Decisione estrema

PoV Diantha:

Poco prima, esattamente dopo che venne dato l'allarme.

Non so cosa sia successo, quel che abbiamo sentito era chiaramente una dichiarazione di guerra non solo ad Ozpin, ma anche all'esercito di Atlas.
Il mio istinto mi suggerisce che queste persone non sono sprovvedute, se hanno deciso di attaccare proprio ora che vi è la massima allerta.
Sto correndo per i corridoi dello stadio, devo andare da Seth e decidere sul da farsi, sicuramente la prima cosa da fare sarà radunare i ragazzi rimasti in infermeria e portarli in salvo. Girando l'angolo dovrebbe esserci la stanza speciale dove stanno tenendo d'occhio Shark, dopo quello che ha tentato di fare, hanno preferito separarlo dagli altri studenti.
Mi fermo sul posto appena sento chiaramente un urlo di dolore, mi nascondo dietro l'angolo e cerco di spiare la scena per capire cosa sia successo. Le due guardie davanti alla porta sono riverse a terra, a giudicare dalle ferite, il killer li ha uccisi sul colpo con un'arma tagliente, potrebbe star cercando persino Shark!
Rimango paralizzata scoprendo l'identità del killer mentre esce dalla porta con a seguito lo studente in piene forze... Quella lunga katana è inconfondibile. Non posso credere ai miei occhi... quello è Seth! Ha fatto lui questo? Non è possibile! Mio marito non farebbe mai una cosa del genere!
Vorrei andare da lui per urlargli contro, ma il mio istinto di sopravvivenza prende il sopravvento e mi suggerisce di stare in silenzio, non mi hanno ancora visto. Cerco di ascoltare ciò che si dicono...

Shark: Questo lo avevi previsto?

Seth: Certamente, questa scuola era destinata a cadere. Atteniamoci al piano e fuggiamo da qui.

Shark: Come intendi recuperare "Lo Zaffiro"?

Seth: Ho già pensato pure a quello. Raggiungiamo gli altri.

Sta prendendo lo Scroll, se chiamerà il mio contatto, sono morta! Getta il suo dispositivo a terra e poi lo schiaccia col piede.

Seth: Mi ero scordato che le comunicazioni sono state tagliate. Meglio, quando fuggiremo, dovrai gettare il tuo Scroll. Sbrighiamoci!

Stanno andando via, posso finalmente riprendere a respirare. Ho il cuore in gola e sento delle forti fitte al ventre, mi sto piegando dal dolore...
Calmati Diantha, recupera la navetta, i ragazzi e scappa da qui. Non so cosa sia successo a Seth, ma per la prima volta ho paura di lui, non avrei mai pensato una cosa simile se non l'avessi visto coi miei occhi. Mi chiedo solo perché abbia fatto questo, e soprattutto, cos'è "Lo Zaffiro"?

Pochi minuti dopo...

Ho deciso di prendere una strada diversa, ma alla fine ho incrociato ugualmente Seth, che nel frattempo aveva recuperato Nifa e Raphael, sono parecchio spaventati, così ho usato il mio Semblence per riuscire a calmarli un po'. Sono in ansia almeno quanto loro, ma se vogliamo fuggire da questo posto dobbiamo fidarci di Seth e restare uniti. Abbiamo raggiunto l'infermeria dove sono ricoverati Raiden e Achilleus, mio marito utilizza il trasferimento dell'aura per donare a loro nuovamente le forze, ma come succede quando lo usa troppo, poi rimane lui senza energia. Io e Arya lo aiutiamo a reggersi in piedi, cerca di fare il duro, ma lui non è indistruttibile, anche se ha fatto quello, non posso fare a meno di preoccuparmi di lui. Sono certa che avrà una spiegazione il suo gesto.
Cerco di rassicurare anche Arya, lei è stata dolcissima a preoccuparsi per me e il mio bambino in questi giorni, e poi una ragazza tanto educata quanto adorabile, in lei vedo come una sorta di figlia, è qualcuno che vorrei proteggere per sempre.
Probabilmente a fine di tutto questo, non la vedrò per un po' di tempo, ma cercheremo comunque di stare in contatto. Credo sia arrivata la madre della mia studentessa, nonché la moglie del Re dei cacciatori. Con lei dovremmo esserci tutti, infatti Seth ci conduce fino all'uscita e successivamente al porto delle navette.
Ci sono parecchi civili spaventati, non va bene... di questo passo attireremo l'attenzione dei Grimm volanti e la situazione diverrà ingestibile.

