Il Re dei cacciatori
PoV Xander:
L'omone davanti a noi, non è nient'altro che mio padre, Jupiter Cross, il Re dei cacciatori. Mi chiedo perché sia venuto qui. Ahh! Ma chi se ne importa! Arya ha le lacrime agli occhi, e lo stesso vale per me...
Arya: Papà, sei tu...
Papà è un uomo molto grande e imponente, non scherzo dicendo che sia un gigante, infatti si inginocchia, allargando le braccia.
Jupiter: Venite ad abbracciarmi!
Gli corriamo incontro e ci stringiamo a lui, questo calore non lo percepivo da diversi mesi... in generale, nostro padre è molto affettuoso e non si risparmia questi gesti affettuosi, anche se in pubblico.
Sento mia sorella singhiozzare, non pensavo che sentisse così tanta nostalgia di papà. Lui si gira verso lo sportello della navetta e da essa scende anche un'altra figura. Non è altro che... nostra madre!
Ci separiamo da papà per andare a salutare pure lei, abbracciandola. Preso dalla gioia, faccio la fatidica domanda ai nostri genitori.
-Come mai vi trovate qui?-
Ed è mamma a rispondere per prima.
Gwynne: Vostro padre doveva discutere di una cosa... importante col preside Ozpin.
Jupiter: Allora ho colto la palla al balzo e sono venuto a trovarvi! Non siete contenti?
Hanno l'abitudine a completarsi i discorsi a vicenda, per questo parlano in due. Dimostra anche grande sintonia.
Mi accorgo solo dopo che Raiden e Viria sono rimasti a guardare la scena in silenzio. Mi ricompongo e presento il resto del mio team ai miei genitori.
-Giusto! Mamma, papà, vi presento Viria e Raiden, i miei amici. Ragazzi, questi sono i nostri genitori!-
Mamma va da Viria, le due si stringono la mano. Ho paura di quello che possa dire, solitamente è una donna molto diretta, ma non cattiva...
Gwynne: Piacere di conoscerti Viria.
Viria: Il piacere è tutto mio, signora.
Gwynne: Sai, Alex ci spedisce sempre delle lettere per farci sapere come sta, parla molto bene di te.
La mia amica è diventata già rossa in viso. Ecco lo sapevo... sento di star diventando rosso anch'io.
-M-mamma!-
Viria: D-dice davvero?
Gwynne: Sicuro, dice spesso che sei bella, persuasiva, forte e...
Le tappo immediatamente la bocca, ogni volta che parla rischia di mettermi nei guai. Devo inventarmi una scusa per distrarla.
-Mamma! Perché non vai a conoscere Raiden?-
PoV Raiden:
"Bella prova, ma temo tu abbia sbagliato", "Batterti ora non mi darebbe alcuna soddisfazione".
Sono le ultime frasi dette dai miei precedenti avversari, prima che questi mi umiliassero. Seth è una macchina da guerra, più di quanto mi sarei mai immaginato. Mentre il blu, probabilmente non si stava nemmeno impegnando.
Perché? Perché tutti mi sottovalutano?! Mi trattano come se io non valessi nulla! Immerso nei miei pensieri, non mi sto accorgendo dell'uomo davanti a me, quello che ho sempre ammirato, il pilastro della potenza, il Re dei cacciatori.
Non è affatto come lo immaginavo, è un uomo gentile e cordiale, non sembra affatto il tipo che si vanta del suo titolo.
Mi porge la sua enorme mano e io la stringo, ha una presa salda...
Sulle spalle c'è anche volpina, oltre che uomo gentile, è persino un padre amorevole.
Jupiter: Tu devi essere Raiden. Lieto di fare la tua conoscenza, ragazzo!
Nonostante io sia molto alto, si è dovuto abbassare ugualmente per raggiungere la mia altezza. Quest'uomo è davvero un colosso...
-Il piacere è tutto mio, Re dei cacciatori.-
Jupiter: Suvvia, non essere così formale! Puoi chiamarmi semplicemente "Jupiter".
Il suo sguardo mi trasmette sicurezza, forse anche per questo è definito un eroe.
Jupiter: Sai, Arya parla spesso di te nelle sue lettere. Mi dice che hai un carattere difficile, ma che in fondo, sei un ragazzo d'oro, oltre che fortissimo.
Volpina si è nascosta dietro la spalla enorme dell'uomo, davvero pensa che io sia fortissimo?
La vedo sporgere di nuovo, pare arrossita.
