Friday part. 2
"Cosa gli è preso?"
Si chiese Hana, guardandosi intorno nervosa. Era rimasta da sola in una piccola stanza di fianco agli spogliatoi ad aspettare che ritornasse Jungkook. Dopo averla trascinata per quasi tutta la Spa, l'aveva sistemata lì e senza dirle una parola era sparito magicamente.
Si strinse in un abbraccio sollevata che perlomeno fosse sfuggita dalle grinfie di quel ragazzo appiccicoso. L'aveva toccata in un modo che non le era piaciuto affatto e nel veder tornare Jungkook, ne era stata felice. Immensamente felice, se doveva essere onesta.
Però non riusciva a capire una cosa, invece di trovarlo con la solita espressione compiaciuta, per aver palesemente vinto la scommessa, gli era sembrato infastidito.
Ma non ne capiva il motivo, perché mai si era arrabbiato?
Pensando al suo insolito atteggiamento, quasi non si rese conto del ritorno di Jungkook nella stanza. Gli sorrise in automatico, ma quando si accorse che il suo umore non era affatto cambiato, perse sicurezza.
- Jungkook...- cercò di parlare, ma ancora una volta il ragazzo la prese per mano e la trascinò al lato opposto della sala, portandola di fronte ad una porta bianca. Dal cartellino lì di fianco sembrava che fosse una zona inaccessibile per i clienti, tuttavia con sicurezza il corvino varcò la soglia.
Non appena furono all'interno, la lasciò andare e senza darle tempo di realizzare dove fossero, la sbatté al muro per baciarla con foga.
Dall'irruenza usata Hana in poco tempo si sentì già a corto di fiato, sembrava in tutto e per tutto che la volesse sbranare, senza darle modo e tempo di reagire. Mise le mani sul suo petto cercando di allontanarlo da sé, ma anche quel tentativo fu vano, perché Jungkook con un gesto le alzò le braccia sopra la sua testa, facendola aderire completamente alla parete dietro di lei.
Hana mugolò in cerca di aria e finalmente Jungkook capì il messaggio e si staccò appena per dar modo ad entrambi di respirare.
- Cosa...non...- provò a dire lei col fiato corto, ma si zittì quando scorse lo sguardo confuso del corvino, non lo aveva mai visto così.
- Io...ecco...- farfugliò lui disorientato, ma non appena scosse la testa, quell'espressione indecifrabile svanì dal suo volto, riacquisendo la sicurezza che lo contraddistingueva da chiunque – Ho vinto la scommessa, Noona. Quel tipo sembrava volerti parecchio, te lo avevo detto che il tuo modo di fare attira le attenzioni di qualsiasi uomo e tu che non mi credevi...- sorrise sornione, spostandosi lentamente da lei – Avevo ragione e te l'ho dimostrato – finì di parlare con un insolito tono di voce e questo la impensierì ancor di più.
Lo fissò per un po' in silenzio non capendo per niente il suo comportamento a dir poco strano.
"Cosa diamine sta succedendo?!"
Nel vederlo addentrarsi in quella nuova sala, si guardò intorno e la prima cosa che le saltò subito all'occhio era la mancanza di persone intorno a loro – Siamo...soli?-
- Si, ho prenotato un percorso di coppia, spero non ti dispiaccia. Stare in mezzo a troppa gente, mi stava...annoiando. Dai, vieni qui – le fece cenno di raggiungerlo e anche se aveva mille domande in testa, s'incamminò verso di lui.
Quella stanza era completamente fatta in legno e ad ogni lato di essa si trovava una porta in vetro. Da una parte poteva scorgere una vasca jacuzzi, nell'altra una sauna, poi una doccia e infine due lettini dall'aria molto comoda.
Jungkook mettendosi alle sue spalle, le tolse con calma l'accappatoio e quando sentì che le stava sfilando anche il costume, si scostò – Cosa fai?-
Lui rise e la guardò intensamente, mentre riprendeva a farle scivolare le bretelle del reggiseno – Siamo soli, Hana. Che senso ha tenere ancora il costume?- glielo tolse, sfiorandole delicatamente il seno e rabbrividì.