Poco dopo...

La nostra navetta ci ha condotti direttamente a Beacon, ma Seth ed io abbiamo deciso di lasciare i ragazzi a difendere la scuola, anche perché pare essere il loro desiderio. Guardandoli meglio, non credo sia stata una grande idea, alcuni di loro sembrano sconvolti. Dovrei andare con Seth a mettere i cittadini in salvo, ma sono combattuta sul seguirlo, oppure restare ad aiutarli. Mio marito mi afferra il braccio delicatamente, invitandomi a seguirlo. Non ho scelta, scusatemi ragazzi... spero che torniate a casa sani e salvi.
Appena arriviamo in città però, non pare esserci anima viva, forse è già stata evacuata. Ci mettiamo schiena contro schiena appena veniamo circondati da un branco di Grimm Ursa, che però mio marito sistema con pochi colpi di spada.
Non passa molto tempo, e in pochi minuti riusciamo a ripulire buona parte della zona. Non ci resta che andare a prendere i ragazzi e andare alla navetta di Seth. Fortunatamente sono loro quattro a venire da noi.

-State tutti bene?-

Annuiscono, noto il sorriso compiaciuto di Raphael ed Achilleus, ora capisco... dev'essere andato tutto bene. Mio marito ripone la spada nel fodero e prende a parlare.

Seth: Ottimo lavoro, prendiamo la navetta e andiamocene da qui.

-Tesoro, sicuro di poterla guidare?-

Ormai è spontanea la mia preoccupazione per lui, soprattutto ora che sembra piuttosto affaticato.

Seth: Sto bene... 

A volte sa essere proprio testardo, se si sentirà ancora male, la guiderò io.
Qualcosa ci fa voltare verso il cielo, prima era solo un suono, simile ad un forte battito d'ali, poi vedemmo una figura enorme.
Non può essere un Nevermore, è almeno tre volte più grande! Sicuramente si tratta di un Grimm, ma il suo aspetto è quello di un drago, è spaventoso... Rimaniamo abbastanza interdetti alla sua visione, credo che nessuno possa battere un mostro del genere. Solo io e Seth sembriamo esserci accorti di cosa il Grimm drago aveva lasciato col suo passaggio: delle gigantesche gocce, che appena caddero a terra diventarono delle pozze nere, da esse uscivano varie tipologie di Grimm. Ce ne sono decine, centinaia... sono troppi! In pochi secondi siamo stati circondati, non riusciremo mai a passare! Oltretutto, Seth sembra stare male, lo vedo toccarsi il petto e respirare faticosamente, lo sapevo... non doveva esagerare col trasferimento dell'aura, di questo passo ci sconfiggeranno.
I ragazzi non sono nelle condizioni giuste per combattere altri Grimm, ragiona Diantha... Devi riuscire a portare via tutti, ma come?! Raphael cosa sta facendo? Sta correndo verso l'orda di bestie e il suo intero corpo e irradiato di una luce dorata, sento i suoi amici urlargli contro.

Achilleus: Che stai facendo?!

Nifa: Fermo Raphael!

Quella luce sembra star prendendo una forma tutta sua, diversi Grimm di luce fanno la loro apparizione, scontrandosi con quelli originali, non ne aveva creati così tanti durante il torneo...
Sta avanzando sempre più verso le bestie, colpendole con la sua mazza ferrata, anche se a volte viene colpito lui stesso dai mostri, nonostante si rialzi subito, non possiamo lasciarlo da solo!
Cerco di correre da lui, ma qualcosa cerca di bloccarmi, mio marito mi tiene ferma dal braccio destro.

Seth: Se vai, quelle bestie ti uccideranno in un attimo...

-Ma Seth...-

Raphael sta indietreggiando, però è a pochi metri da noi mentre ci da le spalle, sembra voler dire qualcosa.

Raphael: Ragazzi, va tutto bene! In fondo è questo il dovere di un cacciatore: difendere la gente e uccidere i Grimm. Qui posso farcela da solo! Voi andate!

Achilleus: Stai scherzando?! Io non ti lascerò da solo! Che diavolo di amico sarei altrimenti?!

