52 - La famiglia Min
Yoongi velocizzò il passo e Minhee, ancora in lacrime per aver detto addio a Nuvola, fu costretta ad aumentare il passo anche lei, dato che sembrava che il maggiore avesse incollato la propria mano alla sua.
La castana non sapeva dove il fidanzato la stesse portando; il grigio le aveva solo detto che l'avrebbe portata in un posto, senza specificare altro.
Nonostante la tristezza e il dolore che stava provando in quel momento, Minhee iniziò ad incuriosirsi, e poco dopo cominciò come suo solito a fare domande.
"È una sorpresa." Rispondeva lui, che internamente tirò un sospiro di sollievo quando finalmente entrambi raggiunsero il parcheggio dell'università.
Yoongi aprì la sua macchina e salì; Minhee inarcò un sopracciglio, la curiosità la stava assalendo ma alla fine non fece più alcuna domanda, e seguì il più grande sedendosi anche lei al lato del passeggero.
Appena seduta, Yoongi partì immediatamente, dando l'impressione di avere fretta.
"Yoon-"
"Forse ce la facciamo in tempo." Borbottò tra sé, aumentando così i dubbi della minore.
Mentre guidava, Yoongi con la coda dell'occhio lanciò una fugace sbirciata alla fidanzata; sorrise dolcemente, lieto di vedere che la bruna avesse smesso di piangere.
Per lui assistere ad una scena simile fu come ricevere una pugnalata dritta al cuore.
Le lacrime di Minhee erano la sua debolezza, il suo tallone d'Achille; ogni volta che vedeva il suo scricciolo piangere, Yoongi sentiva dentro di sé perdere enormi quantità di forze e energie, dando spazio allo sconforto e all'infelicità che rapidamente si impossessavano del suo corpo sovrastandolo, avendo così la meglio sulla ragione.
Giunti a destinazione, Yoongi parcheggiò il suo veicolo di fronte ad una palazzina avente non più di sei piani.
Egli scese, e Minhee fece lo stesso; quest'ultima si soffermò ad osservare l'ambiente circostante.
La ragazza cercò di capire se era mai stata in quella parte di città, ma ben presto constatò che questa era la prima volta che si recava in quel quartiere.
"Dove siamo?" Domandò a bassa voce, non sapendo se avrebbe potuto chiedere o no.
"A casa mia. Voglio farti conoscere una... persona."
Agli occhi di Minhee Yoongi non sembrò molto convinto quando pronunciò l'ultima parola.
Il grigio comprese lo sguardo confuso della più bassa, ma sapeva che tanto tra poco, la ragazza avrebbe capito di chi stesse parlando.
Afferrò nuovamente la sua mano e la condusse all'interno del palazzo.
Una lampadina si accese nella testa di Minhee; la realizzazione di quel che le era appena passato per la mente la spaventò, e impallidita e con gli occhi sgranati, puntò i piedi sul posto fermandosi, e bloccando così anche Yoongi.
"Ehi perché ti sei fe-"
"Non vorrai mica farmi conoscere uno dei tuoi genitori?" Domandò in preda al panico.
Yoongi inarcò un sopracciglio, domandandosi cosa ci fosse di così tanto terribile nel far conoscere i suoi genitori a Minhee.
D'altronde, i due si frequentavano già da qualche mese.
Ovviamente non era quella l'intenzione del più alto; mai e poi mai avrebbe portato Minhee da sua madre e suo padre senza dire nulla alla castana, era più che giusto avvertirla prima.
Ma non comprendeva il motivo di tanta paura, la fanciulla sembrava spaventata a morte al pensiero di incontrare i futuri suoceri.
"Perché la sola idea ti terrorizza?"
Minhee abbassò insicura lo sguardo; dopodiché cercò di guardare qualsiasi cosa si trovasse all'ingresso del palazzo, tutto pur di non incrociare gli occhi colmi di sospetto del fidanzato.
"Non hai intenzione di conoscere i miei genitori?" Yoongi azzardò a chiedere con tono nervoso, ma si calmò immediatamente non appena Minhee scosse la testa in segno di negazione.
"No no, non è per quello!" Ribatté, un lieve rossore si allargò lentamente sulle guance.
"Allora dove sarebbe il problema?" Il grigio insistette.
Anche se credeva pure lui che non fosse il momento giusto per presentarla ai suoi, era curioso di scoprire cosa ne pensava la minore al riguardo.
Ogni giorno faticava a comprendere i pensieri della più piccola, faceva del suo meglio ma qualche volta gli risultava difficile interpretare le intenzioni, le gesta e le parole del suo amato scricciolo.
La adorava comunque, anche se a volte si comportava in maniera incomprensibile.
Minhee, totalmente a disagio e imbarazzata, tentennò un po' prima di rispondere.
