Cursed Gift- Elinor Cordelia Fernsby
✯✰★
𝗢𝗰: 𝐸𝑙𝑖𝑛𝑜𝑟 𝐶𝑜𝑟𝑑𝑒𝑙𝑖𝑎 𝐹𝑒𝑟𝑛𝑠𝑏𝑦
𝗙𝗼𝗿: Green_wood04
ITSxMExBITCH
𝗥𝗼𝗹𝗲: 𝐶𝑢𝑟𝑠𝑒𝑑 𝐺𝑖𝑓𝑡
★✰✯
I wish I found some better sounds no one's ever heard
I wish I had a better voice that sang some better words
I wish I found some chords in an order that is new
I wish I didn't have to rhyme every time I sang
I was told when I get older, all my fears would shrink
But now I'm insecure, and I care what people think
Wish we could turn back time
To the good old days
When our mama sang us to sleep
But now we're stressed out
★✰✯
𝑪𝑨𝑹𝑫
𝑵𝑨𝑴𝑬 𝐸𝑙𝑖𝑛𝑜𝑟 𝐶𝑜𝑟𝑑𝑒𝑙𝑖𝑎
𝑺𝑼𝑹𝑵𝑨𝑴𝑬 𝐹𝑒𝑟𝑛𝑠𝑏𝑦
𝑨𝑮𝑬 20 𝑦.𝑜
✯✰★
𝐍𝐨𝐦𝐞
ℰ𝓁𝒾𝓃ℴ𝓇
Elinor è un nome di origine francese, tanto che alcune delle varianti usate e conosciute sono Elenoire e Eleanor. In tutti i casi il significato è il medesimo, ovvero luce o portatrice di luce, sicuramente un buon augurio verso la bambina ma non la ragione per cui quel nome era stato scelto. Forse anche altri membri della famiglia avevano avuto quel nome nonostante alla ragazza non faccia piacere l'idea di avere lo stesso nome di un parente defunto. Avrebbe preferito che fosse stato scelto in onore di Elinor Dashwood se solo Jane Austen avesse pubblicato Ragione e Sentimento una decina di anni prima. Le due in effetti si assomigliano molto, come aspetto e come carattere, aiutandola ad addolcire l'avversione che inizialmente provava per questo nome. Tra i due preferisce sicuramente il secondo, nonostante non abbia mai voluto insistere per farsi chiamare con esso dunque li specifica sempre entrambi.
𝓒𝓸𝓻𝓭𝓮𝓵𝓲𝓪
Cordelia è un nome con una moltitudine di significati diversi, da cuore a figlia delle onde ma è ben più noto grazie a Shakespeare e alla sua tragedia Re Lear dove la fanciulla ha un ruolo importante nella vicenda nonostante sia del tutto assente per la parte centrale dello svolgimento. Forse era questo che i genitori avevano in mente mentre pensavano alla figlia, forse si auguravano che diventasse qualcuno in grado di lasciare il segno con poche battute, di cui chiunque si sarebbe ricordato. Innegabili sono inoltre i valori che la fanciulla rappresenta all'interno dell'opera quali l'amore verso la famiglia, la generosità e l'onestà. Nonostante il personaggio non abbia un lieto fine e la sua vicenda si concluda in modo tragico rimane comunque un costante monito di rimanere fedeli a sè stessi anche verso chi ci ama, parlando con sincerità e senza piegarsi ad inutili lusinghe. Di certo questa non è l'opera più conosciuta di Shakespeare ma è una di quelle da cui si possono ricavare più lezioni utili e precetti morali, anche per questo era molto cara ai genitori che, tra tutte le figure femminili di Shakespeare, hanno scelto quella meno presente ma più di impatto nella vicenda.
