Thursday part.2
Hana era da più di mezz'ora che vedeva e sentiva tutto in modo rallentato, sapeva che stava superando di gran lunga il suo limite, ma in quel momento non gliene fregava niente.
Non stava pensando e andava bene così.
Da quando aveva divorziato, si stava solo divertendo e stava passando una serata piacevole con un bel ragazzo interessante. Cosa poteva desiderare di più?
All'invito di Jungkook si alzò in piedi, ma sentì le gambe molli e si ancorò a lui – Ah...io...- farfugliò disorientata e lui in una mossa la strinse a sé – Appoggiati a me, non ti lascerò cadere-
Hana arrossì e annuì rassicurata, anche se lo conosceva da poco sapeva che stava dicendo la verità.
Si stava fidando di lui e aveva avuto la conferma poco prima, quando aveva iniziato a raccontargli di Jiyu, di sé e anche di quell'idiota del suo ex. Non si sarebbe mai confidata se lo avesse considerato alla pari di un estraneo. Forse grazie all'incentivo dell'alcool si era lasciata andare, ma era stata contenta di averlo fatto, infatti il peso di quell'enorme macigno che era sul cuore si era alleviato, almeno in parte.
Seguì Jungkook in mezzo alla pista e vedendo tutta la gente che avevano intorno, si sentì di essere sincera con lui – Non sono molto brava a ballare, pesterò i piedi a tutti – urlò, sperando che riuscisse a sentirla.
Il corvino si avvicinò a lei e tenendola per i fianchi, scosse la testa – Tu lasciati solo guidare da me, vedrai che non sarai un pericolo per nessuno -
Così fece e lo seguì al ritmo della musica che pompava senza sosta dalle casse. Ogni volta che stava per cadere o quando stava per pestare i piedi a qualcuno, Jungkook preveniva sempre la catastrofe e la riportava a ballare come se non fosse accaduto nulla.
Lui si muoveva divinamente al contrario di lei. Infatti, da quando aveva iniziato a ballare non aveva schiodato gli occhi da terra per paura di fare altri errori, ma quando si sentì sollevare il mento e incrociare lo sguardo sicuro di Jungkook, ne rimase folgorata.
Era così dannatamente bello e quel sorriso sensuale che aveva, la sciolse completamente.
Voleva stargli più vicino, voleva toccarlo, voleva fare qualcosa...
Gli accarezzò il petto di sfuggita e si morse il labbro.
"Voglio fare l'amore con lui"
Notando il suo sguardo confuso su di sé, Hana sorrise intimidita e pensò che fosse stato meglio darsi una calmata. Non era proprio l'ambiente giusto per fare quel tipo di pensieri.
- Non pensavo fossi così bravo – disse lei all'improvviso a voce alta, ancorandosi a malapena al suo collo. Quel gesto le costò una notevole fatica, anche se aveva i tacchi la differenza di altezza era ancora notevolmente presente.
Il ragazzo per nulla sorpreso dal suo atteggiamento, le mise le braccia intorno alla schiena - Diciamo che mi diletto in molte cose e poi anche tu non sei male, mi segui perfettamente– disse lui con un sorrisino e scendendo verso il suo orecchio, continuò – Abbiamo una bella chimica, Hana. Non trovi? -
La mora rabbrividì percependo il suo respiro caldo sfiorarle il collo e sussultò sorpresa – D...dici? - domandò in un sussurro e avvertì la lingua di Jungkook sfiorarle la giugulare – Oh si...- confermò portandola più vicino al suo corpo.
Da che voleva calmare le acque, si ritrovò ad annaspare contro la spalla del corvino. Non aveva capito cosa fosse successo dopo quel breve dialogo, fatto sta che le carezze di Jungkook dapprima delicate si stavano facendo audaci, molto audaci.
Le sue mani stavano vagando sul suo corpo sicure e fameliche e la sua bocca si stava divertendo a lasciarle piccoli marchi sul collo.
Chiuse gli occhi stringendo la presa sulle sue spalle, tra la musica alta, le luci ad intermittenza, l'alcool e quelle sensazioni...stava letteralmente perdendo il controllo.
