Tw: menzione di suicidio, vomito, attacchi di panico per quest'ultimi metterò un separatore apposito
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𝑩𝒖𝒍𝒍𝒆𝒕 𝒉𝒐𝒍𝒆𝒔 𝒊𝒏 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒗𝒂𝒏𝒊𝒕𝒚
𝑰'𝒎 𝒔𝒐 𝒈𝒍𝒂𝒅 𝒕𝒐 𝒔𝒆𝒆
𝑻𝒉𝒂𝒕 𝒚𝒐𝒖'𝒓𝒆 𝒋𝒖𝒔𝒕 𝒍𝒊𝒌𝒆 𝒎𝒆
𝑲𝒆𝒆𝒑 𝒕𝒉𝒆 𝒕𝒓𝒖𝒕𝒉 𝒖𝒏𝒅𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒄𝒌 𝒂𝒏𝒅 𝒌𝒆𝒚
𝑺𝒐 𝒏𝒐 𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒂𝒏 𝒔𝒆𝒆
𝑻𝒉𝒂𝒕 𝒚𝒐𝒖'𝒓𝒆 𝒋𝒖𝒔𝒕 𝒍𝒊𝒌𝒆 𝒎𝒆
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“Che il processo di classe abbia inizio.”

Ancora una volta si ritrovarono in quella stanza. Il silenzio era pressante per molti di loro e vi erano ancora occhiate accusatorie e sguardi dubbiosi verso gli altri.

Ancora una volta dovevano scoprire chi avesse ucciso una loro compagna.

Ancora una volta dovevano sacrificare un'altra persona per essersi macchiato di un omicidio.

“Vi ho già spiegato come funziona un Class Trial, quindi oggi siete tutti qui per scoprire chi c'è dietro l'omicidio di Aignéis Kennedy, Ultimate Hatmaker. Potete accusare, fare teorie e votare chi secondo voi ha fatto fuori la vostra compagna. Su su, cominciate, avete perso fin troppo tempo.” la voce di Swan echeggiò fredda in quella stanza, ricordando loro ancora una volta cosa dovevano fare in quella stanza nuovamente.

Dovevano fare giustizia ad Aignéis, proprio come fecero con Melody.

Dovevano condannare un'altro di loro, proprio come fecero con Rei.

Remiel sentiva i palmi delle mani sudati, avrebbe fatto giustizia alla sua amica.

Doveva solo non perdere la concentrazione, e stare attento a tutto quello che gli altri dicevano.

“Okay dunque...” iniziò Gale, stringendo il tessuto del suo pigiama, il suo nervosismo era percepibile. “Non c'è molto qui, sappiamo solo che Aignéis è stata trovata appesa in biblioteca, senza altri indizi, se non per il suo taccuino completamente ridotto in brandelli, nulla di nulla per il resto. E già questo lo rende molto difficile.” disse il pasticcere, rivolgendo uno sguardo ai presenti. “Confermo. Aignéis non ha riportato altre ferite, se non quello causato dalla corda sul collo. Quindi possiamo ipotizzare che sia morta per asfissia.” continuò successivamente Delilah, cercando di mantenere una posizione composta.

“Che morte noiosa, non avrà retto il peso del gioco e si sarà-”
“Non completare la frase, Aoi.”

Remiel si rifiutava di credere anche lontanamente che Aignéis fra tutti possa arrivare a tanto.

Remiel si rifiutava di credere anche solo che nella mente della cappellaia potesse minimamente arrivare a pensare di togliersi la vita.

Remiel si rifiutava di credere che fra tutti, Aignéis potesse compiere un gesto simile.

Era impossibile! Aignéis voleva arrivare in fondo alla faccenda e farli uscire da lì! Era una delle persone mentalmente più forti. E più di tutti aveva la volontà di tornare a casa. Trovava surreale che potesse arrivare a tanto.

“Vedila come ti pare, ma la più ovvia è che non abbia retto e che si sia tolta la vita.” rispose con tono seccato Aoi, bevendo un sorso di Coca Cola. “Ma se vuoi investigare fai pure, poi non piangere se salta fuori che sia stata la stessa Aignéis a fare una cosa del genere e moriremo tutti malamente e sotto atroci sofferenze.” continuò, visibilmente annoiata dalla faccenda.

Remiel prese un profondo respiro, non voleva cedere alle provocazioni di Aoi.

Avrebbe trovato l'assassino di Aignéis

Doveva farlo, per lei e per i suoi compagni.

