๐‘ช๐’‚๐’‘๐’•๐’‰๐’†๐’“ 2 ๐’‚๐’“๐’„ 2 || ๐‘พ๐’‰๐’‚๐’• ๐‘ด๐’‚๐’Œ๐’†๐’” ๐‘ด๐’† ๐‘ฌ๐’—๐’Š๐’

TW: Presenza di alcolici, presenza di oggetti affilati e presenza di cadavere

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๐“๐จ๐จ๐ค ๐ฆ๐ž ๐ฐ๐š๐ฒ ๐ญ๐จ๐จ ๐ฅ๐จ๐ง๐  ๐ญ๐จ ๐ฉ๐ฎ๐ญ ๐ญ๐ก๐ข๐ฌ ๐ญ๐จ ๐›๐ž๐.
๐‹๐จ๐ฏ๐ข๐ง' ๐ฒ๐จ๐ฎ ๐ฐ๐š๐ฌ ๐ฅ๐ž๐ญ๐ก๐š๐ฅ, ๐ ๐ฎ๐ž๐ฌ๐ฌ ๐ญ๐ก๐š๐ญ ๐ฆ๐š๐ค๐ž๐ฌ ๐ฆ๐ž ๐ž๐ฏ๐ข๐ฅ, ๐ž๐ฏ๐ข๐ฅ.
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27 Gennaio 2023
Ore 12:00

La vita per lui era perfetta.

Non poteva chiedere di meglio. Insomma, era tutto come voleva lui.

Il ragazzo dai capelli rosa era andato fuori a fare una passeggiata con sua madre, e sarebbero andati a mangiare fuori per pranzo. E aspettava impazientemente di scoprire dove la madre lo avesse portato questa volta a mangiare.

Era tutto molto bello, ma ancora una volta, suo padre non c'era.

Ormai per lui non era piรน una novitร , suo padre era sempre assente per lavoro, o per altri motivi, collegati ad esso.

"Mamma, quindi papร  non verrร ?" chiese innocentemente il ragazzo dai capelli rosa, osservando la donna affianco a lui, mentre gli teneva la mano. Ella scosse il capo, con uno sguardo dispiaciuto. Lui aveva giร  capito tutto, lo leggeva nella faccia della donna.

"Purtroppo no, ha detto che era indaffarato col lavoro. E sai bene che diventa piuttosto irrascibile se proviamo a insistere..." gli rispose, con un tono malinconico. Abbassรฒ lo sguardo, un velo di tristezza era visibile sul suo volto. "Di nuovo?" chiese, triste e sconvolto, non era la prima volta che il padre era assente, ma voleva che per una volta lasciasse stare il lavoro e stesse con lui e la madre. E la donna annuรฌ nuovamente, spezzando ogni sua speranza di vedere l'uomo. "Perรฒ verranno anche gli zii Harold e Becky! E ci saranno anche Jack e Trevor, I tuoi cuginetti! Vediamo il lato positivo delle cose almeno." cercรฒ di rassicurarlo, e fu contenta che il suo tentativo ebbe successo, sul volto di lui si dipinse un grosso sorriso, guardando la donna. "Davvero ci saranno!? Evviva! รˆ da un sacco che non vedo Jack e Trevor!! Non vedo l'ora di giocare con loro! รˆ passato tanto tempo" esclamรฒ contento, saltellando felice a quella notizia. "Richard suvvia, non li vedi da solo una settimana." "appunto, รจ troppo!"

Suo padre era costantemente assente nella sua vita, questo era vero, ma almeno c'erano la sua mamma e il resto della sua famiglia a colmare la sua assenza e rendere migliori le sue giornate.

Anche la donna in cuor suo voleva che il marito spendesse almeno cinque minuti col suo bambino, frutto del loro amore -Almeno, cosรฌ lei credeva-. Voleva solo che fosse una figura piรน presente e amorevole verso di lui. Invece di essere preso costantemente dal lavoro e sempre furioso e accanito nei loro confronti senza ragione.

Ma sapeva, in fondo, di star chiedendo troppo.

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Erano arrivati in un bel locale, dove vi era una splendida terrazza, con una meravigliosa visuale sul mare, cosรฌ che i piccoli potessero svagarsi e divertirsi, gli adulti invece erano seduti a parlare del piรน e del meno.

"Quindi ancora una volta Dereck non รจ venuto." disse lo zio Harold, con voce ferma. "Camilla, questa storia non puรฒ piรน andare avanti. Ho tollerato che stessi con quell'uomo solo per il bene di Richard, purchรฉ avesse una figura paterna nella sua vita. Ma รจ evidente che non รจ in grado di fare nemmeno quello e che non gli importa nรฉ di te e nรฉ di Richard." continuรฒ il discorso, mentre Camilla picchiettava nervosamente le dita sul tavolo. "Lo so, Harold, ma sono fiduciosa che si libererร  e passerร  del tempo con lui, in fondo รจ suo figlio." rispose nervosamente la donna, portando una ciocca di capelli sul suo viso.

"Da quanto tempo siete sposati, Camilla? Tanto tempo. Hai mai visto UN SINGOLO PROGRESSO da parte sua per essere almeno un decente uomo di famiglia, marito e padre? No. Cosa aspetti a divorziare da lui? Non ti ama, e non vuole bene a Richard, ed รจ evidente. E Richard ormai รจ abbastanza grande per capirlo." quelle dure parole, colpirono la donna, come un proiettile. Non aveva mai preso in considerazione l'idea del divorzio, e non voleva, perchรฉ lo amava ancora e non voleva fare ulteriormente male a Richard. "davvero Harold, cambierร , ne sono certa, devo solo... Aspettare..." disse la donna, titubante. "Camilla, stai aspettando un suo cambiamento da troppo tempo. Sono tuo fratello e Richard รจ mio nipote, ho tutto il diritto di preoccuparmi del vostro benessere." rispose l'uomo a quella affermazione della donna, vedendo che nemmeno Camilla pareva essere convinta della sua affermazione.

E questa cosa alla donna la lacerava, come un coltello in pieno petto.

E per quanto continuasse a dirlo, e sperare in un cambiamento da parte sua, suo marito non era mai libero.

Non c'era mai, era sempre assente.

Sia nella loro vita di coppia, e sia nella vita di suo figlio.

E per quanto cercasse di nasconderlo e negare l'evidenza davanti i suoi occhi, le faceva male.

Resisteva solo per il bene del suo bimbo.

"Camilla." Becky le prese le mani, con uno sguardo pieno di rammarico. "ร‰ ovvio che questo matrimonio non vi sta facendo bene, tu ne stai soffrendo, Richard ne sta soffrendo, e a poco la terapia di coppia รจ servita." le disse, guardando la donna negli occhi.

