41 - Buon compleanno scricciolo

Calò un disturbante e mortale silenzio, all'interno della cucina.

Yoongi si era totalmente immobilizzato; non avrebbe mai immaginato, che la misteriosa persona, artefice di quelle telefonate, fosse proprio la madre della minore.

Ricordava benissimo che Minhee, in passato gli aveva riferito di non avere più una famiglia; rimembrava perfettamente le poche frasi lette su quel diario colorato di rosso.
Senza contare le informazioni avute da Yun.
Il grigio era certo che la madre fosse morta, o che non si facesse viva da anni; invece quella stessa mattina, la donna aveva chiamato la sua ragazza.

Il maggiore scosse la testa, attirando l'attenzione di Minhee, che da quando aveva svelato chi ci fosse dall'altro capo del telefono, era rimasta con sguardo chino, posato sui numerosi ingredienti che uniti insieme, avrebbero dovuto dare vita alla Rainbow Cake.

"Yoon-"

"Non dirmi altro. Se non vuoi, certo..." Sussurrò lui.

Yoongi non poteva negarlo; desiderava fortemente conoscere il passato di quella piccola ragazza, che era entrata a far parte della sua vita, occupando un posto importante e speciale.

Ma voleva che lei fosse pronta.
Il ragazzo non voleva assolutamente che Minhee le raccontasse tutto, perchè costretta; doveva essere una sua scelta, quando informare e far sapere a Yoongi di ciò che era accaduto qualche anno prima.

La piccola mano di Minhee si posò delicatamente su quella grande, affusolata e pallida di Yoongi; lo sguardo di quest'ultimo affondò negli occhietti scuri e vitrei di lei, e il suo cuore ricominciò a battere, appena vide un flebile sorriso, sulle labbra della bruna.

"Va bene... sto bene...." Disse lei a bassa voce, scuotendo il capo in segno affermativo.

Quelle parole non avevano convinto per nulla Yoongi, e quando notò che il sorriso di Minhee sparì subito, per dare vita ad un'espressione fredda e gelida, capì che la ragazza non stesse bene per nulla.

'Sono un deficiente.' Pensò lui, che si sentì in colpa per aver rovinato il compleanno del suo scricciolo.

Yoongi ritirò la mano, e afferrò una ciotola e un uovo.

"Iniziamo a preparare l'impasto, dai." Mormorò, cominciando poi a rompere le uova.

Minhee prese lo zucchero e la bilancia alimentare per dosare al meglio gli ingredienti; lanciò una fugace occhiata al grigio, dopodichè sospirò rumorosamente, facendosi appositamente sentire dal più alto.

"Cos'avevi letto sul mio diario?" Domandò con un filo di voce la castana.

Yoongi si irrigidì appena udì la domanda; come un fulmine a ciel sereno, quelle poche parole scritte da una piccola Minhee di undici anni, si ripresentarono all'interno della sua mente.

"Giusto due frasi." Borbottò lui, schiarendosi la gola.

"Te le ricordi benissimo quelle due frasi scommetto." Disse lei con il gelo negli occhi, e anche nel tono di voce.

"Minhee, tu non vuoi dirmelo..."

"Tu vuoi saperlo."

"Io voglio... conoscerti. Ma mi rendo conto che non posso costringerti a raccontarmi qualcosa che non vuoi."

Il grigio cercò di sviare subito il discorso, e di riportarlo di nuovo verso la torta; scelse quindi di essere chiaro con la ragazza.

"Senti. È la tua giornata questa. Non voglio che la tua mente torni a ricordare episodi tristi e dolorosi, o persone che ti hanno fatto e continuano a farti soffrire. Voglio che tu oggi sia felice. Domani è un altro giorno. Domani ne potremmo parlare... ma oggi no. Non ti rendi conto che quando tocchi quell'argomento, il tuo viso si trasforma. Ecco, non voglio che oggi il tuo viso prenda di nuovo quelle sembianze."

Minhee rimase colpita dalle parole del maggiore; capì le intenzioni di Yoongi, e mentalmente lo ringraziò per essere così premuroso e protettivo.
Il grigio, dopo aver miscelato l'impasto grazie alla planetaria, continuò a mescolarlo fino a farlo diventare compatto e omogeneo.

