33.

Una ragazza era sedutaa,aveva in mano una piccola lametta che si girava tra le mani,le braccia coperte ed un cappuccio sul capo,una ragazza derisa e invisibile al mondo,stava pensando ad un rimedio ma quando un ragazzo le si avvicinó le disse con fare innocente e infantile -Ciao! Che stai facendo?- la ragazza istintivamente mise via l'oggetto affilato -Penso- affermó la ragazza sorridendogli,quel bambino le aveva parlato ed era molto felice,lo fece sedere accanto a lei -Pensi?- chiese il bambino-E a che cosa?- continuó
-Oh...ehm...a quanto mi sto divertendo- affermó la ragazza mentendo
-Sei un angelo vero?- disse schietto
-Io? No- disse confusa la giovane 
-Si tu! Tu porti delle ferite ma le nascondi al meglio compiacendoti della felicità altrui!vuoi solo il meglio per gli altri e a te non pensi!- disse sincero e sicuro di sé il piccolo
Sulle labbra della ragazza si formò un lieve sorriso e poco dopo abbassó la testa
-Anche la mamma è come te,un angelo!Lei mi protegge sempre!- disse il bambino feliccissimo
-Oh,e dov'è ora la tua mamma?- chiese posandogli una mano sulla testa e accarezzando i suoi soffici capelli corvini
-La mamma è qui- disse il ragazzo portandosi una mano sul cuore -È con me...sempre...-

Cit.Clo~

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