𝑪𝒂𝒑 12 - 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒂
𝑪𝑨𝑻𝒀 𝑷𝑶𝑵𝑫
"Piccolo Dalek, dobbiamo andarcene immediatamente da qui. Non siamo al sicuro, il Signor O, tra l'altro, non mi piace, mi mette i brividi. Questo posto è inquietante e ho un brutto presentimento. Andiamocene, ti prego, voglio andare via da qui, immediatamente." lo pregai, avevo le gambe che mi tremavano per il terrore.
"Dammi una prova di tutto ciò!"
Possibile che fosse così ottuso? - pensai sbuffando.
"Okay. Seguimi! Andiamo a cercare il tuo nuovo amico, vediamo dov'è sparito. Io sono super convinta che lui non ce la racconti giusta!"
"Non è amico mio, quante volte te lo dovrò dire, Caty Tonta?"
"Anthony, sono tua sorella, so bene che questo è il tuo più grande sogno, ma io non ti mentirei mai su una cosa di questa portata. Siamo in pericolo, non hai ancora capito che quest'uomo ti sta plagiando? Ci sta nascondendo qualcosa, qualcosa di losco... di oscuro. Io ho paura, lui non mi piace e trovo che tutto ciò sia solamente una farsa. Siamo in pericolo e se non andremo via subito ci accadrà qualcosa di brutto. Forza seguimi! Sono convinta di trovare qualcosa in grado di confermare i miei dubbi!" gli dissi con risolutezza.
Lui, sbuffando, annuì e mi seguì.
Non appena fummo fuori, sentimmo delle voci provenire da qualche stanza poco distante da noi.
"Che ho in mente?" la voce di quell'uomo misterioso ci giunse alle orecchie, "Il mio piano è ottimo, il migliore che mi sia mai venuto in mente. Ma hai capito chi abbiamo in pugno? Abbiamo nelle nostre mani una Time Lady. La ragazzina dai capelli rossi è figlia di una mia vecchia conoscenza, il Dottore. Inoltre il suo set di rigenerazioni è quasi completa, ne ha usata solo una."
Un'altra voce gli rispose, dicendo che loro erano in miliardi e, per portare avanti il progetto da loro iniziato, il numero di rigenerazioni totali non sarebbero bastate nemmeno ad un quarto della loro popolazione.
"Hai sentito? Lui conosce il Dottore!" gli dissi, cercando di fargli aprire gli occhi.
A quel punto, arrivati davanti alla porta, da dove provenivano le voci, mi affacciai curiosa di vedere con chi stesse parlando.
Rimasi a bocca aperta nel vedere nel centro della camera il Signor O ed un altro dalle fattezze umane.
Quest'ultimo aveva un viso mostruoso con dei lunghi e grandi denti, un colore di pelle quasi cianotico, occhi nerissimi, più scuri della notte, capelli corti, quasi rasati ed estremamente radi, color topo morto.
In ogni caso, ciò che più potevano stupire, erano le ali, le quali possedeva dietro la schiena.
"Fratellino, non chiedermi chi sia, non ne ho la più pallida idea." gli dissi, interrompendo il flusso di ricordi.
"Thanagariani!" esclamò pensieroso lui.
"Cosa?" gli chiesi, non capendo ciò di cui stava parlando.
"E' un Thanagariano. Un alieno dalle sembianze umane, proveniente dal pianeta Thanagar, situato nel sistema della Stella Polare." mi spiegò vagamente.
"Li conosci?"
"Certo! Ho avuto a che fare con loro. Devi sapere che Savage e i miei due amici Kendra e Carter, provengono dal passato, o per meglio dire sono nati e cresciuti nell'Antico Egitto. Vandal Savage, conosciuto come Hat-Set, era innamorato della sacerdotessa Chay-Ara, quella che io conobbi con il nome di Kendra Saunders. Tuttavia lei non lo ricambiava in quanto provava sentimenti per Carter Hall, conosciuto come principe Khufu. Qui, in questo periodo, vennero a contatto con un metallo proveniente da questo pianeta, trasformò Savage in un immortale e uccise con questo elemento i due amanti. Si credettero spacciati eppure il metallo alieno gli diede il "dono" di reincarnarsi, ed avere l'abilità di volare grazie all'uso di grandi ali artificiali, fissate a una bardatura di un metallo sulla schiena. Kendra e Carter essendo umani di natura, sono rimasti con la loro solita costituzione, fatta eccezione delle ali. Questo Thanagariano che mi stai proiettando, proveniente dal nostro passato, ha queste sembianze in quanto è un purosangue, il suo aspetto è decisamente differente da quello dei miei amici..."
