WE CAN STILL BE...US (Aziracrow)
Canzone: Stay (The Kid Laroy, Justin Bieber)
Note: Questa Os è dedicata ai due personaggi principali di Good Omens, Aziraphel e Crowley. È ambientata dopo la fine della seconda stagione. Sono consapevole del fatto che loro non hanno genere, ma per comodità ho usato i pronomi maschili. Ovviamente se dovete vedere o finire Good Omens non leggetela, perché spoilera molto. Se ho sbagliato qualcosa vi prego di dirmelo. Detto questo, buona lettura! <3
"[...] Dio non gioca a dadi con l'universo"
(God, season one)
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La pioggia ha iniziato a scendere, bagnando le strade, le persone, scorrendo sul vetro dei finestrini di una Bentley nera vuota.
Un demone alto, dalla capigliatura rossiccia e un paio di occhiali neri è appoggiato a questa, con lo sguardo fisso nel nulla.
Ok, non proprio nel nulla.
I suoi occhi stanno osservando una libreria. Ha una maledetta voglia di entrarci, pur sapendo che la troverebbe vuota. Ci sarebbe l'odore di libri, di vecchio e forse di vaniglia, sentirebbe la pioggia scorrere sui vetri, le goccie picchiettarvi incessantemente, ma sarebbe comunque vuota. Non ci sarebbe la persona che, nonostante il suo orgoglio non vuole ammettere, ha voglia di vedere.
Entrarci sarebbe solo l'ennesimo errore di una lunga serie.
"Dovresti andare da lui" una voce lo risveglia dai suoi pensieri. Si gira e scorge Nina attraverso la sua montatura nera.
"No" risponde soltanto. Non ha nessun motivo per andargli a parlare, men che meno per andare in Paradiso. Non lo vuole vedere, mai più.
Non dopo che quei ricordi gli hanno segnato la vita.
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[Fine della seconda stagione N. d. a]
Le speranze del demone di poter mettere in atto quello che hanno fatto Belzebù e Gabriele si infrangono quando sente Aziraphel parlare dei suoi piani, di farlo tornare un angelo e di quel bastardo di Metatron.
Non ce la fa più, così fa per andarsene, è furioso. Come può quell'angelo pensare che andrà in Paradiso? Come può non capire che lo sfrutteranno per un'altra, ennesima guerra?
Sta per arrivare alla porta, quando si ferma. È davvero incazzato, tuttavia sa che questa è la sua ultima occasione. L'ultima occasione per convincerlo a restare, per fare quello che ha voglia di fare da seimila anni.
Lentamente si ferma e si gira. Il cuore gli batte a mille, è tutto molto confuso, ha un nodo alla gola e la sensazione di cadere. Deglutisce e guarda Aziraphel negli occhi. Quegli splendidi occhi, in cui si è perso molte volte.
Questo ricambia lo sguardo, preoccupato. Un po' di dolore attraversa il petto del demone, accorgendosi che l'angelo non sta provando a fermarlo.
"Idiota... " dice, con voce tremante "Potevamo essere... noi"
Aziraphel lo guarda, bloccato, non dice niente. Crowley raccoglie tutto il suo coraggio e lo raggiunge, poi lo attira a sé e lo bacia violentemente.
Lo stringe attraverso il colletto della camicia, è un bacio disperato ed entrambi sanno esattamente cosa vuol dire.
"ʀᴇsᴛᴀ, ʀᴇsᴛᴀ, ᴘᴇʀ ғᴀᴠᴏʀᴇ, ʀᴇsᴛᴀ"
L'angelo esita, senza sapere se ricambiare il bacio o no. Indeciso, gli mette una mano dietro alla schiena, ma dopo poco il demone si stacca guardandolo, con uno sguardo doloroso.
Aziraphel gli restituisce lo sguardo, poi apre la bocca e dice la cosa più sbagliata in quel momento.
"Ti perdono"
Crowley si gira e se ne va "non disturbarti" dice un'ultima volta con un tono completamente diverso da quello di prima.
Poi sparisce sbattendo dietro di sé la porta.
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"Secondo me invece faresti bene ad andare da lui... dovunque sia" insiste Nina risvegliando il demone dai suoi pensieri.
Crowley si gira e le lancia uno sguardo velenoso, non visibile però dal dietro il nero delle sue lenti.
"Se non sbaglio avevo detto a te e alla tua ragazza di non immischiarvi nei miei affari"
"Non è la mia ragazza" risponde la donna con voce insicura, ma il demone non la ascolta. Entra nella sua macchina e se ne va chissà dove, mettendo musica a tutto volume per non sentire il battito disperato del suo cuore.
🍷🍷🍷
Aziraphel è seduto alla sua scrivania bianco lucente, e ascolta pigramente Metatron spiegargli i suoi compiti in quanto Arcangelo Supremo.
"... Comunque, per ora sistemi queste carte, in futuro avremo compiti più importanti per lei" conclude l'uomo dai capelli lucenti.
"Aziraphel? "
L'angelo scuote la testa "si, ci sono" dice poco convinto.
