15 - Dolci Baci

Minhee e Yun erano tornate da poco nella loro stanza.

Sul viso della più bassa, era dipinto un gigantesco sorriso che andava da un orecchio all'altro, da quando Yoongi l'aveva abbracciata.

La sua amica l'aveva osservata per tutto il tempo: più volte, durante il tragitto per il ritorno al dormitorio, era tentata dal chiederle cosa il ragazzo le avesse detto durante quel breve, ma dolce e romantico momento.
Invece aspettò che fosse Minhee, a parlarle e raccontarle ogni cosa, ogni minimo dettaglio di quella effimera conversazione, che aveva provocato in lei tanta felicità e allegria.

Erano passati almeno dieci minuti, e Minhee si era seduta sul letto da quando lei e la sua Unnie erano tornate.
Nella sua mente, continuavano a ripetersi i vari scenari avuti con Yoongi poco prima.

Ricordò di come l'avesse abbracciata, stringendola a sè; come l'aveva rassicurata, consolata, accarezzata dolcemente, e donato un tenero bacio sulla sua testa.
Ma erano le ultime parole del moro, che continuavano ad invaderle i pensieri.

"Brava la mia piccoletta."

MIA.

"Ha detto mia..." Sussurrò la minore, attirando l'attenzione di Yun.

"Oddio Minhee, finalmente hai detto qualcosa... iniziavo a preoccuparmi." Borbottò la bionda, contenta che la sua piccola amica avesse dato qualche segnale di vita.

Ad un certo punto, Minhee iniziò ad urlare come una matta; urlò così tanto che Yun fu costretta a tapparsi le orecchie per proteggere i suoi preziosi timpani.

"AAAAAHHHH HA DETTO MIAAAAAAA!" Gridò la castana, che balzò in piedi sul letto, ed iniziò a saltare contenta.

Yun non riuscì a rimanere seria di fronte alla sua amica che stava letteralmente dando di matto, e iniziò a ridere.

"YUN! HA DETTO CHE SONO LA SUA PICCOLETTA!" Gridò la ragazza, svelando così il motivo di così tanta contentezza.

"Ma non è bellissimooooo???" Continuò Minhee, che scese dal letto e corse dalla sua amica.

"È molto carino." Disse Yun.

"Non è solo carino, è così bello che sembra un dio! È una divinità scesa in terra! E domani usciremo insieme! Sono così feliceeeee!" Esclamò la più bassa, con le lacrime agli occhi dovuti alla tanta emozione e gioia provate in quel preciso istante.

"Domani mi aiuterai a prepararmi Unnie?"

"Ma certo! Sai già dove ti porterà?"

Minhee arricciò il suo nasino, si fermò a pensare, ma poi scosse la testa.

"Prima di salutarmi, mi ha detto solo che dato che domani è sabato, avremo il nostro appuntamento nel pomeriggio. Non so dove andremo."

Yun ragionò sui vari posti dove il corvino avrebbe potuto portare la sua amica.

'Mh... sembra un tipo che se ne sta sulle sue, e che non ama i luoghi con troppe persone. Sicuramente la porterà in un posto tranquillo.' Pensò la bionda.

"Hai il suo numero, prova ad indagare no?" Chiese subito dopo.

Minhee annuì, e prese immediatamente il cellulare.

"Comunque... si vede che gli piaci. E molto." Disse Yun.

Minhee si bloccò; le parole pronunciate dalla ragazza la fecero riflettere.
Lei era molto contenta di come si stessero svolgendo le cose, ma se non avesse vinto la sfida, l'appuntamento non ci sarebbe mai stato.
La più piccola si ritrovò a pensare che Yoongi forse, si sentiva un po' costretto ad uscire con lei.

"Come posso piacergli? Lo hai visto? Lui è meraviglioso, bellissimo, non sembra nemmeno vero da tanto che è perfetto... e io sono io." Disse Minhee, cambiando velocemente il suo umore.

Yun sgranò gli occhi.

"Ehi ehi... dov'è finita tutta la felicità che stava riempendo la nostra stanza fino a due secondi fa? Minhee... tu sei una bellissima ragazza okay? Non ti devi buttar giù così." Disse dolcemente.