“Direi prima di capire cosa abbiamo fatto tutti prima e durante l'omicidio di Aignéis. Dire i nostri alibi, insomma.” prese iniziativa Amanda, incrociando le braccia al petto, e scoprendolo avrebbero ridotto il numero di sospetti. Proprio come avevano in precedenza fatto con Melody.

“Alloraaaa... Mihkel, Jude, Remiel, Theo, Delilah e Clementina erano tutti insieme a fare un pigiama party!” disse Mihkel, imitando nuovamente il suo pupazzo, facendo un sorrisetto -probabilmente per nascondere la sua ansia per essere stato soffocato-. E le persone citate annuirono, per confermare l'alibi del Face Painter.

“Oh si! Anche io, Leandro, Yuichi, Gale e Amanda abbiamo fatto un pigiama party!” disse nuovamente Ryota, dando un alibi anche ai nominati, che confermarono la versione del ragazzo dall'Ultimate Ignoto.

Il che lasciava quattro persone, al di fuori di Aignéis, senza alibi, o che erano soli per quella notte. Dandogli tutta la libertà di uccidere Aignéis liberamente.

Aoi, Dae, Loiza e Venera.

Uno di loro quattro era il possibile assassino di Aignéis.

“Sul serio? Mi credete così priva di inventiva? Andiamo, ragazzi, potete arrivarci pure voi sul perchè non sono stata io.” Disse semplicemente la Criminologa, con tono piatto.

“Sentiamo, perché non dovresti essere stata tu?” borbottò Amanda, scocciata con la leggerezza con la quale Aoi aveva risposto alle accuse. “Amanda, secondo te mi limiterei a fare una cosa così noiosa come impiccare una persona? Seriamente? Avrei messo più impegno per un omicidio. Non credete anche voi?” disse solo. Addentando un pop corn “Piuttosto, perché non sentite cosa hanno da dire gli altri tre. Vi ricordo che non ci sono solo io ad aver partecipato a questi pigiama party.”

“Non voglio credere a cosa ho appena sentito. Davvero mi state NUOVAMENTE accusando di essermi sporcata le mani?” disse Venera, decisamente meno calma rispetto alla ragazza dai capelli azzurri. “Dae e io eravamo nella mia camera, e non siamo usciti da lì fin quando non abbiamo letto il messaggio di Loiza nell'E-Tab.” spiegò secca, e Dae annuì, e versione che venne confermata da Aoi. Dicendo che li aveva visti uscire dalla stanza della Attrice Teatrale

Però c'era una sola domanda che balenava nella testa di Remiel

Quali messaggi?

Controllò l'E-Tab, giusto per capire a cosa L'Attrice Teatrale si stesse riferendo, e lì trovò nel gruppo del Killing Game.

Tre messaggi non letto, appunto, da parte della Make Up Artist.

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Loiza Arnaund: QUALSICO MI STA INSEQGEUENDO

Loiza Arnaund: AIUTATEMI, PER FAVORE!!

Loiza Arnaund: HA HNA PISTOLA, BI PREGO HO PAURA!!

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E quando alzò lo sguardo, capì che almeno una buona parte del gruppo aveva seguito il suo esempio, controllando sull'E-Tab se fossero veri.

“Aspettate... Ecco... Io- Io non...” Loiza sembrava non trovare le parole adatte per quanto stesse succedendo.

Lei? Ucciso Aignéis? No!

Si stavano sbagliando!

Anche lei stava rischiando di venire ammazzata, ma chi le avrebbe dato ragione sul fatto che ci fosse un altra persona oltre loro dentro questo gioco? Se non aveva nemmeno un alibi solido su cui aggrapparsi? Come per Aoi, pure lei era sola -non proprio sola, dato il suo spiacevole incontro con quella persona a loro sconosciuta-.

“Ero- Ero in cucina, a bere... Giuro non c'entro niente con l'omicidio di Aignéis! Credetemi! Non-non sono stata io!” esclamò, cercando di trattenere le lacrime e non farsi prendere dal panico davanti a tutti.

“Loiza, ti va di spiegare i mes-”
Jude venne interrotto da una persona, che non accettava che la rosa potesse essere innocente: Leandro.

“Ah come on! Rei aveva detto la stessa cosa, ed è saltato fuori che era lxi che ha ucciso Melody! E vi bevete che sia solo andata a bere in cucina?” disse, puntando il dito contro la Make Up Artist. Ella stava tremando per la paura.

