Thursday part. 1
Il suono del suo cellulare stava facendo impazzire Jungkook. Era da secoli che non si sentiva così riposato e sinceramente avrebbe dormito ancora se non avesse avuto altre odiose interruzioni. Purtroppo, in quel periodo non riusciva praticamente a dormire, era troppo teso per gli esami ed era tormentato da vari pensieri e sentirsi così rigenerato era quasi un miracolo.
Con un occhio aperto a fatica guardò quella piccola macchina infernale posata sul tavolino e grugnì esasperato. Aveva già zittito la suoneria per ben due volte, tuttavia quell'odioso interlocutore non accennava a lasciarlo in pace. Alla terza chiamata, rispose stizzito.
-Cosa c'è?! Sono atterrati gli alieni in città? -
-Magari, almeno avrebbero rimandato l'esame di oggi, Jungkook. Cerca di muovere il culo e vieni qui - disse irritato il suo amico -Dove cazzo sei stato per tutta la notte? E' dalle sei di mattina che ti chiamo -
-Che cazzo stai dic...- Jungkook ancora intontito dal sonno spostò il cellulare dall'orecchio per guardare l'ora e quasi si sentì mancare per la sorpresa - S...sono le otto?!-
-Ding dong, risposta esatta! Non so dove tu sia al momento, ma l'esame è alle nove e mezza. Muoviti! - ribadì il concetto Siwoo chiudendo la chiamata.
Il corvino si mise seduto stropicciandosi gli occhi ancora incredulo che fosse così tardi. Avrebbe dovuto ringraziare Siwoo, forse l'aveva salvato in calcio d'angolo. Quell'esame era troppo importante per essere saltato.
Si stiracchiò e riguardò il cellulare distrattamente. Anche se il suo coinquilino era sempre un po' burbero e sulle sue, alla fine si dimostrava essere sempre un buon amico e a modo suo glielo dimostrava.
Gli aveva raccontato ogni cosa di sé, tutto, tranne il lavoro che stava facendo attualmente.
L'aveva omesso perché conoscendolo era sicuro che gli avrebbe fatto qualche strano discorso sulla morale e non aveva affatto voglia di sentire alcuna ramanzina.
A volte si sentiva un po' in colpa, ma dato che era una parentesi della sua vita che prima o poi avrebbe chiuso, non riteneva necessario metterlo al corrente.
"Sarebbe davvero una seccatura se lo sapesse"
Sbuffò e cercò di capirci qualcosa prima di fare dei veri e propri pensieri di senso compiuto.
Non era troppo lontano dall'università, tuttavia doveva darsi una sistemata prima. Avrebbe dovuto farsi una doccia per riprendersi, poi vestirsi e...
Girò il viso confuso e realizzò di essere ancora nella stanza d'albergo. Appoggiò le mani sulle gambe e solo allora notò di avere una coperta addosso e i suoi occhiali da riposo ripiegati su sé stessi, accanto a lui.
-Mi sono addormentato? - si chiese disorientato, cercando di fare mente locale e finalmente ricordò ogni cosa. Aveva passato una serata molto piacevole con Hana, avevano fatto un fantastico 69 e poi aveva trascinato con sé la donna in un abbraccio, addormentandosi subito dopo.
Deglutì spaesato.
Aveva compiuto un'azione che non gli apparteneva affatto e più ci pensava e più se ne rendeva conto. Ad ogni modo ricordava perfettamente quando la vide alzarsi per andare via e in quel preciso istante aveva provato un gran fastidio. Erano stati così bene quella sera, finalmente lei si era sciolta e vederla scappare via da lui, come la sera precedente, lo aveva turbato.
Quindi per istinto l'aveva trattenuta e attirata a sé, facendola scontrare contro il proprio petto e sentendo il suo calore ed il suo profumo dolce, si era accoccolato a lei senza pensarci più di tanto. Aveva percepito la sorpresa di quel gesto nel corpo di Hana, ma durò poco. Infatti, a quel contatto si rilassò quasi subito e non appena lei iniziò ad accarezzargli il braccio con le dita, cullato da quel tepore, si era addormentato come un bambino.
Finse di non ricordare anche di come avesse rinforzato la presa, prima di cadere nel sonno e di quanto si fosse sentito bene nel farlo.
Si scompigliò i capelli, completamente stravolto.
" Che diavolo ho fatto? Sono impazzito, non c'è altra spiegazione"
Commentò tra sé e sé, girando lo sguardo alla sua sinistra. Toccò il posto in cui era stata la donna e non sentendo alcun calore intuì che doveva essere andata via da un pezzo.
Da quando aveva iniziato a lavorare, non c'era stata nemmeno una volta in cui si fosse addormentato con una cliente. Neanche una.
O loro se ne andavano prima, oppure lo faceva lui. Non era una regola, ma era una cosa che si era imposto lui. Lo trovava intimo e non gli sembrava il caso di arrivare a tanto per una questione lavorativa.
Erano pagati solo fare sesso, motivarle e lasciarle andare per la loro strada. Fine.
Perché diamine con Hana non stava andando niente come al solito?
Sin dall'inizio aveva trovato delle stranezze con lei e davvero non conosceva alcuna risposta alle sue numerose domande.
Ritrovò i suoi boxer a terra e accennò un sorriso al ricordo di come la donna glieli avesse sfilati e di come fosse arrossita nel vedere il suo membro rigido.
