🎄SPECIAL: Natale a casa Min (1)🎄
Un mese e mezzo fa invece di premere "SALVA" avevo premuto per sbaglio "PUBBLICA".
Fu così che la sorpresa di Natale se ne andò a quel paese.🤡
So che alcun* di voi avevano aperto questo capitolo in tempo, quindi lo hanno già letto.
Mi spiace, perché un mese fa il capitolo oltre che non corretto, non era nemmeno completo.
Quindi a chi lo ha già letto consiglio di rileggerlo, ma ovviamente scelta vostra... spero solo che vi sia piaciuto.😅
Come spero che piaccia a tutte quelle persone che lo leggeranno oggi per la prima volta.
P.S. domani ci sarà la seconda parte di questo speciale, per chi non lo sapesse ho scritto sulla bacheca del mio profilo tutti i nuovi aggiornamenti dei prossimi giorni.
Buona lettura e buona vigilia di Natale a tutt* voi! 🎁♥️
YOONGI'S POV
Era cominciato il tanto atteso periodo natalizio.
Ogni posto in cui posavo gli occhi pullulava di articoli riguardanti il Natale: alberi, decorazioni, ghirlande, palle colorate e brillanti, inquietanti pupazzi di renne, vecchi grassi con la barba bianca vestiti di rosso, lucine e tantissime altre inutili cose che colmavano ogni abitazione, supermercato, bottega o negozio della città.
Senza contare le solite canzoncine che trasmettevano ogni anno.
Casa nostra sembrava direttamente la residenza di Babbo Natale in persona da tanto che era stata decorata, nonostante mancasse ancora il fulcro del Natale ovvero l'albero.
Però Minhee era una grandissima amante di questa festività e già da metà novembre aveva iniziato a disseminare oggetti natalizi in ogni dove.
Ma... c'era un ma.
Quest'anno avevamo anche i mocciosi e no, non parlavo di bambini veri, ma di quelle due pesti nere.
Sapevo già che Wondu e Holly, sicuramente più il primo che il secondo avrebbe fatto un macello enorme con le decorazioni, immaginavo che le palline dell'albero sarebbero diventate i suoi bersagli preferiti.
Avevo detto a Minhee che data la presenza del felino scalmanato, quest'anno sarebbe stato meglio diminuire le decorazioni natalizie.
Ma lo scricciolo mi avrebbe assecondato?
Mi avrebbe ascoltato per una sola, minima volta?
Ovviamente no.
Perché la mia cara fidanzatina doveva fare come cavolo le pareva.
Ma d'altronde, la amavo anche per questo.
Già a metà novembre Minhee era andata con Y/N, la moglie di Jungkook a fare shopping ed era tornata a casa con tre buste piene di articoli natalizi; ricordavo bene quel momento, scoppiai a ridere quando Jungkook entrò a casa nostra portando tutti gli acquisti che aveva fatto la mia dolce fidanzatina.
Quel pomeriggio io ero a lavoro, nemmeno sapevo che lo scricciolo fosse andata a fare shopping con Y/N altrimenti sarei andato anch'io con loro, più per controllarle che per aiutarle con le spese.
Perché quelle due messe assieme erano un pericolo pubblico, soprattutto quando si avvicinava il Natale: entrambe compravano ogni cazzata luminosa che compariva di fronte ai loro occhi.
Quel giorno Jungkook imprecò malamente ma le assecondò comunque; non poté fare altro anche perché Y/N era incinta e non riusciva mai a dirle di no.
Provavo quasi compassione per il corvino... quasi.
No, in realtà per nulla: era divertente vedere Jungkook così disperato.
Siccome Y/N era un uragano di emozioni a causa della gravidanza, Minhee si era bellamente approfittata della situazione, certa che Jungkook non avrebbe potuto dire di no nemmeno a lei, vista la presenza della sua cara mogliettina altamente sensibile.
Difatti Jungkook quella volta divenne il loro schiavetto, e quando entrò a casa nostra mi ringhiò all'orecchio di rinchiudere Minhee da qualche parte.
E dopo aver visto cos'aveva comprato lo scricciolo, concordai assolutamente con lui.