La scena è straziante, sembra davvero intenzionato a sacrificarsi per permetterci di fuggire in sicurezza.

Raphael: Ehi Chille, ricordi quando ti parlavo dei miei sogni? Ho sempre voluto essere come uno di quegli eroi delle favole, lo so! Potrebbe sembrare infantile, ma in fondo, non è quello che tutti noi vogliamo diventare? I cacciatori sono l'equivalente degli eroi. Desidero che questo mondo sia pieno di eroi che possano proteggerlo!
Chille, sei il mio migliore amico, spero che tu possa diventare il cacciatore che hai sempre voluto essere!
Nifa, sei una ragazza stupenda, tu e Chille  formate una bella coppia, copritevi le spalle a vicenda, va bene?
Shark, non importa cosa dica la gente di te, so che in fondo a quel cuore di pietra, c'è una persona d'oro!
Professoressa Diantha, è un'ottima insegnante e una grande donna!
Professor Seth, lei è assolutamente il mio idolo, se sono diventato forte è solo grazie a lei! Mettetevi in salvo!

Diversi Grimm lo stanno circondando, riuscendo a distruggere i suoi di luce, non ce la farà... Nifa sembra disperata, ma il loro capitano cerca di fermarla, la cosa che mi salta subito all'occhio è la sua mano, sta tremando e la sua espressione è cupa, ma percepisco chiaramente una grande tristezza.

Nifa: Achilleus...

Il blu si gira verso mio marito, con tono furioso sussurra una frase.

Achilleus: Seth... mi auguro che tornerai a prenderlo.

Anche l'espressione di Seth è strana, sofferente, sicuramente perché sta perdendo uno studente, ma ha qualcosa di particolare, è come se una scena simile l'avesse vista molto tempo prima, e ora sta rivivendo il trauma. C'è qualcosa che non quadra...
Mio marito riesce a rialzarsi e insieme ad Achilleus, riescono ad aprirci un varco in mezzo a tutti quei Grimm, facendoci fuggire il più lontano possibile. Manca poco prima di arrivare alla navetta, siamo tra il piazzale della scuola e il sentiero che conduce al porto.
I miei dubbi su Seth non accennano a sparire, così mi fermo all'improvviso e questo mio gesto viene notato da tutti, soprattutto dal diretto interessato.

Seth: Diantha, che succede? Non ti senti bene?

Il mio sguardo non è mai stato così serio come in questo momento, non si tratta solo di questo episodio, ma è da tempo che è strano, certe cose le percepisco.
Lo amo ancora, ma ho l'impressione che qualunque cosa stia nascondendo, non sarà per nulla positiva.

-Io e te dobbiamo parlare.-

Seth: Ti sembra il momento? Quei Grimm potrebbero arrivare da un momento all'altro, ne parleremo dopo.

-Adesso! E stavolta devi essere sincero!-

Il silenzio tra noi è calato improvvisamente, la sua espressione invece, sembra essere un misto di sorpresa e rassegnazione. Rompe lui il silenzio, rivolgendosi ai suoi studenti.

Seth: Voi andate.

I tre ragazzi annuiscono e corrono voi, lasciandoci finalmente soli.

Seth: Ti comporti in modo strano, perché quell'espressione così truce?

-Ho visto che cosa hai fatto a quelle guardie, quando sei andato a liberare Shark, perché li hai uccisi?-

Seth: Capisco... quindi lo hai visto. Non ho avuto scelta, l'esercito di Atlas lo avrebbe portato via e Shark non meritava questo destino, anche se impulsivo, quel ragazzo mi serve. 

-Ha rischiato di commettere un omicidio e tu lo difendi. Oltretutto ti sei macchiato tu stesso del sangue altrui...-

Seth: Tutti siamo costretti a compiere dei sacrifici, Diantha. Tu sai quanto a lungo mi sono preparato per diventare Re dei cacciatori. 

Quel suo tono così freddo mi fa gelare il sangue, non c'è dubbio, quello che ho davanti non è l'uomo che ho conosciuto, forse... non lo è mai stato.

-Se era davvero questo il tuo obiettivo, perché hai parlato di un piano? E soprattutto, cos'è "Lo Zaffiro"?-

Si gira di profilo, alzando poi lo sguardo verso il cielo, un cielo oscuro, quasi come la sua anima

Seth: Mi sorprende che tu voglia saperlo, ma riguardo al piano, non ti risponderò. Tuttavia...