𝐅𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚
𝓕𝓮𝓻𝓷𝓼𝓫𝔂
Elinor è la figlia di mezzo dei Fernsby, non troppo lontana da Agnes per essere considerata giovane né troppo vicina a Christopher per essere vista come più grande, una situazione di pura neutralità. In realtà Elinor è semplicemente grata di non essere la primogenita, anche se essere nati dopo non le fornisce di certo quella parziale invisibilità a cui ogni tanto aspira. Non sente ancora la pressione di trovarsi un buon partito per convolare a nozze nonostante la ragazza sia ben consapevole che sia questione di qualche anno, tre al massimo prima che i suoi genitori inizino a chiederle con non troppa insistenza ma sufficiente apprensione se si sia fatta un'idea sul futuro. Queste aspettative alimentano il rapporto conflittuale che ha con i suoi genitori, conflitto che avviene solo nella sua testa perché all'esterno non è mai accaduto nulla che possa far intendere una volontà di ribellione da parte sua.
D'altra parte mostrare tale intento andrebbe contro l'immagine della casata in sè e l'ultimo obbiettivo di Elinor è attirare attenzione su di sè per essere stata la figlia che ha contestato il volere dei suoi genitori, come se già non avesse dato loro abbastanza problemi. Il solo pensare al futuro, al volere dei genitori le causa forti mal di testa e per quanto vorrebbe che la sua opinione venisse considerata in merito non vede la necessità di fare tale sforzo se alla fine i genitori avranno già qualcuno in mente. Questa rassegnazione è il motivo principale del rapporto con la madre e con il padre, non si è mai chiesta se le volessero bene, lo dava per scontato e si sforzava di vedere in ogni loro gesto almeno un accenno di affetto per non doversi porre ulteriori domande o dubbi. Sente di non aver mai avuto grande spazio per esprimersi, con nessuno di loro, anche l'arte a cui ora si dedica è arrivata quasi come una costrizione e crescendo ha iniziato a capire le loro intenzioni e, nonostante le comprenda, non può fare a meno di serbare del rancore nei loro confronti. Forse proprio da qui viene il suo atto di ribellione più innocuo di tutti: iscriversi a un circolo di lettura.
Per fortuna però non era sola, ha sempre avuto dalla sua parte un fratello maggiore e poi una sorella più piccola verso la quale era letta di sentire una sorta di istinto di protezione. Loro due sono a tutti gli effetti il suo posto sicuro, è certa che ciò che dirà loro verrà custodito con attenzione e proprio per questo, si sente libera di aprirsi un po' di più, manifestando interessi o difficoltà con cui non vuole disturbare i genitori. Tutti hanno ricevuto la stessa educazione, dunque è sempre stato semplice per lei, soprattutto quando era più piccola, farsi aiutare dal fratello più grande che chiedere al padre o alla madre.
Il distacco che avverte verso i genitori non le ha mai impedito di adattarsi alla visione della famiglia, dedicandosi alla pittura e coltivando la conoscenza e la cultura come meglio poteva. Di certo la voglia di renderli orgogliosi e raggiungere le loro aspettative ha sicuramente contribuito ma allo stesso tempo Elinor sa di avere dentro di sè l'animo giusto per queste cose, la sensibilità necessaria. Come i genitori le hanno insegnato, ha sempre amato coltivare la curiosità in tutte le sue forme, anche uscendo da quelli che erano i limiti mai esplicitati che i genitori approvavano. Tuttavia, avendo ormai rinunciato da tempo ad approfondire la cultura della ragazza potevano solo cercare di portarla verso altre forme d'arte. Elinor lo fece senza fiatare, d'altronde era anche portata per la pittura ma non supervisionata iniziò ad esplorare quel vasto mondo per conto suo, spesso di nascosto. Se i suoi genitori fossero davvero così neutrali verso la magia come professavano lei non se lo è mai chiesto. Da parte sua, anche in linea con alcune passioni non si era mai fatta problemi a concepire la magia come una parte forse un po' strana ma in generale normale di una persona. Si immaginava le streghe come molte altre persone e infatti quando conobbe una ragazza, amica anche della sorella, che poi si rivelò tale fu quasi sollevata nell'avere finalmente una conferma del suo pensiero.
