Una giornata tranquilla
PoV Xander:
Quel sogno non mi ha più fatto dormire, inutile dire che sono arrivato in classe con il peggior aspetto, sembro uno zombie. Anzi, uno zombie è molto più reattivo di me. Non sono riuscito nemmeno a seguire la lezione, fortunatamente ho spiegato a Viria che non sono riuscito a dormire correttamente e ha promesso a fine giornata di rispiegarmi tutto. Quella ragazza è un angelo.
Adesso siamo in sala mensa, forse mangiando qualcosa riuscirò a riprendermi. A notare la mia quasi assenza è mia sorella, che dall'altro lato del tavolo mi guarda preoccupata.
Arya: Alex? Va tutto bene?
Non voglio farla stare in pensiero, non è una cosa così tanto grave in fondo.
-Stai tranquilla, sto bene!-
All'improvviso noto Viria sussultare accanto a me, sta guardando il suo Scroll con aria stupita.
Viria: Leggete qua!
È un articolo del giornale di Heaven: pare che un professore e quattro studenti stiano arrivando qui a Beacon, in vista del torneo del Vytal Festival; tra di loro spicca un ragazzo dal potenziale enorme, purtroppo il blog non rivela il suo nome o l'aspetto, ma si dice che sia al livello di Pyrrha.
Chi immaginava che anche ad Heaven ci fossero studenti così forti!
La notizia, inutile dire che ha fatto gasare Raiden. Ad essere sincero, nemmeno io vedo l'ora che arrivi il torneo.
Raiden: Fatevi da parte voi, questo torneo lo vincerò ad occhi chiusi!
Il solito gradasso, non sarebbe lui se non cercasse di alimentare il suo sconfinato ego.
Arya: E come intendi fare con Pyrrha?
Chiede mia sorella rivolgendoli un sorriso provocatorio, come a sottolineare volutamente quel record di sconfitte per mano della rossa.
Raiden: Mi occuperò anche di lei. E poi toccherà a te, Xander!
Anche se sono passate poche settimane dall'ultima volta che ci siamo sfidati, mi piacerebbe affrontarlo nuovamente. Tuttavia...
-Sai che al Vytal Festival, non sarà possibile combattere l'uno contro l'altro?-
Viria in quel momento mi ricorda qualcosa di cui avevamo parlato diverse notti fa.
Viria: Capitano, come faremo per il prossimo semestre?
Cavolo, ha ragione! Il sonno me lo ha fatto scordare completamente.
Mi strofino l'occhio, tra poco sento che mi addormenterò.
-Dunque ragazzi, per quanto riguarda il...-
Ma appena apro bocca, sentiamo un trambusto provenire dagli altri tavoli. Ruby sta parlando al suo team.
Ruby: Sorelle! Amici! Weiss!
Weiss: Ehi!
Ma sta parlando con tutta la sala o...?
Ruby: Ventisette minuti fa, io feci un sogno! Il sogno che un giorno ci riuniremo come una squadra e ci divertiremo come nessuno abbia mai fatto!
Weiss: Hai rubato il mio raccoglitore?!
Per farla breve, stanno discutendo su quello che sarà il secondo semestre. A quanto pare è la preoccupazione di tutti.
Per il primo andrà liscio come l'olio, ma quando arriverà il secondo dovremo impegnarci al massimo.
La situazione però si sta scaldando, dato che il team RWBY e JNPR sembra voler dare inizio ad una battaglia col cibo.
-Propongo di svignarcela.-
Viria: Approvo.
Arya: Ho paura...
Raiden: Posso partecipare alla guerriglia?
Alzo un sopracciglio mentre tengo le braccia incrociate al petto, guardo poi Viria, che è nella mia stessa posizione.
-Glielo dico io o glielo dici tu?-
Viria: Insieme.
E subito dopo diciamo la stessa cosa in coro.
-No Raiden!-
Viria: No Raiden!
Dopodiché, decidiamo di smammare dalla mensa.
Passiamo sotto al porticato che porta nel cortile; per oggi non abbiamo lezioni, dopo queste questioni burocratiche, potremo goderci il resto della giornata.
Un'ora più tardi...
-E con questo, abbiamo finito. Andiamo a prenderci un gelato?-
Siamo seduti sul prato, ho appena concluso la spiegazione.
Domando poi al gruppo, mia sorella fa subito sì con la testa, figuriamoci... ucciderebbe mille Grimm per un gelato.
Viria: Volentieri, capitano!
Raiden: Non stavolta, amico! Ho un appuntamento.
