+ EXTRA: Intimità
WORD COUNT: 8.144
✻ ═════ •❅• ═════ ✼
Non ci pensai molto quella volta, prima di rispondere.
Anzi, non ci pensai affatto.
"Ehi hyung! Manca poco al tuo compleanno, cosa facciamo? Organizziamo una festicciola?" Hoseok mi domandò elettrizzato, era sempre contento quando arrivava il compleanno di uno di noi, era una delle poche opportunità per vederci tutti assieme.
"Sì, c'è qualcosa che vuoi fare, di speciale?" Jimin si aggiunse e a quel punto risposi, senza però collegare il cervello alla mia bocca.
"Scopare."
Ad Hoseok andò di traverso il suo drink, Jimin e Taehyung mi guardarono straniti.
Sì, sapevo che non era quella la risposta che avrebbero voluto ricevere.
Il fatto era che io e Minhee non facevamo ses- ehm... non facevamo l'amore da un po'.
Da un bel po'.
Sembrava che il mondo intero remasse contro di noi.
Ed era cominciato tutto da quando avevamo portato Wondu dal veterinario, per farlo castrare.
· · • • • ✤ • • • · ·
"È da tanto che non passiamo un po' di tempo insieme, solo noi due." Yoongi sussurrò con voce roca all'orecchio della sua piccoletta.
Le braccia del ragazzo avvolsero Minhee da dietro, le mani affusolate giocarono con il bottone dei jeans della castana che velocemente arrossì, per le attenzioni seducenti che il più alto le stava dedicando.
"Oppa, siamo sempre insieme." Minhee ridacchiò.
"Sì ma... non in quel senso." Yoongi borbottò.
Ultimamente lui rientrava sempre tardi dal lavoro, e a causa della stanchezza il massimo di attività che la coppia faceva a letto era quella di dormire abbracciati.
Quel giorno Yoongi era di festa, e anche se quella mattina avevano dovuto portare Wondu dal veterinario, adesso avevano tutto il tempo per creare quella piccola e calda bolla d'intimità.
Le labbra rosee del più alto solleticarono il collo di Minhee, lo colmò di tanti piccoli baci, la fanciulla rabbrividì quando avvertì la punta della lingua di Yoongi rilasciare tracce umide sulla sua morbida pelle.
"Yoongi-"
"Eddai scricciolo... è il mio giorno di festa, passiamolo a letto." Il maggiore soffiò suadente, le mani lentamente sbottonarono i jeans della più piccola.
Ma i movimenti si bloccarono non appena Minhee parlò.
"Non possiamo davanti a Wondu." Minhee indicò con il mento la cesta dove il micio, ancora confuso per l'anestesia di quella mattina, riposava stremato.
"Ma possiamo cacciare Wondu dalla stanza, dov'è il problema?" Yoongi brontolò con un sopracciglio alzato, già pronto a prendere di peso il gatto e sbatterlo fuori dalla loro camera da letto.
"Yoongi! Il nostro bambino ha subìto un'operazione! Dovresti mostrare più sensibilità per-"
Ci risiamo.
Yoongi pensò, già non stava ascoltando più il suo scricciolo, quando ci andava di mezzo Wondu Minhee non capiva più nulla.
Amava quel gatto come se fosse a tutti gli effetti, il loro primogenito.
"Okay okay... possiamo spostarci noi però?" Yoongi inclinò il capo di lato, lo sguardo di Minhee divenne titubante.
Ma Yoongi se ne fregò completamente, era il suo giorno di festa ed era intenzionato a stare con Minhee a tutti i costi.
Le cose andavano bene tra loro, erano più innamorati che mai ma c'era anche bisogno di soddisfare quel lato specifico della loro relazione.
Yoongi afferrò la manina del suo scricciolo e si diressero in salotto.
Il più alto non poté vedere la smorfia poco convinta formatasi sul viso della bruna, Minhee era molto tradizionalista e le sembrava strano farsi quel tipo di coccole su un posto diverso dal letto.
E di questo era complice anche Yoongi, che per comodità lo avevano sempre e solo fatto sul loro letto matrimoniale.
"Sul divano?"
"Scricciolo, non ha importanza il posto ma la persona con cui vuoi fare certe cose, no?" Yoongi sorrise dolcemente e Minhee non poté non concordare con il pensiero del fidanzato.
Yoongi afferrò la più bassa per i fianchi e si avventò affamato sulla sua bocca, voglioso di sentire le soffici labbra di Minhee muoversi sopra le sue.
Minhee venne travolta dalla bocca impetuosa del fidanzato, tentò di stare dietro ai suoi baci bagnati, alla sua lingua avida e ingorda ma delle volte Yoongi diventava così dominante che l'unica soluzione per Minhee era quella di lasciarsi andare, lasciarsi trasportare da quel lato così predatore del più grande.
"Mmmh... Yoon-" Minhee era a corto d'aria ma la lingua di Yoongi continuò a girare dentro la sua bocca, continuò a non farla respirare, a divorare ogni millimetro della sua cavità orale.
E la castana cominciava a sentire sempre più caldo, pensò che Yoongi avesse proprio ragione, l'eccitazione poteva nascere in qualsiasi luogo o momento, bastava solo essere insieme alla persona giusta.
Le dita esperte del ragazzo tornarono sui pantaloni di Minhee, li aveva già sbottonati in precedenza quindi non si fece problemi ad inserire la mano dentro gli slip della fidanzata.
Un ansito abbandonò le labbra della castana, e non appena avvertì il tocco dolce ma anche deciso di Yoongi allargò le gambe, a quel punto desiderosa anche lei di andare oltre.
Yoongi sogghignò nel sentire quanto fosse già bagnata Minhee, erano passati un po' di giorni dal loro ultimo rapporto e immaginava che la sua piccoletta fosse bisognosa tanto quanto lui.
Il maschio poggiò il palmo sull'intimità della ragazza, mise la mano a coppa per poter sentire il calore rovente che emanava quel punto e che a breve sarebbe aumentato sempre di più.
"Scricciolo... ricordi quando la prima volta che lo abbiamo fatto, ti sei inginocchiata?" Yoongi ringhiò eccitato, Minhee annuì.
"Vuoi che mi inginocchi?"
Yoongi scosse subito il capo, nei quattro anni in cui sono stati insieme Minhee non si era più inginocchiata come quella volta.
Non perché lei non volesse, lei si fidava ciecamente di lui e qualsiasi cosa lui le avrebbe chiesto di fare, anche se con imbarazzo Minhee l'avrebbe fatta.
Era Yoongi a non volerlo.
Per lui era strano vedere il suo scricciolo in quella posizione, non avrebbe mai fatto inginocchiare il suo piccolo tesoro.
Al contrario, fu lui che si inginocchiò per lei.
"Yoon-"
"Ho fame." Yoongi sorrise maliziosamente, e guardando Minhee con quel fascio di lussuria che bruciava nei suoi occhi, calò sia i jeans sia gli slip della fanciulla.
Minhee trattenne il respiro, un po' si vergognava quando faceva certe cose con Yoongi, anche se il tempo passava lei era timida come se fosse sempre la loro prima volta.