"Ma se non avessi vinto la sfida, domani non avrei nessun appuntamento." Borbottò lei.

Yun sorrise.

"Pensi che Yoongi si senta costretto ad uscire con te?"

Minhee annuì.

"Minhee... nessuno lo ha costretto a chiamarti piccola mia..."

"Mia piccoletta." La corresse lei.

"Sì è uguale. Il punto è che lo ha detto lui, di sua spontanea volontà... lui ti ha chiamata così. Fidati di me... gli piaci."

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Anche Yoongi era particolarmente silenzioso da quando lui e i ragazzi erano tornati nelle loro camere.
Fissava insistentemente prima il tulipano screziato, dal gambo rotto, poi il tulipano giallo.
Sorrise, nel ripensare a quando Minhee quella mattina le aveva rivelato il significato del fiore.

"Sei cotto." Disse Jimin, guardando il suo amico con occhi maliziosi.

Appena Yoongi udì quelle due parole, ritornò immediatamente serio.

"Oh andiamo! Ammettilo! Ti piace, e tanto. E si vede!" Continuò Jimin.

"L'hai abbracciata! Tu di solito non compi gesti così dolci e affettuosi! Non è da te!" Insistette il biondo.

"Hai ragione, non è da me." Sussurrò il moro, che finalmente aveva parlato.

"Non ti devi vergognare ad ammettere i tuoi sentimenti... lei è mooooolto carina. Lo dico pure io."

"E se ha avuto il lasciapassare persino da Park Jimin, vuol dire che è grave." Scherzò Yoongi.

Jimin sorrise.

"Dai... ti sei tenuto i suoi biscotti durissimi, ma adorabili... ti sei tenuto i fiori, che ora stanno appassendo su quella mensola, dove accanto ci sono le caramelle e le gomme da masticare senza zucchero che ti ha dato sempre lei. Per non parlare del gatto senza orecchie! Te lo porti sempre con te."

"Ovvio che è sempre con me. L'ho attaccato alle chiavi."

"Il punto è... che ti piace. Parecchio. Dove la porterai domani?"

Yoongi abbassò lo sguardo; pensò al tenero viso di Minhee che le diceva che amava i dolci, quando qualche mattina fa le dette lo zucchero da mettere nel caffè.

"La porterò in una pasticceria. Ama i dolci, e in più mangiando, starà zitta."

Jimin ridacchiò, ma poi si complimentò con l'amico per la scelta del posto.
Yoongi sentì il suo cellulare vibrare, e dentro di sè, sapeva già chi fosse il mittente del messaggio.

< Oppa... dove andiamo domani? Come mi devo vestire? >

'Sapevo che era lei.' Pensò il ragazzo, che iniziò a scrivere la risposta.

< Vestiti come tutti i giorni. Andiamo in pasticceria. >

< 🍰❤😍 >

'Altre emoji...' Pensò Yoongi; lui non era tipo da usare le emoji, ma aveva capito che Minhee invece le usasse molto.

Stava per bloccare lo schermo, quando il cellulare vibrò di nuovo,
Minhee gli aveva mandato un altro messaggio.

< Allora non mangerò niente a pranzo! >

Yoongi inarcò un sopracciglio.

< Perchè? > Scrisse lui.

< Perchè così mi rimpinzerò di dolci nel pomeriggio! 💪😋 >

< No. Mangia qualcosa. >

< No, tanto mangerò con te dopo! >

Yoongi sospirò.

< Minhee, se non mangerai nulla a pranzo, io non ti porterò da nessuna parte. >

Yoongi posò il cellulare al suo fianco.

"Ehi..." Sussurrò.

Jimin si voltò verso di lui.

"Secondo te è ancora vergine?"

Jimin ci pensò un attimo su.

"Secondo me sì. Ma l'hai vista? Sembra totalmente inesperta in quel campo." Rispose subito dopo il biondo.

"Ma stava con un ragazzo prima." Notò Yoongi.

"E tu definisci quell'idiota un uomo?"

Yoongi storse le labbra, fino a formare una smorfia infastidita.

"No, so anch'io che quello è un pezzo di merda. Eppure il cazzo tra le gambe ce lo ha... credo."