"Prendi le ciotole, ora lo coloriamo." Borbottò lui.

La castana annuì, e preparò cinque ciotole diverse tra loro.

"La ricetta originale dice sei strati." Puntualizzò la minore.

Yoongi sorrise un poco, vedendo che la ragazza avesse ripreso a parlare; stava sperando fortemente infatti che Minhee non trascorresse il resto della giornata segnata da quella telefonata, o dalla loro breve conversazione, e che le si risollevasse velocemente il morale.

"Vorrà dire che la nostra sarà una torta speciale." Commentò il maggiore.

"Una Special Rainbow cake."

"Sì, possiamo ribattezzarla così."

Divisero l'impasto in cinque parti, e Minhee si divertì a giocare con i colori; ascoltò i consigli di Yoongi, e mise meno colorante rosso per far diventare una parte dell'impasto color rosa.
Stessa cosa fece con il blu, che divenne un celeste chiaro.
Per i colori restanti, gettò le fiale per intero, così i tre strati di colore rosso, verde e blu, divennero belli accesi.

"Potevamo fare uno strato giallo... e uno marrone, lo coloravamo con la nutella." Borbottò Minhee, e Yoongi la guardò con un sopracciglio inarcato.

"Non pensi che uno strato marrone avrebbe stonato con il resto dei colori? L'arcobaleno non ha una striscia marrone."

'Per di più... non è che sia un colore molto accattivante.' Pensò il maggiore, che non apprezzava tantissimo quel colore così spento.

"Hai ragione." Si rassegnò Minhee.

'Ovvio.'

Yoongi inserì le prime due teglie con gli impasti colorati nel forno.

"180 gradi per 15 minuti... fará presto. Hai pensato ad un'altra cosa da fare?" Domandò il grigio.

"Il pranzo!"

Yoongi dette un'occhiata al suo orologio, e notò che l'ora del pranzo era stata pure superata da un po'.

"Io ho fame." Continuò Minhee.

Un piccolo sorriso si dipinse sulle labbra del ragazzo.

'Che carina.' Pensò, mentre si diresse verso il frigo.

"Piatto preferito?"

"Non ne ho uno, mangio di tutto."

"Mh perfetto... okay, preparati. Stai per assaggiare la mia cucina." Scherzò Yoongi, che nel frattempo posò gli ingredienti sul ripiano.

"Perchè mi dovrei preparare?"

"Perchè assaporare la mia cucina è come raggiungere un eccitante orga-"

Si bloccò.
Yoongi si morse la lingua; si voltò poi verso la ragazza, che attendeva di sentire il resto della frase.

"La mia cucina è deliziosa." Disse infine lui, evitando di dire quella specifica parola.

"Volevi dire orgasmo?"

Il vassoio di gamberi che Yoongi teneva tra le dita gli cadde di mano; chi avesse visto quella scena dall'esterno, avrebbe potuto pensare che quei crostacei fossero ancora vivi e vegeti, e che stessero cercando di scappare da quel destino crudele.

"Potevi dirla quella parola eh, non sono una bambina!" Esclamò Minhee, gonfiando teneramente le sue morbide guanciotte.

"Sì ma-"

"Yun Unnie mi ha già insegnato tutto."

Yoongi alzò un sopracciglio.
Questa non se l'aspettava.
Non si immaginava minimamente che il suo scricciolo fosse già informata sulla materia; aveva paura di sapere cosa le avesse detto Yun per farle capire come funzionasse il tutto.
All'improvviso, pensò all'orrida eventualità che l'amica bionda della minore le avesse fatto vedere dei film porno.

"Ti ha... insegnato?" Bofonchiò lui con tono incerto.

Minhee annuì, e Yoongi incrociò le braccia al petto, desideroso di indagare e scoprire di più.
In quel caso, non si sentiva in colpa a fare domande.

"Quando?"

"Quando cosa?"

"Quando la tua amica ti ha fatto educazione sessuale?" Domandò il grigio spudoratamente.

