Fiducia

PoV Arya:

Sono preoccupata, Alex è conciato piuttosto male, mentre Viria potrebbe aver subito un trauma cranico vista la violenza con la quale è stata colpita.
Con mamma e Raiden ci dirigiamo verso l'infermeria, dove però, vi sono due guardie dell'esercito di Atlas appostate. Una di loro mette una braccio avanti, intimandoci a stare indietro.

Guardia: Per ordine del medico, non posso farvi passare.

Mamma si mette avanti a noi, cercando di convincere l'uomo.

Gwynne: Sono la madre di Alexander Cross, la prego, ce lo lasci vedere.

Guardia: Mi dispiace signora, ma non è il momento giusto.

Provo anch'io a convincerlo, ma con assoluta freddezza respinge anche me.
In quell'istante, vedo la figura di papà avvicinarsi.

Jupiter: Non ci vorrà molto, glielo giuro. Vogliamo solo sapere come stanno i ragazzi.

Non penso vogliano dire di no al Re dei cacciatori, il collega della prima guardia annuisce, per poi permetterci di entrare.
La stanza è abbastanza piccola, serve ad ospitare al massimo quattro pazienti. Alex è stato fasciato in diverse parti del corpo: sulla testa, sul torace e sulle braccia. Viria invece, ha solo una fasciatura sulla testa.

Jupiter: Dottore ci dica, come stanno i ragazzi?

Il dottore è un signore anziano, credo sulla settantina, ingobbito e pelato. Però sembra ancora arzillo per fare il suo mestiere.

Dottore: Non si preoccupi, con un po' di riposo torneranno come nuovi. Il ragazzo però, ha bisogno di recuperare la sua aura se vuole guarire in fretta.

Sento dei passi avvicinarsi alle nostre spalle, appena mi giro vedo la figura alta del professor Seth con la professoressa Diantha, mi sembra di vedere anche Achilleus nel corridoio... 

Seth: Se serve, posso dare una mano.

Ma certo! Quando quel mostro aveva colpito violentemente la professoressa, usò una tecnica particolare e le si è sentita subito meglio. Forse potrei...

-Professor Seth, posso... provare io?-

Mi sta guardando perplesso, ma poi mi fa un leggero sorriso.

Seth: D'accordo, ma voglio avvisarti. Essendo la prima volta che lo fai, potresti aver bisogno di più tempo per rigenerare la tua aura. Intendi prendere il suo posto?

Sotto quest'ottica, la cosa mi spaventa un po', ma sarei una codarda se mi tirassi indietro proprio ora. Alex ha bisogno di me!

-Non importa, farei di tutto per mio fratello!-

Vedo papà un po' preoccupato, ma appena gli sorrido, pare convincersi, mentre tiene la mano a mamma.
Mi avvicino al lettino d'ospedale, in attesa di indicazioni.

Seth: Molto bene. Prendi la sua mano e chiudi gli occhi. Dopodiché, cerca di confluire la tua aura nelle mani.

Cerco di eseguire, ma far confluire l'aura non è semplice come sembra. L'ho sempre usata solo ed unicamente per limitare i danni in battaglia e non nego di starmi sforzando particolarmente.
Finalmente riesco a sentirla confluire nelle mie mani.

Seth: Rimani concentrata. Pensa al tuo desiderio, pensa a lui... 

Capisco, quindi è tutta una questione di volontà.
Mi concentro più che posso, sto cercando di ripensare a quando io e Alex da piccoli giocavamo nel giardino di casa, ci divertivamo come pazzi. Certo... anche adesso cerchiamo di divertirci come possiamo, anche se lui è quello cresciuto davvero. Io nell'animo, sono rimasta una bambina...
Ecco, lo sento! È come se il mio cuore in questo momento, fosse collegato al suo. Appena riapro gli occhi però, mi sento sommersa da un'ondata di stanchezza e senza accorgermene stavo cadendo, ma sono stata sorretta dal professor Seth.

Diantha: Sei stata bravissima, Arya!

Guardo mio fratello e noto che l'aura trasferita, si sta propagando in tutto il corpo. Ce l'ho fatta! Sono riuscita ad aiutarlo! Anche se ora mi sento molto stanca.
Papà si avvicina per prendermi in braccio, carezzandomi la testa.

Jupiter: Oh tesoro, non dovresti sforzarti tanto. 

-Sono... stata d'aiuto?-

Seth: Eccome, hai imparato in fretta.

