19 - Chiarimenti e effusioni

Yoongi e Jimin erano da poco tornati nella stanza.

Jungkook e Taehyung avevano fatto rientro nelle loro rispettive case, mentre Hoseok e Namjoon, approfittando del fatto che fosse domenica, erano tornati a letto.

Yoongi era ancora mezzo dolorante a causa dell'aggressione subìta, ma quel che gli faceva male più di tutti, era quel fragile e sensibile organo che palpitava all'interno del petto.

Teneva tra le dita la camelia rossa, trovata ai piedi dell'albero, che era ormai diventato il punto d'incontro per ritrovarsi con il paffuto e morbido micio dal pelo bianco e grigio.
Osservava con ammirazione e adorazione quel fiore dal color rosso fuoco, e all'interno della sua mente, si ripeteva il suo significato.

'Se io sono quella fiamma, tu sei la miccia che la tiene accesa, scricciolo.' Pensò.

"Anch'io voglio dei fioriiiii!" Esclamò Jimin, distogliendo così Yoongi dai suoi pensieri.

"Vuoi dei fiori?"

"Anch'io voglio che una ragazza carina mi corteggi, e mi porti dei fiori." Si lamentò in modo adorabile il minore.

Yoongi sorrise, cercò di alzarsi, ma da solo, ancora impiegava fatica nel fare le cose più semplici.

"Puoi metterlo insieme alle altre cose?" Chiese il moro, con un'espressione di dolore stampata sul volto.

Jimin annuì, e prese la camelia, per poi appoggiarla insieme agli altri piccoli regalini donati da Minhee.

"La famosa mensola di Minhee." Esordì il biondo, sorridendo.

"L'hai chiamata?" Chiese subito dopo.

"Due volte. Non ha risposto. La piccolina è rancorosa." Rispose Yoongi, emettendo un sonoro sbuffo.

"Prova a spiegarle la questione per messaggio."

Il maggiore scosse immediatamente la testa.

"No, devo parlarle. Non mi piace spiegare le cose importanti tramite un insulso messaggio."

"Se lei continuasse a non risponderti, come farai allora?"

"Se fisicamente stessi meglio, a quest'ora sarei già dietro la porta della sua stanza. Ma a fatica mi reggo in piedi."

"Non capisco perchè non vuoi andare in ospedale... Hyung, ti hanno pestato di brutto!"

Yoongi sbuffò.

"Hanno mirato di più alla faccia. Sì, ho qualche livido sull'addome, ma sto bene. Non ho bisogno di farmi vedere da nessuno... starò bene."

Jimin sospirò.

"Comunque... il pulcino sta avendo una reazione troppo esagerata. Potrebbe risponderti." Disse il biondo.

Yoongi abbassò lo sguardo.

"Mi ha aspettato un'ora e mezzo al freddo. Io non le ho mandato alcun messaggio per avvertirla, e il giorno prima le avevo promesso che sarei andato. La sua reazione è più che giustificata."

"Okay, ma non è colpa tua se non ti sei presentato. Non è che non hai voluto... non hai potuto! E lei non potrà mai saperlo, se continuerà ad ignorarti."

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"Minhee, mi dici cos'è successo?"

Da quando la ragazza era rientrata nella sua stanza, si era rifugiata sotto le numerose e calde coperte, cercando di soffocare con il cuscino i singhiozzi, che però la sua amica riuscì ad udire comunque.

Yun non capiva cosa fosse accaduto: sapeva che Minhee doveva incontrarsi con Yoongi quella mattina, alle sette e mezzo, e aveva capito che il motivo della tristezza della minore, fosse legata al moro, ma Minhee continuava a non spiegarsi, e Yun continuava a formulare domande, senza però ricevere risposta.

"Ti ha detto qualcosa di brutto? È successo qualcosa durante l'uscita? Minhee parla! Non è che non si è nemmeno presentato, vero?"

Appena la castana udì l'ultima domanda, la sua testolina sbucò dalle coperte, e mostrò all'amica il suo viso arrossato e bagnato dalle lacrime.

