L'insegnante

PoV Xander:

I giorni passano in fretta, e bene o male le giornate sono una fotocopia delle precedenti: sveglia, colazione, lezioni, studi pomeridiani e poi si fila a letto. Non dico che stia diventando noiosa la routine, essendo  un'accademia non posso aspettarmi grandi colpi di scena.
Al momento siamo nuovamente a lezione di combattimento.
Sono settimane che Raiden non fa altro che sfidare Pyrrha Nikos: questa ragazza è un vero portento nella lotta, a detta di molti è praticamente una cacciatrice esperta; e dire che ha la nostra età. Mi chiedo a quale allenamento estenuante si sia sottoposta.
A commentare l'ennesimo combattimento tra i due rossi, sono Ren Lie e Nora Valkyrie, due componenti del team JNPR, lo stesso di Pyrrha.

Ren: Sarà la quarta volta che si sfidano.

Nora: Cosa dici Ren?! Siamo esattamente a zero vittorie per il bel rosso e sette per Pyrrha! E ricordatevi, quel bel rosso sarà il mio "fratellone fulminante"!

Soprannome appropriato, mi pare che Nora abbia un Semblance molto simile a quello di Raiden.
Questa "rivalità" tra i due rossi era iniziata per caso. La professoressa aveva sorteggiato l'incontro ed erano usciti Pyrrha e Raiden. Un po' ci saremmo aspettati la vittoria di lei, essendo un'esperta combattente, ma non pensavamo che fosse così forte da battere Raiden rapidamente.
I giorni sono passati, ma ogni volta che arrivava il turno del mio compagno, chiedeva la rivincita. Inutile dire che vi è un abisso tra lui e Pyrrha, eppure lui non demorde.

Arya: Quando capirà che è troppo forte per lui?

Viria: Suvvia, in fondo dimostra di essere determinato.

In effetti è vero, ma non posso che concordare con mia sorella.

-Però Arya ha ragione, credo che nessuno di noi possa batterla, ma forse tu Viria...-

Appena la nomino, lei si pietrifica e mi fa un sorriso un po' forzato.

Viria: Non credo proprio capitano...

Come non detto. Non pensavo che la forza di quella ragazza potesse scoraggiarla così tanto. Nemmeno io intendo provarci, mi distruggerebbe subito. Conosco i miei limiti, e so per certo che quello è decisamente troppo per me.
E mentre parlavamo, l'incontro si è concluso, ovviamente con la vittoria di Pyrrha. Raiden non sembra averla presa bene, anzi, è parecchio frustrato.

Raiden: Dannazione! Perché?! Perché non riesco a vincere?!

Urla sbattendo il pugno a terra.
La rossa però, non sembra tipo da vantarsi delle sue vittorie, anzi, è molto sportiva, tanto da andare a complimentarsi con lui.

Pyrrha: Questa volta sei andato molto meglio.

Raiden: Cos'hai detto?!

Pyrrha: Dico sul serio, rispetto alle altre volte fai meno movimenti inutili, acquisisci sempre più una posizione composta e stai migliorando nelle schivate.

Nonostante siano distanti da noi, posso chiaramente osservare il dispiacere sull'espressione del mio compagno.

Raiden: Oh...

Pyrrha: Hai la stoffa di un vero cacciatore. Potrai sfidarmi tutte le volte che lo desideri, sarò sempre pronta!

Beh dai, è stata gentile in fondo.
Inoltre, continuando a combattere contro di lei, sembra che Raiden stia imparando sempre più. È come se Pyrrha, indirettamente, lo stesse allenando.
Il mio compagno ora sembra diverso, è rimasto come imbambolato, non l'ho mai visto così.
È suonata la campanella! Richiamo Raiden così che possa seguirci, prima di andare a pranzo passiamo per gli spogliatoi, in modo da infilarci le divise della Beacon. Ripongo la mia arma dentro l'armadietto, prendo la divisa e inizio a spogliarmi per mettermela. Il mio compagno è stranamente silenzioso, chiacchieriamo spesso dopo queste lezioni, ma adesso pare essere di poche parole. Mentre mi cambio provo a chiedergli cosa c'è che non va.

-Stai bene? Hai una faccia...-

Solo dopo essersi messo la divisa si degna di rispondermi.

Raiden: Sto benissimo.

Dal modo in cui l'ha detto e per come si muove, non si direbbe proprio.
Una volta cambiati ci dirigiamo alla mensa: presi i vassoi e le portate di oggi; andiamo alla ricerca di un posto dove sederci, ma la fortuna non è dalla nostra parte.