Sospirò e nel metterseli, notò qualcosa sul tavolino di fianco a lui - E tu? Non c'eri ieri...- mormorò, srotolando un sacchetto, di un colore giallo pastello, ben confezionato.
Nel vedere un dolce appetitoso e un caffè d'asporto, allargò gli occhi sorpreso. Tirò fuori tutto, ma nel farlo un biglietto svolazzò per terra, lo raccolse e lesse curioso.
"Buongiorno Jungkook, sicuramente quando ti sveglierai il caffè sarà già freddo, ma spero apprezzerai comunque il gesto. Il dolce è buonissimo, fidati.
Perdonami per non averti svegliato, ma stavi dormendo così profondamente che non ne ho avuto il coraggio. Passa una bella giornata. Bacio Hana. ;*
Ps: Grazie per la serata, era da tanto che non mi sentivo così felice ed è stato bello essere spensierati almeno per qualche ora. A domani!"
Rilesse il testo per due volte almeno e contemplò la calligrafia curata di Hana. Era armoniosa e bella come lei, la rivedeva in quelle poche righe e si ritrovò a sorridere. Tuttavia, si concentrò sulle ultime parole scritte e s'impensierì. Quella donna era piena di insicurezze e turbamenti e gli dispiaceva sinceramente. Forse aveva poco tempo per farle avere un po' di fiducia in sé stessa, ma ci avrebbe provato con tutte le sue forze.
Alzò gli occhi pensando che fosse già giovedì - Sono passati già tre giorni?- si domandò confuso. Erano passati velocemente e quasi non se ne era nemmeno accorto.
Con Hana nasceva una complicità tale che i momenti passati insieme scorrevano troppo in fretta e nuovamente alcune domande tornarono a tormentarlo.
Sbuffò già esausto, si era appena svegliato e l'unica cosa che voleva fare era tornare a dormire.
"Con Hana tra le braccia magari"
Si morse la lingua per quel pensiero molesto. Quell'evento era stato solo un caso, forse era solo stato condizionato dalle sensazioni provate del post sesso e si era spinto a fare un qualcosa in più. Non voleva affatto pensare che quella donna l'aveva colpito sin da subito e che aveva iniziato a provare un certo interesse per lei. Assolutamente no. Sicuramente Hana era una bella donna, dolce, divertente e sensuale, ma quante altre donne erano state tra le sue braccia? Lei era esattamente come tutte le altre clienti che aveva avuto in passato.
"Ma con le altre era stato per lavoro, con lei l'hai fatto perché volevi davvero farlo"
S'irrigidì. Scrollandosi di dosso quell'ulteriore pensiero. Posò il foglietto e prese il dolce ricoperto di cioccolato e gli diede un morso. Un'esplosione di dolcezza si sprigionò dentro la sua bocca, il cioccolato accarezzò le sue papille gustative e la morbidezza della pasta lo fece mugolare dal piacere. Bevve il caffè e anche se effettivamente era freddo, non gli importò molto.
Nessuno gli aveva mai fatto trovare la colazione, nemmeno una di quelle ragazze che aveva provato a frequentare tempo addietro e questo gli scaldò il cuore.
Quella fu l'unica volta che non ricacciò quella sensazione strana infondo al cuore, ma anzi si crogiolò finendosi con calma quella colazione dal sapore di novità.
-
-Ho fatto una cavolata...- biascicò Hana, guardando il pc davanti a sé e Jiyu incuriosita si avvicinò a lei guardando lo schermo- Che hai combinato? -
-Eh?- disse trasognata e nel vederla con uno sguardo confuso, arrossì- Ah, no...dicevo, lascia stare. E' tutto a posto -
Hana si morse la lingua, aveva parlato a voce alta come una scema. Facendo finta di niente ritornò ad inviare le mail della giornata, tuttavia si riperse nei pensieri.
Aveva lasciato la colazione a Jungkook e non sapeva se avesse fatto bene. Ma fosse stato solo quello, aveva anche scritto un biglietto. Chi lasciava ancora i biglietti scritti a mano?
"Chissà cosa avrà pensato..."
Sospirò affranta.
Quando si era sentita abbracciata da lui ne era rimasta sorpresa, tuttavia si era rilassata al punto da lasciarsi andare fino ad addormentarsi. Non ricordava neppure da quanto non provava una sensazione simile. Daeshim odiava essere toccato durante il sonno e quasi non aveva mai sperimentato l'emozione di dormire tra le braccia di un uomo. Forse era capitato qualche volta quando erano fidanzati, ma non era durato molto quel periodo.
Jungkook l'aveva sovrastata totalmente con il suo fisico e si era sentita protetta, al sicuro. Era assurdo che in soli 3 giorni di conoscenza fosse arrivata a quel livello di intimità con un uomo e non parlava di sesso o cose simili. Parlava di chimica. Specialmente durante il gioco in scatola che avevano fatto la sera prima, erano stati complici, avevano scherzato e riso insieme come bambini. Doveva ammettere che il Jungkook sexy e provocatore le piaceva, ma anche quella versione allegra e rilassata non la trovava affatto male, anzi. In sua compagnia si era divertita molto e anche se durante quei momenti si era sentita più volte in difficoltà tra le domande da rispondere e gli obblighi da fare, in qualche modo aveva avvertito un piccolo legame tra loro due.
