22 - Il diario
YOONGI POV
Erano passati tre giorni.
Fortunatamente io mi ero ripreso alla svelta; di sicuro non avrei potuto correre una maratona, e avevo fatto uno spropositato uso di antidolorifici negli ultimi giorni, ma potevo recuperare le lezioni, e ideare un piano per uccidere Doyun.
Lo scricciolo invece, continuava ad avere l'influenza... non accennava ad abbassarsi un minimo.
Sospirai; mi sarebbe mancata, vedere la sua piccola figura avvolta nel suo enorme cappotto rosso.
Anche se... potevo andare a trovarla in camera sua, e farle una visitina.
Avevamo parlato molto in questi giorni... cioé, lei aveva scritto un sacco di cose.
Mamma mia quanto parlava...
Mi aveva scritto di tutto e di più, per non parlare dei link di video sugli animali.
Me ne mandò uno dove un gatto stava cercando di saltare dalla superficie di un tavolo, al divano, ma il salto era troppo corto, e il gatto era atterrato con la faccia sul pavimento.
Sembrava la scena di un cartone animato.
"Dove vai Hyung?" Mi chiese Jimin, facendomi distogliere così dai miei pensieri.
"Torno a lezione oggi."
Jimin inarcò un sopracciglio.
"Yoongi... sei ancora in condizioni disastrose."
"Non dire cavolate, sto bene."
"Non stai uscendo per andare a cercare Doyun e ucciderlo, vero?"
"Sì."
Continuai a mettere i libri dentro la borsa, mentre sentii Jimin sospirare pesantemente.
"Non sei ancora al massimo delle tue forze... lascialo perdere."
"Col cavolo che lo lascio perdere." Borbottai.
"Invece di andare a provocare un'altra rissa, perchè non vai a trovare Minhee?"
Mi bloccai.
Lo scricciolo mi aveva pregato di non andare a trovarla mentre aveva l'influenza... probabilmente si vergognava di farsi vedere da me, con il pigiama addosso.
Sorrisi, oh sì che sarei andato a trovarla.
"Farò un salto da lei nel pomeriggio." Sussurrai.
Uscimmo dalla nostra stanza, per raggiungere gli altri due e avviarci così verso l'aula dove si sarebbe tenuta la prima lezione.
"Ah dato che stai meglio... ci vai tu oggi a dar da mangiare a Nuvola, vero?"
Alzai gli occhi al cielo.
"Tu non puoi?"
"Ci sono già andato l'altro ieri, e il giorno prima. Ieri c'è andato Tae... per ben due volte per giunta."
Scossi la testa.
Quel gatto era già fin troppo viziato, e Taehyung lo viziava ancor di più?
"Va bene. Vado io." Dissi quasi rassegnato.
Ci trovammo insieme a Namjoon e Hoseok, e il primo cominciò subito a rompermi le scatole, ad ordinarmi di non fare cazzate, di restare calmo, e di lasciare in pace Doyun.
Tanto non lo avrei ascoltato.
"Non si è nemmeno visto in giro in questi giorni." Fece notare Hoseok.
"Meglio così no?" Commentò Jimin.
La vibrazione del cellulare mi fece distrarre dalla conversazione.
La piccoletta doveva essersi svegliata.
< Buongiorno Oppa! 😙❤ Come stai oggi? >
< Io sto bene, oggi torno a lezione. Tu come stai? >
Rimisi il cellulare in tasca, tanto sapevo che mi avrebbe inviato come risposta un messaggio lungo quanto un romanzo, e aveva bisogno di quattro minuti buoni per scrivere il tutto.
Dopo quattro minuti esatti, mi vibrò il telefono.
< Non mi hai dato il buongiorno! 😢 Appena sarò guarita, ti porterò altro carbone. 😡
Sei tornato a lezione? Sono contenta che tu stia meglio! 😄
Mi raccomando, se devi prendere il caffè, prendi il decaffeinato che non fa bene bere troppa caffeina.
Copriti per bene, perchè fa freddo.
Questo vuol dire che andrai tu oggi a dar da mangiare a Nuvola? 😍
Non è che non mi fidi dei tuoi amici, ma... avevo paura che si dimenticassero sempre di Nuvola.
A me è tornata la fame, lo stomaco non mi fa più così tanto male, e la febbre è scesa. Ora ce l'ho a 38!✌ >
A 38? Possibile che l'influenza non le andasse via?
Non le avrei detto che sarei andato a trovarla, avevo intenzione di farle una sorpresa... così risposi semplicemente che sarei andato io a dar da mangiare al gatto, e che mi sarei bevuto il caffè che mi pareva.
Questa ragazzina stava diventando peggio di mia madre.
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Dopo le lezioni, andai verso il parco dove stava il gattaccio.