"Vorrei proprio vedere. Questi alieni sono bruttissimi e spaventosissimi..." lo interruppi.
"Sai che non si dice spaventosissimi, vero? Comunque, quando ci ritrovammo nel 1 958, ad Harmony Falls, un mio amico, Jefferson Jackson, purtroppo si trasformò in uno di loro. Però lo salvammo, ora è un ragazzo normale, proprio come te." mi aggiornò su questa loro avventura.
"C'avrei scommesso, mi riferisco al salvataggio. Comunque... Jefferson Jackson, eh? Sei molto legato a lui!" avevo pieno accesso alla sua mente e mi fu quasi del tutto impossibile non percepire il grande affetto provato da mio fratello nei confronti del suo pupillo.
"Dici bene, mia cara e dolce Caty. Ho considerato Jefferson quasi un figlio, oltretutto è una grande persona e ha un gran cuore" mi confessò, "Torniamo ai fatti?"
"Quale sarebbe il piano? Parla!" lo incitò il Thanagariano.
La sua voce era molto gutturale.
Li guardai meglio, i due individui erano uno più ambiguo dell'altro, due persone da cui bisognava stare il più lontano possibile.
"Con le rigenerazioni, le quali lei possiede, potremmo creare un'armata letale, immortale e imbattibile di Thanagariani. Inietteremo al tuo popolo un po' di energia rigenerativa, posseduta dalla bambina. Se mai dovessero ferirsi mortalmente durante una guerra, i tuoi soldati alati avranno la possibilità di rigenerarsi e continuare a combattere, grazie a ciò vincere su tutti i nemici che abbiamo. Con l'alleanza da noi stretta, potremmo conquistare l'intero universo!" rise malignamente l'individuo biondo.
"E come realizzerai tutto ciò?" domandò l'altro.
"Ho tutt'ora gli attrezzi adatti e i due bambini sono sotto la mia influenza. Lui è sotto il mio controllo ed è caduto in trappola in men che non si dica, la bambina, il nostro vero obbiettivo, mi duole ammetterlo ma, è più guardinga. La bella notizia è che i loro genitori e i loro babysitter non sanno di questo viaggio e del pericolo che stanno correndo." continuò l'uomo con i capelli chiari.
"Sono sicuro che non mi servirai questa bellissima opportunità senza esserti preso un resoconto personale: cosa vuoi in cambio?" volle sapere quello con l'aspetto mostruoso.
"Essere nominato vostro capo supremo, prenderò io ogni decisione e i pianeti da egemonizzare. Non a caso ho scelto la Terra come nostro primo obiettivo: è un pianeta molto caro al mio amico Dottore e per di più è ricca di risorse, pecca di tecnologia è ancora mediocre." rispose, ghignando come un folle il Signor O.
"Accetto! Procediamo con il piano, io mi nomino tuo vice." esordì l'altro, stringendogli la mano.
"Caty, dobbiamo scappare. Avevi ragione tu, non mi dovevo fidare di lui e ora ho messo a repentaglio le nostre vite!" mi disse il mio fratellino con voce tremula a causa della paura.
Non replicai, non avevamo tempo e per di più era superfluo farlo, ci prendemmo per mano e scappammo più veloce che potemmo.
"Stanno scappando!" disse qualcuno, attivando a questo punto l'allarme.
"Non andranno lontano!" urlò l'uomo biondo, ridendo di gusto, "Catturateli. Oraaa!"
Io ed Anthony corremmo veloci in quei corridoi bui e stretti, io avevo freddo e paura, molta paura.
Il suono petulante della sirena e le luci rosse dell'allarme, che si erano accesi di conseguenza dopo la nostra fuga, non ci davano tregua e facevano accrescere in me tanta angoscia, sentivo questo macigno schiacciarmi il petto.
Eravamo in pericolo lo sapevamo: eravamo in preda al panico, stavamo scappando.
Questa volta io e lui c'eravamo messi in un guaio, un grandissimo guaio e dovevamo muoverci. Cercare di correre sempre più veloce per non venir catturati da queste tenebrose "persone alate" i quali avanzavano minacciosi verso noi con in mano dei bisturi oppure oggetti appuntiti.
Mi girai e vidi gli individui alle nostre calcagna, ormai eravamo circondati, quasi senza scampo, sicuramente c'avrebbero presi.
Loro con le loro ali erano senz'altro più veloci di noi e noi eravamo spacciati.