L'espressione che fece una volta girato verso di me, mi fece paralizzare dalla paura. Adesso... si, ho paura per la mia vita e per la vita di mio figlio!

Seth: Lo Zaffiro è un artefatto magico dall'enorme potenza, servirà per il mio grande piano. Purtroppo, essendo tale, non è facile trovarlo, anzi, è praticamente impossibile da ottenere normalmente. Ha bisogno... di un sacrificio.

Quella parola mi spaventa parecchio, e adesso sta iniziando ad avvicinarsi lentamente a me, come se fosse spontaneo, io inizio ad indietreggiare.

-Un sacrificio...?-

Seth: Esatto, per ottenere quell'artefatto: devo sacrificare la cosa più preziosa che possiedo, e quella cosa sei tu.

Non posso crederci, vuole uccidermi per davvero...
Pensavo mi amasse ancora, ma in lui... non vedo più traccia di umanità.
Non credo che parlare servirà a convincerlo del contrario, ma non vedo altra soluzione ora come ora. Sta estraendo la sua katana dal fodero.

-Perché Seth? Da quando un desiderio è diventato più importante di noi?!-

Ha fatto un balzo verso di me, provando a colpirmi con una spezzata, tirò fuori i miei pugnali e cercò di bloccare il suo colpo, ci riesco!

Ma la differenza di forza tra me e lui è palese, non posso tenergli testa...
In qualche modo, riesce ad allontanarmi e le mie armi vennero recise dalla lama, oltretutto mi ha procurato un taglio sulla guancia, che inizia a sanguinare.

-Ma allora fai sul serio... T-tu non mi hai mai amata... è così, vero?!-

Sento qualcosa rigare il mio viso, la disperazione e la tristezza stanno prendendo il sopravvento su di me, tanto so che piangere non servirà a nulla, nei suoi occhi vedo puro istinto omicida.

Seth: Ti sbagli Diantha, quello che c'è stato tra noi non potrà mai essere cancellato. Ti ho amata come nessun'altra e la decisione di diventare genitori l'abbiamo presa insieme perché è ciò che volevamo. Quello che ti chiedo ora: è di morire per me...

Ho solo una possibilità per sopravvivere: fuggire il più velocemente possibile. O la va o la spacca!
Le mie gambe stanno per scattare, ma improvvisamente casco a terra e sento un fortissimo dolore ai talloni, li guardo e... sono stati recisi i legamenti!
Adesso sento un forte dolore, mentre il sangue inizia a schizzare a fiotti, urlo e cerco di muovermi come meglio posso, anche strisciando. è stato così veloce che non sono riuscita a vederlo... I suoi occhi sono freddi, implacabili, sanguinari... l'uomo che ho sposato, non esiste più.
Mi afferra il mento con la mano destra e si china leggermente con la schiena. Ormai non posso fare nulla, posso soltanto attendere in silenzio ciò che accadrà a me e mio figlio.

Seth: Guardami Diantha.

https://youtu.be/rHIPWIOdPSc

Non ho la forza di incrociare il suo sguardo, anzi, non voglio farlo. La sua stretta sul mio viso si fortifica fino a quando non afferra la mia carotide e il respiro non inizia a mancarmi.
Mi ha sollevata da terra e mi tiene stretta, morirò così? Soffocata? Non voglio...

-S-Seth... Ti prego...-

Inizio a sentire sempre meno la sua voce, ma questo che sta per dire lo sento chiaramente.

Seth: Shhh... non disperare, gioisci per questi ultimi istanti. Saranno molto più vividi delle ombre che ti attendono dall'altra parte. Tu credi di star soffrendo ora, vero? L'esistenza stessa è sofferenza Diantha, goditi il silenzio.