Non era un randagio, io sapevo che si stava solo approfittando della bontà dello scricciolo.
Per dispetto, presi i croccantini; se aveva così tanta fame, si sarebbe mangiato anche quelli.
Alla fine presi anche una scatoletta di patè... di manzo però.
Mi importava poco delle preferenze di quell'ammasso di peli e ciccia.
Minhee non mi aveva più mandato messaggi, quindi presumevo si fosse addormentata.
Avevo imparato che faceva il sonnellino pomeridiano dalle quattro alle sei... che carina.
Questo significava che la sera stava sveglia fino a tardi, e ciò non andava bene.
Mi chiedevo come facesse ad essere così pimpante e allegra alle otto del mattino.
In lontananza potevo già scorgere il sacco di pulci bellamente sdraiato ai piedi dell'albero.
Appena mi avvicinai, notai che lui mi accolse con una smorfia infastidita.
"Hai anche le preferenze sulle persone? Allora scommetto che sulla tua lista nera, io sono il primo." Borbottai, mentre misi i croccantini sul piatto di plastica.
Ora parlavo pure con un gatto.
"Meow."
Alzai un sopracciglio.
Quando c'era Minhee era affettuoso e docile, pure con i miei amici... con me sembrava che mi stesse per dare un morso alla gamba.
Poggiai il piattino per terra.
"Croccantini di pollo e verdure. Tutti tuoi, goditeli."
Incrociai le braccia al petto, e mi appoggiai al tronco dell'albero, per vedere se se li sarebbe mangiati per davvero.
Nel frattempo mi accesi anche una sigaretta, ma vedevo che Nuvola stava solo annusando in modo sospettoso il contenuto all'interno del piatto.
Ad un certo punto, si allontanò.
"Ehi! Torna qui!"
Ma bada tu questo.
Tirai fuori la scatoletta di manzo, e appena la vide, tornò immediatamente indietro.
Approfittatore.
"Ringrazia che hai una padroncina adorabile. Fosse stato per me, ti avrei dato croccantini a pranzo e cena." Borbottai, mentre misi il patè sopra i croccantini.
Di nuovo, li annusò con fare sospetto... aveva capito che fosse carne e non pesce; ma poi iniziò a mangiare.
Mi chinai, e accarezzai quel morbido pelo, fin troppo perfetto.
"Tu sei un imbroglione... non sei un randagio vero? Hai un pelo troppo curato per esserlo." Sussurrai, mentre con le dita tastavo il dorso di quel furfante.
"Ma okay, Minhee ti vuole bene. Mi tocca sopportarti."
Appena finì di mangiare, solo il patè ovviamente, presi il piatto con i croccantini intatti e lo gettai nel cesto della spazzatura.
Era un gatto furbo: avrebbe potuto mangiare i croccantini, perchè confuso dai sapori, invece aveva saputo distinguere il patè da quest'ultimi.
Mi voltai verso Nuvola.
"Mi piaci micio, sei diabolico."
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Nel tragitto per il ritorno al campus, mi tornarono in mente le parole di Hoseok di questa mattina.
"Se vai a trovarla, dovresti portarle qualcosa dato che è malata. Lei ti ha sempre portato qualcosa, ora tocca a te.
Ah, e salutamela!"
Aveva ragione... Minhee mi aveva sempre portato qualcosa, mentre io non le avevo mai fatto nulla.
Stamattina nemmeno il buongiorno le avevo dato... immaginavo che avesse già preparato il carbone.
Detti un'occhiata alle varie vetrine posizionate al mio fianco.
Prima un negozio di alimentari, poi una pasticceria, poi una cartoleria, poi un semplice condominio... al quinto negozio, mi bloccai.
Era una caramelleria, ma aveva anche dei peluche in vetrina.
Rimasi ad osservare quel piccolo pinguino di peluche, che indossava al collo un farfallino rosso.
Era carino... se avessi dovuto associare Minhee ad un animale, questo sarebbe stato sicuramente un pinguino.
Tenero pure quando si arrabbiava.
Lo prendo?
O non lo prendo?
Presi la mia decisione, ed entrai in quel piccolo negozietto.
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Ero appena arrivato di fronte alla stanza di Minhee; in realtà lei non mi aveva detto il numero, ma ricordavo benissimo che la sua camera, era l'unica che aveva le decorazioni natalizie alla finestra.
Stavo per bussare, quando la porta si spalancò all'improvviso, facendomi un attimo sussultare.
Era Yun, che appena mi vide mi fissò con occhi spalancati... probabilmente non si aspettava di trovare una persona immobile dietro la porta, e l'avevo spaventata.
"Oh... Yoongi." Sussurrò.
"Minhee è sveglia?"
La ragazza scosse la testa.
"No... però ha mangiato oggi. È un passo avanti."
Meno male, l'importante era che non rimanesse a digiuno.