"Forse รจ il caso che poni fine a questo matrimonio, per il tuo bene e il bene di Richard..." a quelle parole, Camilla sgranรฒ gli occhi.

Le stava... Proponendo anche lei di divorziare da suo marito? Dall'uomo che ha amato per anni e col quale รจ sposata da anni?

Lei non voleva, amava in maniera genuina Dereck, nonostante egli non la calcolasse e non passasse mai del tempo con lei, anche prima della nascita di Richard.

"Non posso, Becky, non posso..." disse con una voce bassa la donna, sentiva le mani tremare, si formรฒ un groppo sulla sua gola e sentรฌ gli occhi lucidi. "N-Non posso lasciarlo... Nonostante tutto l-lo amo ancora..." continuรฒ, con la voce ormai rotta e spezzata, le lacrime cominciarono copiosamente a scendere sul suo viso.

Poi si voltรฒ verso Richard, il quale giocava felice e contento con i suoi cugini, le loro risate spensierate echeggiavano per tutto il locale e il rosa stava giocando ad inseguire il suo cuginetto Trevor, mentre Jack li osservava da lontano, per evitare che si facessero del male.

Quella visuale le dette rassicurazione nel suo interiore, vedere suo figlio cosรฌ contento e senza problemi la rendeva contenta.

La sola felicitร  di Richard le bastava per essere in pace con sรฉ stessa.

"Questo posto ha una visuale meravigliosa, Richard, vieni che ci facciamo una foto ricordo di questo meraviglioso posto!" lo incitรฒ la mamma, e lui senza farselo ripetere andรฒ da lei, pronto a farselo ripetere due volte.

Camilla porse ad Harold la sua macchina fotografica, e si mise in posa col ragazzo, e quando questa fu scattata, Camilla andรฒ ad ammirare la foto, con un raggiante sorriso sul viso. "Wow mamma! Siamo venuti stupendi!!" disse il rosa, con un enorme sorriso e gli occhi luccicanti dalla felicitร , ella gli rivolse un tenero sorriso, accarezzandogli il capo. "Si Richard, siamo veramente stupendi, adesso la stampo e la mettiamo immortalata a casa."

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5 Novembre 2030
Ore 23:45

Richard guardรฒ quella fotografia, con uno sguardo spento e perso. Il ricordo di quella foto era ancora vivido nella sua memoria, e faceva male anche solo a pensarci. Lxi vedendo le pietose condizioni del ragazzino si avvicinรฒ a lui, toccandogli una spalla. Egli girรฒ piano piano il viso nella sua direzione, aveva uno sguardo preoccupato. In fondo, lxi si preoccupava per Richard, e il suo benessere era primario.

"Ricky, รจ per caso successo qualcosa? Perchรฉ sei triste?" xlx chiese, poi guardรฒ la foto che aveva in mano.

"Oh, รจ tua madre? Vi somigliate tanto, ora capisco da chi hai ereditato l'aspetto. Un bellissimo aspetto oserei dire" disse soltanto, ammirando la donna nella foto.

Quasi invidiava il suo amico, da come sia lui e sia sua zia ne avevano parlato, gli pareva che fosse una donna dal cuore d'oro.

"Sai โ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆ, se c'รจ una cosa che Ricky ha preso da Camilla รจ sicuramente il suo buon cuore, entrambi, nonostante il mondo sia stato crudele con loro, non hanno mai smesso di sorridere ed essere grati per quello che avevano." ricordava bene quelle parole di Becky, quando venne loro a fare una visita una volta.

Aveva saputo anche da Becky cosa fosse successo alla sua famiglia, ed era dispiaciutx per lei.

Se tutto questo non fosse successo, Richard vivrebbe al meglio la sua vita, con sua madre, suo zio e i suoi cugini al suo fianco.

La famiglia di Becky non sarebbe crollata a pezzi, non immaginava quanto doloroso doveva essere stato per lei vedere suo marito e i suoi figli morti davanti ai suoi occhi. Provava molto dispiacere per lei. Era una donna buona, non lo meritava.

"Ricky, anche se tu non lo vedi, tua madre รจ sempre con te, non ti ha mai abbandonato." xlx disse in un tentativo di conforto. Sapeva quanto lui sentisse la sua mancanza. Richard aveva sempre parlato di quanto fantastica quella donna fosse, che non gli facesse mai mancare niente e si impegnasse per la sua felicitร . "Lei รจ un meraviglioso angelo, ti protegge da lassรน e veglia su di te e su Becky." aggiunse, mettendo una mano sulla sua spalla, accenando un lieve sorriso.

Dopo un po', Richard iniziรฒ a sentirsi stanco, i due si dettero la buonanotte e lui si diresse in camera sua. Con l'intento di riposare e avere le energie per affrontare un nuovo giorno.

"โ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆโ–ˆ" una delle due talpe, richiamรฒ la sua attenzione. Si girรฒ nella sua direzione, con uno sguardo curioso. "Swan ha portato le cose di cui avevi bisogno, per il prossimo movente." annunciรฒ, lxi annuรฌ col capo, con un piccolo sorriso. "Fantastico, dite a Swan di portarle nel salone principale, per il movente ci sarร  da divertirsi. Adesso puoi andare, ho una cosa urgente da sbrigare." disse lxi, allontanandosi verso un tavolo.

In quel tavolo, vi erano le foto di un uomo, che aveva preso da vari giornali che aveva trovato in biblioteca.

Lo stesso uomo dei filmati.

"Tsk, Becky aveva proprio ragione." disse, e il suo tono si incupi spaventosamente. "Hai davvero una bruttissima faccia. E sono sicurx che la tua persona non sia da meno." disse poi, guardando male le fotografie, provava disgusto nei riguardi di quell'uomo. Molto disgusto.

"Se pensi di fuggire da me, hai sbagliato di grosso." disse, con un tono di voce carico di odio e rabbia. "Se pensi che continuerai a girare per le strade impunito come se non ti fossi macchiato del loro sangue e di quello di altri innocenti, hai sbagliato di grosso." continuรฒ, la sua voce si caricava con molta piรน ira. "Se pensi di rovinare le vite, o mettere le tue lercie mani su Ricky o Becky, hai fottutamente sbagliato di grosso." disse, e le sue intenzioni erano ben chiare. "Non lo farai, non con me ancora in vita, maledetto."

Prese un coltello che era lรฌ vicino, infilzando una foto dell'uomo, con una forza che faceva quasi paura.

"Questo รจ per quello che hai fatto a quelle persone innocenti." Una pugnalata.

"Questo รจ per quello che hai fatto a Camilla, Harold, Jack e Trevor." Un'altra pugnalata.