Arya: Uffa... finiremo per mangiare in piedi.

Quando Arya gonfia le guance, è estremamente adorabile. Viria, vedendola giù di corda, cerca di risollevarle il morale

Viria: Un po' di pazienza, ne troveremo uno sicuramente.

Sento una voce richiamarci, mi giro e vedo Yang con un braccio alzato che ci invita a raggiungerla.
Appena arriviamo lì, ci rendiamo conto che la bionda ci aveva riservato dei posti, ci ha davvero salvati! È insieme al resto della squadra, il team RWBY. A quanto pare pranzeremo insieme.

-Grazie ragazze!-

Mi siedo proprio accanto a Yang, anche perché mi ha invitato lei a farlo. Viria si siede anch'essa alla mia destra, sono letteralmente in mezzo a due ragazze più alte di me e bellissime... la cosa mi mette un po' a disagio e mi fa sentire un nano, anzi, lo sono.
Arya e Raiden si sono seduti davanti a noi, mia sorella è alla sinistra di Blake: una ragazza corvina, dagli occhi color ambra e un fiocchetto nero in testa; è parecchio schiva, infatti risponde ad Arya a monosillabi, mentre questa tenta di fare conversazione. Fortuna che non devo per forza parlarci, non mi sembra il ritratto della simpatia.
All'improvviso, Ruby si rivolge a me, con tono incalzante.

Ruby: Xander, ho deciso! Al Vytal Festival ci impegneremo ad arrivare tra le prime, così da potervi distruggere!

Weiss: Quanto sai essere barbara...

A commentare è la ragazza albina della famiglia Schnee, Weiss.
Ruby ha parlato del "Vytal Festival", da quanto so è un enorme evento, dove si terrà anche un torneo; nel quale si sfidano vari studenti provenienti da diverse scuole. Chissà quanti ragazzi come me saranno presenti, probabilmente anche più forti di noi. 

-Accetto la sfida, capitano del team RWBY, il team XAVR non sarà da meno!-

Weiss: Non posso farcela, uno più barbaro dell'altro... vero Raiden?

So che lo dice con una nota di arroganza, preferisco ignorarla.
Tuttavia ha parlato con Raiden come se lui non fosse un amante della lotta, ma della tranquillità.
Guardo il mio compagno, effettivamente è da quando ci siamo seduti che non ha aperto bocca. Appena cerco di aprire bocca per chiedergli nuovamente cosa c'è che non va, mia sorella mi precede.

Arya: Raiden...? Stai bene?

Pensavo che Arya non lo sopportasse, ora invece gli sta parlando amichevolmente, qui c'è lo zampino di qualcuno. Bisbiglio a Viria che si trova alla mia destra.

-Questa è opera tua, dico bene?-

Viria: No capitano, io le ho solo detto che portare rancore è sbagliato quando si è tutti sulla stessa barca, il resto è venuto da sé.

La corvina ha una buona influenza sulla squadra, col tempo sono sicuro che riusciranno a fare amicizia.

Raiden: Sto bene.

Ad interrompere il tutto, è una scena al tavolo dietro al nostro. Cardin: un ragazzo molto alto e dai capelli castani; sta dando fastidio ad una Faunus coniglietta, lo sapevo... il solito razzista, anche dalle cose che gli dice, si percepisce chiaramente che odia i Faunus. Arya, vedendo quella scena si alza dalla sedia.

-Che stai facendo?-

Arya: Non posso stare qui a guardare, devo fare qualcosa!

Vorrei alzarmi per fermarla, quell'energumeno potrebbe farle del male. Viria però mi ferma, tenendomi per il braccio.

Viria: Aspetta capitano, osserva bene.

Arya si mette in mezzo al ragazzo enorme e la Fauna, questo si chiede cosa vuole mia sorella, iniziando poi a schernirla.

Cardin: Chi sei volpina? Ne vuoi un po' anche tu?

Arya: Tu non ti avvicinerai di nuovo a lei! Questi soprusi devono finire, hai capito?!

Non l'avevo mai sentita alzare la voce così tanto, deve averla presa sul personale per comportarsi in questo modo.

Cardin: D'accordo, vuol dire che sei la prossima, piccolo mostro!

Devo intervenire, o le farà male!
Sto per alzarmi, ma qualcosa colpisce Cardin alla nuca, e pare averli bruciato una ciocca di capelli, infatti si vede del fumo. Si gira nella nostra direzione arrabbiato, iniziando a sbraitare.