Per non parlare di quello che era successo subito dopo. Arrossì.
Era stato tutto perfetto, non avrebbe saputo dirlo meglio. Si erano dati piacere a vicenda e poi si erano addormentati insieme.
Dopo due ore di sonno si era svegliata in preda al panico, non riconoscendo il posto in cui era, ma accorgendosi di essere ancora tra le braccia del corvino, si rilassò in automatico. Aveva avuto un incubo come ormai le accadeva spesso. Sognava il suo ex marito che le diceva parole orribili e poi se ne andava da casa sua. La stessa casa ora vuota quanto il suo cuore. Tuttavia, essersi svegliata accanto a lui, la fece sentire meno sola.
Ricordava perfettamente quanto avesse fatto fatica ad uscire dalla sua morsa e ad ogni mugolio di disappunto del corvino di non avere più il calore del suo corpo accanto a sé. Aveva sorriso, nel vederlo così.
Si era rivestita, aveva cercato una coperta per coprirlo e togliendogli gli occhiali, per farlo riposare meglio, si era ritrovata a fissare il suo profilo perfetto.
Sembrava quasi angelico dalla sua bellezza mozzafiato.
Alcune ciocche corvine scendevano gentili sulla sua fronte, sfiorando gli occhi chiusi, non sembravano dargli fastidio, ma comunque gliele spostò cercando di essere il più delicata possibile. Non voleva disturbargli il sonno. Da come dormiva profondamente era evidente quanto ne avesse bisogno. Dopo aver finito scese con un dito sfiorando il suo naso adorabile arrivando sino alla sua bocca schiusa. Passò le dita sul suo labbro inferiore, toccando il metallo freddo dei suoi piercing e tornando indietro. Ripeté il percorso giusto un paio di volte con fare pensieroso e quasi non si rese conto di ciò che fece da lì a poco.
Gli diede un timido bacio a fior di labbra e accorgendosi di quello che aveva appena fatto era scattata in piedi, così veloce che le era girata la testa.
In imbarazzo si era precipitata fuori dall'albergo, però vedendo un bar aperto non resistette all'impulso di portargli un pensiero ed ora era in ufficio a darsi della stupida.
"Non ci posso credere di aver fatto una cosa simile"
Sospirò ancora e si sentì colpire al braccio - Ahi, sei pazza? - si rivolse all'amica che la stava guardando storto - Se ti sento ancora sospirare senza dirmi cosa ti prende, la prossima volta ti colpisco più forte -
-Sei una ragazza violenta, lo sai?- rispose la mora con disappunto massaggiandosi il braccio dolorante e la vide annuire con un sorriso- Si può essere, ma a volte serve. Specialmente con le amiche che sospirano da più di un'ora senza spiegare il perché. Si può sapere che ti prende?-
-Ma niente, penso e basta - rispose disinteressata e Jiyu si sistemò sulla sedia girevole incrociando le braccia - L'ultima volta che mi hai detto così hai attraversato un divorzio...cosa mi devo aspettare questa volta? Smettila di tenerti tutto dentro e parla!-
Hana sbuffò, era sempre un libro aperto per tutti, ma non aveva voglia di parlare. Si sentiva confusa e non voleva che lei lo capisse. Incrociando il suo sguardo vacuo, la vide sussultare e riparlò insicura - Hana...non ti stai affezionando a Jungkook, vero?-
-Cos...no - disse d'impulso ed arrossì prepotentemente - Ci conosciamo solo da tre giorni e sto facendo una terapia, come...come ti salta in mente di pensare una cosa simile -
Nel vederla sospirare di sollievo, la mora si irrigidì di conseguenza.
Jiyu incurante riprese a parlare - Sai, se devo dirti la verità non sapevo se consigliarti questa terapia. Insomma bisogna frequentare uno di quei ragazzi bellissimi per una settimana e fraintendere le emozioni è un attimo, specialmente quando siamo nei nostri momenti più fragili. Tu hai avuto solo quell'idiota e venire a contatto con tutte quelle sensazioni nuove e sperimentali...diciamo che ero un po' preoccupata - rise nervosa, poi dandole una pacca sulla spalla riprese con voce più leggera - Ti ho indirizzato su quel sito per farti uscire dalla tua sofferenza, non vorrei mai che te accollassi un'ulteriore perché ti sei infatuata di quel tipo. Finito il percorso con lui, è finito tutto, Hana. Troverà un'altra e così via. Ma comunque mi sto preoccupando per nulla, hai ragione a volte penso troppo anche io ahah -
La mora si ritrovò ad annuire meccanicamente e ignorando una strana sensazione all'altezza dello stomaco, le rispose - Infatti, dovresti rilassarti...- prese fiato e finì - ...è tutto sotto controllo -
La bionda sorrise - Per fortuna, ma quindi cosa ti prende? Perché sospiri? - Hana girò il viso indecisa su cosa rispondere, ma fortunatamente lei riprese a parlare quasi subito - Ah ho capito! Il giorno del ritrovo si sta avvicinando e sei in pensiero di rivedere Daeshim?-
All'ennesimo schiaffetto sul braccio Hana inveì contro di lei - La pianti di colpirmi? Mi hai preso per un punch ball forse? -
-Solo se la smetti di fare quella faccia! Andiamo, la terapia ti sta aiutando, lo vedo. Da quando hai iniziato sei più serena e non hai menzionato quel mentecatto nemmeno una volta in questi giorni. Finisci la settimana e vedrai che non lo noterai nemmeno nella stanza. Mi metterò in un angolino con i popcorn e osserverò la sua espressione cambiare quando si renderà conto che non te ne frega più niente di lui. Sto aspettando quel momento manco fosse Natale - le disse con eccessivo sadismo nella voce.
