-Deria Martell: the stories merchant-


Salve, eccomi qui con la scheda di una delle due sorelle Martell. Sono soddisfatta di come è venuta alla fine, inoltre questa è la scheda più lunga che abbia mai fatto, complice anche la sua storia che è un resoconto dei suoi viaggi in pratica. Non nascondo che le ultime due voci siano scritte in fretta perché non volevo pubblicare oltre oggi . Ho cercato di tenermi vaga su alcuni aspetti come la legittimazione o aspetti ancora non concordati. Spero possa andare bene, avvisatemi in caso contrario così aggiusto tutto. 

Peculiarpeeps.

OC : Deria Martell
Roleplay : way of blood
For: Metal_nerd  -iliade
Others: Piccolastella9605.    MDCproduction.   ineffablekid s-salem _Thomatoe_ -sandprince dangershindoulover

  ☾︎ «✯♕︎ Ruolo: »  ᵖʳⁱⁿᶜⁱᵖᵉˢˢᵃ ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ ☽︎

Deria è una delle principesse Martell, ormai ufficialmente legittimate dal padre Doran Martell, ruolo che non ha mai considerato con troppa consapevolezza, sia perché non sperava nella sua legittimazione sia perché anche prima di essa era spesso lontana, anche se per breve tempo, dalla corte del lord , per lei dunque provare una vera speranza o ambizione verso un ruolo sarebbe stato, a suo parere, innaturale. Essendo sempre cresciuta a Dorne o in generale nel sud del continente dove gli intrighi di corte erano pochi o solo ben celati, crebbe nutrendo un certo sentimento di avversità verso le corti i generale ma soprattutto quelle troppopieni estese dove un semplice ordine veniva travisato e tutti sapevano ogni cosa su chi gli stava vicino. La ragazza, anche col passare degli anni, non ha mai compreso il gusto o il divertimento che alcuni trovavano nell'immischiarsi nei pettegolezzi o nel travisare completamente le frasi altrui. D'altro canto non ha mai incontrato troppe persone di questo tipo, cercava di evitarle di proposito scegliendo anche nei suoi brevi viaggi dei luoghi accoglienti dove i Lord non fossero troppo potenti o sicuri nel loro potere, prima di ogni viaggio raccoglieva informazioni sulla regione che avrebbe visitato, tenendosi sempre pronta per cambiare destinazione all'ultimo minuto. Per un qualche caso fortuito questo suo distacco verso le corti troppo ampie non si è ancora tradotto in un disprezzo verso l'area più settentrionale del continente che al contrario visita piuttosto volentieri ed è sede di alcuni dei suoi paesaggi preferiti. Ci sono certamente alcuni luoghi che ignora per scelta, nei quali si sente stranamente a disagio, forse per l'ambiente di corte o dall'altro lato per il senso di soffocamento che prova camminando tra le loro strade affollate. Nonostante questo la ragazza non è di certo indifferente agli affari politici o governativi, sia di Dorne che del continente in generale, non perché speri un giorno di poter governare, ritenendosi inadatta a ricoprire quel ruolo ma, piuttosto, perché trova la politica stimolante e ragionare su alleanze, guerre e le loro possibilità le fornisce un senso di appagamento . Grazie anche ai suoi viaggi e al suo distacco fisico dalla corte di Dorne, ha iniziato ad imparare in fretta quanto importante fosse l'indipendenza del suo casato e della regione, non solo per i Dorniani ma anche per i loro affari politici ed economici. Questa consapevolezza la stimolò a porsi svariate domande, dal come fare a mantenere la loro indipendenza a cosa essa avrebbe comportato e donato loro in futuro. Oltre a questo trovava sempre affascinante il confronto tra Dorne e le altre regioni del continente che in un modo o nell'altro erano sempre vincolate da alleanza, patti o divergenze. Secondo Deria si venivano a creare solo complicazioni inutili, tra vari limiti al passaggio delle merci, dentare che andava scambiato, condizioni che parevano cambiare da un giorno all'altro. Tuttavia fu proprio questa iniziale incomprensione verso i meccanismi di alleanze e patti a farla avvicinare ancora di più alla politisi e a interessarsi ad ogni casato in modo diverso per cercare di comprendere le motivazioni che spingevano un lord ad accettare o meno un patto. Nelle sue ricerche e nei suoi pensieri fu mossa da una genuina curiosità verso un mondo che pensava non le potesse appartenere ma che la interessava parecchio. Anche durante i suoi viaggi la voglia di imparare non andò scemando, anzi cercava di ascoltare le conversazioni del popolo per conoscere indirettamente il loro lord o, ancora meglio, si faceva raccontare la storia di quel luogo cercando di ricostruire successivamente, quando era da sola, le varie alleanza o guerre e cosa esse avevano comportato. Anche per questo si dimostrò sempre molto attenta verso la storia del continente, ritenendo che dal passato si potesse imparare, forse non le strategie di guerra, ma di sicuro come muoversi o accordarsi tra gli alleati o distanziare i nemici. 

Quando ne aveva la possibilità ricreava alcuni scenari nella sua mente, ripercorrendo alleanze o battaglie storiche, cercando di chiedersi il perché di alcune decisioni. Ogni qualvolta che ciò accadeva però, tentava di rimanere sempre nel reale senza sfociare nell'immaginazione che reputa tuttora inutile se si tratta di politica, molto meglio piuttosto pensare con lucidità alle varie possibilità in modo più oggettivo possibile. Tutta l'attenzione che prestava nei confronti della politica, le opinioni che esprimeva a riguardo, anche se a volte non troppo ragionate, o le domande che poneva non passavano inosservate e dopo un po' di tempo alcuni le chiedevano se, visto questo suo grande interesse le sarebbe mai piaciuto governare. A primo impatto la ragazza rimase di sasso di fronte a tale domande non essendosi mai interrogata a riguardo, inizialmente rispondeva con un "no" secco, sicura nel fatto di essere una bastarda non ancora legittimata, godendosi quella certezza che era sicura di possedere. Poi, quando il padre la riconobbe, giunse per Deria il momento di dare una vera risposta a tale domanda, obiettivamente non poteva sapere cosa sarebbe accaduto alla sua famiglia dunque quella domanda iniziò a sembrarle sempre più legittima. Inizialmente provò a immaginarsi nel panni di una lady vera e propria ma la sua scarsa immaginazione non le permise di andare oltre al linguaggio più adatto da usare. Provò dunque a passare più tempo col padre e con la corte, mettendo in pausa i suoi viaggi, dando a quella risposta la priorità assoluta ma alla fine ciò non la aiutò molto. Osservare l'operato di un lord era molto diverso da esserlo e di certo dall'esterno non poteva capire cosa comportasse una tale pressione o un incarico così importante, riprese dunque a viaggiare sperando che osservare indirettamente la stessa cosa la avrebbe aiutata, in parte fu così. Attraverso le parole di altre persone,  a lei sconosciute, arrivò a comprendere quali fossero alcune qualità che si ritenevano necessarie per raggiungere un tale ruolo e con questa consapevolezza la ragazza esaminò anche le sue capacità. 

Certamente era ancora giovane, dunque sarebbe stato il tempo a parlare per lei ma di certo non poteva negare come, almeno per il momento, in lei non ci fossero grandi qualità governative, di certo era interessata alla politica e le opinioni che esprimeva potevano sembrare argute alle orecchie di qualcuno, era interessata anche alle strategie di guerra  nella quali cercava di applicarsi pur non essendo brillante. Tuttavia avere opinioni politiche, una discreta conoscenza della guerra e delle strategie che potevano essere utilizzate no era abbastanza, in lei d'altronde sembrava assente la vena da governante, necessaria a una lady. Nonostante il suo carattere testardo Deria non riusciva a far valere le sue opinioni, non tante per le sue abilità comunicative quanto per la sua capacità di persuasione che era pressoché assente. Per questo la sua risposta non è cambiata anche se a quel suo no secco, aggiunge una breve motivazione, preparata in anticipo e ripetuta a memoria ma, almeno per lei, non per questo meno veritiera. 

  ᵈᵉʳⁱᵃ  ℐ'𝓂 𝒶 𝓂ℯ𝓇𝒸𝒽𝒶𝓃𝓉, ℐ 𝓉𝓇𝒶𝓋ℯ𝓁 𝓌𝒾𝓉𝒽 𝓂𝓎 𝓈𝓉ℴ𝓇𝒾ℯ𝓈 𝒶𝓁𝓁 𝒶𝓁ℴ𝓃ℯ  ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ



  ☾︎ «✯ ♕︎Nome : » ᵈᵉʳⁱᵃ ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ ☽︎

La fanciulla si chiama Deria, nome piuttosto inusuale e raro ma allo stesso tempo semplice e facile da ricordare, non conosce il motivo per cui, sicuramente il padre, le abbia dato questo nome anche se non le ne interessa più di tanto, è consapevole difatti che il padre non avesse alcuna intenzione simbolica dunque forse voleva un nome semplice e corto, senza troppi fronzoli inutili. Probabilmente il suo nome deriva dalla parola turca o persiana "derya" , ovvero oceano, parola piuttosto esplicativa che non lascia molto spazio a interpretazioni, che indica una vasta distesa di mare che per molti aspetti appare sconosciuta a molti ma proprio per questo affascina e incuriosisce le persone che la scorgono. Deria però non è nessuna di queste cose, per la ragazza essere definita affascinante è quasi un insulto e non la prende particolarmente bene, ha visto molte persone riferirsi con questa parola verso qualcosa di bello e interessante a prima vista ma che poi viene abbandonato, una volta passato l'interesse. Lei stessa non si ritiene una persona affascinante, misteriosa o che dovrebbe suscitare una particolare curiosità, cerca semplicemente di comportarsi in modo genuino, non le interessa apparire in un certo modo, ritiene d'altronde che, se le persone la giudicassero interessante o affascinante, non dovrebbe essere per una loro idea astratta e senza fondamento ma piuttosto per qualcosa che ha detto o fatto. Nonostante questa avversità verso il significato nascosto che molte persone vogliono vedere nel suo nome, alla ragazza piace veramente, il suono le ricorda un qualcosa di dolce e morbido ma allo stesso tempo deciso e conciso, inoltre trova che si abbini particolarmente bene al nome del suo casato, creando un insieme di suoni morbidi ma decisi allo stesso tempo. Una cosa del suo nome che la ragazza trova alquanto curioso invece è la parola da cui deriva, ovvero oceano, nonostante per lei sia stupido ritenere che ci sia una qualche connessione, trova buffo il fatto che così come il suo nome sia collegato alla distesa marina, anche lei provi una sorta di attaccamento verso di essa, come se riuscisse a trovarsi veramente a casa. La semplicità del suo nome è una delle cose che ama e apprezza di più, lo trova facile da pronunciare così da non infastidire un possibile interlocutore con cui sta parlando ma, allo stesso tempo, abbastanza corto da evitare stupidi e inutili soprannomi. Nonostante non li disprezzi del tutto e potrebbe dimostrarsi pronta ad accettarne uno, sempre che non sia troppo sdolcinato, li ritiene una non necessaria storpiatura dei nomi, specialmente di quelli troppo corti da richiederne uno. 

ᵈᵉʳⁱᵃ𝓘'𝓵𝓵 𝓽𝓮𝓵𝓵 𝔂𝓸𝓾 𝔀𝓱𝓪𝓽 𝓘 𝓼𝓪𝔀,  𝓘 𝓹𝓻𝓸𝓶𝓲𝓼𝓮ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ



☾︎«✯♕︎Cognome/ Casato : »ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ ☽︎

𝕌𝕟𝕓𝕠𝕨𝕟, 𝕦𝕟𝕓𝕖𝕟𝕕,𝕦𝕟𝕓𝕣𝕠𝕜𝕖𝕟

 
☼︎𝙼𝚊𝚛𝚝𝚎𝚕𝚕☼︎

I Martell di Lancia del Sole sono una delle grandi casate che regnano su Westeros, in particolare questa famiglia regna sulla regione più meridionale del continente, Dorne , il loro stemma è un sole rosso perforato da una lancia. Hanno sempre avuto un rapporto distaccato o di neutralità nei confronti delle altre casate, preferendo sempre la propria indipendenza e quella degli abitanti a un accordo o ad una guerra. I bastardi di questa regione prendono il nome di Sand. Noti per la loro abilità nel combattimento, soprattutto con la lancia, la loro tenacia nel resistere a conquistatori ma anche per la loro astuzia e intelligenza nell'elaborare e mettere in atto strategia di guerra per preservare la regione intatta e con una vasta indipendenza. 

Deria, ancora prima della legittimazione, guardava con ammirazione al casato non tanto per una qualche caratteristica particolare quanto piuttosto per la loro indipendenza e le libertà che essa comportava, era sempre stata curiosa di comprendere come avessero potuto mantenerla intatti anche quando tutto il continente era attraversato da guerre che coinvolgevano anche i casati minori. Molto spesso si stupiva delle diverse condizioni tra gli abitanti di Dorne e le altre regioni, non tanto a livello economico, quanto personale. All'interno della sua regione, nonostante alcune minori tensioni, il clima era piuttosto sereno e anche i commercianti delle città più piccole, seppur indaffarati, si dimostravano pronti a dialogare con lei e ad ascoltare le sue storie. In altri luoghi invece le sembrava che tutti andassero molto di fretta, quasi troppo, sentiva una strana tensione nell'aria che spesso non riusciva a comprendere e si sentiva oppressa da una forza invisibile. 

Cercò di comprendere le differenze che separavano Dorne dalle altre regioni e come suo solito si affidò ai libri per farlo, scoprì nella storia un ottimo aiutante per appurare gli eventi salienti che avevano costruito tale divisione, soprattutto a livello culturale. Crescendo divenne sempre più fiera del suo casato, al quale ora apparteneva davvero, stimava e metteva in risalto con orgoglio le differenze che lo separavano da altri e ritenne sempre che non avrebbe voluto fare parte di un altro per nulla al mondo. Nonostante la stima che prova verso di esso e dunque verso la sua famiglia, che essa sia di sangue o meno, non ha mai avvertito un legame così profondo verso di essa, di certo teneva  a loro ma, forse complice il fatto di non essere figlia legittima, non aveva mai compreso il grande senso di appartenenza che alcuni sembravano percepire verso le rispettive famiglie. Inoltre il fatto di non essere stata ancora legittimata, per i primi anni della sua vita, le rese questa mancanza un po' più semplice, difatti la poteva utilizzare come scusa e non si faceva troppi problemi ad assentarsi dalla corte anche per periodi piuttosto prolungati. Anche quando era una "sand" per così dire, tra i suoi desideri non c'era quello di essere legittimata, obiettivamente  lei era contenta così, con tutta la libertà della quale poteva godere senza particolari vincoli. Non sentiva la mancanza di far parte di un casato importante o di poter risiedere a tutto diritto presso la corte del padre, non provava amarezza verso la possibilità così vicina di essere una vera e propria figlia di Doran Martell.

 Sotto alcuni aspetti si sentiva già parte della famiglia, anche se a metà e il fatto di avere o meno un cognome che lo testimoniasse non le recava troppa differenza, come pensava sarebbe successo se invece fosse stata legittimata. Quando il momento arrivò nella ragazza ci fu per un momento il timore di dover sottostare a qualcosa di ben preciso, di doversi aspettare alcuni incarichi o altro, nulla di questo avvenne e le sue abitudini continuarono tranquillamente e a esse si aggiunse presto il sentirsi più a suo agio a corte. Anche quando questo accadde però Deria non si dimostrò particolarmente disposta a trascorrere la maggior parte del suo tempo a corte, certo la avrebbe aiutata ma non aveva problemi nell'ammettere che questo non facesse assolutamente per lei. Il sentimento che prova verso la sua famiglia d'altra parte non è mutato molto, non prova un forte attaccamento verso di essa anche se non ha problemi ad ammettere che la difenderebbe a qualsiasi costo. Ormai le viene quasi naturale dire di essere parte dei Martell, il che a momenti la fa sentire un po a disagio dato che è spesso assente da corte o da Lancia del Sole dunque non le capita spesso di vedere la sua famiglia. Nonostante questo è sempre stata orgogliosa del casato cui appartiene, prima della legittimazione guardava a esso come a un modello da seguire senza alcun tipo di rancore per non esserne davvero parte, anche successivamente il suo orgoglio non muto e non tenta nemmeno di celare questo suo sentimento.


ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓘𝓯 𝔂𝓸𝓾  𝓪𝓻𝓮 𝓸𝓷  𝔂𝓸𝓾𝓻  𝔀𝓪𝔂, 𝓬𝓸𝓶𝓮  𝓫𝓪𝓬𝓴 , 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓱𝓸𝓶𝓮 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ

 

☾︎« ✯♕︎Età: » ᵈⁱᶜⁱᵒᵗᵗᵒ ☽︎

Deria ha diciotto anni, un'età piuttosto particolare ma alla quale la ragazza cerca di rapportarsi nel modo più sereno possibile, senza fare leva sulle aspettative o su ciò che le altre ragazze della sua età farebbero. Dal punto di vista fisico Deria dimostra per alcuni la sua età, per altri invece appare poco più grande, non capita di rado infatti che si rivolgano a lei come se fosse quasi una donna piuttosto che una ragazza. A lei questo non dispiace, ritiene che non ci sia nulla di male nel dimostrare qualche anno in più o in meno rispetto alla propria età e non si fa mai troppe paranoie se si rivolgono a lei con tono quasi troppo cauto per una ragazza. Un aspetto che la tradisce in particolare è la sua altezza, è piuttosto alta per la sue età e di questo ne va particolarmente fiera, cerca di accentuare la sua statura che per lei è un vanto con abiti che esaltino la sua figura longilinea. Non cerca di nascondere questo suo tratto, sia perché anche se volesse le sarebbe difficile, sia perché non vede nulla di male in esso, d'altronde non è cresciuta in un ambiente con particolari standard né le sarà mai dato o richiesto un incarico che necessiti di particolari caratteristiche. Per questo Deria non si sforza per celare alcuni suoi aspetti che, a occhi esterni, potrebbero essere giudicati troppo maturi per la sua età, a partire dal portamento, uno dei tratti di cui va più fiera, inoltre le viene quasi naturale e spontaneo rispecchiare la decisione del suo carattere nel portamento, sicuro e deciso.

