Saturday part. 1

- Non credo di aver capito bene. Potresti spiegarmi di nuovo perché sei venuta qui Jiyu?- chiese Hana accigliata, porgendole un tè caldo.

- Perché non dovrei venire a trovare la mia migliore amica, scusa? Dopo tutti questi anni devo trovare un pretesto per voler passare un po' di tempo con te? Mi sento offesa - rispose la donna imbronciata, soffiando sulla bevanda e accomodandosi meglio sul divanetto bianco di Hana.

La mora si sedette sulla poltrona del medesimo colore e la guardò con uno sguardo indagatore.

Jiyu quel pomeriggio si era presentata a casa sua senza preavviso e se non fosse stato per il giorno, non si sarebbe neanche sorpresa. Ogni tanto capitava che passasse da lei a farle visita, soprattutto quando era ubriaca. Ma sapeva che in realtà, anche se non lo ammetteva, l'andava a trovare perché era preoccupata all'idea di farla stare da sola, in quella grande casa. La conosceva bene.

Tuttavia, vederla il sabato pomeriggio, sapendo della mole di lavoro che le teneva solitamente occupate, era davvero strano.

"Non ti smentisci mai, Jiyu..."

Pensò con un sorriso prendendo una pasta dalla biscottiera posta sopra al tavolino di vetro, di fronte a loro - Non volevo offenderti. Mi chiedevo solo come hai fatto per il lavoro. Hai forse chiesto un permesso anche tu?-

- Ma no sciocchina, dato che saremmo dovute rimanere un po' di più oggi, il capo ci ha lasciato una pausa di un'oretta e ho pensato di farti visita. Ho avuto una buona idea, eh?! - rispose allegrotta posando la tazzina sul tavolino e la mora trattenne una risata - Per venire da me ci vogliono quasi venti minuti, non ti conveniva fare la pausa al solito baretto accanto all'ufficio? Potevamo vederci un altro giorno, oppure potevi chiamarmi -

La bionda tossicchiò, afferrando anche lei un biscotto - Che ingrata, appunto che ho sprecato tutto questo tempo per venire da te, dovresti almeno esserne felice...Tsk!-

Hana la fissò per un po' in silenzio e poi riparlò già consapevole che sarebbe stato l'inizio della fine - Ieri ho passato tutta la giornata alla Spa insieme a Jungkook -

Jiyu s'illuminò e saltò sul posto felice come una bambina - Aaahh!! Raccontami tutto!-

La mora non si trattenne più e rise nel vederla così euforica - Solo se ammetti che sei qui perché sei una curiosa patologica, se no non dirò nulla. Ahah -

- Va bene, mi hai scoperta. Ma è colpa tua, ogni volta che ti chiedo qualcosa mi dici il minimo indispensabile e la mia sete di conoscenza ha bisogno di queste chicche per sopravvivere alla monotonia della vita. Dai, abbiamo dieci minuti, vai - disse raggiante, avvicinandosi a lei col busto.

- D'accordo. Allora è venuto a prendermi in moto, siamo arrivati alla struttura, abbiamo fatto un percorso di coppia e ci siamo rilassati dentro la jacuzzi. È stato davvero stupendo. Non ci ero mai stata e...-

- Avete fatto sesso nella jacuzzi?- domandò Jiyu a bruciapelo ed Hana arrossì all'improvviso. La sua espressione mutò all'istante iniziando a ridere come una pazza - Avete fatto davvero sesso nella jacuzzi?! Oddio! Hana finalmente ti stai lasciando andare, mi sto per mettere a piangere - urlò eccitata la bionda alzandosi in piedi.

La mora diventò ancora più rossa e cercò di fermarla - Sono in un appartamento santo cielo, datti una calmata! I muri non sono così spessi -

- Si si, dai e dopo cos'è successo?- domandò la donna ritornando seduta.

- Accidenti a te, sei sempre la solita esagerata...- mormorò Hana in imbarazzo e poi riprese a parlare - Dopo siamo andati a mangiare qualcosa lì accanto e abbiamo parlato e riso tantissimo. Siamo stati al ristorante finché non ci hanno cacciato, è stato esilarante quando...- nel girarsi verso l'amica perse improvvisamente le parole. La stava guardando in un modo strano e deglutì pensando a cosa le stesse vorticando in testa.

