🎄Natale a casa Min (2)🎄
Ecco la seconda parte!
Come avevo già annunciato, questo capitolo ha circa 10K parole, è bello lungo quindi mettetevi comodi. ^_^
E vi avverto che saranno presenti tutte le coppie (è anche per questo che è venuto così lungo) spero che la lettura non risulti troppo caotica a causa dei tanti personaggi.
Vi faccio ancora tanti auguri di buon Natale e vi auguro una buona lettura! 🎄♥️
YOONGI'S POV
E alla fine decisi di farle il regalo.
Sì, sapevo che mi ero messo d'accordo con lei, che avevamo concordato di non farci alcun regalo quest'anno perché non avevamo bisogno di nulla; a me bastava lei e la sua felicità, e a lei bastavo io e la mia, di felicità.
Ma quando lo intravidi attraverso quella vetrina, pensai immediatamente alla mia piccoletta.
"Stai cercando di comunicare telepaticamente con quel pinguino?" Hoseok mi prese in giro.
Quel pomeriggio ero uscito con lui, Minhee invece era rimasta a casa nostra insieme a Yun, Rose e Y/N.
Le ragazze stavano preparando tutte le cose per la cena di stasera.
Io e Hoseok invece stavamo passeggiando tranquillamente per il centro città, eravamo andati a prendere un caffè e nel camminare passammo di fronte ad un negozio di giocattoli.
Fino a quando non vidi lui.
Mi bloccai proprio in mezzo al marciapiede, gli occhi puntati su quella creatura pelosa.
Ne avevo regalati di pinguini di peluche a Minhee nel corso della nostra relazione, ma questo avevo un qualcosa di particolare, che lo differenziava dai precedenti che avevo appositamente scelto per lei.
"Secondo te è un tulipano quello?"
Hoseok assottigliò finemente gli occhi, puntò la sua attenzione sul fiore che quel pinguino teneva tra le mani.
Zampe. Pinne.
Quel che erano insomma.
Il mio amico aggrottò le sopracciglia, capii che lo avevo messo in difficoltà con quella domanda.
Ma io stesso ero in difficoltà quanto lui, non riuscivo a capire se fosse un tulipano o una semplice rosa.
Perché se quel fiore era realmente un tulipano, lo avrei preso al mio scricciolo senza battere ciglio.
"Sembra di sì... le rose non sono a punta."
"Ma nemmeno i tulipani hanno le punte! Però nei cartoni animati per bambini gliele fanno, per questo avevo il dubbio."
"Entra e chiedi alla commessa no?"
"E se fosse un tulipano davvero, ma ce lo avesse solo di quel colore lì?" Borbottai pensieroso, soffermandomi a guardare il misterioso fiore rosso che accompagnava quel pinguino di peluche.
"Se non chiedi non lo saprai mai. Forse in negozio hanno pinguini che tengono un fiore di un colore diverso, o magari li hanno in magazzino."
Sospirai, alla fine mi decisi ed entrai nel negozio.
Esso pullulava di clienti, persone che erano in ritardo con i doni e stavano cercando di trovare qualcosa all'ultimo minuto.
Oggi appunto era il 24, era l'ultimissima occasione per acquistare i regali di Natale.
"Salve! Posso esserle utile?"
La commessa apparve di fronte a me all'improvviso.
Sobbalzai sorpreso, da dove era spuntata?
Aveva fatto il teletrasporto?
Era una ragazza giovane, probabilmente aveva la mia età; i capelli castani erano raccolti in due lunghe trecce e in testa portava un cerchietto con le corna di renna.
Era vestita normalmente però, con la maglia che sponsorizzava il negozio per cui lavorava, niente vestito natalizio.
"Sì, ero interessato al pinguino che avete in vetrina."
La ragazza mi indicò il reparto in cui erano posizionati tutti i peluche; mi accompagnò, e intanto cominciò a chiacchierare e a dire quanto fossero carini questi pinguini, e che fossero un'idea perfetta per fare un regalo di Natale.
Mi stava guardando con il simbolo degli won al posto degli occhi, era convintissima che con me oggi avrebbe sicuramente venduto qualcosa.
"Posso farle una domanda?" Chiesi, e grazie al cielo la sua vocina petulante si fermò per darmi modo di parlare.
"Che tipo di fiore è?" Domandai, speranzoso che la ragazza rispondesse che fosse un tulipano, e non una rosa o un garofano.
Anche se dovevo ammettere che somigliava molto ad uno di questi.
Tirai un sospiro di sollievo quando notai che di quei fiori c'erano molti colori, non solo rosso.
"Ci sono diversi tipi di fiori. Era interessato ad un fiore in particolare?"
Scrutai attentamente i piccoli peluche bianchi e neri posti di fronte a me.
Alcuni avevano un girasole, altri un biscotto e capii che questi pinguini tenevano tra le loro pinne un po' di tutto, non solo fiori.
Un pinguino aveva un cono gelato, ma a Dicembre?
Cavolo, se non avessi trovato un pinguino con il tulipano giallo allora avrei preso quello a Minhee, mi diceva sempre che doveva mangiare il gelato in inverno, così si sarebbe sciolto più lentamente.
Era solo una scusa per poter inserire più zuccheri all'interno del suo corpo.
"Ero interessato al tulipano..." Borbottai, consapevole che non potevo pretendere che il fiore fosse per forza un tulipano, sarebbe stato troppo bello se-
"Oh sì, abbiamo i pinguini con i tulipani!" La commessa si illuminò, e io mi illuminai assieme a lei.
Afferrò proprio il pinguino che avevo notato in vetrina; avevo ragione allora, era un tulipano quello.
Solo che il fiore che reggeva quel peluche era viola, non andava bene.
"I fiori che hanno i petali più chiusi verso l'interno sono i tulipani, questi invece con i petali più aperti e larghi sono le rose. E poi ci sono i pinguini con i girasoli e con le calle, e poi quelli con i dolci."
Annuii, adesso avevo capito la differenza... ma i tulipani e le rose sottoforma di peluche si assomigliavano molto tra loro, a differenza dei fiori veri e propri, che erano diversissimi e non avevano neanche la più piccola caratteristica in comune.
Spiegai alla commessa che se ci fosse stato un pinguino con il tulipano di colore giallo sarebbe stato perfetto, e quando la vidi annuire allegramente sorrisi soddisfatto.
Avevo trovato il regalo perfetto per la mia Minhee.
Ma avevo cantato vittoria troppo presto.
La commessa tornò dicendomi che ce n'era rimasto solo uno in magazzino, e che la sua collega lo aveva appena consegnato ad un'altra cliente.
Cercai di non imprecare o bestemmiare ma dentro di me lo feci... oh e senza vergogna proprio.
"Sono davvero dispiaciuta! Se il fiore deve essere giallo c'è il giraso-"
"No. Doveva essere un tulipano... ma grazie comunque." Sospirai, e rassegnato afferrai il pinguino con il cono gelato.
Ero certo che Minhee lo avrebbe amato comunque, ma se le avessi regalato il peluche con il tulipano giallo sarebbe stato davvero il regalo perfetto.
Quel fiore era... il segno del nostro amore. Letteralmente.
Feci un cenno a Hoseok facendogli capire che avevo quasi finito, infatti lui appena vide che ero vicino alla cassa mi mostrò il pollice alzato e continuò ad aspettare fuori dal negozio.
Mi rigirai in attesa che fosse il mio turno e non potei non notare la cliente che c'era prima di me; i suoi capelli erano tinti di un acceso blu simile a quello dei puffi, ricordai che pure io anni fa avevo provato quel colore sulla mia capigliatura.
Poi però, vidi per bene cosa teneva tra le mani quella ragazza con i capelli blu.
Allargai lievemente gli occhi non appena adocchiai proprio il peluche a cui miravo fin dall'inizio.
Osservai accuratamente la ragazzina ferma in fila... era piccola, una liceale.
Non avrà avuto neanche diciotto anni, forse ne aveva quindici o sedici.
Riflettei bene su quel che stavo per fare, ma non ci pensai più di tanto, perché in fondo cos'avevo da perdere?
"Ehi scusa."
Richiamai la sua attenzione picchiettando il dito sulla sua spalla.
La ragazzina insieme alla sua amica si voltarono verso di me.
Non erano spaventate anzi; la sua amica mi guardò con estremo interesse e io inarcai un sopracciglio, un po' a disagio perché sembrava che mi stesse spogliando con gli occhi.
Non mi era di certo passato inosservato il modo in cui fece i raggi x al mio corpo, soffermandosi sul mio viso.
Ma ero più interessato all'altra ragazzina, non alla sua amica.
Dovevo correggermi: ero interessato al pinguino che stringeva tra le dita.
La ragazzina blu al contrario della sua amichetta mi guardò con occhi stretti e diffidenti, come se si stesse chiedendo dentro di sé cosa volesse un tipo come me da una come lei.
