Sunday part. 1

"No, che palle! Voglio dormire"

Jungkook infastidito dai primi raggi di sole del mattino, cercò di nascondere il viso contro il cuscino, chiedendosi perché mai non avesse chiuso gli scuri il giorno prima.

Era la prima cosa che faceva quando tornava a casa, ma a quanto pare se ne era completamente dimenticato.

Il sonno per Jungkook era sacro, specialmente la domenica. Con gli studi e il lavoro che lo tenevano sveglio fino a notte fonda, quando dormiva pretendeva il buio totale e il silenzio tombale. Era stato molto chiaro sin da subito con Siwoo quando si erano ritrovati a condividere l'appartamento.

Faticava ad addormentarsi e a svegliarsi, era sempre stato così, quindi per una volta che stava riposando così bene, quell'interruzione era davvero seccante.

Strinse il cuscino tra le braccia sperando di riuscire a riprendere sonno, ma quando sentì un flebile mugugno arrivare dal suo petto, si allontanò di scatto sbarrando gli occhi.

Il viso di Hana ancora dormiente, gli provocò un mezzo infarto. Non capendo cosa stava accadendo, alzò di poco la testa e si guardò intorno.

Era in una camera grande e spaziosa, con un gigantesco armadio bianco sulla destra e un'intera vetrata sulla sinistra, con una tenda mezza aperta di colore grigio scuro. Davanti a lui invece si trovava un comò bianco ricolmo di cosmesi di ogni tipo e appesa alla parete uno specchio.

No, decisamente quella non era la sua stanza.

Respirò profondamente e chiuse gli occhi cercando di ricollegare i pezzi e poi tutto gli ritornò alla mente.

La notte prima quando aveva portato Hana nel letto, lei gli aveva chiesto di restare e anche se combattuto, al suo sguardo da cucciolo, non aveva proprio resistito.

Si era steso accanto a lei e con le sue dolci carezze si era addormentato come un bambino, tenendola tra le braccia.

Realizzando l'ennesima stranezza che aveva compiuto quella settimana, si stese di nuovo sul letto e girò il viso verso di lei. Stava ancora dormendo serenamente e sorrise nel vederla così adorabile.

"Se inizio a sorridere senza motivo nel guardarla, sono proprio ad un punto di non ritorno..."

Ormai era sempre più consapevole di quello che gli stava accadendo, solo che non aveva ancora quel coraggio per poterlo ammettere, nemmeno a sé stesso. Quel giorno sarebbe stato l'ultimo che avrebbero passato insieme e per la prima volta da quando aveva iniziato a lavorare si ritrovò a pensare che non era giusto. Non poteva credere che non l'avrebbe mai più rivista.

"E quindi abbiamo anche dormito insieme, eh?"

Socchiuse incerto gli occhi. Non l'aveva mai permesso prima, ma evidentemente con Hana aveva abbassato la guardia. Era l'unica cosa che si era imposto per non avere una certa intimità con le proprie clienti e ancora una volta era accaduto l'impensabile.

Titubante le fece una piccola carezza sul viso con la punta delle dita e la mora rabbrividendo, si avvicinò ancor di più a lui, appoggiando la testa sul suo petto.

Il corvino rimase sorpreso dal suo gesto, ma seguì l'istinto e le accarezzò i capelli con delicatezza. Era così insolito per lui stare con una donna in un letto e non fare niente, però doveva ammettere che quella sensazione di calore nel petto era davvero piacevole, tuttavia non poteva lasciarsi andare come avrebbe voluto. Lui non poteva darle quello che lei stava cercando.


"E' così bello..."

Hana sospirò felice per quelle coccole, era da tanto che non le riceveva. Daeshim non era mai stato il tipo da farle e in quelle rare volte in cui si era cimentato, le era parso di convivere con una pentola a pressione. Ancora non riusciva a credere di aver sposato un uomo così noioso.

Aprì gli occhi lentamente e si stiracchiò prima di alzare la testa.

- Buongiorno piccola - alla voce calda e arrochita dal sonno, girò il viso e nel vedere Jungkook sorriderle teneramente, arrossì in imbarazzo - B...buongiorno...-

"È rimasto davvero alla fine"

Sorrise a sua volta e si mise seduta. Non era certa che sarebbe rimasto tutta la notte, ma lo sperava tanto. Non avrebbe dovuto forse chiedergli di rimanere, tuttavia quando lo aveva visto allontanarsi, non era riuscita a trattenersi.

Quello era l'ultimo giorno della settimana e le piaceva l'idea di poter passare così tanto tempo insieme a lui sin dal mattino.

Sentendo la malinconia arrivarle come un fiume in piena, la ricacciò indietro con un gran respiro.

Quella domenica sarebbe stata speciale, se lo era ripromessa.