"Forse sì, ma sarà piccolo quanto il suo cervello." Disse Jimin ridendo.

Yoongi sorrise.

"Okay allora non ce l'ha proprio." Disse Yoongi, facendo così ridere ancor di più il suo amico.

"Che coglione... picchiare una come Minhee... quello non ce l'ha per nulla il cervello." Sussurrò Yoongi, con una punta di rabbia nella voce.

Jimin smise di ridere, e tornò serio appena capì che stavano toccando un argomento delicato.

"Hyung non ci pensare... ora anche la sua amica sa la verità. Non credo la lascerà sola d'ora in poi."

Il moro sbuffò.

"La sua amica non è Hulk. Non può fare molto." Commentò.

Afferrò nuovamente il cellulare, doveva essere arrivata la risposta della castana.

< Uffa! 😤 >

Yoongi sorrise.
Dopodichè arrivò un altro messaggio, ma questo era una gif che raffigurava una bambina chiaramente arrabbiata, che agitava con la mano una spazzola.

Il corvino non resistette, e scoppiò a ridere, guadagnandosi delle occhiate stranìte da parte di Jimin.

"Cosa ti fa ridere così tanto?"

Yoongi gli fece vedere la divertente gif animata, e Jimin sorrise.

'Eh sì, è proprio cotto.' Pensò il più piccolo.

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Mancava mezz'ora all'appuntamento con Yoongi, e Minhee era ridotta ad un fascio di nervi.

"Sono così nervosa! E se non andasse bene?" Chiese la più bassa a Yun, con tono disperato.

L'amica sorrise, e continuò a pettinare i morbidi e lisci capelli di lei.

"Andrà bene Minhee... devi solo stare tranquilla, e non farti prendere dall'ansia." Rispose con dolcezza la sua Unnie.

"Vuoi che ti trucchi un po'?" Chiese subito dopo Yun.

"Non mi piace molto il trucco... mi fa sembrare più vecchia."

Yun ridacchiò.

"Serve per far sembrare le donne ancor più mature, ma anche per coprire le imperfezioni." Spiegò.

"La mia faccia ha qualcosa che non va?"

Yun si affrettò a scuotere la testa in segno di negazione.

"Il tuo viso è perfetto Minhee."

Dopo aver asciugato e pettinato per bene i capelli, le ragazze si fermarono di fronte all'armadio.

"Mh... ti porterà in una pasticceria. Okay che ti ha scritto che devi vestirti come tutti i giorni, ma è comunque un appuntamento..." Pensò ad alta voce la bionda.

"Ti presto questa mia maglia, okay?"

Minhee osservò attentamente la maglia che la sua amica le stava mostrando.
Era nera, ma le maniche e la parte dello scollo erano un velo sempre nero, ma trasparente.

"Yun... si vedrà un po' il reggiseno." Commentò Minhee, poco convinta dall'indumento.

"Appunto. Fa vedere qualcosa, ma non troppo."

Minhee storse la bocca, contrariata... ma Yun cercò di convincerla, e farle cambiare idea sulla maglia che stava reggendo tra le mani.

"Minhee, guardala dal lato positivo... puoi mettere vestiti un po' trasparenti, senza risultare volgare, dato che le tue forme non sono prosperose."

La più bassa afferrò la maglia, la fissò ancora una volta con estrema attenzione.

"E credi che a Yoongi possa piacere?"

"È un maschio, gli piacerà di sicuro." Rispose Yun.

Yun scelse poi una gonna rossa a tema scozzese per l'amica, un paio di calze color carne, e un paio di stivaletti neri.
Voleva prestarle quelli con la zeppa dentro, per donarle un po' di altezza, ma Minhee non ci sapeva camminare.
Li aveva provati in passato, e li trovò scomodi.
Dopo che Minhee ebbe indossato il tutto, si fece vedere dall'amica per sapere come stesse, vestita in quel modo.

"Stai benissimo!" Esclamò Yun.

"Davvero? Mi sento un po' a disagio con questa maglia trasparente."

"Ma no! Non è proprio tutta trasparente, e poi il reggiseno è rosa carne, nemmeno si vede." La rassicurò la maggiore.

Minhee annuì.

"Sicura che non vuoi neanche un filo di trucco?" Chiese poi la bionda.