Ad un morso più forte, Hana non ci vide più. Afferrò Jungkook dalla camicia e lo baciò con passione. Non appena le loro bocche si scontrarono, le loro lingue si intrecciarono frementi ed iniziarono a rincorrersi, a danzare come se non ne avessero mai abbastanza.
Si stava perdendo in quella frenesia e le carezze del ragazzo non l'aiutavano affatto a riprendere lucidità. Erano in mezzo alla pista di ballo e loro si stavano strusciando come se fossero soli nella loro stanza d'albergo. La stava davvero rimpiangendo in quel preciso istante.
Ad un certo punto si sentì allargare le cosce e sollevare da terra, senza rendersene conto si ritrovò spalle al muro.
Con enorme fatica aprì gli occhi e si staccò dalla sua bocca, confusa. Non erano più in mezzo alla marmaglia di gente, Jungkook senza che se ne accorgesse l'aveva trascinata all'angolo più buio della sala.
- Hana, occhi a me - mormorò lui col fiatone, facendole una voluttuosa carezza alla gamba– Voglio che guardi solo me -
La mora si concentrò nuovamente su di lui e riprese a divorarlo. Desiderava di più e anche se era in imbarazzo perché c'era la possibilità di essere visti, non riusciva a fermarsi.
Anche se la stava sorreggendo con solo un braccio, la mano libera di Jungkook prese a salire dalla coscia sfiorando l'orlo del vestito e lo sentì emettere un basso ringhio contro la sua bocca.
Fremette tra le sue mani e si sentì sempre più vogliosa di lui. Percepì le sue dita indugiare sotto la gonna, si avvicinavano e si allontanavano in prossimità del suo punto più caldo e ormai comandata dall'istinto avvicinò il bacino contro di esse e lo sentì sogghignare – Hana, cosa vorresti che facessi? - disse lui col fiato corto, continuando quella specie di tortura e lei mugolò indispettita – Jungkook, non pensavo fossi così sadico...-
Il ragazzo in tutta risposta abbassò il viso e iniziò a lasciarle una lunga scia di baci dal collo verso la parte superiore del seno, mentre la sua mano dispettosa le strinse con forza la coscia, solo allora riparlò – Se non mi dici chiaramente quello che vuoi, potrei continuare in questo modo e divertirmi all'infinito, Noona...- le morse delicatamente una porzione di pelle al limite della scollatura e finì di parlare – ...non hai idea di quanto tu sia eccitante in questo momento -
Hana si coprì la bocca per trattenere un gemito e lo guardò in modo supplicante – Toccami, Jungkook ti prego -
Jungkook si leccò le labbra nel guardarla completamente consumata dalla lussuria, finalmente aveva ottenuto quello che aveva cercato per giorni. Quello sguardo, quella voglia di essere posseduta e la smania di diventare una cosa sola insieme a lui. Meraviglioso.
Le sue dita ripresero a muoversi e arrivò a toccare quell'inutile pezzo di stoffa che l'ostacolava nell'arrivare al punto del suo interesse. Tutta l'area intorno e l'indumento in sé erano completamente fradici e sorrise compiaciuto – Qualcuno qui è davvero eccitato, sento...-
La vide arrossire e non dandole nemmeno il tempo di realizzare, le sfiorò il clitoride attraverso il tessuto. Non appena ansimò, Jungkook la baciò nuovamente.
Le sue dita presero a strofinare la sua perla gonfia in senso circolare e avvertì le mani di lei attirarlo maggiormente a sé, con possesso e questo gli piacque più del dovuto.
Prese fiato e continuò il suo operato. Spostò di lato le mutandine, le accarezzò le pieghe umide ed entrò in lei con un dito. Al suo gemito sorpreso, Jungkook le tappò nuovamente la bocca con un bacio – Shh piccola, siamo in mezzo a tutti...- con dispetto fece entrare un altro dito e sorrise nel vederla mordersi ferocemente un labbro per cercare di trattenersi - ...non dobbiamo attirare l'attenzione o forse è proprio ciò che vuoi?-
- Jungkook, io...- disse sofferente e non appena lui iniziò a muoversi dentro di lei, Hana lo afferrò per il mento per poterlo guardare dritto negli occhi – Portami in albergo! Ora!-
"Cazzo!"