- Hana...-

- Ah...poi mi ha accompagnato a casa e mi ha detto una cosa che mi ha lasciata perplessa, in effetti - disse in fretta, sperando di distrarla dalle sue ovvie conclusioni e la luce curiosa dei suoi occhi la tranquillizzò - Non avrebbe organizzato nulla per oggi e anzi ci avrei dovuto pensare io a creare la mia serata ideale -

- Come scusa? - chiese interessata la bionda, riprendendo a bere - Che vuol dire che devi pensarci tu?-

- Già, ha detto che la terapia prevede anche questo. È come se a questo punto dovessi ricreare un'uscita alle mie condizioni. Come vorrei che fosse un vero appuntamento, forse...- riguardò Jiyu dubbiosa e le venne spontanea una domanda - Tu cosa avevi organizzato all'epoca con il tuo Toyboy?

La donna fissò Hana confusa e fece spallucce - Non c'è mai stata una giornata simile, a dir la verità -

- Come no?-

- No - confermò Jiyu - Se devo essere sincera, durante la settimana non siamo praticamente usciti dall'albergo. Siamo andati al ristorante, al bar e soprattutto nella camera da letto dove abbiamo...-

- Jiyu, non voglio i dettagli, vai avanti...- disse la mora alzando gli occhi al cielo, facendo ridere la prima - Il senso del discorso è che sono sorpresa. Oltre al mio percorso, ho sentito alcune testimonianze di altre donne e tu sei la prima che mi racconta di aver fatto tutte queste esperienze diverse. E'...strano in effetti - spiegò intrecciandosi i capelli tra le dita, persa tra i pensieri.

Hana rifletté attentamente alle sue parole e si ritrovò più confusa di prima. Cosa voleva dire esattamente? Jungkook si stava comportando in maniera diversa con lei, oppure era solo il suo modo di lavorare e stava travisando tutto?

- Hana scusa, non volevo confonderti - alla frase di Jiyu alzò lo sguardo e scosse la testa - No, tranquilla. Magari è proprio Jungkook che preferisce fare questo tipo di terapia, tutto qui -

- Forse, ma Hana...- al tentativo di iniziare un altro discorso, la mora l'anticipò sapendo già dove volesse andare a parare - Non c'è bisogno di dirmelo. Mi hai già avvertita qualche giorno fa, no?-

- Si, ma...-

- Lo so. È solo un percorso, dopo domenica finirà tutto ed io e lui diventeremo estranei. È tutto sotto controllo Jiyu, stai tranquilla - spiegò con un sorriso e la bionda distolse lo sguardo.

Sapeva che era preoccupata per lei, forse la conosceva fin troppo bene e alla fine si era accorta dei suoi piccoli cambiamenti durante quella settimana. Ma andava bene così.

Era mentalmente pronta per quello che sarebbe accaduto. Doveva essere pronta. Domenica sarebbe stato l'ultimo giorno che avrebbe visto Jungkook e non poteva farci niente, ma poteva essere sincera con sé stessa, almeno una volta.

"Lui mi piace"

Era quella la verità, una verità che sarebbe sempre rimasta nel suo cuore. Avrebbe voluto più tempo per conoscerlo maggiormente, per assaporare il suo modo di vivere, per gioire della sua risata contagiosa e incantarsi davanti alla sua intraprendenza. L'aveva travolta nel vero senso della parola, eppure era consapevole che non sarebbe mai stato suo, lo aveva sempre saputo. Anche se era a conoscenza di tutto questo, però voleva viversi quell'esperienza fino alla fine. Voleva e doveva farlo. Lui la stava aiutando davvero e gliene sarebbe stata grata per sempre. Quindi se lo sarebbe fatto bastare.

- Va bene, non dirò nulla - disse all'improvviso Jiyu, ricominciando a mangiare - Allora hai già scelto cosa fare per stasera?-

Hana respirò sollevata dalla decisione di lei di non indagare oltre, tuttavia si morse il labbro nervosa - No, come ben sai non sono una persona mondana e non saprei proprio dove portarlo. Vorrei sorprenderlo come ha fatto lui con me, però non so come fare. Sono un disastro in queste cose ed internet non aiuta...- disse demoralizzata.

Jiyu si mise comoda ad osservarla e le sorrise in modo amorevole - Hana, come ho già detto non dirò nulla, non interferirò con qualsiasi cosa tu abbia in testa. Sono tua amica e ci sarò sempre qualsiasi cosa tu voglia fare, lo sai...- fece una pausa e riprese a parlare in modo dolce - ...quindi se mi permetti di darti un consiglio spassionato, ti direi sii te stessa e basta -

- Cosa vuoi dire?- chiese curiosa e l'amica sospirò - Che semplicemente non ti devi fingere qualcun altro. Tu sei diversa e non dovresti cercare di snaturarti per sorprendere una persona. Se desideri davvero impressionarlo, fallo semplicemente entrare nel tuo mondo, fagli conoscere chi è davvero Hana. Tutto qui -

La mora la fissò stupita dalle sue parole, era difficile che Jiyu le facesse un discorso così serio di sua iniziativa. Solitamente era sempre stata una donna che evitava come la peste ogni situazione simile. Anzi se poteva scappava proprio, eppure le aveva aperto il cuore per il suo bene.