Avevo il sangue che mi pulsava nelle tempie, il cuore a mille a causa del terrore che mi stava mangiando viva e sentivo l'ansia, tanta, troppa e avevo questa domanda in testa che mi preoccupava ancor di più: che cosa c'avrebbero fatto se fossero riusciti a prenderci?
No, non potevo e non volevo immaginarlo.
"Gira a destra, entra in quella porta, c'è un altro corridoio di là. Penso che quello sia il punto dove l'abbiamo lasciato. Se riuscissimo a prendere l'oggetto a noi perquisito all'entrata saremmo poi in grado di seminarli definitivamente. Forza e coraggio Anthony, ce la faremo." lo incoraggiai, cercando di infondergli la forza d'animo necessaria per "evadere" da quel luogo il prima possibile.
Lui annuì e iniziammo a correre ad una velocità più sostenuta.
E così facemmo, varcammo la soglia della stanza speranzosi: avevamo lasciato il mini teletrasporto lì, sarebbe stato la nostra unica speranza per metterci in salvo.
Eppure finimmo in una trappola: ci trovammo senza vie d'uscita e per di più il gadget era "misteriosamente" sparito. Non era più sopra il tavolo dove venne adagiato qualche ora prima.
"E adesso?"
Vidi mio fratello in preda al panico e con le lacrime agli occhi, sapevo che si sentiva tremendamente in colpa per tutto ciò.
Per questo motivo cercai di mostrarmi il più forte possibile: aveva bisogno di qualcuno in grado di infondergli speranza e soprattutto non farlo sentire la causa di quel guaio, seppure lo fosse.
"Anthony non avere paura, non ci accadrà nulla!" lo sostenni, mentre gli feci un cenno per avere un aiuto a spostare un mobile.
Lo posizionammo davanti alla porta, avrebbe rappresentato per i nostri rapitori un ostacolo in più da dover oltrepassare.
"Come puoi esserne certa, Caty Tonta?"
"Perché quest'altri individui, senza i loro due capi, non valgono a nulla. Non posseggono tanta materia grigia e hanno lasciato ciò che cerchiamo proprio qui. Prova a vedere in un cassetto, abbiamo ancora qualche minuto." lo incoraggiai, mentre a mia volta mi misi alla ricerca di esso.
"Guarda lì, è proprio il teletrasporto avevi ragione..." esclamò Anthony, poco prima di sentire i nostri nemici tentare in ogni modo di sfondare la porta.
"Grazie mille, Fratellino. Magari questa è l'ultima volta in cui mi chiami Caty Tonta, magari!" azzardai, odiavo quel nomignolo.
"Lo farò, quindi affare fatto! Ma non perdere tempo, prendilo ed inserisci la via di casa nostra e soprattutto l'anno. Voglio andarmene da qui il prima possibile, io intanto accosto alla porta altri oggetti, giusto per stare al sicuro."
"Agli ordini, capo."
Ormai le spinte contro essa iniziarono a farsi sempre più intense, non avrebbe retto ancora più di tanto.
"Mi manca poco. Anthony sei pronto?" volli sapere.
"Sì. Andiamocene via da qui! Subito!" mi disse con voce tremante.
Tuttavia proprio in quel momento la porta alle sue spalle si aprì, le losche persone, le quali ci stavano terrorizzando, afferrarono per le spalle il mio Fratellino e lo trascinarono via lontano da me.
"Caitlin il pulsante... mettiti in salvo almeno tu! Non farti prendere!" urlò più forte che poté, affinché riuscissi a sentirlo.
Annuii con le lacrime agli occhi, cosa ne sarebbe stato di lui?
"Ti ritroverò, Anthony. Stanne certo, verrò a prenderti!" gli promisi prima di sparire.
Gli ultimi pezzi da dovergli raccontare, furono solamente due: il mio traumatico ritorno a casa e l'aver dovuto cancellare la memoria a chiunque lo conoscesse.
Però non potei terminare di fargli vedere il seguito perché lui mi bloccò.
"Ahia..."
"Che cos'è successo, Piccolo Dalek?" domandai allarmata.
"Non lo so. Ho avvertito qualcosa pungermi il collo e sinceramente non mi sento chissà quanto bene."
Nei minuti successivi le sue condizioni di salute peggiorarono.
"Caty, non mi sento molto bene..." farfugliò prima di accasciarsi a terra, privo di sensi.
"Anthony... Anthony.... cosa ti sta accadendo?" lo chiamai scuotendolo un po', nella vana speranza di un suo repentino ridestamento.