Una delle tante cose che Yoongi amava di lei.
Il volto di Yoongi si avvicinò al calore della più giovane, lasciò un bacio sul monte di Venere e dopo ne lasciò un altro più in basso, proprio sopra la fessura infuocata.
Il viso di Minhee si scaldò, le mani finirono nei capelli grigi del ragazzo.
Yoongi voleva godersi quel momento il più lentamente possibile, voleva gustarselo come se fosse il suo piatto preferito; appoggiò il naso sopra l'intimità della ragazza, annusò il dolce ma al contempo forte odore.
Era la prima volta che Yoongi faceva una cosa simile, Minhee sospirò incredula e sempre più imbarazzata, ma se cresceva l'imbarazzo, cresceva anche l'eccitazione.
Yoongi procedeva con calma, sicuro che nessuno li avrebbe interrotti.
Tutti i loro amici quel giorno avevano da fare, quindi c'erano solo loro due e il desiderio di fare l'amore, di fondersi assieme in una cosa sola, di appagare quel formicolio rimasto fin troppo a lungo.
Altri baci ricoprirono la femminilità della ragazza, che piano piano percepì le gambe tremare.
E quelle gambe cedettero quando la lingua di Yoongi fece capolino e leccò le labbra pulsanti di Minhee.
"Mi... mi stai torturando." Minhee ansimò insicura.
"No scricciolo, ti sto pregustando." Yoongi la corresse, un'altra leccata provocò molteplici brividi su tutta la spina dorsale della fanciulla.
"Mi sei mancata." Il grigio mormorò, leccò ancora le labbra dell'intimità di Minhee, poi con le dita le allargò per poter inoltrare la lingua all'interno.
"Davvero?"
"Non parlavo con te. A te ti vedo tutti i giorni piccoletta."
Minhee arrossì violentemente quando comprese che le parole di Yoongi fossero rivolte alla sua parte intima.
Quando il maggiore si accorse di quel che aveva appena detto, sollevò il viso e sorrise dolcemente alla sua metà.
"Ti amo amore mio."
"Queste parole sono rivolte a me o...?"
Yoongi scoppiò a ridere e Minhee si unì assieme a lui.
"Sono rivolte a te stupida."
"Dopo le parole di prima mi era sorto il dubbio." Minhee ridacchiò.
Yoongi ricominciò a dare piacere alla ragazza, con le dita stimolava il clitoride gonfio mentre la lingua divorava la sua Minhee senza mai fermarsi.
La castana strinse alcune ciocche argentee tra le dita, stava per perdere l'equilibrio poiché la lingua di Yoongi le stava facendo vedere oltre le stelle.
"O-oppa..." Minhee balbettò, inconsciamente cominciò a muovere i fianchi e a sbatterli contro il viso di Yoongi che sorridendo divertito, continuò a mangiare la sua dolce metà.
Ma Yoongi si bloccò poco prima che Minhee raggiungesse l'apice.
"Ma... cosa..." La bruna ansimò interdetta, ma la risposta del più grande arrivò subito.
"Voglio farti venire con il mio cazzo, non con la lingua." Yoongi parlò rudemente.
Il faccino di Minhee prese fuoco alle parole sporche del fidanzato.
Ma dato che pure lei non vedeva l'ora di essere riempita da Yoongi, non parlò e si sdraiò direttamente sul divano, pronta per accogliere il ragazzo tra le sue gambe.
Però non appena Yoongi salì a cavalcioni sopra Minhee, il trillo del citofono spezzò la particolare e cocente atmosfera venutasi a creare.
"Lascia perdere." Yoongi ringhiò, non gliene fregava niente di chi fosse, quel giorno non c'erano per nessuno.
Purtroppo il trillo del citofono aveva risvegliato Holly, che stava sonnecchiando nella sua cuccetta.
Non appena udì il suono, il barboncino balzò sulle sue zampe e cominciò ad abbaiare alla porta come un forsennato.
"HOLLY VAI A CUCCIA!" Yoongi urlò spazientito e come un bravo cagnolino, il piccolo si ammutolì all'istante.
"Yoongi forse dovremmo-"
"No! Cazzo non me la faccio rovinare da nessuno questa giornata!" Il grigio brontolò adirato, con la mano si toccò per preparare il membro ma ancora una volta, qualcuno suonò al citofono.
E ancora una volta, Holly corse con le sue zampette verso la porta per abbaiare alla persona che aveva disturbato i suoi due padroncini.
"HOLLY ZITTO!"
"Forse è qualcuno dei ragazzi, vediamo se-"
"Spero davvero che non sia uno di loro, potrei fare un omicidio oggi." Yoongi tuonò furioso, si alzò allontanandosi a malincuore dal corpo di Minhee.
Il grigio andò a passo svelto verso la porta per urlare a chiunque si nascondesse dietro di essa, ma i suoi passi si arrestarono quando iniziò a squillare anche il suo cellulare.
"Ma si sono messi tutti d'accordo??" Il grigio esclamò.
"È tua mamma."
"Non rispondere!" Yoongi urlò mentre aprì la porta.
Gli occhi del grigio si allargarono quando vide che era proprio sua madre, quella che stava aspettando fuori dal suo appartamento.
"Non rispondere? Sul serio Min Yoongi? Assomigli sempre di più a tuo padre!" La madre urlò di rimando, aveva ancora il telefono in mano e quasi lo lanciò in faccia al figlio.
"Mamma, se non è urgente noi dovremmo-"
"È il tuo giorno di festa, è l'unica occasione che ho per vederti." La signora Min esclamò inviperita ed entrò, senza neanche aspettare che il figlio le desse il permesso.
"Mamma... io e Minhee siamo impegnati."
"Ti ho portato una vaschetta di kimchi, l'ho fatto io. E... stai mangiando? Sembri dimagrito sai? Non stai saltando i pasti vero?"
"In realtà sono ingra-"
"MINHEE TESORO!"
La signora Min andò subito ad abbracciare la sua amata nuora, Yoongi rimase fermo vicino alla porta, lo sguardo tagliente trafiggeva senza pietà la donna che lo aveva messo al mondo.
· · • • • ✤ • • • · ·
In conclusione, era tutta colpa del gatto.
E di mia madre, ma siccome non potevo puntare il dito contro di lei, dovevo attribuire tutte le colpe a Wondu.
Non che fosse un problema, lo facevo sempre, per ogni minima cosa.
La risata di Jimin riecheggiò nelle mie orecchie.
"Okay... organizziamo un'orgia allora?" Lui scherzò.
Anche Taehyung si mise a ridere, Hoseok invece si trovava visibilmente in imbarazzo.
"Ehm... non penso che a Minhee possa far piacere."
"Che succede hyung? Le cose con lo scricciolo non vanno bene?"
Fulminai Jimin con lo sguardo quando chiamò Minhee in quel modo.
Solo io potevo chiamarla così.
"Le cose con lei vanno benissimo." Borbottai, tutti e tre mi fissarono confusi.
"Perché vuoi fare un'orgia allora se le cose con Minhee vanno bene?"