- Non fare quella faccia, diamine anche io so essere profonda quando voglio e...ah, devo iniziare ad andare o arriverò tardi in ufficio. Spero di esserti stata utile - disse la bionda alzandosi dal divano e dirigendosi alla porta.

- Mi sei stata di grande aiuto in verità Jiyu, davvero - confermò le sue parole, accompagnandola all'uscita e prima di salutarla, si ricordò di una cosa - Non ti ho ancora ringraziata per il permesso prolungato che mi hai fatto avere, naturalmente quando hai bisogno ricambierò il favore, sostituendoti-

- Non mi devi ringraziare, però apprezzo il pensiero. Aah, la mia amichetta del cuore, che dolce - scherzò lei dandole un buffetto alla guancia e la mora rise divertita, ma quando la vide diventare seria, smise - Hana, promettimi che quel sorriso non se ne andrà come l'ultima volta. Dopo che hai divorziato, non ti riconoscevo più, eri così triste e non sapevo come farti star meglio, se riaccadesse io...aah per colpa tua sto diventando sdolcinata. Mannaggia a te - s'innervosì sbuffando ed Hana con un sorriso l'abbracciò - Non accadrà più, promesso -

Dopo aver salutato l'amica, Hana pensierosa ritornò nel salotto, si sedette nuovamente sulla poltrona e tirò fuori il cellulare dai pantaloni. Fissò lo schermo indecisa e mormorò un flebile - Dovrei farti entrare davvero nel mio mondo?-

-

Jungkook quel giorno aveva deciso di dedicarsi allo studio.

Da quando si era svegliato era rimasto in camera sua, chino sulla scrivania a studiare diritto privato. Una materia decisamente complicata che richiedeva la massima concentrazione, così tanta che non era uscito nemmeno per pranzare. L'esame era vicino e doveva prendere assolutamente un bel voto per la media, tuttavia...

- Così impazzisci, lo sai?- disse all'improvviso Siwoo entrando nella sua camera ed il corvino alzò il capo, stiracchiandosi - Si, ma non tutti sono come te. Io devo impegnarmi il doppio per avere dei risultati - rispose esausto bevendo dell'acqua.

- Non mi stavo riferendo a quello...- disse lui accomodandosi sul letto, attirando la curiosità del corvino - E a cosa allora?-

- Se non ti liberi dei pensieri superflui, farai doppia fatica. Ogni volta che passavo davanti alla tua camera fissavi il telefono con uno sguardo afflitto...stai aspettando una chiamata per caso?-

Jungkook sgranò gli occhi girandosi di nuovo sul libro - M...ma che...-

- Chiamala tu se ti manca, non pensavo fossi così timido - commentò il ragazzo con apatia - Wow, certo che sei proprio preso, sei tornato tardi anche ieri sera, eppure già senti la sua mancanza. L'amore è incredibile -

Il corvino iniziò ad arrossire e pronto per rispondergli, sussultò sentendo la suoneria del telefono.

- Finalmente ti ha chiamato - sospirò Siwoo con sollievo - Forse poi riuscirai a concentrarti sul serio nello studio -

"Quando fa così non lo sopporto"

Lo guardò con astio prima di prendere lo smartphone e cercando di rimanere impassibile, rispose - Pronto?-

- Ciao Jungkook. Ti disturbo?-

Sentendo la voce di Hana, sorrise e per non farsi vedere si girò mostrando le spalle a Siwoo.

- No figurati, non stavo facendo niente di particol...-

- Stava solo aspettando con ansia tue notizie, tranquilla -

Al commento divertito del suo coinquilino, lo fulminò con lo sguardo - Scusa, il mio coinquilino è un'idiota! Dimmi pure Hana -

Sentì una risata di fondo e poi di nuovo le sue parole - Giusto, questa volta avrei dovuto chiamarti prima io, ma non sapevo davvero decidermi per stasera, scusa se ci ho messo tanto -

- Non c'è problema, ti devo aver preso alla sprovvista ieri. Non ci avevo pensato a spiegartelo prima, ma è il programma che lo prevede, come ti ho spiegato ieri -

Appena disse quelle parole, si sentì improvvisamente in colpa. Stava mentendo.

