Sara Degano:

- dunque ecco qui Sara. È una scheda piuttosto striminzita e come oc non é molto complesso ma spero possa andare bene lo stesso.
Mi so fermata uno sfacelo di volte perché mi accorgevo di come fosse troppo simile a Ilsa-
Spero di riuscire a ruolarla abbastanza perché potrebbe essere un palo in culo molto simpatico -

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Il nome Sara deriva dall'ebraico "Sārāh'" e significa signora, principessa. Il nome in sè possiede una tradizione importante, soprattutto biblica e fu scelto dai suoi genitori anche per questo, come incarnazione di buona sorte e come auspicio di un cambiamento sempre in positivo. In Sara, oltre al nome biblico, si cela anche una sensazione di leggerezza, di una dolcezza effimera e incondizionata. Al contrario di altri nomi con significato simile Sara indica anche quasi una sottomissione, una volontà di mettere sè stessi dopo gli altri, lasciando che sia l'empatia ad avere la meglio nel modo di vivere e di agire. La ragazza si ritiene ancora troppo giovane per capire se questo nome abbia davvero avuto un tale effetto su di lei. Non può dire di essere arrogante o brusca con gli altri ma allo stesso tempo vorrebbe cercare di pensare anche a sè stessa ogni tanto. I suoi genitori inoltre speravano forse che adottando quel nome la bambina avrebbe ereditato le stesse qualità del corrispettivo biblico, con scarsi successi. Se Sara è paziente e calma, razionale anche, la ragazza non lo è mai stata. Non tanto da bambina quando ancora quel suo carattere frizzante poteva essere visto come semplice vivacità, anche crescendo questo suo lato non mutò in alcun modo. Anche da ragazza si mostrò sempre frenetica, smaniosa di fare qualcosa, di mettersi all'opera e di provare cose nuove, nulla aveva un tempo definito, lei voleva tutto e subito.

Il cognome Degano è un cognome bobbano tipico del Friuli, nella sua famiglia non ci sono mai stati maghi o streghe, non che qualcuno ne abbia memoria per lo meno. Sono molte le famiglie della regione a portare il nome Degano e la famiglia di Sara non si distingue molte dalle altre; nati come contadini e allevatori grazie al duro lavoro e alla tenacia riusciranno a traferirsi dalle montagne a centri abitati. Fu così che la maggior parte della sua famiglia iniziò la carriera di insegnante, percorso che sarebbe spettato anche e lei e che la ragazza trovava alquanto affascinante.

ᴇᴛᴀ́ ᴇ ᴀɴɴᴏ

𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑜𝑟𝑑𝑖𝑐𝑖, 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑜

Sara ha quattordici anni compiuti il 22 Agosto ed è al suo quarto anno al castello .Spesso si chiede come ci sia arrivata, o meglio come quei tre anni siano passati così velocemente. A volte ripensando agli anni precedente ha vuoti incolmabili, dovuti forse alla sua preoccupazione costante che le ha impedito di godersi i primi anni, un po' se ne pente perché molti sembrano ricordare con nostalgia quei tempi, dei quali però lei ha pochissimi ricordi. Forse anche per questo la sua conoscenza del castello non è tra le migliori, molto spesso si ritrova a perdersi mentre cerca di andare a lezione oppure non ha idea di dove siano alcune stanze di cui i suoi compagni parlano. Spesso si sente spaesata solo guardandolo dall'esterno, come se le sembrasse tutto troppo. Sara nonostante sia comunque giovane non ha molti problemi a rapportarsi con persone anche più grandi di lei, nonostante una evidente timidezza iniziale.

Cᴀsᴀᴛᴀ

𝑝𝑢𝑟𝑝𝑢𝑟𝑒𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑣𝑎

Sara all'inizio era impaurita davanti alla sola idea di entrare a far parte di una casata, con le sue mille domande e dubbi per la testa temeva di apparire inadeguata o che il suo silenzio venisse visto come noncuranza. Anche alla cerimonia quei dubbi non la lascivano e forse avrebbe preferito essere fuori con i suoi amici a mangiare un gelato. Non ci pensò nemmeno troppo, voleva solo che quella tortura finisse in fretta, ricorda di aver esaminato con frenesia i tre oggetti e poi il suo istinto, lo stomaco, la aveva guidata verso quel libro. Più che il libro in sè la aveva attratta la copertina, il sentimento di abbandono e di antichità che sprigionava, pensava che ci doveva per forza essere qualcosa di misterioso nascosto tra quelle pagine. Nonostante all'inizio non provasse nemmeno ad aprire bocca con gli altri suoi compagni presto si rese conto di come quello non fosse troppo un problema. Molti erano taciturni e i loro modi di fare, freddi tanto da sembrare scontrosi la facevano sentire tranquilla, preferiva non essere notata piuttosto che esserlo troppo. Inoltre capì presto che i suoi sentimenti e i suoi modi di fare erano comuni a molti ragazzi lì presente e sebbene non fosse una cosa e entusiasmante