- Vado a preparare la colazione, hai preferenze?- chiese lei piena di entusiasmo e Jungkook si stropicciò gli occhi, sbadigliando - Non saprei sinceramente, di solito mi sveglio tardi e sono sempre di corsa - rispose lui ed Hana scosse la testa - Non mi dire che la salti per fare prima -

Notò Jungkook temporeggiare, mettendosi seduto e la donna indignata si alzò in piedi, motivata - Ora ti preparerò la migliore colazione di sempre e vedrai che da oggi in avanti la farai ogni mattina -

Alla leggera risata, si focalizzò di nuovo su di lui e nel realizzare che fosse tra le lenzuola del suo letto, le mancò un battito. Jungkook era già bellissimo di suo, ma illuminato dalla luce del mattino con i capelli scompigliati dal sonno, le fece uno strano effetto.

Comandata da quelle sensazioni, si abbassò alla sua altezza e gli lasciò un piccolo bacio a fior di labbra. Si scostò lentamente e nel vederlo sorpreso da quel gesto, Hana si tirò su in completo imbarazzo - A...allora vado...- farfugliò, uscendo frettolosamente dalla stanza.

"Dovresti darti una calmata Hana! Non puoi comportarti così"

Si rifugiò nel bagno per sciacquarsi il viso arrossato e si chiese come avesse dovuto interpretare quello sguardo confuso. Era sempre un enigma quel ragazzo.

Forse l'aveva trovata invadente?

Scosse la testa scrollandosi di dosso ogni pensiero e con determinazione si diresse in cucina pronta a sfoderare le sue abilità culinarie, tuttavia quando varcò la soglia si bloccò accanto alla penisola.

I vestiti di Jungkook erano sparsi un po' ovunque e al ricordo di ciò che era successo la sera prima, si sentì avvampare. Cercando di limitare i suoi pensieri perversi, raccolse in fretta gli indumenti e li mise in lavatrice per far fare loro un lavaggio veloce.

Dopodiché respirando a fondo, si posizionò davanti ai fornelli per preparare una colazione tipica coreana a base di riso, kimchi e una buonissima gyeranmari. Guardò velocemente il tempo e si decise a preparare anche una zuppa, sarebbe stato un processo più lungo, ma ne sarebbe sicuramente valsa la pena.

- Cosa prepari di buono?- si voltò sentendo la domanda e notò Jungkook sulla soglia della porta ad annusare l'aria - Lo vedrai presto, cosa ne dici intanto di fare una bella doccia? I tuoi vestiti li ho messi a lavare, ma grazie all'asciugatrice saranno pronti a breve, su - lo incitò spingendolo verso il bagno e lui sorrise divertito - Va bene, ho capito il messaggio. Non mi vuoi intorno, vado -

Hana ridacchiò e tornò in cucina a preparare la colazione.

Le piaceva molto quel clima familiare, non lo credeva possibile, ma si stava già abituando alla presenza di avere di nuovo qualcuno in casa. In quel preciso momento si sentì viva.

-

- Forse mi sto ricredendo sulla colazione...- commentò Jungkook finendo l'ultimo pezzo di frittata nel piatto - Complimenti, Hana. Sei proprio brava -

La donna rise contenta - Mi è sempre piaciuto cucinare e sono davvero felice che apprezzi i miei piatti così tanto. Grazie -

Il ragazzo la fissò intensamente in silenzio ed Hana sentendosi a disagio, si alzò - Ora vado io a farmi una doccia, lascia pure così, sistemo dopo -

Jungkook la trattenne per un polso e la fece sedere sulle sue gambe - Prima però permettimi di ringraziarti come si deve per la buonissima colazione -

Mise due dita sotto al suo mento e l'attirò a sé facendo scontrare le loro bocche. Le circondò la vita con un braccio facendola aderire al suo petto e man mano intensificò il bacio ricercando la sua lingua. Sentendola già a corto di fiato si scostò lentamente, le morse piano il labbro inferiore e si ritrasse del tutto guardandola sornione - Grazie, piccola- soffiò flebilmente sulla sua bocca.

- F...figurati- la vide arrossire sempre di più e trattenne una risata - Ora...vado. Si -


Jungkook la vide correre via e sghignazzò quando sentì sbattere la porta del bagno. Quella donna lo faceva divertire così tanto, bastava così poco per metterla in imbarazzo.

Era una delle tante cose che le piaceva di lei.

Anche pur essendo una donna adulta, Hana non impediva alle sue emozioni di trasparire. Era naturale in ogni cosa che faceva e questa sua dote lo aveva colpito molto.

Sospirò, scompigliandosi i capelli. Era così frustrato e combattuto e si odiava sentirsi così.

Lui sempre deciso in ogni situazione, da una settimana a questa parte stava solo seguendo il flusso degli eventi. Pazzesco.

