34 - Relazione ufficiale

La baita continuava ad essere travolta dall'ondata festosa della serata.

Taehyung e Jungkook, completamente ubriachi, erano saliti sul tavolo per ballare la canzone GEE delle Girls Generation.

Rose li stava riprendendo con il cellulare, mentre Jin si stava gustando un'altra fetta di torta, facendosi i complimenti da solo per averla fatta così buona.
Peccato che quella torta l'aveva ritirata Rose quella stessa mattina in pasticceria.

Hoseok e Yun si erano appartati per chiacchierare un po', distaccandosi dal pieno della festa, mentre Yoongi e Minhee si erano allontanati dal gruppo, andando in camera del primo.

Jimin si guardava intorno; oltre all'assenza di Namjoon, che era già a ronfare in camera sua, si era accorto che mancava un'altra persona.

Dette un attimo un'occhiata a Jungkook, che in quel momento stava cantando un'opera lirica italiana che gli aveva insegnato Taehyung qualche mese fa.
O almeno, ci stava provando.
Il rosa inarcò un sopracciglio, sorrise, trovando il moro davvero buffo.
Non era abituato a vederlo in quelle condizioni, era difficile che perdesse il controllo a causa dell'alcol.

Si trangugiò in un sorso solo l'ennesimo bicchierino di soju, e quando vide che la bottiglia era vuota, si diresse in cucina.
Appena fece il suo ingresso, si bloccò; vide Y/N intenta a lavare i piatti e impegnata a sistemare il macello che avevano combinato i ragazzi.

"Che ci fai qui? Perchè non sei di là?"

La ragazza saltò dallo spavento, non appena la voce di Jimin colmò le quattro mura della cucina.
Non lo aveva sentito arrivare.

"Qualcuno deve pulire." Rispose.

Jimin alzò un sopracciglio, e lentamente si avvicinò.

"Ma dai, la festa è di là. Possiamo pulire domani mattina."

"Non stavo facendo nulla, quindi ho pensato di mettere a posto un po'. Mi piace fare le pulizie."

Jimin si affiancò a lei.

"L'ho sempre detto che sei strana."

"Non sono strana."

"Okay... fuori di testa."

Y/N sbuffò, ma non rispose; continuò a lavare piatti e posate, sotto lo sguardo insistente e pesante di Jimin.
La ragazza cominciò a sentirsi osservata; quella situazione la stava mettendo un po' a disagio.
Il rosa prese un panno, e afferrò un piatto appena lavato per asciugarlo.

"Non mi devi aiutare." Sussurrò Y/N.

"Tu lavi, io asciugo. Così finiamo prima."

"Non ce n'è bisogno, le stoviglie si possono asciugare da sole, basta che le la-"

"E zitta un po'." Disse il rosa.

La ragazza agrottò le sopracciglia, ma riprese a lavare i piatti, che venivano subito presi da Jimin per essere asciugati.
Ci fu qualche minuto di silenzio, disturbato dalle voci di Taehyung e Jungkook, che ora avevano iniziato a cantare a squarciagola Gangnam style di PSY.
E a giudicare dai rumori, la stavano anche ballando.

"Jungkook non si ubriaca quasi mai, ma quando lo fa è veramente chiassoso." Commentò Jimin.

"Pensa a me che lo devo gestire in camera da letto."

Jimin sorrise.

"Vedrai che si addormenterà subito." Rispose il rosa.

"Veramente l'alcol lo eccita ancora di più." Disse Y/N.

Jimin le lanciò un'occhiata preoccupata.

"Se hai bisogno di aiuto con lui, non esitare a chiedere."

"Grazie... ma so come gestirlo." Ribattè l'altra, abbozzando un sorriso.

Y/N si trovava proprio nel punto dove in alto era posta la mensola dove mettere piatti e bicchieri; quando Jimin dovette rimettere le stoviglie asciugate nell'apposita postazione, si posizionò dietro la ragazza.
Nel sporgersi in avanti, la schiena di Y/N aderì perfettamente al petto del rosa, e il viso della ragazza avvampò appena percepì quel contatto stretto e intenso.
Si voltò all'istante.

"Jimin!"