- Bè...non so se si può fare...io...- biascicò in imbarazzo, non si sentiva a suo agio nel restare senza vestiti in un luogo del genere. Fece un passo indietro, ma la sua mano la trattenne per la schiena - Hana...- al richiamo, lo riguardò con insicurezza - ...toglimi anche tu il costume-
- Ma...-
- Toglimi il costume, Hana – rimarcò la richiesta e la donna arrossì. Si guardò intorno, sperando che davvero non arrivasse nessuno e si apprestò a levargli i pantaloncini. Glieli sfilò lentamente e la sua erezione già presente si palesò nell'immediato. Essendosi piegata per farlo, ora era letteralmente faccia a faccia col suo membro teso, d'istinto avvicinò la bocca, ma Jungkook le prese il mento per farle alzare il viso. Il suo sguardo era ricolmo di lussuria – Entra nella doccia con me-
Si tolse anche lei del tutto il costume e si addentrò nella doccia emozionale. Quando la misero in funzione una serie di luci colorate, accompagnate da un profumo gradevole si disperse nell'abitacolo e una cascata tiepida scese su di loro.
Si girò emozionata verso Jungkook e rimase incantata da quella visione mistica. Lui di spalle, sotto lo scroscio dell'acqua, con ogni muscolo allenato risaltato dalle luci, era un qualcosa di inspiegabile. Le fremettero le mani da quanta voglia avesse di toccarlo, voleva e doveva toccarlo. Fece un passo verso di lui e in quel preciso momento prese una decisione.
Sarebbe stata sé stessa, la vera Hana. Per una volta avrebbe dato sfogo ad ogni suo desiderio e istinto.
Nessun pensiero e nessuna preoccupazione, come aveva precisato lui al loro arrivo.
Non erano cliente e Toyboy. Non era lei più grande e lui più piccolo. Non era interessata a lui pur sapendo che la settimana stava per finire. No.
Erano solo Hana e Jungkook. Una donna ed un uomo che si desideravano e si volevano. Questo sarebbero stati fino a quando fossero usciti da lì. Solo quello.
Gli sfiorò la schiena facendolo girare verso di lei, lo guardò negli occhi e lo spinse con decisione contro la parete. Si alzò in punta di piedi e lo baciò ricercando la lingua che ritrovò nell'immediato. Ancorò le braccia contro il suo collo, affondando una mano tra le sue ciocche bagnate e lo sentì mugolare di piacere contro la sua bocca. Adorava sentirlo gemere.
Si mosse sensualmente contro il suo fisico statuario e percepì la sua erezione contro il suo ventre pulsare eccitato, avendo l'intenzione di provocarlo provò ad allontanarsi, ma Jungkook non glielo permise. L'afferrò con possesso e iniziò a toccarle il corpo con bisogno, con desiderio e si lasciò catturare dalla sua smania. Era una sensazione bellissima sentire quanto la volesse, perché anche per lei era lo stesso. Lo desiderava incredibilmente.
Ansimò quando le agguantò un seno e presa dall'eccitazione gli graffiò la schiena. Gongolò internamente quando anche lui rilasciò un gemito strozzato. Non aveva ancora perso lucidità e desiderava farglielo sapere.
Si sfiorarono, si toccarono e si baciarono per minuti interi, senza avere alcuna intenzione di separarsi l'un dall'altra. Non aveva mai provato un livello così alto di passione, non credeva che nemmeno esistesse un coinvolgimento simile, tuttavia Hana si doveva ricredere. Jungkook in quei giorni le stava regalando delle emozioni e sensazioni impagabili.
Il corvino l'abbracciò con più vigore e avvertì una differenza nel suo tocco. L'aveva già stretta a sé in quel modo, tuttavia si accorse di quel cambiamento, anche se appena percettibile. Era frastornata in quel frangente e non era in grado di capire se quella sensazione fosse effettivamente reale o meno, ma sicuramente ci avrebbe pensato a mente fredda in un altro contesto.
Quando sentì le sue dita avvicinarsi al suo punto più caldo, prese nuovamente posizione.
Voleva essere sua, ma...