Non contenta però di quel che aveva già acquistato, e anche delle decorazioni che avevamo tenuto dai Natali precedenti, i primi di dicembre quando uscimmo con la scusa che era il mio giorno di festa, Minhee me lo mise in quel posto ed entrammo in un negozio che vendeva articoli per la casa.
Articoli per la casa nel periodo natalizio voleva dire: articoli di Natale ovunque.
O V U N Q U E.
Appena entrati in questo negozio, ci accolse immediatamente uno spaventoso pupazzo di Babbo Natale a grandezza naturale.
No, non era finita qui: quella cosa inquietante si muoveva, cantava e ballava e cazzo, lo avevo sognato quella stessa notte da tanto che mi era rimasto impresso in testa.
A Minhee brillarono gli occhi non appena lo vide, a me caddero le braccia invece.
Per non dire qualcos'altro.
"Guarda come muove i fianchi!" Esclamò lo scricciolo ridendo divertita.
"Se continua così gli parte l'anca." Borbottai.
Mi sbattei una mano sulla fronte quando Minhee tirò fuori il cellulare per fargli un video, ma sinceramente non mi stupii più di tanto, ormai la conoscevo bene e sapevo che lo avrebbe fatto... me lo aspettavo.
"Devo farlo vedere alle ragazze... e poi lo pubblicherò nella storia instagram, merita di essere visto da tutti!" Urlò eccitata, un sorriso enorme era dipinto sul suo visino.
Non riuscii a non sorridere, era troppo carina, anche se si eccitava per una cavolata simile.
Appena lo pubblicò su instagram, il primo coglione a mettere la reazione con l'emoji innamorata fu Taehyung, e anche in quel caso non rimasi granché meravigliato.
"Tae mi ha chiesto quale negozio è." Minhee borbottò, e cominciò a muovere le dita sulla tastiera del cellulare.
Ero certo che stesse comunicando a Taehyung la posizione del negozio, e dentro di me feci un minuto di silenzio per Rose perché sapevo che il suo ragazzo l'avrebbe trascinata in questo posto a breve.
"Che ne dici se compriamo anche noi a Holly un vestitino di Natale come Tae lo ha preso a Yeontan?
Così gli facciamo le foto insieme!"
"Minhee ti prego..." Sospirai.
Se voleva agghindare il gatto poteva farlo, tanto Wondu non glielo avrebbe permesso ma Holly invece era molto permissivo, lui si faceva fare qualsiasi cosa da Minhee, anche se ogni volta si girava verso di me e mi guardava con occhi piangenti.
Per Pasqua lo aveva vestito da coniglio Pasquale e gli aveva fatto tipo un set fotografico; l'idea chi gliel'aveva data?
La signorina Jeon, ovviamente.
Parlavano tra loro e ad un certo punto ragionando ad alta voce la moglie di Kook aveva preso in considerazione l'idea di travestire Simba.
L'unica differenza era che Y/N non era riuscita a trovare un costume per il suo cagnolino, mentre Minhee navigando su internet c'era riuscita.
Aveva trovato un costume solo, e senza dire nulla alla sua amica se lo era ordinato per sé.
Cioè... lo aveva ordinato per Holly.
Ovviamente a Y/N ma anche a Taehyung girarono le scatole perché lo volevano anche loro, ma il mio scricciolo era stata l'unica ad ottenerlo.
Quando voleva Minhee sapeva giocare d'astuzia.
Per Natale invece si erano tutti anticipati; Y/N aveva ordinato il costume per Simba due mesi fa, Taehyung lo aveva comprato due settimane fa per Yeontan e quindi adesso anche Minhee ne voleva uno per Holly.
"Perché non travesti il gatto invece del cane?"
"Ma a Wondu non fa piacere quando gli metto i vestiti, si lamenta sempre mentre invece a Holly piace!"
"No amore, se Holly non si lamenta non vuol dire che gli piace essere soffocato da un costume sai?"
"Soffocato? Guarda che gli prendo sempre costumini che non gli stringono, respira benissimo quando glieli metto." Minhee rispose gonfiando le sue guanciotte.
Ah, maledettamente adorabile.
"Che ci facciamo qua comunque?
Scricciolo, ne abbiamo tanta di roba di Natale a casa... e ti ricordo che con quei due tutte le cose che hai comprato potrebbero durare poco."