Sᴀɴɢᴜᴇ

𝑁𝑎𝑡𝑎 𝑏𝑎𝑏𝑏𝑎𝑛𝑎

Sara viene da una famiglia che con la magia non ha mai avuto a che fare, d'altra parte da una famiglia di lavoratori e di insegnanti non ci si poteva aspettare altro.
Nessuno si accorse di incidenti particolari o che potessero risultare strani, anche per Sara tutto era normale. Per questo quando arrivó la lettera all'inizio fu oggetto di numerose battute in casa, anche da parte di Sara che non riusciva a credere a quelle parole scritte sulla carta.
Non indgarono oltre e la cosa fu presto dimenticata anche se ogni tanto i suoi genitori la guardavano con più attenzione e così si vedeva una matita muoversi appena da terra per raggiungere la sua mano, una luce che sfavillava appena.
Nonostante questo fu necessaria la visita del preside perché i suoi genitori si decidessero a dare retta a ciò che stava accadendo attorno a loro. Per Sara fu difficile accettare di allontanarsi dai genitori, immergersi in un mondo che non conosceva dove molti altri avevano almeno un parente presente. L'assenza dei genitori si fece sentire soprattutto nei primi mesi, anche per l'assenza di lettere da parte loro per il solo motivo che non riuscivano a comprendere come mandare lettere alla figlia. Col tempo si abituò alla situazione ma tornava sempre a casa durante le vacanze, le mancava molto casa. Per quanto la riguarda lei si sente parte del mondo magico a tutti gli effetti, poco importa dello stato di sangue dei suoi genitori, semmai è proprio dal mondo bobbano che si sente esclusa. Quando torna dai suoi durante le vacanze si sente sempre un po' inadeguata perché non può mai raccontare tutto per filo e per segno, per di più ha perso quasi tutte le amicizie che aveva formato. nel corso degli anni ed è spesso difficile continuare con la farsa di una scuola all'estero quando vorrebbe solo condividere con le sue amiche ciò che le accade durante l'anno. Anche per questo sta iniziando a ritenere sempre più il mondo magico come sua casa, un luogo che ha ancora molto da darle, non sente di avere molti legami col mondo babbano tranne i suoi genitori e non stravede all'idea di rimanere lì troppo a lungo.

ᴀsᴘᴇᴛᴛᴏ

Sara dimostra poco più della sua età anche soltanto dall'altezza, é infatti alta 1.50,appena sopra la media per la sua età.
Ha un fisico slanciato e ben proporzionato, così come il volto con labbra e naso piccolo.
Gli occhi invece, grandi ed espressivi, sono di un verde scuro che sembra quasi marrone.
Il volto é incorniciato da una volta chioma di capelli



Cᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ

Alcuni potrebbero dire che Sara abbia un carattere strano per essere una Purpurea Malva e infatti della sua casata rispecchia solo alcuni tratti mentre per altri è facile assimilarla ad altre casate. Sara è una ragazza silenziosa, ben poco loquace, preferirebbe ascoltare una conversazione piuttosto che intervenire e questo lo si vede anche in classe. Nonostante sia una ragazza intelligente, dedita allo studio in modo quasi compulsivo e con una curiosità che ricopre molteplici aspetti, tutto questo non viene mai messo in mostra. Non alzerebbe mai la mano per rispondere ad una domanda anche se conosce la risposta. Sara non la definisce timidezza, anzi non le dà proprio un nome. Le ci vuole del tempo per abituarsi a spazi e persone nuove anche a causa di una costante paura di sentirsi inadeguata o di non essere ascoltata. Questo la porta a cercare la costante approvazione degli altri, delle persone di cui si fida, circondandosi così di numerose conoscenze senza mai approfondirle per bene. Ha una vera e propria necessità di stare con gli altri, detesta la solitudine in tutte le sue forme e solo la compagnia riesce a farla stare bene, perché non ha tempo di ascoltare ciò che le dice la testa. Per lo stesso motivo si dedica molto allo studio, infatti oltre al piacere personale cercare di imparare il più possibile fa sì che la sua mente si concentri solo su quello che ha davanti agli occhi. Le distrazioni per lei sono fondamentali perché se rimanesse in silenzio senza fare nulla inizierebbe a sentire tutti i suoi dubbi e le sue incertezze. Maturando e col passare del tempo, se riuscirà a trovare il suo posto anche in un luogo tanto vasto come il castello forse pian piano smetteranno di essere un problema. Il suo più grande ostacolo è non riconoscere il proprio valore, come studentessa, come persona, in parte ha avuto una parte importante anche la sua origine babbana per la quale le sembrava di doversi impegnare sempre di più degli altri coetanei. Sotto ai suoi modi silenziosi si nascondono molti dubbi che la rendono una ragazza piuttosto permalosa. Le basta un solo commento per prenderla sul personale o rispondere con freddezza a qualcuno senza provare a risolvere il conflitto in altro modo. Questa caratteristica non la aiuta, portando alcuni compagni ad allontanarsi da lei, non capendo i suoi sbalzi di umore. Nonostante questo Sara sa essere una compagnia piacevole, ha infatti un buon senso dell'umorismo e punta tutto sull'ironia, anche quando è giù di morale. Pensa sempre prima di lasciarsi andare a un commento ironico, temendo che esso possa offendere qualcuno in un modo o nell'altro. Se nelle parole si potrebbe definire una persona riflessiva, quando si tratta di azioni Sara è l'opposto. Ha una grande voglia di provare esperienze nuove e nonostante il coraggio non sia tra le sue caratteristiche è sempre propensa a provarci. Sempre in cerca di nuove esperienze con la stessa frenesia che dedica allo studio. Crescendo vorrebbe provare a non chiudersi così tanto in sè stessa e cercare di prendere le cose con più leggerezza, senza rifletterci troppo.

Sᴛᴏʀɪᴀ

Sara nasce in un paesino poco lontano da Udine in una famiglia babbana. Visse come una bambina normale, giovando e divertendosi con le sue amiche senza che nulla di strano accadesse - almeno così credeva- e frequentando le elementari di quel piccolo paesino, sperando che da grande sarebbe diventata una maestra. Qualcosa cambiò quando a undici anni fu recapitata alla famiglia Degano una lettera, all'inizio tutti ci scherzarono sopra, ritenendolo uno scherzo ben riuscito. Solo quando il preside fece la sua comparsa i suoi genitori si accorsero che tutti quei piccoli incidenti che accadevano intorno alla figlia forse iniziavano ad avere un loro senso. I suoi genitori non le fecero mai pesare la futura lontananza , cercando di concentrarsi su tutti gli aspetti positivi di quella esperienza. Per farla sentire più tranquilla le comprarono un gatto che la accompagna tuttora. I primi mesi al castello non furono dei migliori, Sara guardava ogni cosa con aria spaesata e anche i libri sul castello o sul mondo magico non la aiutavano. Non provò nemmeno a instaurare qualche relazione con i suoi compagni di casata, troppo occupata a seguire ogni loro azione per provare a parlarci. Col tempo iniziò a sciogliersi e l'idea di essere sola in un modo sconosciuto pian piano svanì, lasciando posto alla curiosità.

Cᴏɴᴏsᴄᴇɴᴢᴇ

𝐷𝑎 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒

Oʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ

𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑖𝑛𝑔

Sara, con tutta onestà, non ne ha idea. Non ha mai provato una cotta né per un ragazzo né per una ragazza, questo dubbio in realtà non le crea troppa difficoltà anche perché pensa che ogni cosa debba avere il suo tempo e forse arriverà anche per questo.

Cᴜʀɪᴏsɪᴛᴀ́

ꨄ︎ Fa parte del club di teatro

ꨄ︎ Possiede un gatto, di nome Lilith che la segue spesso ovunque vada nonostante altrettanto spesso se ne vada anche per settimane

ꨄ︎ Riesce a formare un patronus non corporeo anche se l'ultima volta che ci ha provato un suo compagno ha giurato di aver visto delle orecchie

ꨄ︎ Ha dei buoni voti in tutte le materie ma eccelle in particolare in erbologia, alchimia, astronomia, trasfigurazione e storia della magia

ꨄ︎ Una delle cose che più le manca del mondo bobbano sono le mostre di quadri che rimangono fermi tutto il tempo

ꨄ︎ Suona il violoncello da quando era piccola anche se ora non ha molto tempo per continuare a studiare. Inoltre faceva danza classica con grande passione.

ꨄ︎ Possiede una bacchetta di frassino con corda di cuore di drago, piuttosto flessibile

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