La castana alzò le spalle.

"Siediti... ti metto solo un po' di mascara."

Dopo che Yun ebbe allungato le ciglia della sua amica con l'apposito cosmetico, dette un burrocacao al cioccolato alla ragazza.

"Nel caso ci scappasse il bacio." Sussurrò la bionda, facendo l'occhiolino.

Minhee arrossì; in realtà era sicura che Yoongi non l'avrebbe mai baciata, ma si mise comunque sulle labbra quel profumato burrocacao dal gusto dolce, e poi lo inserì nella tasca del cappotto.

"Grazie Unnie, io vado!" Esclamò.

Abbracciò Yun, e si avviò verso la ormai famosa panchina, che era diventata il loro punto d'incontro.

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"Prendile dei fiori, lei li porta sempre a te, per una volta portaglieli tu."

"Ah e mi raccomando... infilale la lingua in gola!"

Jimin non ebbe risposta, quando pronunciò a Yoongi queste due frasi.
Il corvino stava passeggiando per raggiungere la panchina; si stava preparando psicologicamente nel trascorrere un intero pomeriggio con quello scricciolo iper attivo.

Voltò lo sguardo alla sua destra, e intravide dall'altra parte della strada, un piccolo e grazioso negozio di fiori.
Il ragazzo continuò a fissare i fiori che si trovavano fuori, in esposizione, con espressione accigliata.

'Dovrei...?' Si domandò dentro di sè.

In fondo, era vero che era sempre stata la più bassa a portargli qualcosa ogni giorno; lui ancora non le aveva mai regalato nulla.
Deglutì, indeciso sul da farsi.

Scosse la testa, pensando che il gesto di portare dei fiori ad una ragazza, non gli apparteneva.
Affrettò il passo e in cinque minuti, fu già vicino alla panchina; scorse seduta su di essa la ragazza, che con il suo cappotto rosso si faceva riconoscere anche da lontano.

"Ciao Yoongi oppa!" Esclamò Minhee, non appena il moro fu ancor più vicino a lei.

Esternamente cercava di farsi vedere calma, ma il suo cuore iniziò a palpitare sempre di più, mentre lei si stava facendo invadere dall'ansia.

"Ciao scricciolo. Andiamo?"

Minhee annuì.

"Ah, aspetta!"

Si ripetè la solita scena che ormai Yoongi assisteva ogni mattino, da quasi un mese.
La ragazza infilò la manina nella famosa tasca del suo cappotto.

"Ho una piccola sorpresa per te!"

Yoongi inarcò un sopracciglio.

"Piccoletta... ormai la sfida l'hai vinta. Non importa più che mi porti qualcosa."

Minhee gonfiò teneramente le guance, reazione che fece scappare un sorriso al più grande.

"Non ci deve essere per forza un motivo per donare un piccolo pensierino." Borbottò lei.

Ancora una volta, un delicato sorriso spuntò timidamente sul volto del maggiore.
Minhee porse il piccolo oggetto che aveva nascosto nella tasca del suo cappotto; lo mostrò a Yoongi tenendolo sul palmo della mano.

Il ragazzo lo riconobbe come un cioccolatino, ma era la prima volta che ne vedeva uno di quel tipo; aveva una forma tondeggiante, ma irregolare, ed era rivestito di una cartina di alluminio argentata, con sopra disegnate delle minuscole stelline blu, e stampata anche una scritta del medesimo colore.
La scritta era straniera, e Yoongi si chiese cosa volesse dire; afferrò il cioccolatino tra le dita, e lo osservò attentamente.

"Minhee... sai che non vado matto per i dolci." Bofonchiò.

"Allora perchè oggi andiamo in una pasticceria?" Chiese la ragazza confusa.

"Perchè a te piacciono, no?" Le chiese lui, lanciandole una veloce occhiata.

Le gote della minore si tinsero di un rosso molto acceso, particolare che Yoongi non notò, poichè aveva riposato la sua attenzione di nuovo verso il piccolo dolcetto.

"È fondente però. Quindi non sarà tanto dolce." Disse lei.

"È straniero." Pensò ad alta voce il ragazzo.

Minhee annuì.

