𝑪𝒂𝒑 6
11𝑻𝑯 𝑫𝑶𝑪𝑻𝑶𝑹
"Allora, River cosa ne pensi della nuova vita del nostro caro Anthony? Non gli si addice vero? Lui direttore? Mah... mi convince poco!" dissi non riuscendo a credere che quel fuoriclasse, dal lungo cappotto da cowboy, preferisse la vita monotona e i vestiti eleganti da direttore, piuttosto che viaggiare lungo il tempo e lo spazio con la sua tanto amata navicella.
"L'importante è che sia felice. Ora è nuovamente un uomo sposato e un padre di famiglia, le sue priorità sono cambiate e il suo compito è quello di prendersi cura di loro. Non quello di rischiare sempre la vita per salvare il corso della storia della terra."
"Quanto sei diventata saggia River. Sento che qualcosa è cambiato in te, ti sento strana da quando mi hai spedito su quel pianeta e fatto stare via per ben cinque mesi. Cosa ne hai fatto della River che conoscevo? A tal proposito non devi dirmi niente?" chiesi cercando di farle confessare il suo segreto che in ogni caso già conoscevo.
Questo segreto riguardava Caitlin, sapevo bene che era una ragazza speciale e non una semplice umana come tutti gli altri. Aveva un particolare che solo pochi potevano avere e io facevo parte di quei pochi. Era un dettaglio, ben poco trascurabile, che quel pomeriggio a casa Pond catturò immediatamente la mia attenzione.
River me lo aveva taciuto per diversi mesi, eppure mi ci volle un solo singolo secondo per scoprire la verità.
"Non so di cosa tu stia parlando Dolcezza!" mi rispose calma lei.
"River io so tutto. L'ho capito sin dal primo momento in cui ho visto quella piccola creaturina quando era in fasce. Tu quel pomeriggio mi trascinasti letteralmente da Amy e Rory che non vedevamo per l'appunto da nove mesi, da dopo la nostra brutta avventura a Manhattan. Non capisco perché tu me lo abbia nascosto! Perché non mi hai detto che Caitlin in realtà è nostra figlia? Penso che saremmo potuti essere dei buoni genitori noi. Eppure, per quanto potrà risultarti strano, io approvo la scelta che hai fatto, mia cara mogliettina. La ritengo giusta. Hai lasciato che nostra figlia vivesse al sicuro dai suoi nonni Amy e Rory, assicurandole una vita normale assieme a loro e ad Anthony. Mentre con noi non sarebbe mai potuta essere al sicuro, avrebbe rischiato continuamente la vita a causa dei nostri nemici. Sai meglio di me cosa potrebbero farle se scoprissero la sua vera identità, se sapessero che in realtà Caitlin è figlia di due Signori del Tempo. La tua, sarebbe stata una decisione condivisa quindi avrei preferito che tu me ne avessi parlato e non allontanato. Tutto qui River!" quella piccola spina me la stavo portando addosso già da troppo tempo e quello fu il momento adatto per svuotare il sacco.
Tornai con la mente a quel pomeriggio a casa dei Pond: non appena presi la bimba in braccio, capii immediatamente che era una bambina speciale, già dal fatto che percepivo la presenza dei suoi due cuori che battevano in modo sincronizzato al mio.
Già, i due cuori... questo voleva dire semplicemente una sola ed unica cosa: quella bambina dai capelli rossi era figlia mia e di River Song, che era a sua volta una Time Lady col DNA umano...
Le sorrisi. Ero diventato padre di una fantastica bambina che tra l'altro aveva tutto l'aspetto di una persona a cui tenevo moltissimo, ovvero Amelia Pond, meglio conosciuta come Amy Pond, la nonna della neonata.
In quel momento con Caitlin in braccio non potei fare a meno di osservare River che mi guardava di sottecchi, chiedendosi sicuramente se avessi già scoperto il suo segreto oppure no.
"Dolcezza non ho la minima idea di cosa tu stia parlando!" negò l'evidenza riportandomi nel presente.
Già, la cosa non mi stupii. Era così tanto da lei, così tanto da River Song e io l'amavo per questo suo essere così poco convenzionale. Come non potevo non amare quella donna? Era praticamente impossibile!
"Comunque... Caitlin è la cosa più bella fatta insieme." esclamai sorridendole e gettandole un tenero sguardo mentre con un dito le toccai in modo scherzoso ma delicato il suo nasino perfetto.
"Ne sei sicuro Dolcezza? Perché io ho stillato una lista infinita di cose belle fatte insieme!" e per enfatizzare ancora di più quelle sue parole mi diede un bacio appassionato.
