Il mondo là fuori
PoV Narratore:
Il giorno dopo...
Mentre i ragazzi si stavano divertendo, qualcun'altro stava agendo nell'ombra, molto probabilmente con qualche intenzione malvagia. Eroicamente, la giovane Ruby intervenne per sventare la minaccia, rappresentata da una criminale mascherata. Nell'ufficio di Ozpin erano radunati: il preside, la professoressa Glynda, il generale Iroonwood dell'esercito di Atlas; e tramite chiamata dallo Scroll di Iroonwood, il Re dei cacciatori, Jupiter Cross, che venne informato su quanto accaduto.
La situazione era parecchio agitata, lo si poteva comprendere dal tono del generale.
Iroonwood: Erano qui Ozpin!
Glynda: Ne siamo al corrente. Grazie James.
Commentò la donna con velata irritazione.
Iroonwood: Perfetto, dato che ne siete al corrente: comincerete a far qualcosa o rimarremo fermi a guardare?!
Ribatté l'uomo, in quel momento fu Jupiter a calmare le acque. Aveva una voce profonda, ma molto calma e controllata.
Jupiter: Vi prego signori, mantenete il controllo.
Quando tutti tacerono, si sentì il rumore di quando l'ascensore arrivava a destinazione.
Ozpin: Entra.
Disse il preside. E dall'ascensore uscì la giovane Ruby Rose, con aria mortificata.
Ruby: Ah! Scusate se ci ho messo tanto. Qualcuno per errore ha premuto tutti i pulsanti dell'ascensore salendo.
La ragazzina si guardò intorno preoccupata.
Ruby: Non io!
Ozpin: Grazie per essere venuta Ruby, come ti senti?
Ruby: Bene, immagino. Mi sentirei meglio se i cattivi non mi stessero battendo per 3 a 0... Okay, credo di aver capito il tono della conversazione.
Il generale Iroonwood si avvicinò a lei, andando a lodare il suo coraggio.
Iroonwood: Ruby, credo sia giusto farti sapere che ciò che hai fatto la scorsa notte, incarna esattamente l'essere una Cacciatrice. Hai riconosciuto la minaccia e hai agito meglio che potevi.
Ruby: Grazie, signore.
In quel momento, si sentì il Re dei cacciatori schiarirsi la voce, aggiungendo le sue lodi.
Jupiter: Concordo con te, James. Per essere una studentessa così giovane, ha agito con responsabilità, o almeno... da quanto mi avete raccontato.
La ragazzina si guardò attorno spaesata, non capendo da dove provenga la voce.
Ruby: Chi ha parlato?
Iroonwood: Ruby, colui che ha appena parlato, è il Re dei cacciatori.
La giovane rimase stupita e saltellò dalla gioia.
Ruby: Cooosa? Dice davvero?!
E l'uomo fece una leggera risata in sottofondo.
Jupiter: Ohohoh! Proprio così giovane promessa, felice di fare la tua conoscenza.
Ruby: L'ho sempre ammirata, ehm... signore!
Jupiter: Il sostegno di voi giovani, è la fonte della mia forza.
Grazie al Re dei cacciatori, la situazione che pareva essere agitata, si calmò. Fino a quando la serietà fece di nuovo da padrona della conversazione.
La misteriosa criminale mascherata, sembrava utilizzasse il vetro come Semblence, pare aver accennato ad un nascondiglio a sud est, fuori dal regno.
Dopo queste informazioni, Ruby se ne andò, lasciando che gli adulti tornino ai loro discorsi.
Iroonwood: Jupiter, abbiamo bisogno che ritorni in servizio, il popolo ha bisogno di te!
Glynda: Come puoi essere così insensibile da avanzare una richiesta simile?!
Rimproverò la donna. Dall'altra parte, Jupiter sospirò dopo aver sentito la richiesta del generale.
Jupiter: James, ne abbiamo già parlato: io ormai ho chiuso con tutto questo, ho cambiato vita.
Il preside si risedette sulla sua poltrona e avanzò un'altra richiesta al Re.
Ozpin: Ascoltami Jupiter, ho una proposta da farti. Potrai tranquillamente rifiutare, ma dovrai venire qui a Beacon per darmi una risposta.
Jupiter: D'accordo, ma vi avviso subito: vengo solo perché voglio rivedere i miei bambini, sono stato chiaro?
Tutti nella stanza si guardarono l'un l'altro, Ozpin sorrise sotto i baffi e rispose...
Ozpin: Chiaro.
PoV Xander:
Ore 7:30 di mattina.
In fin dei conti, quella di ieri è stata una serata rilassante, tranne per quell'individuo misterioso.
