❝𝑆𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝘩𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑎𝑟𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑟𝑒 𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜.❞

||𝐹𝑜𝑛𝑡𝑒: 𝐴𝑛𝑜𝑛𝑖𝑚𝑜||

Todoroki alzò lo sguardo quando sentì il rumore della porta, subito arrossì nel vederla in quel modo, e lei non fu da meno.

«Ryoko... S-Scusa, non sapevo che tu...» Cominciò a dire il ragazzo, alzandosi imbarazzato e distogliendo lo sguardo.

«Ah, ecco... Non potevi saperlo, ovviamente...»

Per favore qualcuno mi dica che Aizawa sia uscito, doveva andare a scuola a fare una cosa no? Se ci dovesse vedere ora ci ucciderebbe entrambi-

«No, però... Il professore mi ha detto che potevo aspettarti qui, poi è uscito... Ma non prima di lanciarmi uno sguardo d'avvertimento-» Spiegò il ragazzo, giustificando la sua presenza in camera di lei.

Involontariamente spostò nuovamente gli occhi sulla ragazza, che divenne ancora più rossa.

«Oh, quindi è uscito... Umh... Comunque... Dovevo prendere i vestiti e-» Si stava avvicinando all'armadio ma come se non bastasse scivolò.

Todoroki con uno scatto l'afferrò circondandole la vita con un braccio, non facendola finire faccia a terra.

Ryoko a quel contatto si trasformò in un pomodoro, mentre alzava lentamente gli occhi sul ragazzo.

«G-Grazie...»
«Forse è meglio se ti aspetto fuori.»

Era difficile vedere Shouto così in imbarazzo, eppure in quel momento lo era.

Una volta uscito Ryoko prese un bel respiro, portandosi una mano sul petto, il cuore le batteva all'impazzata.

Che imbarazzo... Non credo mi riprenderò mai.

La serata invece passò tranquillamente, perché la corvina cominciò a ridere per le loro facce, quel momento era stato imbarazzante, ma anche estremamente esilarante.

Ryoko si abbuffò di popcorn, arrivando a fregarli al ragazzo, che la lasciò fare, nascondendo un sorriso.

Come accadeva ogni volta che uscivano insieme, lui l'accompagnò fino a casa.

«Ma tu davvero pensavi che il protagonista-» Stava dicendo Ryoko, mentre si voltava verso di lui, ma fu bloccata dalle sue labbra.

La ragazza sorrise per poi ricambiare il bacio, avvolgendo delicatamente il suo viso tra le sue mani.

Shouto l'abbraccio subito dopo, affondando il viso nell'incavo del suo collo, lasciandole un bacio e facendola ridere appena.

«Mi hai appena fatto il solletico.»
«Ah si?» Domandò lasciandole un altro bacio.

«Si» rispose lei ridendo.

«Però non ti allontani» constatò lui.
«Mmh... No, è anche piacevole» rispose la ragazza passando la mano nei capelli di lui.

E ci sarebbe rimasta ancora, se solo non avesse notato la luce accesa in salone.
Si salutarono con un ultimo bacio, poi la corvina rientrò in casa.

Si avvicinò al divano quanto bastava per vedere un Aizawa addormentato, mentre teneva in braccio il cucciolo di gatto.

Sorrise alla vista di quella scena, probabilmente la stava aspettando e si era addormentato lì.

Prese una coperta e l'appoggiò sopra ai due, prima di dirigersi in camera sua e infilarsi nel suo comodo pigiama.

Si buttò sul letto e sorrise ripensando alla serata, momento imbarazzante incluso.

Portò istintivamente una mano sul collo, dove poco prima il ragazzo le stava lasciando dei dolci baci, e si addormentò serena.

xxx

Stavano per partire per l'apprendistato, e Ryoko si ripeteva mentalmente tutte le cose che aveva portato, assicurandosi di non essersi dimenticata nulla.

«Terra chiama Ryoko!» La risvegliò dai suoi pensieri il fratello.
«Ti stiamo parlando da un po', a che pensi?»