Si scostò da lui e gli sorrise maliziosa – Sembri impaziente...- mormorò lei, leccandogli il doppio piercing al labbro e lui ansimò – Potrei esserlo, in effetti -
All'ammissione, Hana prese ancora più sicurezza – Cosa vorresti farmi Jungkook?- domandò facendo scendere la mano sui suoi addominali scolpiti sentendolo fremere sotto i polpastrelli – Vorrei prenderti in ogni posizione e farti godere così tanto da sentirti implorare, Noona – rispose lui, guardandola intensamente negli occhi e lei si ritrovò a deglutire, sentendosi già fradicia e non per colpa della doccia.
Gli morse l'incavo del collo scendendo lentamente verso il suo torace, leccando e baciando l'intero percorso fino ad arrivare appena sopra al suo inguine – In che modo vorresti prendermi Jungkook? Continua a parlare - disse lei godendosi la vista dal basso del suo corpo bagnato dall'acqua.
"Ma quanto può essere perfetto?"
Si chiese prima di soffiare sulla punta lucida del suo membro e sorrise nel vederlo mordersi il labbro – Cosa stai cercando di fare esattamente, Noona?- domandò lui con un ansimo, esattamente quando lei passò la lingua sulla parte interessata – Ah ah, non si risponde a una domanda con una domanda – disse lei appoggiando le labbra sulla sua pelle bollente – Rispondi a ciò che ti ho chiesto, da bravo –
- Aah...- lo sentì gemere e lei lo leccò per tutta la lunghezza, dopo qualche secondo di pausa riprese a parlare -...vorrei prenderti da dietro, vedere come affondo dentro di te mentre ti accompagno nei movimenti. Voglio sentirti gemere il mio nome... -
Hana arrossì nel sentire quelle parole e si rese conto di quanto volesse le stesse ed identiche cose. Ma era troppo presto. L'aveva fatta impazzire in quei giorni e la vera Hana, quella che non aveva mai mostrato a nessuno non era affatto contenta di quell'affronto.
Era il suo turno di fargli perdere il controllo e ci sarebbe riuscita.
Inglobò il suo membro con la bocca senza alcuna fretta, sentendolo ansimare di volta in volta fino ad arrivare a sfiorargli il pube col naso, poi si ritrasse e ripeté il gesto aumentando gradualmente il ritmo. Lo osservò curiosa mentre lo stava stimolando con la mano e nel vederlo con la testa alzata con la bocca socchiusa, le nacque un sorrisino compiaciuto sul viso – Tutto bene?-
"Tutto bene?! Adesso ti sistemo io...cazzo"
Jungkook si scrollò l'acqua in eccesso dal viso e osservò Hana che lo stava fissando con finta innocenza e le sorrise divertito.
Hana durante il sesso diventava una sadica manipolatrice e si ritrovò a pensare che le voci sulle donne tranquille erano veritiere. Sotto sotto erano le più temibili in quegli ambiti ed Hana, lo era per davvero. Tanto dolce e gentile e poi...
"Il suo ex marito non ha capito un bel niente di lei"
Il pensiero che lui avesse tirato fuori quel lato provocante in Hana lo fece inorgoglire. Quell'idiota del suo ex l'aveva resa insicura, le aveva fatto credere che non fosse niente di speciale in ambito sessuale ed ora Hana stava iniziando a capire che armi avesse a disposizione. Gli stava piacendo quella sensazione di essere il primo a cui lo stava mostrando.
Si leccò le labbra nel guardarla nuovamente prendere il suo membro e le mise una mano tra i capelli per aiutarla ad andare più a fondo.
La sua mente era completamente annebbiata nel sentire la sua bella bocca che lo avvolgeva e quando risentì la sua lingua solleticargli la sommità, rabbrividì.
Gli stava piacendo così tanto, troppo forse, ma vederla in ginocchio intenta a regalargli piacere era una visione estremamente sensuale. Lei stessa lo era e anche se stava iniziando a conoscere le sue capacità attrattive, non era sicuro che anche avendoglielo dimostrato, giusto poco prima, ci avesse creduto fino in fondo.
Grugnì infastidito al pensiero di quello che era accaduto al bar, quel tipo l'aveva fatto davvero innervosire. Vederli insieme non gli era piaciuto per niente e aveva reagito di conseguenza. Era andato a prenotare un percorso di coppia per poter stare da solo con Hana. Quel posto pieno di gente fastidiosa era diventato improvvisamente troppo stretto per lui e doveva portarla via da lì.