"Cosa?" Chiese Jimin ridendo, ma restando vicino a lei.

"Lo hai fatto apposta!" Esclamò la ragazza arrossita.

"Tesoro, i piatti e i bicchieri vanno messi là sopra. Non è colpa mia se tu sei proprio qui in mezzo."

Jimin si affiancò di nuovo alla ragazza.

"Avresti potuto chiedermi di spostarmi di lato, così da mettere liberamente a posto i piatti."

"Sì... avrei potuto." Sogghignò il rosa.

"Ma non lo hai fatto."

Jimin si voltò verso di lei, sorrise.

"Perchè non sono scemo."

Y/N alzò gli occhi al cielo, e il maggiore, fece cadere lo sguardo proprio sulla scollatura vertiginosa di lei.

"Smettila." Disse la minore, incrociando le braccia al petto.

"Di fare cosa?" Chiese innocentemente lui.

"Mi stavi guardando il seno."

"Mia cara, prenditi la responsabilità dei vestiti che indossi. Se metti un abito scollato, è normale che l'attenzione di un ragazzo ricada proprio sulla scollatura. A meno che non sia gay, ovvio."

Y/N gonfiò le gote scocciata, azione che Jimin trovò parecchio tenera, ma tentò di non darlo a vedere.

"Non è colpa mia, è Rose che mi ha costretta ad indossarlo. Questo è suo." Borbottò.

La ragazza finì di lavare le ultime posate, e Jimin continuò a pensare alla frase appena pronunciata.
Ripensò anche al vestito che stasera aveva addosso Minhee; e non era la prima volta che vedeva quell'abitino color pesca.

"Quindi... di solito vi passate i vestiti tra voi?" Chiese il rosa.

Quelle parole immobilizzarono i movimenti di Y/N.
La ragazza lasciò le posate, e si voltò verso Jimin, che la stava osservando con sguardo scrutatore; come se la stesse studiando con estrema attenzione.
Y/N lo sapeva, se lo sentiva.
Appena aveva visto quell'abito rosa, aveva capito di averlo indossato per un evento importante... ma non si ricordava quale.
Ora però, pensava di esserci arrivata.
Y/N continuò a fissare silenziosamente il volto di Jimin, prima di abbassare lo sguardo.

"Il vestito di Minhee..." Sussurrò.

"Già. Il vestito di Minhee." Ripetè Jimin.

"Era il nostro primo appuntam-"

"Secondo, idiota."

Y/N alzò lo sguardo, lanciò subito un'occhiataccia al ragazzo.

"Ehi, piano con le parole! Secondo, sì... lo stavo per dire." Protestò lei, e il rosa scoppiò a ridere.

"Hai detto primo Y/N!" Esclamò lui ridendo.

"Beh, volevo dire secondo." Lei tentò di salvarsi, ma Jimin scosse la testa, non credendo alle sue parole.

"Sei carina, ma hai una memoria di merda."

"MA EHI!"

"Non puoi dire il contrario."

"Guarda che mi ricordo tutto! Secondo appuntamento, acquario, tartaruga e bagno pubblico. Ecco vedi? Me lo ricordo!"

Jimin scoppiò a ridere, e Y/N si domandò dentro di sè che cosa avesse detto di tanto divertente.

"Il bagno pubblico vedo che te lo ricordi." Disse maliziosamente Jimin, e la ragazza sgranò gli occhi.

Si morse la lingua per aver nominato proprio quelle due parole.

"Non l'ho detto per quello." Sussurrò.

"Ma tranquilla è normale che te lo ricordi... ho una lingua potente." Ammiccò Jimin.

Y/N imbarazzata scosse la testa.

"Non l'ho detto per quello!" Esclamò, ma in realtà stava mentendo.

Si ricordava benissimo di quel momento.

"E comunque, avrei potuto denunciarti."

"Ma non lo hai fatto. E andiamo, ci stavi. So che ci stavi."

La ragazza non rispose; parlare di quel momento particolare, la riempiva di disagio e imbarazzo.
Finirono di mettere a posto tutto nel completo silenzio; Y/N si voltò per andare a vedere cosa stesse facendo Jungkook, ma prima di uscire dalla cucina, decise di fare le sue scuse al rosa.

