Tw: menzione del vomito e menzione di animali morti

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𝑾𝒉𝒆𝒏 𝒅𝒊𝒅 𝒉𝒖𝒎𝒂𝒏𝒔 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒕 𝒕𝒐 𝒔𝒆𝒑𝒂𝒓𝒂𝒕𝒆
𝑩𝒓𝒂𝒊𝒏 𝒂𝒏𝒅 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 𝒂𝒔 𝒊𝒇 𝒕𝒉𝒆𝒚 𝒄𝒐𝒖𝒍𝒅 𝒔𝒕𝒂𝒚 𝒂𝒍𝒊𝒗𝒆 𝒂𝒍𝒐𝒏𝒆?
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29 Ottobre 2030
Ore 1:00

Richard quella notte era rimasto sveglio. Non perché dovesse trovare qualche modo per farsi perdonare dai partecipanti, quello era ormai un problema risolto per lui, ma aveva un piccolo conto in sospeso dalla notte precedente ancora irrisolto.

Aveva un conto in sospeso con lxi.

Aveva un conto in sospeso col sux carx amicx.

Voleva delle risposte, voleva mettere fine alla sua infinita serie di domande che lo tormentavano sulla situazione attuale in cui si trovavano.

Perché tutto questo?
Perché lui fra tutte le persone?
Cosa l'ha spintx a fare questo? Il giorno del suo compleanno poi.
Voleva solo festeggiare un compleanno tranquillo, farsi dei nuovi amici e raccontare tutto quanto a sua zia, di come si fosse divertito e di tutte le attività fatte assieme agli invitati. E chissà, potevano essere amici alla fine della festa.

Quanto le mancava sua zia Becky.
Ma sa dov'è?  Lo starà cercando? Oh, quanto voleva abbracciarla e dirle che le era mancata.

Mentre si poneva tutti questi quesiti, era giunto alla sua stanza. Una stanza usata da lxi e Swan per i loro scopi, collegati naturalmente al Killing Game, il ragazzo aprì la porta, non solo trovandoci lxi, ma anche altre due persone, cosa che fece sgranare gli occhi del rosa. Lxi si accorse della sua presenza, e un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra, contrariamente all'altro che aveva un'espressione turbata sul viso.

“Ricky! Cosa ti porta qui? Ti è piaciuta la festa? Modestamente sono statx bravx, vero?” gli chiese quella persona, mentre gli altri due rimanevano in silenzio, immobili, a guardare la figura di Richard. “É stata molto bella è tutto ma...” “Ma cosa? È andato storto qualcosa? Se è così parlerò personalmente con Swan e il prossimo anno sarà ancora più bella la tua festa di compleanno! Oppure la torta che ti ho preso non era buona? Tranquillo, ne prenderò una ancora più deliziosa il prossimo anno!” venne interrotto da lxi, prima che Richard potesse continuare a parlare. ”No, non è per questo, la festa non aveva nulla di sbagliato ma... Era neccessario? Insomma, tutta la storia del Killing Game e il resto? E se le famiglie li stessero cercando? E se chiamano la polizia e capiscono che ci sei tu dietro e ti arrestano?!”

Xlx ragazzx rise divertitx, si alzò dal suo posto, poggiando le mani sulle spalle dell'amico. “Ricky, tu non ti devi preoccupare, Swan e io abbiamo tutto sotto controllo, e ti assicuro che la polizia non mi metterà alcun dito addosso. Intesi?” lo rassicurò, mentre il suo sorriso divenne sempre più largo.

“... Posso farti una domanda?”
“Tutto quello che desideri.”
“... Cosa c'entro io con tutta la situazione del Killing Game?”

Richard si penti immediatamente di aver posto quella domanda, poiché il sorriso di lxi si spense e mollò la presa sulle sue spalle “Tu non c'entri assolutamente niente, anzi, non vedo ragioni per le quali ti devi sentire colpevole del mio operato, insomma, la lista dei compleanni, la stanza svago...” iniziò il suo discorso “non avevi motivo per fare nulla di tutto ciò, non devi sforzarti per coprire il mio operato. Non voglio che ti senti in colpa per le cose che ho fatto io. Non è neccessario.” aggiunse, ma c'era ancora una domanda che tormentava la testa di Richard.

“... E se prendessero l'idea di uccidermi?” chiese, una leggera punta di paura era percepibile dal suo tono di voce, lxi riportò la mano sulla spalla dell'amico, con un espressione spaventosamente seria sul viso. “Nessuno lo farà, perché se lo faranno, e vengo a scoprire chi è stato gli è la farò pagare cara. Non ti preoccupare di questo. Fin quando sei sotto la mia ala non ti succederà nulla. Questa è una promessa.” lo rassicurò nuovamente, con un leggero e macabro sorriso sul viso

“Me lo prometti? Mi prometti che mi riporterai sano e salvo a casa? Non voglio che zia Becky si preoccupi! Sono...”
“Sei l'unica persona che le è rimasta dopo la morte di tuo zio e dei tuoi due cuginetti. Lo so bene Ricky, lo so.”
Richard mostrò il mignolo “di nuovo, me lo prometti?” lxi fece un sospiro divertito, intrecciando il mignolo con quello dell'altro “Promesso.”

