Silent Hill: Agatha Tynes

❉✿❃

Oc: Agatha Tynes

For: M3MID0LL

Roleplay: Silent Hill

❃✿❉

Made up of hope and meditation
Love, imagination
Water my creations
Baby, it's amazing
All the days I'm facing
Nothing seems to phase me

'Cause I am confidently lost
I don't need you to find me

❃✿❉

CARD

NAME  Agatha

SURNAME  Tynes

AGE  16 y.o

❉✿❃

𝐍𝐨𝐦𝐞
𝒜𝑔𝒶𝓉𝒽𝒶

Agata è un nome che deriva direttamente dal greco e traduce letteralmente le parole buono, onesto, gentile, presente in numerose versioni in tutto il mondo, quella più comune negli Stati Uniti è Agatha. Presente in rare leggende note soprattutto nei paesi mediterranei dell'entroterra la figura più nota che porta il suo nome è l'omonima martire che ebbe una grande influenza su altri personaggi con lo stesso nome, portatori della sua lealtà, onestà, purezza d'animo e coraggio. Per questo e per il tragico destino che accompagna le figure con questo nome il colore a loro associato è spesso il bianco, per indicare il candore, la purezza e la tranquillità d'animo. 

I suoi genitori, ben poco religiosi, non scelsero questo nome tenendo conto della sua particolare storia che forse altri avrebbero considerato poco propizia ma bensì perché cercavano un nome corto che non potesse essere abbreviato. Quando era ancora bambina raccontavano spesso come avessero cambiato idea all'ultimo minuto poiché il primo nome che avevano scelto era davvero troppo comune ai tempi e ritenevano che avrebbe causato troppa confusione. Ad Agatha piace il suo nome, lo trova carino, frizzante quasi, non le dà fastidio quando gli altri cercano di affibbiarle dei diminutivi, nonostante abbia delle chiare preferenze. Solo il padre può chiamarla Ag, nessun altro mentre per gli amici riesce a sopportare altri diminutivi, di solito il preferito è Aggie. 

𝒯𝓎𝓃𝑒𝓈

Il cognome; Tynes è tipicamente norvegese nonostante sia anche piuttosto comune in Canada e anche negli Stati Uniti, nessuno difatti le ha mai chiesto da dove venissero i suoi genitori, tanto il cognome suona normale. Non ricorda molto della storia della famiglia paterna ma uno dei racconti che le rimasero più impressi è una leggenda sulla nascita del ceppo di quel cognome. Secondo i suoi nonni e come spesso i suoi zii amavano raccontarle il cognome Tynes rimanda a una leggenda che riguardava un pescatore che riusciva a creare una connessione con ogni animale che incontrasse, arrivando perfino ad ammansire alcuni dei mostri più spaventosi che nuotavano nelle profondità. Passò la maggior parte della sua vita in mare sulla sua piccola barchetta, senza mai mettere su famiglia e quando morì il suo spirito si trasferì in una vongola artica, uno dei molluschi più longevi del mondo, permettendogli di ammirare per sempre gli animali con cui aveva stretto un legame. Secondo le leggende popolari la sua barchetta si chiamava proprie Tyen che poi negli anni si trasformò, raggiungendo infine la formula finale è Tynes, che caratterizzò numerose famiglie di pescatori negli anni, così come la famiglia paterna di Agatha. 

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒂𝒏𝒏𝒐

𝒟𝒾𝑒𝒸𝒾 𝒪𝓉𝓉𝑜𝒷𝓇𝑒

Agatha è nata il 10 Ottobre, rendendola del segno della bilancia. I nati sotto questo segno sono interessati agli aspetti più diversi della conoscenza, anche quelli non convenzionali, tendono a mettere in dubbio le figure autoritarie così come le convezioni sociali. Il loro valore centrale è l'equità e la giustizia e non hanno timore di dire la propria, senza che questo abbia una vena egoistica. Sono spesso attratte dalla bellezza e prestano attenzione ai dettagli. La stabilità del segno è controbilanciata o sarebbe meglio dire rovinata dall'ascendente Cancro che porta insicurezza, indecisione, legame alla famiglia, rendendoli facilmente condizionabili.

