♡HyunIn♡

Hyunjin x Jeongin
Smut
Umiliazione, specchio, soft name
Droga e alcool (dose leggera)

Sono switch

Parole: 3021

Hyunjin e Jeongin sono fidanzati da anni e continuano a divertirsi stuzzicandosi
(Relazione stabilita)

♡.•°•.♡

Le loro labbra si unirono velocemente.
Il bacio non era casto, era più che altro un mix fra i loro denti che sbattevano per la vicinanza e la saliva che si accumulava lungo i loro menti.
Hyunjin gli morse le labbra.

♡.•°•.♡

L'odore di alcol e sudore inondava le narici di Jeongin, ma poco gli importava.
Non riusciva più a capire dove fosse o che ore fossero, probabilmente per i troppi drink ingeriti e per non essere riuscito a smaltirli vomitando, come era solito fare. Alla sua vista le luci rosse e blu si mischiavano diventando di un colore viola che rifletteva su tutte le pareti.

Era in mezzo ad un gruppo di ragazzi a lui sconosciuti, mentre, seduto su un divanetto bordeaux, Hyunjin lo stava guardando divertirsi.
Era solito che lui rimasse lì a fissarlo, ogni tanto parlava con qualcuno, non togliendogli mai gli occhi di dosso, invece a Jeongin piaceva divertirsi, stuzzicando la gente con cui ballava e soprattutto il suo ragazzo.

Stava ballando con uno sconosciuto, aveva in bella corporatura e riusciva a sentire i suoi addominali scolpiti anche avendo solo la schiena attaccata al suo petto.
Ogni tanto si aggrappava ai suoi bicipiti, oppure tirava indietro la testa sulla sua spalla godendosi i baci a bocca aperta che gli dava e i morsi leggeri che lasciava sul collo.

Hyunjin non era geloso, si fidava di Jeongin e sapeva che tutto quello che faceva era solo per eccitarli di più. La vista del suo ragazzo con altre persone lo disgustava, ma era ovvio di come tanta gente fosse attratto da lui e non avrebbero mai potuto averlo.
Non era nemmeno possessivo nei suoi confronti, solo certo della loro bellissima relazione.

Si ricordò di quella volta, quando chiese se potevano fare una cosa a tre con il suo amico Felix. Inizialmente aveva detto esplicitamente che Jeongin era l'unica persona con cui avrebbe passato il resto dells sua vita, non volendo che qualcuno li intralciasse con una possibile rottura.
Ma sapeva che Jeongin fosse poliamoroso, quindi fece un'eccezione con il solo fatto che sarebbe stato solo bottom con lui e top con il suo amico biondo.
E così fu.

Una ragazza dai lunghi capelli neri si avvicinò a lui chiedendo se si poteva sedere. Non disse di no, ma non disse neanche sì. Se ne stette lì seduto a guardare il suo ragazzo ballare con uno sconosciuto mentre beveva un semplice mojito al lime.
"Piacere sono Jieun" disse avvicinandosi a Hyunjin facendo toccare le sue gambe nude con i suoi pantaloni di seta neri.
Cercò di allontanarsi ma sfortunatamente era sul bordo e non c'erano altri posti liberi.
"Non te l'ho chiesto" rispose cercando di capire perché lo sconosciuto ora teneva Jeongin per i fianchi.

"Davvero non ti interessa? Vedo come guardi quel ragazzo. Non vuoi farti bramare da lui?" Disse indicando il moro sulla pista e spostando una mano sulla sua gamba.
"Si da il caso che stiamo insieme da 2 anni" disse guardandola finalmente in faccia.
Si aspettava un caso umano, e forse lo era davvero. Gli dava fastidio come il suo trucco fosse ormai sbavato e il rossetto se ne sia andato dopo aver baciato chissà quanti altri ragazzi.
"Davvero? A me non sembra sai, si sta proprio divertendo. Non vuoi farlo ingelosire?"
Non la sopportava più, doveva mettersi un cartello in fronte con scritto "gay" per allontanare le ragazze così.
"Ma lo capisci che non mi intetessa? Sono gay, vattene"
Si girò non vedendo più i due ragazzi che poco prima erano davanti a lui.
"Mi sa che sarai tu ad andartene"