"Chissà cosa gli avrebbe detto Siwoo, se avesse saputo ogni cosa"

Ripensò al loro discorso fatto il giorno prima e per l'ennesima volta si convinse di aspettare di vedere come sarebbe andata la giornata. Forse la risposta sarebbe arrivata da sola e lui adesso si stava facendo solo mille paranoie per niente.

Si alzò per lavare le stoviglie, ma lo schermo del telefono di Hana si illuminò all'improvviso e gli cadde inevitabilmente l'occhio.

-

Hana dopo essersi messa un comodissimo maglione rosso e dei pantaloni felpati scuri, ritornò in sala e non vedendo più i piatti sul tavolo, si diresse in cucina. Nel vedere il ragazzo di fronte al lavandino, si accigliò.

- Jungkook, ti avevo detto che ci avre...-

- Ti è arrivato un messaggio prima, potrebbe essere importante - la interruppe lui senza voltarsi e la donna guardò con curiosità il telefono comodamente adagiato sul tavolo.

- Un messaggio?- domandò lei accendendo lo schermo e s'incupì nel leggere il contenuto.

"Hana ti ricordi del ritrovo degli studenti del liceo di stasera, vero? È alle 21, non fare tardi! Vedrai come si mangerà il fegato quello stupido di Daeshim nel vederti felice senza di lui. Non vedo l'ora! Un bacio Jiyu"

- Tutto bene?- chiese il corvino raggiungendola ed Hana sorrise mettendosi lo smartphone in tasca - Si certo, era solo Jiyu che mi ricordava di un noioso appuntamento che avevamo già preso per questa sera. Tutto qui -

- Meglio così allora... - disse lui con uno strano tono freddo nella voce e la mora lo fissò non capendo il motivo di quel cambiamento.

- Comunque, che ne dici di uscire?- domandò Jungkook all'improvviso dirigendosi verso l'ingresso ed Hana sgranò gli occhi - Vuoi uscire, sicuro? Oggi potrebbe fare anche più freddo degli altri giorni, ho visto il meteo poco fa -

- Vestiti, su - disse lui già pronto, porgendole il suo cappotto nero - Appunto che potrebbero scendere le temperature è meglio incamminarci adesso, no?-

- Bè...- farfugliò la donna poco convinta e il corvino l'afferrò dalla vita stringendola a sé - Se ti dicessi che non te ne pentirai, saresti più motivata, Noona?-

La donna arrossì e annuì meccanicamente, divincolandosi dalla presa - V...vado a prendere la borsa...-

- Saggia decisione ahah -


Quando finalmente furono pronti, uscirono dall'appartamento ed Hana si avviò verso la moto del ragazzo, ma Jungkook la fermò - Che ne dici di passeggiare? Camminando ci riscalderemo, se ti va naturalmente -

Hana annuì sorpresa, ritornando accanto a lui - Ma certo che va bene. Sai già dove andare? - chiese curiosa mentre strofinò le mani tra di loro essendo già fredde e notò il corvino pensarci su - Si e non fare troppe domande perché sarà una sorpresa, ok?-

- Va bene, Jungkook. Mi fido ciecamente di te -

- Bene - alla risposta del ragazzo, Hana alzò lo sguardo e intravide un cenno di sorriso sul suo viso.

Sembrava contento delle sue parole e si ritrovò a sorridere a sua volta.

In effetti era così, si fidava di lui. Se non lo fosse stata non si sarebbe mai aperta con lui, non gli avrebbe permesso di entrare a casa sua e dormire insieme a lei. Jungkook aveva sconfitto tante sue insicurezze e finalmente poteva dire di sentirsi più a cuor leggero. Anche l'idea di rivedere Daeshim non le provocava alcuna emozione e ne era davvero felice di questo.

La donna ritornò a concentrarsi sulla strada, sperando di capire dove fossero diretti, ma una folata di vento gelido la distrasse facendola tremare come una foglia.

Si pentì immediatamente di essere uscita. L'inverno era bello solo quando poteva stare a casa davanti al caminetto con un buon libro da leggere. Era inutile.

Non si sarebbe neanche stupita se avesse nevicato da un momento all'altro.

Affranta da quella prospettiva, cercò invano di scaldarsi, ma all'improvviso Jungkook le prese la mano, intrecciandola con la sua per poi mettere entrambe dentro la sua giacca.

- Ammetto che fa più freddo di quel che pensassi, ma siamo vicini alla nostra meta. Resisti - disse lui gentilmente ed Hana lo fissò con ammirazione - Questo mi ricorda quando ci siamo conosciuti...-

- Che vuoi dire?- domandò il ragazzo curioso e lei spiegò abbassando lo sguardo - Dopo che abbiamo fatto l'aperitivo e ci siamo diretti verso l'ascensore, ti sei reso conto che avevo le mani gelate e hai cercato di scaldarmele anche all'ora. Sei molto attento ai particolari -

Jungkook capendo, sorrise e annuì - Diciamo che mi reputo un buon osservatore-

- Avrai attirato l'attenzione di parecchie donne con questa tua peculiarità, immagino. Chissà quante proposte avrai già sul sito...- disse Hana con tono spento, ma nel momento stesso in cui finì la frase si morse la lingua.