"Io devo uscire, tornerò tra due ore... ma se vuoi restare con lei..."
"Resterò qualche minuto, e poi andrò via." Dissi subito.
Yun annuì, mi salutò con un cenno della mano, che ricambiai, e lei uscì dalla stanza.
Entrai, chiusi la porta, e mi guardai intorno.
Era una cameretta davvero graziosa... ordinata, pulita, e pure profumata.
Si vedeva che ci alloggiavano due ragazze; niente a che vedere con la stanza che condividevo insieme a Jimin.
Quella camera era un macello vivente.
Notai la minuscola figura dormiente e rannicchiata di Minhee, avvolta tra un sacco di coperte morbide e colorate.
Intravedevo solo la sua testa, e la manina che stringeva il cuscino.
Che carina.
Poggiai il pacchetto con dentro il pinguino sulla scrivania, e presi la sedia girevole, accomodandomi così accanto a lei.
Notai una candela accesa sulla scrivania, quando avevo posato il peluche... ecco da dove proveniva quel profumo; anche se non riuscivo a capire che tipo di fragranza fosse.
Osservai attentamente il visetto di Minhee, nascosto tra le coperte e il cuscino.
Aveva le guanciotte molto rosse, e stava respirando con la bocca... segno che aveva il naso chiuso.
Avvicinai la mano alla fronte, e cazzo... bruciava davvero tanto.
Notai poi un piccolo asciugamano bianco dall'altra parte del letto, a cui lei stava dando la schiena; lo presi, ed era un po' umido.
Compresi che lo aveva sulla fronte, ma probabilmente si era mossa nel sonno, e lo aveva spostato.
Okay... avrei fatto l'infermiere.
Mi alzai, andai in bagno, inumidii quel panno con dell'acqua fredda, e tornai dalla piccoletta.
Le accarezzai dolcemente la frangetta, e non potei fare a meno di sorridere.
Cavolo, questa ragazzina mi aveva rammollito.
Alzai la sua frangia per posare il panno fresco, ma un particolare dettaglio mi rese perplesso.
Una cicatrice.
Una cicatrice di forma allungata, e ben visibile si trovava all'attaccatura dei capelli.
Non l'avevo mai vista, perchè la frangetta riusciva tranquillamente a nasconderla.
Chissà come se l'era fatta?
Cercai di non pensarci... magari da piccola era caduta da qualche parte; poggiai il panno bagnato con l'acqua fresca, sulla sua fronte fin troppo accaldata.
Mi sembrò di vedere un sospiro di sollievo, da parte sua.
Non sapevo cosa fare; Minhee dormiva, e di sicuro non potevo stare due ore ad osservarla come uno stalker maniaco.
Quindi mi alzai dalla sedia, e mi diressi verso la porta; ma mi bloccai, non appena udii il flebile rumore delle coperte che si muovevano.
Si era svegliata?
Mi voltai, e vidi che si era semplicemente messa sull'altro fianco, dandomi così la schiena.
Abbassai lo sguardo verso il pavimento, trovando il panno che avevo appena posato sulla sua testa.
Alzai gli occhi al cielo... okay, sarebbe stato meglio rimanere un altro po'.
Ripetei le stesse azioni di prima, e quando stavo per posare di nuovo il panno sulla sua testa, Minhee si rigirò.
Ma che cazz...?
Adesso aveva la schiena poggiata sul materasso, e potevo vedere per bene il suo viso; aveva tirato un po' più in giù le coperte, forse aveva caldo... ma così potei vedere la stampa del porcellino che aveva sul pigiama.
Ridacchiai, e ne approfittai subito per prendere il cellulare e farle una foto.
Dopo averle scattato la foto a tradimento, posizionai di nuovo il piccolo asciugamano fresco e ripiegato sulla sua fronte.
"Ma cerca di stare ferma tesoro, non posso stare a rinfrescare il panno tutto il pomeriggio." Sussurrai.
Neanche a dirlo, si era già rigirata sul suo fianco destro.
Okay... si agitava molto nel sonno; questa me la dovevo segnare.
Con mia grande sorpresa, i suoi occhietti lentamente si aprirono.
"Ehi... scricciolo." Sussurrai, mentre picchiettai delicatamente l'indice sul suo piccolo nasino.
Mi osservò confusa; dal modo in cui mi stava guardando, sembrava che non sapesse nemmeno chi fossi.
Allungò un braccio verso di me, e tastò il mio viso con i suoi caldi polpastrelli.
Toccò il naso, giocò con le guance, mentre io arricciai il labbro, chiedendomi cosa stesse facendo.
"Sto sognando?" Chiese con un filo di voce.
"Sono reale Minhee." Risposi con un sussurro.
Lei ritirò il braccio dentro il suo vortice di coperte, e richiuse gli occhi.