Minhee si avvicinò ancor di più a me e prese la mia mano; fece intrecciare le nostre dita tra loro e mi sorrise e... accidenti.
Quando lo scricciolo mi sorrideva non capivo più nulla.
"È il tuo giorno libero, quindi ne approfittiamo per fare una passeggiata, e poi dovremmo goderci questo periodo perché capita una volta sola all'anno!"
Meno male che il Natale capitava una volta sola all'anno, altrimenti saremmo finiti sul lastrico.
Ogni anno se ne andavano un sacco di soldi non solo per le decorazioni, ma ovviamente anche per i regali.
Mannaggia a me che avevo tanti amici, senza contare i parenti poi.
Anche per questo avevamo rinviato il matrimonio; all'inizio volevamo fare una cosa semplice e sbrigativa, una festa modesta con poche persone.
Minhee invece, il mio bellissimo fiorellino aveva cambiato idea; stava organizzando il tutto insieme alle ragazze, e sapevo che io e lei ormai ci saremmo sposati il prossimo anno.
Soprattutto per una questione economica, ma anche perché i preparativi stavano andando abbastanza a rilento.
Ma okay, non era un problema per me aspettare... Jimin era già tornato a Seoul assieme alla sua ragazza Sakura, e a me alla fine bastava che fossero tutti presenti.
Potevo aspettare qualche altro mese per avere lo scricciolo come mia sposa.
"Passeggiamo e basta quindi, non compriamo nulla vero?"
Cercai di non ridere quando vidi Minhee aggrottare le sopracciglia contrariata, come se avessi appena detto una cavolata di dimensioni magistrali.
"No, non compriamo nulla..." Sussurrò con capo chino, non ci credeva nemmeno lei mentre lo stava dicendo.
Scossi la testa sorridendo, già me lo aspettavo dentro di me che saremmo usciti da quel negozio con qualcosa tra le mani.
Non ci mancava nulla però, seriamente... a casa avevamo di tutto e di più, quindi Minhee avrebbe dovuto-
"Oppa guarda!"
Ecco, come non detto.
Minhee mi trascinò letteralmente nella parte opposta del negozio; mi chiesi cos'avesse visto per riuscire ad attirare così tanto la sua attenzione da lontano.
Quando fui più vicino alzai gli occhi al cielo, era solo una ghirlanda rossa.
Certo, era molto decorata, era davvero fatta bene con tutte le pigne, le foglie, le bacche e una marea di brillantini e glitter ovunque.
Ecco come aveva fatto a notarla anche se eravamo distanti, era così... così...
"È così sbrilluccicosa!!!"
Appunto, quello che aveva detto lei.
"Passi troppo tempo con Y/N." Borbottai.
"Non è vero!"
"State tutti i giorni insieme." Ribattei, mi ero accorto che ultimamente Minhee si trovasse sempre a casa di Kook.
"Perché Yun al momento si trova fuori città, e poi Y/N è incinta."
"E questo cosa c'entra?" Mi accigliai, che scusa era questa per andare quasi tutti i giorni a casa dei Jeon?
"Sta sempre da sola, e anch'io sto sempre da sola, quindi ci facciamo compagnia a vicenda."
Ancora non capivo cosa c'entrasse la gravidanza.
Dovevo ammettere che in realtà erano molto carine insieme ma speravo che Yun tornasse presto, la bionda riusciva a dare un freno alla pazzia di Minhee, Y/N invece la alimentava.
"Guarda ci sono anche le candele, è una ghirlanda ma funge da centrotavola, è bellissimo!" Minhee esclamò, e potei intravedere i suoi occhi diventare a forma di cuore.
"Minhee, abbiamo già le ghirlande a casa."
"Non abbiamo un centrotavola natalizio però."
"Scricciolo, non ci serve."
"Sì che ci serve, quest'anno vengono tutti a cena da noi!"
Ah già.
Ogni anno facevamo il cambio della casa: l'anno scorso per la cena del 24 dicembre eravamo andati tutti da Taehyung e Rose, l'anno prima da Jungkook e Y/N, quest'anno invece gli altri sarebbero venuti da noi.
Avremmo aspettato tutti insieme la mezzanotte per aprire i regali e nel frattempo avremmo mangiato a volontà, guardato film di Natale e forse anche ammazzato il tempo con qualche gioco da tavola... era un programma molto carino, ci saremmo sicuramente divertiti.
