Aleksander Lewandowski - Accademia della rosa dei venti

(mi scuso per eventuali errori storici/ortografici ma sono al mare e non ho controllato perfettamente)

NOME:

ALEKSANDER JAN

Aleksander è la variante polacca del nome Alexander che deriva dal greco Alexandros, composto dai termini alexo ("difendere", "aiutare") e andros ("uomo"). Il significato viene quindi variamente interpretato come "protettore degli uomini", oppure "uomo che difende".
Il padre di Agata, la madre di Aleksander, si chiamava in questo modo e dopo che è morto quando Agata aveva solo otto anni si è promessa di dare il suo nome ad un futuro figlio.

Jan é una variante di John, a sua volta forma inglese di Giovanni, che significa "dono del Signore". Questo era il nome preferito di Patryk, fratello maggiore di Aleksander. Agata e Jaroslaw decisero di accontentare loro figlio mettendo Jan come secondo nome ad Aleksander. Peccato che a lui non piace molto, preferisce mille volte essere chiamato con il primo nome.

COGNOME:

LEWANDOWSKI

Lewandowski proviene dal nome polacco Lewandów, che a sua volta potrebbe derivare da un nome personale o da lawenda "lavanda".
È il cognome della famiglia del padre Jaroslaw. È parecchio diffuso in Polonia e ad Aleksander non piace per questo, avrebbe preferito avere un cognome più originale.

ETÀ:

DICIASSETTE ANNI

Aleksander è uno dei più giovani nell'accademia. È nato il 24 settembre 1979. È sotto il segno della bilancia.

Quello della Bilancia è il primo segno della stagione Autunnale Invernale. Le persone che appartengono a questo segno sono dotate di straordinaria intelligenza. Alcuni astrologi considerano la Bilancia un segno di stampo femminile piuttosto che maschile, come invece proporrebbe il ciclo dello Zodiaco, proprio perché è un segno che sa mettere in dubbio le convenzioni sociali e sa proporre alternative. Le persone della Bilancia esprimono la propria natura venusiana attraverso un incredibile amore per la giustizia. Si può definire un segno realmente sociale, perché è davvero ispirato da sentimenti di equità che non hanno alcunché di egoistico. Non stupisca il fatto che le persone della Bilancia possano avere una forte tendenza alla disobbedienza, quando si rendono conto che le regole precostituite non sono quelle che rendono davvero giustizia agli individui.

È morto il 30 novembre 1996 nello stato di Washington negli Stati Uniti quando aveva solo diciassette anni.

SOPRANNOMI:

ALEK, IAN, JEYJEY, LEWAN, FROCIOSANDER

Alek è il classico soprannome che gli danno tutti, d'altronde è il diminutivo di Aleksander. A lui non dispiace, è abituato e adora se le persone lo chiamano così, anzi lo preferisce rispetto all'intero "Aleksander".

Ian è legato a Jan. Nel 1994, la famiglia Lewandowski decise di trasferirsi negli Stati Uniti. Lì le persone conoscendo il secondo nome Jan, decisero di modificarlo in Ian poiché lo pronunciavano in quel modo. Più volte Aleksander ha provato a spiegare l'errore ma nessuno l'ha mai ascoltato. Tendenzialmente cerca di nascondere il nome Jan o il soprannome Ian ma a volte capita che si riferisca a sé stesso con quel nome.

JeyJey è nato tutto per scherzo. Una volta un professore negli Stati Uniti lesse per sbaglio Jey al posto di Jan, come abbia fatto? Aleksander continua a chiederselo, eppure da quel momento i suoi amici più stretti lo chiamano JeyJey per prenderlo in giro. Aleksander ormai permette di essere chiamato così solo alle persone più care a cui racconta la storia.

Lewan è il modo più distaccato per chiamare Aleksander, i professori e i conoscenti negli Stati Uniti lo chiamavano sempre così perché "Lewandowski è troppo lungo". Aleksander odia venire chiamato in questo modo.

Frociosander è in assoluto il soprannome peggiore che gli potessero dare, durante gran parte della sua vita, in Polonia, i suoi coetanei lo chiamavano in questo modo poiché "sembrava gay" e aumentò quando capirono che fosse veramente gay. Questo ha provocato non pochi problemi ad Aleksander che si è trovato costretto a trasferirsi anche per questo.

PRESTAVOLO:

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SESSUALITÀ E IDENTITÀ DI GENERE:
He/him
Aleksander non ha mai avuto dubbi sul suo genere, si è sempre sentito maschio e mai si è identificato nell'altro sesso.