La fissò con rassegnazione, non solo aveva rifiutato una donna per lei, ma aveva provato anche disagio nel vederla con un altro uomo.
"Sai benissimo cosa ti sta accadendo, è inutile girarci troppo intorno"
Chiuse gli occhi affaticato dai pensieri, ma quando Hana lo stimolò con più vigore, Jungkook la fermò prima di arrivare al limite – Ferma piccola, non penso che tu voglia già finire il gioco, giusto?-
Arrestò il getto e uscì insieme a lei dalla doccia, arrivando alla stanza della jacuzzi. Non era troppo grande, ma abbastanza da contenere la vasca idromassaggio e due sdraio, dai morbidi cuscini bianchi, situate accanto all'entrata.
Anche se era presente intorno a loro del vapore acqueo, Jungkook si diresse alla vasca e si accertò della temperatura immergendo una mano – E' perfetta Hana v...- smise di parlare quando notò un oggetto accanto a lui. Un'improvvisa idea gli balenò in testa e si ritrovò a sorridere come un bambino.
- Cosa?-
- Stenditi su quella sdraio, Hana -
- P...perché? - chiese la mora, girandosi nel guardarlo – Cosa hai in mente?-
- Ehi, quante domande. Dov'è quella donna intraprendente che mi hai mostrato poco prima? - la stuzzicò ed Hana sorrise con sfida – Qualcuno l'ha fermata mi pare - rispose stizzita, ubbidendo però alla richiesta del ragazzo, stendendosi sopra i cuscini - Quindi?-
Jungkook la raggiunse sedendosi accanto a lei guardandola ardentemente, tanto che la donna riperse sicurezza – Si può sapere perché...-
- Chiudi gli occhi e affidati a me – le disse, appoggiando la mano tatuata sui suoi occhi e lei mugolò infastidita – Volevo essere io a farti impazzire -
- Oh...ci sei riuscita, Hana – sentì il commento detto con sofferenza e lei rise involontariamente, ma quando avvertì una superficie ghiacciata sfiorarle il profilo del viso, sussultò. Dato che ancora aveva la vista coperta, alzò una mano per raggiungere il punto interessato, ma la voce profonda di Jungkook, la bloccò a metà strada – Noona, ti ho chiesto di fidarti di me, ho mai deluso le tue aspettative? -
Alla domanda varie immagini le solleticarono la mente e si rimise composta in attesa, senza proferire parola. Avvertì una leggera risata e ancora una volta quell'oggetto ritornò a toccarla. Era freddo e bagnato e senza alcuna fretta le accarezzò lievemente le labbra, soffermandosi sull'arco di cupido. Una goccia d'acqua ghiacciata colò lentamente da quella superficie, bagnandole la bocca fino ad arrivarle al mento e leccandosi il labbro inferiore, iniziò a capire di cosa si trattasse.
- E' un cubetto di ghiaccio...- mormorò fiocamente e avvertì l'oggetto scendere sulla sua pelle accaldata. Passò dalla mascella al collo e percepì la scia fredda al suo passaggio, rabbrividì.
- Jungkook...- disse ancora con un fil di voce e sentì appena il suo consenso a continuare a parlare - ...sei sleale...-
- Davvero? Forse così lo sarei sul serio - bisbigliò lui all'orecchio, mentre sollevò il cubetto di ghiaccio dal suo corpo. Hana ansiosa deglutì non sapendo cosa aspettarsi e quando percepì nuovamente quel freddo pungente, gemette. Ora si era spostato direttamente sul suo capezzolo e con giri circolari prese a stimolarlo – Oddio...- ansimò, mordendosi il labbro inferiore.
- Tutto bene, Hana?-
"Stronzo"
La stava ripagando con la stessa moneta, facendole la stessa domanda che gli aveva posto poco prima, esattamente con quella finta ingenuità, che in lui però era fin troppo palese.
Non contento del suo operato, iniziò a stuzzicare anche l'altra areola ed Hana gemette più forte – Sto impazzendo! Jungkook ti prego! -
- Mi piace la tua voce implorante, dimmi cosa vuoi che faccia - le leccò improvvisamente un capezzolo e nel percepire caldo-freddo, emise un urletto strozzato – Non resisto più...-
Ed era così, non pensava di essere così sensibile, eppure quella specie di tortura a tratti fastidiosa e a tratti piacevole, la stava mandando in tilt e soprattutto la stava eccitando da matti.