-Ehi... volpina.-
L'uomo spalanca gli occhi appena sente quel soprannome. Che avrò mai detto di sbagliato?
Sorrido alla Faunus, questo mi ha risollevato il morale, almeno un po'.
-Grazie.-
Lei ricambia il sorriso, ammetto che è stato carino da parte sua.
Noto anche il Re dei cacciatori più felice. Prende delicatamente Arya e la rimette a terra. Ho avuto la fortuna di conoscere anche la mamma di Xander, è davvero una donna affascinante.
Il re dei cacciatori, insieme alla moglie, si mettono l'uomo a fianco all'altro, sembrano volerci dire qualcosa.
Jupiter: Sono contento siate così affiatati, avete la stoffa di un vero team. Avrei una cosa da chiedervi, posso vedere le vostre armi? Figlioli, prendete anche le vostre.
Utilizzo il mio Scroll per richiamare il mio armadietto, inserisco la password, ed eccolo arrivare, atterra poco vicino a me.
Dopo che abbiamo preso le nostre armi, le consegniamo all'uomo. Sembra che le stia esaminando.
Prima controlla quelle dei suoi figli, facendo loro i complimenti per come le tengono con cura; idem per Viria, non che ci fosse molto da controllare, dato che usa dei semplici tirapugni; appena si ferma sui miei shuriken, gli faccio vedere come questi diventino una spada e gli spiego la funzione del mio Semblence.
Mi ha definito "piccolo Thor", non so che significhi... ma mi piace.
Jupiter: Vi propongo una cosa, ragazzi miei: lasciatemi le vostre armi per un giorno, apporterò delle piccole modifiche. Nulla di che.
Viria: Lo farebbe davvero?
Jupiter: Naturalmente! Ho aiutato io Alex ed Arya nella costruzione delle loro armi.
-Per me non c'è alcun problema.-
Viria: Nemmeno per me. La ringrazio in anticipo signor Jupiter.
Jupiter: Oh oh oh! Non c'è problema, mi piace fare questi piccoli lavori.
Non credo che i miei shuriken abbiano bisogno di modifiche ulteriori, ma se il Re dei cacciatori vuole farmi questo favore, accetto. Mi fa sentire onorato.
PoV Narratore:
Una nave dell'esercito di Atlas atterrò poco dopo. Oltre ad una scorta di robot armati di fucile, ne uscì una donna dai capelli bianchi, dal portamento elegante e composto e dall'incredibile fascino: Winter Schnee, primogenita della prestigiosa famiglia.
Nel mentre, il Re dei cacciatori, la moglie e i ragazzi si erano diretti all'entrata della scuola. L'uomo si girò, rivolgendosi alla compagna di vita.
Jupiter: È tempo che sbrighi questa faccenda. Tesoro, vuoi venire con me?
Gwynne: Preferisco di no, non passo del tempo coi nostri figli da un po'. Ragazzi, mi fareste vedere la vostra stanza?
Il team XAVR annuì, mentre l'uomo si preparava a varcare la soglia per raggiungere l'ufficio di Ozpin.
Salì con l'ascensore, arrivando così all'ultimo piano. Con sé portava un sacchetto di carta, probabilmente era qualcosa da dare al preside.
Non appena le porte si aprirono, Jupiter si ritrovò nella enorme sala, dentro di essa, erano presenti: Ozpin, Glynda e Seth, che nascosto in penombra, sogghignò alla vista del Re.
Jupiter: Ehilà! Salve a tutti!
L'insegnante bionda sorrise, facendo un leggero inchino.
Glynda: Salve Re dei cacciatori.
Jupiter: Glynda! Passano gli anni, ma sei sempre bella e giovane.
Glynda: La ringrazio, anch'io la vedo molto in forma.
L'uomo si girò verso Seth e questo salutò facendoli un cenno con la mano.
Jupiter sorrise, prese una sedia e si sedette davanti alla scrivania di Ozpin. Quest'ultimo teneva le mani davanti alla faccia con fare riflessivo.
Ozpin: Sono contento che tu ci abbia raggiunto, Jupiter.
Il Re dei cacciatori sorrise e dalla busta tirò fuori un pacco di caffè.
Jupiter: Ho sentito nostalgia di questo posto, Oz. Ti ho portato un regalino, è la mia migliore qualità di caffè.
Il preside ringraziò, mentre si diresse alla macchinetta per prepararlo.
Jupiter: James non è ancora arrivato?
Ozpin: Sta risolvendo.. alcune questioni burocratiche.