Per il pranzo del 25 invece saremmo andati noi a casa dei miei.
"Yoongino ci serve assolutamente quel centrotavola, faremmo sicuramente una bellissima figura!"
Come mi aveva chiamato?
Storsi il naso appena udii il nomignolo; da quando lo aveva sentito da mia madre ormai Minhee lo usava sempre, anche se lo odiavo.
Lei però doveva comunque fare di testa sua, altrimenti non poteva chiamarsi Kang Minhee.
Inoltrai la mano dentro il suo maglione e con le dita pizzicai la carne morbida del suo fianco, facendola così saltare sul posto.
"Come mi hai chiamato?" Borbottai cercando di essere minaccioso, ma Minhee mi rise spudoratamente in faccia.
E senza neanche considerarmi, afferrò il centrotavola e si voltò per dare un'occhiata a tutte le altre cose riposte negli scaffali.
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
Uscimmo da quel negozio con una busta sola tra le mani e conoscendo lo scricciolo non potevo lamentarmi, perché sarebbe potuta andare molto peggio.
Quando entrammo in casa assottigliai gli occhi dubbioso e poco convinto; l'appartamento era silenzioso... troppo silenzioso.
Arrivò di corsa Wondu, miagolando e strusciandosi tra le nostre gambe in un misero e disperato tentativo di scroccare la scatoletta prima dell'orario previsto.
Ma di Holly, nemmeno l'ombra.
Sospirai, prima di preparare la ramanzina da rifilare al gatto ogni volta che rientravo in casa.
"Hai spaventato ancora Holly vero?"
"Meeeeow ~"
"Meow un paio di palle, devi smetterla altrimenti chiamo un esorcista."
La realtà era che Holly, se agli inizi giocava con Wondu, adesso aveva capito la vera natura del gatto e gli stava alla larga come se il felino fosse il diavolo sceso in Terra.
E aveva ragione a fare così, più volte anch'io avevo seriamente pensato che il gatto fosse posseduto.
Minhee però continuava a difenderlo, eppure alle tre di notte la bestia cominciava a fare versi strani, il suo corpo si contorceva e le cose che trovava sul tavolo le spingeva tutte per farle cadere per terra.
Coincidenza? Assolutamente no ... quelli erano chiari segnali per comunicare con il signore degli inferi.
"Holly si trova sotto al nostro letto!" Mi informò Minhee.
"Sta bene?"
"Certo che sta bene, che domande fai?"
Sbuffando andai a controllare io stesso.
Il cane stava tremando, era traumatizzato, terribilmente scosso come se avesse appena visto un fantasma.
Aveva visto qualcosa di molto peggio, cioè il gatto.
Ogni tanto mi chiedevo perché dovevo avere degli animali così strani, ma un gatto e un cane normali no eh?
"Piccolo, non c'è nulla di cui aver paura... vieni fuori." Mi lamentai, il gatto doveva essere esorcizzato ma anche il cane doveva farsi una doppia dose di coraggio ogni giorno.
"Di cosa ha paura?" Domandò Minhee, ogni volta lo scricciolo cadeva dalle nuvole.
"Minhee, lo sai anche tu che ha paura di Wondu, non è una novità."
"Holly comunque esagera, perché Wondu vuole solo giocare con lui.
Non capisco perché lui debba reagire così tutte le volte."
"Secondo me è il contrario, è Wondu che ogni volta esagera."
Sì, io e Minhee bisticciavamo spesso a causa dei bambini.
Lei difendeva il figlio del diavolo, io difendevo il mio povero amico a quattro zampe.
In realtà Wondu voleva davvero solo giocare con Holly, solo che Holly non aveva spina dorsale.
Era un debole.
Ma dall'altra parte, Wondu non era un gatto come tutti gli altri; era sempre agitato, correva di qua e di là, faceva i dispetti.
Ansimai, mentalmente mi domandai di nuovo perché non potevo avere due animali normali.
"Quando erano piccoli giocavano insieme!"
"Sì, perché Holly non era ancora pienamente cosciente e non sapeva che il suo compagno di giochi è in realtà una creatura demoniaca."