Se proprio si deve identificare con il proprio segno zodiacale Agatha è sicura di essere molto più simile al suo ascendente, trovandosi di più nell'insicurezza rispetto alla stabilità della bilancia. La combinazione di questi la rende decisamente instabile, non tanto incline a cambi d'umore quanto a difficoltà nel decidere e nel far sentire la propria voce. Infatti nonostante creda nell'equità e nella giustizia non avrebbe il coraggio di dire la propria davanti a figure autoritarie e nessun altro lo fa prima di lei, preferendo rimanere dietro le quinte, senza diventarne portavoce. Si preoccupa troppo del giudizio degli altri per prendere la parole e mettere in discussioni convenzioni prestabilite o tradizionali. 

Non dimostra la maturità che molti si aspettano da lei, soprattutto considerando  la sua situazione familiare, aspettandosi di trovarsi davanti una ragazza ben più responsabile e tranquilla dell'uragano di energia che è Agatha. Anche fisicamente dimostra qualche anno in meno, la bassa statura non aiuta, così come la sua voce che è piuttosto acuta e alta per la sua età, cosa che alcuni giudicano parecchio fastidiosa. Cerca di parlare più piano, spesso ma senza grande successo dato che oltre al suo naturale tono si aggiunge la spontanea eccitazione che la prende anche per un nonnulla.

𝑨𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐

𝒜𝓃𝓃𝒶 𝒞𝒶𝓉𝒽𝒸𝒶𝓇𝓉


𝑪𝒂𝒓𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆

𝑠𝑝𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑎 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎

Agatha è esattamente come appare, la prima impressione che si ha di lei è anche quella più accurata, non vuole e non riuscirebbe mai a mostrarsi come qualcuno di diverso, dunque è sempre sè stessa in qualunque ambiente si trovi. Sembra aver conservato con gelosia quella spontaneità tipica dei bambini che si riflette sulla sua personalità e sul suo modo di interagire con chi le sta accanto. Ha assorbito del tutto l'atmosfera di casa, quando ancora era ricca di gioia e di sorrisi, il caos delle voci, la confusione, l'euforia anche per le cose più piccole che sembravano nascoste ad altri, la gioia trovata nelle piccole cose. Agatha cresce così e questo suo atteggiamento non cambierà mai e se lo porterà con sè anche negli anni del divorzio dei genitori, usandolo come una bella facciata. 

Agatha difatti è una ragazza allegra, spontanea, vivace, ha una risata contagiosa che scoppia con un nonnulla e si spegne con difficoltà, è incline al sorriso, che esso abbia una leggera sfumatura di dispiacere o sia di genuina felicità. Sembra avere una energia incontenibile, difficile da controllare. Fin da bambina infatti si è sempre immersa in un numero esorbitante di attività tutte allo stesso tempo e crescendo questa cosa non è cambiata anche se ora cerca di convogliare la sua energia in una selezionata manciata di interessi per non risultare dispersiva. Nulla sembra abbassare il suo entusiasmo, chiunque la incontri al di fuori di casa sua è certo di trovarla sempre energetica, pronta a chiacchierare o fare qualsiasi cosa che coinvolga qualunque tipo di movimento o anche l'opportunità di raccontare qualsiasi cosa. La velocità delle sue parole è simile a quella dei pensieri che la investono quando si trova da sola a casa ed il silenzio è decisamente opprimente. Questo e la solitudine sono le principali cose che le danno davvero noia, fastidio, al fanno sentire a disagio, malinconica e sola. Non aiuta il fatto che il padre non sia mai a casa, lasciando la casa vuota per la maggior parte del tempo, contribuendo alla sua avversione verso la solitudine. Per questo per incontrarla spesso andare a chiamarla lì non è la scelta più saggia, si avrebbe più fortuna andando in giro per Bellavista, chiedendo in giro se qualcuno abbia visto una ragazza con capelli lunghi raccolti in una treccia e uno zaino decisamente appariscente. 