Il percorso non prevedeva una simile svolta, a dir la verità tutto quello che aveva fatto con lei era stato insolito.

Era sempre stato bravo a capire le persone, ma con lei aveva fatto un'immensa fatica all'inizio. Quindi si era impegnato, perché voleva davvero aiutarla, però non aveva calcolato cosa sarebbe accaduto dopo. Conoscendola e prendendo confidenza, si era lasciato andare a sua volta e non l'aveva affatto previsto. Si era incuriosito ed era nato un sincero interesse per lei. Ma lui non credeva nelle relazioni. Sapeva che inevitabilmente anche il legame apparentemente più forte si sarebbe spezzato.

Quindi era ovvio che arrivasse ad accantonare tutte quelle piccole sensazioni nate dal nulla, eppure perché, quando la sera prima l'aveva accompagnata a casa aveva reagito in quel modo?

Realizzare ancora una volta che stesse tutto per finire l'aveva reso insicuro e voleva vivere quegli ultimi giorni a pieno e si era inventato quella balla.

Voleva passare una giornata nella quotidianità di Hana. Vivere un'esperienza normale con una donna che gli interessava davvero, senza mettere in mezzo il percorso o il sito da cui l'aveva cercato. Tutto qui.

Probabilmente era una richiesta sciocca e senza senso, ma alla fine la sua curiosità aveva prevalso anche sulla logica.

- Si, è vero - mormorò insicura Hana e Jungkook rimase per qualche secondo in silenzio a riflettere.

Forse l'aveva messa troppo in difficoltà con quella richiesta?

- Se ti ha creato così tanti problemi, non importa. Potremmo andare...-

- No, alla fine mi sono decisa - disse lei allegramente, interrompendolo - Dovresti venire davanti a casa mia alle sette, se per te va bene -

- Si certo, quindi cosa vuoi fare di bello?- chiese interessato e la donna rise - Sarà una sorpresa. Allora a più tardi Jungkook-

Quando chiuse la chiamata il corvino si girò verso la scrivania interdetto. Ora la sua curiosità era alle stelle.

"Chissà cosa avrà organizzato. Adesso sarà ancora più difficile studiare, diamine"

Guardò Siwoo e lo vide sfogliare uno dei suoi libri che aveva preso dalla libreria di fianco al letto. Dopo qualche secondo a contemplarlo si decise a chiedergli una cosa - Davvero mi vedi così diverso dal solito?-

-Si, direi di si. Prima eri più spensierato, prendevi alla leggera ogni cosa e avevi solo l'obiettivo di laurearti, ora invece sei più distratto, impaziente di uscire di casa e sorridi di più. Chiunque lo avrebbe notato - rispose tranquillamente non distogliendo lo sguardo dalle pagine.

Il corvino si appoggiò alla scrivania imbronciato - Mi hai dipinto prima come la persona più superficiale del mondo e dopo come un rincoglionito...non so davvero come prenderla...-

- Perché ti fai tutti questi problemi? Credo sia normale cambiare quando si incontrano le persone giuste, è il corso della vita, no?- disse il castano alzando il capo - Credo che tu abbia frequentato altre donne in quest'ultimo periodo, ma sembravi che uscissi più per lavoro che per passare una giornata piacevole con la diretta interessata. Con questa Hana invece, ti vedo più felice ogni volta che torni a casa...non saprei come spiegarmi meglio -

Jungkook trattenne il fiato a quelle parole. Se solo avesse saputo quanto fosse andato vicino alla realtà, probabilmente gli sarebbe venuto un embolo. Era molto rigido sulle relazioni e gli avrebbe letto la vita se avesse saputo cosa avesse combinato durante quell'anno.

Tossicchiò nervoso, poi rendendosi conto di quello che aveva affermato subito dopo, gli domandò - Sembro più felice, quindi?-

Siwoo annuì, ritornando a sfogliare le pagine. Jungkook continuò a fissarlo in silenzio e si morse il labbro inferiore indeciso se chiedere un'altra cosa o meno.

- O parli o smetti di fissarmi, sei inquietante...- commentò il ragazzo freddamente ed il corvino rilassò le spalle - Ed è normale avere così paura?-

Il castano ritornò a guardarlo e chiuse il libro, appoggiandosi alla parete - Provare qualcosa per qualcuno non è mai semplice e forse sono la persona più lontana per darti dei consigli, ma se questa ragazza sta tirando fuori dei lati belli di te e sei felice quando sei con lei, potrebbe valerne la pena provare quella paura, no? Se senti di volerla contrastare per lei, forse è davvero la cosa giusta da fare, non credi? -

Il corvino distolse lo sguardo e pensò seriamente alle sue parole. Hana era stata la sola che si era interessata a lui. L'unica che era andata oltre al suo aspetto esteriore, l'unica che gli aveva detto che lo voleva conoscere davvero. Si era sentito per la prima volta apprezzato, anche pur sapendo il lavoro che faceva. Avevano parlato tanto e inevitabilmente si erano avvicinati, stava bene insieme a lei, era quella la verità. Voleva avere più tempo. Desiderava conoscerla di più.