Per sapere il nome della "fortunata", abbiamo iniziato a sparare i nomi di tutte le ragazze che conosciamo, io a modo mio...
-Con la professoressa Diantha nei tuoi sogni?-
Raiden: Spiritoso...
Ammetto che è divertente prenderlo in giro, non lo faccio con cattiveria, spero che lui lo capisca.
Arya: Blake?
Raiden: Quella ragazza mi inquieta.
E non è il solo a pensarlo. Anzi, è proprio il caso di dire che mi sta antipatica a pelle.
Viria: Nora?
Raiden: Chi diavolo è?
E da dietro di lui, come se la cosa fosse voluta, spunta proprio Nora, lievemente arrabbiata devo dire, con il resto del team JNPR.
Nora: Come sarebbe a dire "chi diavolo è"?!
E nonostante questa gli abbia urlato nelle orecchie, Raiden non la considera minimamente, anzi...
Raiden: Chi ha parlato?
Poi si avvicina la rossa scarlatta del gruppo, chinandosi leggermente verso il nostro compagno.
Pyrrha: Sei pronto, Raiden?
Chiede con fare gentile. Allora è con Pyrrha! Le cose sono due: è davvero un appuntamento, oppure devono semplicemente allenarsi; in ogni caso, sono contento per lui, Pyrrha è davvero una bella ragazza.
Raiden: Sono nato pronto.
Si alza e si incammina assieme alla ragazza altrove.
Raiden: Ci becchiamo dopo, gente!
Pyrrha: A presto!
Dato che loro sono andati, a questo punto è meglio incamminarci per la gelateria.
Ci congediamo col resto dell'altro team e ci dirigiamo in città.
Durante il tragitto non sapevo esattamente cosa dire alle mie compagne, anche perché parlavano solo loro. Non faccio altro che ripensare a quel sogno, forse non dovrei pensarci più di tanto, in fondo si trattava solo della mia immaginazione, anche se particolarmente macabra.
I miei pensieri vengono interrotti da Viria, che si fermò di colpo appena sentì il suo Scroll squillare.
Viria: Torno subito...
È letteralmente corsa via per rispondere, probabilmente è qualcosa di molto personale.
Resteremo qui ad aspettarla, per sicurezza chiedo ad Arya, forse lei sa perché.
-Solo io ho visto Viria un po' strana?-
Arya: Per me è la stessa di sempre: carina, dolce e simpatica.
Il modello di amica ideale, insomma. Allora doveva essere solo una mia impressione, tendo a preoccuparmi troppo.
In quel momento, sentiamo una voce allegra richiamarci, mi giro e vedo Yang con il resto del suo team, anche se manca di un componente.
Yang: Ciaaao!
-Ma salve a voi team RWBY! Anche voi da queste parti?-
Ruby: Abbiamo deciso di fuggire dalle punizioni della professoressa Glynda.
Weiss: Ehi, non guardate me! Mi hanno portata via contro il mio volere.
Yang: Dai, rilassati un po', cuore di ghiaccio!
Questo spiega l'odore di cocomero, quella battaglia col cibo sarà stata devastante e... divertente?
Mia sorella poi, fa una domanda riguardante il membro mancante.
Arya: Dov'è Blake?
Weiss: Ha deciso di restare in dormitorio, chissà cosa le passa per la testa.
E non mi interessa nemmeno saperlo. Come ho detto prima, mi sta antipatica.
L'albina dell'altro team si guarda intorno, come alla ricerca di qualcosa.
Weiss: Non che me ne importi qualcosa, ma il vostro amico rosso? Non è con voi?
-Ti riferisci a Raiden? No, si trova con Pyrrha.-
Weiss: Mh... peccato. Cioè, volevo dire! Capisco.
Che reazione strana. Per un attimo io e mia sorella ci guardiamo con aria perplessa, qui gatta ci cova.
Yang: Nemmeno Viria è con voi?
Arya: Sta parlando al telefono, dovrebbe tornare a breve.
Le due sorelle dell'altro gruppo si guardarono tra loro, poi Ruby fece un cenno di assenso, prendendo Weiss per la manica.
Ruby: Weiss, Weiss! Vieni con me, volevo farti vedere una cosa!
Weiss: Ehi! Non tirarmi!
Ruby: Vieni anche tu, Arya?
Inutile dire che ha accettato subito, chissà dove stanno andando.
Sta di fatto che sono rimasto solo con Yang. Ma in tutto questo, che fine ha fatto Viria?