Sul volto di Richard spuntò un sorriso, abbracciandolx “Grazie! Grazie grazie grazie grazie grazie!!”, a vederlo così contento, anche sul volto di lxi apparve un sorriso, accarezzando la testa del ragazzo “Adesso che ne dici di-”

Prima che Richard potesse chiedere o fare altro, Swan fece il suo ingresso, aveva delle buste in mano, e aveva un espressione seria e minacciosa sul volto. “█▉▊█▉▊█ ▉▊█▉▊, ho qui tutto quello che mi hai chiesto.” disse, poggiando le lettere sul tavolo, lxi si allontanò da Richard, osservando con soddisfazione il contenuto. “Fantastico lavoro come sempre, Swan! Scusa Ricky, ma ti chiedo di andartene adesso, devo fare adesso delle cose importanti per il Killing Game. Sai, per dar loro una piccola spintarella!”
“Ma-”
“Vai a dormire, Richard.”

Il ragazzo si ammutolì, avvicinandosi lentamente alla porta, sussurrando un debole “Buonanotte”, prima di varcare la porta e uscire da quella stanza e senza ottenere dall'altrx una risposta. Si avviò con una lentezza disarmante alla porta di camera sua, e con la stessa lentezza si stese nel letto, abbracciando un pupazzo, un regalo di compleanno da parte di uno dei partecipanti che nemmeno ricordava chi gli è lo avesse regalato. Amare lacrime scesero dalle sue guance e continuò così, fino a crollare e addormentarsi, e attendere il mattino per svegliarsi.

“Questo si che stimolerà il gioco.” Lxi rise divertitx, ridando le buste alla rossa, e facendole segno di uscire. La ragazza riprese le buste, uscendo dalla stanza successiva.
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29 Ottobre 2030
Ore 10:00

Ed erano tutti riuniti lì.
C'era chi era più tranquillo, chi più teso, Ryota rientrava fra quelli che erano più tesi.
Durante le investigazioni non avevano trovato niente di utile, poiché molte zone erano inaccessibili, l'idea che non vi era nessuna uscita lo terrorizzava.

Non sarebbe più tornato a casa?
Non avrebbe più rivisto sua sorella?
Fumie si chiederà dov'è?

“Con permesso, iniziamo noi.” parlò Dae per il suo gruppo, attirando l'attenzione su di sé, e risvegliando Ryota dal suo stato di trance. “Abbiamo esplorato la zona svago che ci ha fatto il moccioso, e apparte una porta nascosta nella carta da parati non c'era nulla, al suo interno abbiamo trovato una sorta di negozietto, dove tutto sembrerebbe gratuito e una lavanderia completamente abbandonata.” spiegò il taekwondoin, venendo interrotto da Clementina “E io ho fatto amicizia con un ragno!” Disse contentx xlx ragazzx dai capelli arancioni. “Era pieno di ragni, e le lavatrici erano completamente andate, rotte, mal funzionamenti.” Proseguì Mihkel, mettendo una mano sulla guancia. “Nel negozio era assente una cassa, penso possiamo prendere tutto quello che vogliamo senza che ci arrestino per furto.” disse poi Yuichi, sgranocchiando un biscotto che si trovava in un vassoio. “e io che ho appena detto?” Chiese Dae, rivolgendosi al Fire Performance, che ignorò l'altro tornando a sgranocchiare il biscotto

“Nell'ala esterna abbiamo trovato una porta e due casette, dove una delle due casette e la porta sono bloccate e sicuramente Swan avrà le chiavi per aprirle.” disse Delilah, accarezzando una rana peluche, ottenendo un cenno affermativo da parte di Jude e Ryota. “Noi abbiamo trovato una teca abbandonata.” disse Rei, giocando con i pollici. “Puzzava! Puzzava in maniera inaudita!” Aggiunse Melody, disgustata all'idea, il solo pensiero fece venire a Leandro il (Tw) voltastomaco dalla scoperta che aveva fatto. “C'era una sorta di botola, c'era un sacco con dei (Tw) fottuti animaletti morti, mi chiedo cosa se ne fa Swan di quei cosi, a meno che non ha una sorta di serpente.” disse, e la cosa disgustò molti dei presenti. “(Tw) Animali morti?! Questa cosa è immonda! Perché tenerli lì?” Quello a porre quelle domande di Jude, che ottenne una scrollata di spalle da parte di Leandro “Che ne so io! Non entro nella testa di quella svitata purtroppo! O ha un serpente o li ha uccisi per intrattenimento personale”

In tutto questo discorso l'unica cosa udibile fu un “che schifo” da parte di Delilah e Aignéis che scosse la testa a scacciare qualcosa

“Noi abbiamo trovato un infermeria, una biblioteca chiusa a chiave e uno spogliatoio completamente abbandonato..” disse Rémiel per il suo gruppo.