Quelle sono le ultime parole che ho udito, dopodiché... solo le mie urla.
Sentì prima qualcosa punzecchiarmi il ventre, poi una grossa fitta e infine... osservo il mio ventre e noto la lunga lama attraversarmelo da parte a parte. Lì era presente mio figlio... ha pensato di uccidere prima lui di me, ma tra poco farò la stessa fine.
Ha mollato la presa dal mio collo e l'unica cosa che mi tiene dritta è la sua spada. Sono appesa come un sacco di carne da macello e tra poco sarò il banchetto di qualche Grimm...
Nonostante il sangue, il dolore e la quasi totale sordità, riesco a vedere ancora nitidamente, mi sta conducendo verso il precipizio. Sotto di esso c'è il nulla, forse vuole cancellare le prove di quello che ha fatto con questo gesto.
Volgo per l'ultima volta lo sguardo verso il mio carnefice noto come una lacrima solcare il suo viso... Che strano, nonostante morirò per causa sua, mi fa pena.
Allora non mentiva, forse mi ama ancora, ma le sue ambizioni lo hanno portato a prendere questa decisione estrema. Ha estratto la spada dal mio ventre, ora sento quella sensazione di vuoto attraversarmi il corpo. Il vento che soffia tra i capelli è quasi rilassante.

Bizzarro, anche se sto morendo, sento quasi un senso di pace, forse ora ho finalmente smesso di soffrire. Vedo tutta la mia vita passare davanti agli occhi, non nego sia stata un'esistenza misera, ero una ragazza confusa e senza dei veri obiettivi, sono riuscita a trovarne uno solo dopo aver conosciuto Seth, ma come al solito, la sfortuna mi ha colpita di nuovo e per l'ultima volta.
Non rimpiangerò mai il giorno di averlo conosciuto, mi sono sentita amata per la prima volta.
Anche quei quattro ragazzi mi hanno fatta sentire amata non solo come un'insegnante, ma come un sorella maggiore, o una seconda madre. La madre che sarei voluta essere per te, piccolo mio...
Dimmi, vuoi che la mamma ti racconti una storia?

PoV Narratore:

L'uomo dai lunghi capelli argenti rimase con lo sguardo fisso nel vuoto per diversi minuti, non stava osservando nessun punto in particolare, era diventato apatico da un momento all'altro e non sembrava più alcuna emozione.
Ripose nel fodero la sua katana e diede le spalle al precipizio dietro di lui, tornando sui suoi passi, nel mentre sussurrava qualcosa tra sé e sé.

Seth: Un'altra volta...

Volse lo sguardo verso il cielo e spalancò completamente le braccia, nel mentre un raggio di luce colpì il terreno a pochi metri da lui.
Appena quel bagliore si dissolse, davanti a lui si materializzò una piccola pietra di color turchese, l'uomo l'afferrò, stringendo il minerale nella sua mano vedendo come la sua mano venne irradiata di una luce azzurra. Era riuscito ad ottenere quello che voleva: Lo Zaffiro.
Quella sensazione di apatia dovuta al lutto, sparì immediatamente e sul suo sorriso si disegnò un ghigno compiaciuto. Ripose la pietra magica dentro uno dei suoi guanti, che avevano uno scompartimento nascosto per tenere dei piccoli oggetti.
Prese poi a correre per raggiungere i suoi allievi, che nel frattempo avevano raggiunto la torre di Ozpin, sembravano parecchio preoccupati.

Seth: Cosa succede?

Nifa: Una ragazza è entrata in questa torre, ho una brutta sensazione, maestro...

L'uomo alzò lo sguardo verso l'enorme struttura davanti a sé e spalancò gli occhi con aria stupita.

Seth: Ma certo...

Gli allievi si chiesero che fine avesse fatto la donna, ma il cacciatore non rispose e avanzò verso la torre, poi si chinò e pose l'indice e il medio uniti sul terreno.
All'improvviso spuntò una sorta di luce azzurra e uno strano cerchio con dei simboli strani incisi dentro di esse comparve al suolo, aveva l'aspetto di una runa e quelle scritte non erano altro che una formula in qualche lingua antica. Il blu del team CRNS chiese di cosa si trattasse quel cerchio. La risposta che diede Seth, fece gelare il sangue dei presenti.

Seth: Questa è vera magia.

L'uomo osservò quella runa per qualche istante e poi questa scomparve improvvisamente, pareva essersi mimetizzata con l'ambiente.

Seth: Deve conoscere la verità e provare la mia stessa rabbia.

Sussurrò senza farsi sentire dai suoi allievi, infine si voltò verso di loro, cominciando ad avanzare verso il piazzale della scuola.

Seth: Qui abbiamo finito, possiamo andare.