Cardin: Chi è stato?!

Penso di avere la risposta, guardo il mio compagno rosso davanti a Viria e noto che il suo dito indice è puntato verso Cardin, come se avesse sparato uno dei suoi fulmini.

Raiden: Scusami, il tuo testone da gorilla era davanti a me, non ho saputo resistere.

Sembra essere tornato il Raiden di prima: strafottente, arrogante e superbo; questo è il mio compagno di squadra!

Cardin: Cos'hai detto?!

???: Basta così!

A interrompere il tutto è la professoressa Diantha, è una donna bellissima: capelli corti celesti, occhi azzurri, un fisico nella norma ed un viso stupendo.
Insieme alla professoressa Glynda, aiuta gli studenti nell'arte del combattimento; a volte è lei stessa a combattere con noi, non è solo una donna bellissima, è anche una cacciatrice fortissima.
Cardin e Raiden erano sul punto di attaccarsi. E la professoressa: posando una mano su di loro, rilascia uno strano vento, una flebile brezza capace di rilassare i nervi di chiunque ne viene colpito; se prima ero così teso, ora mi sento più tranquillo, la stessa cosa vale per Cardin e Raiden.

Diantha: Potete tornare ai vostri posti.

E loro eseguono immediatamente, come ipnotizzati.

-Raiden, ti senti bene?-

Raiden: Si, è come se il mio senso di rancore verso di lui, fosse sparito completamente. Mi sento meglio.

Guardo nuovamente verso Arya, notando che anche lei è più rilassata rispetto a prima.
Si gira verso la Faunus coniglietta e inizia a parlarle, riesco chiaramente ad ascoltare la conversazione.

Arya: Spero vada tutto bene adesso...

???: Si, grazie mille!

Arya: Io mi chiamo Arya, tu invece?

???: Velvet, piacere di conoscerti!

Ora ho capito cosa voleva fare Viria: Arya doveva cavarsela da sola, e ci è riuscita senza di me, col piccolo aiuto di Raiden, ma ci è riuscita; effettivamente qualche mese prima, non avrebbe mai preso questo coraggio.

Viria: La prima volta che ho visto Arya, ho pensato che fosse una ragazza molto fragile. Mi sarebbe dispiaciuto continuare a vederla così, è giusto che "spicchi il volo", capitano. Acquisendo coraggio, un giorno potrà diventare più indipendente.

-Insegnarglielo dovrebbe essere compito mio...-

Non nego che la cosa mi faccia sentire un po' inutile come fratello.
Yang mi mette una mano sulla spalla, e con tono incalzante mi incoraggia.

Yang: Stai tranquillo Xander, qui nessuno pensa che tu sia un cattivo fratello, il fatto che vuoi proteggerla ti rende onore, ma devi anche lasciare che trovi il suo coraggio. Non penso che Viria volesse farti un torto.

Tendo spesso a dire quello che penso e senza volerlo rischio di ferire qualcuno. Ho inteso male il messaggio che voleva trasmettere Viria, non vorrei averla fatta stare male con la mia reazione...

-Scusami Viria, non avevo capito subito quello che volevi comunicarmi... fai tanto per il nostro team, non ti ringrazierò mai abbastanza.-

Viria: Non preoccuparti capitano. Guarda attentamente ora.

Voltiamo lo sguardo verso Arya, che torna a sedersi vicino a Raiden. Sembra volergli dire qualcosa.

Arya: Grazie per avermi aiutata.

Gli sorride amichevolmente portando le mani sulla gonna.

Raiden: Ho solo pensato che così saremo stati pari.

Risponde prendendo a dondolarsi con la sedia e chiudendo gli occhi, io lo rimprovero di non farlo, ma mi ignora bellamente.

Arya: Perché? Che ho fatto di speciale?

Prima di risponderle, porta le mani dietro alla nuca, per poi aprire un occhio e prendendo a fissarla.

Raiden: Ti sei... preoccupata per me.

Arya: Mi preoccupo eccome, Raiden! Siamo compagni di squadra!

Lei alza la voce, come a voler far capire il suo stupore.

Raiden: Dopo tutte quelle prese in giro?

Arya: Certo che si! Ma non pensare che dimentichi, la prossima volta che mi chiamerai "volpina" o "sacco di pulci", non esiterò a risponderti! 

Lo avverte punzecchiandoli la guancia con fare intimidatorio e autoritario.