"Questo รจ per aver rovinato la vita di Becky. Sterminando senza una ragione la sua famiglia e averle tolto quello che aveva." Un'altra pugnalata.

"Questo รจ per aver rovinato la vita, distrutto e ferito Ricky. Portandogli via le persone a lui piรน care e ucciso una donna meravigliosa." Un'altra pugnalata.

"Questo รจ per aver rovinato lo scorso anno il suo compleanno." Un'altra pugnalata

"Questo รจ per aver fatto piangere, preso, spezzato e reso in frantumi il cuore del MIO CAZZO DI MIGLIORE AMICO IN QUELLO CHE DOVEVA ESSERE IL GIORNO MIGLIORE DELLA SUA FOTTUTISSIMA VITA." Un'altra pugnalata ancora, finchรฉ la foto non divenne irriconoscibile e il tavolo pieno di segni del coltello da lxi usato.

Prese dei profondi respiri, guardando ormai quelle foto rovinate e piene di tagli. "Mi chiedo come fai a non provare vergogna o rimorso per tutto quello che hai fatto. Era tuo figlio, รจ cosรฌ poco importante la sua vita per te? Beh ovvio che non lo era. Se lo fosse, Camilla e la famiglia di Becky sarebbero vivi in questo momento." chiese, sapendo bene che non avrebbe mai ricevuto una risposta. Si allontanรฒ poi dalla sua postazione, aveva ben altro da fare.

Ma nella sua mente, un obbiettivo c'era, riecheggiando nella sua mente.

"Dereck Campbell. Conta i tuoi cazzo di giorni, perchรฉ saranno gli ultimi della tua miserabile vita. E farรฒ il modo che siano i peggiori della tua schifosa esistenza." disse mentre camminava, prontx a per un altra mossa per il Killing Game.

Quell'uomo sarebbe morto, lo promise.

Richard non avrebbe piรน sofferto, lo avrebbe garantito

Becky non avrebbe piรน sofferto, lo avrebbe garantito.

Con lxi ancora vigile, Dereck per lxi era un uomo morto.

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6 Novembre 2030
Ore 2:30

"Remiel... Sono le 2:30 cosa..?" Jude si era svegliato di colpo, vedendo che il suo compagno di stanza fosse sveglio, ed era in procinto di lasciare la stanza. Il menzionato si voltรฒ per guardarlo, il castano era seduto sul letto, e lo scrutava con uno sguardo confuso. "Ah, devo vedere una cosa, non preoccuparti. Buonanotte Jude." non gli dette nemmeno il tempo di replicare che uscรฌ dalla stanza con un solo obbiettivo: andare in biblioteca.

Il buttafuori, una volta arrivato dentro la biblioteca, si guardรฒ bene intorno, poi raggiunse il computer.

Lo scatolone era ancora qui, ma gli articoli al suo interno erano tutti uguali, eccetto quello bruciato del giorno precedente.

"Shock del mondo dello spettacolo: รจ morta l'attrice Elizabeth Williams."

"Si spegne a trent'anni l'attrice Elizabeth Williams. La polizia sospetta che la donna abbia commesso il suicidio."

"Il 26 Ottobre รจ morta Elizabeth Williams, grande perdita per il mondo dello spettacolo."

Insomma, non vi era alcuna novitร  ormai in quei giornali per il corvino, ma aveva un altro obbiettivo in testa: il computer.

รˆ vero, Theo aveva detto che era rotto, ma aveva il sospetto che forse si poteva ancora recuperare. Quindi controllรฒ i cavi del computer se fossero stati manomessi o si erano rotti col passare del tempo.

Beh.

I cavi erano apposto, cosa che stranรฌ il buttafuori.

<<forse devo cambiare ciabatta per le prese.>> pensรฒ e piano piano si diresse al negozio. Facendo attenzione a non avere le attenzioni di un manichino robot o di Swan. Sapeva bene che in entrambi i casi non sarebbe finita bene per lui.

Entrรฒ nel negozio, e si mise alla ricerca di una ciabatta per le prese, e dopo aver passato del tempo a cercarla, tornรฒ in biblioteca, e dal grande orologio della stanza vide l'ora.

Le 3:15 di notte.

<<Cazzo ho perso quasi un ora per una ciabatta?>> Si chiese nella sua testa, ora mancava la parte piรน complessa.

Sostituire la ciabatta con quella nuova, facendo il meno rumore possibile.

Peccato che il caro Remiel non aveva contato che staccando la presa della ciabatta si era aggrovigliato con gli arti ad altri cavi che erano lรฌ, e la paura di aver completato manomesso i cavi del computer era molto alta.

"Merda." drignignรฒ sotto i denti, mentre cercava di liberarsi con molta fatica dai cavi. Una volta che era riuscito a sostituire la ciabatta rimise tutte le spine e provรฒ ad accendere il computer.

Niente.

Il buttafuori giurรฒ di aver sentito dei passi, ma pensava che fosse un effetto della carenza di sonno, e non ci dette molto peso. Tornando a concentrarsi sul computer.

Premere piรน volte? Niente.

Staccare e riattaccare la presa? Niente.

Premere a lungo? Niente.

<<Allora questo computer รจ veramente andato.>> Pensรฒ il buttafuori, avendoci ormai perso le speranze, quell'arnese tecnologico non si sarebbe acceso in alcun modo.

I passi divennero sempre piรน forti e piรน vicini, ciรฒ mise il buttafuori in allerta. E si chiedeva chi c'era nella stanza oltre a lui. Ma si guardรฒ intorno, cercando di capire da dove provenissero i passi.

Nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che un manichino robotico alle sue spalle si scaraventรฒ addosso a quest'ultimo, e nemmeno il tempo di contrattaccare che sentรฌ le mani fredde e metalliche del robot stringergli il collo.

Remiel si sentรฌ l'aria mancare.

Non importa quanto cercasse di dimenarsi e opporre resistenza, era tutto inutile, quel manichino era troppo forte, e il mondo iniziรฒ a girare intorno a lui. Sentendo sempre di piรน l'aria mancargli.

Quindi... Era cosรฌ che si era sentita Melody quando Rei l'aveva strangolata senza alcun rimorso con una liana?

Quindi... Era quello che aveva provato Melody nei suoi ultimi istanti di vita?

Quindi... Rei si sentiva come quel manichino quando ha strappato la vita di Melody? Freddo e senza la minima pietร ?

Questi erano tutti quesiti che Remiel si era posto, mentre la presa sulle mani metalliche del manichino si allentava.

Si sentiva sempre piรน debole.

Si sentiva tutto intorno a lui sfocare e girare

Finchรฉ non vide completamente nero.

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6 Novembre 2030
Ore 9:00

"...Miel..."

"Remi..."

"...Ati, ti pr..."

"... A sent..."