Hana la fissò in silenzio. Sembrava quasi ci tenesse più Jiyu a fargliela pagare che lei stessa. Ma non ne era troppo sorpresa. Si conoscevano tutti dalle scuole e Daeshim diventando il suo fidanzato, inevitabilmente era entrato anche nella vita della bionda in automatico.
Non le era mai andato troppo a genio, ma dato che era conscia che la facesse star bene all'epoca, aveva sempre chiuso un occhio per lei, almeno fino a quando non c'era stato il famoso tradimento.
L'aveva dovuta fermare di forza tanto era furiosa con lui e si era calmata solo quando aveva capito quanto stesse soffrendo. Le era stata vicina da buona amica, rincuorandola ad ogni piccola ricaduta e se non ci fosse stata, non voleva nemmeno immaginare come avrebbe fatto.
Sentirla dire che ora la vedeva più serena la fece pensare. Davvero sembrava star meglio? Ogni tanto aveva pensato al suo ex, ma era più per confermare quanto fosse stata stupida a dar retta ad una persona così egoista. Lo stava soprattutto capendo grazie a...
-...Jungkook?- mormorò sorpresa Hana, leggendo il suo nome sul display del cellulare.
-Hai detto qualcosa? - chiese la bionda, aggrottando le sopracciglia -Ero entrata nella mia meravigliosa fantasia e non ho sentito...-
La mora scattò in piedi, prese dei fogli accanto a sé e s'incamminò alla porta - Mi ero dimenticata di fare delle fotocopie, arrivo subito -
-Ok...- le rispose Jiyu, osservandola attentamente mentre si defilava velocemente dalla stanza.
Hana riguardò il telefono e nel vedere la chiamata persa, rallentò il passo.
Perché l'aveva chiamata? Fino a quel momento le aveva mandato solo messaggi brevi e concisi ed ora...
Deglutì nervosa. Forse voleva dirle che lasciargli la colazione era stato troppo? Che avrebbero dovuto mantenere un certo tipo di distacco per far funzionare la terapia?
Aveva sbagliato e lo sapeva. Anche le stesse parole di Jiyu l'avevano scossa. Ne era sempre stata consapevole che il loro rapporto sarebbe stato di un certo tipo e allora perché si sentiva strana in quell'istante?
"Possibile che...mi stia affezionando davvero a lui?"
Scosse la testa, rimproverandosi. Era passato troppo poco tempo e anche se era vero che stava vivendo delle sensazioni che non provava da secoli, non voleva dire niente.
Alla vibrazione del cellulare, timorosa riguardò il display e sussultò nel leggere nuovamente il nome del corvino.
Entrò nella stanza fotocopie e dopo un bel respiro, rispose - Pronto?-
-Buongiorno Hana! Spero di non averti disturbato - nel sentire dei rumori di sottofondo, Hana accostò maggiormente il cellulare all'orecchio e lo risentì parlare col fiatone - Mi senti? -
-Ah...si, scusa. Stai...correndo? - gli domandò cercando di indovinare cosa stesse facendo e lo sentì ridere - A dir la verità, sì! Mi sono alzato troppo tardi, maledizione -
Nel guardare l'orologio, Hana corrucciò lo sguardo - Sono solo le 9 e 10, avevi lezione, forse?- chiese sinceramente interessata e nel sentire il suono di un clacson, si spaventò - Jungkook, stai bene?-
-Che stronzo, tsk! Sto bene tranquilla, devo fare un esame importante e ho i minuti contati - respirò con affanno e riparlò - Tu sei a lavoro, immagino. Puoi parlare o sei impegnata in una missione top secret?-
Hana si appoggiò alla parete ricordando il gioco della sera precedente e sorrise - Posso concederti qualche minuto, sbrigati o il mio capo rintraccerà la chiamata e la mia copertura potrebbe saltare - lo sentì ridere di gusto e parlare ancora - Di solito fare le cose di fretta non è da me, ma per questa volta posso concedertelo, Noona-
La mora arrossì per quell'allusione, capendo in pieno cosa volesse intendere e chiese - P...perché mi hai chiamata quindi? Potevi mandarmi un messaggio...-
Dopo qualche secondo di assoluto silenzio, lo sentì fiatare quasi nervoso- Ho preferito chiamarti, questa volta. Volevo informarti per stasera -
"Che strano..."
-Si, certo...volevi fare qualcosa di diverso, forse?- domandò incuriosita e lui fece un versetto di assenso - Esatto, ma dovrai liberarti per un po' dalla tua aura misteriosa e dirmi dove abiti. Dovrei venirti a prendere -
-Ah...-
-Non ti farò saltare la copertura, Hana. Lo terrò solo per me, promesso! - lo sentì ridere ed Hana lo seguì di conseguenza. Era sinceramente titubante nel dargli un'informazione così privata, ma in qualche modo stava iniziando a fidarsi di lui. E tra l'altro era la richiesta che più gli aveva sentito fare in quei giorni.