"Non ci girerò tanto intorno. Il tuo pinguino è l'ultimo, e vorrei regalarlo alla mia ragazza perché-"
"No."
Scusami?
Aveva osato dire no?
A me?
Non feci caso al tremolìo che si impossessò del mio occhio sinistro, succedeva sempre quando mi innervosivo per qualcosa ma sapevo che dovevo trattenermi.
Mi schiarii la gola, era giovanissima e tentai di comprarla offrendole più soldi del prezzo reale del peluche.
"Sono disposto a darti 40.000 won per quel peluche." Dissi con tono fermo e deciso.
La ragazzina spalancò leggermente gli occhi, in un primo momento toccata dalla cifra poiché era poco più del triplo del prezzo reale, ma si accigliò di nuovo, facendomi capire che non avrebbe demorso tanto facilmente.
Il puffo era un osso duro...
"Ma costa solo 13.000 won!" Si intromise la sua amica, mi guardò come se fossi impazzito.
"Appunto. Ti ho offerto quasi il triplo del-"
"La mia risposta continua ad essere no."
Il tremolìo che avevo percepito prima si impossessò anche dell'altro occhio.
Okay mi dovevo calmare... era una ragazzina, io ero superiore.
Stavo per aprire bocca ma la tipa aveva proseguito con la fila e si stava apprestando a pagare, quindi mi detti una mossa per farle cambiare idea.
"Okay, ti darò altri 10.000 won in più! Sono 50.000 in tutto, mi sembra un'offerta più che favorevole." Insistetti.
L'amica le dette una gomitata e le sussurrò qualcosa all'orecchio; non riuscii a capire, ma mi sembrò che le avesse suggerito di accettare.
Ma a quanto pareva il puffo non voleva arrendersi, a questo punto sembrava che lo stesse facendo apposta.
"La mia risposta è sempre no, signore."
Signore?
Mi aveva appena dato del vecchio?
Le due ragazzine uscirono dal negozio; era il mio turno ma tornai indietro, rimisi il pinguino con il gelato al suo posto e uscii in fretta e furia.
Quando mi mettevo in testa una cosa, difficilmente avrei lasciato perdere.
Sollevai un sopracciglio confuso quando vidi Jungkook e Taehyung assieme a Hoseok, da dove erano saltati fuori?
"Ehi, lo hai preso il pinguino?" Mi domandò Hobi.
"Non ancora." Ebbi il tempo di dire solo questo, perché raggiunsi a passo svelto il puffo.
Appena mi videro la ragazza con i capelli blu sbuffò scocciata, nel mentre la sua amica invece ridacchiò, parve divertita dalla situazione.
Quest'ultima però smise di ridere; i suoi occhi erano puntati verso qualcosa che si trovava alle mie spalle, stavano luccicando come se avesse appena visto l'amore della sua vita.
"Hyung... che stai facendo?" Mi chiese Jungkook.
Mi voltai, notando che lui, Hoseok e Taehyung mi avevano raggiunto.
Ah, ecco spiegato il bagliore che stava illuminando gli occhi di quella liceale.
"Affari." Ribattei.
"Affari?" Hoseok ripeté un po' stranìto.
Non risposi, mi girai di nuovo per rivolgermi al puffo, che mi stava lanciando uno sguardo sempre più seccato.
Stavo per parlare quando la sua voce mi fermò.
"Senti, ho capito. Vuoi questo pinguino per regalarlo alla tua ragazza per Natale, vero?"
Però, era una ragazzina intelligente.
Stavo per annuire e spiegarle le mie ragioni, ma ancora una volta la ragazzina mi parlò sopra.
"Ecco no. Te lo puoi scordare. L'ho scelto come regalo di Natale per la mia ragazza, i pinguini sono i suoi animali preferiti, e il giallo è il suo colore preferito. Quindi questo è il regalo perfetto per lei."
Oh... merda.
"Ma dai hyung, sapevi che Minhee ti tradisce con questa ragazza?"
Ovviamente Jungkook doveva fare il coglione anche in questa situazione, perché non ce la faceva a fare il serio almeno per una volta.
L'idiota infatti si mise a ridere, seguito subito dagli altri due.
Sicuro questa cosa sarebbe stata argomento di risate alla cena di stasera.
"Alla tua ragazza piacciono i tulipani, o un fiore vale l'altro?" Chiesi.
Incrociai le braccia al petto irritato, iniziava a darmi fastidio questa situazione, anche se ero stato io a crearla.
Potevo comprare quel pinguino col cono gelato e festa finita e invece no, mi ero impuntato non appena scoperto che Puffetta si era accaparrata l'ultimo pinguino di peluche col tulipano giallo.
Adesso questa era diventata una questione personale.
"Che cosa c'entra?"
"C'entra. Il tulipano giallo è importante per me e la mia ragazza, quindi se per la tua ragazza un fiore vale l'altro, le potresti prendere il pinguino col girasole, che è comunque giallo."
Puffetta arricciò il naso contrariata quando menzionai il girasole.
Oh no, e ora cos'avrebbe avuto da ridire?
"I girasoli erano i fiori preferiti della sua ex, li odia."
Eh ma che cazzo.
Sentii gli altri tre imbecilli scoppiare a ridere dietro di me.
Senza neanche guardare tirai una gomitata, non so chi presi, ma a giudicare dai mugolii doloranti avevo fatto male a qualcuno.
"Ahia hyung!" Okay avevo beccato Tae, riconobbi immediatamente la sua particolare voce.
Altamente scocciato, anche perché stava diventando buio, faceva sempre più freddo e sinceramente non mi andava di passare un minuto di più lì fuori, sfilai dalla tasca del mio giubbotto il portafogli e contai velocemente quanti soldi mi ero portato dietro.
"Okay. Ti do 140.000 won per quel cazzo di pinguino."
Porsi a Puffetta le banconote e i suoi occhi caddero fuori dalle orbite.
"Yoongi sei impazzito?" La voce di Hoseok mi entrò da un orecchio e mi uscì dall'altro.
"Non è impazzito, è solo testardo e non vuole perdere." Commentò Jungkook.
"Lo avrei fatto anch'io." Disse poi sempre il corvino a bassa voce, si era avvicinato per sussurrarmelo all'orecchio. Sorrisi.
La ragazzina continuò a guardare i soldi.
Era tentata dal prenderli, lo vedevo; vedevo quanto fosse vogliosa di allungare la mano, afferrare quelle banconote e portarsele via con sé.
Era molto giovane e sicuramente una cifra così alta le avrebbe fatto comodo.
"Puoi comprare qualcosa di più carino alla tua ragazza con tutti quei soldi."
Dovevo ringraziare Taehyung, stava involontariamente cercando di convincerla.
In realtà conoscendo Kim Taehyung probabilmente voleva solo essere gentile, ma stava risultando molto convincente dato che vidi Puffetta tentennare.
"Sì, puoi prenderle qualcosa di più elegante, ad esempio un paio di orecchini." Aggiunse Hoseok, sorridendo alle due liceali.
"O una collana." Continuò Taehyung.
"O un anello." Borbottò Jungkook alzando le spalle.
Puffetta ci pensò su un bel po'.
Rimanemmo tutti e quattro in attesa del responso; stavo per congelare, faceva davvero freddo e la ragazzina ci stava pensando un po' troppo.
E prendi questi cazzo di soldi.
Cominciai a spazientirmi, difatti sventolai le banconote e quasi gliele sbattei in faccia; sentii Jungkook soffocare una risata, Hoseok invece mi tirò una leggera gomitata sul fianco per farmi capire che dovevo darmi una calmata.
L'amica di Puffetta si avvicinò a lei e le bisbigliò qualcosa all'orecchio che non riuscii a comprendere.
Gli occhi di Puffetta volarono immediatamente su Jungkook, dopodiché ritornarono sul viso dell'amica; le due comunicarono con gli occhi, quasi mi fecero tenerezza perché mi ricordarono Minhee e Yun.
Pure loro a volte comunicavano così, erano così tanto amiche che bastava loro solo un'occhiata per capirsi.
Puffetta si voltò verso di me, intravidi un barlume di decisione e sicurezza nel suo sguardo.
"140.000 won più il suo numero."
E indicò Jungkook.
Merda... lo sapevo.
Il corvino sogghignò, visibilmente divertito dalla piega che aveva preso la situazione.
"Sono lusingato ma..."
Jungkook si sfilò il guanto, mostrò con fierezza la fede e i volti delle due ragazzine assunsero delle espressioni colme di stupore.
"Sei sposato?" Esclamò incredula l'amica di Puffetta, chiaramente interessata al mio amico.
"E non solo tesoro, sto per diventare padre."
Mi aspettai di vedere delusione o un minimo di rassegnazione da parte della ragazzina, ma invece cambiò idea alla velocità della luce e indicò Taehyung.
"Tu non sei sposato però." Disse sicura di sé, guardando la mano sinistra non occupata da un anello.