Il corvino non se lo fece di certo ripetere due volte. La mise a terra, le afferrò la mano, recuperò le giacche e la trascinò fuori dal locale.
L'avrebbe presa ovunque, era talmente eccitato che non gli sarebbe importato il posto, sarebbe entrato dentro di lei anche contro quell'angolo se avesse potuto, ma Hana non era una qualunque.
Continuava a ripeterselo come un mantra, più che altro era solo per cercare di darsi un minimo di contegno.
Respirò a fondo e salì sulla moto, quando lei lo imitò, la obbligò ad abbracciarlo con forza – Noona, mi dispiace, ma questa volta andrò più veloce. Tieniti – disse duramente e partì senza aspettare la risposta.
Ogni suo muscolo, era teso e fremeva al pensiero che presto l'avrebbe avuta tra le mani, non vedeva l'ora.
Guardò la strada scorrere davanti a sé e pur di far prima prese diverse scorciatoie. Avvertì il corpo caldo di lei contro di sé e come aveva fatto all'andata la guardò dallo specchietto. Questa volta sembrava che si stesse vivendo meglio il tratto di strada e nel vederla tenersi il soprabito in modo tale che non si aprisse, gli nacque un sorriso spontaneo.
Si fermò davanti all'entrata dell'albergo e togliendosi il casco, si scrollò i capelli corvini. Guardò Hana scendere e nel vederla barcollare con viso allarmato, la strinse a sé d'istinto– Non ti lascio cadere, ricordi?-
La donna lo afferrò per la giacca, gli morse il piercing al labbro, tirandolo verso di sé e senza distogliere lo sguardo, mormorò – Ricordo molte cose di questa sera...-
Il corvino deglutì sorpreso, quella versione di Hana lo faceva impazzire. Si trasformava completamente quando era eccitata, da timida ed introversa diventava audace e maliziosa. Si passò la lingua dentro la guancia e sorrise – Anche io, decisamente...-
"Provochi, eh?! Non devi giocare col fuoco, piccola"
Tenendola per il fianco entrarono in albergo e si diressero verso l'ascensore.
Da quando entrarono all'interno, alla chiusura delle porte, il corvino l'aveva già spinta contro la parete riprendendo a baciarla con passione.
A tentoni pigiò il pulsante del loro piano e riprese a toccarla con smania e desiderio. La voleva, la voleva da morire.
Hana stava faticando a respirare dalla foga che stava avendo Jungkook nel baciarla, si spostò di lato e lui le scostò la scollatura tirando fuori un seno. Le leccò l'aureola con lentezza e non riuscì a contenere un gemito.
"Se continua così morirò"
Le porte si aprirono e confusa temporeggiò cercando appoggio contro la parete. Jungkook di tutt'altro avviso, l'attirò contro il suo petto – Ti conviene sbrigarti o ti prendo direttamente qua, a te la scelta -
La donna arrossì, ma era talmente fuori di sé che invece di vergognarsi come faceva di solito, sorrise maliziosamente – Mi vuoi così tanto Jungkook?- gli chiese e lui con un ghigno la sfiorò in mezzo alle cosce già grondanti di piacere – Esattamente quanto mi vuoi tu, piccola...-
Ripresero a baciarsi con impeto e Jungkook la prese in braccio, trasportandola verso la camera. Passata la scheda, con un calcio aprì la porta e con il suo aiuto riuscirono a chiuderla dietro di loro. Da quanto erano vogliosi, non riuscivano a staccarsi nemmeno volendolo. Era come se dipendessero dalle labbra l'un dell'altra, erano tremendamente accaldati ed eccitati.
Hana passò le dita dentro i suoi capelli corvini e tirò alcune ciocche morbide, facendolo ansimare. Come aveva pensato la sera precedente, i suoi gemiti erano meravigliosi.