"Mi dispiace. Dovevo dire a Minhee del vestito, ma... lei è più schizzinosa di me riguardo l'abbigliamento; appena lo ha visto le è piaciuto subito, e-"

"Y/N, tranquilla."

"Mi dispiace davvero."

Jimin sorrise.
Ma era un sorriso amaro quello appena nato sulle sue labbra.

"Sai cosa dispiace a me?"

La ragazza attese la risposta, e il rosa avanzò piano verso di lei.

"Mi dispiace che tu te ne sia dimenticata così facilmente... ma evidentemente, ero solo un passatempo per te."

Y/N sgranò gli occhi.

"Che cavolo dici?"

"La verità."

"Ti sbagli, io tenevo a te. Tengo tuttora a te!" Esclamò la minore arrabbiata.

Jimin sorrise, e accarezzò dolcemente i capelli di lei.

"Non devi arrabbiarti, piccola Y/N."

La ragazza scansò subito la sua mano.

"Non mi chiamare piccola."

"Y/N?"

I due si voltarono verso Jin, che si stupì nel vedere Jimin e Y/N così vicini.

"Ecco... Jungkook sta facendo uno spogliarello. Magari se vede te si ferma, sai non ci tengo a vedere il suo batacchio." Disse il più alto con un po' di fatica, dato che comunque era ancora un po' brillo.

Appena sentì quell'informazione, Jimin non potè non ridere, mentre Y/N si affrettò nel raggiungere subito il suo fidanzato, lasciando i due da soli in cucina.

"Che stavate facendo?" Chiese il maggiore con sguardo indagatore.

"Stavamo solo parlando."

Jimin uscì per raggiungere gli altri, seguito da Jin, che nel frattempo assunse un'espressione poco convinta in volto.

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Yoongi aprì la sua stanza, e appena Minhee entrò, quest'ultimo la richiuse subito.

A chiave.

La ragazza non se ne accorse minimamente, poichè distratta dalla spaziosa camera che era stata affidata al grigio.

"Ma tu non la dividi con nessuno?" Chiese la castana curiosa, e Yoongi negò con la testa.

"Se Taehyung voleva avere la possibilità di festeggiare anche il prossimo compleanno, doveva per forza darmi la camera singola." Borbottò Yoongi.

"Ma al dormitorio dividi la camera con Jimin." Fece notare Minhee.

"Solo perchè non posso averne una singola." Rispose Yoongi, e la minore sorrise.

Lo sguardo di Minhee cadde sul letto matrimoniale; si ricordò che lei e Yun avevano una stanza più piccola, e con due letti separati.

"Hai anche il letto matrimoniale..." Sussurrò lei con un sopracciglio alzato.

"Minacciare Taehyung dà i suoi frutti." Disse il grigio.

"Le camere con il letto matrimoniale erano tre; le altre due le hanno prese le coppie, la terza l'ho presa io. Tutti gli altri divideranno la camera con i letti separati." Spiegò Yoongi.

Minhee annuì, e si gettò sul lettone ricoprendosi poi con le coperte, il tutto sotto lo sguardo confuso di Yoongi.

"Oh! È comodissimo e molto morbido." Commentò Minhee chiudendo gli occhi.

'Sì ma io non ti ho portata qui per dormire...' Pensò dentro di sè il ragazzo.

Sorrise, nel vedere la piccola figura della castana distesa sul letto; ma aveva portato Minhee nella sua stanza, con l'intenzione di passare un dolce momento con lei, senza essere disturbato dal suo gruppetto di amici.
Di certo non per sonnecchiare.

"Mi fai un po' di spazio scricciolo?"

Yoongi si avvicinò al letto, e si sedette sul bordo.

"Ce n'è quanto ne vuoi." Ribattè Minhee, ma appena il suo sguardo si incrociò con quello di lui, capì che le intenzioni del maggiore erano ben altre.

