𝑪𝒂𝒑 17

𝑺𝑨𝑹𝑨 𝑳𝑨𝑵𝑪𝑬

Rip c'aveva tratti in inganno e, mentre lui era fuggito dalla Waverider, per noi, essa si era trasformata in un labirinto infinito e con la fisionomia delle stanze in continuo movimento, atte per confonderci.

Fortuna volle che il Dottore e sua moglie River Song, con il loro TARDIS, furono in grado di entrare all'interno della nostra navicella, eludendo i protocolli presenti, e ci aiutarono con il nostro problema.

Nello stesso mentre, Jefferson e la sua nuova amica, nonché sorella di Rip, riuscirono a fuggire con la Jump Ship, tuttavia perdemmo i contatti con quest'ultimi.

"Quindi loro sono scappati da questa specie di prigione e dove si sono recati? Lo sapete, giusto?" domandò con un velo di preoccupazione l'uomo con il papillon.

Scossi la testa, non lo sapevo. Sperai solo che non gli fosse capitato nulla, in caso contrario avrei fallito nel mio operato da capitano.
Già mi sentivo in colpa, avevo preteso che loro raggiungessero il fratello della ragazza per avere modo di poterci liberare da quell'incubo, purtroppo ora eravamo rimasti senza più sapere nulla di loro. Dov'erano finiti? Stavano bene? Stavano per raggiungere la Terra oppure Gideon per sabotare la loro evasione li aveva fatti disperdere lungo la Zona Temporale? E se fosse capitato loro qualcosa di brutto? Se la capsula avesse subito un danno e se fossero precipitati?
Avrei avuto sulla mia coscienza due giovani innocenti.
Non me lo sarei mai perdonata e tantomeno Rip, il mio migliore amico, l'avrebbe fatto.

"Gli abbiamo chiesto di raggiungere il signor Hunter." li mise al corrente Martin.

"Ed il Piccolo Dalek dov'è?" si intromise la donna riccia, tenendo saldamente la mano al suo coniuge.

"Gideon, LUI dove si trova?" la interpellò Nate.

"Prima di rispondere alla sua domanda vorrei mostrarvi il messaggio lasciato dal Capitano." e dicendo ciò, l'I.A. riprodusse l'ologramma dell'interessato e il relativo video.

"Ehm... Innanzitutto vi porgo le mie più sentite scuse, per la situazione sgradevole in cui sono stato costretto a mettervi e, vi prometto che quando tornerò, rimetterò tutto in ordine.
Per quanto vi potrà sembrare strano, Time Master Durce è sopravvissuto all'esplosione dell'Oculus e tiene in ostaggio la mia famiglia biologica. Ho appena appreso di essere figlio di Amelia e Rorarium Williams, e loro sono in balia di quello psicopatico, quindi lo devo fermare una volta per tutte.
Vi chiedo solo una cosa: mettete in salvo mia moglie Miranda e mio figlio Jonas, non voglio che siano in pericolo a causa mia, in quanto quell'uomo cerca vendetta.
Se non lo volete fare per me, e capisco benissimo il motivo, fatelo per loro, confido nella vostra buona fede.
Non voglio altro, solo questo... a più tardi amici..."


"Chi è Time Master Durce? Per quale ragione ha rapito i miei cari amici? E i due ragazzi nella Jump Ship dove sono finiti?" sbraitò l'uomo con il papillon.

"Time Master Durce è stato il mentore del capitano Hunter. Prima che tutto ciò avvenisse e, che lui fosse un punto fermo del capitano, Mister Durce tentò di rapire la piccola Caty Pond Williams, fallì riuscendo però a sequestrare il signor Anthony Pond Williams, rimanendo così bloccato nell'anno 2 145. Crebbe sotto le cure di Mary Xavier e, raggiunta la maggiore età, si unì all'organizzazione conosciuta come Time Master, dove il suo destino si intrecciò nuovamente con quello del nostro nemico. Questi sono gli avvenimenti del passato, mentre in tempi odierni, Zaman Druce è tornato, è qui per rivalersi del suo insuccesso. Per questo presupposto, è stato costretto a prelevare e a condurre i genitori delle due persone sopracitate al Punto Zero con il solo intento di mettervi in difficoltà e destabilizzarvi. L'ultimo genito della coppia, si è diretto lì." ci spiegò dettagliatamente l'Intelligenza Artificiale, poi continuò, "Per quel che riguarda miss Pond Williams e mister Jackson, posso assicurarvi che hanno lasciato la Waverider. Mi devo mettere in contatto con loro?"