La si potrà trovare a passeggiare o chiacchierare da qualche parte con qualcuno, non è raro che la persona sia qualcuno che non conosceva fino alla settimana precedente. Al di là della facilità che Agatha trova nello sviluppare amicizie ha una certa abilità nell'attaccare bottone con chiunque le sia accanto, non solo perché detesta il silenzio ma anche perché sente il bisogno di creare connessioni con le persone che la circondano, che esse siano solo a livello superficiale o più profonde. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare però Agatha rimane facilmente colpita dalle persone, trova sempre qualcosa di particolare in ognuna che le permette di ricordarsi con certezza con chi abbia parlato e di cosa. In parte è anche un obbligo che impone a sè stessa poiché non vuole apparire come qualcuno a cui non importi degli altri, oltre al voler evitare di far sentire le persone a disagio durante future conversazioni, dimenticando il loro nome o ciò che le avevano detto. 

Nonostante lei sia genuinamente così, attenta agli altri e allegra, le importa, forse troppo, che anche gli altri la vedano così. Le opinioni di chi le sta attorno le importano, formano la maggior parte del valore che lei stessa si attribuisce, così le amicizie diventano una percentuale sempre maggiore di persone che trovano piacevole la sua compagnia, permettendole di rimanere più tranquilla sapendo di non dovere togliere nulla dal mazzetto di valori che comprende quelli che si attribuisce e quelli che gli altri le hanno affibbiato. Da questo deriva anche la sua reazione alle critiche e ai conflitti in generale. Tende a prendere tutto sul personale, non riesce ad accettare che qualche commento possa sortire degli effetti positivi, fatto solo per il suo bene. Anche durante i litigi non comprende come alcune cose possano derivare solo dalle emozioni del momento e magari non rispecchino davvero la realtà sebbene lei, per prima, agisce ben prima di pensare. Ponendo così tanto valore nelle relazioni umane non solo ha paura di vederle scemare ma farebbe di tutto pur di fare in modo che ciò non accada, anche se ciò vuol dire porre gli interessi di altri prima dei propri in qualunque occasione. Per lei è difficile lasciare andare, anche solo concepire che alcune relazioni semplicemente non siano fatte per durare e si attacca ad esse con un interesse che spesso non è molto salutare. Lo stesso si può dire per il modo in cui vede le persone, cercando sempre il buono non è difficile che si immerga in amicizie che non sono ottimali, bloccando non solo i segnali di allarme ma anche chiunque cerca di metterla in guardia. Molti, a ragione, attribuiscono questo suo comportamento al divorzio dei genitori, alla loro relazione che più cresce più diventa chiara nella sua mente, strappando quella tenda di perfezione che copriva la realtà. 

Tende a sentirsi responsabile di quello che le accade attorno, qualunque cosa essa sia. Questa sensazione, nata fin da quando era bambina ed era consapevole di essere uno dei pochi terreni neutrali dei genitori si è evoluta con lei, diventando una forte tendenza ad autocolpevolizzarsi per le più piccole cose. Agatha è molto dura con sè stessa, nonostante non abbia particolari insicurezze il suo desiderio di arrivare fino in fondo, raggiungere se non la perfezione, almeno il suo meglio la circonda in tutte le situazioni, al di là della scuola. Questa abitudine sembra entrare in contrasto con la sua natura di spirito libero ma in realtà riesce a gestirle entrambe, due rette parallele che a volte si scontrano ma che cerca di controllare il più possibile, alternando le uscite avventurosa alle sessioni stacanoviste di lavoro, anche di notte se necessario.  Pochi ne sono a conoscenza in realtà, così come ancora meno sono a conoscenza della sua situazione familiare e di come spesso si trovi a pensarci, fin troppo a lungo per i suoi gusti. Agatha, nonostante la parlantina, parla raramente di sè, soprattutto degli argomenti che la toccano più da vicino, preferendo mantenere una certa aria di riservatezza. Così come gestisce le sue confessioni, lo fa anche con quelle degli altri e per quanto all'inizio non possa sembrare la persona più opportuna a cui rivelare i propri segreti, li custodirà con cura. 