Come le saltava in mente di dire una cosa del genere?

Parlare del sito l'ultimo giorno in cui avrebbe dovuto passare una bella giornata in modo spensierato, era proprio una scelta pessima. E poi voleva davvero sapere se qualcuna lo aveva già contattato, per organizzare un'altra settimana in sua compagnia?

- Non ne ho idea in realtà e non ho alcuna fretta di scoprirlo sinceramente...- mormorò Jungkook distrattamente, riportandola alla realtà - Ah, dobbiamo attraversare la strada, vieni- disse in tutta fretta strattonandole la mano.

Hana lo seguì fissandolo stupita. Cosa diamine voleva dire quella frase?

Non aveva fretta di scoprire se avesse un altro incarico? Perché? La settimana con lei era finita e lui avrebbe dovuto lavorare di nuovo...non riusciva proprio a collegare i pezzi.

Anche se parecchio confusa, nel vederlo indeciso di fronte ad alcuni cartelli di indicazione stradale, gli chiese - Sei sicuro che stiamo andando nella direzione giusta?-

- Certo! Quando sei andata a fare la doccia mi sono informato su internet, so esattamente dove andare...ho avuto solo un dubbio - spiegò lui tossicchiando un po', poi con più determinazione indicò un punto - Ecco, ora dobbiamo proseguire sulla destra -

Hana rise divertita nel vederlo così impacciato e si alzò sulle punte per punzecchiarlo su una guancia - Sei così tenero a volte -

- Io non voglio essere tenero - rispose lui con un piccolo broncio e la donna rise più forte - Oh avanti, è bello anche questo tuo lato. Non puoi mica sempre essere un playboy per tutto il tempo...-

Il ragazzo la strinse al suo petto e la guardò famelico - Non posso? Ne sei sicura, Hana?

La mora si ritrovò col volto in fiamme e distolse lo sguardo - Jungkook, sei sleale...- lui sorrise lasciandola andare e fece spallucce - Me lo hai già detto una volta mi pare ahah -

- E non ho cambiato idea- mormorò imbarazzata ritornando a camminare e Jungkook le prese nuovamente la mano - Possiamo dire che perlomeno ti movimento le giornate -

Hana si morse il labbro non sapendo come controbattere. Era vero. Grazie a lui aveva capito come volesse una relazione e chi avrebbe voluto vicino a lei. Sospirò senza farsi vedere e lo seguì sperando che arrivassero presto alla meta designata.


Dopo una ventina di minuti circa a camminare per le varie strade di Seoul, Jungkook si posizionò dietro di lei coprendole la vista con le mani - Da qui in avanti, è proibito guardare -

- Ehi! Ma che vuol dire? - si agitò la donna cercando di togliersi dal viso i suoi palmi, ma la voce calda del ragazzo, la fermò - Avevi detto che ti fidavi di me, o mi sbaglio?-

Hana sospirò sconfitta da quella domanda - Potrei inciampare...-

- Appoggiati a me, non ti lascerò cadere- lo sentì sussurrare e lei si ritrovò a sorridere - Anche questo mi ricorda qualcosa -

Il giorno in cui erano andati a ballare le aveva assicurato la stessa cosa e forse proprio in quel frangente aveva iniziato a fidarsi di lui. Si era lasciata andare del tutto e non se n'era pentita neanche un po'. Avevano condiviso così tanto che le sembrava assurdo pensare che fosse passata solo una settimana. Era incredibile come il tempo cambiasse quando era in sua compagnia.

- E mi pare che non ti sia successo niente - commentò il corvino indirizzandola poco per volta nella direzione giusta- Siamo quasi arrivati, sii fiduciosa -

Sicuramente Jungkook era un uomo di parola perché, dopo aver camminato giusto qualche minuto, le diede finalmente la possibilità di vedere.

- Non ci credo...- sussurrò incredula quando mise a fuoco il luogo in cui si trovavano, voltò il viso verso il corvino e lo vide sorridere contento - Sorpresa?-

- Certo che lo sono! Non immaginavo che mi avresti portato al Changdeokgung Palace, oddio è ancora più bello di quel che mi ricordavo- rise felice, facendo qualche passo in avanti.