Omosessuale
Aleksander è attratto unicamente dagli uomini.
L'ha capito quando aveva quattordici anni perché si era innamorato follemente dell'amico di suo cugino. Purtroppo però questo ha provocato solo sofferenza al ragazzo, ma di questo ne parleremo più tardi.
Comunque Aleksander non ha ancora accettato al cento per cento la sua sessualità e fa fatica a capire i suoi sentimenti.
Ci sta molto male per questo, flirta sempre con qualsiasi ragazza abbia davanti solo per cercare un minimo di interesse verso le femmine ma non succede mai.
Lui è consapevole di essere gay, ma non lo accetta e non c'è giorno dove non piange per questo.

CARATTERE:

RIFLESSIVO, RIGIDO E INTROVERSO

Di Aleksander c'è tanto e poco da dire.
La prima cosa che si nota in lui è la serietà, appare un ragazzo molto serio, la definizione perfetta di "avere un palo in culo". Questo perché è un paladino della giustizia, lui ficca il naso in qualsiasi problema ed è disposto a sacrificare tutto per la giustizia. Per lui esistono solo due distretti: il sud e l'est. Guarda in malo modo chiunque provenga dagli altri distretti e ovviamente giudica senza ripensamenti chi ha scelto il male. Non gli interessa parlare con persone di questi distretti e può cambiare completamente opinione su qualcuno dopo aver saputo il distretto.
Una parola che spesso gli viene affiancata è "ingenuo", ma lo è veramente? Con questo aspetto del paladino della giustizia molti lo prendono in giro e spesso Aleksander casca nei loro giochetti. Ma non è ingenuo, lui vede cose che gli altri non notano, molto spesso sa le mosse di qualcuno prima ancora che egli le compia.
Ma iniziamo a parlare di lui nel dettaglio:
oltre alla maschera fatta di controllo e disciplina si nasconde un ragazzo buffo e creativo.
Con i suoi amici, quando era vivo, si divertiva a fare scherzi e battute di continuo. Ecco, si capisce di essere entrati in confidenza con lui quando inizia a fare scherzi idioti.
Ed è anche molto creativo, ama follemente scrivere, inventare storie e creare mondi paralleli. Nessuno sa di questa sua passione, ha sempre nascosto la scrittura a chiunque perché la reputa la cosa più personale che esista. Possiede un diario segreto dove si appunta tutto ma nessuno lo sa.
Aleksander è una persona molto riflessiva e pacata, prima di compiere un azione ci riflette, solo in rare eccezioni è impulsivo e avviene solamente quando in mezzo c'è la giustizia.
Con gli estranei non si permette di fare battute e scherzi, anzi guarda male chi le fa, lui rimane sempre rigido e sull'attenti.
Forse questo è il suo più grande difetto, in vita aveva veramente pochi amici per via di questa barriera.
Abbiamo capito tutti che il rapporto con la sua sessualità è orrendo, ok niente di nuovo ma ciò porta anche numerosi comportamenti. Prima di tutto si imbarazza e arrossisce ogni volta che un ragazzo flirta con lui, secondo a volte fa l'omofobo. Spesso fa commenti irrispettosi verso i componenti della LGBT e verso sé stesso, giustificandosi con "Al mio tempo si stava meglio". È morto a soli diciassette anni, è un ragazzino ma nessuno si deve permettere di escluderlo solo per la sua età.

STORIA:

Aleksander Jan Lewandowski nacque nella rigida mattinata del 24 settembre 1979 da Agata e Jaroslaw Lewandowski.
Jaroslaw Lewandowski nacque il 7 maggio 1957, figlio di due operai della periferia di Varsavia. Era il primo di cinque fratelli. Fin da piccolo ha sviluppato la passione verso la scienza e la costruzione, amava inventare nuovi oggetti utilizzando gli scarti che trovava nella discarica vicino a casa. I genitori Andrzej e Dorota non avevano molti soldi e inoltre vivevano nella Polonia degli anni sessanta quindi già a tredici anni Jaroslaw aveva un lavoro nel centro di Varsavia. Ed è qua che conobbe Agata, lei era molto matura per la sua età e i due divennero subito amici. Nel 1972 iniziano a frequentarsi e nel 1975 si sposano in segreto. I fratelli di Jaroslaw erano ancora abbastanza piccoli: Elzbieta e Gisela frequentavano ancora le scuole eppure lavoravano per aiutare a mantenere la famiglia, mentre Itka e Mikolaj erano ancora troppo piccoli per lavorare, facevano solo qualche lavoretto senza guardagnare molto. Nonostante questo Jaroslaw prese una scelta egoistica e si trasferì in centro città a casa di Agata. Quando nacque Patryk, il loro primo figlio, nel 1976 Jaroslaw trovò lavoro come operaio poco fuori città. La famiglia procedeva abbastanza bene, nel 1977 nacque Anna e la coppia di giovani genitori non poteva essere più felice. Vivevano una vita comune, quella senza aspirazioni e sogni, eppure loro erano felici così.
Nel 1979 nacque Aleksander, terzo figlio della coppia e i due decisero di spostarsi una volta per tutte dall'appartamento dei nonni di Agata, dove vivevano. Così si trasferirono nella periferia di Varsavia. Nel 1986 nacquero gli ultimi figli Karol e Andrzej (in onore del padre di Jaroslaw).
Dopo solo un anno dalla loro nascita accadde la tragedia. Agata venne investita mentre andava a fare le commissioni quotidiane e rimase uccisa.
Aleksander non prese bene la morte della madre. Era un bambino vivace e sempre sorridente, raramente piangeva o era triste, di solito lo si vedeva sempre al parchetto sotto casa con i suoi fratelli che rideva e faceva scherzi giocosi e bambineschi. Se si parla di Aleksander bambino di sicuro bisogna soffermarsi sulla sua fantasia. Lui amava raccontare storie e leggere libri, intratteneva tutti con le sue favole con strani finali.
Ma dopo la morte della madre non è stato più così. Nel 1987 Aleksander aveva solo otto anni e perse il suo punto di riferimento. Crescendo iniziò ad arrabbiarsi verso gli automobilisti che non rispettavano le regole della strada. A undici anni aveva esposto in classe i pericoli dell'automobile. Così nacque il suo sogno: diventare un poliziotto. Voleva salvare le vite e arrestare quelli che non rispettavano le regole.
Nel 1991 si ritrovò spettatore di un'aggressione. Ne rimase sconvolto e la sua ambizione si rafforzò ancora di più. Ma nel 1993 scoprì di essere gay. Oh beh, in realtà è più complicato di così. Aleksander sa nel profondo di essere gay ma mai l'ha accettato. Quando aveva quattordici anni si innamorò perdutamente dell'amico di un suo cugino ed era ricambiato. L'amico, Filip, aveva sedici anni e più volte aveva flirtato con Aleksander. Lo istigava, lo toccata, insomma lo corteggiava e Jan si era innamorato. La sera del 5 luglio 1993 Filip lo baciò e Aleksander ricambiò. Qua iniziarono i casini. Filip non era innamorato di lui in realtà e ci stava solo giocando, quindi dopo qualche bacio e qualche tocco lo lasciò e a Jan gli si spezzò il cuore. Dopo che andò a piangere davanti casa sua Filip per non rivelare la sua vera natura a suo padre raccontò che Aleksander voleva "baciarlo e fare altre cose da gay". Questo cambiò completamente la sua vita. Aleksander si ritrovò senza amici e nessuno voleva più avere a che fare con lui. La sua famiglia lo guardava male e Jaroslaw si vergognava di lui. Il pomeriggio del 17 settembre 1993 Filip si presentò a casa sua, al momento non c'era nessuno tranne Aleksander e allora Filip cercò di baciarlo e quando Aleksander rifiutò altre due persone entrarono in casa e iniziarono a picchiarlo. Allora Jan prese un coltello, che aveva vicino, e colpì più volte Filip. I due ragazzi scapparono e Filip si ferì gravemente. Jaroslaw venne a casa pochi minuti dopo e chiamarono un ambulanza. Aleksander ancora adesso non sa come ha fatto a passarla liscia, sarà forse il fatto che era stato aggredito oppure il silenzio da parte di Filip, fatto sta che non ha avuto nessun problema legale. Pochi mesi dopo, nel febbraio del 1994 la famiglia Lewandowski si trasferì negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita. Andarono a vivere nello stato di Washington e lì Aleksander rinacque. Lui si pente di quello che ha fatto, ma desiderava così tanto vendicarsi. Ha pianto spesso alla consapevolezza che l'ha colpito più per vendetta che per autodifesa. In America si fece nuovi amici e riprese l'ambizione di essere poliziotto, ora ancora di più. Non accennò a nessuno il fatto di essere gay, anzi a scuola venne visto come un donnaiolo che flirtava con ogni ragazza. A diciassette anni, il 30 novembre 1996 venne ucciso durante una sparatoria mentre era al supermercato.

DISTRETTO:

EST

Perché ha colpito quasi a morte il suo peggior nemico e ha provato piacere, però se ne pente e castiga chiunque sceglie il male.

CURIOSITÀ:

-Come già detto ama scrivere e nella sua testa ha mille storie da raccontare

-Ha una piccola voglia sulla caviglia ed una cicatrice sulla schiena

-È allergico alle nocciole e solo il tocco gli provoca irritazione

in continuo aggiornamento

OUTFIT:


CONOSCENZE:
per la role play di  -biscottxblu

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