Gli occhi della bruna si spalancarono; Yoongi notò le gote di lei avvampare, e vide il suo sguardo vagare da una direzione all'altra.

"Perchè ora ti imbarazzi? Lo hai detto tu che potevamo parlarne." Ghignò con divertimento il ragazzo.

"Io ti ho detto che potevi dire quella parola..." Rispose lei in un sussurro.

Il ragazzo decise di stuzzicare un po' la festeggiata; avanzò lentamente verso di lei, e una volta arrivatole di fronte, si chinò.

"Quale parola scricciolo?" Sussurrò maliziosamente al suo orecchio.

Il viso di Minhee divenne rosso quanto un pomodoro maturo, la sua pelle si scaldò all'istante, mentre il cuore parve impazzito, dalla velocità con cui batteva.

"I-io..."

"O-r-g-a-s-m-o?"

Yoongi scandì lettera per lettera la famosa parola, pronunciandola con un tono di voce terribilmente sensuale e seducente.
Per provocare ancor di più la sua piccoletta, mordicchiò con i denti il lobo del suo orecchio, per poi leccarlo leggermente con il muscolo caldo che risiedeva all'interno della sua bocca.
La castana balzò in piedi, e arrossìta più che mai, si allontanò repentinamente dal grigio, che nel frattempo sghignazzava divertito.

"Io... io ti aspetto in salotto!" Esclamò con tono acuto Minhee, e senza aspettare una risposta da parte del più alto, scappò via.

Yoongi a quel punto decise di avere pietà della povera ragazza, e tornò ai fornelli.

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Minhee si era appisolata sul divano; Yoongi si chiese come avesse fatto ad addormentarsi così pesantemente, dato che non aveva trascorso molto tempo in cucina.
Dopo aver preparato il pranzo, aveva raggiunto la minore in salotto per chiamarla, ma la trovò a ronfare piacevolmente su quel divano rosso scarlatto.
Al grigio dispiaceva destare la fidanzata, così scelse di mantenere il pasto in caldo, e di ultimare da solo la preparazione della Special Rainbow cake.
Adesso però entrambe le cose erano pronte; a malincuore, Yoongi cominciò a scuotere Minhee per il braccio, in un vano tentativo di svegliarla.

"Ehi piccoletta."

Debolmente le palpebre di quest'ultima si alzarono; gli occhi assonnati di lei incontrarono il piccolo ghigno di lui.

"Buongiorno scricciolo. Quando ti sarai svegliata per bene, vieni di là." La informò il grigio, che ritornò subito in cucina.

Minhee emise un grosso sbadiglio, e dopo essersi stiracchiata a dovere, seguì il fidanzato.
Il delizioso profumino che riempiva le mura di quella piccola baita riuscì a destare completamente sia lei, che il suo stomaco; appena la castana mise piede in cucina, i suoi occhi si allargarono a dismisura.

"Yoongi! L'hai finita!" Esclamò avanzando velocemente verso il tavolo, che ospitava la torta dai molteplici colori.

"Ti piace?" Domandò il maggiore, e la festeggiata annuì.

"Potevi chiamarmi però, avremmo potuto farcirla e decorarla insieme!"

"Dormivi così beatamente che mi dispiaceva svegliarti." Spiegò Yoongi, che dando le spalle alla ragazza, cominciò a prendere tutto l'occorrente per apparecchiare.

Ma il sonoro rumore dell'apertura di un cassetto attirò la sua attenzione; si voltò, e trovò Minhee già con la forchetta in mano.

"Ehi, non penserai di mangiare subito la torta, vero?"

"Non è stata fatta per essere mangiata?" Domandò innocentemente Minhee, che era rimasta con la forchetta a mezz'aria.

Yoongi raggiunse velocemente la torta, e la prese, allontanandola dalle grinfie della golosa ragazza.

"Prima pranziamo, poi il dolce."

"Devi ancora assaggiare la mia cucina da orgasmo." Aggiunse Yoongi, e Minhee ormai aveva capito che il ragazzo si divertisse un mondo a punzecchiarla; difatti la minore non rispose, e aiutò il grigio ad apparecchiare la tavola per il pranzo.