“E c'era un manichino che stava per ammazzare Amanda!! Ma Loiza ha rovinato tutto! Avremmo avuto un possibile primo omicidio!” aggiunse Aoi sbuffando a come la rosa avesse rovinato un potenziale omicidio lì dentro. “COSA?!” Fu l'unica cosa che disse Leandro, alzandosi verso la sorella per assicurarsi che stesse bene.

“Leandro, sto bene, Loiza è riuscita ad allontanarmi da quel coso. Calmati.”  disse Amanda, mentre Loiza e Venera sembravano turbate al ricordo del giorno prima. “Come faccio a calmarmi?! Potevi farti male o peggio! Potevi-”
“Leandro, sto bene cazzo.”

“Non... Non tirate più fuori l'argomento. Mi avete anche chiuso fuori con quella roba infernale!” sbuffò Venera, indicando il gruppo con fare accusatorio. “Non lo abbiamo fatto apposta! E al contrario tuo Loiza stava per essere acchiappata! E chissà cosa poteva succederle se non intervenivano quelli in giardino.” rispose di rimando Amanda, puntando a sua volta il dito contro la viola “Almeno tu sei riuscita a nasconderti..” mormorò Loiza fra sé e sé, tremando leggermente al solo pensiero del manichino.

”In sostanza, nessuno ha trovato una via d'uscita...” disse Gale sconsolato mentre sparecchiava, Loiza si alzò per aiutare il pasticcere. Di solito Gale cucinava e Loiza lavava i piatti, di tanto in tanto aiutando l'altro con la preparazione del cibo.

Theo però teneva la chiave trovata il giorno prima nella tasca del jeans, non ancora pronto a dire di tale scoperta agli altri, decise di uscire in fretta dalla cucina, lasciando alcuni perplessi a tal riguardo. Doveva ancora capire cosa apriva, e fin quando non lo avrebbe scoperto preferiva tenere l'oggetto con sé.

Loiza era intenta a iniziare a lavare i piatti, stava preparando tutto e aprì il rubinetto, bagnando la spugna e cominciando a insaponare il primo piatto, si girò trovando con suo stupore Leandro che prese un altro piatto e ci buttò il detersivo sopra. “É per ringraziarti per aver salvato mia sorella, don't thank me!” disse lo sharper, cominciando a passare la spugna sul piatto. I momenti che vi seguirono erano un silenzio a dir poco imbarazzante. Fin quando lo sharper decise di rompere il ghiaccio ”Sai, ho iniziato a fare lo sharper grazie a mia sorella Gabriela, sono anche riuscito a vincere una competizione perché ho fatto la tavola da surf più bella!” disse il ragazzo corvino con aria fiera, posando il primo piatto “pulito” e prenderne un altro.

“Tu? Come hai ottenuto il titolo?” le chiese Leandro, la rosa era concentrata a lavare i piatti che fece una faccia confusa alla domanda dell'altro. “Come hai ottenuto il titolo?” ripeté l'altro. “Oh... Sempl-” la ragazza si interruppe “Semplicemente mi è bastato fa-” un altra interruzione da parte di lei. “dicevo, fare un trucco a una signora e farmi conoscere.” con un po' di fatica la rosa rispose. Prendendo una padella e cominciando a insaponarla. Il duo aveva quasi finito, mancavano alcuni piatti, bicchieri e posate, ma Loiza diede una veloce occhiata al lavoro di Leandro e vedere che alcuni piatti non erano lavati benissimo, ammucchiati dentro il lavandino e ancora pieni di schiuma. Prima che potesse dire qualcosa, senti qualcosa di umido sulla suola dei piedi, ma non ci dette molto peso.

“Heey, non senti anche tu questa sensazione di bagnato sulle caviglie?” e quella domanda di Leandro fece scattare in Loiza un campanello d'allarme, guardando sotto i suoi piedi, vedendo dell'acqua all'altezza delle caviglie.

“MERDE!”

Fu l'unica cosa detta dalla ragazza, chiudendo velocemente l'acqua e vedendo molti piatti lavati da Leandro messi a caso, coprendo tutto il lavandino e facendo cadere dell'acqua. “Abbiamo sentito urlare cosa suc-” Ryota, Yuichi e Amanda erano entrati vedendo Leandro sopra una sedia, per non bagnarsi ulteriormente e Loiza con dei tovaglioli, intenta a sistemare il disastro formatosi sul pavimento, prendeva strati di tovagliolo a più non posso, con scarsi risultati.

“LEANDRO, SCENDI E PRENDIMI UNO STRACCIO!” Urlò a quel punto disperata la Make Up Artist, bagnandosi ulteriormente il vestiario. “E bagnare i miei bellissimi jeans?! Mai!” Replicò lo sharper, ottenendo una risata da parte di Yuichi nel processo. “Leandro, una fanciulla in difficoltà si aiuta, sai? Non è molto cortese da parte tua.” lo punzecchiò il Fire Performer, nel frattempo Amanda era corsa a prendere uno straccio.