-Va bene, ti scriverò un messaggio più tardi. Ora credo che se te lo dicessi, te lo scorderesti da quanto sei esagitato ahah -
-Saggia ragazza ahah! Ah, per questa sera è previsto un vestiario sexy e preparati a tanto alcool- disse lui con voce calda ed Hana sospettosa gli chiese - Vuoi per caso farmi ubriacare, Jungkook?-
-Forse ahah! Ma di sicuro ti prometto un gran divertimento -
Hana sorrise felice, era una vita che non si sentiva così elettrizzata. Era davvero curiosa di scoprire cos'altro avesse in mente. Quel ragazzo era una fonte illimitata di idee e se una volta era timorosa dall'effetto sorpresa, adesso non aspettava altro. Fece per riparlare, ma venne interrotta dalla sua voce, ancora una volta incerta.
-A proposito, la colazione era ottima...grazie - la mora arrossì e con voce malferma rispose - Ah, si. Non era niente di che...il caffè sarà stato anche freddo e...-
-Era tutto perfetto invece. Grazie davvero, Hana - fece una pausa e dopo aver preso fiato, concluse la chiamata in fretta - Ora vado, ho ancora un po' di strada da fare e devo sbrigarmi. Allora, aspetto il tuo indirizzo. Buon lavoro hacker!-
Sentendo improvvisamente la linea interrotta, Hana guardò perplessa il telefono. Da quando lo conosceva era sempre stata lei a disagio e imbarazzata e per una volta le sembrava quasi il contrario. Si morse il labbro dubbiosa e ritornò in ufficio con fare trasognato.
"Non era in imbarazzo. Era in ritardo e non ha badato troppo al tono di voce, sicuro"
Si sedette al suo posto e con sguardo assente si girò verso Jiyu, che già la stava fissando minacciosa - Tu sei davvero strana oggi!-affermò con decisione e alla mora le venne un'idea per scamparsela dalle numerose domande che le avrebbe fatto da lì a poco - Hai ragione e a dir la verità c'è un motivo...sono disperata!- assunse un'aria allarmata e vide l'amica abboccare all'amo -Stasera ho un appuntamento in cui devo sembrare una bomba sexy e non ho vestiti...come faccio ora?-
Vide la bionda illuminarsi di luce propria e le strinse con forza le mani- Ma che domande sono? La mia cabina armadio bramava queste parole da tempo!! Dopo lavoro, andiamo a casa mia e vedrai come ti trasformo!- eccitata come non mai si rimise al suo posto, continuando a lavorare ed Hana tirò un respiro di sollievo.
L'aveva fatta franca, per il momento, quando s'impuntava la sua cara amica diventava peggio di un segugio. Finché non aveva delle risposte concrete non mollava l'osso, le voleva bene, ma a volte aveva un po' paura di quel lato di lei.
Facendo finta di niente riguardò lo schermo e s'impose di non pensare a Jungkook. Solo per un po', almeno.
-
Hana nervosa, continuava a fare avanti ed indietro per casa in attesa. Si fermò e si ricontrollò per l'ennesima volta allo specchio vicino all'entrata. Guardò il suo riflesso e quasi faticava a riconoscersi. Indossava un vestito argento corto e stretto con delle maniche a tre quarti, dal profondo scollo a V che mostrava la parte superiore del seno e infine aveva ai piedi delle scarpe col tacco del medesimo colore.
I capelli scuri, ora leggermente mossi, li aveva portati di lato e Jiyu si era sbizzarrita nel truccarla. Grazie al cielo era scappata in tempo prima che usasse ogni tipo di cosmetico sul suo viso. Non voleva eccedere, già così per lei era tantissimo, tuttavia più si guardava e più non le dispiaceva affatto ciò che stava guardando.
Riprese a camminare e guardò l'orologio, ansiosa. Ormai sarebbe arrivato a momenti e lei era tesa, come sempre. Sbuffò realizzando che si era un'uscita, ma non era di certo un appuntamento galante quello. Doveva calmarsi, prima che le venisse un infarto almeno.
Alla chiamata improvvisa sul telefono, trattenne il fiato. Guardò lo schermo e non appena lesse il nome di Jungkook, cercò di respirare di nuovo.
Prese la pochette, si mise il suo inseparabile cappotto nero e uscì a passo sicuro. Più e meno.
Appena chiuse dietro di sé la porta e rivolse lo sguardo verso Jungkook, si bloccò immediatamente.
Il ragazzo incurante dei suoi pensieri, le fece cenno di avvicinarsi con un sorriso stampato in volto ed Hana di reazione spalancò la bocca sorpresa.
"Questo è pazzo"
Lo raggiunse con veloci falcate e gli diede un pugnetto alla spalla, stizzita - Sei in moto Jungkook! - il corvino si appoggiò al manubrio e le sorrise in modo accattivante - Ti avevo promesso un gran divertimento, no? - disse e le allungò il casco integrale.