Il freddo si spostò ancora una volta e scese sino al monte di venere, le percorse l'intera area fino a ché il ragazzo le allargò le cosce.
Arrossì incredibilmente quando posò il cubetto sopra al suo clitoride, tracciando con una calma disarmante la strada tra le sue piccole labbra. Era accaldata e infreddolita, eccitata e infastidita e soprattutto era davvero al limite.
Sentì improvvisamente la lingua bollente sulla sua perla e gemette sorpresa – Kook...- mormorò, cercando di non aprire gli occhi, sapeva che se li avesse aperti sarebbero stati guai per lei.
- Sei dolcissima - sentì il commento del corvino arrivare direttamente dalla sua femminilità e si morse il labbro in imbarazzo. Ancora una volta avvertì il cubetto sfiorarle l'interno coscia, mentre lui prese a darle dei colpi di lingua mirati e fremette impaziente.
- Mi stai facendo impazzire...lo sai vero?- ansimò frustrata, sentendo quel contrasto di temperatura in mezzo alle gambe. Sentiva il freddo del ghiaccio sfiorarle le pieghe fradice e subito dopo avvertiva la sua bocca calda lasciarle piccole leccate e baci. Era così vogliosa che se l'avesse toccata con più decisione sarebbe sicuramente esplosa.
- Piccola, voglio solo restituirti il favore...- spiegò lui appoggiando un dito contro il clitoride ed Hana ansimò disperata – Non...giocare così...-
Sentì Jungkook ridere e percepì il dito scendere indugiando se entrare o meno in lei – Sembri impaziente - disse lui con sfida ed Hana accennò un risolino – Va bene, ho capito. Prima ho forse esagerato un po' con te, ma...per favore...è troppo così-
- Solo perché hai detto per favore, Noona – scherzò lui divertito, prima di entrare in lei con decisione con due dita.
Hana gemette per quel contatto improvviso e cercò con le mani la testa del corvino.
Jungkook capendo le sue intenzioni prese a succhiarle il clitoride mentre sprofondava in lei, ricercando il suo punto più sensibile. La sentiva quanto fosse eccitata ed era sicuro che ci sarebbe voluto poco per lei venire.
Non contento del suo operato, recuperò il cubetto di ghiaccio e contrappose di volta in volta la sensazione di caldo-freddo direttamente sul clitoride. I suoi gemiti e i suoi piccoli spasmi erano meravigliosi, lei stessa lo era.
Sentendo le sue pareti contrarsi, pompò con maggior vigore – Vieni sulle mie dita, Hana, vieni -
La sentì fremere, contorcersi dal piacere e poi lasciarsi andare contro la sdraio. Il sorrisino sul suo volto lo fece divertire.
Non si sarebbe mai stancato di vederla godere.
"E' stata la cosa più meravigliosa e sofferente della mia intera esistenza"
Commentò tra sé e sé Hana, non aveva mai provato qualcosa di simile. Però doveva ammettere che l'orgasmo che aveva avuto era stato a dir poco epico. Si rilassò soddisfatta contro i cuscini, ma quando fece per aprire gli occhi per capire dove fosse andato Jungkook, si sentì sollevare dalla sdraio con facilità.
- Hai aperto gli occhi?- sentì la domanda in un soffio e lei sorpresa li serrò immediatamente – N...no. Certo che no -
- Bene o avrei dovuto ricominciare a torturarti per punizione, Noona – ridacchiò ed Hana spaventata ed elettrizzata allo stesso tempo per quell'idea, si ancorò meglio all'ampio petto del ragazzo.
Jungkook camminò per un breve tratto e in poco tempo avvertì l'acqua calda dell'idromassaggio avvolgerla completamente. Anche se il calore la stava scaldando, sentì comunque una differenza. Percepiva ancora l'intero percorso del cubetto di ghiaccio sulla pelle, così tanto che provò un brivido per tutto il corpo.