Sentรฌ solo una voce soffusa, ma ancora non riusciva ad aprire gli occhi.

"...Mรฌ..."

"...Gli occhi..."

Pian piano, il corvino aprรฌ gli occhi, vedendo una figura sfocata sopra di lui. Ma ancora non riusciva a definire bene chi fosse.

"Remiel! Remรฌ!? Mi senti?! Riesci a sentirmi?!"

La voce divenne sempre piรน chiara, e quando riuscรฌ ad aprire completamente gli occhi, vide di fianco a lui la figura della cappellaia, preoccupata a morte e con gli occhi e le guance arrossate?

Aignรฉis aveva pianto?

Aignรฉis aveva pianto? Per lui?

"Oh! Remiel! Grazie al cielo stai bene!" urlรฒ non appena vide il corvino aprire gli occhi, ella tirรฒ un respiro di sollievo a vedere che il ragazzo stava bene.

Ma una sola domanda era nella testa di Remiel.

Cosa era appena successo?

"Aignรฉis... Cosa?"
"Ti abbiamo trovato stanotte in biblioteca, per fortuna c'era Jude con me e siamo riusciti a distruggere il manichino che ti stava strangolando! Eravamo molto preoccupati per te!"

Remiel faticava a crederci.

Aignรฉis e Jude... Gli avevano salvato la vita?

Il ragazzo dai capelli neri si mise a sedere sul letto, e neanche il tempo di realizzare cosa stesse succedendo, Aoi era stesa nel suo letto, scrutandolo col suo sguardo inespressivo. "Menomale che sei ancora vivo. Sarebbe stato a dir poco pietoso farsi ammazzare strangolato da quei cosi. Se dovevi morire volevo una morte piรน dolorosa, sai com'รจ." gli disse, e la tranquillitร  con la quale lo diceva irritava la cappellaia. "Aoi! Puoi almeno risparmiarti le tue battute per un altro momento?" la rimproverรฒ la ragazza dai capelli bianchi, fulminandola con lo sguardo. La Criminologa si limitรฒ a roteare gli occhi. "Almeno non sono io quella che รจ rimasta una notte intera a chiamare Remiel come una pazza. Ma fai come ti pare. Io vado a mangiare." disse soltanto, uscendo dalla stanza.

Remiel vide il suo riflesso nello specchio, e notรฒ di avere dei segni rossastri sul collo. Il che gli sarebbe servito come promemoria di non abbassare mai la guardia con quei manichini.

"Avevo provato ad accendere il computer.. Era veramente andato." raccontรฒ all'altra, che si era solo limitata ad annuire. "Credo che fosse giร  rotto, o che qualcuno lo abbia distrutto." aggiunse poi, massattiandosi il collo. "Oggi pomeriggio io e il resto del nostro gruppo staremo nella sala svago per discutere su quanto trovato nelle investigazioni, ma ci serve qualcuno del gruppo di Aoi per ricavare informazioni. Ti va di unirti a noi?" Aignรฉis propose calma e lui aveva sul volto un espressione confusa. "Gruppo?"

"Si! Siamo io, Jude, Mikhel, Clem e Delilah. Se vuoi puoi stare con noi!" e lui era un momento perplesso.

Si, li aveva sempre visti insieme, ma non sapeva che avessero una specie di alleanza. Specialmente dentro un Killing Game.

"Si, va bene, perchรฉ no." rispose, e la cappellaia allargรฒ il suo sorriso. "Fantastico! Ti assicuro che non te ne pentirai!"

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6 Novembre 2030
Ore 16:15

"Bene, benvenuto nel nostro club, Remiel!" lo accolse vivacemente Mihkel, stringendogli la mano come se fossero due uomini d'affari. Egli era stato accolto bene dal resto dei membri, specialmente da Aignรฉis, la quale sembrava entusiasta all'idea di un nuovo membro nella loro alleanza.

"Sono lieto che hai deciso di unirti a noi." gli disse Jude, accennando un lieve sorriso. "Penso che tutti noi abbiamo visto durante le investigazioni riferimenti a una certa 'donna angelo', dico bene?" chiese la guardia carceraria. E il resto del gruppo annuรฌ.

"Noi abbiamo visto dei disegni inerenti in effetti, oltre questi c'erano disegni di un omicidio. Almeno, io e Mihkel abbiamo visto delle figure che sembravano morte. E due che l'autore dei disegni voleva morti. Ma erano molto confusi." parlรฒ Clementina per il gruppo suo e del Face Painter, e lui annuรฌ, come per confermare le parole dell'altra.

"Io e Delilah abbiamo visto dei ritratti di una donna in un corridoio, di cui uno abbastanza grande con una cassaforte dietro. Ma non abbiamo la minima idea di quale sia la combinazione. Ah e Swan ci ha confessato che si chiude e apre in automatico entro un limite di tempo. Quindi siamo nella merda se non stiamo attenti." disse poi Jude, calmo. "Quindi chiunque abbia messo quei quadri o รจ un ossesso oppure ha un modo di elaborare le cose a modo suo. Chissร ." aggiunse Delilah, giocando con uno dei suoi antistress.

"Oltre il computer rotto. Io e Rรฉmiel abbiamo trovato degli articoli di giornali riguardo la defunta attrice Elizabeth Williams. E un altro riguardo l'arresto di chi ha creato i giochi di uccisione-"

"COSA?!" esclamarono gli altri all'unisono, sconvolti da questa rivelazione da parte della cappellaia. "Avete trovato la merda che ha organizzato questo schifo?! E quando volevate dirlo?!" chiese Delilah, la quale doveva metabolizzare questa notizia. "Questo รฉ vero, perรฒ era bruciato, quindi non abbiamo trovato niente riguardo la sua identitร ." disse Rรฉmiel, e tutti si ammutolirono.

"Perรฒ nella nostra alleanza non abbiamo nessuno del gruppo dell'ala ovest! Come facciamo a sapere cosa c'รจ lรฌ?" chiese di punto in bianco Mihkel, e Aignรฉis annui alla sua domanda. Dovevano scoprire cosa ci fosse lรฌ effettivamente

"Mihkel ha ragione. Dovremmo parlare col gruppo dell'ala ovest, ma a chi dovremmo chiedere?" disse poi la cappellaia. "Sono quattro elementi piuttosto... Complicati." aggiunse poi

"Amanda mi sembra la soluzione piรน adatta." disse di punto in bianco Delilah, mentre stringeva uno dei suoi antistress -non prima di averne dato uno a Clementina, che lo stava chiedendo troppe volte per la Amiguri Crocheter- guardandoli con una faccia seria. "Amanda? Perchรฉ questa scelta Deli?" le chiese Clementina, confusa.