- Molla – disse lui con voce roca e lei in automatico lasciò la presa, ritrovandosi supina sul letto. Jungkook la stava guardando in un modo che non riusciva nemmeno a descrivere e si chiese se in quel momento anche lei avesse quel medesimo sguardo. Sapeva solo che se avesse aspettato ancora sarebbe esplosa probabilmente.
Il corvino senza distogliere gli occhi da lei, si sbottonò la camicia e bottone dopo bottone, lei lo fissò in attesa. Guardò ogni lembo di pelle apparire davanti ai suoi occhi e una volta aperta finalmente poté vedere il suo fisico perfetto. Quando l'aveva toccato il giorno prima, gli aveva imposto di non togliersi la camicia e anche se era semi trasparente ora poteva vedere ogni singolo muscolo teso e ben delineato. Pettorali, addominali e quella meravigliosa "V" inguinale, un sogno proibito.
- Sei bellissimo...- glielo disse in un sussurro, lo pensava e anche se si sarebbe vantato, doveva essere onesta con sé stessa.
Lo vide sorridere mentre lanciava dietro di sé l'indumento e quando vide i tatuaggi sul suo braccio destro, ne sfiorò uno con delicatezza – Li ho sempre trovati incredibili su di te...- lo sentì rabbrividire sotto le sue dita e lo riguardò negli occhi – Jungkook, ti desidero – disse con convinzione ed il corvino le passò il pollice sulle labbra – Anche io Hana, non sai quanto...-
Le sembrò quasi che lo stesse dicendo con una certa sofferenza, ma non ebbe nemmeno il tempo di elaborare il pensiero che si ritrovò con le braccia sopra la sua testa. Con un unico gesto le sfilò il vestito e la spinse senza troppi complimenti contro il materasso.
- Amo il pizzo nero, è un regalo per me?- domandò Jungkook allungandosi verso di lei, sfiorandole il contorno del reggiseno con un sorriso – Sei stupenda...- sussurrò riguardandola negli occhi ed Hana arrossì nell'accorgersi della sua sincerità.
Deglutì incapace di rispondere. Da quando si erano baciati, lo aveva avvertito quanto la stesse desiderando, tuttavia in quell'istante Jungkook si stava controllando, probabilmente anche più di lei.
Forse si era sbagliata? In realtà lui non sentiva affatto quell'attrazione incontrollata tra loro due?
Il corvino era stato con molte donne e semplicemente per lavoro faceva credere ai partner quanto fossero speciali, ma se invece non fosse così ? Quella smania che traspariva dai suoi occhi probabilmente non era autentica. Ma lo avrebbe mai saputo per certo?
Chiuse gli occhi per un secondo e li riaprì, concentrandosi nuovamente su di lui. Sicuramente l'effetto dell'alcool stava venendo meno e non doveva perdersi in quegli inutili pensieri.
Con un movimento Jungkook le fece scendere le bretelle e quasi le stesse chiedendo il permesso di continuare, Hana lo aiutò a disfarsi dell'indumento. Provò imbarazzo nel rimanere col seno scoperto, ma al suo sguardo così intenso rimase bloccata dal compiere qualsiasi altro gesto.
Lo vide leccarsi le labbra e quando le sue dita scesero fino alle mutandine, rabbrividì.
Era così eccitata e tutto quel temporeggiare le stava facendo perdere la testa.
Comandata da quel desiderio si mise seduta e sotto il suo sguardo curioso, armeggiò con la cintura di lui – Ti voglio... – ribadì il concetto iniziale e gli abbassò i pantaloni insieme all'intimo, rivelando il suo membro teso. Sussultò nel vederlo già in tensione, ma lo mascherò, mostrandosi sicura. Lo afferrò e guardandolo negli occhi leccò l'asta lentamente, soffermandosi sulla punta - ...adesso - finì la frase inglobandolo con la bocca.
Al suo primo gemito continuò a muoversi, aiutata con la mano e anche se non era certa di star facendo bene, proseguì il suo operato.
Lo sentì indurirsi maggiormente dentro la sua bocca e proseguì ritmicamente, non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi scuri e liquidi di piacere.
