♤JeongHo♤
Minho + Jeongin
Smut
Brat Jeongin, ma anche comprensivo
Jeongin ibrido volpe
Minho è un fidanzato troppo buono per lui (usa un guinzaglio...)
Sotto sotto è soft per lui
(La relazione ot8 è implicita)
(Potrei farla diventare una serie questa)
1^ della serie "fox Jeongin ot8"
Jeongin dom top
Minho sub bottom
Parole: 2909
Jeongin è appena entrato nel suo calore, e Minho casualmente è l'unico in casa quella mattina
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Improvvisamente Minho sente il suo cuore scaldarsi: pottebbe fare qualsiasi cosa per lui, anche se fosse quella di essere a sua disposizione per un'intera giornata.
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GIORNO 1
Jeongin solitamente era un ragazzo davvero ben educato e tutti non ne avevano dubbi, gli ibridi non erano tanto diversi dalle persone normali.
Ma non potevano negare i suoi momenti iperattivi e goffi, dove si eccitava così tanto per una piccolezza e faceva danni, come rompere bicchieri, libri e oppure lo spazzolino.
Non era colpa sua, lo sapevano bene.
Jeongin adora le attenzioni, ovviamente quando è lui a richiederne, solitamente respinge quasi tutti per quanto possa sentirsi sopraffatto.
Ma non nega quanto adori che la sua coda venga accarezzata, così come le sue orecchie, oppure come si ecciti troppo facilmente con dei regali dai suoi hyung battendo mani, piedi e coda.
Ma durante il suo calore è diverso, chiede meno attenzioni del solito e si preoccupa maggiormente di stare in compagnia di Felix o Jisung, sempre dolci e gentili con lui. Magari qualche volta anche con Chan, un po' più rude degli altri due, ma sempre pacato e comprensivo.
Quella mattina si svegliò con un grande dolore allo stomaco portandolo a rigirarsi più volte nel letto, lenzuola e coprimaterasso ormai fuori posto per i suoi muovimenti.
Si alzò bussando alla porta della camera di Felix trovandola vuota e lo stesso con quella di Seungmin. Non pensava essersi svegliato così tardi dall'essere l'unico in quel dirmitorio e sapeva non sarebbero tornati prima di sera.
Se non fosse per il fatto che sia troppo stanco e dolorante per andare in giro, avrebbe attraversato l'intera JYPE per cercare l'altro dormitorio del 3racha+Hyunjin.
Non avrebbe mai pensato di chiedere aiuto a Minho. Non lo ammetterebbe ad alta voce, ma ha sempre cercato di stargli lontano durante il suo ciclo di accoppiamento, anche se un vero motivo non lo aveva.
Magari per il fatto che inizialmente prese alla leggera il fatto che fosse un predatore e non una preda, quasi prendendolo in giro. Quando capì che Jeongin non stesse scherzando non cercò più di stuzzicarlo come prima.
Minho si era informato poco su di loro, pensava fosse un ibrido furetto omega, come Hyunjin, il quale passava molto tempo, non una volpe alfa.
E Jeongin questo lo ha notato subito, ma nei suoi giorni come gli altri il suo atteggiamento era lo stesso che utilizzava con tutti.
Per quello che poteva pensare, o era intimidito, oppure solo spaventato.
Jeongin spesso si trova a perdere il controllo e questo tutti lo sanno, cercando di calmarlo con lodi e parlandogli piano.
Ma in questo momento aveva davvero bisogno di stare con qualcuno che gli stesse vicino, alleviando il suo fastidio.
Non bussò neanche alla porta, entrò e si accasciò vicino a lui tenendolo stretto a se sperando di sentirsi meglio.
Guaì quando sentì una fitta nello stomaco e Minho si svegliò dal suo dormiveglia.
"Innie staccati, fa caldo" disse girandosi dandogli la schiena, ma Jeongin non si lasciò fermare da una semplice frase, si mise nella stessa posizione, a cucchiaio, con il naso che sfiorava il collo del suo hyung e il braccio che gli avvolgeva la vita.