Però... per questa ragazzina uno valeva l'altro.
"No ma-"
Mi affrettai ad ammutolire Taehyung sbattendo il palmo della mano sulla sua boccaccia.
Mi avvicinai al suo orecchio.
"Sta' zitto e reggimi il gioco." Ringhiai, cercando di non farmi sentire da quelle due.
"È liberissimo." Affermai, rivolgendomi all'amica di Puffetta.
Gli occhi di quest'ultima brillarono come se avesse appena vinto una stratosferica cifra alla lotteria, ma il grande Puffo non era per nulla convinta.
Scrutò attentamente Taehyung, lo guardò con enorme diffidenza.
"Come puoi essere single? Sei bellissimo." Borbottò, e io mi chiesi da quando le liceali fossero diventate così dirette e intraprendenti.
"Non avevi una fidanzata?" Domandai dubbioso.
"Ho una fidanzata ma ho anche gli occhi che ci vedono bene."
Hoseok e Jungkook scoppiarono a ridere, certo che questa tipa non aveva peli sulla lingua.
Mi ricordava qualcuno...
"Hyung, questa ragazza è te al femminile!" Esclamò Hoseok, continuò a ridere divertito assieme agli altri due.
"Tae dalle il tuo numero e finiamola." Sbuffai scocciato.
Ci voltammo tutti verso di lui; Taehyung storse la bocca, ovviamente contrariato nel dare il numero ad una ragazzina.
Jungkook gli sussurrò qualcosa all'orecchio e dopo aver emesso un enorme sospiro, il castano pronunciò il suo numero ad alta voce.
Sorrisi vittorioso.
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
"Non fare quella faccia, basta bloccare il suo numero non appena ti manderà un messaggio." Dissi, mentre aprii il portone di casa.
"Mi spiace bloccare le persone così, senza motivo." Taehyung replicò con voce bassa.
"Fallo fare a Rose allora, lei sicuramente non si farà tanti problemi." Hoseok rispose mettendosi a ridere.
"Probabilmente lei prima chiamerebbe la ragazzina per distruggerla mentalmente, e poi la bloccherebbe dopo."
"Distruggerla mentalmente?" Ripetei particolarmente curioso.
"Rose quando vuole sa essere una vera bastarda." Taehyung borbottò.
"Confermo. Ha mandato il suo ex dallo psicologo." Disse Jungkook.
"Davvero?" Hoseok chiese stupito, e Jungkook annuì subito.
"Questa non la sapevo... sono sinceramente impressionato." Commentai.
Senza farmi vedere da Minhee andai di corsa in camera e nascosi il pinguino impacchettato nel cassetto in fondo del comò; glielo avrei dato stanotte allo scoccare della mezzanotte, quando tutti noi ci saremmo scambiati i regali.
Raggiungemmo le ragazze in cucina, si stavano dando da fare per la cena di questa sera; in realtà quella che cucinava meglio di tutte era Y/N, ma le altre si divertivano ai fornelli ed eseguivano gli ordini della moglie di Jungkook.
Il mio scricciolo riusciva a preparare qualche piatto, ma la maggior parte delle volte lasciava cucinare me.
Sorrisi però nel vederla così felice e radiosa, si vedeva che si stava divertendo un mondo con le sue amiche.
"Non ti stancare troppo." Jungkook abbracciò Y/N da dietro, stampò un bacio sulle sue labbra e successivamente accarezzò con dolcezza il pancione che lentamente continuava a crescere.
"Tranquillo, oggi sono quella che dà gli ordini." Rispose lei con un sorriso.
"Sì, noi siamo le sue schiave." Ribatté Yun.
Minhee si girò verso di me e mi sorrise; il mio cuore si scaldò in un attimo, bastava davvero poco da parte della mia piccoletta per riuscire ad emozionarmi.
Bastava un suo sorriso per sentirmi davvero bene.
"Jin ha chiamato e ha detto che non riuscirà ad esserci per la cena, ma cercherà di arrivare prima della mezzanotte." Rose ci informò.
"Ah, che peccato." Borbottò Hoseok.
"Io ho parlato con Sakura, ha detto che lei e Jimin arriveranno per l'ora di cena e si è scusata perché non poteva venire a darci una mano prima... ha detto che porteranno qualcosa, non ho capito cosa." Spiegò il mio scricciolo.
Ero lieto che Minhee andasse d'accordo con la ragazza di Jimin.
Da quel che avevo potuto notare, era anche l'unica.
O forse era l'unica che si sforzava di avere una conversazione con lei.
Avevo parlato pochissime volte con Sakura, dovevo ammettere che non ispirava molta simpatia ma per Jimin cercavamo tutti di socializzare con lei.
Beh, quasi tutti.
"Sappiamo tutti perché non è venuta prima, è inutile che si inventi scuse." Borbottò Rose, una note pungente si riversò nella sua voce.
Ecco, a lei non stava molto simpatica Sakura e non aveva problemi nel dimostrarlo.
"Ci sono io, ecco perché." Sbuffò Y/N, un'altra a cui non stava tanto simpatica la ragazza di Jimin, per ovvie ragioni.
"Ragazze, cercate di andare d'accordo con lei... si è trasferita qua già da qualche mese, possibile che non riusciate a trovare un punto d'incontro?"
Rose e Y/N fermarono ciò che stavano facendo e fulminarono Hoseok, che quasi saltò dallo spavento non appena ricevette le occhiatacce delle due.
Yun e Jungkook si misero a ridere, Taehyung era andato a giocare con i cani e Minhee invece continuò ad arrotolare il salmone insieme a qualcos'altro, ancora non avevo capito cosa stesse facendo, ma era comunque adorabile.
"Ragazze, io comincio a vestire i cani!" Taehyung urlò dall'altra parte del salotto.
"No aspetta dobbiamo esserci anche noi!" Minhee urlò di rimando, sollevando il braccio e sventolando il salmone affumicato di qua e di là.
"Amore, posa il salmone prima." Mi avvicinai a lei e sorridendo misi il cibo in salvo.
"Devo vestirlo io Simba, non ti azzardare!" Sentii dire da Y/N, e in un battibaleno sia lei che Minhee andarono da Taehyung.
"Fortuna che noi non abbiamo preso il costume a Mickey." Hoseok ragionò ad alta voce.
"In realtà Tae ne ha presi due e ha detto che se vogliamo ce ne presta uno." Rispose la biondina.
Appena Yun finì di parlare, anche Hoseok andò di corsa nel mio salotto; sentii tutti e quattro i cani abbaiare contenti e chiusi gli occhi sospirando, avevo già capito che quella sarebbe stata una giornata caotica.
Mi chiesi dove fosse andato a finire Wondu dato che oggi si trovava in netta minoranza; ma ero certo che non si sarebbe lasciato scoraggiare dalla presenza degli altri cani, anzi sarebbe stato il contrario.
Quel gatto si sarebbe divertito a spaventare non solo Holly, ma anche gli altri tre ospiti a quattro zampe.
Come avevo previsto la situazione si ribaltò, e ai fornelli c'eravamo finiti io, Hobi e Kook.
Le ragazze assieme a Taehyung avevano mollato tutto per fare il set fotografico ai cani.
"Perché non mettiamo il cappellino anche a Wondu?" Propose Y/N.
"Proviamoci, ma non si farà prendere facilmente." Ribatté Taehyung.
"Prendo un bastoncino di carne, così magari lo convinciamo!" Riconobbi la voce del mio scricciolo.
"Secondo te ci riusciranno?" Borbottò Jungkook, ma io negai col capo.
Non sarebbero mai riusciti a prendere il gatto, figuriamoci infilargli il cappello col ponpon in testa e fargli pure le foto.
Sentii il suono affrettato dei passi farsi sempre più vicino; Minhee entrò di corsa in cucina, andò dritta verso lo scomparto delle scatolette, croccantini e snack di Holly e Wondu.
"Piccola non ce la farai, lo sai vero?"
"Tentare non costa nulla!" Mi rispose lei, i suoi occhi erano più luminosi e brillanti che mai. Che carina.
Minhee uscì di corsa dalla cucina e sentimmo il nome del gatto, le ragazze si misero tutte a cercarlo.
Quando eravamo troppe persone Wondu solitamente si rifugiava in camera nostra, perché ormai sapeva che Taehyung e Y/N cercavano sempre di acciuffarlo per riempirlo di coccole.
E quella bestia era allergica alle coccole.
"Namjoon hyung verrà con la sua ragazza stasera."
"Namjoon ha una ragazza? Da quando?" Domandai a Jungkook ma lui scrollò le spalle, facendomi capire che non ne sapeva nulla.
"Probabilmente durerà un mese come le sue ultime conquiste." Borbottò Hoseok.
"L'avrà trovata apposta per passarci le feste insieme." Aggiunse il maknae.
"È lui che non si vuole impegnare comunque." Continuò Hobi.