 Così come si rivolge alle situazioni più strane con decisione, così fa anche con le persone che incontra, mostrandosi come una ragazza matura, in questo oltre alla sua statura è il solo modo di porsi ad aiutarla. Cerca di mantenere lo stesso atteggiamento che avrebbe nei confronti di un familiare anche verso gli sconosciuti, se non nella confidenza che pone in loro, almeno nel modo in cui si rivolge e si presenta. Il suo portamento sembra proprio di una ragazza più grande, dotato di quella confidenza e sicurezza in sé che la porta ad accostarsi senza alcun disagio a donne di età più avanzata che ammirano il suo portamento aggraziato ma deciso, caratterizzato non dalla rigidità dei movimenti ma dalla loro spontaneità, nata di fatto dall'assenza di un' educazione a riguardo. Difatti la fanciulla ha in sé il modo di atteggiarsi delle varie regioni che ha visitato, non avendo mai sviluppato un modo o un movimento propriamente sua ma, piuttosto, unendo e facendo combaciare le diverse usanze e tradizioni che conobbe col passare del tempo. Il suo portamento sembra quasi parlare per lei, le spalle dritte e lo sguardo rivolto verso un punto preciso, come se stesse cercando qualcosa, gli occhi che guardano con aria indagatrice ma curiosa allo stesso tempo ciò che la circonda, dipingono di lei un ritratto che per la maggior parte è accurato e fornisce a chi se la trova davanti già un'idea della ragazza con cui parlerà. Essendo una parte integrante del su essere, Deria non lo modifica i nessuna circostanza, a meno che il mondo non le stia crollando addosso, ritiene futile il modificarlo solo in base a chi si trova di fronte, lo reputa un inutile spreco di tempo e di energie, per lei in particolare dato che non è dotata di una grande fantasia per riuscire a inventare un modo di porsi diverso ogni volta. Tuttavia alla fine a Deria poco importa di essere considerata più o meno matura rispetto alla sua età, se da un lato comprende come in vari contesti sembrare o almeno fingere di essere più scaltri e maturi rispetto alla propria età, d'altra parte non la ritiene una qualità indispensabile e, tra tutte le cose sulle quali vorrebbe che gli altri si complimentassero, la sua maturità o meno è in fondo alla lista e non sembra voler guadagnare posizioni. 

Questo stesso discorso vale anche per il carattere della ragazza che lei stessa non saprebbe catalogare come più o meno maturo rispetto al sua età. Nonostante fosse una bastarda, anche prima di essere legittimata non si può dire che abbia mai avuto una vita così dura o difficile da costringerla a maturare in fretta, non affrontò particolari difficoltà dato che fin dall'inizio visse all'interno della corte del padre, seppur con la sua crescita ciò avvenne sempre più sporadicamente. Allo stesso tempo il fatto di non essere eccessivamente legata a essa o alla famiglia, la privò delle pressioni che potevano esserci sul maturare in fretta, in vista di un qualche ruolo che le sarebbe stato affidato.Questo la aiutò  non poco, le permise infatti di crescere e maturare con il suo ritmo, compiendo le scelte che la avrebbero portata a questo con grande autonomia. D'altro canto questa lontananza la distaccò anche da modelli a cui poteva aspirare, crescendo dunque arrivò a creare per sé un modello definito, basandosi non tanto sul suo casato ma su tutti quei valori che venivano esaltati nei luoghi che visitava, raccogliendo in sé tutte quelle qualità che apparivano gradite e impegnandosi per affinare le proprie, volendo diventare quanto più simile a quel modello possibile. 

Deria dunque crebbe con calma, soprattutto caratterialmente grazie anche alla vita relativamente tranquilla che aveva vissuto, costellata da numerosi viaggi, all'inizio in compagnia, e da varie passioni che  crebbero notevolmente con lei. Sono solo pochi, tre si potrebbe dire, gli aspetti che la distinguono dalle altre sue coetanee, non tanto a Dorne quanto nel resto del continente, che possono essere riassunti nella libertà di cui la ragazza gode. Fin da ragazzina le era permesso  viaggiare anche a lungo, prima in compagnia e poi anche in solitudine, lasciando la sua difesa personale a sua discrezione senza regole troppo restrittive. Inoltre, anche dopo la sua legittimazione non era costretta a rimanere presso la corte del padre, restituendo a Deria la libertà della quale godeva prima. A questa sua condizione era strettamente legata anche la sua libertà intellettuale che la permise di sviluppare i suoi interessi senza alcun vincolo. In particolare coltivò il suo interesse verso la politica senza che qualcuno lo giudicasse non adatto, la sua passione puramente scientifica verso gli animale senza che cercassero di dirottarla verso un semplice affetto verso di essi. 

ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓘𝓷 𝓽𝓱𝓮 𝓼𝓹𝓻𝓲𝓷𝓰 𝔀𝓮 𝓶𝓪𝓭𝓮 𝓪 𝓫𝓸𝓪𝓽 𝓸𝓾𝓽 𝓸𝓯 𝓯𝓻𝓮𝓮𝓭𝓸𝓶 𝓪𝓷𝓭 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶𝓼 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


☾︎«♕︎✯ Aspetto fisico: » ☽︎  

☀︎︎ 𝕃𝕒𝕦𝕣𝕖𝕟 𝕁𝕦𝕝𝕚𝕖𝕟- 𝔹𝕠𝕩 ☀︎︎

Deria è una ragazza nel pieno della giovinezza, ormai già sbocciata ma che a poco a poco si sta sviluppando sempre di più, il suo aspetto difatti segue queste caratteristiche generali, se da un lato si può ritenere già formato, dall'altro è evidente come esso sia in costante crescita e maturazione, assecondando anche l'età della ragazza. Deria è una ragazza di statura media per la sua età, raggiunge quasi il metro e settantacinque e questo la rende a volt più alta rispetto alle sue coetanee accentuando una sua caratteristica forse leggermente più matura. La ragazza, consapevole di ciò, non cerca di accentuare la sua altezza, evitando di portare scarpe alte, con i tacchi sia per il motivo citato prima sia per una semplice ragione di comodità. Anche nel vestire prova ad accentuare le sue linee, utilizzando vestiti comodi, privati di corsetti o gonne con troppe balze. Dall'esterno la sua corporatura appare esile ma non fragile al punto da apparire malata, infatti le braccia appaiono piuttosto robuste anche se prive di muscoli, creando una sorta di contrasto con il resto del corpo che appare quasi più minuto ed esile. Anche le gambe seguono l'aspetto del resto del corpo, tuttavia Deria non ne va particolarmente fiera, non per la loro magrezza ma per la loro struttura, a occhi attenti infatti esse sembreranno un po' storte, come se fossero leggermente incrociate, questo è dato dalle ginocchia, leggermente rivolte verso l'esterno dando alle gambe della ragazza quella forma che lei tenta di nascondere. Le sue forme devono ancora svilupparsi completamente ma sono già abbastanza visibili perché molti la ritengano definitamente sviluppata.

 La sua carnagione, di un caldo color nocciola fa risaltare i suoi occhi, grandi ed espressi di un verde così opaco da risultare quasi tendenti al grigio scuro  se esposti a una luce particolare. Per lei sono quesi ultimi a essere il suo migliore metodo di comunicazione, se è capace di mentire attraverso le parole lo stesso non si può dire dei suoi occhi, spesso animati da una luce allegra, risultano estremamente espressivi grazie anche alle sopracciglia che, anche se così sottili da non apparire evidenti, sembrano dotate di vita propria e insieme agli occhi esprimono ogni emozione della ragazza al massimo grado.  Il volto magro e dai contorni ben definiti e decisi, con zigomi pronunciati, labbra grandi e carnose, esprime giovinezza da ogni aspetto e sintetizza al meglio la giovane età della ragazza. Esso è circondato da una chioma di ricci, tra il nero e il marrone che tiene spesso raccolti, lasciandoli però morbidi così che sia visibile la loro natura sbarazzina, evidente anche in alcuni boccoli che spesso sfuggono al suo controllo e cadono sulla sua fronte o ai lati del volto. Tuttavia il tratto di cui va più fiera sono le sue mani, il palmo è piccolo ma le dita sono piuttosto lunghe e affusolate, le muove con eleganza mettendole anche in mostra invece di nasconderle dietro ad un abito. Le apprezza particolarmente non tanto per la loro forma quanto per ciò che le permettono di fare, essendo forse l'unica parte del suo corpo dotata di una qualche forza .Su di esse sono sempre visibili delle piccole cicatrici sia sui palmi, a volte hanno la forma di tagli a causa dei coltelli che usa per tagliare la frutta o per aprire carcasse di animali, per osservarli , altre volte ancora somigliano più a morsi a causa di animali tra cui serpenti o uccelli che non apprezzano particolarmente gli studi che conduce su di loro, i quali per esser efficaci necessitano una certa vicinanza. 

Nonostante si diletti in attività o interessi che molti potrebbero ritenere poco femminili questo suo aspetto rimane celato sotto la maschera, prettamente esteriore, di una fanciulla che ha una grande cura di sé e, per quanto le è possibile, cerca di portare avanti la sua immagine migliore. Deria oltre a questo non si sforza particolarmente indossando abiti di un certo spessore o legando i capelli in intricate acconciature, preferendo abiti comodi e funzionali ai lunghi viaggi o alle sue necessità. Non si cura nemmeno di provare a mantenere un certo stile, l'unica cosa per la quale prova un certo interesse sono gli ornamenti, dai bracciali, le spille fino agli anelli, li indossa volentieri e piuttosto spesso poiché ritiene che siano particolari, soprattutto quelli che provengono da alcuni dei suoi viaggi. Nonostante non si faccia problemi a mostrarli e spesso li metta in mostra di proposito, ci sono solo due di essi, collane per la precisione che cela costantemente sotto i sui abiti. Raffigurano rispettivamente un serpente e un sole, entrambe le ricordano casa, la prima perché l'animale è quasi unico della sua regione, la seconda invece le ricorda lo stemma della sua casata. Nonostante a livello estetico le sia sempre stato sconsigliato, lei le indossa contemporanea, mossa dalla paura di perderle, sempre per questo motivo ma anche per il valore che hanno, le cella sotto il colletto dei suoi abiti oppure alla fine del fodero per il coltello, sulla sua cintura che è quasi sempre vuoto. 

ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓘 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶 𝓸𝓭 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶𝓼 𝓭𝓻𝓪𝔀𝓷  𝓭𝓾𝓻𝓲𝓷𝓰 𝓭𝓪𝔀𝓷  ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


  ☾︎« ✯♕︎ Carattere» : ᵏⁱⁿᵈᵃ ˢⁱᵐᵖˡᵉ ☽︎

Il carattere di Deria potrebbe apparire piuttosto semplice agli occhi di molti e sotto certi aspetti non avrebbero tutti i torti, d'altronde la ragazza fin dalla più tenera età è sempre stata di facile lettura dato che non detestava cambiare atteggiamento in base alle persone che incontrava, né era molto esperta nel nascondere un suo stato d'animo. Nonostante col tempo questa sua seconda caratteristica si sia evoluta, la prima rimane immutata tutt'ora, oltre a non capire l'utilità nel cambiare costantemente Deria trova ciò molto, troppo stancante e teme di fare confusione, dopo essersi costruita così tanti personaggi attorno. Non nasconde il suo disprezzo verso che fa questo in continuazione, lo trova inutile e pensa che ostacoli ogni confronto sano e genuino che si potrebbe avere con qualcuno. Non vuole conoscere i motivi che porterebbero qualcuno a farlo, da una parte perché è sicura di avere ragione, d'altra parte perché non si fiderebbe mai davvero di quelle persone, temendo dunque che anche i motivi che le espongono siano semplici montature, create apposta per l'occasione. Oltre a questo la vede come una mancanza di rispetto, Deria non ha alcun interesse a essere considerata un campo di esercitazione per i manipolatori, lei prima di tutto è una persona con la quale dialogare o litigare se necessario ma questo deve essere fatto nella tutela della genuinità e se questa manca per Deria non è così difficile abbandonare una conversazione. 

Uno dei valori a cui la ragazza tiene di più è proprio il rispetto, verso di sè, la sua famiglia e anche il mondo che circonda ognuno di noi, lei desidera essere rispettata e sa che possiede tutti gli strumenti per fare sì che ciò accada. Ha fiducia nelle sue opinioni e nelle sue conoscenze, ancora prima di averla in sè stessa ed esige che esse vengano rispettate, non le dispiace che vengano contesta ma unicamente con un certo criterio, non tollera le contestazioni fatte solo per gusto, per questioni personali o per il suo essere donna. Soprattutto grazie alla sua età matura, si sente quasi in dovere di far valere le sue opinioni giuste o sbagliate che siano, consapevole che l'appartenere a uno stato sociale diverso non potrebbe influire in alcun modo su di loro, da giuste non si trasformerebbero in sbagliate e viceversa. Trova quasi difficile da accettare come in molti luoghi le opinioni di molti siano subito accantonate come sbagliate o scartate di principio senza prima aver provato ad ascoltarle o capirle. Deria infatti è una grande sostenitrice della concezione che ognuno abbia dentro di sè la conoscenza, sotto un aspetto o un altro e possa arrivarci in tempi differenti, da solo o grazie all'aiuto di altri senza che questa renda le loro parole di minore importanza. La consapevolezza che questa accada veramente un po' in ogni regione del continente le mette tristezza, molto più spesso però questo sentimento è unito alla rabbia che la divora dall'intero poiché è convinta di non poter fare nulla a riguardo. Proprio per questo preferisce parlare di questo argomento solo con persone delle quali si fida ciecamente poiché teme la reazione di altri, non vuole che fraintendano questo suo sentimento per pietà perché così non è. Inoltre, come è convinta che accadrebbe, non vuole che la dissuadano dal suo pensiero, cercando di farle credere come in realtà non sia così, cercando di darle qualche motivazione. Forse un giorno incontrerà qualcuno che le farà cambiare drasticamente idea ma per la sua testardaggine a riguardo quel momento per ora sembra lontano. 

Collegato a questo e a ciò in cui lei crede maggiormente è la libertà, un altro valore al quale lei tiene particolarmente, donatole quando era ancora una bambina grazie anche all'ambiente in cui è cresciuta. Se inizialmente lo dava quasi per scontato, senza ragionare troppo su come sarebbe stata diversa la sua infanzia se fosse nata in un altra regione, diventando sempre più matura capì quanto questo fosse sbagliato. Man mano che venne a conoscenza con realtà così diverse dalla sua, comprese davvero quante differenza ci fossero e come se per lei la libertà di viaggiare fosse scontata, per molti era quasi un miraggio. Deria ha sempre considerato la libertà personale come un qualcosa di fondamentale per lei, non riuscì mai a tollerare di rimanere in un luogo per lungo tempo, soprattutto se sottostava per forza agli ordini di qualcuno. Voleva poter essere libera di decidere quando andare e quando tornare senza che qualcuno le dicesse se farlo o meno. Odiava sentirsi ingabbiata, come se non ci fosse via d'uscita, sapeva di essere capace di scappare da quella gabbia se necessario, sapeva che aveva le capacità per trovare una soluzione, dunque perché mai avrebbe dovuto rinunciarci solo perché qualcuno le diceva di farlo? Deria è consapevole fino in fondo di quanto per molti questo suo sentimento potrebbe essere considerato distruttivo, spesso le è stato chiesto perché non potesse semplicemente lasciarsi trasportare dagli eventi senza mettere pressioni a nessuno ma la verità è che non ne è mai stata capace. 

Non che Deria voglia controllare gli avvenimenti, i mancherebbe altro, preferisce modificarli restando nell'ombra senza esporsi in prima persona o metterci la faccia, da un lato perché si reputa troppo vigliacca per farlo, dall'altra perché conosce bene i suoi limiti. Nonostante non sia mai stata una bambina e poi una ragazza remissiva, comandare non le è mai piaciuto, nella sua mente preferiva sempre essere il braccio destro, un aiutante. D'altronde non è dotata di una vena innata per fare la principessa o una qualsiasi ruolo che consistesse nel governare, si sente a  disagio nel prevaricare qualcuno, nell'impartire ordini a chi è di uno stato inferiore, anche solo parlare sopra qualcuno durante una conversazione non le piace, se succede si sente come se stesse mancando loro di rispetto.  Nonostante abbia delle opinioni forti che esprime spesso e volentieri chi la ascolta non ne è ammaliato, l'oratoria e l'arguzia nei discorsi non è il suo forte, tende a pronunciare molte cose importanti con tono atono senza trasporto alcuno. Molti dunque, pur capendo che le sue idee potrebbero essere giuste le rifiutano perché non ne sono convinti o persuasi. Questa sua inabilità nel convincere gli interlocutori le pesa parecchio, lei vuole che chi le parla la capisca e la comprenda e il fatto che questo spesso non sia possibile la rende nervosa. Deria da un po' di tempo dunque, annota su dei fogli di carta le sue idee come secondo lei andrebbero dette, questo è uno dei suoi pochi segreti che non rivelerebbe a nessuno, anche se dentro di lei sa che non c'è motivo per cui vergognarsi di ciò. 

La libertà personale della quale sente il bisogno di godere, per Deria non deve mai scontrarsi con quel leggero senso di appartenenza che sente nei confronti della sua famiglia, anche se verso la famiglia intesa come casato non prova particolare affetto o un sentimento di attaccamento, verso le singole persone questo è assai diverso. Sente il bisogno di confidarsi e aggrapparsi a qualcuno ogni tanto e per fare ciò si affiderebbe alla sua famiglia più di chiunque altro. Sarebbe disposta a fare di tutto per proteggerla e garantire che ogni membro della famiglia potesse vivere in modo da garantire loro la felicità. Anche se non sta spesso con loro, gradisce la loro compagnia e non si fa troppi problemi nel mostrarlo, può succedere che sia lei stessa a cercare una conversazione o un certo rapporto con un membro di essa, per ricevere consigli o semplicemente perché ha bisogno di affrontare una conversazione tranquilla con una persona fidata. Nonostante questo sente il bisogno di avere i suoi spazi e per lei i momenti di solitudine sono tanto importanti quanto quelli passati in compagnia. 

Deria non disprezza la compagnia o l'affetto da parte di altre persone a patto che rispettino i suoi spazi e le sue idee, per questo non è molto cauta nel conoscere nuove persone, i suoi tentativi di apparire una persona seria vengono abbandonati in fretta, lasciando che della ragazza traspaia con sincerità la sua personalità piuttosto estrosa. Di certo non si fida ciecamente di ognuno che incontra tuttavia nascondere la sua personalità vivace ed esuberante non fa certo per lei. Si presenta come una ragazza allegra, decisa certo ma profondamente appassionata di ciò in cui crede, senza aver paura o vergogna di condividere i suoi interessi con altre persone. In generale è una ragazza estroversa, non le è difficile creare una conversazione dal nulla o eliminare una tensione o del disagio che si è creato,  conversare con le persone le viene spontaneo. A questo si aggiunge anche la sua affabilità che è cresciuta drasticamente nel tempo anche grazie agli ambienti che aveva frequentato. Dentro di lei sente come una immediata connessione con le persone con le quali parla e questo le permette di capirle meglio, proprio per questo è sempre felice di condividere le sua passioni oppure ascoltare le loro, per creare un dialogo piacevole. Oltre al suo lato più deciso, caratterizzato dalle sue idee o opinioni nella ragazza ne coesiste anche un altro, più gentile che è costantemente animato dal suo desiderio di far stare bene le persone, con i mezzi di cui dispone e per quanto le è possibile. Cerca sempre di dimostrarsi pronta ad aiutare, oppure di essere presenta dato che non vorrebbe mai che qualcuno potesse ritenersi un peso o un fastidio per lei.