"Oh... Minhee.."

Yun accarezzò dolcemente i capelli della più bassa, che continuò a singhiozzare e tirare su col naso.

"Me lo aveva promesso..." Sussurrò.

"Mi aveva promesso che sarebbe venuto con me a dar da mangiare a Nuvola. Invece non si è fatto vedere. L'ho aspettato per più di un'ora." Spiegò Minhee con un tono molto basso di voce.

Appena finì di parlare, le scappò un sonoro starnuto... segno che la ragazza si era raffreddata.

"Credo tu abbia preso il raffreddore... spero non ti venga l'influenza." Disse Yun, che si affrettò nel prendere un fazzoletto, per poi porgerlo a Minhee.

"Magari non ha sentito la sveglia, e ha continuato a dormire... però ora dovrebbe essere sveglio, no?"

"Sì è sveglio... mi ha chiamata due volte."

"Oh... davvero? Cos'ha detto? Perchè non è venuto?"

"Non ho risposto..." Sussurrò Minhee, che si mise di nuovo al riparo sotto le coperte.

Yun sbuffò.

"Minhee, so che ci sei rimasta male... ma se ti ha chiamata, significa che vuole darti spiegazioni."

"O mi vuole rifilare una scusa."

"Beh... anche. È possibile. Ma se non ci parli, non lo saprai mai."

La suoneria del cellulare interruppe la conversazione tra le due ragazze; Minhee lo prese subito, e vide che Yoongi la stava chiamando per la terza volta, quel giorno.

"Però... siamo a tre. La piccola stalker ha conquistato il ragazzo bellissimo e irraggiungibile." Disse Yun, facendo l'occhiolino all'amica.

Quando però vide che Minhee non stava rispondendo, Yun storse il labbro inferiore, fino a formare una tenera smorfia.

"Minhee... rispondi."

Minhee scosse la testa, e Yun si ritrovò ad imprecare sotto voce, e ad alzare gli occhi al soffitto.

"Minhee, gli imprevisti capitano okay? Magari gli è successo qualcosa che gli ha impedito di venire stamattina. Ma se non parli con lui, non lo potrai mai sapere! Anche a me in passato mi è successo. Avevo preso un impegno con una persona, ma all'ultimo momento avevo dovuto rimandare. La vita è imprevedibile Minhee, non tutto va secondo i nostri piani."

"Quindi dovrei rispondere...?"

Yun annuì.
Nell'esatto momento in cui Minhee premette il tasto verde, Yoongi chiuse la chiamata.

"Ha attaccato." Disse la più bassa, con tono triste.

'Ci credo, ci hai impiegato mezz'ora per rispondere.' Pensò la maggiore, che però si tenne il commento per sè.

Vedeva che l'amica era già parecchio instabile, non voleva farla sentire peggio.

"Richiamerà."

Minhee annuì.

"Ma se mi deve spiegare il motivo per cui mi ha dato buca, me lo deve dire guardandomi in faccia." Borbottò la castana.

Yun le dette ragione.

"Giusto. Per telefono non si risolve nulla. Le questioni vanno risolte confrontandosi faccia a faccia."

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"È la prima volta che chiamo così tante volte una ragazza, ti rendi conto?"

Jimin alzò un sopracciglio.

"Tante? L'hai chiamata solo tre volte!"

"Per me sono già troppe."

Il biondo sbuffò.

"Ehi... cos'hai intenzione di fare con Doyun?"

"Lo ammazzo."

"Hyung... qualcosa di più fattibile, e che non ti mandi in prigione."

Yoongi sembrò pensarci su un attimo...

"Lo ammazzo, poi farò in modo che la colpa ricada su qualcun'altro."

Jimin sospirò pesantamente.

"Hyung..."

"Accidenti, non pensavo fosse così testarda!" Si lamentò il moro, che ricominciò a chiamare Minhee.

Jimin ridacchiò.

'Quei due faranno faville insieme.' Pensò, mentre si diresse in bagno.