"Sì Gideon, devi!" esclamai piccata, stanca dei suoi "stupidi" giochetti.

Lei asserì e, dopo aver chiesto venia, eseguì quanto preteso, nel lasso di qualche secondo, ci fece sapere di avere stabilito la connessione.

"Waverider a Jump Ship. Jax, Caty... ci siete? Sono Sara, rispondete!" li esortai, auspicai che mi sentissero.

"Sara! È da un po' che cerchiamo di comunicare con voi, eravate irreperibili." ci rispose il ragazzo in questione.

Solo in quell'istante riuscii a tirare un sospiro di sollievo, stavano bene, e lo stesso fecero i due nuovi arrivati.

"È stata colpa di Gideon, aveva oscurato le comunicazioni."

"Mi sono già scusata per quanto successo, mister Palmer." replicò lei, sentendosi tirata in ballo.

"Caty, sono io... River. Come stai? Come sta il tuo amico? Dove state andando?"

"Ho tre notizie per voi, una buona: noi stiamo bene. Quella brutta è di essere certa che Anthony si stia mettendo nuovamente in pericolo, purtroppo non abbiamo la minima idea di dove possa essersi teletrasportato. In ogni caso controlleremo nell'area vecchia del Time Bureau, quella dove tutto ebbe inizio. Quella pessima è che i miei genitori sono stati presi in ostaggio dall'ex mentore del Piccolo Dalek."

"Lo sappiamo e noi siamo disposti a fare qualsiasi cosa pur di salvarli. Temo però che non vi sarà possibile trovarli nel luogo nel quale vi state dirigendo, loro si trovano nel Punto Zero." il Dottore li mise al corrente.

"Scusate la domanda: Rip sta cercando di raggiungere loro per sistemare i conti con il suo passato, con quale mezzo è andato lì se non ha usato la Waverider?" si intromise Raymond, "Voglio dire: è un viaggio molto lungo, per essere intrapreso con dei semplici teletrasporti, quindi come farà ad arrivare là, se solo il nostro velivolo ha la capacità di coprire tale distanza?"

"Il merito è il mio! Gli ho potenziato il Corriere del Tempo, affinché riuscisse ad adempiere ai suoi compiti. Sfortunatamente ha un solo viaggio disponibile, non avrà, di conseguenza, l'opportunità di tornare da noi."

"Non ci sono soluzioni?" chiesi.

"Sì, se lui mi chiamerà, dal luogo in questione, dandomi l'ordine di prelevare tutti loro, io avrò il compito di eseguire l'impartizione. Finché tutto questo non accadrà, io ho le mani legate e continueremo a fluttuare nella zona temporale."

"Avete detto Punto Zero? Noi con la Jump Ship non arriveremo mai lì, non è programmata per viaggi tanto lunghi." ci ricordò Jefferson.

"Fermi! Non dovete assolutamente andare là, ne andrebbe della vostra vita. Rip ha espressamente chiesto di mettere in salvo la sua famiglia. Potete farlo?" li interpellai.

"Certamente!"

"Perfetto, confido in voi ragazzi. Adesso concentratevi in ciò, ci aggiorneremo non appena avrete finito."

"No aspettate devo dirvi una cosa rilevante: Il vero nome del nostro nemico non è Time Master Durce, bensì vuole farsi chiamare il Maestro." li mise al corrente lei.

Così facendo non ci rimase che osservare la reazione dei due Signori del Tempo ed entrambi avevano dipinto sul volto una maschera di puro terrore.

"Cosa? Cosa... Hai detto?" balbettò lui.

"Ha riferito di essere il Maestro, e da ora in poi vuole farsi chiamare in modo tale, Time Master Durce era in realtà solo il suo pseudonimo e... che tutti quanti noi potevamo risalire sin da subito a lui, ha denominato l'organizzazione, da lui fondata, a sua immagine e somiglianza: Time Master, per l'appunto. Ci ritiene degli stupidi in quanto non siamo riusciti a fare due più due, a non avere associato lui ai suoi suddetti."