"Ah, River! La mia incorreggibile River!" le risposi tenendola stretta a me e baciandola con ancor più ardore, ero felice di poter stare con lei.
Sicuramente avrei continuato a baciarla, ancora ed ancora per tanto altro tempo, se solo fossimo stati in un luogo diverso da quello dove eravamo ora... il Time e qualcos'altro...
Quindi, qualche minuto più tardi ci staccammo malvolentieri e continuammo a ispezionare il luogo. Qualcosa non mi quadrava.
"Dato che sei un'archeologa hai trovato qualche ulteriore informazione su Anthony? Intendo dire: qualcosa riguardo lui prima che diventasse il capitano delle Leggende?" domandai curioso.
"Sì, a dire il vero. Le più importanti le ho riscontrate nell'antico Egitto e a Calvert. Da quale inizio?"
"Dall'Egitto!" le risposi curioso di scoprire i risultati delle sue ricerche.
"È da quattromila anni che si narra e tramanda di un'antica leggenda partita nel 1˙700 a.C., dove un sacerdote tremò difronte a un nuovo e strano nemico che tentò di ucciderlo. Questo sacerdote lo nominò in modo spregiativo 'Gareeb', ovvero 'Straniero'. Lo sfidò in un combattimento e Gareeb quasi riuscì a ucciderlo, ma lo 'Straniero' esitò e fallì non portando a termine il compito che si prefissato per poter vendicare la sua famiglia. Delle guardie lo arrestarono e lo portarono in una cella ma lui riuscì quasi subito a scappare. 'Gareeb' fu il nemico di Hath-Set e successivamente di tutti i suoi seguaci."
"Come fai a sapere che questo 'Gareeb' è proprio il nostro Anthony?" chiesi dopo la lunga spiegazione.
"Il nome Vandal Savage ti dice qualcosa? In quel periodo era conosciuto come Hath-Set ma ho fatto ricerche e il nome Hath-Set è poi tramutato in Vandal Savage."
"Sì, come scordarsi questo nome... però su una cosa il nostro Piccolo Dalek si è sbagliato, ovvero che, questo vandalo del tempo che si era spacciato per il Maestro in realtà non è il Maestro. Quando lo incontrai, ho notato che aveva un solo cuore mentre, tu sai bene quanto me che, noi Signori del Tempo abbiamo due cuori."
"Certo, lo so bene. Non sei curioso di scoprire com'è riuscito a fuggire mio fratello da quella prigionia?"
"Raccontami pure River."
"Ha corrotto una guardia regalandogli una a penna con una foto di una donna in bikini e se giravi la penna la donna rimaneva nuda."
"Uh... è uno sporcaccione il nostro Anthony!" esclamai.
"Per me è un genio."
Be'... che dire? Tale sorella... tale fratello, già, alla fine dei conti River e Anthony non erano così tanto diversi.
I Pond...
Ma che avevano i Pond? Piuttosto che procreare esseri umani normali, sfornavano macchine da guerra?
"Passiamo a Calvert?" chiesi.
"Il Piccolo Dalek è stato mandato là dai Time Master nel 1˙868. Lì conobbe un cacciatore di taglie e i due divennero amici. Inutile dire che si fece coinvolgere un po' troppo dalla vita eroica del luogo e rimase in questa città e in quest'epoca più di quanto avrebbe dovuto. Tuttavia, seppur essendosi innamorato di questa città, dovette a malincuore abbandonarla, il giorno seguente la sua partenza, Calvert venne distrutta."
"Storia un po' triste che però non poteva andare in un altro modo." sentenziai alludendo ai punti fissi che non potevano essere cambiati in alcun modo e Calvert fu uno di questi, "Anthony e il selvaggio west... ecco perché indossa sempre quella lunga giacca marrone da cowboy. Per ricordarsi dei bei momenti passati in questo luogo e in quest'epoca."
"Be'... in realtà la storia della sua giacca è leggermente differente ma tralasciamo questo passo. Ah! Comunque, prima che me ne dimentichi! Ho riscontrato un certo Phil Gasmer uno studente di cinema, che verso gli anni settanta, ha fatto un film con protagonista il capitano Rip Hunter con una storia molto simile a quella vissuta dal nostro amico. Ma su quest'ultimo ammetto d'aver riscontrato alcune anomalie. Magari non appena quest'arcano che aleggia attorno ad Anthony sarà risolto, cosa ne dici di venire con me e indagare su questa nuova faccenda?" mi propose.