"Jeongin ti ho detto di toglierti" disse più forte questa volta facendolo piagnucolare per lo spavento, rafforzando la stretta. Faceva davvero male e la sua pelle continuava a bruciare dove toccava quella di Minho.
Non sopportava stare solo durante questi 4 giorni infernali.
Sentire il profumo di Minho era rilassante, quasi come sentire il sapore della lavanda sulle papille gustative.
Minho si accorse che qualcosa in lui lo faceva sentire male e per un secondo si pentì di averlo trattato così rudemente.
"Ciao, piccola volpe" disse tornando ad avere la faccia rivolta verso di lui.
Non era solito trattare con tanta gentilezza i suoi dongsaeng, ma gli faceva quasi pena vederlo così, la faccia corrugata per il dolore, le orecchie basse e la coda fra le gambe, mentre piccoli e flebili romori contrariati uscivano dalla sua gola.
"Dobbiamo alzarci è tardi. Se stai male posso stare in casa con te, ma dobbiamo far colazione" arruffò i capelli della volpe alzandosi. Prese dal suo armadio un cambio per lui e una delle felpe che usava spesso per Jeongin.
Gli accarezzò lentamente il fianco nudo cercando la sua attenzione, in quanto fosse ancora rannicchiato sulle lenzuola, tirandogli su il busto in posizione eretta.
Lo aiutò a metteresi la felpa, poi le braccia di Jeongin andarono intorno al collo di Minho, annusandolo e cercando conforto.
"Portami in braccio" chiese già tirando una gamba intorno alla sua vita.
Gli tirò dolcemente una pacca sul sedere ridendo "puoi camminare benissimo sulle tue gambe"
"Channie-hyung lo fa sempre" ribatte.
"Perchè ti vizia troppo" e con questo lascia a bocca aperta Jeongin, che però non si arrende.
"Hyung per favore, mi fa male tutto, ho caldo, mi aiuti" piagniucola mangiandosi delle parlore.
Improvvisamente, quando Jeongin lo chiama 'hyung', Minho sente il suo cuore scaldarsi: pottebbe fare qualsiasi cosa per lui, anche se fosse quella di essere a sua disposizione per un'intera giornata.
Senza continuare a discutere lo prende in braccio e cerca di attraversare il corridoio fino alla cucina, senza inciampare.
Lo adagia sul tavolo della cucina ma quando cerca di staccarsi per andare verso il frigorifero, le gambe di Jeongin lo avvogono nuovamente e la sua shiena è schiacciata contro il suo petto. Non lo lascia, gli farebbe troppo male, vuole solamente mordicchiare il lembo della sua manica e sentire il profumo di lavanda.
"Hyung" dice nuovamente, come se stesse sull'orlo di piangere e soffocare, lo dice con disperazione e vorrebbe davvero annodare qualcuno in quel momento.
Minho gli schiaffeggia una gamba, liberandosi dalla presa e spostandosi verso il piano cottura.
"Dobbiamo mangiare qualcosa, poi magari ti porto da Hyunjin, Hannie ora è in palestra con Changbin-ssi, Chan-hyung sta lavorando, e Felix ha portato Seungmin in giro per la città" disse sorseggiando dalla sua tazza di caffè e latte.
Prese della frutta dal frigo e la tagliò a pezzetti per entrambi riponendola in una ciotola.
Si avvicinò a Jeongin mettendosi tra le sue gambe, già divarcate vedendolo arrivare verso di lui. Le mani del più piccolo stavano sui fianchi di Minho volendo sentire ogni sua minima parte del corpo. Sfiorava la schiena con le sue dita, stando attento a non essere richiamato e poi le passava dalle spalle fino al polso.
"Yen-ah apri la bocca" disse con un pezzo di fragola fra le mani.