I tre ragazzi, ancora sconvolti da ciò che avevano visto, presero a seguire l'uomo in silenzio. Si allontanarono da lì nel giro di pochi minuti.
Nel frattempo, davanti a quella torre era giunto qualcun altro di familiare, il rosso del team XAVR: Raiden. Aveva percepito che qualcosa non andava e continuava a ripetersi un nome.

Raiden: Pyrrha...

Appena giunse dinanzi all'enorme struttura, vide che sotto i suoi piedi si era attivata la runa di Seth.
Il ragazzo non capendo la situazione, cercò di uscire dal cerchio, ma era già troppo tardi. Iniziava a sentire un forte dolore alla testa, tanto che cadde a terra contorcendosi con le mani sulle tempie, mentre cacciava urli di sofferenza.
Ad un certo punto smise di provare dolore, ma quello che vedeva davanti a sé, non era l'esterno della torre, bensì l'interno. Notò anche che il suo corpo era diverso, sembrava femminile e quella che indossava era chiaramente un'armatura. Impugnava una lancia e uno scudo, davanti a sé, vi era Cinder, l'artefice di tutto questo.
La situazione era evidente, stava vedendo quel che vedeva Pyrrha. Sentiva una grande rabbia pervaderlo e anche se stava stringendo la lancia della rossa, nel suo vero corpo stringeva lo shuriken destro. All'improvviso, come se il suo corpo e la sua mente avessero ceduto, perse i sensi, cadendo a terra, ma le immagini continuavano a scorrere nella sua mente, proprio come se stesse sognando.
Qualche secondo dopo, sopraggiunse Viria, che voleva riportarlo indietro, quest'ultima si spaventò parecchio appena vide il compagno a terra, gli controllò il polso e fortunatamente c'era, lo caricò in spalla e prese a correre nuovamente verso la navetta.
Nello stesso momento, il gruppo di Seth stava correndo verso la navetta del professore di Heaven, dovevano per forza passare per il piazzale della scuola e di conseguenza in mezzo a tutta quella distruzione. L'uomo aveva uno sguardo compiaciuto e un sorriso che non voleva togliersi per nulla al mondo, Shark era impassibile come al solito, Achilleus non faceva altro che osservare l'uomo con sguardo truce, mentre Nifa era preoccupata, percepiva una certa tensione.
Fino a quando Seth non si fermò improvvisamente, sentì come se il suo istinto lo stesse avvisando di un pericolo, sentì chiaramente una voce femminile implorare aiuto, richiamando due persone in particolari, quella voce non gli era affatto sconosciuta: era Arya.

Arya: Papà! Alex! Aiutatemi!

L'espressione che assunse Seth, sorprese nuovamente i ragazzi. Sembrava spaventato, arrabbiato, confuso, come se qualcosa non andasse. Stringeva i denti e osservava verso la fonte del rumore, un edificio in fiamme che a breve sarebbe caduto totalmente.
Afferrò l'elsa della spada e prese a correre in quella direzione. I ragazzi, non capendo l'allarmismo, dato che non avevano riconosciuto la voce, lo seguirono.
Nello stesso istante in cui Seth sopraggiunse, un'altra figura era arrivata prima di lui: Alexander Cross. Osservò anche la scena davanti al ragazzo, Arya trafitta dalla katana del suo carnefice rosso scarlatto e la maschera simbolo dei White Fang. Seth sussurrò il nome del killer, dato che pareva averlo riconosciuto.

Seth: Adam Taurus...

Vide Xander urlare dalla rabbia e lanciarsi verso il leader dei White Fang.
L'uomo dai capelli argenti scattò e colpì il ragazzo alla nuca col taglio della mano, colpo abbastanza potente da metterlo k.o. per un po' di tempo.
Adam sogghignò, girandosi poi verso la ragazza Faunus che aveva perso i sensi, era pronto a finire il lavoro decapitandola. Seth pronunciò un solo nome, e la figura apparve alle sue spalle con l'arco sguainato.

Seth: Nifa!

La ragazza stava caricando una freccia con il suo Semblence, in modo da dare più potenza al proiettile quando sarebbe stato scoccato.

Nifa: Lasciala stare!

Adam distolse l'attenzione dalla sua vittima e si concentrò sulla sua simile. Appena Nifa scoccò la freccia, il capo dei White Fang non dovette nemmeno deviare l'attacco, mise il filo della lama rivolto verso la ragazza e la freccia semplicemente si spezzò appena entrò in contatto con essa. Tutta l'energia che doveva essere rilasciata invece, era stata come annullata, o forse no...
La katana di Adam si era illuminata di uno strano bagliore rosso scarlatto.