Ryota era fermo, non sapendo cosa fare, volendo aiutare la ragazza dai capelli rosa, col risultato che scivolò sul pavimento bagnato, mugolando un “Ahi...” e massaggiandosi il fondoschiena a causa dell'impatto, la ragazza, in seria difficoltà sospirò, passando l'ennesimo strato di tovagliolo, cercando di asciugare vicino al lavandino, ma non si accorse che dell'acqua le era caduta sul capo, bagnandole completamente il volto e i capelli.

La cosa si era conclusa con Amanda tornare con gli stracci, Leandro ancora sopra una sedia per non bagnarsi, e il resto dei presenti, a ovvia eccezione dello sharper cercare quanto più possibile di asciugare il pavimento, prima che Swan potesse arrabbiarsi.

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Dopo la condivisione di informazioni, Jude era andato in bagno, era andato nel negozietto poco prima per mettersi alla ricerca di un eyeliner, una volta trovato si mise davanti allo specchio del bagno, poiché la mattina non aveva avuto il tempo di farsi i tre triangoli, perciò decise di rimediare in questo momento.

Era solo un eyeliner, nulla poteva andare storto, vero? Doveva solo fare tre triangoli ed era fatta. Qualcuno non poteva sbucare da dietro e-

“Che stai facendo?” Jude si girò per vedere la figura di Mihkel, davanti lo stipide della porta, guardando con un piccolo sorrisetto la guardia carceraria, il quale era rimasto immobile sul posto, con ancora l'eyeliner fra le mani, che catturò l'attenzione dell'altro. “Oh! Vuoi per caso farti quei disegnini che fai di solito? Posso darti una mano!” disse il face painter, afferrando delicatamente il mento della guardia carceraria con una mano e con l'altro prese l'eyeliner, avvicinando la punta sul sott'occhio dell'altro, proseguendo a fare il suo lavoro.

“Mihkel, davvero, non dovevi.”
“Invece si! Potremmo definire questo l'inizio di una luuuuunga amicizia, heheh! Possiamo conoscerci meglio dopo, che ne pensi?”

Passarono esattamente tre minuti da quando Jude decise di fare amicizia con Mihkel, minuti dove il face painter parlava in maniera incessante su come secondo lui le farfalle fossero dei robot inventati dagli alieni o di come vorrebbe fare una cosa buffa col gelato per sollevare l'umore degli altri - cosa molto improbabile per la guardia carceraria. - ma un solo quesito irrompeva nella testa di Jude, e dopo un momento di incertezza e titubanza porse la seguente domanda:

“Se posso chiedere, cosa hai fatto a l'occhio?”
“Oh? Ti chiedo cos'è successo al mio occhio? Beh...” i momenti che seguirono furono un silenzio e un sorriso sinistro da parte del face painter, che fecero congelare la guardia carceraria sul posto. “... Mihkel? Quel sorriso non mi piace per nulla.” mormorò Jude, rimanendo fermo sul posto. “Mi è stato strappato via da una tigre!” A quelle parole Jude sgranò gli occhi per lo shock. “Cosa..?” “PUAHAHAHAHAH Sto scherzando! Oddio, dovresti vedere la tua faccia! Comunque quello che è successo al mio occhio...” porse un dito sulle labbra “É un s-e-g-r-e-t-o.”

In tutto questo, Jude non sapeva nemmeno come reagire, sbatté più volte le palpebre, prima di rimettersi composto. “Capisco. Non volevo essere invasivo, mi dispiace.” “Non ti preoccupare! Oh! Voglio fare quella cosa col gelato della quale ti stavo parlando poco prima! Gli altri lo adoreranno!!” Mihkel alla sua stessa idea batté le mani come un bambino, e prima che il castano potesse ribattere, Mihkel lo prese per un polso, trascinando l'altro in cucina.

L'entusiasmo del Face Painter si spense quando vide un cartellino davanti l'ingresso della cucina col scritto “Pavimento scivoloso, non entrare!” e la figura arrabbiata di Swan davanti la porta. “Non potete entrare.” annunciò lei ai due, Mihkel mise il broncio cercando di entrare e con scarsi risultati.

“Perché?! Voglio mostrare al mio amico Jude la mia creazione col gelato!” Disse Mihkel con toni arrabbiato. “Oh. Per quello ringrazia i tuoi compagni che hanno allagato la cucina e ho dovuto rimediare al loro disastro. Quindi al momento la cucina non è accessibile.” Disse semplicemente la rossa, rimanendo ferma dov'era.

Jude prese il ragazzo per le spalle, nel tentativo di calmarlo e portarlo lontano dalla cucina, doveva farsi venire un'idea, e gli venne un lampo, guardando la rossa.

“Swan, i fiori in giardino possiamo raccoglierli?”
“Non c'è nessuna regola che lo vieti, fate pure basta che non facciate casino in giardino o che proviate a fare i furbi scavando un tunnel, perché se è quello il caso vi chiudo in quel tunnel, chiaro?”

La guardia carceraria poi si voltò verso il Face Painter, con un lieve sorriso. “Hai sentito Swan? Che ne dici se andiamo a raccogliere qualche fiore in giardino?” quella proposta fece illuminare gli occhi di Mihkel, saltellando e prendendo le mani di Jude, correndo verso il giardino sotto lo sguardo di una Swan basita. “SIIIII, ANDIAMO A RACCOGLIERE I FIORI!!”