Dopo tre squilli, finalmente la ragazza rispose; Yoongi stava per spiegare tutto ciò che era successo, ma la voce di quest'ultima lo bloccò subito.

"Tra mezz'ora alla panchina. Le cose me le devi dire in faccia."

"Cosa? No aspetta..."

Ma Minhee aveva già chiuso la chiamata.

'Non posso camminare... oddio, ma più normale non la potevo trovare?' Imprecò mentalmente il maggiore.

"Allora? Ci hai parlato?" Chiese Jimin, che fece capolino dal bagno.

"Vuole che parliamo faccia a faccia. Mi vuole vedere alla panchina dove ci troviamo sempre, tra mezz'ora."

"Oh... beh, ti aiuto io. Tranquillo Hyung."

"Non è questo il punto!"

Il tono di voce molto alto e irato che Yoongi aveva usato, fece spaventare ed indietreggiare di qualche passo Jimin.
Il corvino abbassò lo sguardo, dopodiché chiuse gli occhi, e sospirò in modo pesante e stanco.

"Non voglio che mi veda." Sussurrò.

"Non voglio che veda le condizioni in cui mi trovo." Continuò.

Jimin si sedette accanto a lui.

"Mandale un messaggio, e dille che non puoi camminare al momento."

Yoongi scosse la testa.

"No, ho un'altra idea... aiutami."

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Yoongi, con l'aiuto di Jimin, si trovava già seduto sulla famosa panchina.

Vedeva che i passanti gli lanciavano delle fugaci e strane occhiate, e velocizzavano il passo andandosene via quasi spaventati, dato che non si poteva intravedere il suo viso.

'Ho cappello, occhiali da sole e sciarpa... ma questo mica vuol dire che sono un terrorista.' Pensò il moro, infastidito dalle reazioni delle persone.

Per non far vedere quanto fosse conciato male il suo viso, si era coperto metà faccia con una spessa e calda sciarpa di lana color blu cobalto, e per coprire gli occhi, neri a causa dei pugni, Yoongi optò per un paio di occhiali da sole.

Il corvino vide da lontano un piccolo punto rosso, che piano piano si fece sempre più vicino.
Si abbassò un attimo gli occhiali scuri per constatare che il colore del cappotto fosse davvero rosso, e poi se li risistemò sul dorso del naso.

Minhee si avvicinò lentamente al punto d'incontro, ma appena vide una losca e tetra figura, seduta sulla sua amata panchina, si bloccò.
Osservò attentamente quella persona tutta coperta e incappucciata, pensando che fosse strano che stesse indossando un paio di occhiali da sole, dato che il tempo era molto nuvoloso.
Ma Minhee guardandolo per bene, riconobbe il giubbotto di Yoongi.

'È lui?' Si chiese dentro di sè, indecisa se avvicinarsi o no.

Yoongi vide indecisione, titubanza, e anche un pizzico di paura negli occhi della ragazza; internamente si stava divertendo, non lo poteva negare.
Le fece cenno con la mano di avvicinarsi a lui, ma Minhee restò ferma, immobile, e pietrificata sul posto.

"SCRICCIOLO, VIENI O NO?" Urlò a quel punto il più alto, facendo capire a Minhee che non doveva avere paura, e che era lui... non un pericoloso estraneo.

Appena la castana riconobbe la voce del ragazzo che aveva corteggiato per un mese intero, ma soprattutto riconobbe il nomignolo che Yoongi le aveva affibbiato, si illuminò, e rapidamente lo raggiunse.

"Ecco, tieni."

Appena Minhee arrivò di fronte a lui, gli porse un sacchetto di plastica, colmo di una sospetta sostanza nera.
Al ragazzo parevano sassi.
Confuso e perplesso, Yoongi afferrò il sacchettino.

"È carbone. Te lo meriti." Disse freddamente la castana.

Yoongi prese un piccolo pezzo di carbone tra le dita, e lo annusò, riconoscendo subito il dolce odore dello zucchero.
Gli angoli delle sue labbra si incurvarono verso l'alto.