La castana rialzò il busto, e si sedette sul materasso, poggiando la schiena contro la testata del letto.
Continuò ad osservare il viso di Yoongi, che lentamente si stava avvicinando al suo.
Il cuore di Minhee batteva sempre più rapidamente; cominciava a sentire caldo, e il suo cervello venne assediato da numerosi e decisamente poco innocenti pensieri, mentre lei notò una scintilla diversa negli occhi del grigio.

La stessa scintilla che aveva visto poco prima, quando erano seduti ai piedi delle scale.

Allora la ragazza capì; chiuse gli occhi, attendendo quel bacio fortemente desiderato e voluto da entrambi, e Yoongi la accontentò.

Il ragazzo accorciò le distanze, fino a farle sparire completamente, premendo le sue labbra sopra quelle di lei; fu inizialmente un semplice bacio a stampo, ma il più alto non voleva che il loro primo bacio avvenuto dopo tanto tempo, fosse così semplice.
Le labbra sottili e fameliche di Yoongi si mossero sopra quelle carnose e soffici di Minhee; il grigio non chiese nemmeno l'accesso con la lingua, morse direttamente il labbro inferiore della ragazza, che reagì schiudendo le labbra per farsi scappare un piccolo lamento, e in quel momento Yoongi ne approfittò per inserire prepotentemente il muscolo caldo che aveva nella bocca, all'interno della cavità orale della più bassa.

Minhee spalancò gli occhi, appena percepì la lingua del ragazzo rincorrere la sua, accarezzandola e seducendola sensualmente.
La ragazza aveva già baciato in precedenza; nel periodo in cui stava con Doyun, era solita scambiarsi con l'ex certe effusioni, ma quel bacio era diverso.
Quel bacio la stava letteralmente lasciando senza respiro.

Le mani di Yoongi si posarono sulle gote bollenti di lei, e i due continuarono a baciarsi, ad assaporarsi in un modo così proibito e voglioso, come se quel bacio lussurioso fosse diventato il loro unico scopo di vita.

Yoongi mise fine al bacio per dar modo a Minhee di regolare il suo respiro; rimasero con le fronti incollate, gli occhi di lui persi in quelli di lei, e viceversa, i battiti cardiaci ormai impazziti, e il calore e l'eccitazione che cresceva ambedue le parti.

Il ragazzo riprese a colmare la guancia di lei con tanti piccoli baci, mentre la sua mano si infilò nella chioma color cioccolato di Minhee, e cominciò ad accarezzarle morbidamente la nuca.
Minhee, fortemente arrossita, posò le mani sulle spalle di lui, e un timido sorriso si presentò sulle sue labbra gonfie, a causa dei baci dati precedentemente.
La bruna si lasciò coccolare e cullare dal tocco dolce e delicato del maggiore; si fidava di lui, a differenza di Doyun, che anche se le diceva che erano solo coccole, non esitava a mettere le mani sotto la maglietta.

Yoongi invece la stava accarezzando con delicatezza, come se avesse paura di romperla da tanto che era fragile, e Minhee si accorse del trattamento speciale che il grigio le stava riservando.

Ma quando sentì la mano di Yoongi, che prima era posata sulla sua calda guancia, staccarsi, e spostare con un rapido gesto le coperte che si trovavano sopra le sue gambe, nacque un punto interrogativo dentro la testa della più piccola.

'Ci stiamo solo facendo le coccole.' Ripetè mentalmente Minhee, che continuava a ricevere molteplici baci da parte del più grande.

La mano di Yoongi, insediata nei capelli di lei li afferrò, e li tirò leggermente senza provocare dolore alla ragazza, e facendole capire che doveva tirare la testa un poco all'indietro.
E appena Minhee lo fece, la lingua calda e affamata del grigio si posò sul suo collo, che stuzzicò e mordicchiò.

"Yoon-"

Minhee stava per pronunciare il nome di Yoongi, ma la voce si fermò, a causa dell'eccitazione che ben presto iniziò a farsi strada dentro di sè.
Ma Yoongi l'aveva sentita; lasciò i suoi capelli, e si staccò dal collo chiaro e pulito di lei.

"Sono felice che tu sia qui." Sussurrò lui con voce roca.

Con le guance più scure del normale, Minhee sorrise.

"Anch'io."