Sospirai, Taehyung era più stupido di quel che poteva sembrare.
"Non ho mai detto che voglio fare un'orgia, è stato il disgraziato che siede vicino a te." Ringhiai, Jimin scoppiò nuovamente a ridere.
"Da quanto tempo non fate nulla?" Hoseok domandò, ora mi parve più incuriosito di prima.
Già... quanto tempo era passato dall'ultima volta?
Feci rapidamente il calcolo delle settimane nella mia testa, quasi mi sentii ricevere un pugno allo stomaco quando risposi.
"Più o meno un mese." Sospirai abbattuto.
"Non è tantissimo." Quella fu la prima cosa intelligente che disse Jimin quel giorno.
"Cazzo, non è nemmeno poco." Taehyung replicò, dovevo immaginare che lui e Rose ci dessero dentro ogni giorno per rispondere così.
"Ragazzi sono stato per due mesi senza fare sesso e sono comunque sopravvissuto. Due mesi è stato il viaggio di lavoro più lungo di Yun, e non è una tragedia stare qualche settimana senza fare nulla." Hoseok borbottò.
Assottigliai lo sguardo non appena udii il nome della ragazza di Hoseok.
Lei era stata una delle cause che avevano prolungato quest'astinenza.
"C'è pur sempre questa!" Jimin esclamò agitando la mano a mezz'aria, alzai gli occhi al cielo.
"Perché dovrei masturbarmi quando ho la mia ragazza ogni notte al mio fianco?"
"Perché se tanto non lo fate e tu sei carico, è giusto che ti... svuoti. In qualche modo." Jimin parlò con tono divertito, a quanto pare tutta questa faccenda lo faceva ridere.
"Ma... un mese? Sul serio non avete trovato tempo per avere un po' di intimità?"
"Curioso che tu me lo chieda, dato che la tua ragazza è uno dei motivi."
"Yun? Cosa c'entra?"
· · • • • ✤ • • • · ·
Dopo quella volta in cui la signora Min aveva completamente distrutto l'atmosfera passionale ed erotica del momento, Yoongi quella sera volle fare un secondo tentativo.
Ma si era scordato che quella sera sarebbero usciti assieme ai loro amici, qualche giorno prima era stato il compleanno di Hoseok ma per un motivo o per un altro, non erano mai riusciti a festeggiare l'evento tutti insieme.
Quella sera invece incredibilmente erano tutti liberi dai propri impegni, tranne la ragazza di Hoseok che si trovava in viaggio di lavoro, e Jin, che li avrebbe raggiunti un paio di settimane dopo.
Il festeggiato aveva comunque riferito che con loro avrebbe ripetuto i festeggiamenti una volta tornati.
Quando Yoongi e Minhee tornarono a casa la castana era stremata; era tardi, e anche se il maggiore aveva cercato di ricreare il momento del pomeriggio, sfumato poi a causa della madre, Minhee si addormentò non appena toccò letto.
Le sere seguenti furono ripetitive, Yoongi tornava a casa tardi dal lavoro, e il più delle volte trovava Minhee già addormentata.
Il maschio non poteva nemmeno chiederle di aspettarlo sveglia, sapeva quanto studiasse il suo scricciolo, era rimasta indietro con alcuni esami ed era nervosa al riguardo.
Se Yoongi le avesse chiesto di riposarsi un po' il pomeriggio, di fare un sonnellino così da poterlo aspettare la sera in piedi Minhee avrebbe risposto negativamente, troppo tesa e influenzata dagli esami che avrebbe dovuto dare a breve.
La settimana dopo, finalmente arrivò il giorno di festa di Yoongi.
Il ragazzo quel giorno era stato previdente; aveva fatto sapere ai suoi amici che lui e Minhee dovevano andare da qualche parte e non sarebbero stati raggiungibili, stessa cosa la disse anche alla madre.
"Okay, per oggi metti da parte questi." Yoongi cominciò a dire, sollevò una pila di libri e la spostò.
Solo per fare scena, in realtà poteva lasciarli benissimo sul tavolo.
"Ma Yoon-"
"No. Niente ma. Settimana scorsa siamo stati interrotti, ma questa volta-"
"Meow! ~"
Yoongi si piegò immediatamente, afferrò il gatto con una mano sola e lo chiuse nel ripostiglio.
"Yoongi non puoi chiudere Wondu lì dentro!"
"Sì invece! Oggi non può interrompermi nessuno!" Il più alto ringhiò, ma Minhee andò di corsa ad aprire la porta dello stanzino e fece uscire il micio, che stava già miagolando disperato.
"Oppa sei cattivo con lui! Non puoi- COSA FAI?" Minhee urlò non appena Yoongi la sollevò e se la caricò in spalla.
"Ora tu vieni con me. E sarà meglio che il gatto resti fuori dalla nostra stanza."
A passo svelto e con Minhee caricata sulla propria spalla, Yoongi si diresse nella loro camera da letto.
Wondu li seguì ma il più grande fu veloce a richiudere subito la porta, lasciando così sia il gatto che il cane fuori.
L'attimo dopo, Minhee si trovava distesa sul letto e Yoongi era già sopra di lei, a baciarla e toccarla ovunque.
Questa volta Yoongi non si mosse lentamente come la settimana precedente, anzi fu velocissimo a sbottonarsi i jeans e ad abbassare i leggins alla sua dolce metà.
"Spero che tu sia già pronta." Yoongi grugnì eccitato, Minhee avvampò.
"Non mi... non mi tocchi prima?" La fanciulla sussurrò imbarazzata, abituata alle numerose avances e ai tanti preliminari che Yoongi le faceva prima di andare direttamente al sodo.
Quelle parole fecero calmare Yoongi, che in un attimo di lucidità coccolò un po' il suo scricciolo invece di possederla come in realtà aveva intenzione di fare.
Yoongi sfiorò leggermente l'intimità di Minhee, la toccò per sentire se fosse bagnata a sufficienza.
Era eccitato e voleva farlo, ma di certo non voleva far male alla sua piccoletta, voleva che lei fosse pronta per accoglierlo dentro di sé.
Yoongi sputò sul calore di Minhee e con le dita lubrificò maggiormente l'intimità della ragazza che incredula allargò gli occhi, sentì il suo viso prendere fuoco per il gesto appena compiuto dal fidanzato.
Non aveva mai fatto una cosa simile, solitamente Yoongi impiegava tutto il tempo a disposizione per accendere la passione tra loro due, non era mai stato un tipo che faceva le cose in fretta e furia, lui si gustava ogni secondo del rapporto.
Quella volta però il maschio non vedeva l'ora, aveva il brutto presentimento che qualcuno potesse interromperli di nuovo e quindi mandò a quel paese i convenevoli.
Minhee notò quanto fosse più rude il maggiore, la stretta che lui esercitava sulle sue cosce era decisa e pressante, le dita si muovevano frettolose e il volto del grigio, di solito sempre molto calmo e pacato, in quell'istante sembrava particolarmente agitato.
"Yoongino stai bene?"
Yoongi schiaffeggiò immediatamente l'interno coscia di Minhee, che squittì assieme alla sonora pacca.