- Come hai detto, sembra che il tempo qui si sia fermato. E' pazzesco - disse Jungkook guardandosi intorno- Ho pensato che fosse la meta ideale per oggi, mi sembrava ci tenessi parecchio a ritornarci. Ho fatto bene?-

Hana lo raggiunse e lo abbracciò entusiasta - Assolutamente si! Mi sembra di essere tornata al liceo ahah-

Sentì le braccia del corvino stringerla a sé, ma quella sensazione durò poco perché il ragazzo si scostò da lei, con uno sguardo furbo - La sorpresa però non è finita qua, Noona. Andiamo -

Lo seguì lentamente mentre si perdeva a fare varie fotografie al palazzo imponente, tuttavia notando dove si stesse dirigendo, si bloccò.

- No, scordatelo-

- Perché?-

- Non affitteremo dei costumi tradizionali, mi rifiuto- scosse la testa in modo categorico e fece per andarsene, ma Jungkook la trattenne per un polso - Era quello che avresti voluto fare all'epoca, mi pare di aver capito -

- Si, ma quando ero adolescente. Ormai si travestono solo i turisti o le coppiette, non avrebbe senso per noi...-

- Tecnicamente adesso siamo una coppietta Hana, su. Non fare la difficile - la rimproverò trascinandola all'interno del negozio e la mora si zittì, arrossendo.

"Una coppietta? Fino a questa sera, però"


Un signore anziano dai capelli brizzolati e ingobbito dall'età li accolse nel proprio negozio con un caloroso sorriso - Prego dirigetevi ai camerini, vi porterò degli hanbok -

- La ringrazio - disse Jungkook inchinando il capo in gesto di rispetto e non appena l'uomo si girò, spinse una Hana infastidita nel camerino - Se non ti cambi di tua iniziativa, sarò costretto a farlo io...non che mi dispiaccia ovvio -

La donna girò il viso in imbarazzo e sbottò - Va bene, va bene. Sarà imbarazzante, ma lo farò -

- Brava la mia Noona - commentò lui chiudendole la tendina e non sentendo più alcun rumore, emise un gemito frustrato.

Che senso aveva fare finta di essere una coppietta quel giorno?

Quelle esperienze avrebbe dovuto farle con un fidanzato o un marito, non con un terapista di cuori spezzati. Ma fosse stato solo quello il problema, la verità è che si era invaghita di lui e recitare quella parte, stava iniziando a farle male il cuore.

Se doveva essere onesta era felice di avere anche quel ricordo con sé, lo avrebbe custodito gelosamente, tuttavia avere tutta quella intimità, le avrebbe fatto bene alla fine?

Continuava a ripetersi che era giusto così, che era preparata a lasciarlo andare...ma lo era davvero?

Iniziò a vestirsi con una strana sensazione al petto e quando si guardò allo specchio, sorrise tristemente. Accarezzò il tessuto del Jeogori bianco con delicatezza e si osservò stupita di come le stesse il colore azzurro tenue della gonna, era così ampia che a mala pena riusciva a vedersi le scarpe tipiche dell'epoca Joseon. S'intrecciò i lunghi capelli in una treccia fermandola con un nastro anch'esso azzurro e soddisfatta, uscì dal camerino.

- Signorina Hana, siete incantevole - alla voce di Jungkook, rise e nel guardarlo si ammutolì all'istante.

"E' stupendo qualsiasi cosa indossi. Possibile?!"

Anche il suo hanbok era di un azzurro tenue ed era sorprendente di come gli stesse a pennello. Sembrava che fosse stato cucito apposta su di lui. Il ragazzo le fece un piccolo inchino e per farlo si trattenne il cappello di tela nero.

- Permettete? Vorrei accompagnarla ai giardini, signorina- continuò lui, tendendole la mano ed Hana arrossì leggermente nell'afferrarla - M...mi farebbe piacere- disse tenendo il gioco e Jungkook rise divertito, uscendo dal negozio.


Camminarono sulla passeggiata in pietra, accanto al laghetto ed Hana guardò ammirata il posto. Quello che aveva visto insieme a Jiyu all'epoca era appena un decimo di tutto quello che poteva offrire quel luogo. Era davvero immenso, ricolmo di alberi, piccoli templi sparsi per l'area circostante e soprattutto nel totale silenzio. Una piccola oasi di pace in quella città caotica. Se non avesse visto qualche turista in giro, avrebbe davvero creduto che fosse nell'epoca Joseon.

- Signorina Hana, ho bisogno di svelarle un segreto - disse Jungkook all'improvviso fermandosi dietro di lei e la donna lo guardò confusa - La prego, mi dica pure-

- Sarà difficile da gestire, non so se è veramente pronta a sapere la realtà su di me- continuò con fare teatrale e la mora si trattenne dal ridere - Non mi tenga così in sospeso. Si confidi con me, Jungkook-

Il ragazzo si avvicinò a lei e le prese la mano - Le devo confessare che non sono davvero una guardia di questo palazzo...- Hana emise un finto urletto sconvolto e scosse la testa - Oh cielo e chi siete allora? - Jungkook sorrise in modo seducente e si portò il polso della donna alla bocca - In realtà, sono un vampiro - le diede un morso e la donna scoppiò a ridere non resistendo più - Ahah! Allora mi tocca fuggire-

Fece per scappare, ma il corvino la riprese tra le braccia - Eh, no! Troppo tardi, ormai vi ho sedotto signorina- la donna sbuffò per il suo essere sbruffone e controbatté - Lei è un vampiro davvero terribile, lo sa vero?-

Hana cercò di divincolarsi alla sua presa, tuttavia il ragazzo la strinse ancor di più a sé. Risero entrambi e quando si guardarono negli occhi, smisero poco a poco, fino a smettere.