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Dae e Venera si trovavano nella stanza dell'attrice teatrale, e il perché era semplice: stavano studiando un piano per smascherare la finta amnesia di Ryota. Il primo sembrava serio nel smascherare la sua “doppia faccia”, l'altra si limitava ad ascoltarlo e basta, annuendo con disinteresse a tutto quello che il ragazzo diceva.

Questo finché non si aggiunse una terza presenza: Theo. Egli alla presenza dei due pareva molto teso, si sedette sul suo letto, rivolgendo le spalle ai due. Facendosi gli affari suoi. E i due dovevano cercare di essere i più discreti possibili, Venera pareva nemmeno fidarsi dell'hacker, lanciandogli qualche occhiata di tanto in tanto. E proprio in quei momenti, che l'attrice teatrale vide qualcosa luccicare sulla tasca dell'hacker.

“Theo, cosa hai in tasca?” chiese con fare sospettoso la viola, attirando la sua attenzione, e a sua volta gli occhi di Dae erano sulla sua figura. Il ragazzo deglutì, mormorando un “niente.”, sperando di essere lasciato in pace, ma sfortunatamente per Theo, questo non accade. “Non provare a mentirci, Theo, hai una cosa che luccica dalla tasca e di sicuro non l'ho immaginato.”  dopo quella frase, Dae frugò nella tasca dell'hacker, trovando la chiave che l'altro aveva trovato il giorno prima.

“Ma tu guarda. E per quanto pensavi di tenerla nascosta, mh?” disse Venera, guardando con uno sguardo di fuoco il corvino. “Non ti sembra ovvio, Venera?” Dae, a quel punto si rivolse all'altra, con un'espressione seria. “Theo voleva scapparsela senza di noi. Probabilmente apre qualcosa, forse un'uscita, chissà...” continuò il discorso Dae, mentre Theo, faceva cenno di no con la testa, il suo intero corpo tremava dal terrore. “Non diremo agli altri della tua scoperta, ma ad una condizione.” Dae era abbastanza vicino a Theo con uno sguardo serio.

“Tu ci aiuterai in una cosa, non ti diremo cosa, scoprirai tutto a tempo debito. Mi sembra un buon affare no?” L'hacker non sapeva cosa fare, se non annuire, arreso e tenere sicuro il suo segreto. “Ottimo, direi che abbiamo un accordo.” disse Venera, e, insieme a Dae, uscirono dalla stanza.

“Certo che è stato lo spettacolo più pietoso che io abbia mai visto.” Theo si girò di scatto per vedere chi avesse detto quelle parole: Aoi.

La ragazza dai capelli blu era poggiata sullo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto con la sua solita espressione annoiata. “Davvero ti sei fatto ricattare così? Da quei due poi?” la ragazza sospirò, mettendo una mano sulla spalla di Theo. “Mi sembri parecchio disperato per quella cosa, tu reggi loro il gioco, e io ti aiuto a recuperare quella stupida chiave. E inoltre, con la tua testimonianza, useremo il loro ricatto a loro sfavore e tutti vedranno i loro veri colori, non è una cosa che faccio tutti i giorni, sentiti onorato.”

Theo aveva gli occhi sgranati, davvero Aoi voleva aiutarlo? E se Dae e Venera venissero a scoprirlo? Che gli avrebbero fatto?

Mille domande entrarono nella testa del povero hacker, ma quel piano della Criminologa era la sua possibilità di recuperare la chiave, e, far fare quei due una brutta figura se avessero provato a dire che era prima in suo dominio. E poi scoprire cosa pianificavano equivaleva a raccogliere informazioni, occasione più che sufficiente per l'hacker di smascherare il duo davanti a tutti.

Lo sguardo terrorizzato dell'hacker divenne presto uno sguardo serio, con gli occhi puntati sulla figura della ragazza di fronte a lui.

“Quindi che fai? Accetti?”

“Accetto.”

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29 Ottobre 2030
Ore 20:30

Quasi tutti i partecipanti erano riuniti in sala svago, alcuni avevano preferito passare la notte in camera a riposare, avevano trovato nel negozietto alcuni giochi di gruppo, e un gruppetto formato da Clementina, Delilah e Rei erano intenti a giocare a uno di questi giochi, più precisamente un memory con le figure degli animali.

“Un altra coppia trovata!” disse Delilah, trionfante, e quella era l'ultima coppia, e la Amiguri Crocheter aveva già trovato un bel po' di coppie, garantendoxlx la vittoria per quel round. “Ma... Come?” mormorò incredulo Rei, mentre Clementina aveva messo su un tenero broncio.

“Posso unirmi a voi?” a fare quella domanda di Rémiel, che si avvicinò al piccolo gruppo con un sorrisino. “Certo!! Stavamo giusto cominciando una nuova partita!” rispose Clementina mentre Rémiel prese posto.