"Non mi chiamare così proprio ora." Il maschio brontolò, scatenando una risatina da parte della ragazza.
Le dita tornarono a stimolare il punto sensibile di Minhee, la quale smise subito di ridere; la castana si mordicchiò il labbro inferiore, allargò le gambe, troppo presa dal piacere che stava avendo la meglio sulla sua ragione.
Ma nell'esatto momento in cui Yoongi inserì due delle sue lunghe e affusolate dita dentro la castana, il telefono di quest'ultima cominciò a squillare.
"E che cazzo lo sapevo!" Yoongi imprecò ma non cessò il movimento della sua mano anzi, lo velocizzò.
"Yoon-"
"Non rispondere! Anzi, fammelo spegnere!"
Yoongi allungò il braccio libero verso il comò, prima di rifiutare la chiamata però lesse il nome sullo schermo.
Si bloccò.
"è Yun."
"La mia unnie!" Minhee esultò felice, la migliore amica era in viaggio e non la vedeva da quasi tre settimane. Sapeva che però sarebbe dovuta tornare a Seoul a breve.
Di colpo tutta l'eccitazione di Yoongi si spense.
Vide quanto Minhee fosse contenta e soprattutto vide gli occhioni a cerbiatto che la fanciulla faceva sempre quando voleva intenerirlo per ottenere qualcosa.
Il grigio sospirò, lanciò il cellulare alla più bassa che lo prese al volo.
"Ringrazia che ti amo e che non sono un fidanzato egoista." Yoongi borbottò.
Ascoltò gran parte della conversazione delle ragazze, Yoongi aveva compreso che Yun fosse tornata a casa e quel pomeriggio Hoseok era a lavoro.
Non solo Yoongi dovette rimandare nuovamente il momento d'intimità che tanto voleva concedersi assieme a Minhee, ma dovette anche vedere la sua fidanzata sgusciare via dal letto per cambiarsi e correre per andare ad abbracciare la sua migliore amica.
"Oppa puoi portarmi a casa di Yu-"
"AH PURE?"
Minhee sussultò intimorita.
Yoongi non lo fece apposta, ma il tono di voce che usò fu parecchio alto e abbastanza spaventoso.
"Sì... sì ti porto a casa sua. Scusa scricciolo." Yoongi sussurrò subito dopo, consapevole che era stato lui stesso a dare modo a Minhee di rispondere alla bionda.
Mentalmente si diede dello stupido, se avesse rifiutato la chiamata e spento il cellulare a quest'ora lui e Minhee sarebbero già sotto le coperte.
Ma le due amiche non si vedevano da quasi un mese e non avrebbe mai potuto impedire alla sua piccoletta di vedere quella che per lei, era sempre stata una sorella maggiore.
|
|
Il viaggio in auto fu silenzioso.
Un silenzio molto disturbante.
Minhee continuava a lanciare occhiate guardinghe al fidanzato, il quale stava osservando la strada con un cipiglio corrucciato impresso sul volto.
Solo quando Yoongi fermò l'auto davanti alla casa di Hoseok e Yun, Minhee spezzò il silenzio.
"Mi farò perdonare." La castana borbottò, assediata dai sensi di colpa.
Yoongi sgranò gli occhi.
Non facevano l'amore da un po', le cause erano tante, gli impegni di entrambi, il lavoro di lui, gli studi di lei, le persone esterne che continuavano ad interromperli... ma di certo il grigio non voleva che Minhee si sentisse in colpa per una cosa simile.
Fino a prova contraria, nessun essere umano era morto senza fare sesso per un determinato periodo di tempo.
E Yoongi era sempre stato dotato di autocontrollo, anche se Minhee in questo lo metteva a dura prova.
"Non devi farti perdonare di nulla."
"Hai uno sguardo che uccide." Minhee borbottò imbronciata, Yoongi sorrise da tanto che era carina.
"È il mio solito sguardo scricciolo." Yoongi ridacchiò, ma Minhee ormai lo conosceva bene.
"Sei arrabbiato."
"Non posso dire di non esserlo... ma non con te."
"Sì invece, sei arrabbiato con me."
"Minhee, non sono arrabbiato con nessuno. Non vale la pena arrabbiarsi per così poco, ci sono cose molto più gravi e importanti per cui arrabbiarsi."
"La vita sessuale per una coppia è importante." Minhee esordì, ricevendo uno sguardo interrogativo da parte del più alto.
"Lo hai letto da qualche parte vero?" Yoongi tirò ad indovinare, sorrise quando Minhee annuì.
"Nella rivista che ho comprato qualche giorno fa."
Yoongi era piacevolmente sorpreso di scoprire che pure Minhee pensasse al sesso ogni tanto.
Aveva paura che lui fosse l'unico della coppia a pensarci.
"Ah quindi... a modo tuo, hai cercato di informarti?" Yoongi ammiccò, avvicinò il volto a quello della ragazza, sogghignò nel vedere le guance di Minhee diventare più scure.
"Ti prometto che riusciremo a ritrovare la nostra intimità." La più giovane mormorò un po' imbarazzata.
Quelle parole scaldarono il petto di Yoongi, che annuì e con uno scatto fulmineo scoccò un bacio sulle labbra della sua dolce metà.
· · • • • ✤ • • • · ·
Beh, la nostra intimità ancora non era arrivata.
Questo era successo due settimane fa.
Ovviamente anche settimana scorsa avevamo avuto alcuni problemi.
Una sera ero tornato a casa due ore prima.
Non avevo detto niente a Minhee, volevo farle una sorpresa.
Ecco, la sorpresa me l'aveva fatta lei perché rientrai in un appartamento completamente vuoto.
Non proprio vuoto se dovevo contare gli animali, ma l'unica umana che mi aspettavo di trovare, non c'era.
· · • • • ✤ • • • · ·
Yoongi quella sera era particolarmente euforico.
Aveva staccato dal lavoro un paio d'ore prima, ciò che doveva fare lo aveva finito alla svelta così da potersi concedere quelle due ore libere.
Due ore che non vedeva l'ora di trascorrere con il suo scricciolo.
Aprì la porta con un sorriso enorme stampato sul viso, il suo rientro anticipato sarebbe stata una bella sorpresa per Minhee.
Quel sorrisone scomparve però quando il grigio trovò l'appartamento immerso nel buio più fitto.
"Minhee?" Yoongi chiamò la ragazza, stranito da quella totale assenza di luce.
La accese e si diresse subito verso la loro camera, non voleva credere che la ragazza stesse dormendo.
Erano solo le 21.
Nel frattempo Wondu e Holly lo rincorrevano gioiosi, contenti che il loro papà fosse già tornato a casa.
Yoongi spalancò la porta, il letto era vuoto.
Il ragazzo arricciò il naso e con un sospiro, prese il telefono.
Aveva già capito che Minhee fosse uscita con le sue amiche, Yun era tornata da poco ed era certo che avessero organizzato una cenetta tra sole donne.
"Yoongi?"
"Sei uscita con le ragazze, vero?"
"Oh... wow, come fai a saperlo?"