Nifa: Cosa?!

Il prossimo ad attaccare il superiore dei White Fang fu Achilleus, che provò un affondo con la sua lancia.
Adam si spostò di lato, evitandolo, ma il blu non si arrese e provò con una spezzata dopo essersi rimesso in equilibrio, ma il rosso con la maschera sorrise come a farsi beffe di lui e piegò la testa di lato, schivandolo al pelo. Dopodiché allontanò il blu con un calcio, purtroppo Achilleus era rimasto con poca aura, quindi non riuscì ad assorbire tutti i danni.
Shark provò a sparare alle spalle dell'uomo, ma quest'ultimo si girò in tempo parando il proiettile.
Il ragazzo dai capelli castani ritrasformò la pistola in una spada e corse verso Adam, la stessa cosa lo fecero Nifa ed Achilleus, cercavano di attaccarlo tutti insieme e da tre direzione differenti. Il capo dei White Fang non si levò mai quel sorriso dalle labbra e tutto il danno che era stato annullato dal colpo di Nifa, pareva riuscire a rifletterlo su di loro. Piantò la spada a terra e scatenò un'onda d'urto abbastanza potente da allontanare i tre ragazzi, lanciandoli contro le macerie.
Nel mentre Seth aveva preso tra le sue braccia Arya svenuta, controllò la sua ferita: fortunatamente era ancora viva, ma se non interveniva subito, sarebbe morta dissanguata nel giro di pochi minuti. Decise di fare un ultimo trasferimento d'aura, così da permettere alla ragazzina di rigenerare almeno un po' la ferita. I ragazzi si ripresero e e uscirono insieme all'insegnante da quell'edificio in fiamme, Achilleus stava trasportando Xander sulle spalle.
Adam era rimasto dentro, ma sapevano che da un momento all'altro sarebbe uscito.

Nifa: Nemmeno attaccandolo tutti insieme siamo riusciti a fargli qualcosa...

Disse la Faunus con tono sconsolato.

Shark: È superiore a noi in tutto. Può annullare i danni ed ha degli ottimi riflessi.

Achilleus: Inoltre sembra pure più forte fisicamente, tenetevi pronti!

L'uomo dai capelli argenti portò Arya tra le braccia di Nifa e diede indicazioni precise ai suoi allievi. Sembrava intenzionato a portare via la sorella di Xander con sé.

Seth: Non è un avversario alla vostra portata, ci penserò io. Nifa, portala alla navetta, Achilleus, hai preso la sua spada?

Il blu nella mano sinistra teneva l'arma di Xander impugnata, l'uomo annuì, per poi rivolgersi all'ultimo studente.

Seth: Shark, allontanalo da qui.

Disse riferendosi ad Alexander ancora svenuto. Il ragazzo non disse nulla, annuì e cercò di trascinare il capitano del team XAVR altrove. La Faunus gatta sembrava parecchio preoccupata per la salute della compagna.

Nifa: Arya... ti prego svegliati...

Il ragazzo dai capelli blu mise una mano sulla spalla della compagna di squadra, cercando di rassicurarla.

Achilleus: Andrà tutto bene, ma ora dobbiamo solo ritirarci.

Lei si convinse, e insieme ad Arya svenuta si dileguarono per lasciare campo libero a Seth, quest'ultimo stava attendendo il suo avversario.
Adam, come una bestia infernale, uscì dalle fiamme a passo lento con la spada sguainata e il sangue della Faunus che gocciolava ancora. Lo sguardo di Seth sembrava quello di una persona che aveva visto troppe volte una scena simile. Improvvisamente, il capo dei White Fang prese a parlare.

Adam: Hai l'aria di essere un cacciatore, purtroppo per te, non esistono esseri umani capaci di uccidermi.

Puntò la spada verso l'uomo dai capelli argenti. Quest'ultimo, che prima aveva un'espressione cupa in volto, ritornò a sogghignare e assunse una posa di guardia maggiore: tenendo l'elsa della spada con entrambe le a fianco del suo viso, mentre la lunga lama puntava verso Adam.

Seth: Staremo a vedere.

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