Poteva davvero pretenderlo?

- Non farti troppi pensieri inutili Jungkook...- disse ancora Siwoo, attirando di nuovo l'attenzione su di sé - Segui semplicemente il corso degli eventi e come si suol dire "Se son rose fioriranno" - sghignazzò, alzandosi dal letto - Ma comunque andrà, sono contento che hai avuto questa esperienza. Mi fa piacere vederti così sereno - aggiunse impacciato, dirigendosi poi alla porta.

Il corvino sorrise contento dalle sue parole. Era raro che Siwoo si sbilanciasse tanto essendo un ragazzo freddo, eppure lo aveva fatto. Sicuramente anche se lo vedeva diverso, forse si era accorto dei suoi turbamenti e voleva aiutarlo a modo suo.

Si alzò a sua volta e lo seguì - Non essere imbarazzato, su vieni qua - scherzò lui aprendo le braccia e il castano lo guardò in cagnesco - Manco morto - Jungkook rise e lo rincorse - Eddai, lo so che vuoi un mio abbraccio. Vedi che quando vuoi sei adorabile?-

- Dillo ancora una volta e ti uccido - disse Siwoo scappando per tutto l'appartamento rincorso dal ragazzo divertito.

Mentre cercava di acciuffarlo, Jungkook smise di rimuginare.

Forse aveva ragione lui, doveva solo lasciarsi andare, sicuramente alla fine avrebbe capito come comportarsi e se ne sarebbe davvero valsa la pena soprattutto.

-

Jungkook arrivò alle sette spaccate davanti al palazzo di Hana. Si appoggiò contro la moto e guardò il suo portone con estrema impazienza. Era un ragazzo molto curioso e da quando Hana lo aveva lasciato con quella frase in sospeso, non si era dato pace.

Non vedeva l'ora di sapere cosa avesse organizzato, era la prima volta che gli accadeva l'inverso ed era particolarmente eccitato all'idea.

La vibrazione del cellulare lo riportò alla realtà e si stupì nel leggere il nome della diretta interessata. Aprì il messaggio stranito e sgranò gli occhi - Ti va di salire da me? -

"Vuole che vada a casa sua?"

Ancora una volta era sorpreso da Hana. Era sempre stata un mistero per lui, ma questa volta lo aveva lasciato davvero senza parole. Provò diverse sensazioni e non sapeva quale delle tante stava prevalendo sull'altra.

Sicuramente era felice, ma anche agitato.

Era contento perché gli aveva dimostrato che finalmente era riuscito ad abbattere ogni muro che aveva posto lei nei suoi riguardi, ma allo stesso tempo era spaventato da sé stesso.

Già era abbastanza confuso così, se avesse continuato di quel passo avrebbe passato un confine di non ritorno e non sapeva se fosse pronto alle conseguenze.

Sistemò meglio la moto, prese il casco e si diresse verso il portone d'ingresso.

Durante le loro numerose chiacchierate, gli aveva rivelato che abitasse al secondo piano, quindi a passo sicuro iniziò a salire le scale in marmo con un groppo in gola.

Quando intravide una porta semichiusa al fondo del pianerottolo, intuì che fosse la sua destinazione. Prima di entrare, respirò a fondo per ritrovare quella sicurezza che solitamente gli apparteneva e afferrò la maniglia.

Una volta entrato si tolse le scarpe, appese la giacca sull'attaccapanni e appoggiò l'integrale su un piccolo mobile lì accanto. Non sapendo bene come comportarsi, rimase sulla soglia in attesa.

- Jungkook, accomodati intanto. Entra pure e aspettami in sala, sarò subito da te - la voce ovattata di Hana giunse alle sue orecchie e incerto avanzò per il corridoio - Ah...si certo -

Oltrepassato il corridoio arrivò nel salone e si sorprese di quanto fosse grande. Guardando all'esterno non avrebbe mai pensato che gli appartamenti fossero così immensi, eppure si doveva ricredere.