"Vedetela come volete, ma Venera non penso ci sgancerร  facilmente le informazioni col suo caratterino, Loiza non si capisce un cazzo quando parla e Aoi... Semplicemente รจ Aoi. L'avete mai vista essere un minimo collaborativa? Quindi si, Amanda รจ decisamente la piรน adatta ad aiutarci." spiegรฒ la ragazza dai capelli rosa. "Che bel ragionamento, sei geniale Deli!!" applaudรฌ l'Erpetologo, con un grande sorriso e complimentando l'altra, che gomfiรฒ fieramente il petto, orgogliosa della sua ipotesi.

"Anche io sono d'accordo per parlare con Amanda. Fra le quattro mi sembra l'opzione piรน sicura." concordรฒ poi Aignรฉis, e Mihkel annuรฌ, poi la ragazza dai capelli bianchi guardando poi il buttafuori e la guardia carceraria. "Voi due? Che dite?"

"Effettivamente fra le quattro potrebbe essere la scelta piรน sicura." disse soltanto Jude, e gli altri avevano gli occhi puntati sul corvino, il quale annuรฌ come se condividesse il parere degli altri.

E ora il gruppo aveva un obbiettivo: chiedere ad Amanda cosa aveva trovato col suo gruppo quel giorno.

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In contemporanea, nelle camere, Dae e Venera stavano anche loro discutendo su quanto avessero trovato quel giorno. Dae girava la chiave con un dito mentre Venera guardava prima il Taemwondoin, poi la chiave con una faccia irritata. "Hai finito di girare quella chiave? Mi sta venendo il mal di mare." a quelle parole, il castano mise la chiave stretta sul palmo della mano, e giร  a quel gesto l'altra pareva piรน rilassata. "Grazie."

Dall'altro canto, Theo era seduto sul letto, tenendo il suo E-Tab fra le mani, segretamente aggiornava la Criminologa sulle mosse dei due, con la scusa che <<faticava a ricordare le cose, e quindi segnarle nel suo E-Tab gli era comodo a ricordare>>, come accordato dal loro patto: il primo mandava informazioni per metterli in svantaggio in cambio l'altra gli offriva un'aiuto per riprendere la chiave.

L'hacker rivolse il suo sguardo sul suo E-Tab, un nuovo messaggio da parte dell'azzurra era arrivato.

Nuovo messaggio da Aoi Yoshinaga

Aoi Yoshinaga: facevamo prima a dire a quel coglione di Ryota quello che quei due stavano tramando. Perรฒ se raccimuliamo informazioni su quello che vogliono combinare sarebbe ottimo. A farli vedere di cattivo occhio dagli altri. Cosรฌ li lasciamo isolati e il resto del gruppo si fiderร  difficilmente di loro.

Theory Macbeth: ma se rubiamo loro la chiave se ne accorgeranno. Dovremmo stare attenti in questo.

Aoi Yoshinaga: stai tranquillo. Ho tutto sotto controllo.

"Theo."

Il ragazzo dai capelli blu alzรฒ lo sguardo, vedendo che Dae lo avesse chiamato. Il castano gli porse la chiave e questo lo sorprese.

Cosa aveva intenzione di fare?

"Al primo piano, nell'ala centrale ci sono due porte bloccate. E mi serve sapere se quella chiave apre una di quelle porte. Chiaro?" Theo si limitรฒ ad annuire, mentre uscรฌ dalla stanza.

Aveva la chiave.

Decise di mandare un messaggio ad Aoi, sul discutere sul da farsi.

Theory Macbeth: ho la chiave.

Theory Macbeth: mi hanno detto di controllare l'ala centrale del primo piano.

Theo Macbeth: dicono che ci sono due porte chiuse.

Aoi Yoshinaga: bene, raggiungimi alla scala del primo piano, e terremo per noi qualunque porta sta chiave apre. Per quei due ci inventeremo una scusa. Non preoccuparti.

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Arrivato al primo piano, l'hacker aspettรฒ che la Criminologa arrivasse, seduto sul pavimento, a vedere il vuoto davanti a sรฉ.

Era passata una mezz'ora buona, e dell'altra neanche l'ombra.

Per quale motivo l'altra ci metteva cosรฌ tanto ad arrivare.

"Mi chiedo dove si sia cac-"
"Ciao, Theo."

La Criminologa sbucรฒ alle spalle dell'altro facendolo sobbalzare.

"Non abbiamo altro tempo da perdere, forza, abbiamo due porte da analizzare se sรฌ aprono o meno." disse la ragazza dai capelli azzurri, e l'altro si limitรฒ semplicemente ad annuire.

E si incamminarono, ma ebbero fatica, in quanto non avevano esplorato la zona -Theo addirittura era la prima volta che metteva piede al primo piano- e la cosa li aveva spaesati. "Quei due potevano essere un po' piรน specifici. Soprattutto Dae che ha esplorato questa zona." borbottรฒ Aoi, leggermente infastidita.

"Credo che le porte siano quelle" e dopo del tempo a girare l'ala centrale, Theo indico le porte, e l'altra tirรฒ un respiro di sollievo. "Mi sto giร  stancando. Vediamo se aprono qualcosa e facciamola finita."

Prima porta. Chiusa.

"Okay... Non ci resta che vedere l'altra a questo punto." disse l'hacker. E infilรฒ la chiave nella serratura.

Era chiusa anche questa.

"Okay. Magnifico. รˆ stata tutta una perdita di tempo." borbottรฒ di nuovo la Criminologa.

"Forse dovremmo nascondere la chiave in quelle scatole? Che te ne pare?" propose l'hacker, indicando delle scatole nella terza porta, che era stata lasciata aperta. Gli occhi della Criminologa brillarono, non per l'idea in sรฉ, ma perchรฉ l'hacker le aveva risparmiato di elaborare un piano anche per questo, e mentalmente lo ringraziรฒ. "CAZZO THEO SEI UN GENIO!" rispose Aoi e i due entrarono nella stanza, e dentro una delle scatole riposerรฒ la chiave.

"Diremo che l'abbiamo persa, si incazzeranno, ma รจ l'unica opzione che abbiamo per tenere la chiave lontana dalle loro mani." disse la Criminologa, ormai la sua pazienza era al picco e l'altro annuรฌ, prendendo il suo E-Tab per mandare un messaggio a Dae.

Digitรฒ qualcosa e lo mostrรฒ all'altra. "Dici che puรฒ andare?"

"Ci sta. Invialo."

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Leandro stava girando per i corridoi del piano terra, era alla ricerca del Fire Performer e del ragazzo dall'Ultimate Ignoto, aveva bussato alla sua porta, e con suo sommo terrore, la sorella era anche lei assente.

E in quel momento, Yuichi e Ryota andarono in secondo piano, in quanto adesso aveva un solo obbiettivo in testa: cercare la sorella.