"Sì, si chiama Bacio Perugina, lo producono in Italia, in una città che si chiama Perugia. È il capoluogo di una regione, ma non ricordo il nome." Spiegò Minhee.

"Un cioccolatino italiano... e dove lo hai trovato?" Chiese il moro, incuriosito.

Dopo alcuni secondi di silenzio, Minhee si decise a rispondere.

"L'ho fregato ai nonni di Yun."

Gli occhi di Yoongi si spalancarono leggermente, e dovette trattenersi dal sorridere una terza volta.

"Quindi lo hai rubato?"

"No. L'ho fregato."

Yoongi cercò di non scoppiare a ridere, dovette ricorrere a tutte le forze che aveva in corpo, per darsi un minimo di controllo e resistere.

"Minhee... sai che in questo contesto, quei due verbi hanno lo stesso significato?"

La ragazza rimase immobile, ma poi mostrò un premuroso sorriso al più alto, che ebbe il potere di addolcirlo.

Nella mente di lei, scorrevano quei due minuti vissuti all'ora di pranzo, quando erano tutti a casa dei nonni di Yun; la nonna cucinava, il nonno guardava la tv, e la sua amica apparecchiava la tavola.

Minhee era rimasta da sola nel salotto, seduta di fronte al piccolo vassoio colmo di cioccolatini e caramelle, tra cui anche i Baci Perugina.
La castana osservò a lungo quei cioccolatini dalla veste argentata, ricordandosi che al loro interno nascondevano anche un messaggio d'amore.
La nonna di Yun in passato gliene aveva fatto assaggiare uno, e Minhee si ricordò quale fosse la loro provenienza e la loro storia.
Senza pensarci due volte, e cercando di non farsi vedere da nessuno, prese uno dei Baci e lo infilò in tasca.

"I nonni di Yun sono stati in Italia l'anno scorso, e i Baci sono piaciuti così tanto che ne hanno fatto scorta. Non si accorgeranno dell'assenza di un cioccolatino." Spiegò la ragazza.

Yoongi in quel caso le dette ragione; lanciò di nuovo un veloce sguardo al piccolo dolcetto italiano, e si voltò verso Minhee.

"Grazie scricciolo." Sussurrò, per poi posare la mano sui lisci e setosi capelli di lei, per donarle una morbida carezza.

Dopodichè, inserì il cioccolatino nella tasca del giubbotto, e iniziò a camminare.

"Dai andiamo." Disse lui.

"No aspetta!"

Yoongi alzò gli occhi al cielo.

'E ora cos'altro c'è?' Si chiese dentro di sè.

Minhee lo affiancò; lo fissò con un'occhiata indecifrabile, poi i suoi occhi puntarono verso la tasca dove il ragazzo aveva infilato il cioccolatino.

"Perchè non lo mangi?" Chiese Minhee, guardando Yoongi con i suoi occhioni da cerbiatto.

'Carina...' Pensò il moro, che volle tanto affondare l'indice nella guanciotta paffuta della più bassa.

"Non mi va ora." Rispose lui.

"Ma... devi mangiarlo!" Insistette lei.

Yoongi alzò un sopracciglio; la guardò con espressione perplessa.
In realtà, Yoongi non aveva intenzione di mangiare quel cioccolatino italiano, perchè voleva posizionarlo sulla mensola dove si trovavano i piccoli regalini che Minhee gli aveva donato i giorni precedenti.

"Minhee..."

"Devi aprirlo! C'è nascosto un messaggio dentro la cartina!"

Le sopracciglia di Yoongi si corrugarono ancor di più.

"Un messaggio?" Ripetè.

"Sì! Scritto in italiano, inglese e francese."

Il ragazzo aveva già sentito parlare di cioccolatini che al loro interno, contenevano un piccolo messaggino d'amore, ma non pensava che fossero proprio quelli, i cioccolatini in questione.
Per far contenta Minhee, prese il cioccolatino e lo scartò, trovando appunto la cartina con la scritta.

Il riso rende giovani. L'amore rende belli.
Laughter makes you young. Love makes you beautiful.
Le rire rend jeune. L'amour rend beau.