"Posso fare anche da solo"
"Non mi sembra, le tue mani sono troppo occupate a esaminare il mio corpo, vuoi mangiare o vuoi svenire durante la giornata‽"
Aprì la bocca, quasi contrariato, ma aveva ragione, come avrebbe potuto annodarlo se neanche riusciva stare in piedi.
Ora i due ragazzi erano abbracciati e Jeongin continuava a espirare e inspirare velocemente il profumo del suo hyung, ogni tanto qualche versetto che non poteva contenere usciva dalle sue labbra.
Gli morse la spalla. Non come gesto di rivendicazione, ma come gesto di solitudine, aveva già rivendicato Hyunjin, perché mai farlo pure a lui...
"Jeonginnie ti abbiamo già detto di non mordere, fai male"
"Ma io... hyung non volevo... mi dispiace... io-io" un lieve gemito uscì dalle sue labbra quando si avvicinò di più all'inguine di Minho.
"Tu..? Dimmi piccolo cosa succede?"
Questo tono troppo gentile lo spaventò per un istante.
"Ti voglio annodare" disse come un sussurro. Aveva paura di aver detto qualcosa di sbagliato.
Perché diavolo Felix non era in casa?
"Jeongin guarda che-"
"No Minho-hyung scusami, mi spiace davvero, starò in silenzio, non ha senso ciò che ho detto, lo dico solo per il dolore e io-" il suo straparlare venne attutito dalle labbra di Minho sopra le sue.
Era così soffice che sarebbe potuto sciogliersi all'istante.
Il più grande si chiese perché dovesse mai avere un sapore così dolce, miele e fragole, lo adorava.
Lo adorava tanto che la sua testa girava alla senzazione di zucchero sulle sue labbra, un bacio dolce tanto quanto il gusto.
Jeongin stacca leggermente per baciargli il collo e la mandibola in modo bagnato e sciatto.
"Jeongin ti ho detto di non mordere" ripete alzando la voce, ma la sua testa è ormai andata, pensa solo a Minho Minho nodo Minho.
"Muoviti, vai in camera. E cerca di darmi retta, perché questa sarà la prima e ultima volta che mi concederò come bottom" dice e per la prima volta rirsce a capire cosa provano gli altri membri mentre lo vede correre e inciampare per arrivare nella sua stanza.
Non abituato a quella camera, pareti e materasso sconosciuti, ma spera di conoscerne ogni parte proprio stamattina.
Come ha imparato, si toglie i vestiti e li mette nella cesta di quelli sporchi, sa quanto Minho e Seungmin odino il disordine, sale sul letto, sta in ginocchio e le mani dietro la schiena mentre aspetta che il suo hyung varchi la porta.
Sente il rumore dell'acqua scorrere e le sue orecchi si alzano quando il rumore stridulo dei piatti che battono insieme gli da fastidio.
Pensa che questa sia una punizione: non doveva morderlo.
Mentre aspetta sente come la sua pelle stia bruciando, le sue vene sono piene di lava bollente, una goccia di sudore gli scorre dall'attaccatura dei capelli lungo tutto il collo.
È stanco e soprattutto eccitato, dei guaiti escono dalle sue labbra e non potrebbe resistere ancora di più, ma deve, sarebbe un cattivo ragazzo se non aspetterebbe.
Mentre pensa non sente il rumore dell'acqua bloccarsi, i passi di Minho verso la stanza e Minho stesso sullo stipite della porta.
Si siede vicino e ne sente il peso.
"Dove hai imparato a stare così? Felix ha così tante richieste?"
Lo guarda, gli occhi lucidi di desiderio e possessione.
"Seungminnie" ansima
Minho lo schiaffeggia improvvisamente in faccia e la sua testa viene spinta di lato per l'impatto, i suoi occhi ora chiusi.
"Per te è Seungmin-hyung" dice e si alza dal letto.