Holly piano piano avanzò verso di me e riuscì ad uscire da sotto il letto; ma ad un certo punto tornò indietro alla velocità della luce, non capii il motivo, ce l'avevo quasi fatta a farlo usci-
"Meow!"
Ah, ora avevo capito.
"Amoreeee!!!"
Sospirai per l'ennesima volta, mi rivolsi al cane prima di rialzarmi.
"Quindi ti arrendi così? Sul serio?" Lo presi in giro, e sorridendo mi alzai dal pavimento.
Non appena fui in piedi vidi subito il gatto tra le braccia del mio scricciolo.
Minhee lo coccolava ogni volta, ma non aveva capito che quello voleva solo mangiare.
"Tu, sì tu... riuscirò a farti uscire da questo corpo." Dissi, indicando Wondu e sfiorando il suo nasino umido.
"Papà sta scherzando." Minhee sussurrò al gatto.
Le detti una sculacciata.
La mia mano si schiantò più che volentieri contro il suo sederino, Minhee sobbalzò non appena ricevette il colpo.
"Chiamami papà un'altra volta." Ammiccai, facendole l'occhiolino.
Sogghignai nel vedere le sue guanciotte divenire più scure del solito, ma sapevo bene che gradiva certe attenzioni, anche se la mettevano in imbarazzo.
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
"No..."
Ero fermo, immobile in piedi con gli occhi puntati verso il diavolo.
Wondu si trovava sul tavolo, la zampa ferma a mezz'aria vicina al MIO bicchiere.
"Non lo fare..." Dissi con tono pacato, consapevole che se avessi alzato la voce il gatto lo avrebbe fatto cadere solo per farmi un dispetto.
Wondu si voltò, sembrò lanciarmi un'occhiata di sfida.
Miagolò, ma nel frattempo quella maledetta zampetta si avvicinava sempre di più al bicchiere.
Il bicchiere non era pieno ma nemmeno completamente vuoto; c'era dentro la quantità d'acqua giusta per un piccolo sorso.
"Wondu, ti distruggo se lo fai."
E lo fece.
Con un gesto rapido spinse il bicchiere facendolo atterrare sul pavimento.
Per fortuna il bicchiere non si ruppe, ma ovviamente l'acqua andò a bagnare le piastrelle.
"Maledetto, sei un bastardo Wondu."
"Meeeeeow ~"
Il gatto poi si girò, mostrandomi il culo come per dirmi: "Baciami questo" e tutto soddisfatto saltò giù dal tavolo.
Si diresse verso Holly, ma il cane appena lo vide si alzò dalla sua cuccetta e scappò via, probabilmente andò a rifugiarsi sotto al nostro letto.
E Wondu, da rompicoglioni quale era lo seguì, rincorrendolo e mettendogli addosso ancor più paura di quella che già aveva.
Andai in cucina dallo scricciolo, in sottofondo sentivo i versi lacrimosi di quel fifone e il diavolo che miagolava allegramente, come se si stesse divertendo un sacco a torturare quel barboncino pauroso.
"Io te lo dico, bisogna esorcizzarlo." Borbottai, strappando un foglio di carta assorbente per andare a rimuovere l'acqua che Wondu aveva appena fatto cadere.
"Dai è solo vivace... vuole giocare."
"L'altro giorno ha morso le chiappe a Holly. Spiegami... perché."
Minhee scoppiò a ridere quando le ricordai la scenetta.
Dovevo ammettere che quando lo vidi mi misi a ridere pure io, fu troppo esilarante.
Quella volta il cane con cautela stava camminando di fronte al gatto, che comodamente sdraiato aveva fatto finta di non vederlo per fargli abbassare la guardia; una volta che Holly lo aveva superato Wondu era scattato andando dritto verso il suo culo.
Perché glielo morse era una domanda che continuava ad inseguirmi, ma in quel momento non riuscii a non ridere.
Mi era dispiaciuto per Holly, ma fino ad un certo punto... il cane doveva tirare fuori le palle.
Gli volevo bene, ma non poteva farsi mettere sempre i piedi in testa dal gatto.
"Dovevamo fare un video!" Minhee esclamò, ridendo ancora e io mi unii a lei.
"Incredibile, la nostra casa è una gabbia di matti." Commentai, nel frattempo mi ero chinato per asciugare il pavimento e raccogliere il bicchiere.