Yang: Era un po' di tempo che non parlavamo, io e te intendo.
Mi accenna ad un sorriso mentre si passa una mano tra i capelli.
Non ha tutti i torti, io e il team RWBY andiamo d'accordo, ma poco spesso mi capita di parlare privatamente con una di loro, praticamente è solo con Yang che succede, e tutte le volte che iniziamo una conversazione, lascio perdere tutti i miei pensieri.
-Hai ragione, scusa. Abbiamo avuto parecchio da fare, sai com'è, siamo a fine semestre.-
Yang: È vero, ne discutevamo stamattina, prima che succedesse... quel casino.
Non voglio neanche sapere come diavolo era ridotta la mensa, ma una cosa sono curioso di saperla...
-Chi ha vinto, quindi?-
Yang: Abbiamo vinto noi, anche se ho fatto un volo di quaranta metri.
Spero che almeno sia atterrata sul morbido, e poi come avrebbe fatto a volare così in alto?
-E ora stai bene?-
Yang: Certo! Ciò che non mi uccide, mi rafforza!
Afferma orgogliosa.
Io non saprei proprio cosa dire in queste situazioni, non sono mai stato molto bravo a parlare apertamente con una ragazza.
-Immagino che ti sarai... rafforzata molto, giusto?-
Lei mi guarda perplessa.
Lo sapevo, ho sparato una cazzata. Bravo Alexander, sei proprio un idiota.
Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, Yang si mette a ridere e la cosa mi lascia spiazzato. Appena smette di ridere, mi invita seguirla.
Yang: Non hai bisogno di essere così formale con me. Mi piace essere trattata da amica, non da conoscente. Tu mi sei simpatico Xander, sei un ragazzo educato, un bravo leader e un anche un buon fratello; ma dovresti essere un po' più libero.
Non ha tutti i torti, sono sempre stato abbastanza timido o silenzioso.
Mi sono sempre dedicato al difendere chi era più debole, soprattutto mia sorella, ma ormai penso che questo compito non mi sia addica più; le cose cambiano, le persone cambiano. Ci posso provare anch'io a cambiare...
-E secondo te, come dovrei fare?-
Yang: Potresti iniziare con qualcosa di semplice: inizia a trattarmi più come una tua amica, vedrai, il resto verrà da se!
-Okay, d'accordo Yang... Cosa ti andrebbe di fare?-
Lei rimane un attimo ferma a riflettere, per poi girarsi verso di me con un dolce sorriso stampato in volto.
Yang: Tu bevi?
-Veramente ho solo sedici anni.-
Yang: Conosco un posto dove puoi iniziare!
-Veramente io...-
Niente da fare, mi sta già trascinando verso la sua moto gialla.
E va bene, che sarà mai in fondo? Spero solo che mamma non lo venga a sapere.
PoV Raiden:
Ieri sera, prima di andare a dormire, ho ricevuto un messaggio da Pyrrha.
L'avevo volutamente ignorata il giorno prima, non che fossi arrabbiato con lei, bensì con me stesso, la cosa un po' mi ha fatto sentire in colpa. So riconoscere quando sbaglio. Abbiamo deciso di parlare un po' a quattro occhi. Anche perché io e lei non parliamo tanto spesso, se non per congratularci dopo il combattimento.
Vi sono diversi studenti che fanno la nostra stessa strada, camminiamo sotto il porticato che attraversa tutto il cortile, per arrivare poi a sederci su una panchina.
Sul tragitto ci siamo presi un ghiacciolo alla menta. Appena mi siedo, lei mi rivolge subito un dolce sorriso, prendendo poi la parola.
Pyrrha: Rispetto a ieri mi sembri più allegro, sbaglio?
Addento il mio ghiacciolo, iniziando a gustarlo e a sentire la freschezza pervadermi in bocca.
-Non sbagli. Senti, volevo chiederti scusa se ieri ti ho ignorata.-
Ma lei mi ferma immediatamente, agitando le mani.
Pyrrha: Va tutto bene! Non me la sono presa, sentivo che eri arrabbiato.
Wow, si percepiva così tanto? Anche lei inizia a mangiare il suo ghiacciolo, mentre io proseguo con il mio.
Cavolo, dopo le scuse cosa posso inventarmi per fare un po' di conversazione? Presto detto, ci pensa lei a rompere il silenzio che si è andato a creare.
Pyrrha: Ho bisogno di farti una domanda, Raiden. Tu... cosa pensi di me?