“Dicevo... Loiza ti va-”
“Just say you killed Aignéis and let's end this bullshit once and for all!” ancora una volta, Jude venne interrotto dallo Sharper invece di avere la sua voce gioiosa era fredda come il ghiaccio, che fece venire i brividi alla rosa. “Andiamo, confessa maledizione!”

Cavolo, Leandro davvero aveva così poca fiducia verso di lei?

“Okay Leandro, abbiamo capito. Però sarebbe il caso di-” Jude, per la terza volta venne interrotto dal corvino, rendendo quasi impossibile farlo parlare ormai.
“No, let's just vote and end of the story!” Ancora, Leandro voleva procedere a votare, senza nemmeno sentire cosa la rosa avesse da dire a sua difesa. Per lui era morta.
“Sei idiota? Rischi di farci ammazzare tutti così!” Gli urlò contro Venera, con la fretta con la quale lo Sharper voleva saltare immediatamente alle votazioni. E anche perché lei, come tutti non volevano morire

... Avevano la conferma che Leandro non voleva sentire cosa la rosa volesse dire.

Loiza aveva la sensazione di non stare a genio a Leandro, ma non immaginava al punto di volerla morta.

Loiza era solo stanca.

Avrebbe tanto voluto gridare e piangere, ma non ne aveva la forza nemmeno per reggersi in piedi fra un po'.

“Leandro, abbiamo capito che Loiza ti sta sul cazzo per motivi che sai solo tu. Ma non possiamo passare alle votazioni così affrettatamente.” lo riprese Yuichi, guardando poi la rosa “Loiza, spiega cosa è successo e facciamola finita, già mi sono stancata.” borbottò Delilah.

“Okay... Uh...” la ragazza stava nervosamente giocando con i pollici. “Hey va tutto bene! Ora Leandro sta zitto e ti dà la possibilità di spiegare la tua versione, okay?” provò a consolarla Gale, facendo un piccolo sorriso. Che pareva non consolarla affatto.

“Come ho già detto... Ero a bere... E... Ho visto, ho...” spiegò cercando di essere il più chiara possibile.

“E cosa? Loiza cosa è successo?” provò a persuaderla Ryota dal parlare, ma senza alcun risultato

Come la ragazza si fosse bloccata, niente usciva più dalla sua bocca, aveva la testa china, sentiva il sudore scendere e le mani tremare incontrollabilmente.

⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇ ⋇⊶⊰❣⊱⊷⋇

Ma più ci pensava, più sentiva il suo stomaco sottosopra.

Sentiva la nausea sempre più forte, tanto che sentì i conati di vomito salire sempre di più.

Dovette portare una mano alle labbra, poiché per poco fini per vomitare sul pavimento della sua postazione. E la cosa fece solo allarmare i presenti.

“AAH! FERMATE IL TRIAL! STA DAVVERO MALE!” urlò Clementina nel panico, allarmando i presenti sempre di più.

“Oh dio...” borbottò Swan. “Non avete nemmeno finito e già dovete urgentemente sboccare? Quanto siete delicati maledizione?!” Disse con tono di rimprovero la rossa, contrariamente, Richard sembrò quasi intenerito e preoccupato dalla scena. “Swan... Credo si stia davvero sentendo male... Dovremmo mandarla in bagno!” Suggerì preoccupato, ma Swan sembrava non voler dare retta. “Cosa?! E cosa penserà lxi del tuo voler-”
“Troverebbe meno entusiasmante questo scenario ugualmente! Il trial è in pausa, vi diamo cinque minuti per riprendervi da quanto successo!! Loiza, il bagno è di là!” urlò Richard, giusto per dare alla rosa il tempo di andare nel bagno della stanza.

Arrivata li rigurgitò tutto quello che stava tenendo dentro.

Tutta una serie di ricordi, di quanto accaduto prima, la perseguitavano.

E più ci pensava, più le veniva da vomitare.

La nausea poi passò, e venne sostituita da un forte senso di angoscia.

Sentiva la fronte e le mani sudate.

Sentiva il fiato mancarle.

E questo non le era affatto d'aiuto.

Si appoggiò al muro, rivedeva ancora e ancora quella figura incappucciata.

Ancora e ancora, riviveva lo stesso ricordo in loop, continuamente e costantemente.