Le sue parole mi consolano, l'importante è aver aiutato Alex. Mi si chiudono gli occhi... credo che tra poco mi addormenterò.
Sento solo un'ultima cosa detta da papà.

Jupiter: Ragazzo, accompagnami nella vostra stanza, ha bisogno di meritato riposo.

Credo si riferisca a Raiden.
Parlando di lui, mi sembra di notarlo agitato, è da prima che stava guardando male Seth. Chissà cosa prova, vorrei tanto saperlo... ma soprattutto, vorrei sapere cosa prova per me... Non riesco più a stare sveglia...

PoV Xander:

Quella sera stessa... ore 20.30.

Ricordo solo una cosa dopo essere svenuto: Seth. Sono quasi sicuro che mi stesse osservando e in qualche modo, mi stesse anche giudicando o deridendo. Al diavolo... mi interessa sapere dove mi trovo adesso. Sembra essere una stanza d'ospedale, o l'infermeria.
Capisco bene... sono stato sconfitto.
Ho ancora la vista sfocata, infatti vedo poco e niente, ma sento comunque una voce femminile richiamarmi. Mi giro verso la fonte ed ecco Yang, seduta a al mio letto.

Yang: Ben svegliato, fustacchione.

-Yang... che ci fai qui?-

Yang: Ero preoccupata per le vostre condizioni, così ho... "superato" le due guardie all'ingresso.

Aspetta! "Vostre"? Questo significa che... Guardo alle sue spalle e noto Viria, ancora addormentata. Anche lei è stata sconfitta... Tuttavia, non stava realmente dormendo, infatti apre gli occhi, incrociando lo sguardo con il mio.

Viria: Capitano!

-Ehi, come ti senti?-

Viria: Sto benone, non ho riportato ferite gravi, tu invece?

Sento alcuni dolori al petto e alla testa, dovuti sicuramente alle ferite in battaglia. Achilleus ci è andato giù pesante.
Yang ci ha spiegati a grandi linee cosa è successo dopo essere svenuti.
Quel bastardo di Shark ha cercato di uccidere la mia compagna dopo averla colpita alle spalle. Non solo è scorbutico e arrogante come pochi, ma è pure un vigliacco! Fortunatamente Achilleus ci ha aiutati, gli devo un favore.

Yang: Potete stare tranquilli, quell'idiota lo hanno squalificato, ed ora i soldati lo tengono d'occhio. Si è proprio cacciato in un bel guaio.

Questo mi rassicura parecchio, ma preferirei dormire con un occhio aperto, per qualunque evenienza. Sorrido alla bionda, senza accorgermi che le nostre mani si stavano per toccare.

-Grazie di tutto, Yang.-

Yang: Ehi! E di cosa?

Sempre solare e pimpante questa ragazza, ha un che di adorabile. Sento singhiozzare e noto Viria con le lacrime agli occhi. Mi viene d'istinto alzarmi per andare a consolarla, anche Yang la raggiunge.

-Viria, che ti prende?-

Viria: Perdonami... ho sbagliato tutto. Ho ignorato i tuoi ordini e mi sono distratta, è colpa mia se abbiamo perso...

Deve sentirsi in colpa per quanto è successo, ma non è affatto colpa sua.
È vero, le avevo detto di continuare a combattere qualunque cosa sarebbe accaduta, ma cosa avrei fatto al posto suo? Esatto, la stessa cosa. Allungo le braccia verso di lei la porto al mio petto, abbracciandola.

-Va tutto bene, non hai affatto sbagliato per me. Hai solo pensato al bene della squadra, non potrei mai rimproverarti per questo. E poi non abbiamo ancora perso, Raiden è ancora in gara! Certo, dovrà fare il lavoro per quattro persone, ma sono certo che porterà la squadra alla vittoria!-

Lei si separa da me, mentre cerco di asciugarle le lacrime. Non ho mai pensato che piangere fosse da deboli, anzi, dimostra più umanità di chiunque altro. E poi è uno sfogo, penso che Viria ne avesse bisogno visto tutto quello che è successo. L'importante, è che si riprenda in fretta.

-Torniamo dagli altri, ci staranno aspettando.-

Poco più tardi...

Fortunatamente il dottore ci ha lasciati andare, le nostre ferite non erano così gravi.
A breve inizierà il primo incontro delle finali, dopo i vari incontri, ci sarà quello tra papà e Seth. Sarò di parte, ma spero che papà non perda contro di lui.
Credo stiano per entrare i contendenti, così mi affretto a raggiungere il mio posto. Ed ecco mamma, Arya e Viria, che sembrava mi stessero aspettando. Mia sorella ovviamente mi salta addosso, aggrappandosi a me come un koala.