"Non hai nemmeno bisogno di chiedermelo, mogliettina cara." le risposi già incuriosito per il nostro prossimo caso.
"Comunque Dolcezza ho una domanda: sai chi possa aver allontanato Anthony da noi?" mi domandò.
"Ancora non lo so, ma lo scopriremo insieme e il responsabile ne pagherà le conseguenze. Ci puoi giurare! In più aggiungo che qui in questo posto c'è qualcosa che non mi convince." esclamai iniziando a guardarmi bene in giro.
"E cosa?" disse a sua volta seguendo il mio sguardo e infilando una mano sulla sua fondina, pronta a prendere la pistola e a far fuoco contro qualunque minaccia.
"Dammi solo un attimo!"
A quel punto non mi rimase che tirare fuori il cacciavite sonico e scansionare l'area.
Percepivo un qualcosa che non quadrava, c'era qualcosa in quel luogo che mi convinceva poco e sicuramente la scansione del cacciavite mi avrebbe confermato i sospetti.
Lo puntai, schiacciai il tasto, mentre il solito dolce fischio e la sua luce verde fluorescente mi fecero capire che il processo era iniziato e che da lì a pochi secondi avremmo avuto la risposta che aspettavamo.
Col braccio cercai il punto esatto di quell'anomalia al Time Bureau, strano a dirsi, proveniva dal lato opposto all'ufficio di Anthony.
"River quante stanze ci sono in questo piano?" le domandai.
"Dieci." mi rispose non appena terminò di contarle.
"Controlla meglio...perché io in realtà ne conto undici." le dissi dirigendomi verso la stanza che tenevano nascosta grazie a un piccolo filtro di percezione che disattivai, "Quindi, chi si nasconderà qua dentro quest'ufficio? Sei pronta a scoprirlo?"
"Sono nata pronta Dolcezza!" esclamò sorridendomi mentre nei suoi occhi brillava la sua solita determinazione.
"Oh sì, puoi proprio dirlo." non potei fare a meno di constatare.
Lei d'altro canto mi fece l'occhiolino.
"Ne vuoi una dimostrazione?" aggiunse col suo fare provocante.
"Magari più tardi River!" puntai il cacciavite sonico contro la serratura facendola scattare.
"Più tardi, mi piace come suona. Più tardi potrò prendermi cura di te Dolcezza. Potrò stringerti a me e riempirti di baci." mi stuzzicò.
"Più tardi. Suona bene persino a me questa parola!" le risposi sorridendole, mentre le mie guance avvamparono per l'improvviso calore che m'investì.
Aprii la porta e a quel punto entrammo mentre la luce che irradiò la stanza si accese in automatico, come tanti altri uffici al suo interno, trovammo la solita scrivania ed enormi pile di scartoffie, mentre su una parete uno schermo dalle modeste dimensioni.
"Be', River...benvenuta nell'undicesima stanza!" esclamai.
"Già, grazie per avermi accolta."
"Prego!"
"Io vorrei capire a chi appartiene quest'area."
"Potremmo chiedere al nostro Anthony!" le risposi puntando il cacciavite contro lo schermo e con un semplice tocco mi sintonizzai con quello che mio cognato aveva nel suo ufficio.
Non appena il suo schermo si accese e vi vide comparire River e me, la faccia che fece il cowboy mi sarebbe molto piaciuta poterla appendere in una parete del TARDIS.
"Sig... Signor Dottore... ma... ma che stai facendo?"
"Anthony a chi appartiene l'undicesima stanza di questo piano?" chiesi all'individuo che se ne stava lì ancora a bocca aperta a causa dello stupore.
"Non so di cosa tu stia parlando! Non esiste un'undicesima stanza, ce ne sono solo dieci e appartengono una a ogni direttore del Time Bureau." mi rispose non appena si riprese.
"Ti sbagli River e io siamo dentro a questa stanza, guarda!"
"Dottore senti... io vi avevo espressamente ordinato di aspettare Caitlin e me al bar al primo piano. Quindi perché nessuno mi sta mai ad ascoltare? Sentite uscite immediatamente da lì, dovunque voi siate... manderò la direttrice Sharpe a controllare la vostra grande scoperta!" notai quella leggera nota di sarcasmo che era sempre abituato a utilizzare.
"Agli ordini capo. River ha delle cose da chiederti." assertii.
"Non capisco perché non me le abbiate fatte prima quando eravate qua nel mio ufficio."
"Ci sono venute in mente adesso." tagliai corto.