Non aspettandoselo, si sentì spingere all'indietro e si ritrovò con le gambe spalancate con Jungkook ansante tra di esse – Cazzo, Hana...- prese fiato e la fissò con sguardo lussurioso – ...se fai così, impazzisco...-
Lo fissò e si rese conto che quel tentativo di controllo che aveva visto in lui fino a poco prima era solo una farsa, la desiderava sul serio.
Le alzò il viso e sorrise famelico – Mi vuoi dentro di te?- spinse il suo membro duro contro il suo punto più caldo, coperto ancora dalle mutandine e sussultarono entrambi – Rispondi - gli ringhiò piano ad un passo dalla sua bocca.
- S...si – mormorò lei stringendosi il labbro tra i denti – Sì, Jungkook - ansimò il suo nome con più decisione e il corvino ripeté il medesimo gesto – Implorami! - disse lui leccandole il labbro subito dopo.
- Cosa?- domandò Hana confusa e lo sentì muoversi contro il suo sesso, lentamente – Fammi capire quanto lo vuoi- con uno strano sorrisino si avvicinò al suo orecchio destro e le morse il lobo, Hana gemette a gran voce.
- Non te l'ho dimostrato fino...ad adesso?- chiese a fatica lei, mentre si ancorava alla sua ampia schiena.
Jungkook scese mordendole il collo – Non è abbastanza...- le sussurrò continuando il percorso fino ad arrivare al seno e con decisione le afferrò un'areola racchiudendola con i denti - ...implorami, come hai fatto prima al pub... – glielo morse e la mora sentì una scarica elettrica direttamente al suo punto più caldo.
- Jungkook...- ansimò lei nascondendo il volto contro i suoi capelli e rafforzò la presa contro la sua schiena – T...ti prego...- affondò le unghie e gemette contro la sua pelle bollente.
Imperterrito il corvino continuò a sfregare il suo membro contro la sua femminilità, strusciandosi maggiormente contro il clitoride pulsante. Il tessuto era l'unica barriera che impediva il contatto tra loro e si stava sentendo impaziente, tanto impaziente.
- Sii più specifica o non capirò cosa vuoi da me...- la voce di Jungkook in quell'istante era così roca di desiderio che quasi Hana faceva fatica a credere che fosse lo stesso ragazzo che era stato con lei al disco pub.
Stava sentendo l'orgasmo montare velocemente e di certo non voleva venire in quel modo. All'ennesimo morso al capezzolo, Hana gli prese il viso tra le mani per guardarlo negli occhi.
- T...ti prego...- supplicò di nuovo – Entra dentro di me, non ce la faccio più! - ammise ansante e vide ancora quella scintilla nei suoi occhi. Rabbrividì al pensiero di cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Jungkook, sorrise. Voleva portarla nuovamente al limite e ci era riuscito. Lo desiderava così tanto da non resistere ulteriormente ed era esattamente ciò che voleva.
Si mise sulle ginocchia ed avendo ancora i pantaloni al fondo dei piedi, se li tolse, ma prima di lanciarli estrasse un preservativo dalla tasca. Scartò la confezione e se lo mise senza esitazione.
La guardò e nel vederla osservare con lussuria lui e la sua lunghezza, si passò la lingua dentro la guancia compiaciuto. Gli piaceva molto quello sguardo su di sé. Fin troppo.
- Mi piace sentirti supplicare...- disse passando un dito sull'unico indumento che ancora aveva indosso e nel sentirla ancora più fradicia di prima, ghignò – Sei un vero disastro qua sotto, lo sai vero? - si leccò le labbra e afferrò le mutandine dai lembi laterali sfilandoglieli lentamente. Era talmente eccitata che alcuni fili invisibili seguirono il tessuto e Jungkook deglutì sempre più infervorato.
Nel vedere anche Hana fremere al suo gesto, respirò a fondo.
"Cazzo, non perdere il controllo"
Era da quando erano entrati in camera che se lo stava ripetendo in testa. Voleva essere lucido, non poteva farsi coinvolgere a tal punto, eppure...la sua espressione mista di lussuria e aspettativa, in quel preciso istante lo fecero precipitare nell'abisso più profondo.