La castana si tranquillizzò all'istante, dato che appena lo aveva chiamato, Yoongi si era fermato subito.
Ma quest'ultimo, dopo quelle poche parole, attaccò di nuovo le labbra di lei; con le mani poste sui fianchi della minore, la fece sdraiare lentamente sul letto, e salì sopra il suo esile corpo.
Dopo il bacio, il ragazzo ricominciò da dove era stato interrotto prima, e dopo aver leccato un punto del collo della castana, prese quel lembo di pelle tra i denti e lo succhiò avidamente.

Minhee sapeva bene che la stava marchiando.
Lo lasciò fare, strinse i denti per non farsi sfuggire versi poco casti dalle labbra, e tentò di sopportare il bruciore che Yoongi le stava provocando sulla sua pelle candida.
Anche se non glielo stava procurando solo lì.
Ma gli occhi di Minhee si allargarono totalmente, non appena percepì il tocco deciso di Yoongi sulla sua coscia sinistra.

"No aspetta..."

Ansimò lei, ma Yoongi continuò a tormentare il collo di lei, e a stringere la presa sulla coscia.
Il vestito ormai si era alzato, e quando la mano del grigio si spostò più in su, e con le dita afferrò l'elastico degli slip di lei, Minhee reagì.

"Yoongi fermo!" Esclamò lei.

Il grigio alzò di poco la testa, ma un destro dello stesso livello di un pugile professionista, lo colpì al viso.

"CAZZO MINHEE MA MI HAI APPENA DATO UN PUGNO??" Urlò ad alta voce lui, con tono incredulo.

Da quel colpo sarebbe nato un livido ben evidente.

Minhee saltò giù dal letto, ma mise male il piede e cadde di faccia sul pavimento.

Per Yoongi quella fu una scena altamente divertente e comica, ma tentò di non ridere; vide Minhee gattonare verso la porta, con la gonna del vestito alzata, dettaglio importante che lei purtroppo non aveva notato.
Il ragazzo si godè il primo piano del sedere di Minhee, coperto dai suoi slip bianchi tempestato da cuoricini neri.

"Minhee... hai il vestito alzato..." Sussurrò, massaggiandosi la guancia dolorante.

La castana si rimise in piedi, abbassando così la gonna del vestito, e cercò di aprire la porta per scappare.
Inutile, dato che Yoongi l'aveva chiusa a chiave.
Difatti, quando vide il vano tentativo di Minhee di aprire la porta, internamente si congratulò con sè stesso per averci pensato prima.

"Minhee..."

Yoongi scese dal letto, e raggiunse la ragazza, che appena sentì i passi di lui, si voltò verso la sua figura.

"Sono vergine!" Esclamò.

'Ma dai?' Ribattè dentro di sè il maggiore, che aveva ovviamente capito da come si atteggiava, che la ragazza ancora non aveva avuto esperienze di quel tipo.

"Scricciolo... non voglio obbligarti a fare nulla se non sei pronta. Ti prego, calmati." Sussurrò Yoongi, e sperò ardentemente che la ragazza si calmasse.

Minhee allentò la presa dalla maniglia.

"Ma prima-"

"Ci stavamo solo coccolando Minhee! Non volevo andare oltre... credo." Rispose Yoongi, ma anche lui non era molto convinto delle sue stesse parole.

Si era fatto trascinare dall'eccitazione del momento, e mentalmente si rimproverò, per aver perso il controllo in quel modo.
L'ultima cosa che voleva fare, era spaventare la giovane che in quel momento si trovava davanti a lui.
Minhee agrottò le sopracciglia.

"È la stessa cosa che mi diceva Doyun sai? E poi metteva le mani dove non dovevano stare."

Solo udire quel nome, una sensazione di fastidio invase Yoongi, che guardò Minhee con un sopracciglio inarcato.

"Io non sono come Doyun."

Minhee abbassò lo sguardo dispiaciuta; aveva capito che parlando in quel modo, involontariamente aveva offeso Yoongi.
Lo aveva praticamente paragonato all'ex, e Minhee si dette immediatamente della stupida, poichè sapeva che Yoongi in confronto a Doyun era un ragazzo mille volte migliore.