"Questo non lo porta la befana ai bambini?" Chiese il ragazzo.

"Ai bambini cattivi." Puntualizzò Minhee.

"Siccome sei stato cattivo con me oggi, non ho preparato alcun regalo. Ti meriti solo del carbone." Borbottò la minore.

Yoongi non riuscì a non ridere.
Aveva paura di trovare una Minhee triste, addolorata, e in lacrime, e invece si era dimostrata più forte di quanto aveva pensato.
Indicò alla più bassa il posto accanto al suo, e Minhee si mise seduta; lo osservò con uno sguardo confuso.

"Oppa... non c'è il sole."

"Lo so." Rispose lui, che osservò attentamente il pacchetto colmo di zucchero nero.

'Mi porta sempre qualcosa... anche se ha già vinto la sfida.' Pensò.

"Sai... non importava che tu mi portassi del carbone, mi è bastata la camelia rossa che hai lasciato all'albero."

Appena Minhee udì quelle parole, i suoi occhi si spalancarono, e le sue gote rapidamente arrossirono.

"Ma... quando ci sei andato?"

"Questa mattina. Erano le nove e mezza passate, penso che tu fossi andata via da poco, dato che ho trovato Nuvola ancora sdraiato per terra."

Minhee abbassò lo sguardo, chiedendosi dentro di sè il motivo di quell'enorme ritardo, e come mai non l'avesse avvertita.
La sua voce, dette vita ai pensieri che le stavano attanagliando la mente.

"Perchè non mi hai avvertita? Potevi mandarmi un messaggio..." Sussurrò.

Yoongi intravide attraverso gli occhiali scuri, il viso triste di Minhee, e le sue morbide labbra ripiegate verso il basso.
Una veloce e rapida scossa mosse il suo cuore, e sentì di nuovo i sensi di colpa.

Fece un profondo respiro, e dandosi coraggio, si tolse gli occhiali e la sciarpa, tenendosi però il cappello e il cappuccio della felpa.
Il cuore della castana si fermò, non appena vide come fosse ridotto il viso di Yoongi.

"Ma... cosa è successo alla tua bellissima faccia?"

Yoongi inarcò un sopracciglio, ma poi ridacchiò.

"Per caso... hai appena detto che sono bellissimo?" Chiese ghignando.

Ma quando notò le paffute e adorabili guance della ragazza, rigate e solcate da lacrime che stavano cadendo copiosamente dai suoi occhietti arrossati, il ghigno sul viso di Yoongi, sparì.

"Ehi piccoletta... non piangere..." Sussurrò Yoongi.

Per lui, vedere Minhee piangere la prima volta, fu un duro colpo; questa era la seconda, e non riusciva a sopportare il fatto che stesse piangendo a causa sua.

"Chi ti ha fatto questo?" Chiese Minhee, che continuò a piangere sommessamente.

Yoongi osservò la ragazza dispiaciuto, con il cuore che lentamente, si sgretolava sempre di più, fino a ridursi in tanti piccoli e microscopici frammenti... e provocandogli così un dolore maggiore, in confronto a quello che stava sentendo fisicamente.

"Non importa chi è stato. Sono qui per spiegarti come mai ho fatto così tardi..."

Minhee scosse la testa.

"Non mi devi spiegazioni. Ho capito come mai non potevi essere qua alle sette e mezzo."

Yoongi prese la mano della castana, e il cuore di quest'ultima sussultò, per quel semplice ma dolce gesto.

"Io voglio spiegarti. Ti avevo promesso che sarei venuto, quindi..."

"Gli imprevisti accadono. Ora so che non mi hai dato buca volontariamente."

Yoongi osservò intenerito la ragazza seduta di fronte a lui.

"Non ti avrei mai dato buca Minhee. Le promesse che faccio, io le mantengo sempre."

Minhee lentamente avvicinò la mano alla guancia, che era segnata da un livido bello grosso e color violaceo.
La sfiorò, e Yoongi strizzò gli occhi... il viso gli doleva ancora molto.