"Dolcezza che cosa ci facevi nell'antico Egitto nel 1˙700 a.C.?" gli domandò.
"Non credo che siano affari tuoi miss River!" rispose acido, incupendosi e facendo una smorfia. Probabilmente quello era un tasto dolente della sua vita di cui non aveva nessuna voglia di parlare.
Come dargli torto... Vandal Savage gli aveva ucciso la sua famiglia e Anthony in quel momento non fu in grado di vendicarli.
"Comunque come mai hai detto che il Vandalo Selvaggio è il Maestro? Io l'ho incontrato ma non ha due cuori, quindi non è un Signore del Tempo." li interruppi.
"Il chi?!?" domandò sorpreso.
"Dolcezza si riferiva a Vandal Savage."
"Vandalo Selvaggio... Signor Dottore sei peggio di Mick Rory!" scosse la testa mio cognato mentre si coprì il volto con una mano.
"Sì, di lui parlavo. Comunque ti informo che non è il Maestro." insistetti.
"Maestro... ma maestro di che cosa scusa?"
"Il Maestro e basta."
Sbuffò indispettito.
"Torniamo a noi Dolcezza, che ruolo hai avuto a Calvert?" continuò mia moglie.
"Be'... come rispondi tu quando non vuoi farci sapere niente: Spoiler Dolcezza!" continuò lui con cinismo.
"Anthony sei uno stupidino! Perché ti ostini a rubare le battute degli altri?" gli fece notare Caitlin, la più giovane di tutti noi.
"Credevo fosse divertente!" le rispose il barbuto esternando i suoi pensieri.
"No, non lo sei. Poi sai che esiste il copyright e ti potremmo fare causa, no?"
"Per così poco? Non credi di esagerare Caitlin?" le domandò suo 'fratello'.
"Dolcezza? Torniamo a noi... invece hai mai studiato cinema e conosci Phil Gasmer e George Lucas?"
"Ma vi sembro uno con la faccia da studente di cinema forse? Chi è questo Phil Gasmer?" domandò sorpreso, "George Lucas... be'... chi non conosce George Lucas!"
"Meglio se lasciamo stare la patentesi su Phil. River non mi avevi detto che ci penseremmo poi a questo... paradosso?" sussurrai queste ultime due parole sperando di non esser sentito dal diretto interessato. "Okay... vi lasciamo. Caitlin assicurati che tuo fratello faccia il bravo."
"Vi affidate a mani sicure! Ora andiamo anche noi... devo mostrare al Piccolo Dalek il suo passato!" ci rispose con un gran sorrisone la ragazzina rossa chiudendo poi il collegamento.
A quel punto ci mettemmo all'opera.
"River hai trovato qualcosa d'interessante?" chiesi dopo un po'.
"Più di quanto tu possa immaginare Dolcezza. Guarda ci sono tutte le tappe fatte dal nostro Anthony, sia i viaggi che ha fatto da solo, sia tutti quelli fatti con Leggende, ma allo stesso modo... ci sono cartelle che riguardano te... e me..."
"Gardaland, 08/06/2˙146... ti ricorda qualcosa questa data?" dei brividi iniziarono a percorrermi la schiena al solo pensiero di quel fatto avvenuto in quel luna park.
"Sì, è quando è successa quella cosa alla nostra Caty... tutto ciò non promette niente di buono Dolcezza!"
"Non promette bene no, River!"
"E questo è decisamente peggio..." notai la sua espressione terrorizzata infine seguii con lo sguardo ciò che stava indicando.
Lì, in quel foglio, c'era scritto l'indirizzo e la foto della casa di Amy e Rory.
Non potevo crederci: loro avevano deciso di non viaggiare più con me per stare al sicuro e non correre più nessun rischio... eppure, ancora una volta, la vita della famiglia Pond era in pericolo e nemmeno sapevamo con chi avremmo avuto a che fare.
Eravamo ancora lì a curiosare in quella tetra stanza, quando la porta si aprì, una ragazza bionda, che teneva i capelli raccolti in un ordinato chignon e vestita allo stesso identico modo di Anthony, vi ci fece capolino.
"Sono la direttrice Ava Sharpe, il direttore Hunter mi ha esplicitamente chiesto di accompagnarvi fuori di qui. Prego seguitemi, vi mostrerò il bar." ci rispose in modo quasi meccanico la nuova arrivata.
La squadrai da capo a piedi... aveva qualcosa di strano questa Ava.
"Cara Ava... a chi appartiene questa stanza?" domandai.