Jungkook era incredibilmente strano quel giorno. I suoi occhi erano profondi e più scuri del normale e non sapeva bene come interpretare quello sguardo insolito. Sembrava volesse comunicarle qualcosa, ma era davvero impossibile leggerne attraverso. Si sentiva così confusa.

Perché la stava guardando in quel modo?

Voleva dirle qualcosa e non riusciva? Era davvero quello il motivo?

Sembrava perennemente combattuto e non capiva cosa fosse cambiato da quando lo aveva conosciuto.

Senza dir nulla il corvino le mise una mano sul viso ed Hana non si mosse. Rimasero ancora in silenzio per diversi secondi, poi un fiocco di neve scese tra di loro.

Hana alzò lo sguardo e s'illuminò indicando il cielo - Jungkook, guarda sta nevicando!-

- Cos?- il ragazzo sollevò il capo e si sorprese dell'evento- Accidenti non mi aspettavo facesse freddo a tal punto-

- Te lo avevo detto che avrebbe fatto più freddo oggi, ma non importa! Aah che bello!- la donna volteggiò su sé stessa ridendo e il corvino la fissò stranito - Avevo capito che non ti piacesse l'inverno. Quando ti ho chiesto di uscire, sembrava che ti avessi ordinato di fare una scalata sulla montagna più alta -

- Infatti non amo troppo uscire durante l'inverno, sono freddolosa -ammise, vergognandosi un po' - Ma la prima neve è sempre speciale per me, ogni volta che arriva questo giorno io e Jiyu ci siamo ripromesse di vederci e bere un bicchiere di soju. E' un nostro modo di esorcizzare la sfortuna per l'anno che verrà. Forse non ci crederai, ma quando adempiamo al nostro "rito", poi accade sempre qualcosa di bello - spiegò contenta.

- Allora immagino che lo farete anche questa sera, giusto?- la voce piatta di Jungkook le arrivò flebilmente alle orecchie e si voltò per guardarlo con aria interrogativa - Ah, penso proprio di sì - confermò lei al ricordo di quello che sarebbe successo tra qualche ora, poi accorgendosi della sua espressione accigliata, gli chiese - Jungkook, tutto bene? Sei un po' strano-

Il corvino scosse la testa, sorridendo come suo solito - Sto benissimo, sono felice di passare questa giornata con te, Hana-

La donna si avvicinò a lui e gli accarezzò la guancia - Anche io, Jungkook -

"Vorrei che ogni mia giornata fosse così"

- Potrei scattarvi una foto? Siete così belli- un ragazzo con una macchina fotografica professionale, si mise di fronte a loro, entusiasta - Fa parte del tour, poi potrete andare a ritirare le fotografie nel negozio degli abiti tradizionali. È convenzionato-

Hana guardò Jungkook incerta. Non sapeva cosa rispondere. Sinceramente non le dispiaceva di avere una fotografia con lui, quando tutto sarebbe finito non avrebbe avuto niente con sé come ricordo, se non i ricordi stessi.

Quindi avere qualcosa da riguardare un giorno, non era affatto una cattiva idea. Tuttavia come poteva chiedergli una cosa simile?

- Ah, non...-

- Si certo, perché no?!- disse Jungkook raggiante, afferrandola per la vita e avvicinandola a sé - Mi raccomando fai un bel sorriso, Noona-

La mora annuì felice e sfoderò il suo sorriso più bello, esattamente quello che proprio lui in una settimana le aveva fatto riscoprire.


Pranzarono insieme e continuarono a passeggiare, chiacchierare e ridere. Hana si stava divertendo così tanto quel pomeriggio, era davvero il week-end che si era immaginata di passare con lui. Spensierato e divertente. Dopo i primi momenti, non aveva più visto quell'incertezza nei suoi occhi e ne era davvero sollevata. Non sapeva cosa lo stesse affliggendo, avrebbe voluto indagare, ma non voleva nemmeno diventare invadente. Quindi avrebbe aspettato che si fosse sentito pronto a parlarle e lei l'avrebbe ascoltato di certo.