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"Cavolo... sai cucinare benissimo oppa." Commentò Minhee meravigliata.

"Lo so." Ribattè l'altro facendo spallucce.

I due avevano appena finito di mangiare, e Yoongi, senza farsi vedere da Minhee, tirò fuori le candeline da mettere sopra la torta.

"Allora, hai pensato a qualcosa da fare per il pomeriggio?" Le domandò Yoongi.

Il grigio voleva far parlare Minhee, così che la ragazza potesse distrarsi e non far caso alla torta.

"Non lo so, questo paesino è minuscolo... pensavo potessimo fare un altro giro sulla funivia." Propose la più bassa.

"Mh, allora vada per la funivia."

Yoongi sfilò dalla tasca della sua felpa l'accendino, e accese le due candeline; si voltò tenendo accuratamente la torta tra le mani, e la posò sul tavolo, il tutto sotto lo sguardo poco convinto di Minhee.

"Hai messo le candeline..." Commentò la ragazza con una smorfia quasi infastidita.

Yoongi sospirò.
Si sedette accanto a lei, e dentro di sè già pregava che Minhee non facesse capricci nel spegnere quei due numeri posti sopra la torta, color rosa confetto.

"Senti, so che odi il tuo compleanno. Ma cerca di non continuare a vivere nel passato, di pensare che ora sei nel presente, e che questo presente devi vivertelo e godertelo appieno, senza riportare la mente a quei ricordi dolorosi. Cerca di eliminare quei brutti ricordi, per aggiungerne di nuovi, più belli e felici."

Minhee osservò silenziosamente Yoongi; riflettè alle parole da lui pronunciate, e un timido sorriso le si presentò sulle labbra.

"Sei tu il mio presente?" Chiese con una leggera nota d'imbarazzo nella voce, e il ragazzo a quella domanda, perse un battito.

Vedendo che Yoongi non stesse rispondendo, lo sguardo di Minhee si rifugiò sulla torta colorata e su quelle graziose candeline rosa; la castana pensò di aver esagerato con le parole, convinta che stesse correndo troppo.

Ma lo sguardo di lei, insieme al suo volto si rialzò, appena le dita di Yoongi afferrarono delicatamente il suo mento.
Le labbra del maggiore si posarono su quelle della festeggiata, dando vita ad un tenero e puro bacio.

"Sì, sono io il tuo presente."

Minhee sorrise, e soffiò immediatamente su quei due numeri, che simboleggiavano il suo inizio da ragazza ventenne.
I due assaggiarono la torta, e Minhee ne approfittò subito per scattare la foto alla fetta, per poterla inviare alle amiche, e pubblicarla sul suo account twitter.
Dopo aver sparecchiato, lavato e messo a posto il tutto, la coppia si coprì per bene per passare il resto della giornata all'aria aperta.

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Dopo aver fatto un giro sulla funivia, decisamente più tranquillo del giro che avevano fatto il giorno precedente, i due giovani si diressero ad un piccolo mercatino organizzato dal paese.

Gli occhi di Minhee cominciarono a brillare, appena vide la moltitudine di bancarelle colorate e illuminate.
All'interno di quella piccola fiera si respirava un'aria di festa; tante erano le persone accorse per fare una passeggiata, e mangiare qualcosa di caldo insieme ai familiari o alla propria metà.

"Io amo le bancarelle!" Esclamò la ragazza eccitata, e Yoongi alzò un sopracciglio.

"Perchè?"

"Perchè ci puoi trovare di tutto e di più!" Rispose lei, e tirando Yoongi per il braccio, si inoltrarono all'interno della folla.

"A quanto pare questa fiera la fanno solo oggi e domani... siamo stati fortunati." Commentò il grigio.

Sorrise, quando notò che Minhee non lo stesse minimamente ascoltando.

"Guarda quella bancarella! Vende così tante cose kawaii!!!"

"Oooh! Ci sono i pesci!"

"Giochiamo Yoongi!"

Il ragazzo era quasi spaventato dall'euforia che stava sovrastando la sua fidanzata, ma la trovò fortemente carina e tenera.
All'ennesima richiesta, decise di giocare per provare a vincere un peluche per lei.