"Non è stato Doyun, vero?" Chiese la ragazza in un sussurro.

Yoongi sgranò gli occhi.

"Perchè pensi che sia stato lui?"

Gli occhi tristi di Minhee, osservarono e studiarono silenziosamente quelli leggermente sorpresi di Yoongi.
La castana abbassò lo sguardo, sospirò, e si decise a parlare.

"Perchè l'ultima volta che l'ho visto, mi ha detto di dirti che dovevi guardarti le spalle." Sussurrò.

Gli occhi di Minhee erano ancora lucidi; la ragazza stava male nel vedere Yoongi in quelle condizioni, e se avesse saputo che a ridurlo così, era stato il suo ex ragazzo, si sarebbe sentita peggio.
E per questo Yoongi, ancora una volta, le mentì.

"Non è stato lui. Era sabato notte, era molto tardi e mi sono scontrato con dei tizi ubriachi."

"Dovresti denunciarli."

Yoongi accennò un piccolo sorriso.
Scompigliò dolcemente i lisci e setosi capelli della più piccola.

"Non ti devi preoccupare di nulla. Ho tutto sotto controllo."

La mano di Yoongi, cercò timidamente quella di Minhee, e la ragazza, appena vide le mani strette tra loro, internamente diede di matto.
Desiderava ardentemente urlare e gridare, per esprimere quanta gioia e felicità stesse provando in quel momento, ma si morse la lingua, e si ordinò di controllarsi, e di darsi un contegno.

"Non riesco a camminare bene... e ho ancora un po' di dolori ovunque. Quindi non ci vedremo nei prossimi giorni." Annunciò Yoongi, con una nota di malinconia nella voce.

Minhee annuì.

"Posso scriverti?"

Un piccolo sorriso si formò sul volto del più grande.

"Certo. Devi scrivermi."

Minhee sorrise contenta.

"Ti scriverò sempre!" Esclamò.

'Aiuto...' Pensò dentro di sè Yoongi, che già si aspettava di ricevere messaggi chilometrici, contenenti un vasto numero di parole.

"Ti manderò anche link di video divertenti." Continuò la più piccola.

Yoongi non potè fare a meno di sorridere e annuire un'altra volta.
Gli occhi del maggiore fissarono con estrema intensità il visetto della ragazza seduta di fronte a lui, mentre quest'ultima, un po' imbarazzata, avevo lo sguardo posato sulle sue scarpe.

Yoongi lentamente si avvicinò al viso di lei; esternamente i due sembravano calmi, ma entrambi i loro cuori, battevano all'impazzata.

"Etciù!"

Minhee emise uno starnuto, spezzando quella dolce, ma anche romantica atmosfera.
Yoongi si tirò indietro, sciolse l'intreccio formatosi dalle loro mani, e accarezzò dolcemente il caschetto color cioccolato della bruna.

"Hai preso il raffreddore?"

Minhee in risposta starnutì una seconda volta, e Yoongi capì che la ragazza si era raffreddata quella mattina, mentre lo aspettava in quello stesso punto.
Si ricordò di quanto tempo aveva passato al freddo, in attesa del suo arrivo, e nuovamente i sensi di colpa, lo assalirono.

"Mi dispiace..." Sussurrò il corvino.

Minhee si voltò verso di lui, lo guardò confusa, mentre era intenta a soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta.

"Come?"

"Hai preso freddo per colpa mia. Spero non ti venga l'influenza."

Minhee scosse la testa in negazione.

"Non è colpa tua. Sono io che non mi sono coperta bene."

Yoongi inarcò un sopracciglio, e velocemente dette uno sguardo all'abbigliamento della ragazza: cappotto rosso e grande tre taglie più della sua, guanti, sciarpa di lana dello stesso colore verde delle foglie, scaldamuscoli, scarponi...

"Non ho messo il cappello stamattina." Disse Minhee.

"Beh sì... manca solo quello in effetti." Commentò Yoongi.

"Dovevo comunque avvertirti..." Sussurrò il moro.