Pian piano le carte coperte furono messe sul tavolo, segnando l'inizio di una nuova partita di Memory. “In quanto vincitrice dello scorso round inizio io.” annunciò Delilah, girando la carta che vide raffigurante un furetto. La rosa si prese del tempo, girando un'altra carta: la carta di una papera.

La ragazza rimise le carte coperte, sbuffando. “Rei, è il tuo turno.” Rei girò la prima carta, raffigurante un criceto, e ne girò successivamente un altra, rilevandosi nuovamente una coppia errata, poiché la figura era quella di una mucca.

Rei voltò di nuovo le carte, “Clementina è il tuo turno.” disse e xlx erpetologo girò immediatamente due carte, il furetto e la mucca, rivelando la terza coppia errata. “Oh che peccato... Tocca a te Remì!”

Rémiel girò la prima carta, il furetto, il buttafuori aveva fatto centro, girando la carta girata già da Delilah e Clementina in precedenza.

Aveva trovato la prima coppia.

“Oh.” disse semplicemente Rémiel, prendendo le due carte e mettendole nella sua postazione. Era di nuovo il suo turno, poi si ricordo anche della mucca, girò le due carte raffigurante l'animale in questione, seconda coppia trovata.

“Wow Delilah, ti stai facendo battere da Rémiel!” disse Rei e Delilah alzò le spalle. “non per molto, ha solo avuto la fortuna del principiante.”

E la partita si concluse. Rémiel aveva trovato quattro coppie: Furetto, Mucca, Gallina e Foca, Delilah tre coppie: Papera, Grillo e Agnello, Delilah e Rei avevano trovato una coppia a testa: Koala per xlx raccontastorie e Farfalla per l'erpetologo.

“Rémiel ha tolto la corona a Delilah in questo gioco!” Disse Rei mentre Delilah mise ordinatamente le carte sul tavolo. “Complimenti per la vittoria.” disse soltanto e poi aggiunse “Cambiamo gioco? Questo mi ha stancato.” Clementina si alzò dal suo posto e si diresse nella libreria dove Richard aveva messo i vari giochi di gruppo, poi tornò con un kit per fare dei rossetti fai da te. “Lo facciamo? Secondo me è adatto a un gruppo e sembra super divertente!!” Rémiel non pareva esattamente convinto. “Clementina, possono esserci sostanze che possono essere fortemente dannose.” Delilah rifletté un momento e poi si girò verso Rémiel “non importa, useremo te come cavia da laboratorio!” “Aspetta, cosa?”

Il rossetto era pronto, il colore non era esattamente uno dei più belli, e Clementina aveva messo troppa aroma all'arancia. “Il colore non mi sembra bellissimo...” disse Rei, voltandosi poi verso Rémiel. “Non vorrei essere al tuo posto in questo momento..” la Amiguri Crocheter si mise di fronte al buttafuori. “É ora di vedere se questo kit è sicuro, vedi di stare fermo.”

“Oh ciao Theo! Vuoi fare rossetti con noi!” xlx ragazzx dai capelli arancioni si rivolse così al corvino, e facendo girare gli altri di scatto, Rémiel fu costretto a coprirsi le labbra a causa del rossetto. Theo fece no con la testa, tornando a starsene per i fatti suoi. Rémiel si era accorto che era dalla cena che aveva visto il ragazzo perso a pensare a qualcosa, ed era il primo ad uscire dalla mensa, voleva scoprire se c'era qualcosa che non andava in lui, ma parlarne e lasciare soli i tre non pareva il caso.

Fatto sta che Theo venne costretto a unirsi al gruppo da Clementina, e preparò nuovamente la miscela per i rossetti. “Adesso proviamo come sta a Theo!!” quelle parole fecero paura all'hacker, tanto da nascondersi dietro la schiena di Rémiel pur di non farsi mettere quella cosa fatta dalla rosa e dallx arancione nelle labbra.

Delilah prese di forza l'hacker, applicando un rossetto di un colore secondo Rémiel più bello di quello che avevano fatto a lui, e che profumava di mela. “SIETE FAVOLOSI, VI STANNO BENISSIMO!” esclamò Clementina, mentre Theo corse fuori, probabilmente a lavarsi il rossetto.

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Invece di stare nella sala svago, alcuni preferirono stare nelle loro stanze a riposare, e fra quelle persone vi erano Melody e Gale. Le quali erano già in pigiama e pronte per andare a letto.

La Make Up Artist aveva annunciato di voler farsi una doccia prima di andare a letto, e la rosa uscì dal bagno, col pigiama e una crocchia disordinata, si stese nel letto singolo e si addormentò. Era ancora stremata dal pomeriggio e potevano capire il perché era così esausta.

Quando tornò in camera aveva tutti i vestiti e i capelli bagnati, tanto che nell'arco della giornata si era sistemata più volte il trucco e si toccava più volte i capelli, e sarà rientrata in camera un due/tre volte per lavarli nuovamente, temendo che l'incidente avesse avuto ripercussioni sulla sua cute. E per quanto i due cercassero di rassicurarla, era servito a poco, e stava molto tempo col phon puntato per assicurarsi di averli asciugati bene, voleva apparire decente e non ammalarsi lì dentro, non era il caso.