𝐄𝐭𝐚̀
20 𝐴𝑛𝑛𝑖, 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝐴𝑝𝑟𝑖𝑙𝑒
Elinor è nata in primavera, una delle stagioni che sopporta di meno ma di cui apprezza il significato simbolico, trovandolo quanto mai adatto e di buon auspicio. In teoria la stagione della rinascita, della rivincita della natura sui freddi dell'inverno, aveva letto innumerevoli poesie a riguardo, racconti che vedevano spesso un cavaliere innamorarsi di una donna e trascorrere del tempo con lei distesi su un morbido prato fiorito. In realtà quasi sicuramente quella mattina di aprile il cielo era nuvoloso, c'era una certa brezza e i prati erano ancora scuri, illuminati solo dal chiarore della luna, dato che il sole doveva ancora sorgere.
Nonostante i suoi 20 anni sembra più piccola e, soprattutto accanto al fratello maggiore pochi riuscirebbero ad indovinare la sua vera età. Difatti è una ragazza piuttosto minuta, anche il volto sembra quasi fanciullesco, dunque non è raro che le persone si dicano stupite dei suoi interessi per il solo motivo che nella loro testa Elinor doveva essere molto più giovane. Lei inoltre non si è mai data un gran daffare per apparire più grande, usando abiti di una certa qualità o gioielli sfarzosi, preferenza che andava anche incontro ai costumi della famiglia. Non sentendo il bisogno di mettersi in mostra o passava inosservata o molti credevano che ciò fosse dovuto ad inesperienza a causa della sua giovane età.
Sentendola parlare però la ragazza si dimostra perfettamente capace di tenere una conversazione con una certa naturalezza, seppur priva di un fascino naturale ha dalla sua parte una spontaneità innata che se non attira a sè le persone almeno le fa rimanere per tutta la durata del loro incontro. Questa abilità, coltivata anche con l'abitudine, le fornisce dei grandi vantaggi, superando l'ostacolo iniziale del suo aspetto più fanciullesco. Elinor è consapevole del fatto che ormai questo non basti e sia giunto il momento di fare il passaggio successivo ma è da tempo che cerca di ignorare tale urgenza, che per lei non è così rilevante, ormai rassegnata al fatto che le potrebbe bastare il volere dei suoi genitori senza mettere nella questione matrimonio alcuno sforzo. In cuor suo ha paura di un rifiuto, per questo crede che la soluzione sia evitarlo del tutto, con l'unico pericolo che sia lei che lo sventurato ragazzo possano incappare in una cocente delusione.
𝐀𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨
𝑀𝑎𝑦𝑎 𝐻𝑎𝑤𝑘𝑒 𝑎𝑠 𝐽𝑜 𝑀𝑎𝑟𝑐ℎ
𝐂𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞
ᵍᵉⁿᵉʳᵒˢᵃ ˢᵖᵒⁿᵗᵃⁿᵉᵃ ˢᵉⁿˢⁱᵇⁱˡᵉ
Elinor crede di dover attribuire una buona parte del suo carattere all'educazione che i suoi genitori hanno scelto per lei, nonostante fosse evidente a tutti come fin da bambina avesse tutte le carte in regola per diventare la ragazza che è ora. Secondo i genitori, pensiero che coltiverà anche lei stessa negli anni, per l'arte ci vuole una sensibilità particolare, come per la musica e coltivando questa forma di cultura avrebbe potuto accrescere ancora di più questo aspetto del suo carattere. La realtà era ben diversa ma Elinor era più che felice di avere una scusa per non dover fare più fatica sui libri e concentrarsi su qualcosa che le veniva facile, senza doversi per forza sentire in difetto rispetto ai fratelli.