Il suo lato più deciso è sempre stato presente in lei, fin da quando era bambina, forse anche per il fatto che non era mai stata avviata al mondo delle favole anche dalla più tenera età la sua immaginazione non era mai sbocciata. Da qui derivano anche i suoi interessi, difatti preferiva sempre leggere libri di storia piuttosto che di leggende, preferendo i fatti alla fantasia. Anche quando provava ad immaginarsi o costruire alleanze o guerre nella sua mente, lo faceva rimanendo il più possibile aderente alla realtà, motivando ogni sua scelta o decisione. Se per molti una infanzia senza fantasia potrebbe essere considerata uno spreco per Deria non fu mai così, da un alto perché non ebbe molte possibilità di allenarla, dall'altra perché non ne era dotata. Immaginarsi in un luogo diverso o fantastico o il semplice atto di creare scenari nella sua mente le creava una sensazione di disagio, come se non dovesse essere lì, come se il suo posto non fosse quello. Nonostante questo cerca di non giudicare troppo aspramente chi è solito perdersi tra i suoi pensieri anche se in fondo lo considera un passatempo troppo fanciullesco. Deria dunque preferisce i fatti alle parole, questo la rende spesso molto pragmatica e la porta a vedere gli avvenimenti o in bianco o in nero, senza alcuna via di mezzo. Per lei le cose stanno come stanno e con lunghi discorsi questa non cambierà da sola, è necessario per forza compiere delle azioni che potrebbero veramente migliorare la situazione, guardando le cose come stanno senza inventarsi assurdi scenari. 

ᵈᵉʳⁱᵃ𝓘' 𝓵𝓵 𝓷𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓯𝓾𝓵𝓵𝔂 𝓵𝓮𝓪𝓿𝓮,𝓘 𝓹𝓻𝓸𝓶𝓲𝓼𝓮 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


  ☾︎« ✯♕︎Back- story: » ᵗʳᵃᵛᵉˡˢ ☽︎

Deria ha avuto una storia piuttosto movimentata che sembra andare a pennello con il suo carattere al quale la ragazza si adattò e influì fortemente nelle sue decisioni. La ragazza non si ricorda molto dei primissimi giorni della sua vita, quello che sa lo conosce da ciò che le fu raccontato anche pecche preferisce non chiedere direttamente chiaramente riguardo a questo aspetto. Deria nasce Nei primi giorni dell'anno, in un gennaio stranamente tiepido da Doran Martell, lord di Dorne e da una donna sconosciuta, nemmeno la ragazza conosce la sua identità ma a dirla tutta non le interessa particolarmente. La ragazza preferisce identificarla come una generica amante del padre senza sforzarsi per darle un volto o dei tratti ben definiti, anche per il numero di fanciulli nati da relazioni simili si convinse che la sua ipotetica madre non dovesse essere nulla di particolare o diverso dal solito, eliminando in breve tempo il desiderio della bambina di ritrovarla. Tuttavia una domanda che spesso si pone tutt'ora è il perché sia stata inviata a corte fin da quando ne aveva memoria, non si spiega il motivo che avrebbe spinto il padre a fare ciò anche se non osa rivolergli questa domande, temendo che sia un qualcosa che non ama ricordare. Sta di fatto che, forse per la vivacità che aveva fin da bambina oppure per un particolare affetto che nutriva per l'amante, Deria fin dalla più tenera età ha vasti ricordi della corte e dei grandi spazi di Dorne che percorreva con interesse fin da bambina. Quando era ancora troppo piccola per percorrere sia da sola che accompagnata le strade di Dorne o per attraversare la città ombra, correva allegra tra i corridoi del palazzo. Nonostante non amasse particolarmente il palazzo principale, esso era sede di uno dei suoi luoghi preferiti ovvero la Torre della Lancia, oltre alla sua altezza imponente che permette di osservare dall'alto tutta la fortezza, Deria è affascinata soprattutto dalla sua storia, dalla defenestrazione di Lord Rosby ai vari prigionieri politici che venivano rinchiusi dentro. Molto spesso sentiva leggende su come il vento che si abbatteva sulle pietre della torre fosse in realtà l'urlo di sorpresa e dolore dell'ex lord Martell. 

Quando divenne più grande iniziò ad avvicinarsi sempre di più ai giardini dell'acqua che presto divennero la sede dei suoi studi e dei suoi numerosi interessi. All'inizio leggeva libri sulle strategie o di storia tra gli alberi di arance, perdendosi nelle battaglie che venivano narrate, altre ancora disegnava sul terreno una pianta del continente per ricordarsi le varie regioni o incideva sulle foglie degli alberi i nomi delle casate per memorizzarli. Così, tra alberi e frutta nacque uno dei suoi interessi più grandi ovvero la politica a cui si collegavano la guerra e la strategia. In quell'arco di tempo inoltre, più leggeva dell'intero continente e delle vicende che aveva vissuto, più la sua voglia di scoprirlo aumentava di giorno in giorni. Nonostante questo suo desiderio apparisse sproporzionato rispetto alla sua età, di fatto ella rimaneva pur sempre poco più di una bambina, per questo le sue prime esplorazioni avvennero   sempre in compagnia di una guardia fidata e mai oltre la regione . Prima di compiere il suo primo viaggio Deria si informò su altri aspetti della regione in cui viveva, leggendo ogni libro che potesse trovare a riguardo, in particolare le interessavano gli animali di qualunque specie o dimensione. Tuttavia il suo non si poteva chiamare affetto ma un interesse quasi unicamente biologico, Deria infatti ad eccezione per i serpenti e i cavalli risultava indifferente davanti alla semplice vista di altri animali. Si concentrava sulla loro struttura, come erano fatti, da cosa erano formati, i loro organi, come e perché si muovevano in un dato modo e non in un altro. Per questi suoi piccoli studi la ragazza si rese conto ben presto che gli animali vivi le erano utili solo fino a un certo limite, per questo si concentrava sulle loro carcasse oppure sui loro corpi quando erano troppo deboli. Deria tuttavia non voleva ucciderli da sé, dunque si concentrava sui pesci spiaggiati, uccelli o serpenti uccisi da rapaci o cacciatori.  Non si impressionava davanti alla vista del sangue né provava repulsione nel maneggiare gli organi o le ossa, di solito quest'ultime le puliva con un brandello di tessuto da un suo abito stracciato in precedenza  fino a renderle lucide. Successivamente studiava la loro forma e le metteva all prova verificandone la solidità e la resistenza alla rottura o alla pressione, lo stesso faceva con la pelle esterna . Prima di questo però li osservava con attenzione, cercando di memorizzare la loro struttura esterna prima di esplorare il loro interno. Inoltre  si interessò oltre a un aspetto biologico a uno più meccanico cercando di capire cosa permettesse loro di muoversi, tuttavia per questo aspetto potè fare affidamento solo sui libri, non avendo gli strumenti per scoprirlo da sè. Tutt'ora uno dei suoi desideri più grandi è incontrare qualcuno che le possa non tanto spiegare quanto farle vedere in cosa consiste il loro movimento e il motivo di esso. 

Dopo alcuni anni passati a leggere dei dintorni di Lancia del sole senza mai poterli vedere da vicino, le fu finalmente concesso di esplorare la regione, seppur con una guardia insieme a lei e senza avventurarsi in viaggi troppo lunghi o lontani. La sua prima fugace esplorazione si concentrò sulla città-ombra, Deria ne rimase incantata, non era certo il più bel luogo che avesse mai visto, nulla in confronto ai giardini dell'acqua, tuttavia la bambina rimase incantata dell'atmosfera, dal rumore che riempiva le vie e dalle botteghe che vendevano oggetti a lei sconosciuti. Fu in una di queste botteghe che prese il ciondolo con lo stemma del sole e fu ancora qui che, pochi anni dopo, si munì del suo primo coltello al fine di  prepararsi al meglio per il suo prossimo viaggio che si sarebbe rivelato anche il più lungo. Quest'ultimo fu il suo primo viaggio che la spinse ben oltre i dintorni di Lancia del Sole, il primo che le aprì veramente le porte verso un nuovo mondo. Inizialmente la solita guardia fidata doveva accompagnarla e riportarla indietro sana e salva senza togliere gli occhi di dosso per un solo istante, tuttavia verso metà del percorso l'uomo lasciò a Deria la libertà di proseguire dove più lo desiderasse a condizione però che sarebbero tornati insieme. Deria non volle rischiare troppo o abusare di quel piccolo spicchio di libertà che le era stato dato, difatti l'uomo voleva unicamente metterla alla prova e, in seguito all'esito positivo di essa, sarebbero inviati per lei i viaggi veri e propri. 