L'uomo enorme accavallò le gambe, aveva cercato di mantenere un comportamento gentile fino a quel momento, ma ora era arrivato il momento di parlare della questione principale.
Jupiter: Allora Oz, perché mi hai convocato?
Ozpin: Come ti ha già introdotto James, serve che tu torni in servizio. Tuttavia, non hai intenzione di aiutarci, dico bene?
Jupiter: Ho servito questo regno per anni, avrò diritto anch'io a fare il padre a tempo pieno.
Ozpin: Ovviamente, sono stato uno dei primi ad appoggiare questa tua decisione. Se non possiamo avere indietro il vecchio Re dei cacciatori, serve assolutamente che qualcuno prenda il tuo posto. So perfettamente che la tua prima scelta ricadrà su tuo figlio; ma a noi serve un nuovo Re adesso. Concorderai con sul fatto che non è ancora pronto?
Jupiter: Lo so, Oz. È ancora un ragazzo, un cucciolo di cacciatore, non avrebbe senso fargli cadere addosso una così grande responsabilità.
Appena finì la frase, dall'ascensore entrarono altre tre figure: una era il generale Iroonwood, l'altra era Winter Schnee; mentre l'ultimo era un uomo dai capelli corvini, occhi rossi, mantello del medesimo colore e palesemente ubriaco. Si chiamava Qrow Brawen, ed era un altro cacciatore. L'albina dei tre, appena le porte si spalancarono, rimproverò il corvino.
Winter: Ma cosa pensavi di fare?!
Iroonwood: Se fossi stato uno dei miei uomini, ti avrei già sparato!
Qrow: Se fossi stato uno dei tuoi uomini mi sarei sparato da solo.
Disse prendendo da dentro la sua giacca una bottiglietta con dentro qualche sorta di alcolico. Poi si girò verso l'uomo enorme, sogghignando. Jupiter, appena notò la sua presenza, lo salutò allegramente, come un amico di vecchia data.
Jupiter: Qrow! Vecchio mio!
Qrow: Quale onore! Il Re dei cacciatori! Vuoi un sorso?
Jupiter: Volentieri!
Non che fosse il momento giusto per bere. Jupiter prese al volo la bottiglietta, ma appena provò a bere, notò che era vuota.
Qrow: Fregato!
Aveva un'altra bottiglietta nascosta, il Re dei cacciatori si mise a ridere insieme al corvino.
Jupiter: Oh oh oh! Me l'hai proprio fatta!
Non appena il resto dei presenti si mise a scrutare i due, questi si fermarono.
Per colmare l'imbarazzo, Jupiter si schiarì la voce, rivolgendosi poi a Winter.
Jupiter: Signorina Schnee! L'ultima volta che l'ho incontrata era alta così. Si è fatta una vera donna!
Disse facendo riferimento al fatto che l'ultima volta che la vide, era una ragazzina.
Winter: La ringrazio, Re dei cacciatori.
L'albina fece un leggero inchino, ma Qrow intervenne nella conversazione, rettificando un termine.
Qrow: Sbagliato, Ice Queen! "Ex" Re dei cacciatori!
Il tono della conversazione tornò seria appena Ozpin riprese a parlare.
Ozpin: Ora che ci siamo tutti, possiamo continuare. Jupiter, dovrai passare il testimone a qualcun'altro.
Iroonwood: La scelte che abbiamo valutato sono sostanzialmente due: Pyrrha Nikos, penso che la conosciate tutti, ha dimostrato grande potenziale e penso sia la candidata adatta.
L'uomo enorme si alzò di scatto, interrompendo James, e la sua espressione divenne più seria, per certi versi furiosa, anche per il tono che assunse.
Jupiter: Mi oppongo con tutto me stesso! Non potete far ricadere una così grande responsabilità sulle spalle di una giovane, non importa quanto sia talentuosa, non è pronta!
La professoressa bionda si mise davanti all'uomo, cercando di calmarlo.
Glynda: La prego signor Jupiter, mantenga il controllo.
Il Re dei cacciatori sospirò, si risedette e lasciò finire il discorso ai due.
Ozpin: La seconda ricade su Seth.
Appena quest'ultimo venne menzionato, uscì dalla penombra dov'era immerso e si avvicinò al gruppo.
Ozpin: Nonostante la sua fama sia abbastanza scarsa, ha dimostrato di avere abilità sovrumane ed è stato in grado di uccidere il Minotauro Grimm.
Jupiter: È così, Seth?
L'uomo dai capelli argenti incrociò le braccia al petto.
Seth: Non è nulla di speciale in confronto a tutto quello che hai fatto per noi, Jupiter.