Esce e Jeongin non capisce, non capisce ne il gesto, ne perché sia andato via.
Aveva sbagliato per caso qualcosa?
Quando torna inizia a scodinzolare, ma subito si ferma, le orecchie si abbassano e un broncio si insinua sul suo viso.
"Minnie mi ha detto che ti piace, a questo punto perché non provare"
Un collarino in cuoio verde, il suo colore preferiti, con scritto "innie" e un guinzaglio dello stesso materiale e tonalità.
Seungmin non doveva dire ciò, doveva rimanere tra loro due, ma il fatto che pure Minho sappia lo eccita ancora di più.
Minho si avvicina a Jeongin, ancora nella stessa posizione di prima gli infila il collare e lo stringe quanto basta perché non soffochi o si senta a disagio.
Scorre il pollice sul suo pomo d'adamo e chiede "Troppo stretto?"
"No" risponde e sente la disperazione in quella misera parlola.
"Colore?"
"Verde hyung"
Gli rivolge un sorriso prima di tirarlo in avanti per il guinzaglio.
Jeongin salta in avanti per lo strattone, la sua bocca finisce su quella di Minho disordinatamente, che passa la lingua sulle sue labbra socchiuse spingendosi dentro ancora.
Il più grande lascia il guinzaglio per spogiarsi davanti a Jeongin, ormai con il cervello fuso, il cui unico pensiero era avere il ragazzo sotto di lui.
Minho lo guarda di nuovo negli occhi e giurerebbe di non aver mai visto uno sguardo così erotico in nessun'altro del suoi ragazzi.
"Non guardarmi così e fai qualcosa per prepararmi" è schietto e autoritario il modo in cui lo dice, si sdraia e tira leggermente il guinzagio per avvicinarlo.
Jeongin non riesce a parlare, riesce solo a mandargli uno sguardo confuso come per dirgli "dove?"
"Apri il secondo cassetto"
E così fece, prese la bottiglia di lubrificante facendone cadere una quantità abbondante sulle dita, forse fin troppo, ma non se ne preoccupa e inizia a scaldarlo fra le dita.
Stuzzica il bordo del suo hyung, gambe aperte e ginocchia piegate per aiutarlo maggiormente. Sente un dito fare pressione ed entra facilitato dalla sostanza liquida. Una nocca si contrae dentro di lui e finalmente arriva una scossa al suo cazzo, quello di Jeongin ormai eretto e con la punta rossa come non mai.
Continua a muoversi e inspira sonoramente quando un secondo entra.
Viene allargato, le dita dentro di lui fanno pressione sulle pareti.
Al terzo rilascia un lungo gemito e fa rizzare le orecchie a Jeongin.
"Muoviti non abbiamo tutto il giorno" e Jeongin non se lo fa ripetere.
Muove le tre dita più velocemente dentro di lui e le mani di Minho tengono strette il lenzuolo, l'istinto di spostarlo per l'eccessivo piacere è troppo forte per tenere libere le mani.
La mancanza delle sue dita dentro di lui lo fa ansimare contrariamente, ma lo vede, il viso rosso e il collo sudato di Jeongin, ha aspettato troppo e non vede l'ora di iniziare.
Tira leggermente il guinzaglio come per dargli il consenso per continuare.
Si piega leggermente su di lui, una mano sul fianco del ragazzo più grande e l'altra alla base del suo cazzo.
Minho geme sonoramente nel momento in cui la punta entra stirando leggermente le sue pareti.
Entra piano sapendo per Minho sia una nuova esperienza e sapendo che non avrebbe dovuto rovinarla come quando aveva ferito Jisung per sbaglio.
"Stai fermo" dice ansimando.
E Jeongin deve utilizzare tutte le sue forze per non muovere istantaneamente i fianchi contro di lui. Si piega tendendo i gomiti sul materasso ai lati del petto di Minho.