Vorrebbe essere più matura, essere capace di capire meglio quando è meglio stare zitta o meno ma spesso la sua spontaneità prende il sopravvento. Sa di dover cambiare se vuole migliorarsi, così come è ancora alla ricerca di una maggiore stabilità non solo nella sua vita ma anche nella sua testa. Spera che, una volta messi insieme tutti questi pezzi spesso contrastanti, possa riuscire a capire meglio le persone, le loro esigenze e necessità ma anche le proprie che spesso trascura. 

𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂

𝐼 𝑠𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑦𝑜𝑢, 𝐼'𝑚 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑦...

Agatha, nome statunitense; Tynes cognome norvegese, parte della sua identità di cui la ragazza sa poco o nulla, nessuno infatti ha mai pensato di raccontarle la storia della sua famiglia, il suo passato, troppo concentrati sulle difficoltà della vita quotidiana per potersi permettere di guardare al passato cosa che comporterebbe malinconia, desiderio per la vita migliore che a quanto pare avevano tempo fa. 

Da parte di madre la famiglia viene da qualche parte tra il Canada e gli Stati Uniti. La donna era stata l'unica ad averle raccontato qualcosa del suo passato, ricorda anche di avere incontrato i suoi genitori, i nonni, forse era andata anche a trovarli. Tutte quelle memorie però erano state cancellate o meglio, represse, così profondamente nella sua memoria che a mala pena riusciva a ricordare i nomi dei nonni, anche se avrebbe preferito ricordare quello piuttosto che Emily, quello della madre.  Vivevano in una bella cittadina, piccola, pochi abitanti, altrettanti pochi negozi, un fiume poco profondo che lo circondava da un lato, montagne e boschi dall'altro. Al di là delle case un'ampia valle, sempre illuminata dal sole. Ampie vie, abitazioni grandi, colorate con i loro tetti dai colori vivaci e i muri di un bianco caldo, color crema. 

Andava a trovarli in estate quando il sole le scottava sulla pelle mentre giocava con gli altri bambini tra gli alberi, i parchi o la valle chiara. Evitavano l'inverno, troppo freddo, la neve, fin da bambina si era sempre ammalata facilmente, bastava un colpo di freddo per farla rimanere a letto per giorni, dunque di inverno finiva per passare il tempo in camera, intrappolata tra le coperte calde, osservando il ghiaccio che ricopriva il giardino e le strade attraverso la finestra. 

Le feste però si passavano tutte insieme; i suoi genitori e i nonni, i fratelli di suo padre, qualche volta le loro fidanzate e rispettivi figli, una garanzia di divertimento, caos e risate fanciullesche. Ora non riusciva a ricordare quei momenti senza provare rabbia, se avesse potuto desiderare una sola cosa era di tornare a quei momenti, fermarli nella sua memoria come un dipinto e farli rimanere così per sempre. A volte ci pensa ancora, quando col passare degli anni il tavolo si faceva sempre più piccolo, sempre più sedie vuote.  

Ricordava come sua madre riuscisse sempre a portare allegria durante quelle cene, anno dopo anno, forse era stato quello a far sì che suo padre si innamorasse perdutamente di lei, per quello che ancora la amava e non riusciva ad andare avanti. Lui proveniva da una famiglia numerosa, norvegese, pescatori principalmente ma qualcuno aveva anche raggiunto incarichi più importanti, garantendo a tutti una vita piuttosto agiata. Si erano trasferiti dopo il matrimonio dei suoi genitori, con il desiderio di cambiare vita, cambiare la loro condizione, sperando di trovare una vita migliore anche in una città lontano dall'acqua, loro elemento naturale. 

I due si erano conosciuti a scuola, avevano girato l'uno attorno all'altro per un po', indecisi su chi avrebbe fatto la prima mossa. Con un sorriso ricordava le storie sui loro primi incontri, quando ancora volevano o cercavano di pretendere di essere semplici amici. Poi uno dei due si era finalmente deciso, chi era ancora da decidere, si erano sposati ancora relativamente giovani e si erano trasferiti a Bellavista in una piccola casa abbastanza grande per ospitare entrambi ed eventualmente una terza persona la quale arrivò appena due anni dopo, con leggero disappunto dei genitori di lui che ritenevano il cambiamento troppo repentino.  Tuttavia i primi anni trascorsero con tranquillità, Agatha nacque e riempì la casa di gioia. 