- Ti piace questa sensazione, Hana? E' come se fossi diventata ancora più sensibile, vero?- alle sue parole aprì sul serio gli occhi e si specchiò nei suoi, ricolmi di lussuria – Mi vuoi?- le chiese sfiorandole il viso con la punta delle dita e la mora si avvicinò maggiormente a lui – Si, ti voglio – sussurrò accostando le labbra alle sue.
Lo voleva davvero. Lo bramava da quella mattina quando si era toccata di nuovo pensando a lui, quando lo aveva visto con solo il costume addosso e quando erano entrati in quella doccia. Era tutto il giorno che aspettava quel momento. Tuttavia, in quel desiderio nascondeva anche dell'altro. In realtà voleva ogni cosa della sua persona e quello era un serio problema. Avrebbe dovuto ricacciare quella vocina che stava nascendo nel suo cuore, sarebbe stato decisamente meglio per entrambi.
Hana scrollandosi di dosso tutti quei pensieri, con decisione gli prese il membro in mano e quando sentì che aveva già indossato la protezione, fremette dall'eccitazione. Salì a cavalcioni su di lui e continuando a sfiorargli le labbra con le proprie, lo fece entrare dentro di sé.
Ansimarono entrambi al contatto e ricominciarono a baciarsi con una passione crescente, mentre Hana iniziò muoversi sulla sua lunghezza.
Gemette ad ogni affondo, sentendosi ricolma di lui e della sua virilità possente. Si staccò per guardarlo e lo ammirò dalla sua posizione dominante e non le dispiacque affatto quella vista. Aveva lei il controllo e questo la stimolò per impegnarsi maggiormente per farlo godere il più possibile. Ad ogni movimento l'acqua s'increspava attorno a loro e i vari getti d'acqua calda alimentavano a creare piccole ondine sparse, arrivando a solleticarle la pelle già sensibile.
La mora ansimò sentendo uno di quei getti arrivarle direttamente contro la schiena e si arcuò istintivamente all'indietro. Senza aspettarselo Jungkook la trattenne, appoggiando le sue mani possenti sul suo fondo schiena e delicatamente le afferrò coi denti un capezzolo.
Hana alzò il viso gemendo il suo nome e il suo sguardo lussurioso nel guardarla, valeva più di mille parole. Era stupendo.
Immerse una mano dentro i suoi capelli corvini e con l'altra con fatica arrivò ad appoggiarsi al bordo piscina. Grazie a quell'aiuto, riuscì ad aumentare il ritmo nelle spinte e Jungkook la seguì in automatico, affondando i polpastrelli sui suoi fianchi spingendo sempre più forte in lei.
"Cazzo, non così..."
I gemiti di Hana, gli stavano facendo perdere il controllo, ma anche quella volta non se ne stupì troppo. Con lei aveva comportamenti così insoliti che ormai non si riconosceva nemmeno più. Quando era insieme ad Hana, era diverso. Se ne era accorto lui, Siwoo e aveva qualche sentore che se ne fosse accorto persino San.
Era abituato a far riscoprire la vera natura nelle sue clienti, quello che non si sarebbe mai aspettato era di trovare anche lui stesso dei lati che non pensava di avere e se stessero venendo a galla sarebbe stato tutto merito di Hana. Che stesse servendo ad entrambi quella settimana?
Fissò la donna completamente persa nella lussuria e al pensiero che poco prima anche lui era arrivato a quel livello, s'indispettì. Aveva sempre avuto il controllo in quelle occasioni, comandando il gioco come più preferiva, eppure con lei era arrivato ad un passo dal venire per un solo lavoretto di bocca. Imperdonabile.
Come mai lo eccitava così tanto? Perché con lei non riusciva a controllarsi?
"Perché Hana non è come le altre e tu con lei sei te stesso e libero di lasciarti andare"
Era vero, con lei non si era mai finto un'altra persona, era sempre stato Jungkook dall'inizio alla fine e forse era quello il suo problema più grande o forse no.
Baciò Hana con ardore prima di scostarla da sé - Girati ora – le impose con un sorriso malizioso.