Yoongi alzò gli occhi al cielo, ma tirò anche un sospiro di sollievo, almeno sapeva che Minhee si trovasse in buona compagnia.
Ma cosa più importante, la ragazza non si trovava con i suoi genitori.
Ogni volta che Minhee usciva con la madre di Yoongi, la castana tornava a casa con qualche foto del fidanzato da piccolo.
Quasi sempre, in queste foto il piccolo Yoongi era interamente nudo.
Non soddisfatta, la suocera le raccontava anche aneddoti particolari dell'infanzia del suo maschietto, aneddoti che successivamente Minhee riferiva a Yoongi.
Prendendolo in giro, ovviamente.
"Non sei a casa... ecco perché."
"Ma... sei già a casa? Sei uscito prima oggi?"
"No no, avevo... avevo telefonato al numero di casa per chiederti una cosa, ma non hai risposto quindi ho immaginato che fossi uscita." Yoongi si inventò sul momento, non voleva dire alla fanciulla che era rientrato a casa prima apposta per passare più tempo con lei.
L'avrebbe fatta sentire ancora più in colpa.
"Perché non mi hai chiamata subito al cellulare?"
"Ero sovrappensiero e... nella rubrica del mio telefono casa viene prima di Minhee." Yoongi mentì ancora, sperò che la più piccola abboccasse alla bugia raccontata in buona fede.
"Ma avevi memorizzato il mio numero con scricciolo, non con il mio nome."
Merda.
Yoongi imprecò dentro di sé, quando voleva la memoria della sua fidanzata era parecchio buona.
"Sì infatti volevo dire scricciolo... comincia con la S, è comunque in fondo alla rubrica." Yoongi trovò un'altra scusa sul momento.
"Sì, hai ragione." Minhee rispose dopo averci pensato un po'.
"Comunque tranquillo, tanto arriverò a casa prima di te. Abbiamo quasi finito di mangiare, siamo al dolce!"
Ne dubito...
Yoongi pensò guardandosi intorno.
"Fai con calma... e copriti per bene quando esci."
"Certo! Anche tu oppa, ti amo."
"Ti amo anch'io."
Yoongi riattaccò.
Abbassò lo sguardo, due paia di occhietti lo stavano fissando curiosi.
"Avete già mangiato, non guardatemi così."
Dopodiché Yoongi rifletté sul da farsi.
Non poteva farsi trovare già a casa, prima dell'arrivo di Minhee.
La castana lo avrebbe riempito ancora di domande ed era stato un miracolo che se la fosse scampata prima, al telefono.
"Okay... voi non fate le spie. Papà torna più tardi." Yoongi parlò a Holly e Wondu e dopo essersi rimesso il cappotto, uscì di nuovo.
· · • • • ✤ • • • · ·
"Eri venuto a casa mia quella sera." Jimin ricordò, annuii.
"Sembra proprio che tu non debba inzuppare il biscottino, hyung." Taehyung scherzò, mi limitai a guardarlo male.
"Se non sbaglio, settimana scorsa poi a Minhee era venuta la febbre giusto? È guarita proprio l'altro ieri." Hoseok borbottò, ricordandomi l'ennesimo motivo del perché non consumavo da quasi un mese.
· · • • • ✤ • • • · ·
"Mi spiace!" Minhee esclamò raffreddata, tirò su con il naso ma invano.
La castana dovette prendere un fazzoletto per soffiarselo.
Yoongi era pericolosamente silenzioso.
Ai piedi del letto, davanti alla sua piccoletta ammalata, stringeva fortemente nel palmo della mano il termometro appena utilizzato per misurare la febbre del suo scricciolo.
"Non mi guardare così!" Minhee fece il broncio, lo sguardo di Yoongi iniziava a farle paura.
"39... hai la febbre a 39!"
"Non l'ho mica presa apposta!"
"Sì invece! L'altra sera sei uscita con le tue amiche e ti sei messa proprio il giubbotto più leggero che hai! Che cazzo Minhee, siamo ai primi di marzo!"
"Non è leggero quel giubbotto! Quella sera faceva tanto freddo fuori, ma dentro il locale era caldo! Te l'ho già detto migliaia di volte!"
"Te lo avevo detto di coprirti per bene!"
"E io mi ero coperta per bene! Smettila di urlare sono malata!"
Yoongi fece un grosso respiro, chiuse gli occhi.
Doveva cercare di calmarsi, la sua fidanzata aveva la febbre alta e farla agitare avrebbe solamente peggiorato la situazione.
Non solo per lei, ma anche per lui.
"Scusa..." Minhee disse con un filo di voce, dopo un bel po' di silenzio.
La castana cominciò a singhiozzare, tremava e Yoongi non sapeva se stesse tremando per il freddo, o perché lui aveva appena alzato la voce.
Però sembrava che stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
L'unica cosa che Yoongi sapeva, era che sentì un colpo doloroso al cuore nel vedere in che condizioni si trovava la sua amata.
L'espressione dura e rigida che aveva avuto fino a quel momento si ammorbidì.
Era stato severo con lei, forse era nervoso per la serie di sventure che lo perseguitavano da settimane ma di sicuro non doveva sfogarsi sul suo adorato scricciolo.
Soprattutto ora che era debole e poco lucida.
Il grigio rimise nella sua scatola il termometro e si avvicinò a Minhee.
Strizzò ancora una volta il panno umido e lo mise sul volto della piccola per rinfrescarla.
"Stai giù, cerca di riposare." Yoongi le ordinò, un sorriso flebile fece capolino sulle labbra di Minhee, che lo ascoltò e si risistemò al centro del loro lettone.
Gli occhi di Minhee si ingrandirono quando Yoongi si chinò, le labbra di lui lasciarono un dolce bacio sulla guancia scottante di lei.
"Non voglio attaccarti la febbre..." La fanciulla mugolò con tono debole.
"Dormi." Yoongi le ordinò freddamente, Minhee non poté vedere il sorrisino che il fidanzato aveva sul volto quando questo uscì dalla loro stanza.
· · • • • ✤ • • • · ·
Minhee era guarita solo l'altro ieri ma Yoongi non l'aveva sfiorata, non si sarebbe mai permesso di provare a fare qualcosa con lei in quello stato.
"Sì... quindi, è poco meno di un mese che non passiamo un po' di tempo insieme, solo noi due." Yoongi rispose ad Hoseok.
"Prossima settimana sarà il tuo compleanno, vedrai, riuscirai a trombare." Jimin disse ma subito dopo scoppiò a ridere, e l'occhiata acida del più grande non solo aumentò la sua risata ma fece ridere anche gli altri due.
"Okay, il nostro compito sarà quello di ricreare l'atmosfera perfetta." Disse Taehyung.
"Possiamo badare a Wondu e Holly." Hoseok propose.
"Per carità, non importa ragazzi... non sono così disperato." Yoongi borbottò, ma i tre su questo ebbero qualcosa da ridire.
"E invece sembra proprio il contrario." Taehyung disse senza pensare, ricevette immediatamente un calcio allo stinco che lo fece piegare dal dolore.
"Anzi no, idea migliore! Vi regaliamo un fine settimana nella suite di uno degli hotel più lussuosi di Seoul!"