La loro attuale situazione aveva solo fatto aumentare le sue preoccupazioni, e la paura di perderla in quel gioco gli metteva angoscia.

Aveva intasato la sua intera chat privata di messaggi, I quali non avevano mai ricevuto risposta.

"WHERE DID YOU GO? DOVE SI รˆ CACCIATA AMANDA?" urlรฒ lo sharper in preda al panico, continuando a cercare la sorella.

Poi udรฌ una risata.

E la voce non gli era neanche nuova.

Era di sua sorella Amanda, e non pareva sola.

Leandro doveva capire cosa stesse succedendo.

Andรฒ verso la fonte della risata e si ritrovรฒ davanti alla cucina. E vide la sorella seduta a un tavolo, con un piccolo sorriso sulle labbra.

Leandro era contento di vedere la sorella ancora vegeta, entusiasmo che si spense non appena vide la Make Up Artist con una tegliera in mano. E la cosa fece irritare il corvino.

Cosa ci faceva Loiza lรฌ?

Perchรฉ stava parlando con sua sorella?

Perchรฉ Amanda si fidava cosรฌ tanto di una estranea?

Era vero, le due erano diventato molto amiche nel corso dei giorni, ma questa cosa a Leandro non piaceva. Affatto.

"Ecco- Ecco il tuo tรจ" disse la rosa, versando il contenuto della tegliera su una tazza e porgendolo alla Professional Mermaid. "Ti ringrazio." rispose la ragazza dai capelli blu, soffiando sulla tazzina per raffreddare la bevanda.

Loiza posรฒ la tegliera non troppo distante non appena finรฌ di versarsi il tรจ sulla tazza, sedendosi di fianco all'altra. Leandro si mise ben nascosto, per capire di cosa le due stessero parlando. E un po' pure per intromettersi negli affari della sorella.

"Niente, ha mandato a puttane la nostra amicizia per una cosa che io non ho fatto!" senti dire da Amanda, lasciando un po' di confusione al fratello. <<Who the fuck Is She talking about- aaah, si, Carly. Certo. How forget about her?>> Disse mentalmente suo fratello, ricordandosi di cosa la sorella stesse parlando. Ovvero della sua ex migliore amica, la loro amicizia era finita perchรฉ, secondo Carly, Amanda avrebbe detto a tutti che lei avesse tradito il suo fidanzato. Un fatto che sapeva solo lei, e le due si chiusero cosรฌ la loro amicizia.

"Mio nonno invece era contrario che facessi la- la truccatrice.." mormorรฒ la rosa "Mia zia- zia si รจ ammalata e- e mi ha fatto- fatto lasciare la scuola per andare a-a lavorare-" prima che potesse dire altro, la blu la fermรฒ di colpo, sgranando gli occhi. "ASPETTA COSA?"

Persino Leandro si stupรฌ, ma non sapeva quanto fidarsi vista la loro situazione. Probabilmente stava dicendo la veritร , come stesse mentendo per avere la fiducia di Amanda e ucciderla.

<<Sarร  una cazzata, lo dirร  solo per impietosire mia sorella, puรฒ essere anche se รจ andato a miglior vita oppure รจ l'uomo piรน amorevole del mondo.>> Pensรฒ lo sharper, ancora dubbioso sulla vericitร  delle parole della rosa.

"Scusami, perchรฉ hai accettato!? รˆ completamente disumano!" le chiese Amanda, sbigottita dalle parole della rosa.

"Volevo- volevo aiutare la mia famiglia. Mio nonno pensava che col mio interesse per il trucco fossi una-una poco di buono o-" la rosa venne nuovamente fermata da Amanda, mettendo una mano "Loiza, se tu vuoi fare la truccatrice fallo, non sarร  l'opinione di tuo nonno a definirti. Non รจ lui che decide cosa devi fare della tua vita. Non puoi rinunciare a una cosa che ti piace per fare qualcun'altro contento!" le disse la Professional Mermaid con tono deciso.

Persino Leandro era sorpreso dalle parole della sorella, ma non si fece ancora impetosire. Non trovava quello che la rosa diceva veritiero.

E dovette passare rintronato dietro la porta ad origliare quello di cui le due stessero parlando. E la cosa lo stava annoiando a morte, finchรฉ un dettaglio in particolare gli fece sgranare gli occhi.

"Hey Loiza, ti va se stasera-"
"Ciao! Di che cosa state parlando? Su rendetemi partecipe!!" ad interrompere la blu ci pensรฒ il fratello, ormai stanco di sentire le due chiaccherare. Principalmente non voleva che la sorella passasse altro tempo con la ragazza dai capelli rosa, una sera con lei? Mai! La presenza dello Sharper colse di sprovvista le due, che sgranarono gli occhi a vedere l'altro in mezzo.

"Leandro! Ti pare il modo di sbucare cosรฌ dal nulla?!" gli disse Amanda, infastidita ed arrabbiata, l'altra limitรฒ a salutare Leandro col cenno della mano. Doveva ancora riprendersi dall'infarto procurato prima. Insomma, chi si aspetta una persona sbucare cosรฌ dal nulla?

"Su sorellona! Di cosa stavate parlando!! Sono il tuo adorato fratellino!" implorรฒ Leandro, guardando con uno sguardo da cane bastonato la sorella, la quale invece gli rivolse un occhiataccia. "Stavamo parlando del piรน e del meno. Fatti i cazzi tuoi." rispose soltanto l'altra, facendo mettere il broncio all'altro, il quale poi si rivolse verso Loiza, con un ghignetto sulla faccia. "Bene, se non me lo dici tu me lo dirร  Loiza!" "...Uh?"

Loiza sgranรฒ appena gli occhi a quella affermazione, e Amanda, seccata, tirรฒ una sberla dietro la testa del fratello. "Magari non metterla a disagio con le tue scenate infantili, idiota." lo rimproverรฒ l'altra, mentre l'altro gemette per il dolore. "Comunque Amanda mi annoio, andiamo alla sala svago?" propose Leandro, facendo alzare un sopracciglio alla sorella, mentre la Make Up Artist si massaggiรฒ un braccio, visibilmente a disagio. "Veramente volevo chiedere a Loiza se-" prima che Amanda potesse dire altro il fratello la prese per un braccio, facendola alzare forzatamente dal posto, causando ancora piรน fastidio alla blu. "Loiza puรฒ sempre aspettare! Mica muore se non passi due minuti assieme a lei, noi andiamo, ciao ciao Loiza, buon proseguimento di giornata! Baci baci!"

E i fratelli sparirono dalla vista della rosa, e le proteste di Amanda divennero sempre piรน distanti al suo udito, da quanto era successo la lasciรฒ sbigottita da quanto era accaduto.