A quel punto, intervenne il cacciatore corvino, Qrow, nonostante fosse ubriaco, fece una giusta osservazione.
Qrow: Va bene, okay! Tutto molto interessante, ma chi è conosce questo tizio? Nessuno! Se non fosse per Oz, non saprei nemmeno della sua esistenza.
Ozpin: Precisamente, proprio per questo ho pensato al modo migliore per far conoscere Seth. Dopo il Vytal Festival, avverrà un incontro fra Jupiter e Seth. So che ti chiedo molto, ma dovresti recitare la parte dello sconfitto.
Il Re dei cacciatori rimase perplesso da quella proposta. Infatti non era del tutto convinto.
Jupiter: Non so dirti, Oz. Recitare non è il mio forte.
In quel momento Seth guardò male Ozpin, aveva abbandonato completamente il suo sorriso neutrale.
Seth: Rifiuto. Se devo conquistarmi il titolo di Re dei cacciatori, lo farò con la mia ultima fatica: sconfiggendo quest'uomo lealmente.
Il generale Iroonwood, sbatté il pugno sul tavolo, non condivideva affatto il pensiero del cacciatore di Heaven.
Iroonwood: Non abbiamo tempo per le questioni d'onore! Ci serve un Re dei cacciatori adesso! E se dovessi perdere, cosa farai?!
Seth: Vorrà dire che non ero pronto ad assumermi questa responsabilità. Ma tu non potrai mai comprendere, James. Non sei un guerriero come noi.
Il generale, afferrò l'uomo per il colletto e con espressione furente gli chiese...
Iroonwood: Che hai detto?
Le mani enormi del Re dei cacciatori, divisero i due, per evitare che scatti una rissa. Calò il silenzio per diversi secondi, e fu proprio Jupiter a interromperlo.
Jupiter: Seth, io non ho alcun problema a passarti il testimone, ma voglio chiederti una cosa, da uomo a uomo. Lo sai che essere il Re, non è soltanto un titolo, ma una vera e propria responsabilità? Sarai un esempio da seguire per tutti, molti giovani cacciatori vorranno essere come te, ma allo stesso tempo, sarai oggetto di molti nemici, esattamente come quelli che si stanno presentando. So anche che stai per diventare padre, porteresti via molto tempo che potresti passare con tuo figlio. Pensaci bene, non sei costretto a prendere il mio posto...
Dopo il discorso del rosso, calò nuovamente il silenzio nella sala. E questa volta, fu Seth a romperlo.
Seth: Lo so benissimo, mi sono preparato per anni a questo momento, è il mio grande sogno. So che questo non mi permetterà di stare con mio figlio ogni volta che voglio, ma così facendo potrò farlo vivere in un mondo senza alcun pericolo. Io ti rispetto Jupiter, prendere il tuo posto sarebbe un vero onore per me.
Il discorso di Seth fece sorridere il Re dei cacciatori, che annuì.
Jupiter: I tuoi occhi non mentono. Oz, per te non c'è alcun problema, dico bene?
Il preside sospirò, incrociando lo sguardo con il generale e poi con i due cacciatori davanti a lui.
Ozpin: Dopo ciò che sentito, come potrei dirvi di no? In ogni caso, abbiamo il nostro futuro Re.
Jupiter stava per alzarsi nuovamente, stavolta per andarsene. Non prima di aver stretto la mano con il professore di Heaven, augurandosi anche buona fortuna per quando dovranno affrontarsi.
Jupiter: Se non c'è altro da dire, io vi saluto.
Uscì dall'edificio usando l'ascensore di prima, sarebbe andato nei dormitori alla ricerca della moglie e dei suoi figli, così avrebbe passato un po' di tempo con loro. Sembrava parecchio agitato in un primo momento, ma si rasserenò subito dopo il discorso con Seth.
Forse era la volta buona in cui avrebbe smesso con questo lavoro per sempre.
PoV Xander:
Quella sera stessa... ore 23:00.
È stata una giornata parecchio faticosa, ma l'arrivo di mamma e papà è riuscito a risollevare gli animi di tutti. In breve, non abbiamo più pensato a quella bruciante sconfitta.
Dopo che papà finì con i suoi "affari", ci ha portati a cena in un ristorante nei dintorni, è stato carino da parte sua invitare anche Raiden e Viria. Mi pare di capire che gli sono piaciuti subito.
Adesso siamo tornati in dormitorio, ma non avendo sonno, io e tutto il team siamo andati sul terrazzo della scuola per osservare il cielo notturno.