Arya: Fratellone!

Certo che una stretta davvero pesante quando vuole.
Con molta fatica mi dirigo al mio posto, mentre mamma mi accarezza la testa.

Gwynne: Come ti senti?

-Sto già meglio, alla fine erano ferite superficiali. Arya, ti dispiacerebbe staccarti?-

Arya: No! Mi sei mancato, ed ero preoccupata! Volevo venire a trovarti appena ti fossi svegliato, ma stavo dormendo. 

Raiden mi raccontò che Arya aveva usato la sua aura per curarmi. E che fu Seth ad aiutarla, sono felice che abbia imparato una tecnica così utile, basta che non esageri nell'utilizzarla, dato che poi mi ha detto che era crollata. Cosa farei senza la mia sorellina? I professori stanno per presentare i vari contendenti.
Eccoli salire sul ring! Tra i volti conosciuti vedo: Yang; Raiden, Achilleus, Pyrrha e Mercury.
Sullo schermo vennero mostrati gli accoppiamenti: come primo incontro, Yang contro Mercury; seguiti da Achilleus contro Raiden; Pyrrha contro Penny e via dicendo con altri studenti.
Ero sicurissimo che Raiden sarebbe finito contro di lui, penso che nemmeno lui vedesse l'ora.
Mentre i professori discutono sul come potrebbero andare gli incontri, il resto dei ragazzi, ad eccezione di Yang e Mercury, abbandona l'arena. Le luci vengono puntate contro di loro. Questa lotta non voglio perdermela per nessun motivo!
Il professor Port fa partire il conto alla rovescia prima dell'inizio.

Peter: Tre... due... uno... combattete!

https://youtu.be/i_o_hCOwlrE

L'incontro ha finalmente inizio con un pugno contro calcio che scatena un'onda d'urto. Mercury ha uno stile di lotta molto simile a quello di Yang e Viria, con l'unica differenza che lui usa principalmente i calci.
Sembrano essere alla pari di potenza, anche se a volte è lui a passare in vantaggio, ma Yang non si sbilancia e continua ad attaccarlo. Mercury pare avere delle armi sulle sue gambe che sparano dell'aria da usare come proiettili. Ha iniziato a spararne diversi intorno a lui, Yang non pare aver capito le sue intenzioni.
Dopo averle sferrato un altro calcio poderoso, i proiettili colpiscono tutti insieme la bionda. Possibile che abbiano già finito? Yang sconfitta così?! Appena sento un'esplosione, capisco che lei stava solo incassando a posta i colpi per poter ricorrere al suo Semblence.
In questo momento è inarrestabile, i suoi pugni sembrano meteore e Mercury sta per cedere. Un ultimo gancio di lei mette fine all'incontro, facendolo accasciare sul tappeto di gioco. è stata incredibile! 

Peter: Che modo di dare inizio alle finali!

Oobleck: Yang Xiao Long vince!

La folla sembra essere entusiasta del risultato, ma qualcosa mi sta chiamando. Una voce, quella classica voce che si ha nella testa, che ci ordina cosa è giusto o non giusto fare. Mi sta dicendo di attivare il mio Semblence, non so perché. 

???: Non c'è molto tempo, muoviti. Attivalo se vuoi vedere la verità.

Anche se questa voce è fastidiosamente familiare, lo farò, ma intendo estenderlo intorno a me, Arya, mamma e Viria, così per non destare sospetti. Mi chiedo cosa intendesse con "verità" e soprattutto, cosa c'è da vedere?
Guardo verso il ring e noto che Mercury si è rialzato, sta per colpire Yang con un calcio, ma lei si difende colpendolo alla gamba e rompendogliela. Perché l'ha attaccata?! Sento la folla fischiare contro di lei e repentinamente vennero spente le telecamere.
Cosa sta succedendo?! Alcuni soldati l'hanno circondata, ma perché? Si è solo difesa!

Sul maxi schermo venne mostrata una ripresa, in cui si vede Yang che colpisce a tradimento Mercury alla gamba.
Non è quello che ho visto! Non ha alcun senso tutto ciò! Aspetta... ha detto "se vuoi vedere la verità". Questa è la verità, è questo quello che dovevo vedere?

Arya: Ma Yang si è solo difesa...

Viria: Ma perché si comportano tutti come se fosse solo lei l'aggressore?

Avendo attivato il mio potere intorno a loro, devono aver visto quello che ho visto anch'io.