Non avendo grande supporto dai suoi genitori se la cavò da sola, basando sulla sua curiosità e la voglia di fare e di imparare gran parte di quella che diventerà poi la sua passione. Quello che all'inizio sembrava un rimpiazzo divenne presto un modo per mettere in luce il suo talento e le sue abilità, ottenute anche con la costante ricerca di novità, di qualcosa di unico da poter trasmettere. Questi suoi sforzi sono indirizzati verso una ristretta manciata di passioni, si potrebbero contare sulle dita di una mano. Elinor fin da bambina è sempre stata selettiva nei suoi interessi, preferendo a molte attività quelle poche ma ben calcolate. Di esse infatti vuole conoscere ogni meandro, ogni piccolo dettaglio e sfaccettatura, tutta la loro storia ed evoluzione senza tralasciare nulla. Questo la spinge a cercare volontariamente gli aspetti più strani, macabri o nascosti dell'arte e del pensiero del passato o a lei contemporaneo con il desiderio di capire maggiormente la profondità di quello che la circonda. Solo così, secondo lei, potrebbe essere capace di migliorare come artista, arrivando a rappresentare quello che potrebbe davvero essere descritto come un quadro della società e del mondo.
Sono obbiettivi ambiziosi ma in cui lei crede profondamente e li alimenta costantemente con lo studio e la ricerca. La sua curiosità infatti è accresciuta dal piacere nell'imparare cose nuove, dal volo cercare quello che agli occhi degli altri può apparire come strano. Le cose nuove alimentano la sua creatività, per questo le coltiva più che può trovandole nel particolare, nell'originalità che ogni tanto assumono tratti più morbosi ed intimi.
La stessa creatività artistica la porta con sè anche nella sua vita privata. Per quanto possa amare i suoi spazi Elinor è quanto mai una ragazza estroversa che ama fare conversazione anche con gli sconosciuti, nonostante non li cerchi da sè, la vita di società le piace, la trova stimolante e ricca di prospettive diverse che si diverte a raccogliere ogni volta che può. Il coraggio di farsi avanti e prendere parola per prima con qualcuno, a meno che non si conoscano anche di vista, le manca e potrebbe aspettare anche a lungo prima che qualcuno le rivolga la parola. Per lei però ne vale assolutamente la pena poiché parlare con chi si trova attorno a lei la fa sentire partecipa, attiva e voluta.
Si dimostra espansiva e spontanea con chiunque incontri ma crescendo ha anche imparato l'importanza del rispetto degli spazi e dei confini di chi incontra, soprattutto dei propri. Non ci sono argomenti in particolare che la disturbino ma ogni tanto sente il bisogno di stabilire dei limiti, quando non vorrebbe instaurare alcun dialogo ma solo stare per conto suo. L'idea di rintanarsi nelle sue stanze la trova infantile per una ragazza della sua età, dovrebbe essere capace di farsi valere e far capire le sue intenzioni agli altri. Infatti è quello che cerca di fare e di solito un minimo in più di risolutezza nella voce è sufficiente. Sente il bisogno di stare da sola con i suoi pensieri e ascoltarli, rispondere alle domande che si fa da sola e trovare una soluzione per i problemi che sta affrontando, cose impossibili da fare in un salotto circondato da famiglie di nobili. Seppur in solitudine si mostra sempre a suo agio e sembra quasi che non ci sia una compagnia con cui potrebbe non entrare in disaccordo, nemmeno la propria. Se sia solo abitudine o un dono innato è difficile dirlo, tanti sono gli eventi a cui la ragazza ha partecipato.
Per molto tempo ha avuto paura di parlare liberamente delle sue passioni con gli altri, argomento che trattava di solito solo con i fratelli e con qualche conoscenza scelta con cura. Nonostante ancora adesso si dimostri restia nel rivelare nei dettagli i suoi interessi pian piano il timore di sentirsi inadeguata sta svanendo. La sua sensibilità in particolare non era certo motivo di vanto ma si è trovata costretta ad accettarla, non potendo fare molto altro. Elinor infatti si emoziona facilmente; davanti ad un quadro, ascoltando musica o durante un matrimonio. Ha una sensibilità particolare verso l'arte in tutte le sue forme, anche quelle che non pratica e le piace immaginare una storia mentre ascolta il suono di uno strumento oppure immergersi nei dettagli davanti a un dipinto.