Gli lascia dolci baci sulle clavicole, sullo sterno e infine sui capezzoli, ma non ha tempo di stuzzicarlo, vuole davvero che il suo nodo si gonfi e venga dentro di lui.
Gli accarezza leggermente il braccio e lo prende come gesto di iniziativa.
Si rimette in ginocchio davanti a lui, una gamba sopra la sua spalla e l'altra sostenuta dalla sua mano. Si tirò indietro per poi spingersi in avanti e ansimare sopra il sonoro gemito di Minho.
Gli lasci un succhiotto sulla coscia e continua con questo ritmo.
La sua schiena si inarca e pensa che se si stirasse di più potrebbe romperla.
Inizialmente gentile, ma ha preso a incontrare il corpo liscio del suo hyung più velocemente torturando la sua prostata ormai gonfia.
Non ha più controllo sulle sue capacità mentali per pensare a qualcosa di più che non siano i suoi bisogni.
"Innie!" Urla Minho quando gli alza i fianchi, ha un'angolazione migliore ora e continua a sbattere i suo fianchi su sedere del suo hyung.
"Io- io sono vicino" ansima il più grande e Jeongin non riesce più a contenersi.
I suo canini sono in mostra sulle sue labbra e l'istinto di morderlo è forte, ma non abbastanza da impedirsi di aspettare e chidere.
"Posso... posso morderti Min-hyung? Per favore, verrò" preme la fronte contro quella dell'atro ragazzo sotto di lui.
Il ragazzo annuisce furiosamente, danto da pensare che non l'abbia nemmeno sentito.
È vicino pure lui e, con le mani sulle sue spalle, spera che lo masturbi e che venga contemporaneamente con lui.
Precum continua a d accumularsi sul suo stomaco e il più piccolo lo utilizza come lubrificante per masturbarlo più velocemente.
"Dai piccolo, vieni pure per- AH" Minho grida alla sensazione dei canini di Jeongin che affondano nel muscolo della sua spalla.
Ed è davvero bella la senzazione dei suoi denti e del liquido che si riversa dentro di lui.
E Jeongin geme sulla sua spalla.
Minho viene poco dopo sulla sua mano con un grido strozzato e le labbra dell'ibrido volpe che gli lascia morbidi baci sulla ferita.
Magari aveva sbagliaro a rivendicarlo, ma in quel momento pensa chevsia la sua opera migliore.
Si sposta leggermente, ancora dentro di lui con i suo nodo gonfio e scatta una foto mentalmente di tutto ciò.
Minho è bellissimo.
Si ritira sopra di lui e annusa l"attaccatura dei suoi capelli per poi leccargli il collo.
"Innie, fai il solletico" ridacchia e Jeongin si ferma.
"Ho la mano sporca" brontolare, ma non fa nulla per pulirla, troppo stanco per spostarsi.
"Ci sono i fazzoletti sul comodino, pulisci entrambi, perché sono sicuro che rimmarremo così ancora un po'. Magari per un pisolino" dice teneramente accarezzandogli le orecchie.
"Ma io ho fame" fa il labbruccio e appoggia il mento sul petto di Minho che lo guarda piegando a disagio il collo.
"Hai sempre fame" ribatte.
"Potremmo cucinare così"
"Come pensi di farlo funzionare?" sorride e lo guarda con il suo sguardo migliore.
"Lo farò funzionare, se gli altri ci vedono gli chiederò di aiutarmi con il cibo e magari farò un secondo round con te"
Minho fa cadere drammaticamente la testa sul cuscino "Facciamo per un'altra volta"
E Jeongin gli lascia un ultimo bacio prima di addormentarsi sul suo petto.
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Ho scritto ciò tutto d'un fiato durante un'idea dell'ultimo momento mentre tornavo a casa.
Se ci sono errori vi prego di farmelo notare che mi precipito a correggereli.
Adoro le storie con questo sfondo quindi probabilmente continuerò con altre parti sempre di Jeongin ibrido + altri membri.
Lix<3
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