Yoongi inarcò un sopracciglio, per un attimo pensò che l'idea di Jimin non fosse così brutta, anzi...
"Non dovete fare nulla. Usciremo tutti a cena fuori insieme come sempre, e poi con Minhee me la vedrò io."
|
|
Trascorse qualche giorno, Yoongi aveva notato che Minhee ancora non avesse menzionato il suo compleanno.
Era strano.
Gli anni scorsi la castana annunciava l'arrivo del compleanno di Yoongi persino due mesi prima, era diventato ormai il suo evento preferito dopo il Natale.
L'amore che provava per il Natale non lo superava nessuno, nemmeno il suo fidanzato.
Mancavano pochi giorni al suo compleanno eppure Minhee ancora non aveva illustrato idee su come trascorrere la speciale giornata, comportamento insolito rispetto a quello tenuto dalla più bassa gli anni passati.
Quel sabato sera Yoongi e Minhee si rincontrarono con il loro gruppo di amici, Jin era andato in America ed era tornato quello stesso pomeriggio, e così si organizzarono per passare la serata insieme.
"Sai perché sono tornato prima? Proprio per te Min Yoongi!"
"Mi lusinghi così." Yoongi borbottò annoiato.
"Tra qualche giorno è il tuo compleanno... e ho già perso quello di Hobi, non potevo perdermi anche il tuo!" Jin esclamò con il suo alto tono di voce.
Yoongi si girò di scatto verso Minhee; pensava che la castana avesse sentito le parole di Jin e il grigio si aspettava una reazione da parte sua, ma la fanciulla non aveva sentito nulla, stava continuando a chiacchierare con le amiche come se niente fosse.
"Yoongi? Tutto bene?"
"Sì... sì. Tutto bene." Yoongi sospirò.
"A proposito... vuoi andare in un posto particolare? Avevi pensato a qualcosa?" Namjoon domandò, ignaro della conversazione che Yoongi aveva avuto con Hoseok, Jimin e Taehyung qualche giorno fa.
"Il signor Min Yoongi vuole fare attività extra culturale la sera del suo compleanno." Jimin scherzò, sguardi confusi si formarono sui visi di Namjoon e Jin.
"Jimin."
"Vuole svuotarsi le palle, le ha piene da un bel po'." Taehyung fu più diretto, ad Hoseok quasi andò di traverso la birra.
"No aspettate, non sto capendo-" La confusione sul viso di Jin aumentò, mentre un'espressione più consapevole si formò sul volto di Namjoon.
"Tae ma che cazzo!" Yoongi ringhiò spazientito.
Non era a disagio per l'argomento, i ragazzi quando erano soli parlavano di sesso e anche di tante altre cose molto più personali.
Yoongi si sentì a disagio perché il gruppo delle ragazze era proprio lì accanto, molto poco distanti da dove erano seduti loro.
"Tranquillo, non ha sentito." Jimin tentò di tranquillizzarlo e aveva ragione, Minhee pareva totalmente coinvolta dal discorso di Yun.
"Da un po' quanto?" Jungkook domandò incuriosito a Taehyung.
"Quasi un mese."
"Wow così tanto?"
Lo sguardo già sottile di Yoongi si affilò ancor di più.
Per lui Jungkook era l'ultima persona che avrebbe dovuto parlare.
"Non è così tanto ragazzi!" Hoseok ridacchiò.
"Possiamo cambiare argomento? Grazie." Yoongi soffiò seccato.
"Ma le cose con lei vanno bene?" Jin chiese a bassa voce, un po' preoccupato che la coppia avesse qualche screzio ma Yoongi si affrettò a rispondere.
"Vanno benissimo, solo che per una cosa o per un'altra, non riusciamo ad avere qualche momento per noi. Da soli. Ma per il resto va tutto bene."
Un sorriso malizioso poco a poco prese vita sulle labbra piene e rosee di Jin, il maggiore si avvicinò all'orecchio del grigio.
"Ve lo creiamo noi il momento."
"No, non voglio che voi facciate-"
"Lascia fare a noi."
|
|
"Scricciolo, domani mattina partiamo."
Minhee si girò verso Yoongi, inclinò il capo confusa.
"Partiamo? E dove andiamo?"
"È una sorpresa. Puoi non studiare per tre giorni vero? L'esame ce l'hai a fine mese e ti sei già portata avanti."
Minhee spalancò gli occhi.
Questa non ci voleva.
La ragazza pensò, scosse subito la testa facendo così corrucciare il suo fidanzato.
"Yoongi non posso... non sono così avanti come pensi, non posso permettermi di fermare lo studio per tre giorni consecutivi." Minhee disse con decisione, fu strano per Yoongi vedere il suo scricciolo così serio.
"Amore... l'altro ieri mi avevi detto che eri ad un buon punto."
"Mi sono sbagliata! Nei giorni in cui ho avuto la febbre non ho fatto nulla, e questo mi ha penalizzata."
"Minhee... dopodomani è il mio compleanno." Yoongi sospirò, non voleva essere diretto ma a quanto pare, non poteva fare altrimenti.
"Lo so."
"Oh davvero? Pensavo te ne fossi scordata."
A quel punto Minhee, offesa dalle parole di Yoongi perché mai e poi mai si sarebbe potuta dimenticare del suo compleanno, strinse fortemente le mani in due pugni, gonfiò le guance indispettita.
In un'altra occasione Yoongi l'avrebbe trovata adorabile, la sua Minhee quando si arrabbiava faceva tenerezza.
Ma in quel caso, il ragazzo dai capelli grigi tentò di mantenere un'espressione seria e fredda.
"Non possiamo partire così senza preavviso, anche se sono solo tre giorni!"
"Aspetta... sei incazzata?" Yoongi quasi rise in faccia alla sua piccoletta e questo la fece arrabbiare ancora di più.
"Non ridere! Guarda che mi sento offesa, come puoi anche solo pensare che io possa dimenticarmi del tuo compleanno?"
"Forse perché gli altri anni cominciavi a parlarne due mesi prima e me lo ricordavi ogni giorno con gioia, e quest'anno invece non lo hai mai menzionato!"
Minhee si morse il lato interno della guancia, un pochino spiazzata dalle parole di Yoongi.
Il grigio le aveva fatto inconsciamente capire che ci fosse rimasto male, come ogni anno si aspettava che lei esultasse per l'arrivo del suo compleanno e invece questa volta aveva fatto scena muta.
Minhee non poteva fargli sapere che lo avesse fatto apposta, la sorpresa sarebbe andata a quel paese.
Ma non voleva nemmeno che Yoongi pensasse che alla sua ragazza non fregasse niente di lui.
"Me lo ricordavo invece!" Minhee esclamò spazientita, si trovava visibilmente in difficoltà perché non sapeva cosa dirgli, non le piaceva affatto la piega che stava prendendo quella situazione.
"Okay!" Il grigio sbottò, totalmente inconsapevole dei pensieri della fanciulla.
"Ma non possiamo partire!" Minhee ribatté ancora, Yoongi storse il naso infastidito.