Per sua natura Elinor non sarebbe una persona decisa o particolarmente forte, nonostante sia ben determinata. Preferisce che prevalga l'altruismo e la gentilezza alla diffidenza e ha il vizio o il pregio di fidarsi delle persone dopo poco, cercando di vedere in loro sempre un lato positivo finendo per giustificare alcuni comportamenti che ad occhi esterni potrebbero risultare sbagliati. Con chiunque si dimostra generosa e pronta ad aiutare o a rivolgere una buona parola o frasi di conforto ma verso coloro con cui ha una profonda amicizia avverte una sensazione di dovere, un istinto quasi protettivo che la porterebbe a difenderli anche nelle circostanze più sconvenienti.
Nel giustificare gli altri cerca sempre un motivo ulteriore, la ragione che li ha portati a compiere tale gesto, un modo in sostanza per vedere ancora una volta il lato positivo e ignorare le intenzioni più meschine. Questo suo cercare sempre al di là, nelle persone e nei loro comportamenti la porta ad analizzarli più del dovuto, ingrandendo cose che in realtà non avevano importanza, costruendo castelli in aria su argomenti fasulli. A volte si spinge oltre, analizzando comportamenti sui quali non vale nemmeno la pena perdere del tempo e per quanto ci provi questo è un aspetto di sè che trova difficile attenuare, complice anche l'attenzione verso i dettagli che le è sempre stata insegnata.
𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚
𝑐ℎ𝑎𝑜𝑡𝑖𝑐
I genitori nelle loro intenzioni volevano avere una parte importante nell'educazione delle figlia e nella sua crescita, nella sua maturazione, obbiettivi e speranze alimentata anche dal fatto che fosse la loro prima bambina. Di certo la madre ci teneva ad essere presente, per spiegarle cosa si sarebbe dovuta aspettare dal mondo, per darle una buona educazione per dare risalto alla sua cultura e donarle almeno una minima indipendenza di pensiero. Peccato che poi questi progetti ottimisti saranno abbandonati in fretta e furia. Per quanto nessuno dei due fosse mai direttamente coinvolto nella sua educazione, volevano sempre essere informati dei suoi progressi che, con loro delusione prima della preoccupazione, si rivelarono lenti all'inizio per poi arenarsi del tutto. Da piccola si innervosiva facilmente durante le lezioni, cercava di non darlo a vedere ma la frustrazione nel suo sguardo mentre cercava di concentrarsi era evidente, le sue difficoltà palpabili, così tanto che anche l'istruttore si chiese se non fosse il caso di cambiare strada. I genitori però che sapevano poco o nulla di quello che accadeva, credevano sarebbe migliorata col tempo, che fosse solo un periodo di disprezzo verso lo studio che sarebbe passato.
Le difficoltà però non miglioravano, ciò che i genitori le chiedevano di imparare fingeva di non ricordarlo per nascondere il fatto di non essere nemmeno riuscita a capire di cosa stesse parlando quella pagina. La lettura era ostica, insieme alla distinzione tra le due mani, così come l'utilizzo di parole nuove o simili, portandola ad usare sempre le stesse frasi più volte per paura di sbagliare. Leggere diventava sempre più frustrante perchè sentendo altri leggere fluentemente si chiedeva sempre come mai per lei decifrare qualche frase fosse un'impresa, lettere che si sovrapponevano tra loro o sparse sul foglio in disordine, sillabe che non avevano senso. Alcune frasi erano più difficili di altre, poteva leggerne una seppure con qualche difficoltà e poi ammutolirsi a quella seguente.