Quando tutti se ne andarono, rimasi solo con Yang per un ultimo ballo, in fondo glielo avevo promesso.
Ci siamo già svegliati tutti, sono in bagno con Raiden e ci stiamo lavando i denti, le ragazze sono in camera a pettinarsi i capelli.
Ci capita spesso di chiacchierare la mattina, come in questo caso.
Io sono ancora in pigiama, mentre Raiden si è fatto la doccia un attimo fa, ed è a petto nudo e con solo i suoi pantaloni neri.
-Allora? Com'è andata ieri sera con Pyrrha?-
Raiden: Non è andata come speravo.
Mi sciacquo la bocca con l'acqua e sputo il dentifricio.
Certo che è strano, sembrava così contento ieri pomeriggio.
-Che intendi dire?-
Raiden: Non abbiamo più ballato.
-E allora con chi hai passato la serata?-
Non l'avevo visto per nulla ieri sera, in un primo momento ho pensato che fosse tornato a casa.
Raiden: Con tua sorella.
Sto facendo ancora un risciacquo per i denti, ma appena Raiden accenna a mia sorella, sputo via l'acqua per lo stupore.
-Cosa?!-
Raiden: Hai sentito bene, amico.
-E lei ha accettato?-
Raiden: Veramente, me lo ha proposto lei.
La cosa mi puzza, solitamente Arya e Raiden non si sopportano, certo... ogni tanto vanno d'accordo, ma sono già arrivati al punto di ballare insieme?
Dopo essermi cambiato, io e il rosso usciamo dal bagno, le ragazze stanno chiacchierando sul letto.
Non mi sono accorto che Raiden è senza maglietta, infatti Arya appena lo vede, si gira dall'altra parte, sicuramente imbarazzata. Come lo capisco? Solitamente le si rizza la coda, le succedeva spesso a casa, quando mi vedeva a petto nudo.
A Viria non fa alcun effetto, infatti incrocia le braccia rimproverandolo.
Viria: Raiden, mettiti una maglietta.
Raiden: Che c'è, bella? Invidiosa della mia tartaruga?
E lei, in risposta, si alza parte della canottiera bianca, scoprendo la pancia e... ma che diavolo di addominali possiede?!
Raiden: ...Merda.
-Uno a zero per Viria.-
In realtà anche Arya è ben allenata, ma lo nasconde sotto quel corpo così piccolo.
Dopo esserci cambiati tutti quanti, vado alla porta per ritirare un pacco che ci è arrivato, c'è persino una lettera, ed è di papà!
Mi siedo sul letto con mia sorella e inizio a leggere.
-Cari figli.
Questo è solo un piccolo regalo che vi spedisco, fate attenzione e non fatelo vedere a nessuno, vi voglio bene.
Con affetto, vostro padre Jupiter.-
È una piccola scatola marrone, ma qualcosa non va... si muove! Apro lentamente il coperchio e dentro... non posso crederci!
Arya: Abel!
Abel è il nostro scoiattolo domestico, lo trovai tempo fa sotto un albero, era ridotto parecchio male, ma io e Arya ce ne siamo presi cura così bene, che alla fine si è affezionato a noi. Da allora non ce ne siamo mai separati, e incredibilmente a mamma e papà andava bene.
Sale sulla mia spalla e si struscia sulla guancia, è sempre stato un gran coccolone, così lo accontento carezzandolo con l'indice. Raiden e Viria si avvicinano per osservarlo, ovviamente quest'ultima rimane incantata, evidente ama gli animali carini.
Viria: Oh capitano... è bellissimo.
Lei prova a coccolarlo, il nostro scoiattolo lascia fare. Poi ci prova Raiden, ma Abel lo morde al dito.
Raiden: Ahhh! Piccolo bastardo!
Arya: Si vede che non gli piaci.
Oltre alla scatola, ci ha consegnato anche una busta, dentro c'è il cibo da dare ad Abel, anche se probabilmente chiederà solo noccioline. E dobbiamo fare attenzione, questo animaletto non sta fermo un attimo, potrebbe avere la brillante idea di farsi un giro per l'accademia. All'improvviso sentiamo un messaggio della professoressa Glynda proveniente da un autoparlante: ci dice di dirigerci nell'atrio. Poso delicatamente Abel sul letto, non voglio portarlo con noi, ma prima di andare chiudo tutte le finestre, così che non possa uscire da lì.
Richiamo poi il mio team e mi dirigo alla porta.
-Gente, il dovere chiama, andiamo!
PoV Arya:
Sono così contenta che Abel sia qui con noi! È una delle tante cose di casa che mi è mancata: oltre al poter dormire quanto volevamo, le coccole di mamma, le coccole di papà e l'altalena in giardino. Mi piacerebbe tanto ritornarci solo per un giorno...