Per la prima volta nella sua vita gli passò per la mente di picchiare una donna, ma aveva cose più importanti di cui preoccuparsi e di certo non erano lei e la denuncia che avrebbe potuto prendere.
Si diresse verso la parte più alta della sala, cercando fra la folla in basso qualcuno che gli somigliasse, ma come poteva se altre decine di coreani avevano gli stessi capelli suoi?
Cercò fra la folla ma nessuna traccia di lui.
Dopo quelli che sembravano quindici minuti, decise di cercare nei bagni.
Jeongin era unbriaco, quindi sarebbe potuto esser lì per vomitare, oppure l'altro ragazzo lo aveva convinto ad andare con lui in quanto non sapesse fosse già fidanzato.
Ma assolutamente non si aspettava di trovare un gruppo di ragazzi che incitavano qualcuno, per poi applaudirgli.

"Mi brucia" disse qualcuno e capì subito fosse Jeongin.
Si fece spazio fra di loro per prendelo per mano e uscire dal quel posto che puzzava di erba e urina.
Lo portò fino ad un angolo meno affollato appongiandolo al muro.
Stava pian piano scendendo, fino a che non si accasciò per terra.
"Ci si sente bene..." disse guardando in alto e una lacrima gli scese per il fastidio agli occhi provocato dalla luce.
Hyunjin gli prese il viso accarezzandogli le guance.
"Che hai fatto Innie? Me lo vuoi spiegare perché eri lì da solo con un gruppo di sconosciuti, oltretutto erano il doppio di te... potevano anche farti del male" Hyunjin si sedette davanti a lui guardando il suo pomo d'adamo che di alzava e abbassava.

"Ecco, Chan-qualcosa, mi disse che oltre all'alcol c'è qualcos'altro che ti da divertire e io l'ho seguito" indicò verso la direzione del bagno per poi indicare verso un punto a caso in alto.
"Mi hanno mostrato come si faceva, visto che non volevo pensassero fossi uno sfigato ho tappato una narice e ho inspirato" una risatina gli uscì dalla bocca.
"Lo possiamo rifare vero, è così bello"
Il biondo lo guardò con un senso di tristezza negli occhi.

"No Jeongin non lo rifaremo" le prese per mano notando che sibilò quando cercò di tirarlo sù.
Sul braccio aveva una piccola ferita, evidenziata dal fatto che non fosse stata disinfettata e che ci fosse delle macchioline di sangue intorno.
"Jeongin, dimmi tutta la storia"
Lo guardò con aria confusa, ma non riusciva a smettere di ridere e sentirsi sopraffatto dalla senzazione di leggerezza nel suo corpo.
"Non ricordo" furono le uniche parole, prima che venne preso da sotto le scelle e messo in piedi per tornare verso la sua auto.

"Jinnie non voglio, mi piace qui"
Hyunjin gli baciò la fronte confortandolo.
"Lo so tesoro, ma ora dobbiamo tornare a casa" Jeongin annuì.

Il viaggio in macchina non durò troppo, il loro appartamento era a qualche chilometro di distanza, molto vicino alla loro università di discipline artistiche dove seguivano i corsi di canto, hiphop e arte.

"Mi prendi in braccio?" Chiese facendo il labbruccio, cosa a cui il biondo non poteva mai dire no. Jeongin mise la faccia nell'incavo del suo collo annusando il dolce odore dello shampoo alla ciliegia di Hyunjin.
Nel momento in cui salirono sull'ascensore digitando il loro piano Jeongin approfittò del fatto che fossero soli per iniziare a succhiare il suo collo.

Si fermarono e le porte si aprirono mostrando la signora del piano sopra il loro guardandoli con disapprovazione (la figlia abitava invece qualche piano più sotto) e il moro lo morse facendogli fermare un gemito in gola sperando che la donna non lo sentisse.