Alla sua destra si trovava un grande tavolo da pranzo, con una bella pianta da terra all'angolo ed un quadro d'arte moderna affisso sulla parete. Girando alla sua sinistra invece vide un divanetto e due poltrone bianche con al centro un grazioso tavolino in vetro ed erano rivolti verso un bellissimo caminetto a parete. Si sorprese nel vedere anche la televisione di 60 pollici al di sopra di esso.

"Pazzesco... ma non si danneggia a stare sopra il caminetto?"

- C'è un divisorio. Quando accendo il fuoco impedisce al calore di arrivare fino alla televisione. E' un invenzione davvero incredibile, vero?-

Jungkook si girò verso la voce di Hana e gli si bloccarono le parole in gola.

Aveva i capelli legati, un bel sorriso sul volto, un grembiule allacciato alla vita stretta e un mestolo in mano. Anche se era parzialmente coperta, poteva vedere che aveva indossato un vestito aderente fino alle cosce di colore nero, con le maniche lunghe ed era certo che fosse anche piuttosto scollato. L'impulso di strapparle quel tessuto in eccesso l'aveva sfiorato, ma in quell'istante si soffermò su altro. Hana stava...

- Anzi sai cosa ti dico, lo accendo. Oggi fa freddo, così vedi come funziona e...-

- Stai...cucinando?- chiese incerto il ragazzo e la mora sorrise nervosa - Ah...si. Volevo farti una sorpresa, pensavo di riuscire di finire di preparare in tempo, ma ho avuto un piccolo problema. Niente di grave ovviamente, solo che ho bisogno di qualche minuto in più - disse lei mortificata raggiungendo il caminetto.

Jungkook la guardò mettere dei legnetti di piccole dimensioni all'interno e poi accendere la diavolina per attizzare il fuoco.

Stava preparando la cena. Hana che aveva faticato a dirgli le cose anche più semplici di lei, ora l'aveva invitato a casa sua e stava cucinando per lui.

Sorrise e si sentì uno sciocco.

Non doveva provare tutte quelle emozioni, non doveva proprio.

- Spero...che non ti dispiaccia, insomma- disse improvvisamente la donna - Come già ti avevo spiegato vivo una vita piuttosto noiosa, quindi se volevi sapere come fosse una mia classica serata tipo da passare con un uomo, beh credo che andrebbe esattamente così - si girò verso di lui intimidita - Quindi ho pensato di preparare una cenetta preparata da me, per poi rilassarci sul divano a bere del buon vino, forse non è niente di speciale ma...-

- Hai avuto un'ottima idea invece -

Hana alzò il capo e vide Jungkook sorridere sinceramente e tutto il nervoso provato sino a quel momento, si dissolse. Alla fine, lo aveva fatto davvero. Gli aveva mostrato parte del suo mondo.

Le aveva fatto strano quando l'aveva visto girare nel suo salotto, ma sicuramente non aveva provato nessuna sensazione negativa. Forse la consapevolezza che fosse la prima e ultima volta che lo avrebbe visto lì dentro la rattristava, ma voleva andare oltre e non pensarci.

Quella serata doveva essere perfetta.

Sarebbe stato il suo ricordo più prezioso del loro tempo passato insieme, ormai si era decisa. Non avrebbe avuto alcun rimpianto, avrebbe passato quei due giorni a pieno.

- Sono felice che ti piaccia - disse contenta abbassando lo sguardo sulle sue mani, poi realizzando che avesse il mestolo in mano, arrossì.

"Dovevi farti vedere carina da lui, non in versione casalinga, Hana"

- Scusa, vado a finire di preparare la cena. Se vuoi sul tavolo c'è una bottiglia di vino rosso - spiegò indicando il fondo della stanza, poi riguardando dietro di sé mormorò pensierosa - Il fuoco ha preso, tra poco bisogna aggiungere la legna più grossa. Vado in cucina e torno subito -

- Ci penso io per entrambe le cose Noona, tu vai pure. Ti aspetto qui- sentì la voce di Jungkook vicino a lei e sussultò sorpresa. Si voltò e il corvino si abbassò alla sua altezza dandole un bacio leggero sulle labbra - Fa in fretta però, o mi mancherai -

Hana arrossì e annuì roboticamente - A...arrivo tra poco...-

Si dileguò in fretta in cucina e si barricò all'interno. Superò la penisola in marmo nero in mezzo alla stanza e andò verso i fornelli. Mescolò accuratamente ogni pentola sul fuoco e riprese fiato.

"Perché fa sempre così?!"

Prese del soju in frigo e aprì la bottiglia. Bevve d'un sorso il primo bicchierino e sperò che le desse modo di calmarsi in qualche modo. Jiyu combatteva in quel modo l'ansia, forse avrebbe funzionato anche con lei?