La donna, anche se la vide arrossire, posizionò i palmi sui bordi della parte opposta alla vasca e gli mostrò la schiena perlacea. Jungkook si avvicinò a lei e le baciò dolcemente il percorso della spina dorsale e mormorò – Solleva il sedere, Noona. Voglio vederti per bene -
La sentì fremere e questo lo divertì molto. Se avesse voluto sentirlo parlare in modo schietto, sicuramente l'avrebbe accontentata.
Quando vide il fondo schiena fuori uscire dall'acqua, le schiaffeggiò una natica e lei emise un urletto strozzato, girando il viso sorpresa – Jungk...-
- Non ho resistito, il tuo corpo è stupendo - ammise e la sentì irrigidirsi alle sue parole e lui continuò guardandola negli occhi mentre le accarezzava il punto che aveva colpito – Sei davvero bella, Hana -
Vide una scintilla nel suo sguardo, non poté capire per certo cosa fosse, ma sperò che questa volta gli avesse creduto. Le sorrise e l'attirò a sé – Ed ora permettimi di rispondere con i fatti alla domanda che mi hai fatto all'interno della doccia -
Notò la carnagione di Hana colorarsi di un tenue rossore e rise per quelle sue reazioni involontarie– Mettiti a novanta, piccola -
Afferrò il membro e lo strofinò piano in mezzo alle sue cosce. Trovò quella scena estremamente erotica. La pecorina sarebbe rimasta la sua posizione preferita, era inutile. Si distese sopra di lei, quanto bastasse per palparle un seno con la mano e baciarle una spalla – Quanto mi desideri Hana? -
Con la sua lunghezza arrivò a sfiorarle il clitoride e percepì la donna tremare sotto le sue mani – Jungkook...-
- Non fare la timida, te l'ho già detto. Quando si tratta di sesso devi essere un libro aperto con me -
Hana stava impazzendo. Si ancorò con forza al bordo e cercò di resistere alle sue carezze invitanti. Voleva farla piegare al suo volere, le era chiaro e ci stava riuscendo. Non ce la faceva più.
- Jungkook, io...- in quel momento percepì il suo membro contro la sua femminilità, ma subito dopo ritornò a strusciarsi contro le sue pieghe fradice e vogliose – Kook, per favore -
- Avanti, dillo e basta e io non ti farò aspettare oltre, promesso – la incitò ancora, rifacendo lo stesso gesto che aveva compiuto poco prima.
La mora si morse le labbra e mandò al diavolo ogni tentativo di rimanere lucida – Entra dentro di me e fammi tua – disse esasperata e si pentì subito di quelle parole.
"Hana, cosa hai detto?! Non puoi essere sua, lui non può essere tuo"
- Cioè...io...- farfugliò nervosamente, ma con sua sorpresa avvertì dietro di lei la presa del corvino farsi più salda sui suoi fianchi, seguito da una bassa risata.
- Cazzo se ti faccio mia, piccola-
Entrò dentro di lei con un colpo e gemette per l'improvvisa pienezza sentita. Jungkook si mosse con affondi decisi e potenti ed Hana non poté che gridare ad ogni stoccata.
Le stava piacendo incredibilmente e si ritrovò a spingere anche lei sollevando maggiormente i glutei per ricevere il più possibile la sua intera lunghezza. Entrava e usciva dal suo corpo ad un ritmo incalzante e si sentì in un turbinio di sensazioni meravigliose.
- Si...si...- lo spronò maggiormente avvertendo i suoi gemiti rochi mentre continuava a penetrarla. Percepì l'orgasmo arrivare e non ebbe nemmeno il tempo di avvertirlo che venne in pochi secondi.
- Brava la mia Noona...- le disse lui con voce bassa e graffiante ed Hana ormai persa in quell'immenso mare di lussuria annuì stravolta.
Jungkook rallentò di poco per darle tempo di riprendersi e la contemplò. Hana era perfetta, il suo corpo era perfetto, sembrava disegnata e fatta a posta per lui e più notava certi particolari e più si sentiva confuso.
Quando aveva sentito le sue parole, si era subito innervosito. Lei voleva essere sua?
Chissà se l'aveva detto per la foga del momento o perché lo pensava sul serio. Fatto sta che l'idea che potesse realmente essere sua, l'aveva infiammato ancora di più e non credeva che potesse essere possibile.