'Ma ero svenuto.' Continuò la frase mentalmente.

Non voleva dare maggiori preoccupazioni alla minore.

"Dai, torna dentro. Fa freddo... non voglio che tu ti prenda un malanno." Disse Yoongi.

"E tu?"

Yoongi alzò le spalle.

"Jimin è rimasto nei paraggi. Mi aiuterà lui a tornare in camera."

Minhee annuì, e si alzò dalla panchina.
Rimase in piedi di fronte a Yoongi, e il corvino si chiese come mai la ragazza lo stesse osservando così a lungo; ma quando vide la piccola, chinarsi verso di lui, comprese subito le intenzioni delle sue azioni.

Con le guance che bruciavano da tanto che erano calde, silenziosamente Minhee si avvicinò alla guancia di Yoongi, e posò le sue morbide e vellutate labbra su di essa, donandogli così un casto e innocente bacio.

Quel gesto così puro, fece letteralmente andare a Yoongi il sangue al cervello.
Egli ringraziò mentalmente di essere in pessime condizioni fisiche, altrimenti non avrebbe resistito, e avrebbe fatto ciò che desiderava compiere già da qualche giorno.

Minhee lentamente si separò da Yoongi, ma rimase comunque vicina al viso di lui.
Ci fu un intenso scambio di sguardi tra i due, ma poco dopo, Yoongi non resistette più.

'Oh al diavolo!'

Afferrò tra le dita il mento di Minhee, lo avvicinò bruscamente al suo volto, e attaccò con prepotenza le sue labbra su quelle di lei.

Minhee sussultò dalla sorpresa, ma tuttavia non si staccò, anzi... ricambiò quel bacio che pian piano stava diventando sempre più lussurioso e colmo di desiderio.

Le labbra di Yoongi si mossero sinuosamente sopra quelle della ragazza; teneva ancora il mento di lei tra le dita, mentre con l'altra mano, spingeva verso di sè il retro della nuca di Minhee, per evitare che lei si staccasse, e per tenerla sempre più vicina al suo volto.

Le mani di Minhee si poggiarono sulle spalle di Yoongi, alla ricerca di un maggior sostegno, mentre lui continuava a leccare e succhiare seducentemente i boccioli di rosa che decoravano il dolce viso della ragazza che in poco tempo, gli aveva fatto perdere la testa.

Il moro tentò di infilare la lingua all'interno della cavità orale della castana, ma un improvviso applauso mise fine al bacio.

Minhee si staccò rapidamente; il suo viso era rosso dall'imbarazzo, e il fiato era corto e affannoso.
Entrambi si voltarono verso la figura che aveva assistito a tutto, e che in quell'istante stava applaudendo.

"Oh, ma che scenetta romantica! Dovete essere proprio innamorati!" Esclamò l'individuo, che con un ghigno arrogante stampato sul volto, si avvicinò alla coppia.

Yoongi gli lanciò uno sguardo colmo di rabbia, sdegno e collera.

"Doyun."
















~ Angolo Autrice ~

Capitolo interamente dedicato al chiarimento tra Yoongi e Minhee. ;)

Non ho avuto molto tempo per scrivere ultimamente, per questo sono riuscita ad aggiornare solo oggi.
Ma vi prego, non scrivete commenti del tipo "perchè non aggiorni più."
Non è che non voglio più aggiornare, per carità... se non aggiorno per un po', è perchè non ho proprio il tempo materiale per scrivere. 😅

Cerco sempre di aggiornare comunque una volta alla settimana, e alla fine Smile la settimana scorsa l'ho aggiornata.
Ci sono alcune persone che stanno aspettando il nuovo capitolo di Best friend in love, che non viene aggiornata da quasi tre settimane, e loro probabilmente mi vogliono uccidere. 🙈
Purtroppo, ho una vita pure io... ahimè, che ci posso fare?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, so che anche voi, come Yoongi, volete uccidere Doyun... mi aspetto tanti commenti minacciosi nei suoi confronti. xD
Come sempre, vi ringrazio. ❤

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