"Io amo follemente questa gabbia di matti." Disse Minhee sorridendo.
Quando tornai in cucina mi accostai a lei e la strinsi da dietro; avvolsi il suo corpicino tra le mie braccia e affondai il viso nell'incavo del suo collo.
Ci stampai sopra un bacio, Minhee ridacchiò, probabilmente le mie labbra le fecero il solletico.
"E io amo follemente te."
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
"Non riesco a raggiungere la punta!"
"Basta che ti inginocchi."
Minhee, che stava tentando di mettere la stella sulla punta dell'albero si voltò verso di me.
Il suo viso era rosso quanto la scritta Buon Natale che aveva appeso poco prima fuori la nostra porta.
"Dai scricciolo, scherzavo!" Scoppiai a ridere.
Di solito non mi lasciavo andare a commenti così, ma Minhee questa volta me lo aveva servito su un piatto d'argento.
"Passi troppo tempo con Jungkook."
"Mh... no, il tempo lo passo con tutti, e non solo Jungkook, anche Jin hyung fa questo tipo di battute.
No aspetta, anche Namjoon." Riflettei ad alta voce, realizzando che in realtà tutti noi facevamo battute di quel tipo, anche se il primo premio per le battute più sporche andava di sicuro al maknae.
Vidi di nuovo la mia piccoletta sulle punte dei piedi, si stava sforzando di centrare la cima dell'albero con la stella ma era troppo nana.
Andai subito ad aiutarla, le rubai la stella dalla mano e allungai il braccio, mettendola nel punto in cui doveva stare.
Dopodiché abbassai lo sguardo, e beccai Wondu a giocare con una pallina.
"Il gatto sta già giocando con le palle." Informai lo scricciolo.
"Wondu dai!" Minhee si piegò, era davanti a me e non mi dispiacque affatto la visuale che mi regalò all'improvviso.
Minhee con la mano spostò il corpicino del gatto, che miagolò in segno di protesta; io lo sapevo che le decorazioni di Natale avrebbero avuto vita breve.
"Ora tocca alle lucine!" Minhee esclamò entusiasta e andò verso la scatola dove avevamo messo le lucine usate lo scorso Natale.
La piccoletta cominciò a srotolare i fili attorcigliati tra loro, e neanche a dirlo Wondu cominciò a giocherellare con il filo mentre Minhee lo faceva scivolare sul pavimento.
Sospirai, e semplicemente con una mano sollevai quella pallina di pelo, portandola poi alla stessa altezza del mio viso.
"La smetti?" Inarcai un sopracciglio, ma Wondu mi guardò con la testolina leggermente inclinata di lato, a volte sembrava un cagnolino invece che un micio.
"Io lo tengo fermo, tu intanto srotola le lucine." Dissi a Minhee.
Lei annuì e continuò col suo lavoro mentre io mi sedetti sul divano, posai il gatto sulle mie cosce e lo torturai un po'.
"Meow!"
"Non ti fai nemmeno accarezzare?
Sarebbe il minimo sai? Dato che ci fai impazzire ogni giorno."
Affondai le dita nel suo pelo morbido, fregandomene delle sue proteste.
Questo gatto era strano, non si faceva nemmeno coccolare... ci dava il permesso lui ma solo quando era affamato.
Che bastardo.
La suoneria del cellulare di Minhee riecheggiò all'interno del salotto.
"Ah! È Yun!"
E in neanche mezzo secondo Minhee mollò tutto per andare in camera e chiacchierare con la biondina.
"Visto? Ci ha scaricati.
Io e te verremo sempre dopo la sua migliore amica." Parlai a Wondu, che tentava in tutti i modi di mordermi la mano.
Yun era in viaggio di lavoro.
Nessuno lo avrebbe mai detto, ma la fidanzata di Hoseok era diventata una modella.
Oggettivamente era bellissima, quindi aveva tutte le qualità che avrebbe dovuto avere per intraprendere quel tipo di carriera... ma la ragazza era un maschiaccio, e nessuno aveva immaginato che avrebbe finito per diventare una modella e sfilare sulle passerelle.
La stessa Yun era contraria quando un'agenzia di moda l'aveva contattata su instagram; inizialmente non era convinta, ma la tipa che l'aveva notata si era mostrata molto insistente.