Yoongi lesse subito le parole scritte in inglese, per capire il significato, e trovò il tutto davvero molto dolce.
Troppo dolce.
Fece leggere il messaggio a Minhee, che sorrise entusiasta.

"È una bella frase!" Esclamò lei tutta contenta.

Yoongi accennò un sorriso, e annuì.

"Dai assaggialo!"

Il moro dette un morso al cioccolatino, incontrando subito la nocciola.

'Ecco perchè aveva una forma strana.' Pensò, mentre masticava il dolcetto.

"C'è una nocciola intera dentro." Disse Minhee.

"E se ti dicessi che sono allergico alle nocciole?"

Il viso della minore sbiancò; non ci aveva mai pensato.
Nel vedere il volto di Minhee diventare improvvisamente così pallido, Yoongi non potè non ridere.

"Dai scricciolo, scherzavo!"

La ragazza lo fulminò con lo sguardo, ma poi dentro di sè riflettè su una cosa.

'Sta sorridendo spesso oggi.'

Quel pensiero la rese ancor più felice; dopodichè i suoi occhi si posarono sulla seconda parte del cioccolatino che Yoongi ancora teneva tra le dita.

"Non lo finisci di mangiare? Non ti piace?" Chiese la ragazza con tono triste.

Yoongi guardò il cioccolatino, poi guardò lei.

"È buono... ma è un concentrato di cioccolato."

Le labbra di Minhee si incurvarono verso il basso, ma subito si schiusero fino a formare una versetto di stupore, quando vide Yoongi chinarsi, e avvicinare il cioccolatino alle sue labbra.

"Mangialo tu."

Le guance di lei arrossirono a dismisura; sentì le gote bruciare dal tanto calore che contenevano il loro interno, e temeva che il cuore potesse scappare dal suo petto da un momento all'altro, da tanto che era impazzito.

Vide con la coda dell'occhio alcune persone, studenti della loro stessa università, o anche normali passanti, che lanciavano loro occhiate curiose e interessate.

Minhee deglutì, e lentamente si avvicinò alla mano di Yoongi; prese il pezzo del cioccolatino tra le labbra, e non facendolo apposta, toccò anche le fredde dita del maggiore.
Yoongi si scaldò con quel rapido ma dolce contatto; le sue dita avevano sfiorato le rosee labbra di lei, e constatò che fossero davvero molto morbide.

Minhee si gustò con piacere il dolcetto, ma appena vide Yoongi leccarsi le estremità delle due dita, perchè sporche del cioccolato che si era un pochino sciolto, il viso di Minhee diventò rosso dall'imbarazzo.

E questa volta, Yoongi se ne accorse.

Non disse nulla, ma si voltò, e un sorriso malizioso spuntò sul suo viso, che ora non era più così tanto pallido come al solito.

Era arrossìto anche lui.

"Andiamo?" Chiese poi, voltandosi verso la più piccola.

Minhee annuì, raggiunse il ragazzo e senza farsi tanti problemi, afferrò la sua mano, per poi far intrecciare teneramente le dita tra loro.








~ Angolo Autrice ~

Aggiornamento velocissimo!

Questo capitolo è venuto pure più lungo del solito, ma penso che questo vi avrà reso più che felici... ormai vi conosco. :)

Okay, come al solito mi dilungo sempre molto, e l'appuntamento vero e proprio si svolgerà nel prossimo capitolo.
Questo diciamo che era l'inizio...?

Ho fatto ricerche sulla storia dei Baci Perugina, e ho letto vari messaggi... ho scelto quello che secondo me, era il più indicato per questa storia.
Vi è piaciuto?

Ci tengo a dire che, anche se questa fanfiction ci fa morire tutti di diabete, e trasuda dolcezza e softaggine (non so se esiste, nel dubbio ho inventato una nuova parola) in ogni capitolo, ad un certo punto, arriverranno anche le scene rating rosso. (Smut)

E alcune di voi penseranno: "Oh mio dio, Minhee farà sesso?"

Sì signore e signori... accadrà.

Come al solito, non metterò l'avviso all'inizio del capitolo per eventuali scene di sesso, quindi vi avverto già da ora... almeno siete già consapevoli che ci saranno.

Un enorme grazie a chi continua a leggere, votare e commentare questa storia. ♥

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