“Gale, sei ancora sveglio?”

Nessuna risposta.

“Gale?”

Ancora nulla.

“Gale, stai dormendo?”

Niente, la ragazza si arrese e fece per addormentarsi, fin quando non sentì la voce del pasticcere.

“Si Melody, hai bisogno di qualcosa?” chiese il pasticcere, a che la ragazza si girò per guardarlo in faccia, sembrava molto agitata e Gale percepì osservandola “Melody? Tutto apposto?” le chiese, preoccupandosi. “S-Si... Solo che...” la ragazza si fermò un momento.

“Ho paura... Paura che- che-” La cantautrice portò le mani a stringere il maglione del pigiama sulla zona del petto, mentre i suoi occhi divennero lucidi. Gale percepì il messaggio, portando entrambe le mani sulle spalle dell'altra “Melody ascoltami. Va tutto bene, tu starai bene. È solo tutto un grosso scherzo organizzato da Swan per farci paura! Ci staranno sicuramente cercando, insomma, diciotto ragazzi scomparsi non credo passerà innoservato!” provò a rassicurarla la pasticcera, dandole delle leggere carezze sulla schiena, a quel contatto la rossa pareva essersi calmata, mollando piano piano la presa salda sul maglione.

“F-Forse hai ragione, forse ci stanno cercando...” Gale cominciò in tutto questo a sentire gli occhi semore più pesanti, portò una mano sulla bocca, sbadigliando. “Che ne dici se dormiamo? Non so tu, ma io mi sento molto stanco...” annunciò lui, mentre la ragazza annuì. “Buonanotte Gale...” “Buonanotte anche a te, Melody..”

Il biondo chiuse gli occhi, e aprirli successivamente vedendo che la rossa si era poggiata con la testa sulla sua spalla, mentre era caduta in un sonno profondo.

Inizialmente a quel contatto improvviso rimase sorpreso, un piccolo sorriso poi addobbò le sue labbra, richiuse gli occhi e tornare a dormire.

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30 Ottobre 2030
Ore 8:00

“Bene, è tutto pronto e deciso.” disse lxi, mentre Swan controllava per l'ultima volta che il contenuto delle buste fosse indirizzato al giusto destinatario, fatto ciò, prosegui a caricare una pistola.

Richard osservava xlx due da lontano, era curioso e provò ad avvicinarsi per vedere cosa stessero pianificando

“No, ragazzino. Torna a giocare coi pupazzi, questa è roba privata.” lo minacciò la donna, mentre lxi gli mise una mano sulla spalla

“Ha ragione Swan, questa è, appunto, roba privata. E come ho già detto ieri sera, tu non c'entri nulla.” Poi gli dette delle pacche sulle spalle,  come per incoraggiarlo ad uscire. “Piuttosto, all'ingresso ti ho lasciato la colazione, ho mandato Swan a compratela personalmente, così sono sicurx che nessuno provi ad avvelenarti! Sono i croissant alla crema! I tuoi preferiti!”

A quelle parole il rosa aveva gli occhi a stellina, saltellando per tutta la stanza. “Grazie! Grazie grazie grazie!! Oh, Swan posso abbraccia-”
“Toccami e sei morto.”
“Swan!”

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Ryota quella mattina era sveglio, pronto per una nuova giornata, uscì dalla sua stanza e incontrò strada facendo Rémiel, il quale sembrava non aver dormito, si dettero il buongiorno e si diressero in cucina per fare colazione.

Con loro sorpresa, non c'era nessuno, a eccezione di Aignéis, quale era intenta a stendere una crema al cioccolata e Yuichi, che stava bevendo del tè con accanto dei biscotti.

“Oh! Buongiorno ragazzi!” disse Aignéis con un sorrisetto. Yuichi fece soltanto cenno di saluto con la mano, mentre prese ad addentare un biscotto.

“Buongiorno!” disse Ryota, con entusiasmo, Rémiel mormorò un “giorno” mentre prese a sbadigliare, quella notte non aveva dormito per niente e prese a farsi del tè.

“Dove sono tutti gli altri?” Chiese Ryota, cercando di capire l'assenza degli altri. “Swan ha detto che aveva un annuncio da fare fra qualche minuto, ci ha dato il tempo di fare colazione e poi andare da lei.” Rispose Yuichi, e dalla sua faccia, era comprensibile che non avesse un buon presentimento a riguardo, e faceva pure bene.

“Se volete vi aspettiamo, fate con calma!” disse invece Aignéis mentre prese posto a tavola, addentando una fetta biscottata.

La colazione fu estremamente silenziosa, e i quattro, dopo aver lavato gli utensili sporchi, andarono al padiglione centrale, dove trovarono il resto del gruppo, Swan era già lì, in piedi davanti a loro, con uno sguardo serio e minaccioso.

“Vedo che non avete iniziato a uccidervi fra di voi, e sono passati quattro giorni, siete davvero determinati, lo ammiro.” disse, mentre un manichino robot -con sommo terrore di Venera e Loiza- passava e dare delle buste ai partecipanti, alcuni erano titubanti ad aprirne il contenuto.