Vedeva di nuovo quell'uomo con la pistola e il suono del righello riecheggiare nella stanza, e non poté fare a meno di piangere senza sosta, fino a che l'aria non le mancò e i singhiozzi si tramutarono presto in dei lamenti strozzati

Sentí una presa sulle sue spalle, sbatté più volte le palpebre e tirò fuori un urletto, oltre che sobbalzare.

La figura dell'uomo fu sostituita dalla figura della Professional Mermaid, la quale si era preoccupata non vedendo più l'altra uscire dal bagno.

“Okay, ascolta, respira e inspira piano e profondamente, seguimi, okay?”

E così fece, Amanda respirava piano e in maniera profonda e controllata, e la rosa piano piano si tranquillizzò. -era ancora angosciata, si, ma non come prima.-

“A-Amanda..?” disse solo, debolmente, alzò leggermente lo sguardo verso l'altra, i suoi occhi erano ancora spalancati, come se avesse visto un fantasma.

“I cinque minuti sono quasi scaduti, e il caso di tornare. Se sei più tranquilla puoi spiegare cosa è successo. Per Leandro ci penserò io dopo, mi scuso da parte sua.” la rassicurò accarezzandole la spalla e uscirono insieme dal bagno.

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“Ti sei fatta aspettare. Forza, tornate tutti al vostro posto, il Trial riprende a partire da ora.”  borbottò Swan, tornata al suo trono insieme a Richard, il quale muoveva le gambe aspettando la fine di questo trial.

“Prima che Loiza dica qualcosa” Ryota si rivolse a Richard, cercando almeno da lui di capire qualcosa di questo omicidio, come aveva fatto con Melody. Eventualmente Richard aveva capito a dove il ragazzo dall'Ultimate Ignoto volesse parare, e con grosso sgomento di tutti, lui fece no col capo.

“Quando si è svolto l'omicidio, stavo dormendo anche fin troppo profondamente, mi sono svegliato solo perché Swan mi ha detto che si era svolto l'omicidio.” spiegò lui, dispiaciuto di non poterli aiutare.

E lì capirono che erano fottuti.

Richard non poteva aiutarli in alcun modo stavolta.

Stavano riversando le loro speranze su Loiza, la quale si stava guardando nervosamente le mani.

“Su, sentiamo la cazzata della serata e passiamo a votare.” borbottò Leandro, visibilmente incazzato.

Perché stavano ascoltando a la possibile assassina di Aignéis? Non aveva senso! E perché Amanda aveva aiutato una possibile assassina?

Non lo trovava giusto! Non era giusto.

“S-Sono stata inseguita da-da una per-persona...” disse finalmente, la sua voce era tremante e debole.

“Dici sul serio?” chiese Remiel, alzando un sopracciglio, ottenne solo un si con la testa da parte di Loiza, e i suoi occhi sgranarono.

Loiza poteva sapere chi aveva ucciso Aignéis?

Davvero avevano trovato così il suo assassino?

Ora come ora per il corvino, Loiza era la loro unica speranza.

“Loiza, sai dirci chi era? Ti prego sei la nostra unica speranza per risolvere l'omicidio!” chiese ancora, determinato ad andare in fondo alla faccenda.

Bastava solo che Loiza dicesse il nome ed era tutto finito, vero?

“Il punto è che... Non-non era nessuno di noi... Non l'ho mai-mai visto prima di allora!”

Quelle parole furono una sorta di fulmine a ciel sereno.

Molti erano sconvolti, altri non sapevano neanche più come reagire.

“Ci stai dicendo che non hai la minima idea di chi sia il tuo inseguitore?!” chiese di punto in bianco Yuichi, non volendo credere a cosa aveva appena udito. La rosa non disse niente, fece solo negazione col capo.

E bastarono quelle parole a frantumare le speranze del buttafuori.

Se neanche Loiza aveva idea di chi era stato, come potevano trovare l'assassino di Aignéis?

Erano praticamente tornati al punto di partenza, non aveva più idea di cosa fare.

Chiunque ci fosse dietro era davvero bravo.

Si stavano facendo fregare, e anche alla grande.

Chi era?

Ed era pure riuscito a fregarli alla grande chiunque fosse.

Ma tuttavia, quelle parole non piacquero affatto a Swan, che guardò con uno sguardo freddo e sinistro la Make Up Artisti.

“Come non è nessuno di voi? Ti sei per caso bevuta il cervello?! È impossibile che un'estraneo sia entrato qui! Il sistema di sicurezza è molto elevato!” disse Swan, visibilmente irritata.

Come era potuto succedere?

