3 - Caffè
"È ANTIPATICO COME LA MORTE!"
Minhee entrò nella stanza spalancando di botto la porta, e facendo saltare dallo spavento Yun, che nel frattempo era comodamente seduta sul suo letto a consumarsi uno yogurt alla banana.
"Doyun? Sì, fa proprio cagare il cazzo." Commentò la bionda con la sua solita finezza, per poi infilarsi in bocca una cucchiata dello yogurt che amava tanto.
"Ma io dico. Sono passati solo sette giorni! E quello si è dimenticato! Ma che memoria ha? Sono davvero così dimenticabile?" Borbottò la mora irritata, mentre tirava fuori i libri dalla borsa per poi mettere quelli della lezione successiva.
'Ah ok... non stava parlando di Doyun...' Pensò l'amica, che si affrettò nel finire il suo salutare spuntino.
"E poi, dov'è finito quel ragazzo così gentile di una settimana fa? Oggi sembrava totalmente un'altra persona!" Continuò a lamentarsi Minhee, con tono esasperato.
Yun alzò un sopracciglio.
"Aspetta... ma parli di Min? È lui quello antipatico come la morte?"
Minhee annuì.
"Ci hai parlato?" Chiese la sua amica sorpresa, e con gli occhi leggermente sgranati.
Minhee annuì nuovamente.
"Sì ma ripeto... è antipatico come la morte!" Esclamò arricciando il nasino, e facendo assumere al suo viso una tenera smorfia.
"Ma come fai a dire che la morte è antipatica?" Chiese Yun ridacchiando.
"Quando arriva ti toglie la vita, non so te, ma a me non sembra un gesto molto simpatico."
La bionda scoppiò immediatamente a ridere, pensando a quanto fosse incredibilmente simpatica e stramba la sua migliore amica.
"Hai ragione." Concluse Yun mentre continuava a ridacchiare.
"Non mi arrendo però. Oh, col cavolo che si libererà così facilmente di me." Sussurrò Minhee, che stava già pensando alla prossima mossa da fare con Yoongi.
Yun alzò un sopracciglio, perplessa.
"Che vuoi fare?"
"Ho un obiettivo da portare a termine. Voglio vedere il sorriso di quel ragazzo. Voglio farlo sorridere, ci devo riuscire! E quando ci riuscirò, perchè ovviamente ci riuscirò, so già che morirò, perchè il suo sorriso sarà la causa della mia morte." Rispose Minhee sicura di sè.
Yun sorrise.
"La morte antipatica verrà a raccoglierti con un cucchiaino perchè ti sarai sciolta di fronte al sorriso di Min Yoongi?"
"Esatto! Tu sì che mi capisci amica!" Disse Minhee contenta.
'E se non lo faccio io, chi lo fa?' Pensò la bionda, sorridendo divertita.
"Quindi... non si è ricordato di te? Sul serio?"
"A quanto pare, sono stata gettata nel dimenticatoio. E dovevi vedere con che arroganza mi ha risposto! Mi ero presentata, dicendogli come mi chiamavo, e sai lui cos'ha detto?"
Yun scosse la testa in segno di negazione.
"Non mi sembra di avertelo chiesto." Replicò Minhee, imitando la voce del corvino e facendogli il verso, facendo così di conseguenza ridere la sua amica.
"Però... simpatico quanto il mio ex vicino di casa sessantenne, che protestava sempre per l'abbaiare di Rex." Disse Yun, ricordando quel signore antipatico e brontolone, che aveva sempre da ridire sul pastore tedesco della ragazza, che ora però era affidato ai genitori di lei.
"Secondo me quello ha vent'anni fuori ma sessanta dentro." Commentò Minhee riferendosi al moro dalla pelle lattea.
"Quindi che vuoi fare? Se è così antipatico, ti consiglio di lasciarlo..."
"Non lo lascerò perdere." Disse subito Minhee, bloccando Yun senza neanche farla finir di parlare.
"Voglio rivedere di nuovo il dolce ragazzo dello zucchero. È impossibile che sia sparito così, nel nulla. Lo farò uscire fuori."
Yun osservò la sua amica, incuriosita da come si stesse mostrando così decisa e sicura di sè stessa.
"E quindi, cara Kang Minhee, quale sarà la tua prossima mossa con Min?"
*Il giorno dopo...*
YOONGI POV
Oggi mi ero svegliato e preparato in anticipo... quasi non ci credevo neppure io.
Ne approfittai per poter andare alla tabaccheria vicina al campus, così potei comprare le sigarette.