Forse dopo un po' i genitori si stancarono, forse non volevano che per errore se ne facesse parola con qualcuno. Dunque decisero di indirizzare i suoi interessi verso altro, nessuno avrebbe fatto domande dato che in famiglia molti si dedicavano alla musica o all'arte più in generale. Elinor si dedicò con tutta sè stessa alla pittura, sollevata da ciò che per lei era solo un fastidio, grata di potersi dedicare a qualcosa che le veniva più semplice. Furono i suoi fratelli a starle accanto, ad aiutarla nelle difficoltà, fu grazie a loro se riuscì a mantenere una buona considerazione di sè stessa, senza buttarsi giù più del dovuto. Indirettamente la spinsero anche ad affrontare quelle che erano le sue paure, cosa che per lei significava anche sfidare indirettamente i genitori. Nonostante il loro probabile disappunto Elinor decise comunque di far parte del gruppo di lettura, scelta che le portò sollievo, la fece sentire di nuovo padrona di sè dopo che la madre e il padre avevano cercato di dirigere la sua vita ed i suoi interessi, seppure Elinor non riesca a dare loro la colpa.
Crescendo si appassionò sempre di più alla pittura in tutti i suoi aspetti e dato che i suoi genitori ormai non si curavano più della sua educazione, potè godersi quello spiraglio di libertà. I suoi orizzonti si allargarono anche verso altro. Nei suoi dipinti, quelli a cui tiene di più, si possono notare alcune di queste influenze, il Romanticismo di quegli anni ma prima ancora i disegni di Blake che portano con sè il fantastico e il mondo onirico, la magia, l'esoterismo, il tema dell'orrido e del sepolcrale che aveva conosciuto origliando una conversazione in cui si stava affrontando quel tema. Spesso dipingeva quello che la ispirava, poi si spinse oltre e decise di lasciarsi influenzare, così iniziò a rappresentare anche le cose che lei stessa cercava, trovando nella tranquillità della pittura un modo per dare sfogo alla sua interiorità.
Accanto alla sua passione continuò a coltivare la vita di società, partecipare ad eventi ed incontrare una vasta gamma di persone tra le più diverse e disparate, non disdegnando coloro che i genitori avrebbero potuto definire più strani. I genitori si raccomandavano sempre di mantenere il giusto comportamento per mettere in risalto il nome della famiglia, erano sempre invitati ovunque, erano amichevoli con tutti, non si potevano permettere di vacillare. Ovviamente questo per lei voleva dire non fare parola sulle sue difficoltà nello studio, come se ci fosse il bisogno di ricordarlo. Elinor mantenne solo in parte quell'obbligo, rivelarlo a una sola persona al di là della famiglia non è certo una grande ribellione ma in quel momento le sembrava tale.
𝐏𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢
𝑇𝑒𝑎𝑡𝑟𝑜
Accanto alla pittura Elinor coltiva anche un interesse per lo spettacolo, nato forse quando da bambina osservava gli adulti ballare con i loro vestiti ampi che creavano infiniti disegni colorati sul pavimento. Lo porta con sè ancora oggi e gli inviti per recarsi a teatro sono tra quelli che non rifiuterebbe mai, più che un'occasione per incontrarsi e chiacchierare lei predilige osservare con attenzione la scena. Le piacerebbe poi trovare qualcuno con cui discutere dello spettacolo dato che ogni volta esce dal teatro con mille domande ed altrettanti pensieri per la testa.
𝐶𝑎𝑝𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖
Nonostante non abbia mai nutrito un grande amore per la moda e prediliga spesso abiti dai colori neutri con decorazioni sobrie, come suggerisce anche il costume di famiglio, uno dei pochi accessori che le piace portare sono appunto i cappelli con l'unica condizione che non siano troppo vistosi o sgargianti. Elinor li ha sempre trovati di buon gusto, se fatti bene, comodi e anche pratici di tanto in tanto.