Non ero molto d'accordo, secondo me Namjoon voleva impegnarsi.
Ma con le ragazze era parecchio sfortunato, non riusciva a trovare la ragazza giusta nonostante i tanti flirt che aveva avuto in passato.
Forse avrebbe dovuto fare come Jimin e andare a cercare la sua futura compagna fuori dal paese.
"L'ha trovata Jimin, riuscirà a trovarla anche lui." Borbottai.
"Ehi, forse è questa quella giusta." Ribatté Jungkook.
"Ricordo ancora quando tre anni fa ci provava con Yun." Ridacchiai.
Jungkook si mise a ridere assieme a me, ma Hoseok al contrario sbuffò.
Per lui non era un bel ricordo.
"Dai, lo ha sempre rifiutato però." Dissi subito.
"Aveva subito capito che ero io quello giusto. La mia fidanzata era già molto intelligente." Hoseok sorrise.
"Poteva andare peggio, pensa se fosse uscita con entrambi allo stesso momento." Risposi, riferendomi a tutto il macello che si era creato tra Jungkook, sua moglie e Jimin quando andavamo ancora tutti al liceo.
Sì, era una cattiveria riportare a galla quel vecchio ricordo, ma era più forte di noi.
All'epoca non eravamo nemmeno amici, ricordavo quanto fosse spocchioso Jungkook ai tempi delle superiori.
Non avrei mai pensato di poter diventare suo amico.
Io e Hoseok guardammo il più piccolo; il maknae non perse tempo e ci fece un gestaccio, dopodiché ci mandò pure a quel paese.
"Dai Kook, sai che scherziamo!" Esclamò Hobi.
"Riderò quando a mezzanotte racconterò a Minhee cosa hai fatto per ottenere il suo regalo di Natale, e anche di come hai venduto ad una sedicenne il numero di uno dei tuoi migliori amici."
"Ehi, sono disposto a tutto pur di rendere felice il mio scricciolo." Mi difesi.
Ci voltammo tutti verso il salotto quando sentimmo i cani agitarsi all'improvviso.
A quanto pareva il bastoncino di carne aveva funzionato, e Wondu si trovava tra le braccia di Minhee.
Mollammo la cucina e ci unimmo a Taehyung e alle ragazze.
Il gatto stava già soffiando contro i cani, il suo pelo si era gonfiato e negli occhi stava bruciando un fuoco; sembrava essere pronto per affrontare la battaglia.
"Yoongino aiutami!" Esclamò Minhee non appena mi vide.
"Oh sì Yoongino! ~"
Jungkook fece il verso a Minhee ma non gliela feci passare liscia, la mia mano si scontrò immediatamente contro il retro della sua nuca.
Gli altri si misero a ridere, nel frattempo afferrai il cappellino per metterlo al gatto e mi avvicinai alla mia piccoletta.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi-"
"Prendi il cellulare e prepara la fotocamera!"
Minhee non mi diede neanche la possibilità di parlare, per lei era più importante fare le foto al gatto.
"Ho io il cellulare pronto!" Esclamò Rose.
Wondu nel frattempo mi stava fissando come se stesse promettendo una cosa, e cioè che si sarebbe vendicato contro di me.
Stanotte, quando tutti sarebbero andati via e quindi certo che non ci sarebbe stato alcun testimone.
Immaginavo già che avrebbe aspettato soprattutto il momento in cui saremmo andati a letto, Wondu si divertiva particolarmente a disturbare il mio sonno.
"Meooooow!"
"Sta' zitto e facciamo queste foto." Ringhiai mentre gli misi il cappellino rosso e bianco, con tanto di ponpon peloso sulla punta.
Il figlio del diavolo cercò di graffiarmi e mordermi, sogghignai quando non riuscì a beccarmi.
Non capii poi perché tentò di uccidere me e non la sua amata padroncina che lo teneva stretto tra le braccia.
Appena allontanai le mani dalla testolina di Wondu, Rose cominciò a scattare le foto e io intanto mi rialzai e mi voltai alla ricerca di Holly; lo trovai tra le braccia di Y/N e sembrava molto comodo e a suo agio.
Il viso di Holly era completamente affondato tra i seni della moglie di Jungkook, sollevai un sopracciglio consapevole che il cane fosse più furbo di tutti noi.
La gravidanza aveva reso la ragazza leggermente più... morbida.
"Perché il tuo cane ha la faccia tra le tette di mia moglie?" Jungkook chiese quando si affiancò a me, notando appunto che il mio barboncino stesse particolarmente apprezzando le coccole che stava ricevendo da Y/N.
"Perché non è scemo, è un Min." Sorrisi compiaciuto.
Dopo aver scattato così tante foto a Wondu da riempirci un album intero, l'attenzione ricadde sui cani; il gatto sparì in neanche mezzo secondo, conoscendolo probabilmente era scappato in camera nostra per leccarsi tutto e poter cancellare così ogni traccia di tocco umano dal suo pelo nero.
Ci dividemmo in varie coppie per vestire i cagnolini, mi dispiaceva per quelle povere creature ma io non avevo molta voce in capitolo.
Le donne erano al comando.
Le donne e Taehyung.
"Visto? A Holly piace quando lo vestiamo!" Minhee sorrise; volevo farle capire che il nostro cane era solo tanto permissivo, ma non dissi nulla e la assecondai.
Infatti il nostro Holly fu quello più facile da gestire, si lasciò vestire senza problemi, Yeontan per secondo.
Simba e Mickey fecero i capricci, soprattutto quest'ultimo che addirittura ringhiò a Hoseok.
"Eddai piccolo, collabora!" Sentii il mio amico pregare il suo cane, ma questo lo guardò malissimo e non riuscii a non ridere.
Le occhiatacce che gli stava mandando erano troppo divertenti.
Una volta vestiti tutti i cani, lasciai gli altri fare il set fotografico e io tornai in cucina.
ZERO'S POV
Non molto tempo dopo arrivarono anche gli ospiti rimanenti.
Namjoon presentò la sua ragazza Ivy ai suoi amici, la nuova aggiunta si rivelò essere simpatica e tutti sperarono che questa fosse la volta buona per il loro amico.
"Ti aiuto io hyung, cosa c'è da fare?" Domandò Jimin non appena fece il suo ingresso in cucina.
"Non molto in realtà, le ragazze si erano già anticipate facendo la maggior parte delle cose ieri e questa mattina." Rispose Yoongi.
"Dovete sapere cos'ha combinato lui oggi pomeriggio per il regalo di Minhee." Jungkook ridacchiò, ricevendo subito un'occhiata fulminea dal più grande.
"Che è successo oggi pomeriggio?" Domandò Namjoon incuriosito.
"Mi ha venduto." Rispose Taehyung portandosi una mano sul viso in modo drammatico, Hoseok e Jungkook scoppiarono a ridere.
"Sei ancora qui però." Ribatté Jimin.
"E infatti sta esagerando, non l'ho venduto. E comunque sei stato tu a dare il tuo numero a quella ragazzina."
"Hyung, mi hai costretto!"
"Ragazzina?" Namjoon ripeté, la curiosità continuò ad aumentare.
"Oddio, perché non ci sono mai quando succedono queste cose?" Jimin rise assieme agli altri.
Jungkook raccontò loro del divertente episodio che vedeva coinvolte le due liceali, Jimin e Namjoon cominciarono a ridere, ma si bloccarono non appena Hoseok disse loro quanto Yoongi avesse effettivamente pagato quel pinguino di peluche.
"Min Yoongi, sei impazzito?" Mormorò Namjoon con espressione incredula.
"È la stessa cosa che ho detto anche io." Borbottò Hoseok.
Yoongi si assicurò che Minhee non stesse ascoltando parte della loro conversazione, e tirò un sospiro di sollievo nel vedere la sua fidanzata distratta dalle amiche ma soprattutto dalla presenza dei cagnolini.
"Non giudicatemi, era il regalo perfetto. Non me lo potevo far scappare." Spiegò il maggiore.
"Sì ma costava non più di 15.000 won. Ne hai dati 140.000 a quella ragazzina, è troppo!" Sussurrò Jimin.
"140.000 più il mio numero." Puntualizzò Taehyung.
"A proposito, non ti ha ancora scritto?" Jungkook domandò a quest'ultimo, ma il più grande negò col capo, sollevato e speranzoso che quella ragazza ci avesse ripensato.
"Non saresti disposto a pagare un po' di più per rendere felice Sakura?" Yoongi chiese a Jimin, il più piccolo arricciò il naso.
"Se dovessi pagare una cifra di quel tipo cercherei di farle un regalo migliore."
"E infatti quel pinguino, con quel tulipano giallo è il regalo migliore che potessi trovare per la mia Minhee."
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
"Mi piace come hai addobbato la casa Minhee! Hai messo così tante decorazioni, è coloratissima!" Esclamò Sakura sorridendo, gli occhi della ragazza dai capelli rosa continuavano ad ammirare i vari addobbi, in particolar modo l'enorme albero che ornava il lato del salotto.