"Non sono in grado di risponderle, nemmeno sapevo dell'esistenza di essa. Ora che vi ho risposto, vi prego di seguirmi." dopo queste altre parole ci portò fuori da lì, accompagnandoci in un luogo tranquillo e neutrale infine si congedò.
"River dobbiamo assolutamente tornare nell'ufficio di Anthony per prenderci il TARDIS e andare a proteggere Amy e Rory." dissi col magone.
"Non credo!" mi rispose lei con innata tranquillità.
"A cosa non credi? Non hai capito che i tuoi genitori sono in pericolo River?"
"Non credo che avremmo bisogno del TARDIS e soprattutto di disturbare i due fratelli che finalmente si sono riuniti. Anthony deve sapere del suo passato e solo Caitlin può mostrarglielo."
"Quindi che intenzioni hai?" chiesi leggermente perplesso.
"Spoiler! Non ti preoccupare Dolcezza, tu hai me." mi rispose mandandomi un bacio e azionando subito dopo il Vortex che teneva sempre al polso.
NDA: Ciao a tutti :)
Eccomi qui con questo nuovo capitolo e da come avete potuto leggere un segreto è stato svelato: Caitlin in realtà è figlia di River e del Dottore, ve lo aspettavate? Suppongo che qualcosa già sospettavate, nel capitolo 4 avevo già inserito un piccolo ma rilevante dettaglio, in ogni caso con questo capitolo ho rivelato un nodo che era rimasto insoluto in "Una Storia Oltre l'Impossibile", ovvero il prequel di "Ricordi Frammentati".... perché, se ben ricordavate, sia Amy sia River erano rimaste incinte ma non avevo rivelato chi avesse avuto chi.
Quindi Caitlin poteva benissimo essere figlia dei Pond oppure allo stesso identico modo figlia dei due Signori del Tempo (il Dottore e River) e la stessa identica cosa valeva per Anthony (RIP Hunter).
Eppure, anche se questo nodo è stato sciolto, non trovate che ci sia un gran alone di mistero? In primo luogo di chi è questa "undicesima" stanza? E secondo voi che progetti avrò per Ava Sharpe? Che pareri avete su di lei? Secondo voi mi atterrò al copione presentato nella terza stagione della serie di 'LoT' oppure nella mia testa frulla dell'altro per questo nuovo personaggio?
Comunque la parte in corsivo è una parte scritta precedentemente per il prequel di questa storia...inoltre ci sono vari riferimenti su alcune puntate di "Legends of Tomorrow", tipo il 'Gareeb' nome che Vandal Savage ha affibbiato a Rip quando lui andò nell'antico Egitto per vendicare sua moglie e suo figlio ma come detto non riuscì a portare a termine il compito in quanto "È sempre difficile uccidere qualcuno se si è un uomo buono" (a me questa battuta detta da Sara nella terza puntata sembra un bel riferimento alla puntata del 'Doctor Who' 'A good man goes to war' della sesta stagione ♡.♡) .
Poi...beh... Calvert...su quest'altro punto potrei benissimo aprire una parentesi infinita in quanto è un luogo troppo importante per il nostro caro capitano Hunter, a partire dal lungo copricapo da cowboy che indossa sempre, chi glielo avrà mai donato? *_* beh io quando l'ho scoperto guardando la puntata numero 11 della prima stagione ero così ♡.♡ quindi non ho non potuto citare questa città a cui lui ha dovuto rinunciare per stare con sua moglie che poi beh purtroppo grazie al "Vandalo Selvaggio" è morta T.T (comunque non capisco perché il personaggio di Rip sia un personaggio con #maiunagioia.... il mio povero e piccolo Rippino)
Poi Phil Gasmer è una delle "versioni" di Rip nella seconda stagione...Però è troppo forte Phil...a me sinceramente fa morire XD hahaha (kmq avrei già un piccolo progetto per questa "versione di Rip", e quando dico progetto intendo una nuova storia che se andrà in porto la pubblicherò non appena finirò 'Ricordi Frammentati', come personaggi ci saranno sempre 11th, River, Rip e come cattivo....rullo di tamburi....Malcom Merlyn interpretato da John Barrowman ovvero il capitano Jack Harkness del DW. Sono pazza e fuori di testa? Sì... senza indugio XD hahaha)
Comunque....come sempre mi dilungo XD il prossimo capitolo è già mezzo pronto quindi mi auspico di poterlo pubblicare mooolto presto :)
Beh detto questo ciau a tutti e buon fine settimana cari ♡
Ps: "Gareeb" significa realmente "Straniero" anche se è in lingua araba e non in egiziano.
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