𝐷𝑜𝑙𝑐𝑖
Una delle cose che Elinor apprezza maggiormente degli incontri in società è il cibo, in particolare i dolci di qualunque tipo essi siano. La ragazza preferisce sicuramente il dolce al salato e se non fosse per il buon senso potrebbe saziarsene a sufficienza per un giorno intero. Per lei più dolci sono meglio è. Nonostante abbia una sua vasta gamma di preferiti non disdegna quelli che non ha mai assaggiato e ogni tanto tra una conversazione e l'altra la si potrebbe trovare a gustare un dolce in solitudine con aria sognante.
𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐞
𝐴𝑔𝑛𝑒𝑠 𝑂𝑝ℎ𝑒𝑙𝑖𝑎 𝐹𝑒𝑟𝑛𝑠𝑏𝑦 eimi-d-ego-o-pozos
Elinor ha un buon rapporto con la sorella minore, simili per certi aspetti ma diverse in altri riescono comunque a godersi i momenti passati insieme. Rispetto alla sorella è sicuramente più estroversa ma capisce la necessità di passare del tempo in solitudine e non si sognerebbe mai di costringerla a partecipare a qualche evento. Anzi a volte le tiene compagnia, seduta a disegnare o semplicemente con gli occhi chiusi, seduta poco distante da lei. Con la sorella inoltre si sente libera di esprimersi, dare valore alle sue passioni senza avere timore di apparire come strana ai suoi occhi tanto che le mostra spesso con entusiasmo quello che crea
𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑝ℎ𝑒𝑟 𝑃𝑒𝑟𝑐𝑖𝑣𝑎𝑙 𝐹𝑒𝑟𝑛𝑠𝑏𝑦 NoeBellamy05
Anche con il fratello maggiore ha un ottimo rapporto, non le ha mai fatto pesare la possibilità di un confronto tra i due anzi, fin da bambina ha sempre visto in lui una figura da emulare piuttosto che qualcuno a dover superare. Si è sempre dimostrato come una grande fonte di supporto e saggezza per Elinor, aiutandola quando la pressione dei genitori era troppa per lei nonostante fossero lontani. Fin da piccola inoltre ricorda che Christopher la ha sempre aiutata anche nell'educazione quando entrambi i genitori ci avevano rinunciato. Per lei il fratello maggiore ha ancora quel ruolo di modello, tanto che spesso se si trova in difficoltà sa di poter andare da lui anche per le cose più futili.
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Le due sono amiche da qualche tempo, legame aiutato anche dal fatto che Ashley sia amica anche della sorella minore. Elinor non ha mai espresso grande diffidenza nei suoi confronti anche quando quest'ultima le ha rivelato di essere una strega, cosa che per lei non costituiva un problema dato che le piaceva intrattenersi in conversazioni con lei e non avrebbe voluto cambiarlo. Elinor infatti potrebbe ascoltarla per ore e a sua volta, incoraggiata dalla curiosità di Ashley, ogni tanto le spiega cosa stia dipingendo o perché abbia scelto un soggetto in particolare, senza risparmiare dettagli. Ashley inoltre è l'unica persona al di là della famiglia di cui Elinor si sia fidata abbastanza per aprirsi riguardo ai suoi problemi con la lettura.
𝑉𝑖𝑐𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝐹𝑙𝑜𝑟𝑒𝑛𝑐𝑒 𝐵𝑒𝑟𝑡ℎ𝑒𝑟 _svnfl0wer_
Elinor la prima volta che vide Victoria rimase per un attimo stupita, non era pronta ad avere in casa una tale forza della natura. Tuttavia ci volle poco perché iniziasse a trovare la sua presenza in casa non troppo disastrosa e infine perfino piacevole, rivelandosi quindi una sorpresa gradita. Elinor la tratta con modi amichevoli, essendo a conoscenza dell'amicizia che la lega alla sorella e non può fare a meno di pensare che potrebbe avere una buona influenza su di lei. Le ci volle un certo periodo per comprendere alcuni segnali e una volta afferrata la profonda amicizia che c'è tra le due ha deciso di lasciare loro qualche spazio in più, senza assillarle con troppe domande.