"Oh grazie! Amo il Natale!" Rispose Minhee emozionata.
"Chi non ama il Natale?" Domandò Y/N.
"Vero, persino Rose lo ama." Aggiunse Yun.
"Halloween resterà la mia festa preferita, ma anche il Natale non è male." Ammise la ragazza di Taehyung.
"Il Natale è perfetto! La città in questo periodo sembra prendere vita, si colora e tutte le luci e le decorazioni natalizie danno un'atmosfera più allegra e vivace.
A Natale sono tutti più felici!" Esclamò Minhee visibilmente eccitata.
Le altre ragazze sorrisero, annuirono trovandosi completamente d'accordo con le parole pronunciate dalla padrona di casa.
Ad un certo punto tutte cominciarono a parlare dei regali di Natale che avevano preso per loro e i loro compagni; il lato paranoico di Rose uscì fuori poiché la rossa aveva paura che i regali scelti per le amiche non potessero piacere.
"Quel che conta è il pensiero, devi stare tranquilla!" Yun cercò di calmarla.
Ma il gruppo di ragazze non notò che lo sguardo dapprima allegro di Minhee si incupì di colpo.
Alla menzione dei regali il volto della castana divenne terribilmente serio; lei e Yoongi si erano messi d'accordo di non regalarsi nulla per il Natale di quest'anno, e adesso la più bassa aveva realizzato quanto fosse stata pessima quella decisione.
Minhee percepì una sensazione umida formarsi all'estremità delle sue dita; la giovane abbassò lo sguardo, sorrise dolcemente quando vide Holly leccarle la mano.
Il barboncino aveva notato il repentino cambio d'umore della sua padroncina, e cercò di tirarle su il morale dandole tanti bacini come era solito fare.
"Tu cos'hai preso a Yoongi?" Yun chiese alla sua migliore amica.
Minhee rialzò lo sguardo posandolo subito sulla più grande, storse le labbra incerta e sospirò.
"Ci siamo messi d'accordo di non farci nulla quest'anno, perché io non sapevo cosa fare a lui e lui non sapeva cosa fare a me, quindi..."
La bionda inclinò leggermente il capo; un cipiglio si formò sul suo viso, Yun sapeva quanto Minhee amasse il Natale e quanto amasse fare i regali.
La più piccola preferiva di più fare i regali che riceverli, per lei era sempre una bella emozione vedere una persona felice grazie ad un regalo che lei stessa aveva scelto e incartato, quindi Yun rimase stranìta e confusa dalla risposta della bruna.
"Oh... davvero non sei riuscita a trovare nulla per lui?"
Minhee si morse nervosamente il labbro inferiore, ricordando dentro di sé quell'oggetto che nell'esatto istante in cui lo aveva visto, la sua mente l'aveva subito collegato al fidanzato.
Ma sapeva che Yoongi non le avrebbe preso nulla, e lei aveva deciso di assecondare la sua scelta.
In più Minhee non era sicura che quella piccola e fin troppo semplice cosa intravista attraverso la vetrina di quel minuscolo negozio potesse piacere al suo compagno.
"Non abbiamo bisogno di regali materiali, siamo già felici così." Rispose Minhee a bassa voce.
Yun annuì, anche se non del tutto convinta della risposta della sua amica.
Dopodiché le due amiche insieme a Sakura cominciarono ad apparecchiare la tavola.
Taehyung e Hoseok diedero una mano alle tre ragazze, i restanti maschietti chiacchierarono tra loro mentre Y/N e Rose cercarono di conoscere meglio la nuova conquista di Namjoon.
"Namjoon non ci ha mai parlato di te." Rose disse senza peli sulla lingua, beccandosi una gomitata sul fianco da parte della cugina.
"Cosa? È vero!"
"Ma non è carino se glielo dici così." Y/N le sussurrò all'orecchio.
"No va bene, in fondo io e Joon ci conosciamo da poco." Ivy sorrise, un po' a disagio perché aveva sempre fatto fatica a socializzare con persone nuove, anche se le ragazze le avevano comunque fatto una buona impressione.
"Come vi siete conosciuti?" Domandò Y/N un po' curiosa.
Ivy cominciò a raccontare i dettagli del primo incontro avuto con il neo fidanzato, non consapevole che il diretto interessato la stesse attentamente osservando.
"È carina." Commentò Yoongi al suo fianco.
"Molto. Forse troppo, per un coglione come me." Namjoon borbottò, ma il viso del maggiore si corrucciò per quelle parole.
"Non sei un coglione... non del tutto almeno."
"Grazie hyung." Il più alto sbuffò, e intanto Yoongi si avvicinò di più alla sua figura, diede una pacca alla schiena dell'amico.
"Se ti piace davvero cerca di non rovinare tutto." Yoongi consigliò al più giovane.
Yoongi poi raggiunse Minhee, la avvolse in un caldo e affettuoso abbraccio e la castana sorrise non appena percepì le braccia del suo ragazzo attorno a lei.
"Ti stai divertendo?" Yoongi le sussurrò all'orecchio, il sorriso della più bassa si allargò maggiormente e annuì, le guance divennero rapidamente più scure e il maschio lo notò.
Yoongi stampò un bacio sulla morbida gota della fidanzata, non vedeva l'ora che tutti gli amici andassero via per poter passare un momento in intimità con il suo scricciolo, e poterle finalmente dare il regalo che tanto lo aveva fatto ammattire quel giorno.
"Ti amo scricciolo." Bisbigliò contro il suo collo, le labbra di lui sfiorarono delicatamente la pelle vellutata di lei.
Il viso di Minhee avvampò ancor di più; si voltò così da poter ricambiare e schioccare un bacio sulla guancia del fidanzato.
"Ti amo anch'io oppa."
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
La serata proseguì tra le tante leccornie, i numerosi giochi e i vari festeggiamenti.
Jin arrivò giusto in tempo per il momento delle bevute, i ragazzi non si fecero problemi a darci dentro con l'alcol, tutti tranne Y/N ovviamente, che era quasi al sesto mese di gravidanza.
Quest'ultima stava sorseggiando il suo analcolico all'arancia quando venne raggiunta da Jungkook.
Il corvino si sedette accanto a lei, una mano strinse dolcemente il fianco morbido della moglie mentre l'altra mano era occupata da un bicchiere, anch'esso colmo dello stesso liquido che stava bevendo la più bassa.
"Perché bevi quello? Kook, tu puoi bere alcol."
"Ma tu no." Jungkook rispose, sporgendosi e dando a Y/N un bacio sulla guancia.
"Ma io sono incinta, sai che non posso-"
"Anch'io come te sto aspettando nostro figlio, se tu non puoi bere non lo farò nemmeno io.
E poi, questo analcolico non è male."
Un enorme sorriso si disegnò sulle labbra di Y/N; appoggiò il viso nell'incavo del collo di suo marito, il profumo di Jungkook inebriò soffusamente le sue narici.
Simba trotterellò avanzando verso i suoi padroncini e si distese ai piedi della coppia, facendo sorridere entrambi.
Jungkook aumentò la stretta sul fianco di Y/N e baciò con dolcezza la sua tempia.
"Kookie?"
"Dimmi piccola."
"Ho voglia di pizza con pancetta e peperoni."
Jungkook si mise a ridere, anche se Y/N quella sera aveva mangiato parecchio non si stupì quando lei esternò il desiderio di addentare del goloso e grasso cibo spazzatura.
"Amore... sono le 23:17."
"E quindi?"
Jungkook continuando a ridere sfilò il cellulare dalla tasca della sua felpa.
"Se la ordino dovrai mangiarla tutta, lo sai vero?"
"Certo che la mangerò tutta!"
Il corvino stampò un altro bacio sulle labbra della moglie e si mise immediatamente ad ordinare una pizza per lei.
La voce di Rose però attirò l'attenzione sua e di tutti gli altri.
"Perché ti sta vibrando il telefono?"
La ragazza era seduta sulle gambe di Taehyung; quest'ultimo spalancò lievemente gli occhi, deglutì nervoso poiché temeva il reale motivo di quell'insieme di vibrazioni che il suo telefonino stava ricevendo all'improvviso.
Ma il maschio ebbe un'idea in mente, e dopo aver rivolto un furbo sorriso alla compagna, si affrettò a rispondere.
"Ma noona... non è il cellulare che sta vibrando." Ammiccò malizioso, scatenando le risate generali degli amici.
"Non prendermi in giro, so come si muove il tuo cazzo e di certo non è lui che sta vibrando in questo momento."
"Che cosa ho appena sentito?" Jin stava per bere un sorso del vino pregiato che aveva portato appositamente quella sera per berlo assieme a tutti gli altri, ma si fermò non appena udì la risposta di Rose.
Jimin al contrario sputò la quantità di vino che stava per ingerire, non riuscì a controllarsi e cominciò a ridere sguaiatamente per le parole dette dalla ragazza del suo amico.