Hana, l'osservò come se avesse davanti un alieno. L'aveva chiamata quella mattina, perché non dirle un particolare simile? Se avesse saputo, avrebbe evitato di mettersi un vestitino corto e stretto come quello che aveva addosso, diamine. Cercò di darsi una calmata e contò fino a dieci prima di rispondergli male, non voleva di certo rovinarsi l'umore per colpa sua - Ho un vestito di cui la gonna è particolarmente corta, direi che non è il caso -
Jungkook la squadrò e intravide in lui quella luce maliziosa negli occhi, la stessa che aveva visto più volte la notte precedente - Hai il cappotto lungo e se non bastasse, ti posso coprire io. Monta su, Noona-
-Lascia stare, vado a cambiarmi. Io...- provò a dire a disagio ritornando sui suoi passi, ma il corvino, come se non avesse sentito nulla, l'afferrò per il braccio e le mise l'integrale in testa -Non c'è bisogno. E' vicino il posto in cui dobbiamo andare e per farti stare più tranquilla ti posso assicurare che solo io avrò il piacere di vedere le tue belle gambe nude, questa notte - ammiccò e subito dopo lo vide armeggiare con il suo casco per prepararsi alla partenza. Fece abbassare di poco la Harley per farla salire e attese una sua mossa.
Col viso coperto Jungkook non l'avrebbe vista arrossire, per fortuna. Con lui ormai era all'ordine del giorno avere quel tipo di reazione. Guardò la moto preoccupata, non era ancora particolarmente convinta, ma alla fine si decise a salire. Cercò di stare attenta a non mostrare più del necessario e poi si aggrappò alla giacca da motociclista di Jungkook.
Non appena il ragazzo ingranò la marcia però Hana sentì il contraccolpo e sbilanciandosi si avvinghiò contro di lui, spaventata.
-Jungkook!!- gridò e lo sentì ridere divertito, per poi girarsi verso di lei - Non andrò veloce, ma tu cerca comunque di stare dietro la mia schiena, così non ti arriverà troppa aria. Fa freddo stasera -
Timorosa fece come gli aveva detto e osservando la sua schiena trattenuta appena dalla giacca, si morse il labbro.
"Quanto vorrei affondarci le unghie"
Imbarazzata per quel nuovo desiderio sbloccato, appoggiò il capo contro di lui e chiuse gli occhi.
Durante il tragitto, Hana si rese conto che stava mantenendo fede alla parola data. Il corvino stava procedendo a velocità moderata e questo la rilassò notevolmente. Vedendo quel genere di moto, aveva sinceramente pensato che fosse spericolato alla guida, ma non era affatto così, anzi le dava l'impressione che si stesse godendo la strada.
Ma anche se si sentiva rincuorata, purtroppo andando controvento e a quella velocità, come aveva previsto, il cappotto si tese fino ad aprirsi ed Hana a disagio cercò di coprirsi come poteva.
Il vestito già corto di per sé si era alzato coprendole a stento le parti intime e questo la imbarazzò notevolmente. Cercò in ogni modo di tirare la stoffa verso il basso e si chiese per l'ennesima volta perché diamine quel ragazzo non gli aveva detto dal principio le sue intenzioni. La voglia di strozzarlo era comparabile alla voglia di saltargli addosso. Quindi era decisamente alta.
Al terzo tentativo di sistemarsi però non si aspettò l'intervento di Jungkook. Con sicurezza le afferrò direttamente la coscia insieme alla giacca e l'avvicinò maggiormente a sé. Trattenne la mano contro la sua gamba, impedendo così al tessuto di sfuggire ancora e si rivolse a lei - Tranquilla, siamo quasi arrivati - la rassicurò. Hana sorpresa dal gesto lo guardò attraverso lo specchietto e lo vide ammiccare.
"Mi ha osservata per tutto il tempo dallo specchietto?"
Si chiese curiosa, ma ricacciò indietro quel pensiero assurdo. Sicuramente era stato solo un caso e come al solito lei viaggiava troppo con la fantasia.
Certa delle sue convinzioni, la mora gli fece un cenno di assenso e si accoccolò nuovamente a lui. Stava bene in quel momento e sapeva che non avrebbe dovuto sentirsi così, eppure...la sua presenza ed i suoi gesti erano confortanti, molto confortanti.
Arrivati a destinazione, Jungkook si tolse il casco, scese per primo dalla moto e mise il cavalletto con lei sopra. Quando fu certo che fosse stabile, l'aiutò a toglierle l'integrale, mise le mani intorno ai suoi fianchi e la sollevò con una facilità tale da farla boccheggiare.
-A...aspetta...sono...- il corvino la strinse a sé e le lasciò un piccolo bacio sulla bocca - Dì che sei pesante e ti faccio fare un giro a tutta velocità sulla Harley...occhio-
Hana si ammutolì a quella "velata" minaccia e tossicchiò - Ero solo sorpresa...tutto qua, ecco - toccò terra, si sistemò finalmente il vestito e si guardò intorno fingendo di non vederlo scuotere la testa - Ma questa è una discoteca?- chiese curiosa e lui la raggiunse - Direi più un disco pub, andiamo?-
Le prese la mano e corse verso l'entrata, senza darle tempo di rispondere.
Un ragazzo all'ingresso si preoccupò di prendere i loro soprabiti e finalmente Hana poté vedere chiaramente come fosse vestito il suo accompagnatore.
Indossava una camicia nera alla coreana con le maniche lunghe, i pantaloni di pelle che lo fasciavano anche fin troppo bene e delle scarpe eleganti ai piedi. Dire che era perfetto era dir poco. Ma chi voleva prendere in giro, qualsiasi cosa avesse messo sarebbe stato stupendo. Era un dato di fatto.
Si ravvivò i capelli corvini e la guardò a sua volta. Quando si levò il suo cappotto, però vide il suo viso cambiare man mano.