Controllai il pacchetto... eh sì, dovevo comprarle, ne erano rimaste due.
Quando uscii dalla stanza, Jimin stava ancora dormendo.
Sinceramente? Meglio così.
Non sopporto la sua voce squillante di prima mattina.
Ma poi come faceva ad essere così iper attivo appena sveglio?
Secondo me si faceva di roba molto buona.
Comprai le sigarette, e tornai al campus perchè dovevo assolutamente prendere il mio caffè.
Non riuscivo a carburare senza quello; e avevo una certa preferenza per l'espresso che facevano in quel chioschetto; lo prendevo sempre lì.
Ripensai a cosa avrei dovuto fare oggi pomeriggio, dopo le lezioni.
Dovevo tornare in biblioteca per finire di prendere alcuni appunti.
Sorrisi.
Chissà se si sarebbe fatta rivedere.
Kang Minhee... mi ricordavo benissimo di lei.
Come potevo dimenticarla? Mi aveva rubato il caffè quel giorno!
Okay... non me lo aveva rubato; ma fece quello sguardo da cucciolo bastonato, a metà tra il tenero e il supplichevole, che mi rese debole.
Non ero riuscito a resistere... non potevo non dargli quel bicchiere.
Sembrava lo desiderasse ardentemente.
Dovevo ammettere che nei giorni seguenti, l'avevo cercata con lo sguardo: volevo accertarmi che stesse bene.
Se ne dicono tante in giro del coglione con cui aveva litigato quella volta.
Ma l'università era frequentata da fin troppe persone, e in quei sette giorni non riuscii mai ad incontrarla, o incrociarla nei corridoi.
Stavo per perdere le speranze, ma ieri in biblioteca la piccoletta fece la sua rumorosa apparizione.
Quando capii che era lei, quasi ne fui contento; ma il suo comportamento mi lasciò... perplesso.
Era entrata velocemente in biblioteca, aveva afferrato la sedia, facendo un baccano enorme, si era seduta senza chiedermi il permesso, e poi era rimasta ferma, immobile, a fissarmi imbambolata.
Era strana... e inquietante.
Ma carina.
Per questo avevo finto di non ricordarmi di lei; volevo capire quali fossero le sue reali intenzioni nei miei confronti.
Mi avvicinai al chiosco, ma mi bloccai.
Era lì.
Vedevo la sua piccola figura avvolta in un cappotto decisamente troppo grande per lei; era seduta su di una panchina, con un bicchiere in mano.
E mi stava fissando.
La guardai inclinando la testa curioso, poi mi decisi ad avanzare verso di lei.
Appena vide che mi stavo avvicinando, un sorriso smagliante si fece spazio sul suo volto.
E ora che cos'aveva in mente?
"Buongiorno Min Yoongi!" Esclamò alzandosi dalla panchina.
"Buongiorno Kang Minhee."
Lei spalancò la bocca assumendo così un'espressione incredula.
"Ti ricordi il mio nome?"
Inarcai un sopracciglio.
"Ti sei presentata ieri, la mia memoria non fa così schifo." Risposi.
Notai come si morse la lingua, trattenendosi dall'urlarmi in faccia che avevamo parlato una settimana prima, ma che non me lo ricordavo.
Volevo proprio vedere quanto avrebbe resistito, prima di cedere e dirmi la verità, che per me non era affatto sconosciuta.
Internamente sorrisi; era strana questa ragazza, ma esilarante.
Di sicuro, aveva attirato la mia attenzione.
Mi porse il bicchiere che stava tenendo accuratamente tra le mani.
"Ti ho preso il caffè."
Agrottai le sopracciglia, sorpreso.
Mi aveva preso il caffè?
"Per me?"
Lei annuì.
Afferrai il bicchiere.
"Grazie."
Guardai il bicchiere in modo sospettoso... che ci fosse una pozione strana all'interno?
Questo scricciolo mi sembrava capace di tutto.
Me ne fregai, perché volevo la mia dose di caffeina, e bevvi un sorso.
Immediatamente un'espressione colma di disgusto si formò sul mio viso.
"È dolce!" Esclamai.
"Ci ho messo lo zucchero." Rispose lei, non capendo il perchè della mia faccia disgustata.
"Lo prendo amaro."
Le sue labbra si mossero fino a formare una O di stupore.
"Ma allora perchè quella volta quando mi hai dato..."
Si bloccò.
Le sue mani coprirono la sua bocca, e mi guardò come per dire:
"Ho parlato troppo."
Avevo capito a cosa si stesse riferendo.