Ricordava di aver avuto un'infanzia felice, le frequenti gite dai nonni materni, le feste celebrate tutte insieme. Erano una famiglia numerosa, caotica, entusiasta per le più piccole cose, amante della vita. Passò i suoi primi anni sballottata tra la casa dei suoi genitori e quella dei nonni paterni che avevano comprato una piccola villetta a poca distanza da loro, la piccola casa nella cittadina canadese durante le vacanze e qualche gita fuori porta con i suoi genitori, quando non dovevano lavorare. Entrambi erano molto occupati, lavoravano di continuo, spesso arrivavano a casa esausti ma questo non li fermava dal prendersi cura di lei.

Questi ricordi, belli, zuccherati, coprivano il sapore amaro dei piccoli ma frequenti litigi tra i due, unica crepa nella sua infanzia altrimenti perfetta. Era proprio Agatha ad essere uno dei pochi terreni comuni, il loro amore per la figlia era una delle poche cose su cui potessero davvero andare d'accordo. I tentativi delle rispettive famiglia di rendere più tranquilla l'atmosfera a casa furono futili, principalmente perché i due passavano poco tempo assieme e quando ciò accadeva erano entrambi esausti, preoccupati per il lavoro o per altro e non avevano la voglia di cercare di avere una conversazione civile con l'altro.  Agatha di quei litigi in realtà ricorda non tanto le urla quanto il silenzio e per quanto cercassero di non farglielo provare lei riusciva comunque a percepire la tensione nell'aria. 

Continuò così per anni, litigi, silenzi, vacanze per mantenere una facciata stabile, alcune serate divertenti, giornate passate dai nonni. Suppone che ad un certo punto sua madre ne abbia avuto abbastanza, trovò qualcuno che amava di più di suo padre  e se ne andò con lui in Canada, tornando dai suoi genitori. La famiglia così si divise a metà e le rimase solo il padre e la sua famiglia o per lo meno i suoi fratelli, i nonni paterni erano morti da anni, a prendersi cura di lei finché anche questo non divenne difficile e decisero che fosse abbastanza autonoma per occuparsi di sè stessa da sola. Vive così tutt'ora, vede il padre poco o nulla ma l'amore che prova per lui non diminuisce, il solo suono della chiave che gira nella toppa la tranquillizza, così come il rumore dell'acqua che bolle sul fuoco la mattina per preparare il thè. Divenne presto l'unico genitore di cui le importasse e presto imparò a bloccare e cancellare i ricordi della madre, anche quelle positive, per evitare di provare dolore non necessario che, secondo lei, le avrebbero provocato solo dolore. 

Ogni tanto hanno qualche conversazione di aggiornamento, così le chiamano, si tengono soprattutto durante la settimana quando anche il padre può prendere un giorno di pausa e si siedono al tavolo assieme, raccontandosi cosa fosse accaduto quella settimana. Un modo per rilassarsi ma anche per evitare di allontanarsi, cosa che Agatha vuole evitare in tutti i modi possibili: riesce a prendersi cura di sè stessa e sta bene solo col padre ma se anche lui dovesse andarsene per qualsiasi motivo sa che si sentirebbe persa. 

𝑭𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂

La figura più presente nella sua vita, il che è dire molto è il padre Joakim che lei chiama sempre e solo Jo. Uomo dallo sguardo stanco, spesso perso tra le nuvole, una voce morbida come il lino ma profonda, come una coccola. Cerca sempre di apparire curato e fa del suo meglio per dedicare del tempo alla figli attraverso piccoli gesti; prepararle la colazione, portarle piccoli pezzi di dolci dal lavoro, lasciarle anche solo una piccola parte delle sue mance per il compleanno o per il fine settimana. 

Emily, la madre, è per lei una figura del passato, non la vede da anni ed è in fondo alla lista dei desideri. Nei rari giorni in cui non attribuisce a sè stessa la colpa del divorzio, la donna è la scelta, mai il padre. Cerca di non ricordare nulla su di lei, bloccando i ricordi nonostante spesso essi tornano, anche nel sonno, soprattutto nei periodi di maggiore confusione mentale. Avrebbe molte domande da porre al padre su di lei e sull'uomo dai capelli di un rosso ramato che spesso entrava in casa quando lui non c'era, ignorando del tutto la presenza della ragazzina. 