Mentre beveva il secondo bicchiere, rimuginò. Aveva bevuto più in quella settimana che in vent'anni di vita. Stava guarendo il suo cuore afflitto, ma stava ingrossando il fegato con l'alcol. Fantastico.

Sospirando si avvicinò ancora alle pentole, assaggiò ogni pietanza e soddisfatta del gusto, si decise a tornare in sala. Posò diversi piatti sul tavolo e girò lo sguardo alla ricerca di Jungkook.

Era di spalle, intento a guardare le fotografie appese sulla parete che dava alla cucina e alla stanza degli ospiti e lentamente si avvicinò a lui.

Si godette nel breve tragitto la sua schiena intrappolata nel maglione grigio scuro, sul lungo, che delineava perfettamente la sua silhouette e sospirò. Era davvero una causa persa.

Aveva le mani in tasca dentro ai jeans e si dondolava a destra e a sinistra come se fosse a tempo di musica. Ogni volta che si soffermava su di lui, scopriva di volta in volta cose diverse ed erano tutte adorabili. Come avrebbe fatto a privarsi di tutto questo?

Si accostò a lui e rimase in silenzio, aspettando che dicesse qualcosa.

- Forse ho sbagliato tutto. Quando ti ho chiesto di parlarmi di te, avrei dovuto semplicemente intrufolarmi a casa tua e guardare questa parete. Sono affascinato ahah- scherzò lui indicando poi una fotografia in particolare - Qui dove eravate tu e la tua amica?-

- Eravamo al Changdeokgung Palace, ci siamo divertite così tanto quel giorno. Sai io e Jiyu in realtà siamo di Busan e grazie alla gita organizzata al liceo, siamo state cinque giorni a Seoul. La prima meta che abbiamo voluto vedere è stato questo palazzo, è pazzesco sembra che il tempo si sia fermato all'epoca Joseon e la cosa divertente è che si possono affittare degli abiti tradizionali, ma come vedi non abbiamo fatto in tempo. Il nostro professore era fin troppo severo con le tabelle di marcia ahah - spiegò allegra, mostrandogli altre immagini sparse qua e là.

- Aspetta sei di Busan? Che coincidenza, anche io- ridacchiò sorpreso per la notizia ed Hana annuì entusiasta, poi riprese a parlare - Mi sono trasferito qui quando ho iniziato l'università, quindi spero che non rimarrai scioccata se ti rivelo che non ho mai visto questo palazzo, vero?-

- Oh bè, anche se sono a Seoul da più tempo di te, l'ho visto solo quella volta, lo ammetto. Però dovresti sul serio visitare quel posto, è davvero molto bello- gli disse con fare trasognato e Jungkook sorrise nel vederla così persa nei ricordi.

Il ragazzo si spostò per guardare altre immagini e scosse la testa divertito - Wow, c'è davvero tutta la tua vita su questa parete, confermo. È stata davvero una bella pensata, da una bella atmosfera alla casa, devo dire - Hana a quelle parole rise e lo vide girarsi verso di lei curioso - Diciamo che c'è tanto lo zampino di Jiyu qui -

- Che vuoi dire?-

Hana sospirò, togliendosi il grembiule di dosso - Come vedi la maggior parte sono fotografie mie e di Jiyu e di quando ero piccola, fino a qualche mese fa invece erano completamente diverse - prese un quadretto qualsiasi e aprì la cornice, rivelando un'altra fotografia all'interno - Quando ho trovato Daeshim a letto con la sua segretaria, sono andata in depressione. Ero così delusa e amareggiata che stare da sola in questa casa mi metteva angoscia e Jiyu lo sapeva. Un giorno senza dirmi niente venne a casa mia e cambiò tutto. Dalle foto, alla disposizione dei mobili, al cambiare le lenzuola e pure i soprammobili. L'aveva resa diversa per impedire ai ricordi di assillarmi - sorrise nel mostrare le foto a Jungkook - Ha sovrapposto le foto mie e del mio ex marito con le nostre, non so perché non le abbia buttate, non gliel'ho mai chiesto in effetti, ma non importa. Ha fatto tanto per me e le sarò sempre riconoscente...-

Quel periodo era stato sicuramente il più buio della sua intera esistenza. Rendersi conto che la sua vita stava precipitando nell'abisso da un momento all'altro, l'aveva destabilizzata. Dal pensare di avere tutto ad avere niente era bastato così poco che ripensarci le faceva ancora paura quella sensazione. Se non fosse stato per Jiyu che le era stata a fianco per tutto il tempo, non sapeva davvero come avrebbe affrontato quel dolore, però l'aveva tirata fuori dal baratro e non solo gli aveva presentato anche lui.