Non sapeva davvero come prenderla, intimorita abbassò lo sguardo, convinta che forse lo aveva fissato troppo a lungo facendo la figura della scema, ma come poteva non guardarlo?
Lo vide avanzare verso il bancone senza dirle nulla e le sembrò strano.
"Che gli ho fatto ora?"
Lo seguì incuriosita da quel suo singolare atteggiamento, in silenzio, sperando che prima o poi riprendesse a parlare.
"Cosa ho fatto di male?"
Jungkook con quel pensiero fisso nella testa, si avviò con passo veloce dove sapeva che avrebbe trovato degli alcolici. Tanti alcolici.
Era stato divertente tormentare Hana poco prima e si era goduto tutto il viaggio avendola attaccata contro la propria schiena, tuttavia all'avvertenza del vestito che aveva indossato davvero non pensava che fosse qualcosa di simile.
Quell'abitino succinto era davvero un oltraggio al suo povero e precario autocontrollo. La vista delle gambe nude, quella scollatura profonda e dalla sensualità che emanava, si era ritrovato con le mani sudate in un attimo...per non parlare della reazione improvvisa di qualche altra parte del suo corpo.
"Ma perché cazzo mi fa questo effetto immediato?"
Si sedette sullo sgabello e afferrò in malo modo la lista che era appoggiata sul bancone. Tossicchiò nel vedere Hana sedersi accanto a lui ed imitarlo. La riguardò di sfuggita e trattenne quell'impulso di baciarla e di sbatterla sul pianale di fronte a tutti, per poi...
Distolse lo sguardo concentrandosi sugli alcolici, di cui aveva un estremo bisogno. Davvero non riusciva a capire perché in sua presenza era così difficile comportarsi come suo solito. Avrebbe ancora capito quella strana reazione se era tipo da un mese che non aveva una donna tra le mani, ma solo la sera prima avevano fatto un fantastico 69. Quindi perché?!
-Cosa prendi?- la voce di Hana lo svegliò dalle sue solite domande che si poneva in quel periodo e ricontrollando la lista, mormorò -Un whisky, credo e tu?-
-Cosa mi consigli?- chiese assorta, non smettendo di studiare il foglio che aveva davanti e lui ci pensò su - Dato che reggi poco, ti direi un Cosmopolitan o un Pina Colada, forse...-
-Mi piace come suona il primo, aggiudicato - lo disse in un sorriso e Jungkook sentì ancora una volta una strana sensazione al petto. Si sentì inquieto e per non pensarci attirò l'attenzione del barista per fare l'ordine.
Nell'attesa, si guardò intorno e notò che molti già erano in pista a ballare scatenati dalla musica dance sparata dal dj al fondo della stanza. L'ambiente era molto frizzante e suggestivo e le luci stroboscopiche facevano vedere di tanto in tanto volti sorridenti e felici nel buio della sala.
Altre persone invece erano sedute serenamente ai tavolini oppure come loro direttamente al bancone. Era un locale carino, non troppo affollato in cui sarebbero stati tranquilli.
Aveva scelto bene.
Aveva trovato quel posto curiosando su internet, mentre stava facendo quella buona colazione in albergo, quella stessa mattina. Se avesse dovuto seguire il solito protocollo, la terapia si sarebbe svolta in un unico posto e possibilmente dove ci fosse stata anche la presenza di un letto, tuttavia aveva deciso che con Hana si sarebbe comportato in maniera diversa, perché lei non era come le sue solite clienti e questo l'aveva ben capito dal primo giorno.
Quindi si era messo a cercare un luogo dove si sarebbe potuta divertire e rilassare maggiormente in sua compagnia. Sapeva di aver fatto grandi passi in avanti, il muro che Hana aveva posto tra di loro si era abbassato, ma non era abbastanza. Doveva farle capire che poteva andare avanti, senza essere condizionata dai brutti ricordi passati. Lei meritava di essere di nuovo felice e sapeva che aveva intrapreso la strada giusta.
Accorgendosi delle bevande ultimate, prese in mano i bicchieri e porse ad Hana il suo cocktail.
-Grazie, a cosa brindiamo?- chiese lei sorridendo e Jungkook osservando il suo accavallamento di gambe, ghignò - Ad una serata speciale, che non ci dimenticheremo mai, direi -
La vide arrossire al suo sguardo malizioso e si schiarì la voce -L'ho sempre pensato, sei davvero troppo sicuro di te, sai?-
-Si può essere...- ammise in un sorriso - ...tuttavia ti ho già dimostrato che io non sono solo parole, lo dimostro con i fatti. Quindi posso anche permettermelo, non credi?-
-Arrogante - rispose lei ridendo, per poi annuire - Però non posso nemmeno darti torto, anche se una buona dose di umiltà non ti farebbe così male ahah-
-Ok, me lo merito ahah - rise e poi approfittò del discorso per saperne un po' di più su di lei - Io invece penso il contrario dite. Mi piacerebbe vederti più sicura e consapevole di te stessa. Ho notato che quando vuoi tiri fuori gli artigli, eppure a volte diventi quasi esitante e non capisco il perché...o c'è in realtà un motivo? - le domandò, cercando di non farsi vedere troppo interessato.
Se il grado di confidenza era aumentato tra di loro, aveva la speranza che questa volta i loro discorsi avrebbero progredito. Attese.