Non vede più i nonni materni da anni, non è nemmeno sicura che abitino ancora in quella cittadina del Canada o se si siano trasferiti con Emily da qualche parte lungo la costa dove ora la donna si dovrebbe trovare. 

In assenza dei nonni paterni spesso si rivolge agli zii per cercare una qualche forma di supporto. Nonostante non si vedano più tanto, sicuramente meno dei primi anni dopo il divorzio quando venivano a casa loro molto spesso, quando il padre era al lavoro, per prendersi cura di lei. Ovviamente però anche loro hanno una famiglia ed un lavoro, quindi quando decisero che sarebbe stata capace di arrangiarsi la lasciarono stare. Si vedono spesso durante le vacanze, Agatha è sicura che spesso i fratelli riescano a far sorridere suo padre più di quanto lo possa fare lei, ha il dubbio che preferirebbe vedere loro piuttosto che lei, forse fa troppo male vedere la figlia di una storia che gli ha fatto solo male. 

𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒊

𝐴𝑙𝑡𝑟𝑢𝑖𝑠𝑚𝑜

Agatha mette spesso i desideri e i bisogni degli altri prima dei propri, che questo a volte possa essere una lama a doppio taglio è indubbio, tuttavia è qualcosa di cui va fiera. Aiutare gli altri la fa stare bene, vedere la calma e la tranquillità sui loro volti la convince di riuscire a fare qualcosa di buono e non è raro che cerchi di consolare anche chi non ha mai conosciuto. Spesso si ritrova in mezzo a situazioni che non la riguardano per niente, combattendo battaglie che non sono sue, anche quando la hanno rassicurata che il suo aiuto non sia strettamente necessario

𝐴𝑙𝑙𝑒𝑔𝑟𝑖𝑎

Agatha è un piccolo raggio di sole che fa del suo meglio per portare la felicità dovunque si trovi. Riesce ad alleggerire le situazioni più strane o tese senza troppo sforzo, mettendo sul tavolo una qualche battuta stupida o lanciandosi in un racconto strampalato. Spesso risulta buffa ma altre volte riesce a strappare un sorriso a chi le sta accanto. Nonostante non sia la prima a lanciarsi in situazioni avventurose e non prenda mai decisioni stupide come prima scelta se viene trascinata segue volentieri gli altri e si diverte nel mentre, rallegrando l'aria attorno a sè. La sua risata è contagiosa ed è capace di far sembrare anche il racconto più noioso avvincente, aggiungendo una trama comica o un piglio carismatico

𝐶𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖

Nonostante spesso ascoltare non sia tra le sue qualità e faccia fatica a rimanere in silenzio senza interrompere la persona che le sta parlando, riesco a dare consigli spesso azzeccati, con grande stupore dell'altro poiché fino a qualche istante prima sembrava persa tra le nuvole. Per farlo attinge spesso dalla sua esperienza personale, cercando frasi che avrebbe voluto che altri le dicessero oppure che lei stessa dovrebbe ascoltare più spesso. Infatti è un peccato che non si dia abbastanza credito per i suoi consigli e non si dia retta poiché sono per la maggior parte corretti e aiutano davvero la persona che si è rivolta a lei

𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒃𝒐𝒍𝒊

𝑃𝑒𝑟𝑓𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖𝑠𝑚𝑜

Se fosse per Agatha tutto dovrebbe essere perfetto, non necessariamente ordinato o come dice lei ma almeno che ci sia una connessione causa effetto, che tutto abbia un senso. Quando questo ordine calcolato non può essere trovato nel mondo che la circonda ecco che lo cerca dentro di sè, cercando invano di mettere in fila i suoi pensieri, risolvendoli ad uno ad uno. Vorrebbe con tutta sè stessa trovare un senso a ciò che accade, una ragione logica, ridurre gli eventi a fatti e conseguenze senza dover pensare all'astrazione