Raiden: Va bene, ho capito...

Sembra che ora vadano leggermente più d'accordo rispetto a prima. Risolvere problemi conflittuali all'interno di un team, è il primo passo per una perfetta collaborazione.
Dopo quel breve intermezzo, torniamo al nostro pranzo.
Il resto della giornata passa molto in fretta, arrivando così al tardo pomeriggio. Come quasi ogni giorno: le lezioni qui sono sfiancanti, ma almeno interessanti; Viria come sempre, non sembra dare cenno di fatica; Raiden e mia sorella invece, sembravano quelli più annoiati, tanto che il rosso si era addormentato sul banco.

Raiden: Ragazzi che dormita...

Dice sbadigliando e strofinandosi l'occhio.

-Certo che se continui a dormire, non imparerai un bel niente.-

Viria: Inoltre vai a dormire troppo tardi la sera, mi sembra ovvio che poi dormi sul banco.

Raiden: Va bene "mamma e papà", starò più attento alle lezioni!

Tralasciando la battuta appena fatta su di noi, dal modo in cui ce l'ha promesso, non sembra molto convincente. Spero se ne renda conto molto presto.
I nostri discorsi vengono interrotti da una voce familiare che ci richiama.

???: Team XAVR!

Ed è la professoressa Diantha, con tono gentile e il suo sorriso dolce, ci fa girare tutti nella sua direzione.
Per noi ragazzi, una come la professoressa è la donna perfetta: simpatica, bella, intelligente e altruista.
In coro la salutiamo cordialmente.

Diantha: Spero stiate bene, come al solito ci vediamo domani dopo mezzogiorno. Mi raccomando, fate i compiti che vi ho assegnato.

Sembra una maestra delle elementari, ed effettivamente agli occhi di un adulto sembriamo dei bambini data la nostra inesperienza.
È particolarmente gentile con Viria e Arya, soprattutto con quest'ultima. Sin dal primo momento che l'abbiamo incontrata, avevamo compreso sin da subito che era la classica "professoressa buona".
Raiden invece, non perde tempo nel voler fare colpo su di lei, e come dargli torto...

Raiden: Io li ho già fatti professoressa, senza nessuno sforzo!

Nessuno ci crede ad una cavolata del genere. Solitamente Raiden tende a farli all'ultimo minuto prima che la professoressa entri in aula, e sono sempre io a farglieli copiare. A quella palese menzogna, Arya scoppia a ridere sotto i baffi, Viria cerca di trattenersi, e ammetto che la situazione diverte parecchio anche me.

Raiden: Che avete da ridere voi due?!

La professoressa invece, non è affatto arrabbiata, anzi, vuole stare pure lei al gioco.

Diantha: Certo signor Starwall, sarà sicuramente un caso che i suoi compiti sono letteralmente uguali a quelli del signor Cross. 

E anche lei si mette a ridere sotto i baffi. Tentativo di rimorchio fallito, amico mio. Dopo quella parentesi divertente, l'insegnante si rivolge a me.

Diantha: Signor Cross, il preside Ozpin voleva parlarle, mi può seguire nel suo ufficio?

Spero di non aver fatto nulla di male, è strano che Ozpin voglia parlarmi direttamente.

-Ragazzi, voi andate, vi raggiungo dopo.-

Seguo la professoressa fino ad un grande ascensore, non vi è dialogo tra di noi, non so neanche cosa dirle, so solo che ha un viso stupendo. Il suo sorriso, il suo portamento elegante e aggraziato, cavolo... ci credo che molti ragazzi perdono la testa per lei.
Questo ascensore porta davvero in alto, siamo praticamente sulla torre alta della scuola, davvero l'ufficio di Ozpin si trova in cima?
Finalmente le porte si aprono, eccoci nell'ufficio del preside: sembra essere un enorme torre dell'orologio, la vetrata dietro la scrivania è praticamente un orologio trasparente, ovviamente è solo estetico; guardando bene in giro, noto che anche il soffitto è decorato da alcuni ingranaggi giganti che si muovono in cerchio. Danno l'impressione di far parte di un grande meccanismo della torre, davvero incredibile l'architettura di questo posto.

Diantha: Ho portato il ragazzo preside Ozpin. Ora se non le dispiace, tolgo il disturbo.

L'insegnante mi rivolge un dolce sorriso, come a volermi salutare, io ricambio, lei poi ritorna nuovamente all'ascensore per tornare al piano terra.
Ora sono da solo con Ozpin: è seduto sulla sua poltrona, intento a scrutarmi con le mani congiunte davanti alla faccia, fino a quando non mi invita a sedere.