Era sicura di aver chiuso bene ogni entrata e uscita! Come aveva fatto una persona estranea e che aveva ucciso una delle partecipanti del gioco.

Era più preoccupata per la reazione di lxi, era certa che non l'avrebbe presa bene.

“Il Trial finisce qua! Investigherò io personalmente sulla faccenda! Tornate nelle vostre stanze, dormite, guardate il vuoto fate quello che volete.” disse soltanto, alzando le mani come per scacciare i partecipanti dalla stanza.

“E Aignéis?! Davvero vuoi-”
“Remiel ho appena detto che il Trial è finito! Vattene via o raggiungerai per prossimo Aignéis ovunque lei sia se non obbedisci.”

E lasciarono tutti la stanza del Trial, con un grosso macigno nel petto e nello stomaco.

Quella notte, Remiel aveva tenuto la testa poggiata sulla spalla di Jude, piangendo ogni lacrima -e bagnando la maglia del pigiama di lui- che aveva trattenuto, sia durante le investigazioni, che durante il processo, che dopo quest'ultimo.

Qualcuno aveva ucciso Aignéis, e non avevano la minima idea di cosa fare.

Si sarà scusato un miliardo di volte con Aignéis nella sua mente, avendo fallito ad aver trovato l'assassino della ragazza.

Jude si limitava solamente a dargli delle piccole pacche sulle spalle, non aveva detto niente neanche lui, altrettanto giù di morale.

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Tuttavia chi non sembrava avere altrettanto un umore alle stelle era Swan, la quale aveva ispezionato ogni videocamera di sicurezza con lxi, xlx quale dopo aver saputo da Richard che qualcuno era entrato aveva ordinarlo Swan di controllare ogni singolo foto montaggio per andare in fondo alla faccenda.

E nel filmato dove Loiza era stata inseguita, lxi vide quel volto così familiare che lxi tanto disprezzava.

Il suo volto.

Il volto di Dereck.

Anche Richard pareva quasi sorpreso di vederlo, erano anni che non vedeva suo padre, e rivederlo in questa circostanza, non lo rallegrava affatto. Anzi, lo metteva ulteriormente in ansia più di quanto non lo fosse già.

Ancor più sconvolgente fu vedere come suo padre stesse strozzando Aignéis con quella corda, riducendo a brandelli il suo taccuino.

Questa cosa a lxi non stava affatto bene. Tanto che tirò un grido furioso, rivolgendosi alla rossa.

E questo non era affatto niente di buono.

“Non solo tu mi stai dicendo che ha appena ammazzato una partecipante del MIO Killing Game, ma ho perso l'opportunità di acchiapparlo e Richard è in ULTERIORE PERICOLO?! DOVE CAZZO AVEVI LA TESTA QUANDO HAI SERRATO TUTTO?!” sbraitò lxi alla rossa, completamente fuori di sé.

“Ti giuro, ███████, non ho idea di come abbia fatto ad entrare! Ero sicura di aver chiuso tutto prima che andassero a fare quei pigiama party!” si difese lei, alzando le braccia in aria, alzando leggermente la voce a sua volta. “Beh, evidentemente hai CHIUSO MALE UNA PORTA O UNA FINESTRA! SENNÒ NON SO COME POSSA ESSERE ENTRATO!” contrabbaté lxi, puntando un dito contro l'altra, non ci stava vedendo più dalla rabbia. “NON È COLPA MIA SE IL TUO SISTEMA DI SICUREZZA FA SCHIFO! PRENDERTELA CON ME NON RISOLVERÀ NULLA.”

Richard, con tutte quelle urla si vide costretto a tapparsi le orecchie, non potendone più di tutto questo battibecco senza fine. Ma dopo quelle parole dette da Swan, lxi si fermò dal parlare, un ghigno sinistro si dipinse sul suo viso, e sia Richard, che le talpe e che Swan stavano temendo il peggio.

“Il sistema di sicurezza fa schifo, huh? Bene. Per te sarà uno scherzo ma non per me, ma la sicurezza di Richard ora è la priorità assoluta. Quindi esigo che il sistema di sicurezza venga rivisto, voglio più videocamere e manichini, quegli idioti nelle investigazioni ne hanno distrutti parecchio.” iniziò camminando avanti e indietro intorno alla stanza. “Inoltre la sicurezza di Richard sarà amplifica, farò scaricare più telecamere, anche nei bagni se serve! Non mi importa, e inoltre Richard sarai sotto la mia visione o quella di ███████ e ██████, e non accetto un no come risposta, chiaro?!” disse ancora, nervosx e furiosx. Chiedendosi come possa essere successo, e chiedendosi anche quanto stupida possa essere stata Swan ad aver permesso che questo accadesse o come Dereck sia riuscito ad entrare in primo luogo.