Lanciò quell'impiccio completamente zuppo di umori dietro di sé e si posizionò nuovamente tra le sue gambe – Hana, se solo ti vedessi in questo momento...- biascicò ricercando la sua bocca con la propria – Mi fai andare fuori di testa...- confessò e la baciò con impeto.
Hana lo accolse totalmente e lo strinse a sé. Gli morse il labbro e prese a ricercare la sua lingua.
Lei faceva andare fuori di testa lui? Se solo avesse saputo cosa le provocava, si sarebbe stupito forse.
- Jungkook io...- ansimò ancora e strusciò la sua femminilità contro la sua lunghezza, sofferente. Lo desiderava e lui stava palesemente giocando con la sua debolezza.
A quel chiaro invito, il corvino entrò dentro di lei con un'unica spinta e la sentì gemere contro la sua bocca. Era talmente bagnata che non avvertì il minimo attrito, quindi decise di iniziare con un ritmo ben serrato e nel constatare quanto le stesse piacendo, proseguì indisturbato.
Quando si stava strofinando contro di lei, poco prima, si era reso conto di quanto fosse vicina all'orgasmo e sapeva che sarebbe stato semplice riportarla a quel livello.
Con quel pensiero in testa, le divorò la bocca con impeto, mentre affondava sempre di più in lei. Le pizzicò un capezzolo e ruotò il bacino per cercare quel fascio di nervi sensibile per stuzzicarlo. Spinse e si ritrasse più volte mentre le sue mani vagarono avide sul suo corpo sinuoso.
Il suo viso completamente contorto dal piacere e i suoi gemiti incontrollati, lo stavano facendo impazzire.
Era stupenda.
Sentendosi avvolgere tra le sue pareti, le soffiò sulle labbra – Noona, non ti trattenere e vieni...- puntò quel punto preciso e le sfiorò il clitoride con le dita - ...vieni avendo me dentro e fammi sentire quanto ti piace -
Hana annaspò ricercando le sue labbra e quando arrivò l'orgasmo, urlò perdendosi nel piacere più intenso. Chiuse gli occhi e fremette ancora da quell'ondata che l'aveva appena travolta. Non ricordava neppure quando era stata l'ultima volta che avesse goduto così tanto.
Aprì gli occhi e vide Jungkook col volto arrossato che la stava osservando quasi minuziosamente. Arrossì, ma non distolse lo sguardo. Anche lei voleva imprimersi nella mente la sua espressione stravolta di piacere. Era una visione.
- Sei bellissima quando godi, lo sai? - ansimò lui con uno sguardo malizioso ed Hana arrossì ancor di più non aspettandosi quel commento, ma cercò di non darlo vedere facendo la sua contro mossa – Potrei essere bellissima anche da un'altra prospettiva...- scherzò lei, spingendo Jungkook di lato.
Il corvino sorpreso si ritrovò supino, con la donna a cavalcioni su di sé – A me piace stare sopra, ricordi?- disse lei con un sorriso divertito.
Gli accarezzò il membro con le dita e scese su di lui lentamente per lasciargli un bacio sulle labbra. Allo sguardo furbo di lei, Jungkook ghignò soddisfatto e annuì – Certo che me lo ricordo, come potrei dimenticarlo -
Le infilò la lingua in bocca, mentre sentiva nuovamente le pareti fradice di lei avvolgerlo completamente. In quella posizione poté andare maggiormente in profondità e quando lei prese a cavalcarlo, il corvino l'aiutò nelle spinte.
Hana si raddrizzò e tirò su il capo trattenendo dei gemiti. I suoi capelli scuri ondeggiavano ritmicamente sopra al seno ed il sudore scendeva sul suo corpo accaldato, quella sola visione per lui era così eccitante che dovette distogliere lo sguardo per paura di venire nell'immediato.
Ansimò profondamente ad ogni schiocco sentito e per la foga di lei nel farlo sprofondare dentro di sé. Hana lo stava intontendo sempre di più.
Lo affascinava il suo lato timido e dolce e lo infervorava il suo lato malizioso e consapevole. Lo stava stregando inconsapevolmente e quella complicità che stava sentendo con lei ne era la prova.