Senza accorgermene, sono già usciti tutti dalla stanza, infatti Alex mi sta richiamando.
Xander: Arya! Sbrigati!
-Arrivo!-
Guardo per un attimo il nostro scoiattolo, lui fissa me. Poi mi guardo intorno. Okay, nessuno sta osservando...
Delicatamente lo afferro, voglio portarlo con me. Ma dove posso nasconderlo?
Nelle tasche non ci starebbe. Guardo poi il mio seno... NO! Non sono prosperosa quanto Viria o Yang. E poi morirebbe asfissiato.
Lo metterò in borsa!
Raggiungo così gli altri nell'atrio, poso la borsa vicino ai tanti bagagli degli altri studenti.
Il preside Ozpin sta per mettersi a parlare. Raggiungo il mio gruppo, mettendomi accanto a mio fratello, poi mi sporgo leggermente per guardare Raiden, prima l'ho visto senza maglia... AHHHH! Che vergogna!
Ozpin: Oggi siamo qui, insieme. Uniti! Mistral, Atlas, Vacuo, Vale. I quattro regni di Remnant.
In questo giorno, quasi ottant'anni fa, finiva la più grande guerra nella storia.
È stata una guerra di ignoranza, di avarizia e di oppressione. Una guerra che era ben più di confini caduti o commerci incrociati. Ma su un'idea di individualismo.
Combattiamo per infinite ragioni, una di esse, è distruggere qualunque forma di arte o espressione di sé.
E come sapete, in molti non accettarono ciò. Come risultato, quelli che si opposero a questa tirannia cominciarono a chiamare i loro bambini come uno degli aspetti principali dell'arte stessa. Il colore. Era il loro modo di dimostrare che non solo si sarebbero rifiutati di tollerare quest'oppressione, ma che neanche la generazione a venire lo avrebbe fatto.
E questa tradizione è rimasta fino ai giorni nostri. Incoraggiamo l'individualità, l'espressionismo e l'unità. Attraverso la diversità.
Come ho già detto, oggi siamo qui insieme, uniti. Ma questo legame non può esistere senza sforzo. Ed ecco perché oggi, mentre il resto del mondo celebra la pace. I Cacciatori e le Cacciatrici lavoreranno per mantenerla. Come studenti del primo anno, sarete affiancati da un Cacciatore o Cacciatrice esperta in missione. Qualcuno di voi potrebbe lasciare il regno per giorni, altri per settimane fuori dalle mura. Non importa il percorso che sceglierete, ricordate di essere cauti, ricordate il vostro allenamento, e ricordate di dare sempre il meglio.
Certo che il preside è davvero logorroico...
Ha parlato di una guerra. Effettivamente papà ce lo raccontava spesso. Parlava di come nostro nonno combatté valorosamente per far valere l'uguaglianza tra specie.
Mi piacerebbe tanto essere un'eroina come questi grandi uomini del passato. Non pretendo di poter aiutare tutti, è una cosa impossibile, ma quelli che posso...
Raiden: Ehi volpina! Ti sei incantata?
AHHH! Raiden mi sta parlando! Perché sono sempre così nervosa quando lui mi fissa o parliamo? E pensare che all'inizio non lo sopportavo... Forse mi sto innamorando per davvero... Mamma me lo diceva spesso: "In accademia potresti trovare anche l'amore". A pensarci bene, lei e papà si sono conosciuti così.
Non posso farci niente, quando abbiamo ballato insieme, ho sentito il mio cuore battere all'impazzata.
Anche se è un ragazzo presuntuoso e difficile, penso sia questo che mi piace di lui. Ma non posso lasciare che lo scopra, non ancora almeno...
E no, non dicevo sul serio la sera prima, quando dissi che sarei tornata a odiarlo...
-N-no, di cosa stai parlando?-
Andiamo Arya! Smettila di balbettare e parla normalmente!
In lontananza noto due figure a me familiari: la prima è Nifa, la seconda è quell'idiota che dà fastidio a Viria.
Ci sono altre tre figure, ma sono sconosciuti: il primo è un ragazzo alto vestito di blu, capelli del medesimo colore e occhi rossi, è anche molto carino; il secondo è un ragazzo più basso dai capelli rossi, con un grosso mantello rosso scarlatto; l'ultimo invece, è il più misterioso, è girato di spalle, ma una cosa che salta subito all'occhio sono i suoi lunghi capelli argenti, è parecchio alto ed è vestito quasi totalmente di nero, ha un fodero dove è riposta una lunga katana attaccata alla cintura. Probabilmente è un cacciatore, ma ha qualcosa di vagamente familiare...