Sapeva che se avesse detto a Yoongi come la pensava, lui avrebbe pensato che fosse esagerata.
"Minhee sbrigati, non c'è più tanto tempo." Borbottò lui, mentre controllava che ore fossero.
La castana non capiva perché avesse tutta questa fretta, ma alla fine si decise a dare vita ai propri pensieri.
Fu come strappare un cerotto.
"Non è che non voglia conoscere i tuoi genitori ma... ecco... voglio lasciar loro una bella impressione di me. Voglio essere preparata e vestita per bene quando li incontrerò, e adesso non sono vestita per bene. Non sono nemmeno truccata! E non sono assolutamente pronta!"
Alle parole di Minhee, Yoongi sollevò un sopracciglio; osservò attentamente gli indumenti della ragazza.
Quel pomeriggio la castana aveva indossato una semplice felpa azzurra, un paio di jeans celesti chiari, ai piedi aveva un paio di anfibi neri, e sopra i vestiti aveva il suo immancabile cappotto rosso.
Era un semplice outfit che la ragazza usava tutti i giorni, il grigio non capì ancora dove fosse il problema.
"Ecco, ora penserai che sono paranoica..."
Yoongi sogghignò divertito, e cominciò a dirigersi verso l'ascensore, facendo cenno a Minhee di seguirlo.
"Sì, sei paranoica." Disse, mentre le porte dell'ascensore si aprirono.
La bruna sporse un poco in fuori il labbro inferiore; gli angoli della bocca erano leggermente abbassati, e le sopracciglia crucciate.
I due entrarono nell'ascensore, e Yoongi, vedendo Minhee con la testa perennemente china, portò la mano ai suoi morbidi e setosi capelli color cioccolato e glieli scompigliò dolcemente.
"Sei uno scricciolo paranoico, ma tanto carino."
Quelle parole fecero arrossire a dismisura la più bassa, che rialzò il capo, e posò con incertezza gli occhi sulla figura di Yoongi.
"Sai... piaceresti comunque ai miei. Non c'è bisogno che tu ti vesta bene, o che il tuo viso sia pieno di trucco per fare colpo. Devi essere solo te stessa, ti adoreranno."
Minhee sorrise; il suo stato d'animo, dapprima ridotto ad un fascio di nervi e tensione, adesso poco a poco si stava calmando.
Quest'ultima allungò timidamente la manina, e afferrò quella di Yoongi, che rispose subito stringendola e facendo intrecciare le dita tra loro.
"Grazie oppa." Sussurrò la giovane.
'Paranoica.' Pensò il grigio, trovando però divertente l'esagerata paranoia della ragazza.
"E comunque, non voglio farti conoscere i miei oggi. Sono a lavoro, ma dobbiamo fare presto perché torneranno tra un'ora e mezzo." Yoongi la informò.
"Dobbiamo fare presto per cosa?" Domandò Minhee nel frattempo che usciva dall'ascensore.
Neanche il tempo di fermarsi di fronte al portone di casa Min, che un forte abbaiare riecheggiò per tutto il piano.
La ragazza inclinò leggermente il capo di lato, quando realizzò che proprio dietro quella porta si trovasse un cane estremamente rumoroso.
"La domanda giusta è: dobbiamo fare presto per chi?" La corresse il grigio, che infilò la chiave nella toppa della serratura.
"E la risposta si nasconde proprio dietro questa porta." Aggiunse subito dopo.
Appena Yoongi la aprì, una creaturina pelosa e marroncina schizzò fuori alla velocità della luce.
Gli occhi di Minhee si illuminarono completamente, alla vista di quell'adorabile barboncino pieno di riccioli.
"Quanto è carinooooooo!!!!" Esclamò emozionata la minore.
'Lo sapevo.' Yoongi disse dentro di sé, sicuro che Holly sarebbe riuscito ad alzare il triste umore di Minhee.
I due entrarono, e il cagnolino continuava ad abbaiare contento per aver rivisto il suo padrone dopo giorni.
Correva di qua e di là, in preda alla totale euforia; guizzava da un lato all'altro della casa, andando poi attorno alle gambe di Yoongi, e girandogli in cerchio come se fosse una trottola.
"Holly calmati! Fa sempre così quando è tanto contento." Spiegò il ragazzo a Minhee, che guardava il cucciolo con occhi pieni di adorazione.
Yoongi si chinò e cominciò ad accarezzare il barboncino; la mano affondò in quel pelo formato da morbidi riccioli, e la castana fissò in silenzio, desiderosa di toccare quel cagnolino tanto tenero.
"Posso?" Domandò lei con voce timida.
"Devi." Ridacchiò Yoongi, che si alzò per permettere a Minhee di coccolare Holly.