Durante questa sua seconda esplorazione giunse fino al fiume Sulfureo percorrendo la costa più meridionale del continente per poi tornare indietro costeggiando il Mare di Dorne. Deria cercava sempre di imparare qualcosa da ogni luogo che visitava. Dagli abitanti di Planky Town imparò ad essere veloce nel spostamenti, a creare piccole barche dalle canne o piccole strutture che avrebbero retto davanti alla corrente dei fiumi, le insegnarono a coltivare numerose piante in particolare a scopo medicinale, a modificare il corso di un torrente e per finire a riconoscere i segni di annegamento sul corpo di un essere umano e di un animale. Questa città le rimase impressa anche per le persone che incontrò, mercanti dal continente orientale, medici che si professavano indovini o mercanti che tentavano di vendere le loro merci attirando l'attenzione nei modi più strani. A Planky Town inoltre iniziò a comprendere veramente cosa separava Dorne dalle altre regioni, solo osservando la grande libertà commerciale, ascoltando i mercanti che provenivano da lontano inoltre cominciò ad apprendere come le alleanze e le guerre avessero un forte impatto sull'economia. La loro seconda tappa fu Bosco dei Limoni, dove sostarono per qualche giorno come ospiti di casa Dalt che erano sempre stati in buoni rapporti con i Martell. Da questa tappa Deria apprese il suo interesse verso la frutta, come essa poteva essere usata per rendere più buoni certi pasti o come si potevano combinare vari agrumi per ottenere bevande sempre diverse. Dunque, con una cesta di limoni in mano e un sorriso sul volto la ragazza e la guardia seguirono il corso del  Sangue Verde fino a raggiungere il castello di Vaith, tra le dune di Dorne. Sostarono per poco meno di un giorno, usufruendo dell'ospitalità di Lord Vaith per qualche provvista e un veloce pasto. Camminando con cautela attraversarono le dune di Dorne fino a raggiungere il fiume Sulfureo, da lì si diressero a est, diretti verso il Flagello per poi raggiungere Thor, cercando di evitare Yronwood nonostante la ragazza volesse conoscere la casata della quale le era stato tanto narrato. Dopo non molto ripresero  a seguire il corso del Flagello per poi raggiungere Grazia degli Dei dove rimasero ospiti di Casa Allyrion per gli ultimi giorni del loro viaggio. 

A questo punto la ragazza stava per compiere tredici anni  e l'indipendenza che aveva tanto desiderato parve finalmente arrivare e concretizzarsi ne primo viaggio in solitudine che la condusse a nord fino a Ashford, poco più a nord di Altogiardino e a est fino a Vecchia Città. Per la prima parte del viaggio, fino ad Ashford fu una guardia ad accompagnarla ma giunti alla fortezza la lasciò continuare da sola, come era stato deciso alla loro partenza. Seguendo l'esempio del suo primo viaggio, evitò con cura di fare visita ali Yronwood preferendo costeggiare il fiume e in seguito le dune di Dorne . La sua idea era quella di percorrere la strada delle ossa per intero per poi girare verso l'interno del continente, tuttavia prima di fare questo dovette fermarsi per riprendere e le forze e dei rifornimenti prima a Tomba del Re, ospite anche se per poco dei Manwoody per poi proseguire lungo la sua strada . Lungo il suo viaggio incontrò svariate persone di ogni rango, da commercianti che portavano merci nei luoghi più interni del continente, a lord di casate minori giunti per rendere un favore o una alleanza per finire con alcuni credenti che parlavano di dei di ogni forma. Fu proprio durante questo suo percorso che le prime domande iniziarono a farsi strada tra la mente della principessa, con i mercanti parlava del mercato o di politica, li ascoltava rapita mentre esprimevano la loro opinione e non si tirava certo indietro quando toccava a lei . Con alcuni allevatori parlava di animali, manifestando il suo interesse verso la struttura degli animali, molti la liquidavano altri invece tentavano del loro meglio per spiegarle come erano fatti. Questi suoi interessi non passarono di certo inosservati e un mercante con il quale parlava molto volentieri, in cambio di un ciondolo con un serpente le chiese il permesso di porle due domande. Deria accettò e per primo rivelò la sua identità e successivamente ascoltò con attenzione l'ultima domanda che per quanto potesse sembrare immediata per lei non fu così. L'uomo infatti le aveva chiesto se, davanti a una possibile legittimazione avrebbe desiderato governare, la risposta della ragazza fu un no secco ma a quel tempo non ne sapeva ancora il perché e tra sé e sé decise che lo avrebbe scoperto una volta tornata a casa dal suo viaggio. Con animo un po' più pesante la ragazza continuò il suo viaggio, arrivò dopo qualche settimana alla fine della strada dove si congedò dai suoi compagni di viaggio per dirigersi verso l'entroterra. Giunse così ad Ashford dove fu ospite piuttosto gradita dell'omonima casata, ci volle effettivamente un po' per garantirsi la loro fiducia dato che difatti dal donarle ospitalità non avrebbero ricavato molto, tuttavia Deria si fece notare per le sue conoscenze sulla politica e sulle guerre, imparate principalmente dai libri di storia, per le sue continue domande sugli animali e sulla frutta del luogo. Dopo poco tempo fu accolto anche se per poco tempo nel castello della casata dove le insegnarono come produrre infusi con piante improponibili, distinguere i vari vini e riconoscere i prodotti che potevano provenire solo dall'alto piano. Per ovvie ragioni non potè dilettarsi nei suoi studi ma questo fu compensato dalle conversazioni che intrattenne sulla politica in particolare con gli abitanti del luogo. Imparò alcune strategie militari usate al tempo delle ribellioni, imparò a comprendere sempre di più il sottile gioco che era la politica e la guerra. Ad Ashford Deria si fece amici alcuni abitanti che erano soliti ascoltare le sue chiacchiere, come regalo di addio le donarono una mappa più piccola di quella che aveva lei, aggiornata rispetto alla situazione attuale e decisamente più precisa. 

Durante il suo ritorno non si concesse molte soste prolungate, tuttavia una degna di nota fu quella a Canto notturno, qui preferì non essere ospite di casa Caron a causa anche della loro fedeltà verso i Baratheon, preferì dormire per due notti in una taverna del luogo che era solita ospitare viaggiatori o mercanti sperduti tra terre basse. A Deria questa sosta piacque particolarmente, non solo ebbe l'occasione di parlare con persone di ogni stato sociale che si riunivano nella taverna ma fu proprio in questa città che la ragazza imparò l'arte del difendersi e crearsi armi per sé. Se all'inizio era munita solo del suo coltello che teneva sempre accanto a sé, quando se ne andò ne aveva con sé un altro del quale era riuscita a comprare la lama per poi fabbricarsi da sé il manico. Per essere ulteriormente sicura inoltre, passò la prima sera a escogitare e mettere in atto piccole trappole, costruite da materiali di fortuna che avrebbero dovuto avere il compito di trattenere qualche intruso quanto bastava perché lei si potesse preparare a scappare. Tuttavia la sua permanenza filò liscia e ben presto decise che era giunto il momento di rimettersi in viaggio per raggiungere la tappa alla quale teneva di più arrivare, Vecchia Città. Lungo la via fece una tappa forzata a Horne Hill senza ottenere particolari risultati se non qualche Tully piuttosto perplesso sul perché una ragazzina stesse viaggiando in solitudine.

 In qualche settimana di tempo raggiunse vecchia città e ebbe così inizio il suo soggiorno più lungo tra tutti, infatti seppur cambiando locanda ogni settimana, rimase in quella città per circa un mese e mezzo e tutt'ora lo ritiene uno dei viaggi che ha preferito. Imparò molte cose a Vecchia Città, dato che da essa partiva una delle strade favorite dei mercanti ebbe modo di dialogare a lungo con loro, riguardo ai luoghi che avevano viste o le merci che avevano consegnato o stavano per vendere. Indirettamente comprese il valore delle merci e come esso potesse essere aumentato a piacimento,  oppure come riconoscere le merci  fasulle e venderle allo stesso prezzo di quelle originali. Oltre a questo arrivò a immaginare una vista di insieme che potesse abbracciare più ambiti, ragionando sul risparmio del denaro e su come esso potesse influire nella politica o nelle guerre. Fu proprio durante questo soggiorno che il suo interesse verso la politica crebbe di gran lunga, arrivò a crearsi una propria idea degli assetti politici del continente e immaginando vari scenari su possibili guerre. Inoltre conobbe meglio la geografia di Westeros stessa, includendo nella sua mappa mentale anche le isole dell'Estate dalle quali provenivano numerosi mercanti e la terra delle città libere che Deria conobbe grazie alle storie narrate al porto. Insieme a questo anche il suo interesse per la frutta e le bevande legate a essa crebbe, grazie alla grande quantità di meloni, pesche e melograni che venivano coltivati. Molto spesso dunque si dilettava nello spremere il succo da questi frutti per poi mischiarli con varie erbe, dando vita a bevande che nella maggior parte dei casi non potevano essere bevute anche se ogni tanto riusciva a centrare il suo obbiettivo. 