<<Cosa รจ appena successo?>> Si chiese soltanto. Alzandosi sul posto. Stiracchiandosi e uscendo anche lei fuori dalla cucina. Guardรฒ l'ora sul suo E-Tab, ed era decisamente l'ora di mettere qualcosa sotto ai denti, per sรฉ stessa e per gli altri partecipanti.

<<Fra poco รจ ora di cena, รจ il caso che chiamo Gale e iniziamo ad organizzarci.>> E si incamminรฒ alla ricerca della sua compagna di stanza.

Ella camminรฒ verso il giardino, finche qualcosa non attirรฒ la sua attenzione.

"Qualcuno- qualcuno sta piangendo?" disse fra sรฉ e sรฉ, e sentendo bene la voce, sgranรฒ gli occhi.

Non era una persona qualsiasi, ma bensรฌ la pasticcera, cosa che preoccupรฒ la rosa che corse verso la provenienza del suono.

E quel che vide la lasciรฒ senza parole. Lasciandola piรน basita di prima

Ai lati del tavolo in giardino vi era una pila di bicchieri e non troppo lontana vi era una pallina da ping pong, e lรฌ la rosa ebbe una terribile realizzazione.

Li presenti vi erano Gale, Yuchi e Ryota, quest'ultimo guardรฒ la rosa visibilmente a disagio e sul tavolo vi era della margarita sul tavolo.

Gale e Yuichi erano parecchio ubriachi -tanto che il rosso faticava a reggersi in piedi- e Ryota lanciava uno sguardo fra i due e la rosa, cercando le parole giuste da usare.

"Loiza, ti assicuro che non รจ come sem-"
"AVETE FATTO BERE UN ALCOLICO COSรŒ PESANTE A GALE?!"

"Swono statwi due swottinniii! Riwassati!!" borbottรฒ Yuichi, ancora sotto effetto dell'alcool, facendo arrabbiare ancora di piรน la rosa, che corse preoccupata verso la sua compagna di stanza, che tirava su col naso e non smetteva di piangere. "GALE?GALE?! TI SENTI BENE?!"

La reazione del biondo andava ben oltre quello che la rosa si aspettava: il pasticcere l'abbracciรฒ, come un bambino che aveva ritrovato la sua mamma dopo essersi perso al parco, nascosรฉ la testa sull'incavo del collo dell'altra. "Loizaaaaaaa... Ryowta e Yuichi mi fwanno perdereeeee." disse con tono infantile e lamentoso, singhiozzando di tanto in tanto.

Come ci erano finiti in questa situazione?

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FLASHBACK

"Sei sicuro che sia una buona idea?" chiese il biondo al rosso, mentre reggeva dei bicchieri e il compagno aveva una bottiglia di margarita -rassicurando il rosso che sapeva reggerla-

Ryota perรฒ non sembrava affatto convinto.

"Scusa ma Leandro? Pensi che ci starร  cercando?" gli chiese il biondo a che il rosso negรฒ col capo. "Leandro รจ ancora un ragazzino, e Amanda credo ci faccia fuori se osiamo farlo bere" disse con calma, mentre raggiunsero il tavolo in giardino.

Smistarono tutto, e riempirono i bicchieri con la margarita, pronti a fare una partita di beerpong, ma ancora prima che potessero cominciare, una terza persona entrรฒ in scena: Gale

"Oh, uhm... Ciao Gale-" la salutรฒ Ryota, facendo un sorriso imbarazzato. Il pasticcere li guardava con uno sguardo confuso, ma non appena vide l'alcool inarcรฒ un sopracciglio. "Scusate, ma non vi sembra pericoloso giocare a beerpong soprattutto nel bel mezzo di un Killing Game?" chiese il biondo, visibilmente preoccupato per i due.

"Ppffft. Non moriremo per due shottini, tranquillo, che ne dici di unirti a noi? Sarร  divertente, fidati!"

Gale non sapeva che quella proposta sarebbe stato l'inizio dei suoi problemi.

Inizialmente aveva allestito il tutto, facendo il tifo per il ragazzo dall'Ultimate Ignoto e il Fire Performer, ma a giร  due shottini, Yuichi era visibilmente ubriaco. Ryota ancora reggeva -ma non sapevano per quanto ancora- e Gale riprese la pallina, e sistemรฒ i bicchieri per il prossimo round.

"Hey Gwaleee... Perchรฉ nwon giochi pure twuu? Ti divertirai un swacco!" la incitรฒ Yuichi, brillo, Gale sgranรฒ appena gli occhi a quella proposta. Sapeva bene cosa succedeva se si ubriacasse e non voleva farsi vedere dagli altri in quello stato. "Grazie, ma declino l'offerta!" disse, facendo un lieve sorriso. "Yuichi, sei ubriaco, forse รจ il caso di smettere qui il gioco!" disse invece Ryota, toccando la spalla dell'altro, ma lui la scansรฒ subito, era ovvio che non voleva finire di giocare.

Piรน Gale rifiutava, piรน Yuichi diventava insistente, finchรฉ per esasperazione, Gale accettรฒ di giocare. Sconvolgendo Ryota nel processo. "Gale! Se non vuoi giocare vedi che non sei costretto!" gli disse l'altro biondo, sentendosi in colpa per aver trascinato il pasticcere in quella situazione.

Non poteva essere cosรฌ scarsa a beerpong Gale, no?

E ben presto la situazione per Ryota divenne ingestibile. Cosรฌ ingestibile che doveva prestare attenzione al Fire Performer mentre consolava il Pasticcere che era ridotto a un ammasso di lacrime e lamenti.

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7 Novembre 2030
Ore 11:00

Remiel aprรฌ gli occhi a quel che era il nuovo giorno.

Jude era giร  sveglio, infatti il buttafuori non lo vide nella stanza. Probabilmente era giร  uscito a fare colazione.

<<Sento una cosa congelata e stretta sul collo... Forse sarร  la carenza di sonno a farmelo immaginare... Oppure il fatto che sono quasi morto per merito di un manichino robotico mi fa pensare quella sensazione...>> E pensato questo, si alzรฒ dal suo letto, con lo scopo di andare a fare colazione.

Nemmeno il tempo di entrare in cucina che sentรฌ tante voci immischiarsi tra di loro, fra un mix di rabbia e confusione. Altre erano forte, quasi strillanti, altre un sussurro appena udibile.

Cosa stava succedendo?

"Oh, anche tu hai quel collare sul collo, Remiel." gli disse Delilah e lui a quella affermazione sgranรฒ leggermente gli occhi. "Che cosa..?" Sperava che questo fosse una sorta di incubo, prese il suo E-Tab, con la speranza di non trovare niente sul suo collo

Ma le sue speranze erano state distrutte.