Quest'ultimo, grazie al tocco del suo padrone si era calmato, ma appena vide Minhee seduta sul pavimento, partì di nuovo alla riscossa, e cominciò a fare le feste alla nuova amica.
"È parecchio socievole." Commentò Yoongi, mentre si dirigeva verso il frigo per prendere qualcosa da bere.
Minhee sorrise, Holly era salito sul suo grembo e continuando a scodinzolare si era avvicinato al viso della giovane per leccarlo.
La bruna scoppiò a ridere, si era innamorata all'istante di quel cucciolo tanto gioioso e giocherellone.
"Non mi hai mai detto di avere un cane!"
"Ah no?"
Yoongi tornò con un brick di succo di frutta, lo porse a Minhee, che lo accettò più che volentieri.
"Forse non ne ho mai avuto l'occasione."
"Devi aspettare l'occasione giusta per dirmi che hai un cane?" Chiese Minhee confusa.
"Hai ragione, scusa. È un maschio comunque eh, non cercare di cambiargli il sesso." Scherzò il grigio.
Ma quelle parole, anche se erano state pronunciate per scherzo, smorzarono l'entusiasmo di Minhee.
Le mancava già quel micione che aveva nutrito e coccolato per mesi; sapeva che sarebbe stato difficile non vederlo più d'ora in poi, e al pensiero di Nuvola la castana ritornò triste.
"Ah cavolo... che imbecille che sono."
Yoongi ragionò ad alta voce, sentendosi in colpa per aver involontariamente abbassato di colpo l'umore alla fidanzata.
Si avvicinò a Minhee, e una volta arrivato davanti a lei si fermò; si piegò sulle ginocchia per poterla vedere meglio in viso, dato che la più bassa si trovava ancora seduta sul pavimento, con Holly che intanto le faceva le feste.
"Scricciolo, non pensare a Nuvola. Dovresti essere felice di sapere che quel gatto ha una casa, e una padrona che lo ama e gli dà da mangiare ogni giorno. Non è bello sapere che trascorre la notte in un posto caldo, invece che fuori al freddo?"
Minhee debolmente annuì, consapevole che per Nuvola fosse sicuramente meglio passare la notte al riparo, dato che si trovavano ancora in inverno inoltrato e le notti potevano risultare parecchio fredde e gelide per un povero gatto randagio.
"Sì, sono contenta che abbia una casa dove poter stare." Sussurrò incerta.
Abbassò lo sguardo, ma incontrò subito due sfere scure che la stavano osservando con curiosità; Minhee sorrise, intenerita dal cagnolino che ancora stava occupando il suo grembo.
"Ha il pelo così ricciolino!" Commentò poi, tastando quel pelo marroncino tendente al caramello.
"Holly, questa signorina è triste. È tuo compito distrarla e farla sorridere, okay?"
Holly abbaiò in risposta, facendo ridere la giovane coppia.
Yoongi continuò.
"La signorina ha un bellissimo sorriso, te ne innamorerai anche tu non appena lo vedrai." Sussurrò al cucciolo.
Minhee avvampò, ma non poté fare a meno di sorridere di fronte alla tanta dolcezza del fidanzato.
Non pensava che Yoongi potesse essere così dolce e romantico; ricordava come fosse burbero e serio all'inizio, addirittura credeva che lo spettro di un anziano fosse contenuto al suo interno, e che avesse posseduto un corpo troppo giovane per la sua età.
Minhee era felice di vedere che con il tempo Yoongi era cambiato; era diventato più dolce, più sorridente, più spiritoso.
La castana non voleva prendersene il merito, ma pensava che la causa dietro questo cambiamento fosse lei.
"Dimmi un po'... perché hai pulito il nostro bagno ieri?" Ridacchiò il grigio.
Egli si era appoggiato al bancone della cucina, le braccia incrociate al petto mentre osservava divertito Minhee ancora seduta sul pavimento, con Holly che la leccava ovunque.
"Perché era orribile." Rispose senza mezzi termini la castana.
"Ti avevo avvertita." Ribatté il grigio alzando le spalle, ma Minhee insistette giudicando quel bagno completamente inagibile a causa dello sporco e del disordine.
Holly abbaiò ancora prima di scendere dalle gambe di Minhee, per poi correre verso il lungo corridoio che portava alle camere da letto.
"Dove sta andando?" Domandò la bruna incuriosita, ma totalmente rapita dalla tenerezza del cucciolo.
"Penso voglia farti vedere i suoi giochi."
Yoongi si avvicinò alla figura della minore, e raccolse il suo cappotto per posarlo sull'appendiabiti.
"Se non vuoi conoscere i miei però, tempo mezz'ora e ce ne dobbiamo andare." La informò il maggiore, e la fidanzata annuì.