È una bella domanda, sarebbe banale risponderle semplicemente con "sei una brava persona" o cazzate simili. Prima di giungere a Beacon non avevo mai creduto alle voci sulla forza di Pyrrha, ho sempre dato per scontato di essere IO il migliore. E poi... avevo dimenticato completamente il suo nome, appena arrivai a Beacon. Quindi non ero riuscito ad associare il suo volto al nome.
-Che devo pensare di te? Ti ho conosciuta solo grazie ai nostri incontri, tutti nella scuola parlano di quanto sei famosa per la tua forza e bellezza, ma io non ricordavo minimamente chi eri. E anche se l'avessi saputo, non ti avrei trattato diversamente da come tratto gli altri, ai miei occhi sono tutti inferiori, il mio rispetto lo si ottiene solo combattendo. Tu e il mio capitano ve lo siete guadagnati a pieno.-
Non mi è mai importato se il mio tono o le mie parole ferissero gli altri, può interpretare il mio discorso come le pare.
La rossa mi guarda con espressione perplessa, poi da un morso al ghiacciolo e si alza in piedi, chinandosi leggermente in avanti.
Pyrrha: Quindi ora sono una tua pari, giusto?
-Corretto.-
Pyrrha: Di conseguenza siamo anche... amici?
Questa domanda mi lascia interdetto, non ho avuto il coraggio di chiamare "amico" nemmeno Alexander, se non come nomignolo. Vuole davvero considerarsi mia amica?
Sento il viso diventare più caldo del solito, che mi succede? Sento anche delle piccole scariche elettriche attraversarmi i capelli. Questo si chiama imbarazzo? Ahhh! Non diciamo sciocchezze, riprenditi Raiden! Sii te stesso!
-Avrai l'onore di esserlo, bellezza.-
E subito dopo mi rivolge un altro sorriso dolce: quegli occhi, quei capelli lunghi rossi, quel viso angelico. Che bellezza e che fisico... è proprio il mio modello di donna ideale.
-Pyrrha, ti va una sfida domani?-
Pyrrha: Te l'ho già detto Raiden, puoi sfidarmi tutte le volte che lo desideri.
-Perfetto! Sono migliorato dall'ultima volta, non mi batterai!-
E lei fa una leggera risata sotto i baffi, cos'ho detto di tanto divertente?
Però ammetto, che è così bello sentirla ridere, ha una voce stupenda, l'ascolterei per ore intere. Questa sensazione non l'avevo mai provata in vita mia, mi fa stare sereno, ma allo stesso tempo strano, come se avessi qualcosa che mi solletica lo stomaco; è difficile da descrivere. Resta il fatto, che mi sento davvero bene insieme a lei.
PoV Xander:
Cavolo... ma quanto ho bevuto? E dire che Yang voleva solo farmi provare alcuni cocktail, sono finito col berne parecchi. Ora mi gira la testa e sento una grande nausea, e stare in moto con lei non aiuta. La bionda cerca di rassicurarmi, a modo suo.
Yang: Tieni duro fustacchione, siamo quasi arrivati!
E da quando mi chiama in questo modo? Sarà ubriaca anche lei. Appena arriviamo però, vi è un problema, non riesco a camminare talmente sono stanco e stordito, Yang allora decide di prendermi in braccio. Ormai è tardo pomeriggio, sta per tramontare il sole.
Mi sta portando in braccio per tutto il dormitorio, a mòh di principe con la principessa, con l'unica differenza che la principessa sono io. Ma sono troppo stanco anche per imbarazzarmi...
Siamo davanti alla porta della mia stanza, credo che gli altri siano già tornati. Infatti, una volta che Yang ha bussato, ad aprire è Arya.
Arya: Cos'è successo ad Alex?
Yang: È una lunga storia. Beh, la mia parte l'ho fatta, ci vediamo gente!
Arya fortunatamente è abbastanza forte da tenermi in braccio facilmente. Nonostante l'apparenza, è parecchio forte fisicamente, non ho mai capito come fosse possibile.
Mia sorella mi posa sul letto dolcemente, ed io sto con il viso rivolto verso Raiden.
Raiden: Amico, sei messo a una schifezza.
-Ah ah...-
Immergo poi la faccia nel cuscino. Tutto sommato è stata una giornata tranquilla, anche se un po' movimentata. L'ultima cosa che sento, è Arya parlare con Viria, anche se quest'ultima...
Arya: Viria, è da prima che ti vedo così strana, va tutto bene?
Non sento più nulla, vedo solo il nero e nulla di più.
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