Xander ci fa cenno di seguirlo verso i tabelloni, è arrivato il momento di scegliere la missione!
PoV Xander:
Un nuovo incarico a quanto pare.
L'ultima volta abbiamo rischiato grosso, cerchiamo qualcosa di meno pericoloso.
Il tabellone è touch, perciò posso scorrere nella bacheca, vi sono varie categorie: Cerca e Distruggi, dove bisogna eliminare varie concentrazioni di Grimm; Salvataggio di un villaggio, non ha bisogno di spiegazioni; e Ricognizione, dove dobbiamo esplorare varie zone del regno e assicurarci che siano sicure, ed eventualmente, eliminare qualche Grimm. Fortunatamente in queste ultime c'è una bassa percentuale di pericolo.
Seleziono la missione sul tabellone e inserisco il nome del nostro team, la richiesta viene immediatamente accettata.
Raiden sbuffa e poi si gratta la nuca con fare annoiato.
Raiden: Perché dobbiamo accettare una missione così noiosa?
-Per protezione nei vostri confronti, e ricorda che stiamo facendo esperienza, ogni cosa può andar bene.-
A giudicare dalla sua espressione, non mi sembra molto convinto.
Raiden: Se lo dici tu.
Viria: Mi chiedo chi sarà la nostra accompagnatrice.
È vero, sul tabellone non c'era scritto nulla al riguardo.
Appena sentiamo una voce femminile richiamarci, si svela finalmente il mistero: è la professoressa Diantha! Ovviamente accompagnata dal suo solito sorriso, pronunciamo il suo nome allo stesso tempo e lei ci mostra il suo tablet, dove è segnata la locazione della nostra missione.
Diantha: Vi accompagnerò io, non sarà nulla di pericoloso o faticoso. Sarà una sorta di gita, solo per noi cinque!
Il che è rassicurante, almeno ci teniamo lontani dai guai.
Arya stravede per la professoressa, infatti le corre incontro prendendola per mano e l'insegnante acconsente.
Il mio compagno rosso picchietta il mio braccio col suo gomito, bisbigliandomi qualcosa.
Raiden: Improvvisamente trovo questa missione interessante.
-Ma non mi dire...-
Dovrei dirglielo che la professoressa è sposata? Nah, lasciamolo sognare ad occhi aperti ancora per un po'.
Ci dirigiamo così al porto dove vengono ormeggiate le navi volanti.
Con i bagagli in mano, saliamo sulla nostra e finalmente si parte. Non è molto grande, ma per cinque persone andrà bene.
Il viaggio, secondo la professoressa, sarà di all'incirca un'ora. Mi fa ancora strano essere così lontano da casa, ma ora ci stiamo allontanando da Beacon, la nostra seconda casa, quindi quella sensazione rimane.
Noto che la borsa di Arya sembra muoversi, così le domando...
-Che cosa tieni nella borsa?-
E lei va subito sulla difensiva, stringendola al petto.
Arya: Ehm... niente!
Non credendole, la prendo con la forza, una volta aperta, vedo la testa di Abel uscire. Se l'è portato dietro?!
-Perché, Arya?-
Arya: Mi faceva pena lasciarlo tutto solo!
Il nostro scoiattolo mi sale sulla spalla destra, ha sempre amato stare sulla mia spalla, mi ricorda un cartone animato che vidi in TV anni fa.
La professoressa si avvicina per osservare Abel da vicino.
Diantha: Avete... uno scoiattolo domestico?
-Beh, si. Doveva restare in dormitorio, ma qualcuno ha preferito portarselo dietro.-
Guardo con la coda dell'occhio mia sorella, seduta alla mia destra, lei risponde facendomi la linguaccia. A volte è davvero una bambina...
Abel piega leggermente la testa e si lascia carezzare dalla nostra insegnante.
Diantha: Per me non ci sono problemi, cercate solo di non farlo scappare.
Questo non è assolutamente un problema, Abel non va da nessuna parte se non in compagnia mia, di papà o di Arya. Tra l'altro mi capisce perfettamente.
Tra una chiacchiera e l'altra, senza accorgercene, è già passata un'ora. Siamo finalmente arrivati.
La nave atterra nella radura di un bosco, sembra quello vicino casa, con l'unica differenza che non è innevato.
Quella sensazione di stare lontano da casa non è mai sparita, non siamo mai andati così oltre. Ci sentiamo spaesati e l'aria si fa pesante, anche se è la più pulita che ci possa essere.
Questo è il mondo fuori dalle sicure mura di casa...
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