Guardò intimidita Jungkook che stava fissando con sguardo assente le foto del quadretto e si morse il labbro. Non sapeva se avesse fatto bene a raccontargli quell'avvenimento, ma si era ripromessa di essere sincera con lui, di farsi conoscere per chi era e lei con pregi e difetti era proprio quella che aveva di fronte. Non voleva nascondersi dai suoi fallimenti, non doveva vergognarsi. Si sentiva libera da quelle sensazioni orribili, finalmente.

- Forse non le ha tolte perché sperava che un giorno ti saresti comportata così...- la frase di Jungkook la lasciò perplessa e lo fissò non capendo cosa volesse dirle - Hai aperto la cornice e mi hai mostrato la foto, senza paura o tristezza. Forse Jiyu voleva che arrivassi tu stessa a toglierle perché finalmente non ti sarebbe più importato niente se avessi rivisto queste immagini. Perché avresti superato il divorzio e i sentimenti verso il tuo ex marito. Non credi? -

Hana sgranò gli occhi a quella realizzazione. Jiyu aveva davvero pensato a tutto e lei come una sciocca non lo aveva capito. Si commosse riguardando le fotografie e si sorprese che in effetti stava provando solo una grande indifferenza nel vedersi accanto a Daeshim.

- Hai un'ottima amica Hana, sei fortunata...- commentò Jungkook abbracciandola da dietro - ... grazie per avermi raccontato questo spiraglio della tua vita, non dev'essere stato semplice -

La mora posò le foto sul mobile e si girò verso di lui con un sorriso - Grazie a te per tutto quello che hai fatto per me, se ora sto bene è anche per merito tuo. Forse non si vedrà, ma sento di essere più sicura di me -

- Io lo vedo Noona. Stai andando avanti e ti stai lasciando indietro tutto quello che è successo. Adesso devi solo pensare alla tua felicità. Te lo meriti - mormorò il ragazzo facendole una carezza gentile sul viso e la mora trattenne le lacrime.

Aveva ragione, ora finalmente poteva ricominciare da capo. Non era più ferma in un punto indefinito nella sua vita, era giunto il momento di ritornare a camminare e lottare per raggiungere la sua felicità.

Il pensiero che avrebbe voluto condividere quel nuovo percorso insieme a Jungkook la scosse, ma si rassegnò all'idea che semplicemente lui le aveva dato modo di aprirle gli occhi e avrebbe dovuto farsene una ragione.

Il corvino la strinse a sé ed Hana chiuse gli occhi sentendosi al sicuro. Forse non l'avrebbe mai avuto, ma sarebbe stato una parte fondamentale per il suo proseguo e se avesse mai avuto il coraggio, voleva farglielo sapere un giorno.

Si costrinse a staccarsi e indicò il tavolo - E' meglio andare a mangiare ora, ti va?-

- Certo che mi va, ho una fame da lupi - scherzò lui contento sedendosi al tavolo ed Hana lo seguì preparandogli una ciotola di riso e sistemando meglio tutti i condimenti per farlo arrivare ad ogni piatto.

- Devono arrivare altre persone?- chiese il ragazzo curioso dopo aver osservato bene la tavolata e la mora rise - No, certo che no. Solo che non sapendo i tuoi gusti ho preparato più piatti del previsto. Scusa forse ho esagerato -

- Assolutamente no, mangerò tutto -

- Non devi scoppiare Jungkook eheh-

- Hai preparato tutto per me, sarei un pazzo a sprecare qualcosa - Hana si sorprese per le sue parole e quando iniziò a ingurgitarsi ogni cosa presente, lo guardò sconvolta. Sembrava che non mangiasse da mesi e questa cosa la divertì molto.

Poteva trovare meravigliosa anche quella parte di lui?





Ciao a tutti!!

Io inizierei col dire che Jiyu e Siwoo sono degli ottimi amici per i nostri protagonisti. Anche se in modo differente li stanno aiutando a ragionare. Ma quindi riusciranno a capire ciò che vogliono davvero? Chissà...

Hana ha invitato a casa sua Jungkook e lui ne è rimasto piacevolmente colpito, cosa dite che potrà accadere? Si avvicineranno ancora di più oppure succederà qualcosa che li allontanerà?

Vi lascio con queste domande ahah >.<

Fatemi sapere cosa ne pensate!!

Vi ricordo che se volete supportarmi cliccate sulla stellina al fondo della pagina! Grazie di cuore!⭐️

A Sabato prossimoo!!

Un grosso bacio Ekylove ;*

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