Dopo pochi mesi giunse per lei il momento di ritornare a lancia del sole, decise di non fermarsi in luoghi particolari dato che sentiva il bisogno di tornare a casa per schiarirsi le idee, fece una breve sosta a Grazia degli Dei per riprendersi dal viaggio per poi procedere lunga la costa meridionale del continente. Nonostante la grande soddisfazione che quel viaggio le aveva lasciato, in lei erano maturati anche numerosi dubbi riguardo alle sue scelte future che fosse stata legittimata o meno Deria ancora non riusciva a motivare il perché non volesse governare. Prese la decisione di mettere fine per un po' ai suoi viaggi, per concentrarsi su sé stessa e sulle opzioni che aveva davanti a sé, frequentò la corte del padre per quasi due anni utilizzando ogni opportunità che le si parava davanti per capire meglio come sarebbe stato governare Dorne un giorno o l'altro. In questi anni passò molto tempo con il padre o lord a lui fedeli che venivano per portagli una visita, tutto questo per porre loro domande incessanti sul loro ruolo, cosa richiedesse e come  lo gestissero. In parallelo condusse un lavoro su sé stessa, viaggiare così a lungo la aveva portata a scordarsi della sua esistenza come singolo, cominciò a capire alcuni aspetti del suo carattere e questo insieme a ciò che il padre le spiegò la condusse verso la risposta che tanto aveva cercato. Finalmente giunse alla conclusione che  da una parte governare non le piaceva, pensava che si sarebbe sentita in gabbia dall'altra capì che la mancanza di una vena da leader e la sua incapacità nel convincere o persuadere gli altri non le avrebbero mai consentito di essere una buona principessa per Dorne. In conclusione al suo disinteresse verso il governare in prima persona, si aggiunse la consapevolezza che il suo carattere non fosse adatto, forse era più congeniale a un ruolo secondario senza entrare in prima persona nelle faccende. Questa sua sosta a corte non portò solo una maggiore conoscenza di sè ma le permise di creare rapporti più solidi con la famiglia che prima di allora aveva visto sporadicamente e senza troppo interesse, fu così che conobbe Lewyn e dopo di lui riuscì a creare legami buoni o meno che fossero con tutti iniziando così a sentirsi davvero parte della famiglia. 

Aveva ormai sedici anni quando giunse alla conclusione che il suo posto non era a corte ma in viaggio così, poco prima dei suoi sedici anni, decise di compiere un viaggio breve solo per riposarsi un attimo e godersi quegli attimi di pace. Seguendo il Sangue Verde e successivamente lo Vaith percorse la costa meridionale di Dorne passando per Costa salata e Hellholt, la sua meta però si trovava tra le dune di Dorne, vicina a un corso d'acqua, Sandstone. Qui rimase ospite della casa Qorgyle, sicura della loro fedeltà ai Martell. Questa breve tappa fu per lei un'occasione per rilassarsi e riprendere quei suoi interessi che nei due anni precedenti erano stati soppiantati dalla politica. Si dedicò con nuova attenzione allo studio degli animali e della frutta, usufruendo del vicino corso d'acqua per iniziare a coltivare qualche erba così come le era stato insegnato a Planky Town. Dopo qualche mese decise che era giunto il momento di fare ritorno a corte e così fece, seguendo il suo solito percorso. Giunse appena in tempo per conoscere una ragazza, sempre figlia di Doran che era appena giunta a corte, verso di lei provò subito un affetto quasi innato e non appena le rese noto il suo desiderio di viaggiare Deria non esitò un attimo a invitarla nelle sue piccole avventure. I primi viaggi che fecero insieme furono piuttosto brevi, successivamente si lasciarono andare per conoscere luoghi più lontani. Nonostante la vicinanza della sorella le facesse piacere Deria sentiva il bisogno di avere del tempo per sè, dunque condusse qualche viaggio in solitudine che la portarono anche ad allontanarsi molto da Lancia del Sole. Durante il suo ultimo viaggio in solitudine raggiunse nuovamente Vecchia Città dove si fermò per qualche settimana per poi proseguire lungo la Strada delle Rose fino ad Alto Giardino per poi percorrere la Strada del Mare, scoprendo la sua meta più lontana fino ad allora, Lannisport. 

  ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓘 𝓽𝓱𝓲𝓷𝓴 𝔀𝓱𝓪𝓽 𝓘 𝓽𝓱𝓲𝓷𝓴 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


☾︎ «✯♕︎ Titoli : ☽︎

𝕃𝕒 𝕞𝕖𝕣𝕔𝕒𝕟𝕥𝕖 𝕕𝕚 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕖

Questo titolo affettuoso le è stato dato dopo i suoi primi viaggi quando era ancora una bambina a tutti gli effetti, ben presto anche i più fedeli alleati dei Martell arrivarono a conoscere questo suo tratto e trovarono in questo appellativo una perfetta sintesi della personalità della ragazza. Infatti, tornata da ognuno dei suoi viaggi, si dilettava in lunghi discorsi su chiunque le capitasse a tiro riguardo a ciò che aveva visto. Quando era più giovane poteva capitare che barattasse qualche leggenda che aveva udito o qualcosa che le avevano insegnato solo per ottenere qualcosa, da una spiegazione più dettagliata riguardo un certo evento alla possibilità di attraversare Dorne in solitudine. In parte questo suo nomignolo nasce anche dal suo comportamento nei confronti dei mercanti verso i quali sembrava nutrire una affinità innata, parlava spesso di loro, cosa le avevano narrato, dove erano diretti e da che luoghi provenissero. Deria li ha sempre trovate delle persone affascinanti, piene di risorse dalla quale lei è fermamente convinta di poter imparare molto. 

𝕀𝕝 𝕤𝕖𝕣𝕡𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕕𝕚 𝕤𝕒𝕓𝕓𝕚𝕒

Questo secondo nomignolo è più particolare del primo e al contrario di quest'ultimo non le è stato affidato da persone a lei vicine ma da coloro che aveva conosciuto durante i suoi viaggi oppure da chi sapeva qualcosa su di lei grazie al padre. Il serpente di sabbia è una specie di rettile che come suo habitat naturale le dune sabbiose di regioni calde o umide, Deria ama profondamente questo animale considerandolo regale e forte come pochi. La ragazza era piuttosto riluttante sul praticare studi su questo animale proprio per l'amore che nutriva verso di esso, tuttavia presto cedette e in lei si fece viva la voglia di conoscere meglio un animale che tanto apprezzava. In questo caso però la parola sabbia non fa riferimento alla specie dell'animale ma è usato in modo quasi metaforico per evidenziare un'altra sfaccettatura della ragazza. Da quante storie racconta infatti sembra che Deria sia stata un po' ovunque anche se in verità non è così, pare che riesca ad adattarsi ad ogni situazione o luogo, per questo molti a primo impatto hanno rivisto in lei una parte di sabbia. Quella sabbia che copre terreni molto estesi, sembra stare bene in tutte le sue forme e in qualsiasi luogo, dalle dune al mare, c'è anche la sabbia che ti si infila negli stivali e volente o nolente sarai costretto a portarti per gran parte del viaggio. Deria sembrava quasi essere onnipresente nei luoghi, aveva una storia per ognuno di loro e sembrava li avesse visti se non di persona, attraverso gli occhi di altri, un po' come la sabbia negli stivali o tra gli indumenti che diverrà tua compagna. 

ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓛𝓲𝓼𝓽𝓮𝓷 𝓽𝓸 𝓽𝓱𝓮 𝓿𝓸𝓲𝓬𝓮𝓼 𝓲𝓷 𝔂𝓸𝓾𝓻 𝓱𝓮𝓪𝓭 𝓫𝓮𝓯𝓸𝓻𝓮 𝔂𝓸𝓾 𝓽𝓪𝓵𝓴 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


☾︎ «✯♕︎ Opinioni : » ☽︎

Estranei : 
𝔼𝕤𝕥𝕣𝕒𝕟𝕖𝕚

Deria era a conoscenza delle varie storie e leggende che venivano raccontate per spaventare i bambini, lei però non era cresciuta con esse, d'altra parte il padre non aveva di certo il tempo di raccontarle storie, la madre per quanto ne sapeva poteva essere morta e non aveva mai avuto una balia. Oltre a questo però fin da bambina le disprezzava, non le piaceva come delle creature del genere che per quanto ne sapeva potevano benissimo essere esistite in passato, venissero usate come favole, pensava che riducessero non tanto l'importanza quanto il fascino del quale godevano. Deria, prima della caduta di Grande Inverno, aveva delle conoscenze sporadiche e frammentarie sia sugli Estranei che sui Bruti né si era mai interessata particolarmente a loro anche perché, per una ragazza come lei una minaccia proveniente dall'estremo Nord risultava molto, troppo lontana perché venisse compresa fino in fondo. Nonostante questo aveva letto alcune storie, anche se definirle leggende sarebbe più corretto, possedeva dunque delle conoscenze generali anche se piuttosto vaghe sull'argomento. Questo cambiò dopo la caduta di Grande Inverno, la ragazza infatti non rimase scioccata tanto dalle creature in sè ma dalla distruzione che si erano portate appresso. Con la morte di lord Stark , la consapevolezza che potessero davvero uccidere, cosa che prima non la aveva sfiorata, investì Deria a capofitto e solo allora si rese davvero conto della minaccia che rappresentavano. La ragazza ha molte domande riguardo a queste creature che sembrano quasi mistiche e il non poter consultare un libro a riguardo la innervosisce ogni giorno di più, difatti per essere a suo agio nel parlare di qualcosa Deria deve sapere di sapere, ovvero vuole essere sicura di essere capace di discuterne. Proprio per la mancanza di questa consapevolezza ogni volta che qualcuno accenna agli Estranei lei diventa subito nervosa, non riesce a contenersi e sembra muoversi come una trottola, sentendosi quasi a disagio. 