Durante quella giornata, si erano baciati spesso e volentieri e anche se aveva sentito una certa passione trattenuta da parte sua, Jungkook non si era mai sbilanciato. Avendolo conosciuto in quel periodo non si sarebbe stupita se avesse provato a saltarle addosso, tuttavia non aveva mai ricreato quell'atmosfera. Sembrava in tutto e per tutto che fossero ad un appuntamento. Un vero appuntamento tra due persone che si piacevano davvero.

Che potesse avere qualche speranza? Oppure si stava illudendo per qualcosa di impossibile?

Hana arrossì a quel pensiero mentre tornava tutta allegra dalla persona che aveva invaso assiduamente la sua mente. Essendo pomeriggio inoltrato le temperature erano scese ancora e la donna si era recata al bar più vicino per prendere due tisane calde. Era così euforica che quando arrivò di fronte a lui, si accorse solo all'ultimo che non aveva più l'hanbok addosso.

- Oh...ti sei tolto l'hanbok- disse confusa osservandolo e lui annuì afferrando il bicchiere fumante - Grazie, Noona. Si, alla fine ho preferito cambiarmi adesso-

- Va bene. Vuoi andare da un'altra parte? Effettivamente siamo stati qui tutto il giorno, ti sarai stufato. Aspetta un attimo vado anche io a...-

- Devo andare via-


Alla donna si seccò improvvisamente la gola e tutto il freddo che aveva provato fino a quell'istante non lo sentì più. Da quando era tornata, Jungkook non aveva alzato mai lo sguardo. Fissava la tisana come se fosse stata la cosa più bella che avesse mai visto e questo l'allarmò ancora di più.

Cercò di trovare la forza per mantenere la voce stabile e riparlò - E' successo qualcosa?-

Il ragazzo scosse la testa - Niente di grave, solo che devo fare una cosa e me ne stavo dimenticando. Quindi devo andare via, adesso -

Hana annuì incerta - Certo, se devi andare...non posso trattenerti-

È arrivato davvero il momento dell'addio allora"

La mora trattenne il fiato per quella consapevolezza. Lo sapeva, era preparata, tuttavia non si aspettava che sarebbe accaduto così presto. Sperava che potessero stare di più insieme, ma forse era solo un suo egoistico desiderio, più lo guardava e più gli sembrava impaziente di andare via.

Possibile che il suo sentimento appena nato l'avesse accecata così tanto?

Solo la notte prima si era illusa che fosse successo qualcosa tra di loro, qualcosa che ancora non capiva, ma ora non sapeva più se fosse accaduto per davvero, oppure era stata solo una stupida fantasia.


- Hana, è stata una settimana davvero incredibile per me. Non saprei neanche come definirla...- disse Jungkook all'improvviso e lo vide quasi impacciato nel parlare- L'unica cosa di cui sono certo è il tuo cambiamento, ti vedo più sicura e serena e ne sono davvero felice -

"Smettila"

- È stato bello conoscerti -

"Basta"

- È stato divertente e...-

"Vuoi davvero dirmi addio, così?"


- Jungkook - con voce ferma, lo interruppe e anche lei smise di guardarlo - Volevo dirti una cosa. Ieri prima che tu venissi da me, ho saldato il pagamento al "Toyboydating", ho palesemente perso alla nostra scommessa e ovviamente non sono una che si tira indietro -

- Ah...ma-

- Quale ma? Ahah- continuò ridendo - Non avevi detto una volta che tu scommettevi solo quando eri sicuro di vincere, beh è accaduto - bevve un sorso di tisana e quasi non percepì il calore della bevanda in quanto lei stessa stava andando a fuoco dall'agitazione - E' stata una settimana intensa, accidenti. Mi sembra sia passato un mese per tutto quello che abbiamo fatto, sai?-

-Hana... -

- Comunque...- la donna gli parlò sopra, non poteva più ascoltare le sue parole confuse, se avesse detto qualcosa di più non sarebbe riuscita a reggere - ...grazie per tutto quello che hai fatto per me, Jungkook. Sto bene e sono pronta a rimettermi in pista. Hai ragione ora so cosa voglio da una relazione, ti prometto che la cercherò e sarò felice- gli tese la mano con un sorriso - Anche io sono contenta di averti conosciuto -

Jungkook fissò la mano qualche secondo prima di stringerla ed Hana si sentì invasa da una strana sensazione. Doveva andare via di lì. Assolutamente.

- Tu devi essere felice, Hana. Ti auguro il meglio, te lo meriti- le sue parole così sincere e limpide, la colpirono così tanto che il suo sguardo si focalizzò nuovamente su di lui. Finalmente ritrovò i suoi occhi, ma per la prima volta li vide spenti, privi di quella luce che li caratterizzava, contornati da un sorriso malinconico.

Questo le fece male, più male di una sciocca parola come un "addio".