Con quelle zampette corte ma veloci, Holly tornò di corsa dal padrone e la nuova signorina per lui tanto simpatica; gettò ai piedi di Minhee una pallina arancione che suonava appena la si premeva, dopodiché fece qualche passo indietro, in attesa che la castana giocasse assieme a lui.
"È adorabile!!! È così carino, non posso credere che tu me lo abbia fatto conoscere solo ora!" Esclamò Minhee.
Ella cercò di usare un tono di rimprovero, ma con Holly che aspettava di giocare con lei non ci riuscì; in quel momento Yoongi passò in secondo piano, adesso la priorità per la fanciulla era giocare con il barboncino.
Quindi Minhee iniziò a lanciare la pallina; Holly con superba maestria la riprese al volo, e trotterellò felice dalla ragazza con la pallina in bocca.
Minhee sorrise, e rilanciò altre due, tre volte quella pallina dal colore sgargiante; ad un certo punto, Holly si diresse nuovamente verso il corridoio, lasciando la pallina al centro della sala.
"Sta andando a prendere un altro gioco." Disse Yoongi, ormai conosceva bene le abitudini del piccolo.
Il più alto si avvicinò a Minhee e la abbracciò da dietro; aumentò la stretta, avvolgendo amorevolmente la figura della ragazza e attirandola maggiormente a sé.
Le stampò un bacio sulla guancia, seguito subito dopo da un altro.
Minhee sorrise, il cuore di lei batté più velocemente a causa di quelle attenzioni così dolci da parte di Yoongi.
Holly ritornò più carico che mai; tra i denti questa volta reggeva un piccolo peluche a forma di osso, anch'esso suonava appena premevi al centro.
"Awww è carinissimo!!!" Esclamò innamorata Minhee.
Lo sguardo di Yoongi si posò su Holly, dopodiché si trasferì sul visetto della ragazza; pensò che fosse difficile decidere quale delle due creature fosse la più carina.
Minhee afferrò l'osso verde a pois gialli e lo premette, colmando l'appartamento con quel suono rumoroso e disturbante.
Holly iniziò ad abbaiare, sempre più in preda alla contentezza; ma i due inarcarono un sopracciglio quando videro il cagnolino correre verso la porta e abbaiare contro di essa.
Yoongi capì subito che stava arrivando qualcuno, Holly faceva sempre così quando percepiva un essere umano nelle vicinanze.
Il grigio controllò che ore fossero dall'orologio situato sulla parete del salotto, e constatò che fosse troppo presto per l'arrivo dei suoi genitori, a quell'ora sarebbero dovuti essere ancora a lavoro.
Ma appena riconobbe la voce del padre che da fuori chiedeva a Holly di calmarsi, si rimangiò tutto.
Deglutì ansioso, e si girò verso Minhee, notando quanto fosse divenuta pallida nel frattempo.
Gli occhioni a cerbiatto che tanto adorava erano spalancati, come se la ragazza avesse appena visto un fantasma.
"Andrà bene Minhee, ti adoreranno."
"Tu avevi detto che-"
"So cos'avevo detto, ma sono in antici-"
Nemmeno il tempo di finir di pronunciare la parola, che il portone si aprì; i genitori di Yoongi fecero il loro ingresso nell'appartamento, e si bloccarono sorpresi non appena videro il figlio di fronte a loro.
In sottofondo, si udivano solo i versi di Holly, che immensamente felice per essere circondato da così tante persone che gli volevano bene, continuava ad abbaiare e saltellare senza mai fermarsi.
"Yoongi? Che ci fai qui?" Domandò il signor Min.
"Ci abito." Rispose con nonchalance lui.
I signori Min posarono la loro attenzione sulla piccola ragazza che stava inutilmente tentando di nascondersi dietro la schiena di Yoongi.
Il grigio si schiarì la gola.
"Siete tornati presto." Commentò, cercando di rubare la loro attenzione e riporla su sé stesso, per allontanarla da una spaventatissima e molto impreparata Minhee.
Il signor Min alzò un sopracciglio; Yoongi sapeva che quando faceva così, significava che voleva ottenere risposte il prima possibile.
Il grigio sospirò; con la mano afferrò delicatamente il braccio di Minhee, portandola così davanti a sé.
"Volevo farle conoscere Holly." Spiegò.
"E... lei è la mia ragazza." Aggiunse subito dopo, posando le mani sulle spalle tremanti di Minhee.
Minhee accennò un timido sorriso, non sapeva come comportarsi né cosa fare in quella situazione; non era per nulla pronta a conoscere i genitori di Yoongi, ma era stato inevitabile.
Non ne fece una colpa al fidanzato, aveva compreso che i signori Min fossero tornati a casa prima del previsto.
"Sono Kang Minhee, piacere di conoscervi signore e signora." Pronunciò imbarazzata.