"Cazzo sono solo tre giorni Minhee... ma okay, fai come ti pare." A quel punto borbottò lui.
Non volendo allungare la discussione e farla diventare un litigio pesante, Yoongi fece dietrofront.
Ma siccome a Yoongi l'arrabbiatura non svanì, anzi continuò a bruciare dentro di sé come se il costante pensiero fosse il getto di benzina che alimentava tale furia, il grigio un paio d'ore dopo tornò all'attacco.
"Sai, se mi ami così tanto questo piccolo sacrificio per me potevi farlo."
Yoongi non riusciva a capire.
Non era mai stato egoista con Minhee, mai.
Aveva sempre dato alla ragazza la piena libertà di tutto, ogni cosa.
E per una volta che era lui a chiedere a lei di fare qualcosa...
Minhee sospirò.
Era stanca.
Aveva tentato di nascondere le sue reali intenzioni a tutti i costi, voleva rivelare a Yoongi il suo regalo di compleanno scoccata la mezzanotte, ma il lato rancoroso e cocciuto del fidanzato rendeva il tutto complicato e pesante.
"Oppa... io ti amo." Minhee piagnucolò, il faccino era triste e Yoongi percepì il suo cuore vibrare.
Il grigio avanzò verso di lei.
Minhee rimase seduta, non si mosse; ma seguì con occhio attento ogni movimento del fidanzato.
Yoongi piegò le ginocchia, il suo viso ora era all'altezza del suo.
"Ti amo anch'io... volevo solo passare un paio di giorni da solo con te, senza interruzioni o disturbi. I ragazzi come regalo di compleanno avevano prenotato un paio di giorni alle terme, solo per noi, non ci avrebbe disturbato nessuno..."
"Yoon-"
"Ma non puoi. Devi studiare... ho capito. Staremo qua, non è un problema. Dirò a Jin di cancellare la prenotazione." Yoongi non la fece finir di parlare, si rialzò e velocemente rimise distanza tra lui e la ragazza, che lo guardò con un cipiglio dipinto sul viso.
Che stupido.
Minhee pensò, alzò poi lo sguardo e vide che erano le 23.
Mancava un'ora alla mezzanotte.
Non sarebbe stato il nono giorno del mese, ma l'ottavo; ma per quel che aveva pensato lei, assieme all'aiuto delle ragazze, non poteva aspettare la mezzanotte del nove per dare il suo personale regalo a Yoongi.
E ne era sinceramente felice, avesse dovuto aspettare altre ventiquattr'ore la discussione con il fidanzato si sarebbe dilungata.
Minhee ricordò le parole di Yoongi, trovò davvero dolce il pensiero che avevano avuto i loro amici.
Ma lei aveva organizzato una cosa ben più grande e non avrebbero avuto il tempo di andare alle terme, anche se doveva ammettere che ci sarebbe andata volentieri.
Minhee si era fatta aiutare dalle ragazze, aveva chiesto loro di non dire nulla ai rispettivi fidanzati perché aveva paura che questi potessero rivelare a Yoongi ciò che lei aveva ideato.
Durante l'attesa per la mezzanotte, la ragazza prese il cellulare e scrisse a Yun, le disse che adesso poteva dire tutto a Hoseok.
Dopodiché si alzò e raggiunse Yoongi in camera.
"Che fai?" Minhee gli domandò mentre si sdraiò al suo fianco.
"Guardo un film." Il grigio rispose sempre con tono freddo, cercò di mantenere un'espressione seria, nonostante volesse allungare il braccio per abbracciare Minhee e avvicinare la sua figura a sé.
Minhee sospirò, si avvicinò a Yoongi e lui si irrigidì all'istante.
Qualche secondo dopo, la castana poggiò il mento sulla spalla del maggiore che sbuffò.
"Niente coccole stasera scricciolo, ti sei comportata male." Yoongi mormorò, cercò di resistere il più possibile, di non sorridere e di non stringere la più piccola tra le sue braccia.
"Perché dici che mi sono comportata male?"
"Perché ti sei comportata male."
"Che cosa ho fatto di male?"
"Minhee fai sul serio? Capisco che tu sia sempre in ansia per i tuoi esami, ma mi sarebbe piaciuto trascorrere un paio di giorni con te lontano da qui. È un mese ormai che non... non stiamo da soli." Yoongi sussurrò, non voleva essere diretto come Taehyung e dirle che era carico a mille, che aveva voglia di farlo con lei.
Yoongi poi guardò sullo schermo del pc che ore fossero; mancavano pochi minuti alla mezzanotte e pensò che fosse strano che Minhee si trovasse ancora sveglia.
Di solito, si addormentava abbastanza presto.
Per un attimo il grigio pensò di saltare addosso al suo scricciolo ma quel pensiero morì subito; non poteva lasciarsi andare con lei ora che stavano discutendo, sarebbe stato incoerente.
"Yoon-"
"Perché sei ancora sveglia? Non hai sonno?" Yoongi domandò a Minhee che velocemente cercò una scusa da rifilargli, ma era stanca quindi alla fine raccontò la verità.
Senza dirla tutta.
"Devo fare una cosa e devo aspettare la mezzanotte per farla."
"Cosa devi fare?"
"Non te lo posso dire." Ribatté immediatamente lei, Yoongi incuriosito alzò un sopracciglio.
"Ah, quindi mi stai nascondendo qualcosa?"
L'espressione di panico che apparve sul volto di Minhee, per il grigio fu esilarante.
La castana non era mai stata una brava bugiarda, forse era già un miracolo che avesse organizzato il regalo per Yoongi in gran segreto, ma se quest'ultimo la riempiva di domande o la metteva sotto pressione, Minhee entrava nel panico.
"No... no. No, cosa ti dovrei nascondere?" La più bassa borbottò accigliata, Yoongi quasi scoppiò a ridere.
"Hai detto per caso no?" Il maschio la prese in giro, già aveva perso la maschera di freddezza che aveva indossato fino a quel momento.
"Non mi prendere in gi-"
Minhee venne travolta dalla figura del più grande; la ragazza era distesa sulla sua schiena, Yoongi torreggiò sopra di lei, guardandola con occhi curiosi ma anche famelici.
"Scricciolo... cosa stai architettando?" Il ragazzo sussurrò, si chinò e lasciò un bacio umido sul collo di Minhee.
Minhee sentì il cuore battere all'impazzata, le sue guance si scaldarono e lentamente allargò le gambe per poter avvolgere il busto del fidanzato.
Non era solo Yoongi a portarsi dietro quel prurito insopportabile da giorni.
"Allora? Cosa mi nascondi?" Yoongi ammiccò maliziosamente, le sue labbra solleticarono la pelle sensibile della ragazza, che rabbrividì per la piacevole sensazione.
"Yoongi-"
Il maschio continuò a provocare la sua piccoletta, con i denti mordicchiò il lato del suo collo facendole il solletico.
Le mani nel frattempo si inoltrarono dentro la maglia di Minhee, le dita pizzicarono giocosamente la morbida carne.
"Qualsiasi cosa devi fare... la mezzanotte è già passata." Il grigio alzò il capo, con il mento indicò lo schermo del pc ancora acceso.