Vide attorno al suo collo -e non solo, anche tutti i suoi compagni ne avevano uno- un collare, grigio e scintillante. Nel panico, Remiel provรฒ a cercare qualcosa per sganciarlo, ma non trovรฒ niente.

"Ci siamo svegliati tutti con questo affare al collo, quindi non sei l'unico ad essere sconvolto." gli disse Jude, addentando una fetta biscottata per colmare la fame e il nervosismo. Ma piรน il tempo passava, piรน caotica diventava la situazione. "In piรน non so che tecnologia abbia usato, ma non c'รจ niente per rimuoverlo.

"ATTENZIONE PARTECIPANTI, FRA QUINDICI MINUTI VI VOGLIO TUTTI DAVANTI ALL'INGRESSO DELL'HOTEL. E MIRRACOMANDO PUNTUALI." La voce di Swan riecheggiรฒ per tutto l'hotel. E tutti si affrettarono a mangiare e pulire la cucina. E poi si diressero all'ingresso, preoccupati di cosa la rossa avesse in servo per loro questa volta.

Arrivati, vi era Swan con un megafono in mano -probabilmente lo aveva usato per radunare tutti all'ingresso.- la sua espressione aveva un sorisetto poco rassicurante-, e la cosa per i partecipanti era nulla di buono.

"Bene, avete visto che avete tutti il collare sul collo, no?" chiese Swan, e tutti annuirono, preoccupati di cosa ella avesse in mente. E ben presto le loro preoccupazioni divennero realtร : "Questo รจ il vostro secondo movente! Quei collari che avete al collo serviranno a farvi condividere il dolore con un altro partecipante, sarร  spassoso vedervi patire le pene dell'inferno per merito di qualcun'altro. Ah si, la lista." e ella cosรฌ tirรฒ fuori un pezzo di carta, che sbattรฉ sul petto di Gale, cosรฌ lei e gli altri videro il contenuto del foglio.

Lista della condivisione del dolore

Leandro - Aoi
Mihkel - Aignรฉis
Dae - Remiel
Yuichi - Ryota
Loiza - Venera
Delilah - Amanda
Gale - Clementina
Jude - Theo

"Non pensiate che sia finita qui." Swan annunciรฒ e tutti si girarono a guardarla, con degli sguardi preoccupati e infuriati per aver fatto questa cosa. "Il collare contiene un potentissimo veleno, se entro una settimana non ci sarร  un omicidio verrร  innietato sul vostro collo, uccidendovi all'istante. Il collare si rimuoverร  da solo quando verrร  compiuto un omicidio o quando sarete morti tutti per il veleno! Buon proseguimento di giornata!" concluse lei, con un ghigno sul viso. E andando dentro l'hotel come se niente fosse.

Erano ufficialmente nella merda.

Si lanciarono delle occhiate, con una sola certezza

Uno di loro avrebbe ceduto.

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Quell'abitazione che usava per nascondersi era buia, illuminata da una sola candela. I suoi capelli erano spettinati e sporchi e il suo aspetto era poco curato, e i suoi vestiti, una volta eleganti, erano ridotti a un misero straccio -cosa della quale ormai non era piรน preoccupato- faceva avanti e indietro per la stanza, lanciando di tanto in tanto dei bicchieri di vetro o piatti, frantumandoli in mille pezzi.

"Non bastano, le morti di quei due non bastano. Mi serve di piรน, VOGLIO DI PIร™!!" urlรฒ come un pazzo, distruggendo piรน volte piatti e bicchieri, e lanciando contro il muro altri cimeli, rischiando di mandare sottosopra il suo intero appartamento.

Camminรฒ con passo lento verso una stanza nascosta, sgignazzando come un pazzo.

"Benvenuto, Dereck Campbell!" una voce robotica femminile, proveniente dalla porta lo accolse, con tono gioioso. "Qual'รฉ la password?" chiese sempre la stessa voce, e lui non esitรฒ a rispondere. "La password รจ 271002." disse, ormai all'orlo di una crisi.

La porta si aprรฌ e lui si fiondรฒ dentro. Come se la sua vita dipendesse da quello

In una teca di vetro, vi era il corpo di una donna dai capelli rossi e un meraviglioso abito di pizzo blu notte, in mano aveva dei fiori vari, ormai appassiti. Lei aveva gli occhi chiusi, la sua pelle era pallida e non vi era piรน colorito. Il suo trucco era tutto colato e un rivolo di sangue secco ricadeva sulle sue labbra tinte di rosso scuro.

"Elizabeth..." l'uomo parlรฒ, aprendo la teca di vetro e accarezzando la guancia della sua amata. Aveva sempre quel sorriso malsano sul viso, che andava a spezzarsi poco a poco mentre le lacrime scendevano dal suo viso. "Ci sto provando a riportarti in vita... Ma mi rendono tutto estremamente difficile." disse con la voce spezzata.

"Sono cosรฌ fottutamente lenti a sterminarsi a vicenda quei mocciosi di merda..." disse, mentre il suo sguardo disperato si tramutava in un espressione rabbiosa, togliendo la mano dal volto della donna. "Sai, Elizabeth, stavo pensando..." con quelle parole si allontanรฒ dalla teca, sul suo viso si dipinse un largo sorriso.

"Se andassi io lรฌ... E movimentassi le cose?" disse alla donna, iniziando a ridacchiare. "Si, posso fare cosรฌ, non sapranno che sono stato io, e farรฒ il modo che sia perfetto." e dette quelle parole rise come un pazzo, mettendosi le mani fra i capelli, come per strapparli.

"AHHAHAHAHAHAH, POSSO FARE COSรŒ! SI!! NON VERRANNO MAI A SAPERE QUEI PICCOLI STRONZETTI CHE SONO STATO IO!! MI SERVONO DEI SACRIFICI! E TORNERAI DA ME ELIZABETH!!! รˆ UNA GARANZIA" urlรฒ avvicinandosi nuovamente alla teca della donna, chiudendola. Facendo dei passi verso un tavolo.

Era una lista di tutti i ragazzi scomparsi nel Killing Game, vicini ai nomi di Melody e Rei vi era una X, per segnare che non c'erano piรน. Mentre il nome di Richard era segnato in rosso, cosรฌ come altri tre nomi.

"Elizabeth, tornerai da me, non importa quante vite toglierรฒ per quello che sto facendo. Tornerai da me e saremo di nuovo felici!"

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HO FINITO YIPPIE

E anche questo mese ho pubblicato :3

Il mio capitolo preferito so far, si.

Also come avrete visto, ho cambiato modo di disegnare, mi trovo decisamente meglio.

E il prossimo capitolo รจ quello dell'omicidio, e nulla

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