"Devi colpire almeno cinque lattine su sette. Se le colpisci tutte e sette, puoi scegliere tra questi peluche."

Il signore indicò la fila di pupazzi appesa in alto, costituita dai peluche più grossi.

"Se ne colpisci cinque o sei, puoi vincerne uno piccolo. Se arrivi a quattro, hai perso." Finì di spiegare l'uomo.

Yoongi fissò attentamente la pistola a pallini, e poi dette un'occhiata veloce alle sette lattine vuote, che aspettavano di essere abbattute.
Ghignò.
Puntò la pistola contro la prima lattina, e la colpì facilmente.
Accadde la medesima cosa con la seconda lattina, poi la terza, la quarta.
La quinta la mancò.

"AH VAFFANCU-"

"Yoongi!"

"Cuore. Vaffancuore Minhee, che hai capito?" Scherzò Yoongi, e l'uomo della bancarella scoppiò a ridere.

"Siete proprio una bella coppia." Commentò, ma Yoongi lo fulminò con lo sguardo.

"Stia zitto, mi deconcentra."

Il grigio alla fine colpì come se fosse un cecchino professionista, anche la sesta e settima lattina.

"Sei su sette... complimenti ragazzo! Potete scegliere uno di questi peluche."

Yoongi e Minhee guardarono con attenzione i tanti peluche proposti dalla bancarella; la ragazza si avvicinò al suo fidanzato, dicendogli che avrebbe dovuto sceglierlo lui.

"Minhee, il peluche lo terrai tu. È per te."

"Sceglilo tu comunque."

Il maggiore inarcò le sopracciglia, confuso dal comportamento della minore; guardò ancora una volta i numerosi e morbidi peluche, anche se non aveva alcun dubbio sul pupazzetto da regalare al suo scricciolo.
Sapeva già quale scegliere.
Yoongi alzò il braccio e lo indicò con il dito.

"Il pinguino." Disse, e Minhee sorrise contenta, dato che Yoongi si era ricordato che era il suo animale preferito.

"Potrei formare una famiglia di pinguini di peluche!" Esclamò la bruna, agitando il piccolo pupazzino in aria.

"Questo come lo chiamerai?"

"Yoongino!" Rispose subito lei, e il grigio alzò gli occhi al cielo.

"Un altro nome no eh?"

Minhee afferrò di nuovo la mano della sua dolce metà, e sorridendo, scosse la testa in segno negativo.

Quella sera faceva particolarmente freddo, ma quel sorriso ebbe il potere di scaldare l'animo, e il cuore di Yoongi.

"Oh guarda! Ci sono gli Bungeoppang*! Io li adoro! E ci sono anche gli Hotteok**! Voglio assaggiare tutto!"

"Minhee calmati. Sono tutti dolci, non puoi rimpinzarti di do-"

"Hai detto che devo vivere il presente, quindi devo assaggiare tutto ora, altrimenti quando mi ricapita?"

Le parole della castana zittirono all'istante Yoongi; pensò che la sua piccoletta fosse davvero molto furba certe volte, e dimostrava di essere in grado di portare quel nome.

"Okay scricciolo, ma ti verrà mal di pancia!" Esclamò il più alto, ma Minhee già si era messa in fila.

"Ci sono anche le patate dolci arrosto!" Urlò con eccitazione e allegria la minore e Yoongi si sbattè una mano sulla fronte.

"Minhee, tu resta in fila, io mi allontano per fumare."

"Non devi fumare! Fa male!"

Yoongi sghignazzò, e stampò un bacio sulla testa della più bassa.

"Dai piccola, faccio presto."

Il ragazzo si allontanò, inconsapevole di aver appena provocato un attacco cardiaco alla fidanzata.

'Mi ha chiamata piccola?' Pensò incredula Minhee, ignara del fatto che quella fosse già la seconda volta che il grigio la chiamava così.

La prima volta fu quella mattina al supermercato, ma Minhee non se n'era accorta, poichè troppo distratta dai colori per la torta.

Una volta presi tutti i dolcetti che avevano catturato il suo interesse, Minhee si allontanò dalla fila con quelle squisite leccornie tra le mani, in attesa dell'arrivo di Yoongi.
Ma non dovette aspettare molto, il ragazzo si riunì a lei quasi subito.