La sua risata però venne subito seguita da una serie di colpi di tosse, Sakura prontamente sbatté la mano contro la sua schiena per aiutarlo.
"Amore, sarà qualche notifica di instagram." Taehyung ribatté facendo spallucce.
Il castano sperò davvero che fossero solo notifiche dei social, non ebbe il coraggio di prendere il cellulare e controllare con i propri occhi.
Fortunatamente per Taehyung, Rose credette subito alla scusa delle notifiche e tornarono tutti a chiacchierare tra loro; Minhee allungò il braccio per poter prendere il bicchiere di vino di Yoongi ma il più grande non glielo permise.
"Scricciolo, tu hai l'analcolico."
"Ma voglio assaggiarlo! È un bel rosa, mi piace questo colore!"
"Non puoi bere qualcosa solo perché ti piace il suo colore." Yoongi ridacchiò.
"Il vino rosé poi è uno dei più tremendi lo sai piccola? E ti ricordo che sei astemia."
Il più grande aggiunse.
"Sì ma-"
"Vuoi che vada a finire come la sera dell'addio al nubilato di Y/N?"
Minhee si ammutolì all'istante; ricordava benissimo come andò a finire quella turbolenta serata accaduta poco più di un anno fa.
La bruna quella notte aveva alzato il gomito; in realtà aveva bevuto solo un paio di drink, sotto suggerimento di Rose dovevano essere dei cocktail molto leggeri ma erano stati sufficienti per farle perdere il controllo.
Minhee non ricordava bene cosa avesse detto o come si fosse comportata al casinò di quell'hotel, ma ricordava benissimo cosa fosse accaduto dopo, quando era tornata a casa con Yoongi.
Il viso della ragazza divenne viola quando rimembrò quanto si fosse divertito il fidanzato nel punirla per il suo atteggiamento indecoroso e scorretto.
"Kim Taehyung ancora???"
La voce di Rose riecheggiò per una seconda volta all'interno della sala.
Yoongi dentro di sé sperò che non fosse la ragazzina di quel pomeriggio a far vibrare costantemente il cellulare del suo amico, poteva già percepire dentro di sé i primi sensi di colpa.
Anche se onestamente era più spaventato dalla reazione della ragazza dai capelli rossi.
"Rose, non è il mio cellulare!"
"Non continuare con quella cazzata, so che non è il tuo pene!"
Questa volta il vino andò di traverso a Namjoon, mentre Jimin diversamente da prima era stato previdente, e nel preciso istante in cui aveva sentito Rose parlare aveva posato il bicchiere sulla superficie del tavolo.
"Tutti i tuoi migliori amici sono qui, io sono qui, chi è che ti sta mandando messaggi?"
Taehyung sospirò, esternamente mostrò di essere scocciato per la tanta gelosia della fidanzata, ma in realtà stava temendo per la sua sorte.
Sfilò il telefono dalla tasca dei jeans, pregò fortemente che quelle fossero davvero solo notifiche dei social.
Il maschio deglutì quando vide più di un messaggio ricevuto da parte di un numero sconosciuto.
'Non ci credo, mi ha scritto davvero.' Taehyung pensò, quasi stimando quella liceale per aver avuto il coraggio di scrivere ad un ragazzo molto più grande di lei.
Ma il maschio nemmeno si accorse che con un gesto velocissimo, forse anche troppo rapido persino per l'occhio umano, il suo cellulare si trovasse già nel palmo della mano della sua compagna.
"Ah Rose! Aspetta! Posso spiega-"
Le labbra della più grande si allargarono leggermente quando visualizzò i messaggi che un'altra ragazza aveva inviato al suo fidanzato.
Ma da quel poco che aveva letto, Rose aveva compreso che i due nemmeno si conoscevano.
"Perché questa ti sta scrive-"
"È colpa di Yoongi!"
Tutti si voltarono verso la persona indicata da Taehyung.
Yoongi si mordicchiò il labbro inferiore, era un po' agitato ma non lo dette a vedere e mostrò un sorriso di scuse alla ragazza del suo amico.
"Okay è colpa mia. Ma non posso spiegare al momento.
Per un valido motivo."
Mentre Yoongi pronunciò le ultime tre parole con il dito indicò Minhee, sperando che Rose capisse e che non facesse altre domande.
La rossa mantenne il silenzio, ma il tentativo di Yoongi fu comunque vano poiché la sua dolce metà alzò lo sguardo e si accorse dell'indice che il suo uomo stava puntando proprio verso la sua testa.
"E io cosa c'entro?" Borbottò la più bassa.
"Tu c'entri sempre scricciolo."
Tutti i maschi presenti sorrisero, trovarono carini i due padroni di casa, ma le femmine erano confuse poiché non conoscevano cosa fosse realmente successo quel pomeriggio.
"Non capisco..." Y/N sussurrò all'orecchio di Jungkook; il marito le raccontò brevemente l'accaduto che aveva coinvolto quelle due ragazzine, facendo attenzione a non farsi sentire da Minhee.
Rose osservò insistentemente Yoongi; assottigliò gli occhi con diffidenza ma aveva capito che per il momento fosse meglio non fare domande.
Non le avrebbe fatte a Yoongi, ma dopo pochi secondi afferrò la mano di Taehyung.
Rose lo fece alzare per farlo allontanare dal gruppo e farsi spiegare perché una ragazza stesse cercando di approcciarsi a lui.
Mentre la coppia si stava dirigendo in cucina, Taehyung vide che la fidanzata stesse digitando qualcosa sul suo cellulare.
"Noona... che fai?"
"Le sto rispondendo. Devo distruggere le sue fantasie."
Taehyung non rimase stupito dal responso poiché oramai conosceva benissimo la sua ragazza; un sorrisino svolazzò sulle sue labbra, consapevole che a breve si sarebbe fatto qualche risata, anche se sperava comunque che Rose ci andasse piano con le parole.
Taehyung non voleva avere sulla coscienza quella povera e ignara ragazzina.
"Cos'è successo?" Domandò anche Yun incuriosita, e Hoseok le raccontò a bassa voce il divertente siparietto creatosi per ottenere quel pinguino di peluche.
"Ma quindi... Yoongi ha fatto un regalo a Minhee?" La bionda chiese incredula.
"Certo! Perché?"
Yun scosse la testa, ma era curiosa di sapere come avrebbe reagito la sua amica, visto che era fermamente convinta che Yoongi non le aveva regalato nulla.
Allo scoccare della mezzanotte gli amici si fecero gli auguri; il 25 dicembre era giunto e l'intero gruppo festeggiò con un calice di champagne, tutti fuorché Y/N che nel frattempo si stava godendo la sua gustosa pizza farcita.
Dopodiché ci fu lo scambio dei regali; per l'intera serata Yoongi si era chiesto se avrebbe dovuto consegnare il regalo a Minhee a mezzanotte davanti a tutti gli altri, o aspettare che gli amici andassero via e darle il peluche una volta rimasti soli.
Decise di aspettare per potersi godere privatamente quel momento speciale, solo lui e lei.
Ma Min Yoongi non aveva considerato la bocca larga dei suoi amici.
YOONGI'S POV
"Hyung vogliamo vedere il regalo che hai pagato più della tua stessa vita!" Urlò ad un certo punto Jimin, visibilmente alticcio per tutto l'alcol che aveva ingerito quella sera.
Il mio corpo si pietrificò totalmente.
Il primo ad aver sbagliato ero stato io, non avevo detto ai ragazzi che volevo che il regalo fosse una sorpresa, quindi ovviamente loro avevano dato per scontato che lo avrei mostrato a mezzanotte, appena ci sarebbe stato lo scambio dei regali.
Però cazzo Park Jimin.
In passato lo reggeva di più l'alcol, stava invecchiando.
"Park. Jimin." Sibilai freddamente, gli lanciai un'occhiataccia di rimprovero ma lui non capì per niente.
"Cosa? Che ho detto?"
Jimin scoppiò a ridere e tutti gli altri si unirono a lui, un po' perché erano ubriachi anche loro, e un po' perché la risata di Jimin era così contagiosa che forse avrebbe potuto far ridere anche Wondu.
Forse.
"Ehi ehi aspettate! Io non ne so nulla!" Esclamò Jin all'improvviso, lui era arrivato in ritardo quindi non era a conoscenza dell'accaduto.
"Hyung-"
"Yoongi ha fatto tipo i salti mortali per il regalo di Minhee!" Namjoon urlò in risposta, pure lui non reggeva più gli alcolici come una volta.
Sospirai seccato, conscio che la sorpresa fosse stata completamente rovinata.
Il colmo era che a parlare erano stati proprio i due imbecilli assenti quel pomeriggio; incredibilmente Taehyung aveva taciuto, lui più di tutti avrebbe dovuto parlare dato che lo avevo messo in mezzo dando il numero alla ragazzina.