“Ricky, che ne dici invece di andare a dormire? Sarai molto stanco immagino, per tuo padre tranquillo! ██████ e ██████ ti accompagneranno fino in camera tua in modo che tu sia sano e salvo, io devo finire un discorsetto con Swan, okay? Notte notte!” disse con tono quasi dolce, scompigliando leggermente i capelli dell'amico mentre diceva quelle parole facendolo ridacchiare, Richard ricambiò la buonanotte e sparì insieme alle due talpe.

Ma con Swan non aveva ancora finito. Oh no, era ben lontanx dall'aver finito con lei.

“Ascoltami molto bene.” disse, tornando con quella voce sinistra e fredda come il ghiaccio, Swan rimase ferma e composta, aspettando il peggio.

“Se vedi che Dereck riporta il suo culo qui, mandando a puttane quello che ho creato dimmelo subito, la sicurezza di Richard è il bene primario come ho già detto, esigo sapere se un incidente del genere dovesse ricapitare.” ordinò, era un ordine chiaro e cristallino.

Oltre alla sicurezza di Richard vi era un altro motivo.

Ammazzare Dereck con le sue mani, e Swan lo sapeva bene.

Swan si limitò solamente ad annuire, dandosi immediatamente da fare per migliorare la sicurezza del posto come lxi aveva precedentemente ordinato.

Richard intanto, arrivò in camera salutando le due talpe con la mano e si sedette sul suo letto, abbracciando un enorme peluche.

Mentiva se diceva di avere paura in quel momento. Ma se lxi aveva promesso che era al sicuro non doveva preoccuparsi, giusto?

Non sarebbe morto qui, giusto?

Richard avrebbe tanto voluto credere che sarebbe andato tutto per il meglio, ma più pensava a quanto accaduto a Aignéis e Loiza, e più sentiva l'ansia crescere senza sosta.

Decise di abbracciare il peluche, e aspettare di sprofondare nel sonno, dei suoi problemi se ne sarebbe occupato poi.

Ora voleva solo riposarsi.

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“E anche Aignéis Kennedy ci ha lasciati.” e così, segnò trionfante una X vicino al nome della ragazza appena defunta. Aveva un largo sorriso e stava trattenendo le sue risate

“Allora, ti basta? Perché non vuoi apparire, PERCHÉ NON APPARI, PERCHÉ PERCHÉ PERCHÉ?!” Disse, da prima con voce tremante e disperata, ma mantenendo quel sorriso inquietante, che poi si tramutò in un vero e proprio lamento rabbioso, scaraventando una sedia contro il muro.

“HO FATTO I SACRIFICI, E CONTINUO A FARLI, DOV'È CHE SBAGLIO? IN COSA SBAGLIO? PERCHÉ NON FUNZIONA? PERCHÉ NON APPARE!?” la voce diventava sempre più forte, tanto da riecheggiare per tutta l'abitazione, così come riecheggiò il suono della lampada da notte che si ruppe in pezzi contro la parete ormai vecchia e sporca.

Dal tavolo prese una foto di lui e della donna in rosso, probabilmente a una specie di ristorante, poiché erano molto eleganti e ben vestiti. La rabbia che aveva accumulato prima presto svanì sostituendosi a un pianto pieno di dolore, poggiando la testa e le braccia sulla scrivania, singhiozzando, che durarono un paio di minuti, prima che rialzò lo sguardo ad ammirare nuovamente la voto, stringendola sulle sue dita.

“Elizabeth, giuro che farò di tutto per riportarti in vita, fosse l'ultima cosa che faccio. Anche se dovessi ammazzarli tutti quanti.” si alzò piano piano dal pavimento, camminando verso la sua stanza, stendendosi sul suo letto. “Si, tornerai da me... Torneremo felici e potremmo lasciarci questo orribile ricordo alle spalle...” e si addormentò, fiero del suo operato, mantenendo quella promessa, che fece a sé stesso e alla sua amata.

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IT'S OVER ANCHE QUESTO ATTO
Il capitolo è estremamente corto e di questo mi scuso profondamente 😔.
Sorry per aver cannato i vostri oc per la milionesima volta e ci vediamo con l'inizio del terzo atto, bye bye