Non accadde!
"Bene ecco qui: un'altra pazza. Perché cercate tutti di togliermi la vita?" - Rip.
"Rip eccoti, che onore parlare con te! Sei il mio personaggio preferito di LoT."
"A me non sembra. Mi hai quasi ucciso!" - Rip.
"Appunto! Specifichiamo il quasi. In ogni caso, devo ricordarti che tutte le altre volte in cui hai cercato di farti del male non ero io a scrivere lo script? Non sono stata io a mandarti verso il sole, in un'operazione suicida, per gettare un meteorite, però ammetto di essere felice quando ho visto che hai cambiato idea e grazie ad un salto temporale sei riuscito a salvarti la vita.
In più dovresti ringraziarmi perché, a differenza degli autori originali, ti ho dato la possibilità di riabbracciare e stare con Miranda e Jonas."
"Ehm... hai ragione... grazie!" - Rip.
"Ehiiiii, avete indetto una riunione senza di me?" - 11th Doctor.
"Appunto, non si fa, tutti noi vogliamo una parte in queste note. Comunque, mia cara autrice, il mio Fratellino, il Piccolo Dalek, non si tocca. Adesso chi lo salverà?" - Caty.
"Ci penserò io. Lo faccio sempre, è il mio compito e il mio capitano." - Gideon.
"Per fortuna esisti tu, Gideon. Anthony è fortunato ad avere te!" - Caty.
"In realtà è il mio di compito. Sono io il capitano ora e accertarmi dell'incolumità della mia squadra è un mio dovere." - Sara Lance.
"Ehm... Ehm!" - Amaya Jiwe.
"Cosa intendi dire con questo 'ehm... ehm', Amaya?" - Sara.
"Sara, lo sai bene a cosa si riferisce."
"Quindi tu la pensi come me, autrice? Almeno non sono l'unica a credere che Sara lo faccia per sentimentalismo, è un sollievo!" - Amaya
"Sì Amaya, la penso proprio come te!"
"Ah! Donne!" - Mick Rory.
"Non sono una sentimentale. Quante volte ve lo dovrò ripetere?" - Sara.
"Non ce la racconta giusta." - Amaya.
"Ehi, Inglese non devi morire. Non voglio perdere un vecchio amico." - Mick.
"Nemmeno noi!" - Ray Palmer e Nate Heywood.
"Rip resisti, Gideon ci ha informati di quanto accaduto e stiamo arrivando." - Jefferson Jackson.
"Non facciamo però pilotare la navicella a Mick Rory, sennò finiremo tutti in seri pericoli e non arriveremo mai!" - Martin Stein.
"Lodevole da parte tua Mick e persino da parte vostra, amici. Grazie Gideon, non saprei cosa fare senza di te e mister Jackson sai bene che ho la pelle dura, quindi non vi mollerò, non posso morire in questo modo." - Rip.
"Quindi il mio Fratellino non morirà, vero?" - Caty.
"Noi lo impediremo. Ma cos'è accaduto? Chi l'ha ridotto in questo modo?" - 11th Doctor.
"SPOILER DOLCEZZE!" - River Song.
"River eccoti!"
"Ciao River, ancora non abbiamo avuto modo di rivederci." - Sara.
"Mi fa piacere incontrarti ora, Dolcezza." - River.
"Sara? Ancora non hai capito che è sposata?" - Ray.
"Sì, già lo so grazie!" - Sara.
"Comunque ci siamo anche noi! Non ti sarai scordata dei Pond, spero. Ci hai lasciati con qualcuno che bussava alla porta. Chi è? Lo voglio sapere!" - Amelia Pond.
"Non mi sono scordata di voi, miei cari signori Pond. Tornerete presto in scena."
"Ancora con questi signori Pond? Noi siamo i Williams." - Rory Pond.
"No, ti sbagli, noi siamo i Pond." - Caty ed Amy.
"Oh, Rory, sai bene che tu in realtà sei un Pond!" - 11th Doctor.
"Perfetto! Una coalizione contro di me. Quello che ci voleva!" - Rory.
"Ehilà, c'è nessuno?" - (si sente qualcuno in lontananza).
"Phil siamo qua."
"E lui chi è? Somiglia a..." - tutti.
"No, chi siete voi?" - Phil Gasmer.
"Signori, Lui è Phil. Ad ogni modo, mio caro e simpatico signor Gasmer hai sbagliato storia. Scriverò di te, ma non ora, è ancora troppo presto."