Hoseok e Jungkook invece avevano mantenuto il silenzio perché Hoseok a differenza degli altri caproni reggeva molto di più l'alcol, mentre il maknae aveva bevuto pochissimo per tenere compagnia a Y/N.
"Mi hai fatto un regalo?"
Ecco appunto.
La vocina piccola piccola del mio scricciolo attirò la mia attenzione; mi voltai, incontrando subito i suoi adorabili occhioni.
Quegli stessi occhioni che adesso mi stavano fissando confusi e pieni di domande.
Afferrai la mano di Minhee e la portai in camera nostra, ma prima avvisai quei maledetti.
"Non distruggete casa, torniamo subito." Li avvertii, continuando ad avanzare tenendomi stretta la mia piccoletta.
Non riuscii a sentire i commenti che fecero quegli imbecilli, ma sapevo che avevano detto qualcosa riguardo le mie prestazioni sessuali.
Gliel'avrei fatta pagare questa, ma molto cara.
Entrammo nella nostra camera, ancora non avevo acceso la luce ma sentii qualcosa aggredire le mie gambe.
Più precisamente una creatura pelosa nera mandata dagli inferi.
"Meow!"
"Ora fa anche gli attacchi a sorpresa." Brontolai.
Premetti l'interruttore della luce trovando Wondu incollato alla mia caviglia.
Scossi un po' la gamba per togliermelo di torno, ma Minhee rapidamente si chinò e sollevò il gatto avvolgendolo tra le sue braccia.
"Si era nascosto qua dentro!" Esclamò sorridendo.
Diede un bacio alla testolina del gatto ma sentii la bestia mugolare in disaccordo.
Come avevo detto prima, Wondu era allergico alle coccole.
"Scricciolo mettilo giù, prima che ti stacchi un braccio a morsi." Dissi, intanto mi diressi verso il cassetto dove avevo nascosto il peluche.
"Il mio Wondu non lo farebbe mai!"
Oh, lo farebbe eccome invece.
Tirai fuori il pacchetto regalo e appena Minhee lo vide, sgranò debolmente gli occhi.
Posò Wondu sul pavimento e mi lanciò la stessa occhiata confusa che mi aveva rivolto poco prima.
"Mi hai preso davvero un regalo..." Sussurrò lei sempre più incredula.
Inarcai un sopracciglio, non capivo come mai fosse così meravigliata.
Okay che avevamo concordato di non farci alcun regalo, ma ero certo che la sorpresa l'avrebbe resa felice.
Ma da come stava reagendo, Minhee non sembrava affatto felice, e questo mi fece pensare.
"Sorpresa...?" Dissi con un tono interrogativo porgendole il pacchetto, accennai un sorriso ma Minhee non ricambiò.
"Amore, che succede?" Domandai subito dopo, Minhee di solito amava le sorprese, la sua reazione mi lasciò perplesso.
"Ma avevamo parlato, avevamo detto che non ci saremmo fatti nessun regalo!"
Okay, avevo capito.
Adesso lei si sentiva in colpa perché non mi aveva regalato nulla.
Onestamente a questo non ci avevo pensato, quando oggi pomeriggio avevo visto quel pinguino avevo voluto subito prenderlo senza pensare alle conseguenze.
Ma non doveva farne una tragedia, non ero mai stato un tipo materiale, certo ricevere un regalo faceva piacere a chiunque ma non c'era niente che volessi in particolare.
Delle volte nemmeno io sapevo cosa comprare per me stesso.
"Minhee, non importa se tu non mi hai preso nulla... guarda che questo è un pensierino piccolo piccolo, non è niente di che."
"Te l'ho preso anch'io."
Okay, ora sì che ero confuso.
Sollevai un sopracciglio, a questo punto non sapevo cosa dire.
Le porsi di nuovo il pacchetto, lei allungò la mano titubante ma alla fine lo prese.
"Perché usavi quel tono di rimprovero prima se anche tu hai fatto un regalo a me?" Chiesi curioso, Minhee sospirò prima di darmi la risposta.
"Perché sono certa che il tuo regalo sarà perfetto e mi piacerà di sicuro!
Mentre non so se quello che ti ho preso io ti piacerà, non è una cosa che compreresti..." Minhee rispose a bassa voce, mantenne la testa abbassata e tentò in ogni modo di sfuggire al mio sguardo.
Sorrisi intenerito, ma davvero si era preoccupata così tanto per una cavolata del genere?
"Qualsiasi cosa mi hai preso so già che la amerò incondizionatamente." Sussurrai dolcemente.
"Ma-"
"Minhee. Non ha importanza l'oggetto in sé, ha più importanza la persona che te lo regala. Cavolo scricciolo, potresti regalarmi anche una caramella, sai che la adorerei e la conserverei come ho fatto in passato. O un Bacio Perugina." Menzionai appositamente il cioccolatino italiano che lei mi regalò per il nostro primo appuntamento, e che io usai invece per la proposta di matrimonio.
Minhee infatti non appena nominai il piccolo bonbon straniero sorrise, gli occhi le brillarono come se fossero attorniati da tante scintillanti stelline.
Anzi, era lei stessa una stella che brillava e rendeva la mia vita più luminosa dall'istante in cui ci era entrata.
"Dai, aprilo." Indicai il regalo impacchettato con una lucida carta rossa, il tutto chiuso con un nastro dorato.
Con un sorriso stampato sulle labbra Minhee lo scartò, ma il mio cuore sussultò non appena vidi che quell'enorme sorriso scomparve dal suo faccino.
"Non ti piace?" Chiesi subito, un po' stupito perché ero certo che il pinguino col tulipano giallo avrebbe fatto colpo, ma al contempo ero nel panico, perché avevo davvero il timore che non le piacesse.
Minhee fissò il pinguino con occhi spalancati, essi sembravano delle palle da bowling da quanto si erano ingranditi.
Continuò ad osservare con insistenza il peluche, lo rigirò tra le dita e piano piano il sorriso riaffiorò sulle sue labbra.
"Lo sapevo... è perfetto." Sussurrò.
Tirai un sospiro di sollievo; quando Minhee posò lo sguardo su di me mi sorpresi nel vedere i suoi grandi occhioni un po' lucidi.
Ma... si era commossa?
"Ehi..."
Mi avvicinai velocemente e posai le mani sui suoi morbidi fianchi, mi piegai riempiendo così di baci le sue guance.
"Deduco allora che il pensierino ti sia piaciuto." Sussurrai vicino al suo orecchio, che mordicchiai subito dopo per stuzzicarla un po'.
Minhee ridacchiò, sicuramente per il solletico che le avevo causato e annuì energicamente stringendosi con fare possessivo il pinguino al petto.
Sapevo che le bastava poco per renderla felice... anche se quel peluche mi era costata l'ira di Dio.
Ma questo Minhee non avrebbe mai dovuto saper-
"Perché Jimin ha detto che hai pagato questo pinguino più della tua stessa vita? È costato così tanto?"
Park. Jimin.
Maledetto bastardo.
"No no amore... no. Non dare retta a quello che dice Jimin, soprattutto se ha bevuto. Sai che quando beve dice una marea di cavolate... pure quando non beve le dice."
Minhee rise dandomi ragione, e sperai che non facesse più altre domande riguardo il prezzo del pinguino.
Ma perché avevo la vaga impressione che una volta tornati di là, quei maledetti avrebbero tutti tirato fuori il sacco raccontando di come avevo insistito con quella ragazzina per ottenere l'ultimo pinguino col tulipano giallo?
"Come hai fatto a trovare un pinguino di peluche che tiene tra le ali proprio un tulipano giallo?"
No aspetta... cosa?
"Ali?" Ripetei disorientato.
"Sì, ali."
"Non sono pinne quelle?"
"No, i pinguini sono volatili. Te l'ho già detto più volte oppa."
Ricordavo che i pinguini fossero degli uccelli che non sapevano volare, ma quelle cose sembravano tutto tranne che delle ali.
Somigliavano molto di più a delle pinne ma evitai di rispondere, Minhee ne sapeva più di me quindi la assecondai annuendo col capo.
"Comunque non lo so nemmeno io... so solo che appena l'ho visto non potevo non prendertelo." Dissi rispondendo alla precedente domanda.
Il sorriso di Minhee si ingrandì; corse verso l'angolo della stanza dove metteva tutti i suoi peluche, col passare del tempo ne aveva collezionati tantissimi.
Si fermò e sembrò riflettere sul punto in cui avrebbe dovuto posizionare il nuovo membro del gruppo, dopo averci pensato un bel po' lo mise sopra Diamond, l'unicorno che le avevo regalato al suo ultimo compleanno.
Sì, gli aveva dato un nome.
In realtà il mio scricciolo dava un nome ad ogni peluche; la cosa più incredibile non era che lei se li ricordava tutti, ma che me li ricordavo io.
Era un po' preoccupante in effetti.
"Lui sarà Yoonlow!"