"Signore sta bene? Qualcosa non va?" lo interrogò Martin Stein.

"Tutto quanto! Siamo incappati in una grossa trappola e sarà una battaglia ben più pericolosa rispetto a quella combattuta a Manhattan. Comunque adesso tutto ha un senso... e... certo! Perché sono stato così cieco? La soluzione era davanti ai nostri occhi, dovevo assolutamente capire che dietro ai Time Master, c'era lui, la parola stessa sottolinea il fatto che si tratta del Maestro. Eppure, ho controllato ben bene le basi inerenti questi ultimi, tutto è nella norma, niente fa pensare che sotto ci sia qualcosa. Sono stato stupido... stupido... stupido..."

"Dottore, tranquillo. Sono cose che possono accedere." lo rassicurò Ray.

"Certo, ma non a me. Dettagli così rilevanti non potevano sfuggirmi."

"Come mai tutto questo timore verso questo tizio? Chi è? Per quale motivo tutta quest'allerta? Che sta per succedere?" si allarmò Nate.

"Si sta per scatenare l'apocalisse? Mi piace! Io sono pronto! Il fucile posso usarlo, vero?" si accertò Mick, con un innato entusiasmo mal celato.

"Preparatevi, il peggio deve ancora venire, Dolcezze!" River, tolse le parole di bocca al marito.

𝑪𝑨𝑻𝒀 𝑷𝑶𝑵𝑫
Riuscimmo ad arrivare alla Jump Ship e, mediante essa, lasciammo la navicella, trasformatasi in un labirinto.

La partenza e la traversata per uscire da quell'area, che per l'evenienza era divenuto quasi un inferno, non fu piacevole.
Fu turbolento ed il volante quasi ingovernabile, vibrava costantemente, tanto da renderci le cose ancora meno simpatiche rispetto a quanto già non lo fossero.
Lontani dalla Zona Temporale, quindi liberi da quella "prigione", il nostro calvario ebbe fine ed il viaggio si fece quieto.

"Bene, almeno siamo fuori ed il peggio è passato. Di solito Gideon è adorabile, fino a quando non esegue i protocolli imposti da Rip, in questo caso è del tutto ingestibile. Cerco di contattare Sara per sapere della nostra meta."
Persino quest'operazione ci fu negata: le comunicazioni risultarono bloccate.

"Riprova..." lo esortai, purtroppo avemmo il medesimo risultato.

"Quindi che si fa? Perché non so come poter fare, non saprei dove recarmi."

"Aspetta, forse ho una mezza idea: al Time Bureau esiste una stanza segreta, forse li troveremo tutti lì." ipotizzai.

"Veramente? Tu come ne sei a conoscenza? Hai visitato quel posto solo oggi e già hai scoperto più cose rispetto a me, ammetto che mi reco in quella struttura molto spesso. Come hai fatto?" volle avere delucidazioni il mio nuovo amico.

"Io e il Piccolo Dalek ci mettemmo piede quando ancora eravamo dei bambini, nonostante questo sono sicura che tutto sia esattamente com'era quella volta, un luogo che mette i brividi e dal quale sarebbe meglio starsene alla larga."

"Mi stupisci sempre di più. Aggiungo di trovarti molto coraggiosa. Ti ammiro, perché percepisco la tua preoccupazione nel dover tornare lì, quell'ambiente ti evoca brutti ricordi. Eppure sei risoluta, a tal punto, che sei disposta a fregartene di tutto ciò." mi poggiò delicatamente una mano su una mia spalla, guardandomi dritta negli occhi.
Tentai di controbattere, spiegandogli che avrei compiuto il necessario per aiutare mio fratello, tuttavia ricevemmo una chiamata dalla Waverider. I suoi componenti riuscirono a chiamarci, facendoci inoltre sapere di avere una "missione" da compiere: trarre in salvo Miranda e Jonas.

"Dannazione! Io non so dove abita Rip." esclamò lui, quando terminò la comunicazione con i primi.

"Ti fidi di me?"

"Certo!" mi manifestò, senz'alcun indugio.