"Scu-"

La ragazza non finì di pronunciare le sue scuse, che si immobilizzò subito appena vide Yoongi avvicinarsi a lei.
Ma si era avvicinato solo per aprire la porta.

"Ecco. Ora puoi andare." Disse il grigio con tono scontroso.

Aprì la porta, e lui si voltò, andandosi a sedere dall'altra parte del letto, dando così le spalle alla minore.
Le orecchie di Yoongi udirono il rumore della chiusura della porta, e il ragazzo sospirò, passandosi una mano sui capelli.

Provava un sentimento enorme nei confronti della ragazza, ma lei ancora non si fidava di lui, e a lui questo pesava molto.
Era consapevole che avessero fatto pace da poco, ma sperava che Minhee non fosse ancora così chiusa nei suoi confronti.

Rialzò la testa, quando sentì dei flebili passi avanzare verso di lui.

Non se n'era andata.

Minhee si sedette accanto a lui, e con leggera titubanza, afferrò la mano del maggiore.
Yoongi posò lo sguardo sul viso di lei, che in quel momento stava ospitando un'espressione colma di dispiacere.

"So che non sei Doyun. Io... scusami se ho reagito in quel modo." Sussurrò.

"Scusami tu. Ti ho spaventata.

"Non mi hai spaventata." Rispose Minhee scuotendo la testa in segno negativo.

"Scricciolo... mi hai dato un pugno." Disse Yoongi abbozzando un sorriso, e toccando il punto ancora un po' dolente.

Minhee abbassò lo sguardo, imbarazzata per aver colpito così pesantemente la guancia del ragazzo.

"Scusa... okay, forse mi ero un po' spaventata."

Dopo secondi di interminabile silenzio, Yoongi si alzò dal letto, e Minhee seguì il suo stesso movimento, alzandosi anche lei.

"Coccoliamoci a modo tuo allora." Disse il maggiore, e Minhee notò le guance di lui farsi più rosee.

Era la prima volta che vedeva del rossore farsi spazio sul viso del maggiore.
Lo trovò davvero carino, e dopo un enorme sorriso, si gettò sul busto del più alto, stringendolo e avvolgendolo tra le sue braccia.
Un timido sorriso si presentò sul volto di Yoongi, che ricambiò l'abbraccio, accarezzando dolcemente la schiena della castana.

"Minhee..."

Quest'ultima alzò la testa, posando la sua attenzione sugli occhi magnetici e profondi di lui.

"Posso aspettare. Io ti voglio aspettare." Disse, sottolineando la seconda frase.

Minhee annuì, grata delle parole che Yoongi le aveva appena rivolto, e poggiò il viso sul suo petto, chiudendo poi gli occhi.

"Sai... è la prima volta che le prendo da una ragazza." Commentò a bassa voce il grigio, ancora incredulo per il pugno inferto dal suo scricciolo.

Gli occhi di Minhee si spalancarono, e gli angoli delle sue labbra si incurvarono verso il basso, ma non fiatò, rimanendo tra le braccia del ragazzo.

"Una curiosità... perchè a me hai tirato un pugno, e a Doyun non hai mai fatto nulla? Avresti dovuto picchiare lui, non me!" Esclamò Yoongi ridacchiando.

Ma anche se lui stava scherzando, Minhee era avvilita per l'accaduto.

"Oppa scusami..." Sussurrò lei rivolgendo al ragazzo uno sguardo da cucciolo bastonato.

Quello sguardo, più quella parola, fecero sciogliere il cuore del maggiore.

"Tranquilla scricciolo."

Con un veloce gesto, prese in braccio Minhee sollevandola e facendola sussultare dalla sorpresa.
Yoongi si sedette al centro del letto; poggiò la schiena contro la testata e posizionò Minhee sulle proprie cosce, esattamente come accadde quel pomeriggio sui sedili posteriori dell'auto di Jungkook.
Minhee come poche ora prima si vergognava un po' per quella posizione, ma rimase nel completo silenzio, e tentò di godersi quel momento dotato di intensità e sentimento, senza rovinarlo a causa del suo carattere insicuro e chiuso.

"Non ti disturberà più." Disse Yoongi riferendosi a Doyun.

