sentito.
Ma i problemi non finirono di certo qui.
Vide Amanda, visibilmente furiosa, ma nei riguardi di Theo, e Remiel e Yuichi dovettero intervenire prima che potesse mettere le mani addosso al corvino, il quale aveva perso tutta la confidenza che aveva avuto prima nel trial.
“Mi spieghi per quale motivo non hai fatto nulla, uh?! Era facilmente evitabile, perché le hai permesso di morire?!” gli urlò contro, e a nulla i tentativi di Remiel e Yuichi di placare la sua ira servirono.
Theo, non disse nulla.
E aveva ragione a prendersela con lui.
La sua fobia per il sangue lo aveva paralizzato, incapace di reagire.
Loiza si era sacrificata perché per lei, lui meritava più di vivere.
<<È davvero così sicura che il suo sacrificio sia stato vano?>>
<<Potevi salvarla, potevi fermare quel robot furioso, ma non l'hai fatto.>>
<<È solo colpa tua se sono morti.>>
Eh... Si sarebbe scusato con entrambi se fossero ancora vivi. Ma purtroppo non poteva farlo.
“PERCHÉ NON POTEVI MORIRE TU INVECE DI LOIZA?!”
Le ultime parole della Professional Mermaid lo lasciarono paralizzato per un momento, ma non reagì, non fece nulla, niente, zero.
Lo intendeva davvero? Non lo sa, ma non le avrebbe dato la soddisfazione di vederlo crollare per le sue parole.
E piano piano, tutti abbandonarono la stanza.
Ryota e Yuichi dovettero calmare Amanda, visto che aveva iniziato a sfogare la sua rabbia sul fratello da quando aveva scoperto che le aveva messo la Make Up Artist contro, tanto che persino Venera e Delilah, che erano nei dintorni dovettero intervenire per evitare che facesse male allo Sharper.
Con fatica la riportarono nella loro camera, dove Amanda sfogò la sua frustrazione prendendo a pugni e urlando contro il cuscino.
Senza bussare, Richard aprì la porta, con un pezzo di foglio fra le mani. “Uhm... Credo di essere arrivato nel momento sbagliato ma...” disse piano, dando a Ryota il foglio. “É per Amanda, io vi lascio.” disse flebilmente, mentre Ryota, preso dalla curiosità apri il foglio, Amanda, sentendosi menzionata, si unì dietro al biondo, per leggerne il contenuto.
“É da parte di Loiza, se non te la senti posso leggerla io a voce.” mormorò il ragazzo dall'Ultimate Ignoto.
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
Cara Amanda.
Se qualcuno ti ha fatto reperire questa, quasi sicuramente sono morta. In caso contrario, vuol dire che se mi troverò di coraggio, te la darò io di persona. Ma dubito di riuscirci.
Non so cosa ne farai di questa, e se sei arrabbiata con me per averti ignorata, sei pure libera di strapparla, bruciarla, seppellirla, facci quello che vuoi.
Volevo scusarmi con te, ma sono spaventata per dirtelo di persona. Sono stata pessima.
Potevo parlarne, chiederti se quello che Leandro avesse detto fosse vero, ma gli ho creduto ciecamente, mi sento un idiota per non aver cercato di confrontarti prima.
Ma credo che per scusarmi sia tardi, perché sono stata scelta per il movente.
Quindi, molto probabilmente non potresti neanche vedermi viva. Chissà.
Inoltre mi sei uscita nel movente.
Anche io, come te, vorrei uscire da qui, ma non sono neanche certa se riuscirò a vedere un domani.
Ma non posso farlo sulla pelle degli altri, soprattutto sulla tua. Sarebbe immorale... E poi sei mia amica, perché si, seppur abbiamo avuto questo malinteso, ti considero ancora mia amica. Ma non penso per te sia la stessa cosa.
Ti voglio bene, ovunque io sarò.
- Loiza
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
Sentendo e leggendo il contenuto, la vista della blu divenne sempre più sfocata, sentendo le guance umide e gli occhi lucidi.
E ancor prima che potesse realizzarlo, un singhiozzo sfuggì dalle sue labbra, e un altro, e un altro ancora.
Finché non scoppiò in un pianto disperato.
Ryota e Yuichi cercarono come meglio poterono di confortarla, mentre la ragazza aveva il viso nascosto con le mani, cercando di controllare i singhiozzi.
“Sei... Sei davvero un-un idiota... Loiza...” mormorò tra le lacrime.
Aveva trovato una ragione in più per uscire da quel gioco.
Per sé stessa, e per l'altra.
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
“Bene, ho appena perso una talpa, fantastico.” borbottò lxi, mentre Richard e l'altra talpa si rivolsero un'occhiata, xlx Mastermind era di cattivo umore, e loro sapevano che non era nulla di buono.
“Tu. Vedi di non prenotare futuri moventi, e se scopro che l'hai fatto, ti ammazzerò con le mie mani. Grazie a quel rottame di Gale e alla confessione di Swan, ora sanno che non agisco da solx.” disse, freddo, glaciale, tanto che persino Swan rimase in silenzio, mentre puliva la sua pistola.
“... Lo farò.” disse, con visibile paura nella sua voce, persino Richard rimase zitto, in quel momento era ancora scosso.
“Uhm... █████, ora ti va di-”
“Non ora, Richard.”
Quello fu il suo segnale che non aveva voglia, e che esigeva silenzio da parte sua, quindi il ragazzino, in silenzio tornò nella sua stanza, accompagnato dall'altra talpa.
Lxi tornò all'opera, di come eliminare il creatore dei giochi di uccisione e sul da farsi per l'attuale gioco.
E non avrebbe più tollerato errori.
⚝──⭒─⭑─⭒──⚝
È anche questo atto è finito, yippie.
Mio capitolo preferito so far.
Mi dispiace per Gale :')
Comunque per la 20000 volta, Sorry se ho cannato i vostri oc <33
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