𝐼𝑛𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒

Agatha è una ragazza estremamente indecisa. Abituata fin da bambina a seguire ogni suo interesse senza chiedersi se le importasse davvero o meno ora si trova a spendere anche settimane per la più insignificante questione. Basti pensare che si è chiusa in casa per due giorni solo per decidere quali club frequentare a scuola, infastidita dal limite numerico imposto. Scegliere le viene estremamente difficile e questo si riflette anche sulle sue relazioni. Quando dice la cosa giusta in realtà è grazie al suo istinto ed impulsività che diventano la sua condanna quando invece la situazione cambia e il suo intervento diventa inopportuno. Questo la porta ad avere una certa paura nell'esporsi nei confronti con le figure di autorità, trasformando la ragazza vivace e spigliata in una ragazzina nervosa, a disagio. 

𝐴𝑏𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜𝑛𝑜

La più grande paura di Agatha, le cui origini sono facilmente intuibili. Nonostante non lo voglia dare a vedere non ci vuole molto per scoprire questo suo timore, basti vedere con quanta facilità si attacchi a chi le sta attorno. Anche chi la conosce appena ha intuito o sa per certo questo suo lato mentre gli amici più stretti la mettono spesso in guardia davanti ai pericoli che questo potrebbe portarle. La facilità con cui stringe relazioni e la difficoltà con cui le lascia andare, attaccandosi ad esse come se ne dipendesse della sua vita sono allarmanti e in una ragazzina che è ancora relativamente immatura, potrebbero portare a situazioni spiacevoli. 

𝑪𝒖𝒓𝒊𝒐𝒔𝒊𝒕𝒂́

In città sono in molti a sapere del divorzio dei genitori, ma in pochissimi sono a conoscenza del tradimento della madre

Spesso si chiede se il padre sarebbe più felice se trovasse un'altra donna

Vorrebbe diventare una giornalista, viaggiare, scoprire il mondo

Le farebbe piacere avere un gatto o anche un cane ma essendo la casa spesso vuota tra il lavoro del padre e la sua scuola è quasi impossibile

Non saprebbe dire che lavoro faccia suo padre, cambia di continuo e spesso ne fa più di uno contemporaneamente

Vorrebbe che suo padre le raccontasse tutta la storia del divorzio ma l'unica volta in cui ha provato a fare una domanda l'uomo è sparito in camera sua

Il padre non glielo dice ma Agatha sa che la situazione economica non è delle migliori, a volte lo sente piangere dopo essere tornato da lavoro

vorrebbe una sorella o un fratello, non importa se più grandi o più piccoli, per riempire il silenzio che regna in casa

se la cava con i bambini, difatti il suo piano b sarebbe quello di insegnare lingue oppure di lavorare come maestra negli asili

nonostante voglia viaggiare non sente il desiderio di vivere da qualche parte che non sia Bellavista

nonostante non giochi ai videogame le piace comunque osservare gli altri farlo ma rifiuta sempre le offerte di provare

ha una paura paralizzante nei confronti degli aghi 

non saprebbe definire il suo orientamento sessuale, sta attraversando infatti un periodo di profonda crisi dopo essersi convinta di avere avuto una cotta per un suo compagno di corso si è in realtà resa conto di non provare nulla per gli uomini in generale. Al momento le basta che una ragazza che non conosce, con un minimo di carisma, le sorrida per farla arrossire.

oltre alla paura di venire a patti con  il suo orientamento c'è anche il timore per la reazione del padre, le importa troppo della sua opinione, tanto da avere paura di deluderlo con una simile rivelazione. Allo stesso tempo la ferirebbe ugualmente se non gli importasse

❃✿❉
❉✿❃

Ecco qua Agatha, fatto praticamente una speed run oggi ma spero vada bene. Se ho dimenticato qualcosa fatemelo notare che ho il cervello fuso. Inoltre se foste interessati a rapporti vari con lei sono qui.

pecy

Tags _svnfl0wer_ ccrudelia -StarMaiden- bacchedimirto Corvy_Ilcorvetto mieledimosche NoeBellamy05 Black_Riddle

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top