Si inchinò lievemente e si rialzò subito, incontrando gli sguardi curiosi dei futuri suoceri.
Agli occhi di Minhee i genitori di Yoongi sembrarono due persone eleganti e serie.
Ma appena la madre del suo ragazzo aprì bocca, la castana si dovette ricredere.
"AAAAAAHHHH IL MIO YOONGINO HA LA FIDANZATA!!!"
Minhee sgranò gli occhi, rimase un po' intimorita dalla facilità con cui la signora Min aveva appena perso la sua iniziale compostezza.
Quest'ultima si avvicinò alla castana, e afferrò le sue manine racchiudendole tra le proprie.
"È un piacere conoscerti cara, è la prima volta che Yoongi ci porta una ragazza a casa!"
"Veramente volevo farle conoscere solo Holly." Borbottò il grigio, ma sua madre non lo considerò per nulla.
"Sei bellissima! Non è bellissima caro? Sei proprio bella, sembri una bambola!" La signora si complimentò con Minhee, che pienamente arrossìta e ancora un po' a disagio ringraziò la donna.
"Voi cenate qua stasera vero? Cenate con noi?"
"Mamma-"
"Mi metto subito ai fornelli! Minhee, mangi tutto vero? O sei allergica a qualcosa? C'è qualche cibo che devo evitare?"
Yoongi emise un pesante sospiro; si grattò il retro della nuca, sentendosi un po' in imbarazzo per la reazione eccessivamente esuberante di sua madre.
"Sì, mangio tutto." Rispose Minhee.
Non era vero; c'erano dei cibi che la ragazza non mangiava perché non le piacevano, ma non voleva fare brutta figura con i genitori di Yoongi.
Sperò solo di non essere così sfortunata, ritrovando quei determinati cibi nelle pietanze che la signora avrebbe cucinato a breve.
Quando i due si recarono in camera per togliersi i vestiti da lavoro e mettersi qualcosa di più comodo per stare in casa, Yoongi non perse tempo nel scusarsi con Minhee.
"Tranquillo, tua madre sembra molto simpatica." Rispose la castana.
Non commentò il padre, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
La fanciulla sperava di non avergli dato una cattiva impressione, ma di una cosa era certa: la signora Min già la adorava, e per questo ne era davvero sollevata.
Mentre i due aspettavano, Minhee si rimise a giocare con Holly.
"Ti va bene restare a cena qua?" Domandò pensieroso il grigio, ma la bruna annuì sorridendogli.
Anche Yoongi sorrise, e velocemente premette le sue labbra sopra quelle della ragazza.
Le dette un rapido bacio ma si staccò in men di un secondo, poiché aveva il timore che sua madre li potesse vedere e che si mettesse ad urlare di nuovo dalla troppa contentezza.
"Yoongi?"
"Mh?"
"Posso chiamarti anch'io Yoongino?"
Il ragazzo storse il naso appena udì il nomignolo con cui lo chiamava sempre la madre.
"No."
"Perché no?"
"Perché no."
"Ma perché?"
"Scricciolo, ti ho detto no."
"Ma a me piace."
"A me no."
"Non mi interessa, ti chiamerò comunque Yoongino."
Il ragazzo sbuffò; si era dimenticato che Minhee era quel tipo di persona che faceva tutto di testa sua.
Quando si conobbero ebbero una conversazione simile, perché all'inizio lei lo voleva chiamare oppa, e anche se Yoongi le ripeteva di no, alla fine Minhee lo chiamò lo stesso in quel modo.
"Non ci provare." La avvertì il maggiore, ma Minhee non gli prestò alcuna attenzione dato che i genitori del grigio si erano ricongiunti a loro.
La mamma si mise subito a lavoro, e cominciò a togliere in modo frenetico gli ingredienti dal frigo, mentre il padre si sistemò sulla sua poltrona, cercando di riposarsi un po' e far scivolare via la stanchezza che lo aveva interamente assorbito quel giorno.
"Vuole una mano?" Minhee domandò, e la signora Min guardò la minore con gli occhi a forma di cuore.
"Sei davvero molto gentile, ma sei mia ospite. Siediti qua, parliamo un po'."
Minhee si sedette di fronte a lei, e Yoongi la seguì, sedendosi al suo fianco.
Il ragazzo voleva accertarsi che la madre non raccontasse qualche episodio imbarazzante che aveva come protagonista il grigio da piccolo.
"Come vi siete conosciuti?" Yoongi alzò gli occhi al cielo, consapevole che la madre avrebbe iniziato con le tante domande.
"Minhee frequenta la mia stessa università." Sospirò il ragazzo.
La donna osservò accuratamente il volto della giovane; le sorrise dolcemente, trovava la fidanzatina di suo figlio estremamente carina.