Finalmente uscirono da quella scatola di latta.
"Scendi, devo prendere le chiavi" disse all'orecchio di Jeongin utilizzando una delle sue migliori voci.
"Certo" disse quasi come un ansimo, staccandosi dal petto e dalla vita di Hyunjin e cercando di tenersi in piedi aggrappato al suo braccio.
Il loro appartamento sapeva di... casa, come se finalmente fossero nel loro posto in cui hanno cresciuto il loro amore.

Si diressero verso l'isola al centro della cucina facendo sedere Jeongin sul bancone di marmo, mentre Hyunjin prendeva del disinfettante.
Gli prese delicatamente il braccio notando che ora ci fosse una macchia violacea nel punto in cui l'ago della siringa aveva fatto contatto.
"Jinnie, sei molto carino stasera" gli accarezzò i capelli, mantre Hyunjin con una mano buttò il pezzo di cotone nel cestino per poi circondargli la vita con le sue mani.
"Mh? Dimmi di più" le fece scorrere su e giù rilassandolo.
"Beh, hai dei bellissimi lineamenti, le tue labbra sono così belle che non mi ci vorrei mai staccare, il tuo collo è fantastico soprattutto se pieno di succhiotti e i tuoi capelli lunghi sono così morbidi" infilò la mano nei suoi capelli biondi massaggiando la cute e tirando qualche volta.

Le loro labbra si unirono velocemente.
Il bacio non era casto, era più che altro un mix fra i loro denti che sbattevano per la vicinanza e la saliva che si accumulava lungo i loro menti.
Hyunjin gli morse le labbra.
"Chi pensi sia migliore io o quel ragazzo di prima?" Chiese lasciando del baci a bocca aperta sul collo.
"Aveva dei così begli addominali che la mia schiena si adattava perfettamente a lui" lo stuzzicò sperando di arrivare al suo intento.
"Ah si? E non lo pensi di me?"
"Amo il tuo addome liscio e come lo sperma si disegni sopra confondendosi con il colore"
Hyunjin si avvicinò di più facendo aderire i loro bacini, sentendo che entrambi fossero duri.
"Ma ovviamente se non hai voglia stasera, posso pur sempre tornare là e passare una bella notte con lui, forse anche con i suoi amici... oh si, i suoi amici hanno delle bellissime braccia, muscolose soprattutto. Come potrai tu tenermi tutto il tempo con quelle tue braccio esili?"

Jeongin non aveva oltrepassato il limite, sapeva che al biondo piacevano questi tipi di discorsi. Aspettava solo che lo avrebbe scopato fino a non sentirsi più le gambe e non riuscire neanche a tenersi in piedi.
Hyunjin lo prese in braccio dimostrando che anche se fossero esili riusciva comunque a tenerlo.
Lo portò nella loro camera da letto lasciandolo cadere mentre si toglieva la camicia lasciandolo desiderare.
Jeongin si morse il labbro inferiore seguendo lo stesso consiglio finché entrambi non erano nudi sul letto.

Si stavano baciando ancora e le dita di Hyunjin stavano tracciando tutto il fianco di Jeongin fino ad afferrare le guance del sue sedere tenendole strette fra le sue dita. Voleva lasciargli il segno facendoglielo ricordare per giorni.
Il brillante al centro fece capire al più grande che non sarebbe dovuto preoccuparsi di prepararlo qualla sera.
"Quand'è che lo hai messo questo?"
Jeongin gemette quando girò il plug dentro di lui.
"Stamattina mentre eri a lavoro e io stavo pensando a te" gemette una seconda volta mentre glielo toglieva. Era ancora umido di lubrificante e un po' colava fuori dalle sue pareti, già allungate.
Ci infilò il dito medio piegandolo per sentirlo sibilare e vedere come il suo buco cercava di stringersi. Prese la bottiglia di lubrificante e spargendola sulle sue dita.
Ne inserì direttamente tre vedendo come concontorceva intorno ad esse.
Si sorprese nel vedere che ci sarebbe entrato pure un quarto, non aspettando troppo nel mettere pure quello, piegando le falangi dentro di lui.