Mi sbattei una mano sul viso, sapevo che ci avrebbe infilato il mio nome in qualche modo, me lo sentivo.
"Sentiamo, perché Yoonlow?"
"Perché è la fusione tra Yoongi e Yellow." Disse con tono ovvio, come se fossi uno stupido per non aver capito la connessione tra le metà.
"Bellissimo nome piccola."
No, in realtà era orribile ma lei era troppo carina e il peluche era suo, avrebbe potuto chiamarlo anche Bistecca, l'importante per me era che lei fosse felice.
Minhee poi aprì il nostro armadio e si chinò, cominciò a rufolare tra i vestiti piegati sul fondo, erano quelli estivi che al momento ovviamente non indossavamo.
Incrociai le braccia al petto in attesa che fosse pronta, avevo capito che aveva nascosto lì il regalo che aveva preso per me.
Bel posto dove nasconderlo, non avrei mai pensato di provare a cercarlo in quel punto.
Ad essere sincero non lo avrei cercato affatto, tutto merito della mia pigrizia.
Si rialzò e avanzò verso di me con un pacchetto delle dimensioni simili al mio, questo era però avvolto da una carta nera tempestata di stelline dorate.
Carino.
"Spero che ti piaccia... in realtà non so se ti piacerà, è una cosa piuttosto inutile, però è carina."
Stavo per rispondere ma mi bloccai poiché Minhee riprese di nuovo a parlare.
"A me piace tanto, ma a me piacciono tante cose che a te non piacciono.
Ma probabilmente a te non piacerà, perché di solito ti piace un altro tipo di cose e questa è più il tipo di cosa che piace a me.
Sembra che sia un regalo che mi sono voluta fare per me stessa ma in realtà appena l'ho visto ho pensato a te quindi-"
"Minhee."
La mia piccoletta si ammutolì di colpo; stava parlando a raffica, faceva sempre così quando era parecchio nervosa.
Questo regalo la turbava così tanto?
"Scricciolo... adorerò questo regalo okay? Qualsiasi cosa sia."
Prima di aprirlo lo tastai; con i polpastrelli studiai con cura la forma e le curve di questo misterioso oggetto, era molto morbido.
Sembrava peloso, e forse adesso avevo capito perché Minhee avesse detto che era un tipo di cosa che sarebbe potuta piacere di più a lei.
Lei amava le cose piccole e pelose.
Feci scorrere le dita su e giù; sorrisi quando pizzicai le due piccole orecchie a punta poste in cima alla testa.
Era un peluche.
Mi aveva preso un peluche anche lei, ora comprendevo la tanta paranoia della mia bambina.
Minhee mi guardava agitata, aspettava con impazienza che io scartassi il regalo e non la feci aspettare oltre.
Rimossi la carta nera e dorata e appena vidi il misterioso peluche le mie sottili labbra formarono una O, in segno di sorpresa.
"Appena l'ho visto ho pensato subito a te, e siccome quando ho provato a fartene uno non era venuto molto bene perché non gli avevo fatto le orecchie, sembrava di più una palla, ho voluto rimediare."
I miei occhi rimasero puntati sul peluche.
Era un gatto nero.
Non un semplice gattino nero; tra le zampe aveva un tulipano di plastica, giallo.
Un fiore di plastica... lo osservai attentamente, notando che il fiore non faceva parte del peluche, lo aveva inserito lei successivamente.
Cazzo, idea geniale... perché non ci avevo mai pensato?
Avevo speso un patrimonio per quel maledetto pinguino quando potevo fare come aveva fatto lei.
Sorrisi, ero fidanzato con una persona meravigliosa.
"È perfetto scricciolo."
"Davvero? Ti piace davvero?" Gli occhi di Minhee si allargarono, non riusciva a credermi ma io annuii e lei si rilassò all'istante.
"Tu non sei tipo da peluche, quindi-"
"Minhee. Lo adoro!" Esclamai, glielo avrei ripetuto altre cento volte se necessario, ma ero davvero sincero.
Ci eravamo regalati a vicenda un qualcosa che portava il segno del nostro amore; era l'ennesima prova che io e lei eravamo fatti per stare insieme.
Mi piegai un poco e premetti le mie labbra sulle sue.
"Come lo chiamerai?"
Ah già, dovevo dargli un nome.
In questa casa ogni peluche aveva un'identità.
Ci pensai un po'... lanciai un'occhiata verso Wondu, che si stava leccando il buco del sedere.
"Lo chiamerò Wonhee." Sogghignai.
Minhee capì immediatamente da dove proveniva quel nome, e mi sorrise compiaciuta.
"Mi piace!"
Abbracciai il mio scricciolo e le diedi un altro bacio sulle labbra, seguito da tanti altri.
Colmai le sue adorabili gote e lei ricambiò, strinse le braccia attorno al mio busto e dopo tutte quelle coccole poggiò il viso nell'incavo del mio collo.
"Buon Natale oppa." Sussurrò, il suo caldo respiro sfiorò la mia pelle provocandomi una serie di brividi.
"Buon Natale amore mio."
✶⊶⊷⊶⊷ 🎄 ⊶⊷⊶⊷✶
Era tardi, tutti erano tornati nelle proprie case e noi intanto stavamo finendo di pulire.
Avremmo potuto farlo domani mattina, ma Minhee non aveva sonno e anche se sbadigliavo, sapevo che una volta andato a letto non avrei chiuso occhio.
E poi non avrei mai lasciato tutte le pulizie al mio scricciolo.
"A Y/N sono piaciute le tue patate al forno." Minhee mormorò, guardando la teglia completamente vuota.
"Stava per mangiare il vassoio se non glielo avessi tolto... deve averle apprezzate parecchio." Borbottai, ricordando che avevo preparato ben tre teglie piene di patate, due ce le eravamo divise mentre la terza era stata divorata famelicamente dalla moglie di Jungkook.
Ma era bello vedere una persona mangiare con così tanto piacere una cosa che avevo preparato.
E poi in realtà erano due, il piccolo Jeon o la piccola Jeon mangiava tanto quanto il suo papà.
Sentii qualcuno picchiettare contro la mia gamba, abbassai lo sguardo e il musino di Holly stava continuando a strusciarsi sul mio pantalone.
"Wondu ti ha spaventato di nuovo?"
Il cane cominciò a mugolare... avevo capito, dovevo portarlo fuori.
Avvisai Minhee e dopo essermi coperto per bene uscii con il barboncino, anche lui avvolto da un cappottino blu che Minhee gli aveva comprato all'inizio della stagione invernale.
Aspettai che Holly facesse i suoi bisogni, e una volta pronto mi diressi verso la mia auto.
Mi sedetti al posto del guidatore e aprii il piccolo vano porta oggetti.
Sorrisi quando guardai nella mia mano il soffice gatto nero che Minhee creò per me agli inizi della nostra conoscenza.
Va bene, gli mancavano le orecchie, come coda aveva un laccio per legare le scarpe, col tempo si era scucito e aveva perso qualche baffo che la mia piccola aveva tentato di cucire con ago e filo.
Ma ai miei occhi, era comunque perfetto.
Minhee non sapeva che lo avevo tenuto per tutto questo tempo; lo custodivo gelosamente, come tutti gli altri piccoli regalini che mi aveva fatto durante il suo corteggiamento sfrenato.
Ricordai come lei continuasse a dire che non sorridevo mai.
Mi faceva tanti piccoli regalini perché voleva farmi sorridere a tutti i costi, spiegandomi che i regali rendevano felici le persone.
Minhee non poteva sapere che una volta conosciuta lei, io avrei sorriso per sempre.
Perché era lei, la causa del mio sorriso.
~ Angolo Autrice ~
Con l'aggiornamento di ieri Smile ha raggiunto le 300K letture!
Un bellissimo regalo di Natale per me, vi ringrazio di cuore.🥺♥️
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi abbia fatto compagnia per un po' ma soprattutto che vi abbia strappato qualche risata.🥰
Se ancora non lo sapete vi voglio ricordare che ho pubblicato da poco la storia spinoff di Best friend in love (e quindi pure di Smile) che ha come protagonista Jimin.
Si chiama Happiness, la trovate ovviamente sul mio profilo.
In quella storia siamo molto più avanti rispetto a questi due capitoli, Jimin e Sakura si sono già lasciati mentre in questo speciale stavano ancora insieme.
Per chi legge Best friend in love, ci vediamo domani con lo speciale per il milione di letture!
Vi ringrazio per l'amore che continuate a dare a Smile nonostante la storia sia già completa da mesi.
In tantissim* tra ieri e oggi avete letto la prima parte di questo Special, è bello vedere quanto questa storia, (soprattutto Minhee) sia entrata nei vostri cuori.💜
Vi faccio ancora tanti auguri di buon Natale, spero abbiate passato questa giornata in completa tranquillità e serenità e che il nuovo anno vi porti tante buone novità.🎄♥️
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