𝑆𝑒𝑙𝑒𝑛𝑒 𝑆𝑝𝑖𝑛𝑠𝑡𝑒𝑟 Ale2056
Elinor e Selene si sono incontrate in modo piuttosto casuale durante uno dei tanti eventi a cui partecipavano. La conversazione tra le due è stata piacevole, naturale, come se si conoscessero già ed Elinor ha apprezzato la compagnia sperando di poterla incontrare nuovamente. Da allora le due si parlano senza alcun disagio, stanno bene insieme ed è sempre piacevole per Elinor avere occasione di conversare con lei.
𝑅ℎ𝑖𝑎𝑛𝑛𝑜𝑛 𝑆ℎ𝑎𝑛𝑛𝑎 𝐵𝑒𝑟𝑟𝑦𝑐𝑙𝑜𝑡ℎ Black_Riddle
Elinor e Rhiannon hanno un rapporto che si potrebbe definire interessante e stranamente caotico, cosa che sembra andare in opposizione con la natura tranquilla della ragazza ma magari sarà proprio questa amicizia a farle capire come lasciarsi andare. Le due che in comune hanno una certa difficoltà verso i libri e la lettura, seppure per motivi diversi, talvolta si trovano insieme a quando accade Rhiannon coinvolge l'altra nelle sue avventure costituendo per Elinor una sorta di modello, quasi al pari del fratello e della sorella minore.
𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀
𝐶𝑎𝑣𝑎𝑙𝑐𝑎𝑟𝑒
Elinor ha un certo interesse verso i cavalli, non ne ha mai cavalcato uno ed è certa che se mai dovesse farlo finirebbe per svenire per la paura sul momento, d'altra parte però li trova animali maestosi e possenti e le piace ammirare la vasta gamma di manti di cui sono provvisti. Ogni tanto ne mette uno nascosto anche nei suoi dipinti, crede che siano l'animale che le viene meglio oltre ad essere per lei anche quello più semplice da disegnare.
𝑃𝑖𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎
Elinor sogna di poter approfondire anche altri tipi di pittura al di fuori di quello a cui è abituata, sperimentare nuovi materiali o modi per intendere il paesaggio che la circonda. Si chiede spesso come sia l'arte in altre zone del mondo o quella del passato che conosce troppo poco, con suo grande rammarico. Le ci vorrebbe troppo tempo per leggere tutti i libri a riguardo e vorrebbe avere la possibilità di vederlo con i suoi occhi
𝑃𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒
Da piccola i suoi problemi di lettura si manifestavano anche nel parlato, dove mischiava spesso suoni, sillabe o frasi. Per questo sembrava una bambina così silenziosa mentre in realtà era piena di idee, vivace ed esuberante, un po' come tutti i bambini di quell'età. Iniziò a parlare più tardi degli altri ma al contrario della scrittura le difficoltà nel parlare andarono scemando pian piano, fino a lasciare solo la sensazione di timore nel poter dire qualcosa di sbagliato.
𝐶𝑎𝑟𝑡𝑒
Elinor trova nei giochi di carte una grande fonte di intrattenimento, oltre ad un'occasione per socializzare con altri. Nonostante non sia portata ed abbia bisogno di qualche attimo per riuscire a comprendere come funzioni il gioco una volta che si inserisce non pensa ad altro, concentrandosi solo su ciò che sta accadendo sul tavolo. Così come per il gioco nutre anche interesse nell'osservare altri mentre giocano, sia per imparare sia per il pure piacere di guardare e rilassarsi lì vicino.
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Helo, ecco qui la mia prima oc per la role. Stasera arriva anche Emmeline, prima devo aggiungere due cose che mi son dimenticata di scrivere.
Ad ogni modo spero vada bene e che sia tutto scritto giusto.
Se qualcuno volesse stabilire altre conoscenze sono qui.
Prima dell'inizio effettivo della role aggiungeró anche una descrizione dell'aspetto giuro, questa volta non sapevo da dove inziare.
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