In preda alla curiosità, Ryota aprì la busta, e rimase confuso e sorpreso a trovare una foto di Fumie. Non capiva, ma sentiva che non era niente di buono.

Anche gli altri avevano più o meno avuto la stessa reazione, addirittura Leandro e Amanda trovarono le foto di tutti i loro fratelli.

“Che scherzo di merda è questo? Cosa ci dovrebbe rappresentare tutto ciò?” chiese Yuichi con poca pazienza in corpo a quel punto il sorriso di Swan divenne un sorriso più macabro. “É il momento del vostro primo movente per dare il via al gioco!” annunciò lei, con un sorriso maligno. “Movente?!” Chiese Mihkel.

“Vedete le foto che avete ricevuto nelle buste, no?” disse la rossa. “ottimo, perché se non ucciderete qualcuno entro una settimana moriranno tutte le persone presenti nella busta. Penso che ci teniate ai vostri cari.”

Fu a quel punto che Ryota sgranò gli occhi e abbassò lo sguardo.

Fumie stava rischiando di morire per colpa sua.
La vita di sua sorella era appesa a un filo ed era tutta colpa sua.
Fumie era in pericolo ed era tutta colpa sua.

Il respiro di Ryota si fece sempre più irregolare.
Il sudore iniziò a colare dalla sua fronte.
Le lacrime minacciavano scendere dal suo viso

Voleva salvare sua sorella, si, ma allo stesso tempo non voleva sacrificare qualcuno per farlo. Era davvero nel panico

“Questo non è giusto!” urlò Aignéis “Come puoi mettere in mezzo degli innocenti!? Che ti hanno fatto?! Cosa ti abbiamo fatto?!” aggiunse, quasi in preda a una crisi, Swan sembrò non curarsene, pulendo la pistola nel frattempo. “Avevo bisogno di stimolarvi, sapete, sto iniziando ad annoiarmi, voglio azione.”

“Seconda cosa.” disse poi, fulminando precisamente Loiza e Leandro con lo sguardo. “Quando dissi di non mettere sottosopra il posto sembra che nessuno abbia reperito bene il messaggio. Ho visto il vostro piccolo incidente in cucina. E il fatto che nemmeno sapete lavare un piatto è grave.” disse la rossa, Loiza teneva la testa bassa, visibilmente a disagio, Leandro invece non pareva contento.

“Woh amica, è stato un dannato incidente! Non volevamo farlo apposta!” provò a giustificare Leandro, con scarsi risultati poiché fece solo arrabbiare di più Swan. “Per questa volta ve la cavate a pulire per una settimana la cucina, e non voglio trovare nemmeno un singolo piatto mancante, o le conseguenze saranno anxkra più tragiche. Sono stata chiara?” Loiza si ritrovò ad annuire, non volendo immaginare altro, Leandro sbuffò, prima di mormorare un “si” seccato.

“Avete esattamente una settimana di tempo per commettere il delitto perfetto a partire da oggi.”

E con questo, la rossa se ne andò, lasciando impauriti i partecipanti.

“Sta scherzando! Sarà meglio sia uno scherzo!” urlò Yuichi, buttando la busta per terra. “Deve esserlo! Finirebbe in galera se provasse a uccidere uno dei nostri cari!!” urlò a sua volta Rei. “Manteniamo la calma.” Rémiel provò a prendere in mano le redini della situazione, cercando di instaurare calma “Sicuramente è tutto uno scherzo, lo fa solo per intimorirci. Non dobbiamo dargliela vinta.” “Remi ha ragione, se ci uccidiamo a vicenda facciamo solo il suo gioco!” disse Melody, rafforzando ancora di più lo il discorso del buttafuori

Ryota non commetteva il discorso, parendo perso a fissare il vuoto e con le lacrime che copiosamente caddero dal suo viso, con un solo pensiero in testa: Fumie.

Stava rischiando di perderla
Stava rischiando la sua vita
Ed era solo colpa sua.

“Ryota, sei fra noi?” gli chiese Aoi, non ottenendo alcuna risposta “Eeeh no, lo abbiamo perso.” aggiunse, allontanandosi.

Fumie sta per morire.

Fumie è in pericolo.

Lei ha fatto così tanto per te e tu la ripaghi così?

È colpa tua Ryota.

Solo colpa tua.

Se non partecipavi alla festa, niente di tutto questo sarebbe successo.

Fumie starebbe bene, e non sarebbe in pericolo.

È solo colpa tua.

⚝──⭒─⭑─⭒──⚝

Ed eccoci col nuovo capitolo!!
Più corto dei due precedenti ma anche pieno di momenti silly

Si nuovo, mi scuso per aver cannato i vostri personaggi e errori vari

Also
Il prossimo capitolo sarà il capitolo dell'omicidio e ancora alcuni di voi non mi hanno consegnato le parti private, quindi pretty please consegnatemele perché ho in mente una cosina carina e poi mi servono le reazioni per il trial 🥺

E questo è quanto, ci vediamo fra due mesi col prossimo capitolo/hj