Dopo averci pensato parecchio, alla fine Yun accettò nell'esatto momento in cui scoprì quanto avrebbe potuto guadagnare ad ogni richiesta lavorativa.
Lo stipendio le fece cambiare idea in modo rapido e repentino.
Hoseok aveva sempre assecondato ogni sua scelta, anche se un po' gli dispiaceva essere distante dalla sua ragazza per periodi così lunghi.
Ma si amavano, lui si fidava di lei e viceversa, e comunque il mio amico quando non doveva lavorare la accompagnava spesso e volentieri nei suoi viaggi di lavoro.
Liberai il gatto dalle mie grinfie e continuai io il lavoro di Minhee; pazientemente srotolai il resto delle lucine, ancora strettamente attorcigliate tra loro.
Per distrarre Wondu dato che continuava a mettersi in mezzo per giocare con i fili gli detti un bastoncino di carne, così lui si nascose in un angolino per consumarlo in santa pace.
Quando cominciai a mettere le lucine all'albero, lo scricciolo fece il suo ritorno.
"Ha detto che ritornerà tra tre giorni!" Mormorò tutta felice.
"Hobi ne sarà felice."
"Sì, Yun mi ha detto che è abbastanza disperato."
"Lo so, ieri ho parlato al telefono con lui.
E anche il giorno prima... e quello prima ancora." Replicai, ricordando il tanto tempo che avevo passato al telefono a parlare con Hoseok.
Alla fine avevamo parlato di cavolate, ma avevo capito che voleva solo un po' di compagnia.
Ma Hobi a casa non era completamente solo; nel corso dei mesi pure lui si era preso un cane, almeno quando Yun partiva aveva il suo Mickey che lo accoglieva a casa ogni volta.
Anche se non me lo immaginavo a scodinzolare e abbaiare felice, se le mie due bestie erano strane il cane di Hoseok era ancora più strano.
Sembrava perennemente incazzato, il colmo dato che il suo padrone era l'esatto opposto.
Ma Mickey non era mai arrabbiato, era un cagnolino affettuoso... però il suo volto era costantemente occupato da un'espressione di disprezzo; sembrava che giudicasse ciascuno di noi ogni volta che andavamo a trovare il suo padrone.
Finito di mettere anche le luci, io e Minhee ci fermammo ad ammirare l'appartamento addobbato.
Esageratamente addobbato.
A parte l'albero, erano presenti ghirlande, scritte glitterate di rosso, altre lucine e animali di peluche vestiti come Babbo Natale ovunque.
Avevo detto allo scricciolo di mettere meno decorazioni quest'anno, vista la presenza delle due palle di pelo ma invece sembrava che avessimo messo il doppio delle decorazioni dello scorso Natale.
E sì, parlavo al plurale perché io scemo mi ero fatto trascinare dall'entusiasmo della mia piccoletta.
"Piccola, secondo me abbiamo esagera-"
"È bellissimo!"
Okay.
Non me la sentivo di rovinare la sua felicità, i suoi occhi stavano brillando e chi ero io per dirle che le decorazioni erano troppe?
In fondo Natale capitava solo una volta all'anno, e se la mia bambina era felice così...
Mi chiedevo solo se tutte le decorazioni avrebbero resistito fino al 6 gennaio senza mai rompersi, a causa di un certo diavolo assetato sottoforma di innocente gattino nero.
La sera ci accoccolammo sul divano; era cominciato quel periodo dove alla tv trasmettevano film di Natale, e riscaldati dal camino ci godemmo una classica commedia americana.
Wondu era sul divano accanto a noi, si era stranamente calmato ma io sapevo che quella era tutta apparenza.
Avrebbe fatto confusione nel preciso istante in cui saremmo andati a letto.
Holly invece stava beatamente dormendo nella sua cuccetta, situata proprio vicino al camino.
"Dobbiamo finire di prendere i regali." Mi ricordò Minhee.
"Mh... ci penseremo." Mugolai in risposta.
Ancora non sapevo cosa prenderle di regalo; Minhee si accontentava di poco in realtà, non era necessario farle un regalo sfarzoso, a lei bastava anche solo un peluche per essere felice.