Ozpin: Prego signor Cross, si accomodi. Perdoni se l'ho avvertita all'ultimo minuto.

-Non si preoccupi.-

Lo rassicuro, andandomi poi a sedere davanti alla sua scrivania.

-È successo qualcosa di particolare?-

Ozpin: In verità si, ma andiamo con ordine. Lei è figlio di Jupiter Cross...

-Papà mi ha raccontato di lei, aveva frequentato questa scuola quando era giovane.-

Ozpin: Jupiter era il migliore tra gli allievi, era l'orgoglio di Beacon. Veniva conosciuto anche come "Il Re dei cacciatori".
Non esistono scale gerarchiche nel nostro sistema, tuttavia la forza di Jupiter era impareggiabile.
Purtroppo come sa, si è ritirato per dedicarsi alla famiglia e a quello che amava di più, certo non c'è nulla di male in questo. Il volere una vita tranquilla non è nulla di cui uno dovrebbe vergognarsi.

Sono cose che ho già sentito parecchie volte anche da mamma, mi raccontava spesso delle gesta eroiche di papà. Il mio obiettivo è diventare come lui un giorno.

-Si, comprendo. Ma esattamente cosa c'entro io in tutto questo?-

Ozpin: Le voglio affidare un incarico. Normalmente è qualcosa che avrei affidato ai miei affiliati, o a suo padre.

Un incarico da vero cacciatore! Emozionante, ma per certi versi pericoloso, questo è un lavoro da adulti, ma non è di certo questo a scoraggiarmi.

-Di cosa si tratta?-

Dalla sua giacca tira fuori un dossier: con all'interno dei documenti, delle foto e testimonianze scritte.
Mi metto a leggerlo sottovoce.

- "Attentati in negozi di Dust, gioielli e ad alcune manifestazioni dei Faunus verso degli esseri umani.
Si dice che i colpevoli abbiano rapinato e ferito diversi innocenti. Tra di loro spicca una figura incappucciata e con la maschera dei White Fang, armata di arco ed estremamente pericolosa."
Sembra roba grossa.-

Commento poi dopo aver finito di leggere.

Ozpin: Lo è signor Cross.
Il suo compito è quello di fermare questa misteriosa figura. In questi giorni la White Fang potrebbe mobilitarsi, se riusciste a mandare a monte i suoi piani, forse questo misterioso arciere verrebbe cacciato dall'organizzazione. I superiori non tollerano i fallimenti dei loro sottoposti.
Naturalmente può anche non accettare, tuttavia ho bisogno di una risposta il prima possibile.

Certo, non è roba da affidare ad un qualunque studente, ma in fondo... essere un cacciatore significa anche accettare i rischi. Probabilmente, papà da giovane avrà risolto parecchi casi del genere, non posso di certo tirarmi indietro dopo aver visto tutto questo.

-Accetto, immagino di dover andare da solo.-

Ozpin: Assolutamente no, è indispensabile che sia coil suo team, ricordi che è comunque un incarico da cacciatore esperto. Prenda pure il documento sugli ultimi avvistamenti, ad una sola condizione: a parte il suo team, nessun'altro deve sapere di questa conversazione.

-Non si preoccupi, manterrò il segreto. Quando dobbiamo iniziare?-

Ozpin: Quanto prima, preferibilmente la mattina presto. E non si preoccupi per le lezioni, riceverete dei crediti extra durante questo semestre.
Detto questo, buona giornata signor Cross.

-A lei, preside.-

Offerta più che conveniente, mi sa un po' di corruzione, ma non penso che agli altri importerà qualcosa. Questa storia mi puzza un po', per quale motivo Ozpin ha voluto affidare questo incarico proprio a me? Perché sono figlio del Re dei cacciatori? Immagino che lo scoprirò solo a fine di questa faccenda
Dopo esserci congedati, faccio finalmente ritorno al dormitorio, uso la chiave per entrare, appena sono dentro: Viria e Arya stanno studiando, mentre Raiden gioca col suo Scroll.

Viria: Bentornato capitano!

Arya: Fratellone!

Raiden: Yo!

-Ragazzi, abbiamo un incarico!-

Domani inizierà la nostra prima missione da cacciatori, sono un po' nervoso all'idea, ma sono certo che andrà bene.
Del resto, se ce la siamo cavata contro tutti quei Grimm, la White Fang non ci spaventerà!



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