𝕋𝕒𝕣𝕘𝕒𝕣𝕪𝕖𝕟

Deria, come tutti era convinta che fossero ormai morti, conosceva come si erano comportati quando erano stati al potere ma mai così a fondo da poter esprimere un qualsiasi giudizio a riguardo. Come quasi tutti ebbe le prove che fossero vivi e vegeti solo durante il processo e scoprire che furono proprio loro a rapire Lewyn e gli altri eredi fu come un pugno nello stomaco. Già alla scomparsa del fratello aveva rivolto pensieri carichi di rabbia verso chiunque fosse stato responsabile di tale atto ma non si era mai preoccupata più di tanto di dare un volto o un nome ai colpevoli. Ora i sentimenti che prova verso di loro sono misti, confusi, c'è certamente la rabbia per aver causato così tanta disperazione a diverse casate ma d'altra parte non si sente capace di giudicarli o di dare ai suoi pensieri una forma. Nonostante la loro esistenza sia sempre più concreta, Deria non riesce a inquadrarli, forse può capire le loro intenzioni o motivazioni ma è come se non riuscisse a ritenerli reali come se la loro esistenza fosse troppo lontana per toccarla. 

ℝ𝕖𝕘𝕚𝕟𝕒

Deria nei suo confronti non ha una vera e propria opinione anche se vorrebbe averla con tutta sè stessa. Non si è mai aspettata molto da lei, non aveva mai visto il suo operato e di lei conosceva solo qualche voce che oltretutto non era nemmeno attendibile. Di certo non ha motivazioni per odiarla dato che non ha rivolto torti né a lei  né alla sua famiglia, tuttavia la sua figura fa sentire Deria a disagio senza che ci sia qualche motivo logico. Il solo pensare a lei la mette in soggezione, forse per la carica politica che ha oppure semplicemente perché non è mai riuscita a farsi un'idea chiara della sua persona. Il sentimento che prova verso la regina non è né compassione né odio, nonostante quel lieve sentimento di disagio si dimostra sempre piuttosto indifferente nei suoi confronti e parlare di lei non la ha mai entusiasmata. Deria tuttavia cerca di non esprimere giudizi nei suoi confronti, soprattutto per quanto riguarda la sua abilità o meno nel governare

ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓘𝓯 𝔂𝓸𝓾 𝓬𝓸𝓾𝓵𝓭 𝓱𝓮𝓵𝓹 𝓶𝓮 𝓯𝓻𝓸𝓶 𝓽𝓱𝓮 𝓸𝓾𝓽𝓼𝓲𝓭𝓮, 𝓽𝓮𝓵𝓵 𝓶𝓮 𝔀𝓱𝓪𝓽 𝓘 𝓼𝓱𝓸𝓾𝓵𝓭 𝓯𝓮𝓮𝓵 𝓲𝓷𝓼𝓲𝓭𝓮 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


  ☾︎«✯♕︎ Relazioni :»  ᵖʳᵉᵗᵗʸ ʷᵉˡˡ ᵒᵛᵉʳᵃˡˡ ☽︎

_-CLEO-_

𝕆𝕓𝕪 : tra i due, come prevedibile, c'è un rapporto di reciproco affetto. Quando è con lui il suo lato gentile e altruista ha la meglio su Deria e si diverte nel vederlo sorridere, per questo non si sottrae di certo nel passare del tempo con lui.

𝕂𝕝𝕚𝕤𝕤𝕒 : tra le due il rapporto è più particolare a nemmeno così tanto, Klissa molto spesso la distoglie da una sua possibile idea di governare, elencandole le difficoltà che potrebbe incontrare. Per Deria che ha ormai deciso di rinunciarci completamente questo non è di certo un peso anzi sembra quasi confermarle di aver preso una buona decisione. In generale però i rapporti tra le due sono buoni e Deria sotto sotto la ammira soprattutto per il suo coraggio e la sua forza 

-sandprince

𝕃𝕖𝕨𝕪𝕟 : tra i due il rapporto è ottimo, nonostante si siano conosciuti quando entrambi erano ragazzini ovvero durante i due anni che Deria passò all'interno della corte, sono riusciti a creare u buon rapporto . Deria adora raccontare al ragazzo dei suoi viaggi e lui li ascolta volentieri, altre volte si ritrovano a conversare riguardo alle strategie militari e Deria ammira la bravura di Lewyn in questo ambito, trovando dunque le loro conversazioni molto interessanti. 

_Thomatoe_

ℤ𝕒𝕣𝕪𝕒

:tra le due c'è un rapporto di vera e propria sorellanza, Deria non appena la vide provò subito un genuino affetto nei suoi confronti che, con il passare del tempo, non è per nulla scemato. Hanno viaggiato spesso insieme e Deria custodirà sempre quei ricordi come dei piccoli tesori, nonostante a volte abbia bisogno di alcuni momenti di solitudine è consapevole che la sorella ne è cosciente e il loro rapporto non ne risentirebbe in alcun modo. 


  ☾︎« ✯♕︎Religione :» ˢᵉᵗᵗᵉ ᵈᵉⁱ ☽︎

Deria, come molti a Dorne, è legata al culto dei Sette Dei. La sua relazione con la religione è sempre stata piuttosto piatta, non si è mai rivolta in ginocchio agli dei per aiutarla a risolvere un problema né vorrebbe mai farlo. Essendo una ragazza piuttosto pragmatica, trova difficile credere e porre la sua fiducia in qualcosa di così astratto per lei, le immagini iconografiche che a volte trovava non la aiutavano a dipingere nella sua testa un'immagine di questi Dei. Deria vuole essere capace di aiutarsi da sola e non capisce come gli Dei potrebbero influire sul suo destino, questi sono pensieri che non ha mai espresso ad alta voce sia perché si pone molte domande a riguardo, sia perché è consapevole che non sia convente esprimerli dato che potrebbe essere vista come una semplice mancanza di fede. La ragazza dunque è interessata al dialogo con chi professa con più o meno ardore una religione poiché vuole comprendere cosa si porvi, o si dovrebbe provare a porre fiducia in qualcuno che non sia accanto a sè. Proprio per questo non disprezza né giudica chi professa una religione, a volte arriva ad ammirarli dato che secondo lei avere fede in qualcosa che non può essere visto, toccato o percepito più essere un grande segno di forza. 

ᵈᵉʳⁱᵃ 𝓒𝓪𝓷 𝔂𝓸𝓾 𝓱𝓮𝓪𝓻 𝓶𝓮 𝓼𝓬𝓻𝓮𝓪𝓶𝓲𝓷𝓰 ᵐᵃʳᵗᵉˡˡ


  ☾︎« ✯♕︎Sposato:» ᵗʰᵉ ˡᵃᵗᵉʳ ᵗʰᵉ ᵇᵉᵗᵗᵉʳ ☽︎

Deria non ha ancora preso marito, nonostante la sua età che molti ritengono quasi troppo avanzata per essere ancora nubile non ha ricevuto particolari pressioni dunque non si è mai messa fretta per trovare marito. Un eventuale matrimonio non sarebbe la prospettiva più rosea per il suo futuro anche a causa della sua natura, Deria infatti è consapevole che se mai dovesse sposarsi sarebbe costretta a rinunciare ai suoi interessi o almeno alla maggior parte di essi dato che con molta probabilità non sarebbero visti di buon occhio. Dentro di lei dunque c'è la speranza di sposare, se proprio dovrà farlo, un lord o un membro di una casata minore in modo che la sua figura possa passare nell'ombra e così facendo le permetterebbe di continuare a coltivare i suoi interessi. Deria in questa eventualità, preferirebbe essere interpellata sulla scelta del marito, non tollererebbe di essere messa all'oscuro riguardo a un avvenimento tanto grande e importante. Nonostante questo gran parte di lei ha ormai abbandonato questa possibilità arrivando alla conclusione che la sua libertà di scelta a riguardo sarebbe stata minima in ogni caso. Dunque preferisce non pensarci per ora, rinviando i mille dubbi che si fanno strada nella sua mente, anche se ogni volta che sente la parola matrimonio il suo cuore le sembra mancare un battito come se fosse certa che quella parole dovesse per forza riguardare lei. 


   ☾︎« ✯♕︎Orientamento :» ᶜᵒⁿᶠᵘˢᵉᵈ☽︎

Deria non si è mai posta troppe domande sul suo orientamento  non perché fosse scontato, semplicemente non lo ha mai ritenuto necessario, sa per certo che non ha altra scelta se non seguire il corso degli event, per lo meno in questo senso. Infatti anche se amasse una donna il massimo che potrebbe fare sarebbe fingere, mai convincersi che questo sentimento non esista o non valga . Ha sempre avuto una mentalità aperta e non si è posta molti interrogativi sul perché qualcuno ami una determinata persona piuttosto che un'altra.Deria inoltre è piuttosto confusa sul che cosa si dovrebbe provare se ci si innamora, molti rispondono che lo capirà quando giungerà il momento ma questa frase la innervosisce. Se non sa cosa si dovrebbe provare, come farà a riconoscerlo quando quel giorno verrà ? Nonostante questo non si sente a disagio nel definire belli un ragazzo o una ragazza, pensando che questo non dovrebbe implicare una qualche relazione amorosa. Crescendo però una piccola consapevolezza si sta facendo strada nella sua mente, a volte si accorge di trovare più attraente una donna rispetto a molti uomini e il fatto che questo accada non solo con una ma molte le fa sorgere non poche domande, Tuttavia non saprebbe con chi parlare di ciò, teme che si sentirebbe a disagio nel caso non si fidasse di tale persona oppure teme semplicemente di non essere capita. 

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