Ma volevo farle qualcosa di speciale, erano settimane che non facevo altro che rifletterci sopra; navigavo sempre su internet, avevo visitato numerosi siti che riguardavano un po' di tutto, dagli articoli della casa, ai vestiti, ai gioielli.
Sì, dovevo ammettere che ero abbastanza disperato.
L'anno scorso le avevo fatto un orso bianco di peluche vestito da Babbo Natale, lo aveva amato.
L'anno prima le avevo fatto un maglione, sempre a tema natalizio... c'erano delle renne sopra.
Avevo evitato di farle gioielli perché a Minhee piacevano queste cose ma non tantissimo... però siccome quest'anno non sapevo davvero che pesci prendere, forse avrei preso in considerazione l'idea di regalarle qualcosa di più prezioso.
La ricerca di un regalo per lei mi metteva sempre in enorme difficoltà, che fosse per il compleanno, Natale, anniversario o San Valentino, cercavo di essere un minimo originale e di non regalarle le solite cose ogni volta, ma cavolo se era complicato.
Il bello era che ero io quello che si faceva tanti problemi, perché Minhee mi ripeteva spesso che non gliene fregava nulla del regalo, non le importava nemmeno riceverlo perché già così era pienamente felice, non le serviva altro.
Che carina, ero così fortunato ad averla trovata.
"Yoongi?"
La sua vocina mi ridestò dai mille pensieri che stavano invadendo la mia mente.
Posai gli occhi sul suo faccino e mi allungai, dando un bacio sulla sua fronte.
"Dimmi piccola." Sussurrai, notando solo ora la smorfia imbronciata che aveva preso vita sul suo viso.
"Io... ho cercato e ho guardato ovunque, ma ammetto che non ti ho ancora preso il regalo. Non so cosa farti, e quando trovo qualcosa che forse ti potrebbe piacere, penso che in realtà non potrebbe essere il regalo giusto per te e non lo so... voglio trovarti qualcosa che possa renderti felice."
Il mio cuore tremò appena udii la sua confessione.
Ero sinceramente sollevato, Minhee si trovava nella mia stessa posizione e adesso mi sentivo più leggero, poiché credevo di essere un pessimo fidanzato dato che non sapevo cosa regalare alla mia ragazza.
Mi resi conto che entrambi ci stavamo facendo delle inutili e sciocche paranoie.
Non era necessario farci regali tra noi, eravamo già felici così... non avevamo bisogno di altro.
Avevamo un tetto sopra la testa, io avevo un lavoro, Minhee studiava da casa, avevamo un gatto e un cane che ci facevano dannare ma al contempo riempivano le nostre giornate rendendole buffe e mai noiose, avevamo tanti amici su cui potevamo contare sempre, e avevamo i miei genitori, due presenze fondamentali nelle nostre vite.
Mh, forse quest'ultimi erano anche troppo presenti, ma era giusto così.
Era bello avere un papà e una mamma che si preoccupavano costantemente per noi, Minhee soprattutto ne aveva bisogno, e io ero contento che i miei avessero accolto lo scricciolo come se fosse la femminuccia che non avevano mai avuto.
"Amore, non ho bisogno di un regalo. Tu mi rendi felice ogni giorno e io non ho bisogno di altro. Non voglio altro." Dissi, colmando le sue morbide e paffute gote di baci.
Minhee sorrise, chiuse gli occhi beandosi delle coccole che le stavo donando.
"Anche io sono già felice così.
Con te che mi abbracci e mi baci ogni giorno, con Wondu che fa il pazzo e con Holly che si nasconde sotto il letto.
Mi sento amata e coccolata, e sinceramente non voglio nulla perché quello che ho, mi basta."
"Allora niente regali quest'anno. Siamo d'accordo?"
Minhee annuì, subito dopo emise un grosso sbadiglio e quello era il segnale che dovevamo alzarci e avviarci verso la camera da letto.
Ci alzammo e non mi meravigliai quando vidi alzarsi pure Wondu; mugolò un po' ma ci venne dietro e io lo lasciai fare perché anche se ci faceva penare, alla fine quel gatto si era fortemente affezionato a noi.
Io e lo scricciolo andammo a nanna, consapevoli che l'indomani avremmo dovuto fare un sacco di spese per la cena della vigilia.
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