"Sei così carina!!!" Esclamò ad un certo punto.
Minhee avvampò; sentì il suo viso scaldarsi, ben presto divenne rosso come un pomodoro.
La castana non era abituata a stare al centro dell'attenzione, e soprattutto a ricevere così tanti complimenti tutti assieme.
"Grazie." Sussurrò con un filo di voce.
La più bassa sorrise alla futura suocera, e quest'ultima si sciolse in un attimo.
"Sei più piccola di Yoongi però?"
"Di due anni." Rispose Minhee, e la mamma annuì, pensando dentro di sé che la ragazza dimostrasse molti meno anni di quel che aveva realmente.
"E da quanto state insieme?"
"Mamma!"
"Cosa c'è? Sono curiosa! Perché non vai da tuo padre?"
Yoongi solcò le sopracciglia; si voltò dando una veloce occhiata al padre, che nel frattempo si era assopito sulla poltrona.
Voleva chiedergli aiuto, ma decise di lasciarlo riposare, dato che sembrava molto stanco.
"Stiamo insieme da quasi un mese mamma. Ma ci frequentavamo già da ottobre." Yoongi rispose al posto di Minhee, evitando di scendere nei dettagli.
"Quindi... vi siete messi insieme alla fine di dicembre?"
"Precisamente l'ultimo dell'anno." Replicò il grigio.
"Oh ma è tutto così romantico!" Mormorò la signora Min, sempre più in preda all'esaltazione totale.
Yoongi inarcò un sopracciglio; aveva sempre pensato che sua mamma fosse matta, ma non così tanto.
"In che modo vi siete conosciuti?" Domandò, desiderosa di sapere com'era nato l'amore tra i due giovani.
Yoongi voleva mettersi le mani tra i capelli, e sparire immediatamente da lì.
Il fatto era che non aveva nessun problema nel presentare Minhee ai suoi genitori; era certo che la castana li avrebbe conquistati, ma la verità era un'altra.
Era il contrario, non voleva presentare i genitori a Minhee, perché sapeva che sua madre avrebbe reagito in quel modo.
Ma ormai era troppo tardi, e si mise comodo, pronto a sorbirsi le numerose domande che la donna avrebbe posto alla più piccola.
Ma non aveva preso in considerazione l'idea che la sua dolce metà, avrebbe assecondato l'entusiasmo di sua mamma.
"Fin dalla prima volta che l'ho visto mi è piaciuto subito, quindi l'ho corteggiato!" Sorrise Minhee, pienamente orgogliosa delle sue gesta per far cadere Yoongi ai suoi piedi.
Il maggiore corrugò le sopracciglia; lanciò uno sguardo dubbioso alla bruna, ma decise di mantenere il silenzio, volendo vedere cos'altro avrebbe detto la minore.
"Oddio, lo hai corteggiato tu?!"
La mamma di Yoongi era rimasta incredula dalle parole della ragazza, ma questa non si fermò, e continuò a raccontare.
"Gli ho anche regalato dei fiori! E avevano tutti dei significati belli e importanti!"
Adesso la signora Min si era trasformata in un brodo di giuggiole.
Era sempre più innamorata della sua futura nuora, già la considerava come una seconda figlia.
"Non posso credere che tu abbia regalato dei fiori al mio Yoongino!" Sorrise la più grande, gli occhi brillavano come due luminose stelle.
"Mamma!"
"Stai zitto! Ti fai regalare i fiori da questa signorina? Tu dovevi corteggiare lei, non il contrario!" Lo rimproverò urlando, e Minhee rimase un attimo destabilizzata da questo repentino cambio d'umore.
"Io all'inizio non piacevo a lui, quindi dovevo conquistarlo." Puntualizzò la castana, spiegando come mai fosse lei a regalare i fiori a Yoongi e non viceversa.
"Come faceva a non piacerti questo pasticcino??? Che ti dice il cervello?"
Il tono elevato della madre di Yoongi destò il marito, che si chiese dentro di sé cosa la moglie avesse tanto da urlare.
"Che succede cara?"
"Succede che tuo figlio non sa come trattare una donna!"
"No no! Yoongi è dolcissimo con me! È un fidanzato perfetto!" Minhee si affrettò a difendere il grigio, non voleva farlo assolutamente passare per un ragazzo freddo.
"Per il nostro primo appuntamento mi ha portata in una pasticce-"
La mano di Yoongi si posò sulla bocca di Minhee, fermando ciò che stava per dire.
"Parli troppo, scricciolo."
"E per tua informazione mamma, anche se non sono affari tuoi, ci tengo a dire che Minhee mi è piaciuta fin da subito."
Ciò che disse il ragazzo calmò all'istante sua madre, che si rilassò immediatamente, e tornò ad essere la donna tanto gentile e simpatica che aveva accolto Minhee a braccia aperte.