Era una sorta di rito che facevamo io e Arya ogni sera prima di addormentarci, adesso però il gruppo si è allargato. Ed è bellissimo condividere momenti come questi insieme a loro.
Mi rendo conto di averli delusi nell'ultimo periodo, però a loro non sembra importare più di tanto. Tuttavia voglio rifarmi nel torneo, che avverrà fra qualche giorno.
-Siete pronti, non è vero?-
Hanno capito subito a cosa alludo, infatti annuiscono. Scherzosamente, do una leggera pacca a Raiden, che sembra parecchio giù.
-Contiamo tutti su di te nel caso qualcosa dovesse andare storto.-
Lui mi guarda perplesso, che avrò mai detto di sbagliato?
Raiden è il più potente del team, se perdesse lui, senza mezzi termini, siamo fottuti. Sembra star facendo un mezzo sorriso, adesso si che lo riconosco!
Raiden: Con me siete in buone mani, e poi devo arrivare per forza primo, dato che ho un conto in sospeso con Achilleus.
Mi stavo dimenticando di una cosa importante da riferire, lo avevo già accennato prima di iniziare la missione con la professoressa, ma adesso è il momento di parlarne in modo più approfondito.
-Ragazzi, dobbiamo decidere le coppie da formare per il torneo. Non ci saranno solamente i classici incontri Team vs Team, ma anche una coppia contro un'altra. In base alle nostre esperienze, ho pensato che le coppie più sensate fossero: io e Viria, Raiden e Arya.-
Arya: P-perché io e Raiden?
Che reazione strana la sua, pare essere arrossita di colpo, ma in penombra si capisce poco.
-Vi ho visti più affiatati nell'ultimo periodo, e poi sono certo che Raiden ti proteggerà nel caso ti trovassi in difficoltà.-
Il rosso fa le spallucce, per poi mettersi comodo con le mani dietro la nuca.
Raiden: Per me è uguale.
Arya: B-beh, forse è vero, ma anche tu e Viria siete più affiatati del solito, sembrate una coppia sposata.
-Ma perché pensate tutti la stessa cosa?! Io e lei siamo solo amici!-
Sembra che si divertono un sacco a prenderci in giro, Viria inutile dire, che è diventata un pomodoro.
E a proposito di rosso, Raiden se la ride sotto i baffi.
Raiden: Guarda come si scalda.
Con la coda dell'occhio, noto un'altra figura dietro la cisterna dell'acqua, mi metto in guardia, ma subito dopo noto la stazza dell'individuo, possibile che sia...
-Papà?-
Non pare essersi accorto di me, infatti appena lo richiamo, si volta nella mia direzione.
Jupiter: Oh ma guarda, non vi avevo visto.
-Che ci fai qui?-
Ecco arrivare gli altri, Arya ovviamente corre in braccio a lui.
Jupiter: Sapete, avevo nostalgia di questo posto, è stata la mia accademia e quando avevo iniziato a frequentare Gwynne, venivamo spesso a guardare le stelle su questo terrazzo, o la luna.
La luna... perché ultimamente ne sento parlare fin troppo? Se quello con cui ho parlato quella sera era Seth, allora perché parlava della luna? Adesso anche papà... Possibile che si tratti di una semplice coincidenza? Ormai non riesco più a guardare la luna senza sentirmi in ansia. Mio padre mi mette una mano sulla testa, carezzandomela.
Jupiter: A cosa stai pensando?
Non voglio farlo preoccupare inutilmente, scuoto la testa gli faccio un leggero sorriso.
-Niente, va tutto bene.-
Fra pochi giorni inizierà il torneo, voglio concentrarmi solo su quello, probabilmente dovremo affrontare il team capitanato da Achilleus. E ho la netta impressione che saranno avversari ostici, ho deciso, in questi giorni che ci restano, studierò varie strategie. Ora però, è il caso che rientriamo in stanza.
-Papà, grazie di tutto, ma ora vogliamo andare a dormire.-
Mia sorella sembra un po' riluttante all'idea, si vede quanto gli mancava nostro padre.
Arya: Dobbiamo proprio?
Annuisco e scende da papà, lui ci sorride, per poi mettere carezzare la testa ad entrambi. Sembra molto felice di essere tornato, non solo per rivedere la sua vecchia scuola, ma anche per passare del tempo insieme a noi.
È il papà perfetto, quello che ogni ragazzo o ragazza vorrebbe.
Jupiter: Sappiate che sono molto fiero di voi.
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