Continuò a riempire di dolci carezze la ragazza che senza far caso al suo batticuore smisurato, mostrò al più alto un sincero sorriso.

"Mi bloccava i polsi. Ecco perchè." Disse lei con un filo di voce, spiegando come mai non avesse mai cercato di difendersi dall'arroganza di Doyun.

Semplicemente, non ci riusciva.

"Mh... dovrò bloccarli anch'io la prossima volta." Commentò Yoongi, che scoppiò a ridere appena vide la bocca spalancata di Minhee, a causa delle parole appena pronunciate.

"Dai scherzo scherzo..."

Yoongi e Minhee continuarono a rimanere abbracciati; entrambi godevano del calore e dell'energia che trasmettevano i propri corpi attaccati e accostati tra loro.
Mentre la mano del maggiore giocherellava con alcune ciocche lisce e morbide della ragazza, all'interno della mente di quest'ultima, pullulavano numerosi e fastidiosi pensieri.

Desiderava profondamente aprirsi con Yoongi, raccontargli il suo passato, spiegargli il significato di quelle poche frasi lette sul suo diario segreto, e svelargli il vero motivo per cui odiava festeggiare il suo compleanno.

Ma un unico e solo pensiero, che padroneggiava su tutti gli altri, era quello che la assediava e la tormentava più di tutti.

Ancora non avevano ufficializzato la loro relazione.

E con il cuore che palpitava impazzito, e il calore che si concentrava nelle guance color ciliegia, Minhee alzò lo sguardo, richiamando il nome del ragazzo con un tono bassissimo di voce.

"Yoongi?"

Il grigio smise di accarezzare la chioma della ragazza; ormai aveva imparato un po' a conoscerla, e sapeva che quando Minhee lo chiamava per nome, la situazione diventava seria.

Senza dir nulla, Yoongi attese ciò che la ragazza aveva intenzione di chiedergli, e appena udì quelle poche parole, Yoongi comprese che quella che aveva tra le braccia, era la ragazza giusta.

"Vuoi metterti con me?"















~ Angolo Autrice ~

Mi scuso se sono così inattiva ultimamente... ogni giorno spunta sempre un qualcosa di nuovo, che mi impedisce di scrivere.
Come vedete però, cerco di "colmare" la mia assenza con capitoli belli lunghi.

In questo capitolo doveva esserci anche la scena tra Hoseok e Yun, ma poi mi sono resa conto che tra loro due, e la scena di Y/N e Jimin, sarebbe rimasto pochissimo spazio per i veri protagonisti di questa storia.
E quindi la scena tra Hoseok e Yun, ci sarà nel prossimo capitolo.

Ho cercato di diversificare fin dall'inizio Minhee dalle altre mie protagoniste femminili; si innamora di Yoongi appena lo vede, lo pedina e fa ricerche su di lui (ammettiamolo, è il suo lato stalker quello che ha conquistato tutti) e ora che siamo arrivati a questo punto, ho pensato: "E se per una volta è la ragazza, a chiedere al ragazzo se lui si vuole mettere con lei?"

Spero che questa decisione sia stata apprezzata; è un pensiero che solitamente tormenta le ragazze, la "non" ufficializzazione della relazione, e in questo caso stava tormentando anche Minhee.
Yoongi in questo capitolo ha leggermente perso il controllo, ma il pugno di Minhee lo ha fatto ragionare. ^^"

Andando a Y/N e Jimin... vi giuro che non ce l'ho con Jimin ahaha xD
Anzi, ho scritto My sister's boyfriend proprio perchè sentivo i sensi di colpa per come gli era andata in Best friend in love.
Devo essere sincera, Y/N amerà sempre e solo Jungkook, ma io la shippo un po' anche con Jimin, quindi mi piace scrivere queste scene dedicate a loro.
Povero Jimin. (^.^")

Mi scuso ancora per essere "sparita"; addirittura sono rimasta indietro con aggiornamenti di storie che seguo, e in biblioteca avrei anche altre storie da iniziare a leggere.... con calma vi assicuro che recupererò tutto.

Grazie per le tante letture, voti, commenti, ma soprattutto per la vostra pazienza.♡

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