Si tenne impegnata tagliando le verdure, e canticchiando armoniosamente.
"Sì, è bipolare." Sussurrò Yoongi all'orecchio della più bassa.
Tolse la mano dalla bocca di Minhee.
"È simpatica però." Sussurrò in risposta lei.
"Davvero ti sono piaciuta subito?"
"Che domande fai? Anche se non ti conoscevo bene, ti trovavo buffa... altrimenti ti avrei allontanata subito."
"Io pensavo che tu mi trovassi fastidiosa..."
"Sì tesoro, lo eri. Fastidiosa e appiccicosa. E assillante. Ma eri anche carina e divertente. Non eri noiosa né banale, e per me le ragazze al giorno d'oggi sono tutte fatte con lo stampino." Ribatté Yoongi.
Minhee arricciò il naso e aguzzò un po' infastidita gli occhi, non appena udì tutti quegli aggettivi non tanto carini che il fidanzato le aveva appena rivolto, anche se quelle parole erano seguite da altrettanti complimenti.
"Però anche tu non eri tanto simpatico all'inizio." Borbottò imbronciata la castana, ricordando quando i due si parlarono in biblioteca, e lui finse di non ricordarsi di lei.
"Sono così con le persone che non conosco." Fece spallucce il più alto, successivamente accarezzò con dolcezza i capelli della più bassa.
"Ma tu non ti sei mai arresa con me scricciolo."
I due si sorrisero, dimenticandosi completamente della signora Min, che in quel momento li stava fissando con sguardo sognante, mentre affettava una zucchina.
"Siete così belli!" Esclamò improvvisamente, facendo prendere ad entrambi un colpo.
Ma ciò che disse dopo, trasformò Minhee in un blocco di ghiaccio.
"Non vedo l'ora di conoscere i tuoi genitori Minhee! Magari una volta potremmo cenare tutti insieme!"
Appena la madre di Yoongi pronunciò la parola genitori, il grigio iniziò istantaneamente a fare cenni, gesti e smorfie strane alle spalle della sua ragazza, ma la donna non ne capì il motivo.
"Perché ti muovi come una foca asmatica Yoongi?"
"Oh santo cielo." Imprecò lui, sospirando.
"Che c'è? Cosa ho detto di male?"
"Mamma-"
La mano di Minhee si posò sopra quella di Yoongi; il maggiore a quel contatto si ammutolì, comprese che la castana voleva rispondere.
"Tranquillo, non fa niente." Sussurrò la minore.
Non poteva negare che quelle parole le avessero fatto male; d'un tratto, quel che le disse la signora Min le ricordò che lei non era una persona comune, che non viveva una situazione normale come tutte le ragazze della sua età.
Eppure, era lieta e grata che la madre di Yoongi l'avesse appena trattata come tale.
Minhee alzò leggermente il capo, e regalò un dolce sorriso alla signora.
"Mi spiace, ma mio padre non c'è più, e mia madre... è molto impegnata. Lei vive in un'altra città e non potrebbe venire-"
"Tranquilla tesoro, lo capisco. Scusami se sono stata invadente. Tu però ricorda che puoi venire qua tutte le volte che desideri, sarai sempre la benvenuta." Disse subito la donna, sentendosi in colpa non appena scoprì che il padre della ragazza non ci fosse più.
La signora Min ora aveva capito come mai suo figlio muovesse le braccia in quel modo così evidente e agitato; Yoongi voleva avvertirla, ma la donna non aveva compreso in tempo.
Smise immediatamente di fare domande personali alla più piccola; dall'espressione triste che quest'ultima aveva assunto, capì che la sua situazione familiare non era affatto facile.
L'atmosfera che li circondò divenne di colpo pesante, quasi irrespirabile; Yoongi decise di smorzare la tensione, portando Holly a fare un giro fuori.
"Portiamo Holly fuori."
La mamma annuì, il padre invece non rispose, poiché si era nuovamente addormentato.
I due giovani indossarono i loro cappotti, e dopo aver messo il guinzaglio a Holly, uscirono dall'appartamento.
La coppia non si scambiò nemmeno una parola, il silenzio regnava sovrano all'interno dell'ascensore che li stava trasportando con velocità al piano terra.
Holly nel frattempo era emozionato e fortemente allegro; era sempre contento di fare la sua passeggiatina quotidiana all'aria aperta.
Difatti appena le porte dell'ascensore si aprirono, il cagnolino corse fuori, fregandosene totalmente della presenza del guinzaglio.
"Piano Holly!" Lo rimproverò Yoongi, ma comunque lo assecondò andandogli dietro, e aprendo subito il portone per farlo uscire dalla palazzina.
I tre si recarono al piccolo giardinetto situato proprio di fronte al palazzo.