Forse ancora non aveva capito che ero lì con lei.
Si riaddormentò; anzi, il suo nasino iniziò a produrre un leggero russare, ma Minhee rendeva adorabile pure quell'azione che per molti, poteva risultare fastidiosa.
Mi alzai, e cominciai a curiosare in giro, per scacciare così la noia.
La scrivania e le mensole erano piene di libri, non solo di scuola... ma erano presenti anche romanzi fantasy e molti manga giapponesi.
Dei vestiti non c'era traccia; ma avevo capito che entrambe fossero molto ordinate... probabilmente erano tutti dove dovevano stare, e cioè nell'armadio.
Mentre io e Jimin avevamo fatto diventare i nostri letti degli armadi personali.
Continuai ad osservare i vari titoli dei libri che erano posizionati su quella piccola libreria.
Alcuni erano famosi; Harry Potter, Il signore degli anelli... con mia grande sorpresa, avevo trovato anche la trilogia di Cinquanta sfumature; speravo vivamente che appartenessero a Yun, altrimenti avevo capito male, e lo scricciolo non era così innocente come dava a vedere.
Nascosto tra i vari romanzi e manga però, trovai un piccolo libretto misterioso.
Lo presi, anche se forse non dovevo toccarlo... da come era stato infilato tra i volumi, mi dava l'impressione che nessuno lo dovesse trovare.
Osservai attentamente la copertina... era rossa, con il disegnino di un cagnolino a cartone animato sopra.
Sembrava il diario di un bambino delle elementari.
Era davvero molto consumato... la rilegatura era rovinata, sembrava che stesse per sgretolarsi in tanti e numerosi pezzi.
Lo aprii, e lessi la prima pagina, che era più un'introduzione.
Proprietà di Kang Minhee.
Vietato leggere il seguito.
Oh no... non era il suo diario segreto, vero?
Okay Yoongi... non fare il cazzone; chiudi immediatamente il diario, e rimettilo dove lo hai trovato.
Fallo subito.
Peccato che fossi già alla pagina successiva.
Andrai all'inferno per questo Min Yoongi.
Beh ma la mia non era una brutta azione... volevo solo conoscere un po' di più Minhee.
No invece, leggere il suo diario segreto era una pessima azione.
Ma non riuscii a fermarmi.
La prima pagina era stata scritta nel 2010... otto anni fa.
Minhee ne ha 19 adesso, quindi quando aveva iniziato a scrivere questo diario, aveva undici anni.
Era alle medie dunque.
Se avessi scoperto che era stata vittima di bullismo, ero già pronto a rivoltare l'intera Corea del sud per scovare il bullo del cazzo.
Ma la copertina, con quel cagnolino sorridente, mi faceva pensare a qualcosa di allegro e felice... speravo quindi di leggere dei ricordi spensierati della sua tenera infanzia.
Lessi le prime righe... e il mio cuore letteralmente si gelò, facendomi così smettere di respirare.
Mi pentii di non aver dato ascolto alla piccola vocina che risiedeva all'interno della mia mente.
~ Angolo Autrice ~
Viva la suspense!
A voi non piace?
No... so già che mi starete mandando a quel paese ahaha ❤
Allora... un capitolo interamente raccontato dal punto di vista di Yoongi.
Visto che la fase "conquista" è quasi terminata; perchè anche se non hanno stabilito nulla, i due protagonisti sono cotti l'uno dell'altra, ho deciso di iniziare ad introdurre il passato di Minhee, per capire cosa ha passato da piccola il tanto amato scricciolo.
Dico sempre che non mi piace nè scrivere, nè leggere storie tristi... ma alla fine una punta di tristezza nelle mie storie, ci sta sempre.
Non può essere tutto rose e fiori.
So che siete tutti affezionatissimi al personaggio di Minhee (e ne sono davvero felice... le protagoniste di Hostage e Best friend in love sono state massacrate) quindi... non voglio essere melodrammatica, ma vi dico solo di prepararvi.
Come sempre ringrazio tutti coloro che mi danno il loro supporto e sostegno, e non solo con questa storia, ma anche con le altre.
Grazie, vi adoro.~~♡
SMILE HA SUPERATO LE 26K LETTURE! GRAZIE, VI AMO.♥
P.S. La coppia all'inizio del capitolo, sono due personaggi di un manga, (credo) e appena li ho visti, mi hanno ricordato un sacco Yoongi e Minhee.
Avevo già pubblicato più immagini di loro nel mio profilo instagram (@/katherine_kookie_) dove ho pubblicato anche i volti di Minhee, Yun e Nuvola.
Ma dato che oggi mi sento buona, metterò la foto di Nuvola pure qui, per dare un'idea a chi non mi segue su IG, di com'è fatto il micio protagonista di questa storia.
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