one shot -bakudeku-
Mercoledì 24 marzo
Caro diario, quest'oggi voglio raccontarti di come ho ritrovato la persona che amo, Kacchan.
Del giorno in cui l'ho perso, il 2 novembre, ricordo davvero poco.
Io e lui che combattiamo assieme contro Shigaraki e Dabi, due villain.
Lui che viene colpito, Aizawa che mi tiene fermo e la speranza scomparire assieme a Kacchan.
Per lo shock svenni, per questo ricordo davvero poco, ma ricordo in modo limpido quello che è successo quando mi sono svegliato.
Attorno al mio letto c'erano: Uraraka, Shoto, mia madre e il mio maestro all might.
Mamma mi strapazzò subito con baci e abbracci, devo averle fato prende un bello spavento a quanto pare.
Quando ebbi un po' di respiro, cercai con gli occhi il biondo, ma ovviamente non c'era traccia di lui.
Quando fui dimesso, decisi di prendere una pausa dalla scuola per cercare Kacchan, non potevo vivere senza di lui.
Però ne volevo parlare assolutamente con All Might, sicuro che mi avrebbe aiutato.
Così feci, ma la risposta che mi arrivò non fu quella che mi aspettavo: "non ci pensare nemmeno giovane Midoriya, devi riprendere le forze per diventare un hero. Dimenticati di quel ragazzo".
Non riuscii a ribattere, era comunque il mio maestro, e lui sa bene cosa è meglio per me, però non riuscivo a capire perché un eroe come lui dovrebbe lasciare indietro un suo alievo.
I giorni passarono, io ripresi regolarmente gli studi, ma il banco davanti a me era costantemente vuoto, ormai vedevo tutto più grigio, le mie emozioni diventavano sempre più spente, meno amplificate di prima, tutto per colpa della sua mancanza, ormai non avevo più speranza di emergere da questa agonia.
Shoto notando questo mio crollo, cercò di aiutarmi, ma col passare dei giorni qualcosa in lui cambiò.
Lo sguardo, quando parlavamo, non era lo stesso, era più dolce, più delicato e più piacevole.
Io e lui diventammo molto amici, uscivamo quasi ogni sera e andavamo in un bar, il 102.
Lui arrivava sempre per primo, io lo riaggiungevo dopo qualche minuto.
Il legame tra me e Shoto stava diventando così solido, che a volte mi sembrava di stare in compagnia Kacchan.
Adoravo l'odore del bicolore, aspro e fresco.
Adoravo il suo sorriso così innocente, e mi piaceva davvero tanto stare con lui, aveva praticamente riempito il vuoto che aveva lasciato il biondo.
Un pomeriggio, io e shoto dovevamo vederci ad un parco, non ricordo con precisione quale, ma era molto carino e grazioso.
Shoto, stranamente, arrivò in ritardo, era vestito piuttosto elegante.
Non capivo il perché, cosa vole fare?
Mi si mise davanti al volto, aveva uno sguardo malizioso ma allo stesso tempo dolce, come se fosse un bambino che ha appena rubato delle caramelle.
Ci guardammo per svariati secondi, finché lui non cominciò ad avvicinarsi sempre di più a me.
Si fermò all'improvviso, tra di noi c'erano pochi centimetri di distanza.
Mi guardò per poi mettermi una mano tra i capelli e cominciare a intrecciarli intorno alle sue dita, finché non poggiò quelle candide labbra sulle mie.
La situazione mi mise a disagio, si era piacevole ma non era quello che volevo da shoto.
Per me lui era solo un amico, niente di più. Il mio cuore era già di un altro, solo che non me ne ero reso conto a tempo debito.
Mi era stato tolto troppo presto, e ormai non potevo fare nulla per farlo tornare con me.
Mi staccai dal bacio.
Avevo una faccia inorridita, il bicolore aveva capito il suo errore, e aveva assunto un'espressione mortificata.
I miei occhi diventarono umidi, per poi sentire delle calde e pesanti lacrime salate solcare il mio viso.
Scappai via da quella situazione, senza guardare Shoto e con le mani sulla faccia per nascondere quel pianto irrequieto.
Non tornai nel dormitorio, andai a casa mia.
Entrato in stanza la mia attenzione fu rapita da una foto di me e Kacchan da piccoli, eravamo così felici e spensierati.
Lui era bellissimo.
Volevo seriamente tornare a quei tempi, dove eravamo ancora assieme.
Guardando quella foto mi si riaccese la voglia di riportarlo da me.
Avrei avvertito kirishima, il suo migliore amico e Uraraka.
Partimmo a notte fonda, dopo esserci assicurati che i professori fossero andati a letto.
Andammo verso un bar, che dalle mie ricerche risultava essere il covo dei villain.
Arrivati al posto, entrammo senza farci troppi problemi.
Scoppiò una battaglia brutale, tra Kirishima e Uraka contro Toga e Dabi.
Io invece, nascondendomi tra il casino, mi intrufolai nelle altre stanze per cercare Kacchan.
All'improvviso sentii dei rumori.
Erano dei lamenti, provenienti dalla stanza accanto.
entrai senza pensarci troppo, vidi due soggetti, non li riconoscevo bene, uno aveva qualcosa in faccia, tipo una mano, invece l'altro era legato.
Erano entrambi di spalle e mi risultava difficile capire le loro identità.
"LASCIAMI STARE PEZZO DI MERDA, DEVO TORNARE DAL NERD"
Riconobbi subito la voce del biondo.
Mi fiondai subito addosso all'altro ragazzo (sorry shiga), attivai il mio quirk e colpendolo di sorpresa facendogli perdere i sensi.
Liberai Kacchna, che mi abbracciò subito.
Restammo in quella posizione per qualche secondo, poi lui mi alzò io viso, che ormai era coperto di lacrime.
Non gli diedi il tempo di parlare, aveva troppe domane e volevo una risposta.
"Perché quando ci siamo incontrati davanti alla UE hai fatto finta di non conoscermi?" fu la mia prima domanda.
Kacchan non mi diede una risposta troppo articolata, solo un: "per proteggerti nerd."
E subito dopo congiunse le nostre labbra in un bacio, dolce senza altre intenzioni oltre che l'amore.
Quando ci staccamo, non tardai a dirgli quello che gli volevo dire da ormai tanto tempo.
"Ti amo Kacchan"
"Ti amo anch'io izuku" disse per poi riunire le nostre labbra.
Caro diario, ora scappo che il mio bellissimo ragazzo mi sta chiamando per andare in camera.
Tuo Midoriya Izuku
Angolo penne gay:
Finalmente ho finito questa one-shot, non penso sia un granché però fa niente, mi ha divertito scriverla.
~biro
Parole: 993
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top