"Dio- Hyunjin sto per" tolse le dita non volendo che tutto ciò finisse.
"Vieni solo quando te lo dico io"
Jeongin gemette all'affermazione.
Lo tirò in ginocchio davanti allo specchio della loro stanza posizionandosi dietro di lui nella sua stessa posizione.
"Amore apri un po' le gambe" disse al suo orecchio prendendo il lobo fra i denti.
Jeongin non se lo fece ripetere due volte allargando le gambe e sentendo come l'erezione del suo ragazzo si adattavano perfettamente al suo fondo schiena.

"Promettimi che non guarderai mai altrove, dovrai tenere sempre gli occhi sul riflesso, non distogliendo mai lo sguardo" gli mise delicatamente una mano sulla schiena facendolo cadere a quattro zampe mentre cercava la posizione migliore.
Si allineò con il suo orifizio entrando lentamente dentro di lui, mentre entrambi gemevano per il piacere.

Quando fu entrato del tutto aspettò qualche secondo per farlo adattare, ma l'irrequetezza di Jeongin era troppo forte, muovendo i fianchi per indurre a Hyunjin di prendere il comando.
Uscì quasi completamente da lui, rientrando con un colpo duro e stringendo le mani sui suoi fianchi (il giorno dopo ci sarebbero stati dei lividi).
Jeongin continua a gemere parole irriconoscibili, troppo sopraffatto dal piacere che il biondo gli sta infliggendo.

Il suo riflesso allo specchio era così erotico, sarebbe potuto venire subito solo a vedere come la sua pallida schiena continuava ad inarcarsi oppure come la sua bocca era perennemente aperta.
Ma non poteva finché Hyunjin non glielo permetteva.
Non poteva perché gli piaceva vedere come ruotava i suoi occhi all'indietro e come le lacrime gli scendevano lungo le guance per la sovrastimolazione.

"Hyun- t-ti prego, di più, più veloce" disse come se fosse stata un'impresa.
Hyunjin avvolse il suo busto con il suo braccio tirandolo verso il suo petto e facendoli aderire perfettamente.
Jeongin gemette sonoramente quando la sua prostata fu colpita perfettamente, sentendosi le gambe tremare e la pancia viscida di precum.
"Quindi pensavi davvero che quel drogato si adattasse meglio di me al tuo corpo, mh? No penso proprio di no"
Continuava a spingere dentro di lui senza sosta tenendo un ritmo regolare.
La testa de più piccolo si appoggiò alla spalla di Hyunjin, che gli diede un bacio di consolazione sulla guancia.
"Guarda come tremano le tue gambe... vuoi venire?"

Jeongin sputò un "sì" senza fiato tenendosi con le mani alle cosce del biondo.
"Si cosa? Ho bisogno di parole"
Gli si vedevano le costole, troppa tensione nei muscoli, ma lo eccitò ancora di più vedere come Hyunjin si muoveva dentro di lui. Sposto una mano sulla pancia dove si vedevano le veloci spinte del più grande, ora irregolari.
"V-voglio venire così tanto" grugni cadendo in avanti.
La testa sulle sue braccia e lo sguardo intrappolato sul materasso.

"Non penso che te lo meriti dopo questa serata" disse rallentando le spinte.
"Perchè-" piagnucolò. Ora le lacrime lottavano per non scendere.
"Sono stato bravo, prometto di esserlo in futuro" sbattè disperatamente un pugno sul materasso.
"Ti preg-o voglio venire" ormai la sua faccia era umida, un mix tra sudore e lacrime.
Piagnucolò nuovamente sentendo le spinte di Hyunjin farsi sempre più irregolari.
"Ti avevo avvisato, non togliere lo sguardo dallo specchio, e sembra che tu non mi abbia ascoltato" gli prese il mento con forza facendo nuovamente guardare il suo riflesso.
"Così disperato e senza permesso di vemire, cosa penserebbero quei ragazzi dopo aver sentito come ti stringi e che bei versi che fai"

Lo lasciò andare e le sue mani andarono a pisizionarsi sulle sue spalle, tenendole come punto di stabilità, ormai anche lui sull'orlo di venire.
"Come pensi ti avrebbero chiamato? Dolcezza? Amore? Oppure troia" il cazzo di Jeongin si contrasse nuovamente al vezzeggiativo.
"Si! Sono la tua troia... il tuo fottuto flashlight" disse quasi urlando per il piacere.
Era sicuro che i loro vicino lo avessero sentito.