"Qui il meccanismo come funziona? Devo dire a Gideon dove portarci?"

"No. Qui è tutto manuale, dimmi pure l'indirizzo, lo inserirò e tra un paio di minuti saremo in prossimità della loro dimora."

"Okay, allora tu ti affidi a me e alle mie capacità psichiche, come io a te per la tua sapienza in fatto di motori e come pilota."

"Come fai a sapere che sono un meccanico? Fa parte dei tuoi poteri?" volle sapere con curiosità.

"In un certo senso sì, nell'altro sono stata ospite della mente di mio fratello e ho avuto l'opportunità di sapere tutto o quasi tutto su di voi. Allora... pronto per conoscere mia cognata e mio nipote?" lo misi al corrente.

"Bè, io in realtà li ho già incontrati. Tu invece no?"

"No, perché io ed Anthony siamo stati separati sino ad oggi, ci siamo appena ritrovati."

"Mi dispiace, infatti non ero a conoscenza di te, tantomeno del passato di Rip."

"La colpa è da attribuire tutta a Time Master Durce o in qualsiasi modo si faccia chiamare ora quel pezzente. Se me lo ritroverò davanti non so cosa sarei capace di fargli... forse potrei addirittura usare un'arma, almeno per quest'unica evenienza. Devi sapere che a me le armi non piacciono affatto, tuttavia se lo farò, sarà un trattamento che riserverò solo a lui. Quello di cui mi pento amaramente è che Anthony avrebbe avuto l'occasione di avere un passato totalmente e completamente differente se solo River e il Dottore non mi avessero fatto accudire da Amy e Rory, i miei nonni." gli spiegai.

"Quindi tu non sei la figlia dei due inglesi i quali salvammo circa... un anno fa?" nell'ultima parte della domanda notai che il tono della sua voce divenne titubante e rimase scioccato nello scoprire di questa "anomalia" temporale.

"Non soffermarti sul tempo, Jax, esso è relativo. Comunque sì, loro sono i miei nonni, i miei genitori biologici sono i due Signori del Tempo, il Dottore e River. Mi lasciarono da loro con l'intento di proteggermi dalle minacce cui avrei sicuramente trovato se fossi rimasta con loro, perché ritennero la loro vita troppo pericolosa per me. E questo lo accetto, tanto non mi è mancato l'affetto né di una famiglia né dell'altra. Quello che non approvo e di cui continuo a incolparmi è che sono io la causa del rapimento di Anthony. Se non mi avessero lasciato con loro, a mio fratello non si sarebbe verificato un episodio simile. Avrebbe invece avuto la possibilità di vivere serenamente e con spensieratezza con una famiglia che lo avrebbe tanto amato..."

"Non lo pensare minimamente! Rip è molto felice e fiero di avere una sorella come te. Non penso che lui cambierebbe una virgola di quanto gli è accaduto. Gli hai rallegrato la sua infanzia e da ora in poi avrete l'opportunità di recuperare gli anni perduti. Sei comunque fortunata ad avere ben due famiglie che tanto ti amano. Io ho solo mia mamma... mio padre invece..." quando pronunciò l'ultima frase, la sua voce si incrinò, la sua espressione si incupì e fu in procinto di piangere. Quello era un tasto dolente per il mio compagno d'avventura.

"Ehi, tranquillo. Se non ti senti pronto per parlarmene non devi sentirti costretto, okay?"

"Non ci sono problemi, sei una persona degna di fiducia, tra l'altro sei la sorella di un mio più caro amico. Io purtroppo sono cresciuto senza mio padre, durante una missione militare ha perso la vita ed io ero ancora in fasce. Mia mamma ha provveduto a tutto, a crescermi, darmi un tetto sotto cui stare, sfamarmi, alla mia educazione, alla mia istruzione, mi ha fatto sia da madre sia da padre e gliene sono completamente grato."

"Mi dispiace molto!" gli cinsi un braccio attorno alle spalle per rincuorarlo.
Lui, dal canto suo, mi guardò intensamente.
Fui io la prima a distogliere lo sguardo da quegli occhi così dolci e bisognosi di affetto.
Ciononostante, non mi fu difficile notare la sua espressione triste, dovuto da quella parte della sua vita, nello stesso mentre era presente appagamento.