"Troppo Presto? Allora io che ci faccio qui? E i due individui uguali a me chi sono?" - Phil.
"Ehm.... qualcuno può tranquillizzare Phil?"
"Tranquillizzarlo dici? Posso usare il fucile?" - Mick.
"Metti giù la tua arma. Non mi piacciono!" - 11th Doctor.
"NO! Mick calmati!" - tutti.
"FUCILEEEEEE! ODDIO SONO CON DEGLI ASSASSINI. AIUTOOOOOO!" - Phil.
"Ragazzi per piacere, ve lo chiede la vostra autrice: calmate Mick e aiutatemi a far uscire di scena Phil."
"Ci penso io!" - Rip, estrae da non so dove la sua pistola narcotizzante e spara ai due individui sopra citati - "Fatto!".
"Bene, grazie Rip. Sei sempre un grande!"
"Be', che ti aspettavi?" - Rip.
"Niente di diverso. Te l'ho mai detto che sei il mio preferito?"
"Penso che anche un cieco sarebbe in grado di vederlo. Però sappiate tutti che Rip è solo mio, mio e di Jonas. L'ho sposato apposta: è una persona d'oro e lo amo tanto!" - Miranda Coburn Hunter.
"Lo so!" - Rip.
"Bene, qui penso che abbiate parlato all'incirca tutti. Qualcun'altro ha qualcosa da aggiungere?"
"Sì, io! Rip non morire. Devi tornare a Salvation, me l'avevi promesso." - (si intromette qualcuno)
"Tu? Ci sarai anche tu qui?" - Rip.
"Sì, sono io." - (voce)
"Chi è questo nuovo cowboy?" - 11th Doctor.
"Spoiler Dolcezza!" - River.
"Tu lo conosci, River?" - 11th Doctor e Rip.
"Sono un'archeologa dopotutto." - River - "Mi piace il tuo mantello da cowboy, se mai ci incontrassimo un giorno me ne regaleresti uno perfino a me come hai fatto con il tuo caro amico Rip Hunter?"
"Lo dicevo che c'era una storia dietro al tuo trench coat marroncino. Mi devi dire niente, caro?" - Miranda.
"Innanzitutto, signori questi sono fatti miei personali, i quali preferisco non vengano spifferati ai quattro venti... per seconda cosa ti spiegherò tutto dopo a casa nostra, Miranda. Terza cosa: Autrice, non credi che le note stiano diventando troppo lunghe?" - Rip.
"Ehm... scusate ma Rip ha ragione. Come sempre mi sono lasciata andare... Comunque secondo cowboy, mi dispiace dirlo ma non ci sarai in 'Ricordi Frammentati', magari tu e Phil Gasmer comparirete in futuro."
"Ne ero già a conoscenza. Volevo solo salutare Rip. Torna presto, sarò qui ad aspettarti." - (voce).
"Ci proverò!" - Rip.
"Solo io trovo questi due molto teneri? Vuoi unirti a noi per fare un saluto a tutti i lettori e ringraziarli per il loro sostegno?"
"Sì, volentieri!" - (voce).
"Ahah! prima di salutare e ringraziare, ti ricordo che ti sei dimenticata di me. Non è proprio vero che Rip è il tuo preferito, perché hai sempre sostenuto di prediligere me. E sono certo che prima o poi apparirò pure io. Sì, mi prenderò la scena con prepotenza, come piace fare a me!" - (altra voce).
"Ehi tu! Sarà anche vero ciò che hai detto, ma fatto sta che non puoi irrompere nella mia storia così senza alcun permesso."
"L'ho fatto apposta! Per il momento non voglio assolutamente che qualcuno capisca chi io sia. Sicuramente sarò il personaggio che farà rimanere tutti a bocca aperta. E ora come sono apparso, sparirò. Ci vediamo presto!" - (altra voce).
"Ehi, ma lui è quel 'cavaliere' che ha cercato di bruciare gli appunti di Darwin." - Rory.
"Vedo che il signore qui presente è perspicace! Dovrò affrontarmi con dei degni avversari. Non vedo l'ora che la sfida inizi... In ogni caso ora vado. Non voglio apparire come il cattivo del momento. Ahah! Ma che dico? Io sono un cattivo! Addio b********!" - (altra voce)
"OK, mi scuso per lui. Passiamo ai saluti?"
"Certo!" - tutti.
"Bene. Allora tutti insieme diciamo: GRAZIE A TUTTI VOI, SIETE FANTASTICI!"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top