Gwynne: Qualcosa non torna... Alex, hai per caso attivato il tuo Semblence?

Annuisco e la vedo riflettere.
Sta succedendo qualcosa di estremamente sbagliato, due aggressioni nello stesso giorno, non possono essere casuali! E perché tutti hanno visto quella scena? Forse... è stato causato da un Semblence!
Sta di fatto, che ora Yang è nei guai, e per qualcosa che non ha fatto. Non so nemmeno come aiutarla!

-Dobbiamo avvisare il preside!-

Gwynne: No aspetta. Sono quasi sicura che non ci crederanno, dammi retta Alex. Aspettiamo domani, nel frattempo parlerò anche con Jupiter.

Non so cosa faranno a Yang, ma questa tensione andata a crearsi, non è un bene... potrebbe attirare parecchi Grimm. E se arrivano i Grimm, la gente andrà nel panico e così facendo arriveranno altri Grimm, sempre più forti e pericolosi. L'unica cosa che possiamo fare, è tornare a casa, tanto non mi permetteranno di vederla adesso.

Il giorno dopo... ore 13.30. Camera del team XAVR.

Alla fine hanno momentaneamente interrotto il torneo, per far calmare un po' le acque. Siamo seduti sui nostri rispettivi letti, mentre nell'aria si percepisce un po' di tensione. Questo perché Raiden non l'ha presa molto bene, ma non tanto per quello che è successo...

Raiden: Alla tua amica dovevano saltare le rotelle proprio ieri sera? Non poteva massacrarlo dopo il mio incontro?!

-Credimi Raiden, non è stata colpa di Yang.-

Viria: L'ho visto anch'io, credici.

Raiden: Certo, certo... voi due concordate sempre su tutto! E che mi dite di quel milione di persone che han visto tutto?

Arya: Non stiamo mentendo! Xander ha visto col suo Semblence, è stato Mercury ad attaccarla!

Adesso sembra più dubbioso delle sue parole, rimaniamo in silenzio per qualche secondo attendendo una sua risposta.
Dopo aver sospirato riprende la parola.

Raiden: Non siete i tipi da mentire davanti alla realtà. Allora spiegatemi cosa è successo veramente.

Mi alzo dal letto e inizio a camminare avanti e indietro per la stanza, cercando di spiegargli cosa può essere successo.

-Non ne sono molto sicuro, ma è possibile che siamo stati ingannati. Probabilmente se non avessi attivato il Semblence, non avrei mai visto la verità.-

Raiden: "Ingannati"? E perché qualcuno dovrebbe fare una cosa del genere?

-E quello che ci stiamo chiedendo tutti.-

Viria: Forse è qualcuno che ce l'ha a morte con questa scuola? O con il preside...

Tra di noi le teorie avanzano, ma l'unica pista che abbiamo: è che sicuramente è coinvolto Mercury in questa faccenda. tiro un leggero sospiro e mi risiedo sul mio letto. 

Raiden: Quindi capitano, che suggerisci di fare?

Bella domanda, normalmente vorrei lasciare che sia l'esercito o papà, ad occuparsene. Ma ho l'impressione che questa volta non sarà facile farsi credere. Forse è meglio lavorare da soli.

-Io e Viria andremo alla ricerca di qualche indizio. Tu Raiden, pensa solo al tuo incontro... anzi, tra poco tocca proprio a te.-

Lui sospira e si alza, per poi tornare ad avere il suo tono arrogante e pieno di sé.

Raiden: Come vuoi! Vai pure, gioca a fare il detective con la tua fidanzatina, io invece andrò a vincere per la squadra!

Comincio a scocciarmi di queste insinuazioni sul rapporto tra me e Viria... A parte il fatto che è imbarazzante, e poi anche lei si sente a disagio... credo.
Mia sorella si avvicina, con aria triste.

Arya: E io...?

-È meglio che resti con mamma.-

Arya: Ma io voglio aiutarti!

-Sorellina, mi fa piacere che tu voglia renderti utile, ma questa volta possiamo farlo solo io e lei, e poi se ci vedessero tutti e tre, si insospettirebbero di certo.-

Non mi sembra molto convinta a giudicare dalla sua espressione imbronciata.
Per fortuna Raiden viene in mio soccorso, mettendole una mano sulla spalla.

Raiden: Volpina, non vorrai di certo abbandonarmi ora?

Arya: Che intendi dire?

Raiden: Mi hai sostenuto davvero bene nel combattimento a coppie, anche se sarò da solo questa volta, ti ordino di fare il tifo per me.