Lei girò lo sguardo sui suoi amici, in effetti Takeshi e Midoriya la guardavano in attesa di una risposta.

«Nulla, solo quella solita sensazione di essersi dimenticati qualcosa a casa, scusate, che mi stavate chiedendo?»
«Come pensi che sia l'eroe, o eroina, con cui farai l'apprendistato?» Domandò nuovamente il fratello.

«Mi sono informata un po', spero possa insegnarmi come usare al meglio la mia Unicità» disse evitando di menzionare la magia nera.

I suoi amici ancora non lo sapevano e non voleva dargli delle preoccupazioni.
Takeshi sembrò capirlo e non aggiunse altro.

«Sono sicuro ci riuscirai» le disse Midoriya sorridendo.
«Anzi, sono sicuro che tutti riusciremo a migliorare.»

Ryoko annuì sorridendo, il momento era arrivato e dopo aver salutato tutti andò da Aizawa.

«Sarà strano non avere te e Ryûji attorno, anche se non è per molto» disse lei con una leggera risata.

Il professore fece un leggero sorriso, prima di metterle una mano sulla spalla.

«Fidati, sarà strano anche per noi. Fai tesoro di questa esperienza.»
«Certo!» Lo abbracciò per poi andare.

Molti di noi vanno in delle vere e proprie agenzie, io invece devo dirigermi a questo indirizzo...
Che sia casa sua? Chissà com'è...

Fece un profondo respiro per farsi coraggio.

Tanto tra poco lo scoprirò, è inutile farsi venire le paranoie ora.

Era una cosa importante, molto importante, sapeva che molti ragazzi degli anni successivi si pentivano delle loro scelte passate.
Non voleva finire anche lei in quella lista.

Nessuno lo voleva, ma loro non potevano fare altro che valutare il tutto in base alle informazioni che avevano e sperare bene.

xxx

Arrivata davanti all'appartamento suonò il campanello, successivamente vide che la porta era accostata.

Non era sicura dovesse entrare così, però non poteva nemmeno rimanere fuori tutto quel tempo.

«È permesso?» Chiese aprendola leggermente, si affacciò, per poi entrare.

E questo me lo chiamate appartamento?
Sembra un attico!

Improvvisamente sentì un urlo, si allarmò e fece per andare nella camera da dove proveniva la voce, ma si bloccò subito dopo, perché da quella stanza uscì come un fulmine un boomerang, e non sembrava uno di quelli innocui fatti di plastica.

All'inseguimento del boomerang c'era una venticinquenne dai lunghi capelli rossi, tendenti al fucsia.

Ma che diavolo-

L'oggetto si diresse verso la corvina, che sbarrò gli occhi e si abbassò prontamente, evitando di essere colpita.

Ancora accovacciata a terra si girò, trovando il boomerang conficcato nella parete.

Cominciamo bene... Dove sono finita?

«Ottimi riflessi, brava, e scusa per questa stramba accoglienza» le disse la giovane avvicinandosi, mentre Ryoko si alzava.

«No... Non si preoccupi...» Rispose lei cercando di non pensare che a momenti un boomerang di metallo la stava per colpire.

«Dammi del tu per favore.» Chiuse la porta e prese l'oggetto, ancora nel muro, per poi posarlo su un tavolino.

«Scusami di nuovo, uno scherzo di mio fratello... Ogni volta che torna a casa sua deve sempre fare cose del genere.» La ragazza sorrise e poi porse la mano verso Ryoko.

«Ryoko Kouda giusto? So che sai chi sono, però mi presenterò comunque. Piacere, sono Yukimi Nishi, l'eroina che ti guiderà nell'apprendistato.»

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Angolo autrice:
Ciaoo, come va?

Non ho nulla di particolare da dire, ma volevo lasciarvi la foto di Yukimi, ho deciso di fare un OC invece che mandare Ryoko con qualcuno della classe.

➤Yukimi:

Ilas✨