Si mise seduto e la strinse a sé – Hana – gemette con forza – Cazzo, Hana – imprecò di nuovo e non sapeva nemmeno il motivo, ma sentiva quasi la necessità di pronunciare il suo nome.
Sentì la donna avvolgerlo tra le sue braccia e nell'avvertire tirare i suoi capelli all'indietro alzò il viso e la vide completamente stravolta.
Si baciarono ancora e in quel frangente Hana cambiò il ritmo facendo dei giri concentrici strusciandosi contro il suo addome – Jungkook, sto per venire di nuovo – ansimò poggiando la fronte contro la sua ed il corvino rinforzò la presa sui suoi fianchi – Allora vieni con me, Noona -
Jungkook cambiò ancora posizione, facendole appoggiare la schiena contro il materasso e mettendosi lui in ginocchio, torreggiando su di lei, per aver maggior controllo, arpionò le gambe di Hana sotto le braccia e la penetrò con forza – Fammi sentire come godi ancora -
Hana sentendosi completamente riempita, si lasciò andare e venne nuovamente, seguita a ruota da Jungkook che dopo alcune spinte più decise, si lasciò andare a sua volta.
Madido di sudore si lasciò andare sopra il corpo di Hana, senza gravarle troppo addosso e si rilassò. Era esausto, felicemente esausto. Come aveva capito quella donna era diversa, non era mai stato così coinvolto durante un amplesso.
- Hana...- mormorò sfatto, mettendosi di fianco a lei e la mora voltò il viso nella sua direzione – Jungkook...- sussurrò lei distrutta, prima di chiudere gli occhi.
Il ragazzo risentì quella strana sensazione al cuore, decisamente più forte rispetto alle altre volte e quasi spaventato serrò anche lui gli occhi.
Cosa diamine gli stava prendendo? Non aveva mai sentito niente di simile in vita sua.
Sospirò e cercò di concentrarsi su altro, aveva appena fatto del sesso fantastico, perché tormentarsi con tutti quei pensieri?
Sentiva il cuore di Hana batterle ferocemente nel petto e sorrise involontariamente nell'ascoltarlo. Avvicinò il viso contro il suo collo perlaceo e il profumo dolce di lei misto all'odore di eccitamento, lo fece grugnire rassegnato.
Possibile che avesse ancora il desiderio di possederla di nuovo?
Sbarrò gli occhi nel realizzarlo.
Aveva creduto che dopo aver fatto sesso con Hana, sicuramente gli sarebbe passata quella smania di lei, tuttavia...
Si alzò sugli avambracci e gli occhi lucidi della mora si aprirono per guardarlo – Tutto bene?- gli domandò e non sapeva davvero cosa rispondere – S...si...- mormorò confuso, mettendosi una mano tra i capelli appiccicati tra loro per il sudore.
Quando avvertì la mano accarezzargli il volto, il suo cuore palpitò improvvisamente – E' stato meraviglioso – disse lei felice. Si mise seduta e gli lasciò un bacio dolce sulle labbra – Vado a fare la doccia -
Vide Hana alzarsi e avvolgere il proprio corpo con il lenzuolo per raggiungere il bagno, mentre lui la fissò rapito ed incredulo da quanto lo stesse turbando quella nuova sensazione.
Deglutì, nervoso e in quel preciso istante ricordò le parole del suo amico San.
"Eh già, arma a doppio taglio Jk, io ti ho avvertito..."
Ciao a tutti!!!
Dai ne è valsa la pena aspettare, no? >.< ahah
Secondo me a fine settimana Jungkook avrà bisogno di un po' di ferie, voi che dite? Ahah
Comunque sia, Jungkook sta pensando davvero tanto ed Hana si sta rendendo sempre più conto di quanto abbia sbagliato nella sua passata relazione. Entrambi stanno riflettendo molto sulla loro vita, ma questo avrà delle conseguenze?
Spero tanto vi sia piaciuto!
Vi ricordo che se volete supportarmi cliccate sulla stellina al fondo della pagina! Grazie di cuore!!⭐️
Direi che ci vediamo venerdì :)
Un grosso bacio Ekylove ;*
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