Che metodo alquanto violento di chiedere un po' di sostegno. Arya guarda prima me, poi lui, poi ripete l'azione un altro paio di volte e infine si decide.

Arya: E va bene! Farò il tifo per te, ma non provare a perdere, sono stata chiara?

Lo punzecchia alla guancia con l'indice, e lui si mette a ridere di gusto.

Raiden: Non so nemmeno cosa significhi la parola "perdere"!

Dopo esserci chiariti, decidono di andare: Arya raggiungerà mamma, Raiden si terrà pronto al suo combattimento, mentre Viria mi aspetta all'entrata. Io ho una questione da risolvere.
Appoggio l'orecchio alla parete alla destra della finestra e cerco di ascoltare cosa dicono nell'altra stanza, dato che dall'altra parte c'è il team RWBY. Non comprendo perfettamente cosa si stanno dicendo, ma posso sentire chiaramente la tristezza di Yang, e mi fa stringere il cuore.
Credo di aver sentito una porta chiudersi, forse sono andate via, è la mia occasione! Esco dalla finestra e cammino sul cornicione , tenendomi attaccato alla parete. Ci sono almeno sette metri di altezza da qui al suolo, devo fare attenzione... Non guardare di sotto, non guardare di sotto...
Ecco la finestra della loro camera, mi aggrappo al cornicione e cerco di tirarmi su, guardando dentro la stanza. Yang è sdraiata sul suo letto e sta singhiozzando, non mi resta che richiamare la sua attenzione.

-Yang!-

Lei sobbalza sentendo la mia voce e arriva davanti a me con aria preoccupata.
Santo cielo... le sue lacrime sono copiose e ha gli occhi gonfi.

Yang: Sei pazzo?! Lo sai che venendo qui ti metterai nei casini!

-Non mi importa, sono venuto per dirti una cosa.-

Scavalco la finestra ed entro finalmente nella stanza, lei incrocia le braccia e mi da le spalle.

Yang: Sei sei venuto qui per farmi la predica, puoi anche andartene...

-No Yang! Io sono qui per dirti che ti credo, sei stata ingannata, siamo stati tutti ingannati! Ho visto che è stato Mercury ad aggredirti!-

Yang: Dici sul serio?

Sembra quasi incredula, probabilmente l'essere stata accusata deve pesare molto sulla sua psiche, forse anche le sue amiche hanno dubitato di lei.

-Ho visto la verità con i miei occhi, è stata opera di qualcuno che evidentemente voleva incastrarti. Quando ho visto le immagini su quello schermo, sapevo che era tutto un trucco. Perché quella non è la ragazza che ho conosciuto!-

Lei mi salta letteralmente addosso, sta sfogando tutte le sue emozioni in un pianto disperato. Mi fa una così grande tenerezza e pena allo stesso tempo.
Incrocia lo sguardo con il mio, sussurrandomi una sola parola.

Yang: Grazie...

Mi batte forte il cuore... ed è una sensazione strana, qualcosa che non avevo mai provato prima. Sono sempre stato abituato a vedere questa ragazza come una semplice amica, qualcuna che avrebbe potuto aiutarmi in ogni momento; ma ora sento che è lei ad avere bisogno di me.
Le cose succedono in un'istante, all'improvviso, quando meno te lo aspetti.
Mi afferra dal colletto e mi porta al suo viso, unendo le sue labbra con le mie. Il mio primo bacio... non pensavo sarebbe accaduto proprio oggi. è difficile da spiegare, è dolce, ma allo stesso tempo caldo. Rimaniamo attaccati per qualche istante, giusto per assaporare il momento. Mi viene spontaneo incrociare le braccia intorno al suo ventre, mentre lei fa lo stesso incrociandole dietro la mia nuca. Vorrei che questo momento non finisse mai...
Purtroppo tutte le cose belle durano poco. Una delle guardie bussa, chiedendo il perché sentissero delle voci. Yang si separa da me e spaventata mi intima di andarmene.

Yang: Presto vai, non possono vederci insieme!

Annuisco e raggiungo il cornicione, scavalcandolo. Devo dirle un'ultima cosa prima di andare...

-Fidati di me Yang, troverò il modo di scagionarti! Non ti abbandonerò!-

Yang: Me lo prometti?

Annuisco sorridendole e cercando di asciugarle la lacrima che le rigava il viso. È una promessa difficile da mantenere, ma voglio farlo, glielo devo. Chiunque sia stato, la pagherà cara.

-Te lo prometto.-

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