Non avevo mai conosciuto nessuno come lui, era diverso dagli altri con cui ebbi delle storie, tutte frequentazioni di poco conto, le quali si erano concluse nel giro di qualche settimana o mese.
Erano tutte persone frivole, pensavano solo al divertimento o di trascorrere una serata con una ragazza differente da quelle cui erano soliti portare fuori, era solo il loro modo di vantarsi della loro nuova conquista con gli amici.
Con lui mi sentivo protetta, e non perché era la metà di un supereroe, aveva un gran cuore, così colmo di bontà.
Era simpatico, amorevole verso tutti coloro che voleva bene, volenteroso a darti una mano in caso di difficoltà, un ottimo amico, era possibile fare delle belle chiacchierate con lui.
Magari eravamo il partner perfetto l'uno per l'altra, entrambi avevamo un'anima tormentata.
Ed entrambi eravamo due anime solitarie e bisognose d'amore.
Due anime incomplete e alla costante ricerca della sua complementarietà.
Due anime che, tra tutte quelle esistenti, si erano trovate e magari... non avevano più la necessità di cercare altro.

"Però durante i nostri viaggi nella Waverider ho avuto l'onore di conoscerlo e di passare qualche ora con lui. Adesso porto stretto con me quel momento come se fosse oro, mi credi se ti dico che è stato il momento più bello di tutta la mia vita?" fece una pausa, aspettando una mia reazione, annuii, poi proseguì, "I ricordi sono preziosi, Caty. Sono convinto che tu e la tua famiglia allargata avrete passato tantissimi momenti memorabili. Tu li vorresti sostituire con qualcosa di ignoto? Forse gli sarebbe potuto accadere qualcosa di analogo comunque, non ci hai mai pensato?"

Scossi la testa, aveva ragione e tentai di riferirglielo, tuttavia la Jump Ship atterrò in quel preciso istante ed uscimmo per mettere in salvo la moglie e il figlio del Piccolo Dalek.

L'abitazione non era eccessivamente grande, sicuramente era composta da tre o quattro camere, più un'ampia area giorno.
Era tutta concentrata in un solo piano, il tetto, con mattoni colore rosso rame, era spiovente, tanto da ricoprire, in modo armonico il porticato, sorretto da delle possenti colonne in pietra, incastonata perfettamente con dell'intonaco grigio scuro.
Lo stesso colore era possibile riscontrarlo negli infissi, i quali risaltavano tra quelle mura tinte di un bianco immacolato.
Le finestre erano ampie e grazie ad esse per la maggior parte della giornata la casa era irrorata di luce naturale.
L'esterno era molto curato, un viottolo ghiaioso, accompagnava gli ospiti fino ad un'aiuola gremita di fiori di ogni genere, margherite, tulipani, ortensie, rose, gerani, oleandri; in un'area un po' nascosta, si intravvedeva un'altalena.
La visione dell'oggetto, mi portò a rivivere un ricordo d'infanzia a cui ero molto affezionata: i nostri genitori che spingevano le altalene con noi due sopra e ci sembrava di volare ed eravamo così felici ed uniti.

"Tutto molto ordinato e accogliente. Molto da Rip!" si lasciò sfuggire il mio accompagnatore.

Mi precipitai verso l'uscio, era di un bel legno massello, aveva un colore caldo e confortante eppure era di un materiale massiccio e ben resistente.
Suonai con insistenza il campanello, il suono, che emise, fu gradevole e per niente petulante come molti altri trilli di altre abitazioni.
Infine attesi risposta.

Ma ciau miei cari Piccoli Daleks, come state? Come la state passando l'estate? Spero tutto bene ❤️
Mi sarebbe piaciuto poter aggiornare prima, ma tra il lavoro e problemi con la connessione internet assente per ben due settimane, tutto è slittato, ma ora rieccomi qui con questo capitolo.
Spero vi piaccia 🤗
Comunque volevo ringraziarvi per i 1k di voti, grazie mille a tutti, siete fantastici 💖
Avevo pensato di cambiare copertina, cosa ne dite di questa?

Oppure preferite quella attuale?

Fatemelo sapere.

PS: la foto ad inizio capitolo è di SteelHacker.Natari, profilo di IG

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