Minhee girò il viso, vide che era la mezzanotte e un minuto.
Yoongi l'aveva distratta, ma alla fine non era così tardi e a quel punto poteva rivelargli i suoi piani per i prossimi giorni.
Ma il più alto era stato cattivo e Minhee pensò bene di fargli uno scherzetto.
"YOONGINOOOOO AUGURIIIIII!!!!" Minhee sorrise allegramente, allargò le braccia per stringere il grigio ma lui prontamente si defilò.
"Minhee non mi far incazzare, è l'otto marzo. È domani il mio compleanno, e tu lo sai." Yoongi sibilò infastidito.
"Oh ma come, non è oggi? Ma io ho aspettato la mezzanotte apposta per farti gli auguri!"
"Scricciolo, mi stai prendendo per il culo vero?" Yoongi sorrise ma dentro di sé, per un attimo ebbe paura che non ci fosse alcuno scherzo.
"Ma io avevo anche preparato il regalo!"
"Minhee non siamo ancora al nove marzo." Yoongi sospirò.
Il maggiore si accigliò quando vide la castana porgergli davvero il regalo.
"Stai scherzando?"
"No. Non sto scherzando... aprilo."
"Ma non è oggi-"
"Oh cavolo Yoongi so che non è oggi il tuo compleanno! Aprilo e basta!" Minhee esclamò spazientita.
Yoongi la guardò con occhi spalancati, la sua ragazza raramente alzava la voce.
Il grigio tastò con tocco delicato il pacchetto, comprese subito che era una busta; quindi tolse con cautela il nastro e la carta regalo dorata.
Rimase con una busta bianca tra le mani.
"C'è un assegno dentro?"
"Non sei divertente." Minhee attese con le braccia incrociate al petto e un broncio stampato sul volto.
Yoongi non riuscì a non sorridere, si divertiva sempre troppo a farla arrabbiare.
Il sorriso però sparì non appena il grigio tirò fuori il contenuto della busta.
"Sono due biglietti... ITALY?"
"Sì. Roma precisamente." Minhee mormorò, un po' a disagio poiché aveva paura che Yoongi non apprezzasse il regalo.
"E non potevo darti questo regalo domani, perché partiamo oggi pomeriggio." Minhee continuò.
Yoongi aveva smesso di respirare.
Continuava a leggere le parole stampate su quei due biglietti aerei, erano autentici e non riusciva a credere che il suo scricciolo gli avesse regalato un viaggio per il suo compleanno.
"Ma-"
"Per il lavoro non ti devi preoccupare, sono riuscita ad ottenere per te un permesso di una settimana."
"Cosa? Come?" Yoongi domandò incredulo.
"Oh... beh, il tuo capo ha una cotta per Yun e... diciamo che lei lo ha ottenuto. Non dire nulla ad Hoseok." Minhee borbottò con le guance arrossate, un po' si vergognava per aver utilizzato la sua migliore amica in quel modo.
Anche se la stessa Yun l'aveva rassicurata più volte.
Yoongi azzerò la distanza tra lui e Minhee, avvolse la più piccola tra le braccia.
Non poteva crederci, si diede dello stupido non solo perché aveva pensato che Minhee non fosse disposta a perdere tre giorni di studi per lui, ma anche perché per un piccolissimo secondo aveva davvero creduto che la castana avesse dimenticato il suo compleanno.
"Che stupido che sono..."
"Sì, lo sei." Minhee borbottò offesa, Yoongi ridacchiò.
"Mettiti nei miei panni, l'anno scorso già a gennaio parlavi del mio compleanno!"
"Ti avevo detto che mi sarei fatta perdonare, non ricordi?"
Yoongi ricordò quando aveva accompagnato Minhee a casa di Yun e Hoseok, il giorno in cui la bionda era tornata a Seoul.
Quel pomeriggio aveva riprovato a fare l'amore con lei, l'arrivo della fidanzata di Hoseok li aveva interrotti.
E Minhee gli aveva promesso che avrebbero ritrovato la loro intimità... in Italia avrebbero avuto tutto il tempo per dedicarsi l'uno all'altra.
"Mh... quindi, Italia eh?"
"Yun mi ha aiutata anche con la prenotazione del volo e dell'hotel!" Minhee mormorò felicemente.
"Possiamo andare a comprare i Baci Perugina!"
"Tutti quelli che vuoi." Yoongi rise, aveva capito perché il suo scricciolo avesse scelto proprio l'Italia come meta.
"E poi possiamo..." Minhee tentennò, all'improvviso divenne timida.
"Possiamo?" Yoongi ripeté.
"Possiamo..." Minhee si guardò intorno, sembrava un po' agitata.
"Possiamo fare tutto quello che ti passa per la testa." Yoongi disse dolcemente, accarezzò i suoi capelli castani ma Minhee scosse negativamente il capo.
Quando poi vide gli occhi della castana posarsi sul letto accanto a loro, Yoongi capì.
"Non era questo che intendevo... ecco... tu volevi... insomma noi due è da un po' che... che non..."
"Che non facciamo sesso."
"YOONGI!" Minhee avvampò all'istante.
"Quindi non sono l'unico in astinenza... buono a sapersi." Yoongi sogghignò compiaciuto, si avvicinò di nuovo alla più bassa.
"Scricciolo... se hai tanta voglia basta chiedere." Yoongi sussurrò, afferrò Minhee per le spalle e la fece sdraiare sul letto una seconda volta.
Il ragazzo la raggiunse subito, la bocca di lui si attaccò prepotentemente su quella di lei, poi mosse le labbra per divorare quelle soffici di Minhee.
Yoongi si staccò, si avventò sul collo di Minhee e sorrise divertito, ripensando all'intensa settimana che lui e il suo scricciolo avevano davanti.
~ Angolo Autrice ~
Premetto che sono ancora in pausa, ma siccome oggi è il compleanno di Yoongi ci tenevo a scrivere qualcosa su di lui.
E anche se potevo scrivere una OS, mi ero messa in testa a tutti i costi di scrivere un extra di Smile.💛
Mi mancavano tanto Minhee e Yoongi, i loro due animaletti e tutto il pazzo gruppo di amici.
Anche se sono gli stessi personaggi che troviamo pure in Best friend in love e Happiness, fatto sta che mi mancava il mio scricciolo e quindi ecco un capitolo extra! 🥰
Spero vi sia piaciuto, devo ammettere che non avevo molte idee quindi ho optato per inventare un po' la mancata intimità tra Yoongi e Minhee, poi ritrovata.
In realtà mi sono anche un po' divertita a scrivere le varie interruzioni, anche se mi dispiaceva per Yoongi.🤣
Mi era mancato scrivere e aggiornare qui su wattpad, e mi manca tanto leggere i vostri commenti quindi mi aspetto di leggere qualche vostro pensiero riguardo questo capitolo.👀
Se vi è piaciuto (e se vi va) lasciate un voto! ⭐
✻ ═════ •❅• ═════ ✼
Ancora tanti auguri al protagonista maschile di questa storia! Tanti auguri Yoongi!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top