Hana fece un passo indietro e indicò il negozio degli hanbok - Ora è meglio che vada a cambiarmi, credo che a questo punto andrò prima da Jiyu...- spiegò in fretta e il corvino annuì - Certo, divertiti stasera, Noona. Mi avvio anche io allora...ciao-

La ragazza gli fece un cenno con la mano e si voltò nell'immediato andando a passo veloce dentro al negozio. Non voleva vederlo andare via, non poteva davvero.

Si cambiò velocemente, salutò il signore del negozio e varcò l'uscita, ma proprio in quel momento sentì una debole voce chiamarla - Signorina, stava lasciando la sua borsa sul bancone-

Hana mortificata, ringraziò con un inchino e si riprese la borsa, tuttavia nell'afferrarla una busta cadde da essa. Quando si chinò per raccoglierla, però tentennò all'ultimo.

Quella che era scivolata era proprio la fotografia che avevano scattato quel giorno. Lei e Jungkook sembravano così felici e in quel preciso istante, lo erano davvero.

Sorrise appena nel vederla, tuttavia quando vide delle gocce bagnare la foto, si rese conto che stava piangendo.

Si asciugò le lacrime in fretta con le mani per non farsi vedere, ma il signore lì accanto, le porse un fazzoletto - L...La ringrazio...- mormorò la donna in imbarazzo.

- Va tutto bene, signorina?- chiese l'uomo preoccupato ed Hana annuì tristemente - Si, è tutto a posto. Mi scusi, non volevo che accadesse...è solo che sono brutti gli addii-

- Io non penso che sia un vero addio...- disse lui, guardando fuori dal negozio e la mora corrucciò lo sguardo non capendo - Perché dice questo, mi scusi?-

L'uomo sospirò e la guardò con tenerezza - Signorina, ho questo negozio da almeno trent'anni e ne ho viste di coppie mi creda e posso dirle che ne ho viste ben poche guardarsi come facevate voi due-

La donna scosse la testa confusa - Non è così, sarà stata un'impressione. Lui non mi ha mai guardato in quel modo- commentò trattenendo un piccolo singhiozzo - Comunque sto bene, davvero. È appena successo, quindi è normale che stia così. Ora devo solo realizzarlo, ma è tutto a posto-

- Mi scusi se insisto signorina, ma so quello che ho visto. Quel ragazzo era molto preso da lei...-

- Eppure se ne è andato! - disse lei all'improvviso, guardando la fotografia - La settimana è finita e se ne è andato via sul serio...-

L'uomo la guardò intensamente e le chiese - Ha provato a fermarlo?-

- C...come? Non...non sarebbe cambiato nulla -

- Quindi preferisce vivere nell'incertezza? E se fermandolo e confessando ciò che prova per lui, fosse cambiato qualcosa? Tanto da come ho capito il risultato sarebbe stato comunque questo, quindi perché non tentare il tutto per tutto? - chiese curioso ed Hana si trovò impreparata a quelle domande.

"Cosa avrei da perdere?"

Effettivamente non aveva torto. Jungkook non aveva idea che si fosse infatuata di lui e magari per via del percorso non si era nemmeno accorto che qualcosa era mutato tra loro. O almeno era quello che aveva percepito lei. Dirglielo non sarebbe servito a nulla probabilmente, ma se non avesse tentato, forse lo avrebbe rimpianto un giorno?

Tanto la loro separazione sarebbe stata inevitabile in ogni caso, quindi forse...

Avrebbe davvero dovuto contattarlo?


- Io...- mormorò confusa ed il signore le sorrise con gentilezza - Ci pensi su, signorina. Non so tutta la vostra storia ovviamente, ma le posso assicurare che il mio intuito non sbaglia mai. Ora mi scusi, ma devo chiudere il negozio. Arrivederci e buona fortuna -

Hana salutò l'uomo anziano e s'incamminò in silenzio verso la casa della sua amica. Era una lunga passeggiata sotto la neve, ma per una volta non si lamentò per il freddo.





Ciao a tutti!!

Jungkook da farle una bella sorpresa e passare un pomeriggio spensierato, è arrivato a dirle addio...o almeno è quello che ha cercato di fare, perché Hana non glielo ha permesso. La nostra protagonista ha preferito proteggersi e liquidare la cosa con una stretta di mano. Voi cosa avreste fatto al suo posto? Vi sareste comportati allo stesso modo?

Il signore del negozio degli hanbok ha espresso la sua opinione e queste parole hanno dato modo ad Hana di pensare realmente a cosa vuole. Ma quindi agirà o lascerà le cose come stanno?

Ora sta anche per rivedere il suo ex...potrebbe davvero accadere di tutto, io avverto ahah

PS: Se avete notato ho fatto una piccola citazione riguardo a una mia storia, spero abbiate gradito!

Allora vi aspetto domenica prossima per la seconda parteee!! >.<

Vi ricordo che se volete supportarmi cliccate sulla stellina al fondo della pagina! Grazie di cuoree⭐️

Un grosso bacio Ekylove :*

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