"Non pensi di aver esagerato?" Domandò ridacchiando il grigio, appena vide che Minhee tra le mani teneva tre specialità diverse.

"Non potevo scegliere... quindi ho preso tutto!"

Yoongi sorrise, e dalla tasca del giubbotto sfilò un minuscolo pacchettino bianco.

"Allora questo te lo devo mettere io." Sussurrò, guadagnandosi un'occhiata confusa dalla fidanzata.

Quel piccolo pacchetto conteneva un braccialetto a fiori rosso, fatto con l'uncinetto.
La bocca e gli occhi di Minhee si spalancarono, mentre Yoongi allacciava il regalino intorno al suo esile polso.

"Più in là c'è una bancarella che vende questo tipo di accessori fatti con l'uncinetto. So che non è granchè come regalo, ma ti devi accontentare."

Minhee osservò con adorazione quel piccolo braccialettino rosso; pensò che fosse la cosa più bella che avesse mai ricevuto.
Decisamente meglio di brillanti o gioielli costosi.

"Yoongi non dovevi..."

"Sì invece."

"Ma mi avevi già regalato Yoongino, e poi hai fatto la torta."

"Il peluche l'ho vinto... potevo perdere sai? E la torta l'abbiamo fatta insieme. Volevo farti un pensierino che potesse in qualche modo sorprenderti, e quella è l'unica cosa decente che ho trovato in mezzo a queste bancarelle. So che non è niente di che, ma-"

"Ma che dici? È un regalo bellissimo! Ed è molto prezioso, perchè è un pensiero che viene dal tuo cuore."

Yoongi sorrise, e si chinò un poco per raggiungere l'altezza del suo scricciolo.

"Non merito un ringraziamento speciale?" Sussurrò lui sulle sue labbra, e un ghigno malizioso decorò il suo volto.

Minhee si guardò intorno; la coppia era circondata da molte persone, e si vergognava un po' a lasciarsi andare in un posto così affollato.
Ma dato che Yoongi aveva fatto tanto per lei quel giorno, si convinse a ringraziarlo seguendo i desideri di quest'ultimo.

Facendo attenzione a non far cadere i dolci che reggeva ancora tra le mani, il volto della ragazza si avvicinò a quello del suo fidanzato; le labbra morbide e rosee di lei premettero su quelle sottili di Yoongi, che in risposta sorrise al bacio.

Quel casto bacio fu prolungato dal grigio, che racchiuse tra le sue labbra quello inferiore di Minhee, e non perse tempo nel gustarselo, assaporandolo e mordicchiandolo.

I due si staccarono, e Yoongi poggiò dolcemente la sua fronte contro quella della festeggiata.

"Buon compleanno scricciolo."







* Bungeoppang: dolce molto comune in Corea. Sono soffici e croccanti cialde di leggero biscotto a forma di pesce che racchiudono al loro interno un cuore di marmellata di fagioli rossi.


** Hotteok: pancake alla coreana, fatto da una pastella a base di farina, lievito, acqua e zucchero. Racchiude al suo interno un consistente ripieno di zucchero di canna, miele, arachidi e lievito, profumato alla cannella.



~ Angolo Autrice ~

Mi scuso per il ritardo, ma ultimamente ho davvero avuto poco tempo per scrivere, senza contare che ho anche le altre due storie.
Spero che questo capitolo altamente dolcioso, zuccheroso e tanto tanto soft abbia rimediato alla tanta attesa, e spero ovviamente che vi sia piaciuto.

Questa è semplicemente la calma, prima della tempesta... preparatevi a leggere dei capitoli tristi. :(

Questo è il pinguino del capitolo (la cosa curiosa è che questo peluche è davvero prodotto dalla Corea del sud)

E per spiegare la frase di Minhee che sa essere furba quando vuole, per chi non lo sapesse Minhee in coreano significa furbizia.

Ho visto che Smile ha superato le 92K letture, sono davvero tante, vi ringrazio moltissimo.❤

Al prossimo capitolo ~~

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