Otto giorni fa, quando le detti il caffè, le detti poi anche una bustina di zucchero.
Io lo prendevo amaro, ma mi fregavo comunque qualche bustina di zucchero... faceva sempre comodo averne qualcuna dietro.
"Quando ti ho dato cosa?" Chiesi, provocandola.
Vidi come entrò nel panico.
Si affrettò a scuotere la testa a destra e sinistra, cercando di non tirare fuori quell'argomento.
Mh.
Ancora non avevo capito il motivo di queste sue improvvise apparizioni.
Le restituii il caffè.
"Non lo bevo zuccherato."
"Dovresti..." Sussurrò.
"Oh, così mi addolcisco?"
Non rispose, ma avevo capito benissimo che si stesse riferendo alla frase che mi disse ieri, prima di andare via.
"Te ne prendo un altro!"
Eh?
Con quelle minuscole gambette iniziò a correre verso il chiosco di bevande calde.
"No aspetta!"
Ma che parlavo a fare? Tanto era già laggiù.
La seguii, raggiungendola.
La ragazza aveva già servito il caffè nel bicchiere, mi affrettai a pagare, evitando così di far spendere allo scricciolo ulteriori soldi.
"Ehi! Te lo avrei offerto io!"
Alzai un sopracciglio, e presi il mio caffè senza zucchero.
"Tesoro, non voglio avere debiti." Risposi, per poi bere finalmente la mia amata bevanda.
"Cosa? Ma no! Era un modo per ripagare il..."
E si ribloccò di nuovo.
Vedevo come fremeva per farmi ricordare il nostro primo incontro... iniziava a farmi tenerezza.
Continuai a bere il mio caffè camminando, essendo consapevole che la ragazzina mi stesse seguendo.
Ad un certo punto...
"Posso farti una domanda?" Chiese.
"No."
"Te la faccio comunque."
Roteai gli occhi al cielo... chissà come mai, non ne rimasi stupito.
"Perchè non sorridi mai?"
I miei piedi si fermarono non appena le mie orecchie udirono ciò che mi aveva appena chiesto.
Mi voltai verso di lei.
"In che senso non sorrido mai?" Chiesi col sopracciglio alzato.
Mi indicò col dito indice.
"Ti ho osservato Min Yoongi, e non ti ho mai visto sorridere!"
Riniziai a camminare.
"Non mi hai osservato per bene piccoletta."
Poi però mi fermai di nuovo.
Mi aveva osservato?
Ed era la seconda volta che pronunciava il mio nome e cognome, ma io non mi ricordavo di essermi mai presentato.
O forse sì?
Ripensai per bene... no, non le avevo mai detto come mi chiamavo.
"Ehi tu. Come fai a sapere come mi chiamo? Non te l'ho mai detto."
Intravidi di nuovo il panico, il terrore nei suoi occhi.
Poi però, alzò le spalle.
"Ho i miei agganci."
La scrutai, assottigliai gli occhi per studiare meglio le sue espressioni... no, questa ragazza restava un mistero per me.
"Quindi hai chiesto in giro di me?"
Il panico iniziava a farsi più grande; iniziò a torturarsi le dita delle mani, e a guardare ovunque tranne che me.
"Ti piaccio?"
Continuava a farsi prendere sempre più dall'ansia.
Evitò di rispondermi... finii tranquillamente di bere il mio caffè, poi buttai il bicchiere nel cestino.
"E quindi mi hai osservato?" Chiesi ghignando.
Ancora nulla.
La stavo facendo impanicare sempre di più...
Oh Min Yoongi, quanto sei stronzo.
No, in realtà anche se non si vedeva da fuori, mi stavo divertendo.
Minhee iniziò ad indietreggiare.
"Io... devo andare, farò tardi a lezione. Buona giornata Yoongi!" Esclamò velocemente, per poi voltarsi e correre via.
Inseguii con lo sguardo la figura di quella ragazzina così strana, ma carina.
E interessante.
Rettifico: strana, carina, interessante... e divertente.
~ Angolo Autrice ~
Ecco un nuovo capitolo di Smile!
Yoongi si ricordava benissimo di lei... voi lo avevate capito? 🙈
Questa storia, essendo composta da capitoli brevi, riesco ad aggiornarla velocemente; ho notato che riesco a scrivere un capitolo di duemila parole nel giro di due orette. 😍
Significa che Yoongi e Minhee mi ispirano tante belle cose. 😏
Come sempre, ringrazio tutte voi che leggete, votate e commentate.
Alla prossima! ~
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top