Holly ne approfittò per fare prima di tutto i suoi bisogni, dopodiché cominciò ad annusare in giro, ed esplorare l'ambiente verde che lo circondava.
"Mi dispiace per prima."
Yoongi cominciò la conversazione, stanco di quel silenzio così insolito, dato che quando si trovava con Minhee i momenti silenziosi per lui erano così rari da poterli contare sulle dita di una mano.
"Non devi, tua mamma non lo ha fatto apposta. Lei non ne sapeva nulla, si è comportata normalmente, come qualsiasi madre." Rispose la castana.
Era ancora un po' agitata, perché parlare di suo padre e della donna che l'aveva messa al mondo le arrecava solo dolore e ricordi sofferenti, ma di certo non avrebbe dato la colpa alla signora Min, era conscia che la madre del suo ragazzo stesse solo cercando di conoscerla, e che non era assolutamente sua intenzione toccare un argomento così delicato e complesso.
"Mi spiace comunque. So che parlare di lei ti fa stare male, e non voglio vederti soffrire a causa del passato. Voglio vederti sorridere, sempre." Pronunciò con sicurezza il grigio.
La ragazza automaticamente sorrise, più per l'immensa dolcezza che Yoongi le aveva dimostrato per l'ennesima volta, che per le effettive parole che egli aveva appena detto.
Minhee accostò il proprio corpo a quello del più alto, e quest'ultimo circondò con il braccio le spalle della fanciulla.
Di conseguenza, la minore allargò le braccia e avvolse il busto snello del fidanzato, poggiando poi teneramente il viso contro il suo cappotto nero.
"Mi piacciono i tuoi. Tua mamma è simpatica e un po' pazza, e tuo padre dorme sempre. Sono una bella coppia." Commentò la castana.
"Mio padre è uno di poche parole, ma ti assicuro che è molto gentile, se non viene provocato." Ridacchiò il grigio.
"Come te quindi." Replicò Minhee, e Yoongi annuì, rendendosi conto solo ora quanto fosse simile a suo padre.
I due rimasero abbracciati, avvolti dalla quiete di quel tardo pomeriggio.
Le persone cominciavano a rincasare per poter preparare la cena, e poco a poco il quartiere divenne deserto.
Vedendo che non c'erano più altri cani in giro, Yoongi tolse il guinzaglio a Holly per farlo scorrazzare liberamente in quel piccolo parco.
Un pensiero attanagliava la mente di Yoongi da giorni; ma adesso che l'avevano nominata, quel pensiero si fece più grande e più difficile da contenere.
Yoongi aveva riflettuto duramente se parlare a Minhee di sua madre o no.
Sapeva che parlare di quella donna faceva soffrire enormemente la sua piccola metà, ma nei giorni antecedenti, senza dire niente a nessuno, si era informato sulle condizioni della madre biologica del suo scricciolo.
La madre di Minhee non stava bene; si trovava in pessime condizioni fisiche, aveva problemi di salute, e anche se avrebbe dovuto passare altri quattro anni in carcere, il medico con cui Yoongi aveva parlato gli aveva fatto capire che forse, non sarebbe riuscita a scontare la sua pena del tutto.
Il grigio sospirò; posò lo sguardo sul viso di Minhee, che ancora strettamente abbracciata a lui, sorrideva divertita dalla tanta felicità che le trasmetteva il cagnolino.
Il ragazzo desiderò che quel sorriso non si cancellasse mai dal visetto che tanto amava, ma sapeva che appena avrebbe nominato sua madre, Minhee sarebbe andata su tutte le furie, e quel sorriso sarebbe scomparso in un battibaleno.
'No, non adesso.' Pensò.
Yoongi prese la decisione di non dirle nulla per il momento; non voleva rovinare la cena che sua madre stava affettuosamente preparando, ma soprattutto non voleva sciupare maggiormente l'umore della sua piccola.
Ma era consapevole che non avrebbe potuto mantenere quel segreto a lungo, ben presto ne avrebbe dovuto parlare con lei, e Yoongi temeva ardentemente l'arrivo di quel momento.
~ Angolo Autrice ~
Okay, se continuo così Smile finirà presto.🙈
Ci stiamo velocemente avvicinando alla conclusione di questa storia, e mi sembrava più che giusto mettere un punto riguardo la questione della madre di Minhee, che a mio parere è rimasta irrisolta.
Mi auguro che anche questo capitolo vi sia piaciuto; la storia ha superato i 50 capitoli, spero tanto che non stia risultando troppo lunga o noiosa, anche perché in realtà non manca molto alla fine.
P.S. non chiedetemi quanti capitoli manchino perché non ce li ho pronti, ma facendo una stima di quel che deve accadere, non dovrebbero essere tanti.
Al prossimo aggiornamento.✨
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