Hyunjin venne dentro di lui con un ultimo affonto stringendo la base dell'erezione di Jeongin prima che potesse fare lo stesso.
Jeongin si lamentò "Perchè volevo venire pure io"
"Ti ho detto che non te lo meriti" disse uscendo da lui lasciando che cadesse sul materasso a corpo morto, mentre il suo sperma usciva dal suo orifizio percorrendogli le cosce.

Si sdraiò dal lato opposto al suo prendendo la bottiglia di lubrificante alla fragola dal suo cassetto, versandola sulle proprie dita e preparandosi da solo, mentre Jeongin si riprendeva.

Il più piccolo si spostò fra le sue gambe, ancora eccitato, notando la faccia corrugata di Hyunjin, era già a 4 dita, ma la posizione scomoda non gli permetteva di fare chissà che cosa con le sue pareti strette.

"Da quanto tempo non ti tocchi così, hyung?" Chiese percorrendo il suo petto liscio con le dita e sfiorando la sua nuava erezione.
"Abbastanza da poter essere arrugginito, fai piano" l'ultima frase la disse quasi come una supplica.

Jeongin si abbassò per baciargli l"attaccatura del capelli sulla fronte "Non prometto nulla"
Una sua mano era stretta insieme a quella suo ragazzo, metre l'altra era alla base del suo cazzo per direzionarsi verso la sua entrata.

Eta stretto, più di quanto potesse ricordare. Si sente ancora debole e rimane fermo, si avvicina di più a Hyunjin, tenendolo vicino e unendo alnche le alre mani.
"Vuoi che stia io sopra?" Chiese, e Jeongin non potè dir di no.
Le sue gambe da ballerino erano di certo più forti delle sue e si stancava decisamente meno di lui.

Cambiarono pisizione, Jeongin steso sul letto e Hyunjin a cavalcioni sopra di lui, i piedi piantati sopra le lenzuola e le loro mani ancora intrecciate amorevolmente.
La testa di Hyunjin andò all'indietro al primo muovimente, e continuava a gemere a quello successivi, lo sentiva tutto dentro di sè e colpiva alla perfezione la sua prostata ogni volta.

Era lento, ma non troppo da essere doloroso.
Si sentì al settimo cielo quando Jeongin gli avvolse la mano intorno all'erezione portandolo velocemente al limite, spingendo le sue pareti intorno al più piccolo.
Venne più velocemente di quanto si aspettasse, sentendo l'iperstimolazione mentre Hyunjin si muoveva ancora"
"Ah- Hyunjinnie f-fai male" disse sentendosi modellare dal calore del ragazzo sopra di lui.
"Scusami amore"

Sentiva le sue gambe tremare leggermente per lo sforzo, ma riuscì comunque a sollevarsi e mettensosi nella parte libera del letto matrimoniale.
Abbracciò il moro, la testa nel suo incavo del collo e la mano che gli faceva i grattini sulla schiena.

"Se essere drogati da degli sconosciuti comporta a tutto ciò, spero che succeda di nuovo" scherzò, mettendosi a ridere lasciando baci sulle sue tempie.
"Non scherzare riguardo ciò, poteva essere davvero pericoloso" fece una pausa "E ricorda che non mi piace quando ti tocchi senza di me. Magari la prossima volta dimmelo che lo posso fare io al posto tuo" si allontanò per mostrargli l'occhiolino.
"Stai certo che lo farò"

Si addormentarono, ancora sporchi, nudi e raffreddati per non aver fatto in tempo a coprirsi, ma la vicinanza l'uno dell'altro bastava per riscaldarli.

♡.•°•.♡

Finalmente, è letteralmente da 5 settimane che avevo iniziato questa storia e non l'avevo mai finita del tutto.
Spero vi sia piacuta.

Lix<3

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