Aveva voglia di venire anche lui, ma voleva prolungare il più possibile il loro amplesso. Nel sentirla di nuovo muoversi, riprese a spingere a sua volta e questa volta l'afferrò per le braccia e la sollevò per farle scontrare la schiena contro il suo petto. Le mise un braccio intorno alla vita per tenerla ferma e le sorrise con lussuria.
- Allarga le gambe Hana, fammi entrare per bene...- le disse afferrandole con delicatezza i lunghi capelli per farle ruotare il busto - ...e ora baciami -
Hana non se lo fece ripetere, lo baciò con passione, mentre sentiva la sua lunghezza che si allungava di volta in volta dentro di lei. L'acqua calda che arrivava sin alle loro cosce schizzava ovunque seguendo perfettamente il loro ritmo in quella danza perfetta.
La mora stava diventando dipendente dalle sue mani, dalle sue labbra e dal suo corpo e avrebbe voluto che quella giornata durasse per sempre.
Quando il ragazzo iniziò a toccare nuovamente il fascio di nervi sensibile, iniziò a fremere e a contrarsi – Jungkook, n...non smettere...-
- Vieni, anche io sono al limite...- ansimò a fatica contro la sua bocca e dopo alcune stoccate precise, vennero insieme.
Jungkook si ripulì, prima di immergersi nella vasca e sospirò soddisfatto appoggiando la testa contro il bordo della vasca idromassaggio. Era stato incredibilmente fantastico e si sentiva leggero quanto una nuvola. Alzò lo sguardo per vedere l'orologio e notò che avevano praticamente consumato tutto il tempo a loro disposizione e sorrise.
"Tempo passato meravigliosamente, direi"
Aprì le braccia, per cercare una posizione migliore e quando notò Hana dall'altra parte della vasca in silenzio, la fissò incuriosito – Che fai lì?-
- Niente...ecco...- farfugliò nervosa e il corvino anche in quell'occasione la trovò adorabile – Hana, vieni qui -
Quando si avvicinò a lui, la sistemò in mezzo alle sue gambe, facendole aderire la schiena contro il suo torace – Rilassiamoci un po' prima di andare, va bene?-
- Si – mormorò lei contenta abbandonandosi con gli occhi chiusi contro di lui.
Jungkook la guardò dall'alto e provò l'impulso di baciarla, ma si trattenne.
Avrebbero passato ancora qualche ora insieme e poi si sarebbero visti l'indomani. A quella realizzazione si sentì malinconico.
Sabato. Era già sabato.
Due giorni e sarebbe finito tutto, era inevitabile.
Stava provando dei sentimenti che non comprendeva a pieno e sinceramente gli andava bene così. Lui ed Hana avevano scopi diversi di vita ed era giusto che le loro strade prendessero due vie diverse. Lei avrebbe ricominciato da capo e si sarebbe trovata un compagno che l'avrebbe davvero amata, mentre per quanto gli riguardava probabilmente avrebbe continuato quel lavoro, fino a che non si fosse laureato perlomeno e poi chissà.
Era giusto così, però...
Poteva essere egoista per altri due giorni?
Poteva crogiolarsi ancora un po' in quelle sensazioni che gli regalava inconsapevolmente?
L'osservò di nuovo e si ripromise che entrambi avrebbero vissuto quegli ultimi giorni intensamente e poi tutto sarebbe tornato come prima. Come prima che si fossero conosciuti.
Ciao a tutti!!
Allora sono aperte le iscrizioni per un percorso di coppia alla Spa con un Toyboy a vostra scelta, compilate il forum, grazie U.U
Ahah coomunque ritornando a noi...anche se Jungkook sta realizzando che Hana non le è indifferente, purtroppo è fermo nelle sue convinzioni e mancano solo due giorni...cambierà idea?
Hana invece si è lanciata!! Ha preso iniziativa e non è una cosa da sottovalutare! Sta pian piano prendendo sicurezza e la terapia sta dando i suoi frutti, ma...quel piccolo desiderio di vivere Jungkook anche oltre la settimana, è sempre più forte in lei, cosa accadrà?
Vi ricordo che se volete supportarmi cliccate sulla stellina al fondo della pagina! Grazie di cuore!!⭐️
Vi aspetto sabato prossimo!
Un grosso bacio Ekylove ;*
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