-Il motivo è che mi sono lasciata andare agli eventi, credo. Da quando ero adolescente fino a qualche mese fa, mi sono totalmente affidata al mio ex marito, permettendogli di fare qualsiasi cosa, senza che io gli dicessi mai la mia opinione perché mi fidavo talmente di lui che non lo ritenevo opportuno, finendo così per annullarmi totalmente - confessò sorseggiando il suo Cosmopolitan- Jungkook, ho vissuto per anni in questo modo, senza quasi rendermene conto, convinta che lo facessi per amore, che fosse giusto così e invece mi sono ritrovata dopo anni non solo cornuta, ma anche intrappolata in una bolla che mi ero costruita da sola. Ero felice in una stupida menzogna...lo sto capendo solo ora...-
Jungkook si accigliò per quel piccolo sfogo - So cosa stai per dire e non dovresti. Non ti devi incolpare di niente. Lui si è approfittato dite e del tuo buon cuore è il tuo ex lo stronzo, non tu -
Hana lo guardò confusa - Si lui è uno stronzo, ma io sono stata stupida. Di certo non credo di aver sbagliato solo io, tuttavia non posso nemmeno tirarmene fuori. In una relazione si è in due e gli errori si fanno insieme, chi più e chi meno, ma questo non importa -
-Bè importa invece. Perché ora sei tu che ne stai subendo gli strascichi non lui, mi pare...- disse il corvino duramente stringendo il bicchiere tra le mani. Più sentiva parlare del suo ex marito e più gli veniva voglia di andare a cercarlo solo per pestarlo malamente.
-Si, è vero...eppure ho deciso di non voler più stare male. Ho fattoi primi passi per lasciarmi tutto alle spalle e per ricominciare -si alzò in piedi e si avvicinò a lui porgendogli il bicchiere -Infondo non sarei qui con te ora, giusto?-
Jungkook la osservò più del dovuto prima di riparlare. Gli aveva posto la stessa domanda che aveva fatto lui a lei solo pochi giorni prima e onestamente avrebbe voluto rispondere in molti modi, ma si trattenne dicendole solo - Giusto- facendo scontrare ancora una volta i loro bicchieri.
Dopo aver bevuto due drink di fila, seduti al bancone, Jungkook guardò l'orologio al suo polso e non si scompose più di tanto nel notare che fossero già passate due ore e mezza da quando erano arrivati. Il tempo con Hana, come aveva già notato, sembrava sempre avere una gran fretta e ci aveva quasi rinunciato a capire il perché.
Si riconcentrò sulla donna e la vide ridere nel raccontare un altro aneddoto riguardo lei e la sua famosa amica Jiyu e nel vederla così felice, rise con lei.
Forse era grazie all'alcool o forse perché si sentiva finalmente libera di confidarsi con lui, non lo sapeva, ma qualsiasi fosse stato il motivo, Hana si stava aprendo ed era proprio quello che aveva cercato di fare dal principio.
Avevano chiacchierato molto quella sera e si era divertito a confrontarsi con lei. Era una donna dolce e gentile, ma anche determinata e brillante. Era quasi una gemma rara in quel mondo ostile. Gli aveva fatto delle domande e lo aveva sempre ascoltato con interesse e sinceramente ne era rimasto sorpreso. Sembrava davvero che lo volesse conoscere per quello che era e dalle esperienze che aveva avuto, a prescindere dal lavoro, era quasi surreale quella situazione.
Talmente inverosimile da spiegare parzialmente quelle insolite sensazioni al petto che aveva avuto fino a quell'istante e che non accennavano a smettere. Le aveva sempre considerate fastidiose, ma ora erano diventate più...sopportabili.
Sentendo uno strano silenzio all'improvviso, Jungkook osservò la ragazza e notò il colorito del suo viso farsi via via più rosato e ridacchiò.
-Tutto bene, Noona? - le chiese divertito e lei rispose sorridendo più del dovuto - Ma certo! Sto alla grande Kook. Aah questo Cosmo...coso è davvero buonissimo, ne prenderei un altro -
Jungkook sorpreso, allargò gli occhi a quel soprannome e vedendola alzare lamano per attirare l'attenzione del barista, intervenne afferrandola per il braccio - Ferma Tigre ahah! Ti devo ricordare io che sei astemia? Perché non andiamo a ballare invece? -
Ciao a tutti!!!
Non mi picchiate eheh
Come avete potuto vedere, sono stata costretta a dividere il capitolo e vi avviso già che accadrà anche con i prossimi. Stavano diventando troppo lunghi e ho preferito gestire così le cose ^.^"
Coomunque, Jungkook ha deciso di portare Hana in un disco pub con la speranza che si aprisse del tutto con lui e che finalmente lasciasse andare via tutti i suoi crucci e diciamo che qualcosa ha ottenuto!!
Diciamolo...sa fare il suo lavoro, eh! U.U
Ora la nostra cara protagonista è alticcia, cosa accadrà??
Ma curiosità...che idea vi siete fatt* dell'ex marito di Hana, cioè Daeshim?
Spero tanto vi sia piaciuto, fatemi sapere ;)
Vi ricordo che se volete supportarmi cliccate sulla stellina al fondo alla pagina! Grazie di cuore!!⭐️
Quindi questa volta vi aspetto nuovamente di giovedì!!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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