"Sono desolato che il demone Crowley non sia voluto venire con lei e capisco il suo dolore, ma in quanto Arcangelo Supremo ora è di vitale importanza che si concentri sul suo compito" dice Metatron. Aziraphel annuisce "si.. certo"
"Perfetto. La lascio lavorare allora" risponde Metatron gioviale, allontanandosi.
Una volta solo, l'angelo si lascia cadere la testa sulla scrivania, sospirando. È consapevole del fatto che non riuscirà a concentrarsi, ma non riesce a capire perché.
L'idea che sia per Crowley gli ha sfiorato più volte la mente, ma ha sempre cercato di allontanarla e non pensarci. Del resto è passato solo un giorno da quando è l'Arcangelo Supremo del Paradiso, non può e non vuole mollare ora. Tuttavia, sente un terribile dolore alla parte destra del petto.
Si, gli manca. È inutile pensarci, comunque, perché non sa assolutamente cosa pensare e non vuole pensare a quello che è successo. Non sarebbe dovuto succedere, non sa perché Crowley l'abbia fatto ed è ancora piuttosto confuso.
Siamo amici da più di seimila anni, pensa, consapevole del fatto che la parola "amico" non sia più adatta dopo... quello.
È davvero sorpreso, perché il demone non è certo un tipo romantico o sentimentale. Eppure gli ha detto tutte quelle cose, con un tono di voce disperato e terribilmente doloroso, inadatto a lui, e poi... l'ha baciato.
Si, Aziraphel è sorpreso da Crowley, ma ancor di più da sé stesso. Pensava di non provare niente, ne era sicuro, ma ora non lo è più. Non si è ritratto quando l'ha baciato, come se solo in quel momento avesse capito che anche lui lo voleva, lo voleva da più di seimila anni.
L'angelo si tocca le labbra, e ricorda. Anche se è successo il giorno prima fa molto, troppo male.
🎶I do the same thing I told you that I never would
I told you I'd change, even when I knew I never could
Know that I can't find nobody else as good as you🎶
Non riesce a smettere di pensarci, sa benissimo che è sbagliato, ma non può farne a meno.
Ha molta voglia di tornare dalla sua amata libreria è scoprire se è ancora lì, ma non può. È l'Arcangelo Supremo, ha accettato di esserlo e ora non può tirarsi indietro.
Non può sfuggire da sé stesso.
🪽🪽🪽
Una Bentley nera scorre violentemente per le strade, senza meta. Crowley non sa dove andare. Il suo appartamento non è più utilizzabile, non vuole tornare nella libreria, è solo. Si schiaccia gli occhiali neri sugli occhi per impedire alle lacrime di scendere. Va più veloce, senza preoccuparsi dei passanti e delle affollate strade di Londra. Vuole solo andare il più possibile lontano da lì.
Di più, più lontano cazzo. Non voglio nemmeno sentire il suo odore.
L'odore dell'angelo gli è rimasto impresso nella giacca nera. Fa male sentirlo, ma neanche per un secondo ha pensato di cambiarsi. Sta mentendo, vuole il suo odore addosso, anche se non in questo modo.
Continua a mentire a sé stesso, lo fa da parecchi millenni e va bene così. Sta bene, non ha bisogno di quello stupido angelo. Non ha bisogno del suo odore addosso, non ha bisogno di lui o di qualsiasi altro, non ha bisogno di amare qualcuno. L'amore è una stupidaggine degli umani, e lui è un demone.
Ha fatto male a baciarlo. Non ne aveva bisogno, non voleva farlo, no, no, no. È stato tutto un errore, può vivere da solo, con la sua macchina e le sue adorate piante. Senza di lui. Senza Aziraphel.
ᴍᴀ ɪ ʀɪᴄᴏʀᴅɪ ɴᴏɴ sᴏɴᴏ ᴜɴᴀ ᴄᴏsᴀ ᴄʜᴇ sᴄᴇɢʟɪ.
ᴄɪ sᴏɴᴏ ᴇ ʙᴀsᴛᴀ.
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Olanda, 1941
La luce della Luna si infrange su un prato pieno di lucciole. Un demone e un angelo battibeccano scherzosamente.
"Ti ringrazio di avermi salvato" dice Aziraphel rivolto a Crowley.
"Non ringraziare, angelo. Tanto ormai pare che sia la normalità. E poi stavano per spararti"
"Di questo non mi ero accorto"
"Possibile che tu ti metta ad acquistare libri durante la seconda guerra mondiale?"
"Ultimamente ci sono degli autori davvero interessanti. E dovresti provare anche tu a leggere qualcosa"
"Neanche morto"
Il demone si siede e invita l'angelo a fare lo stesso. Aziraphel acconsente e si accomoda accanto a lui. "posso offrirti qualcosa per ricambiare?"
"Lo sai che il cibo non mi tenta particolarmente"
"Un bicchiere di vino? "
"Allora si" dice il demone con gli occhi gialli che brillano da dietro le lenti neri "però non ora"
"Perché?"
"Perché dobbiamo parlare, angelo"
"Di cosa?"
Crowley si schiarisce la voce. Deve fare una cosa, l'ha rimandata decisamente per troppo tempo e non può continuare a farlo. Tossisce, si passa le mani tra i capelli, e, dopo un momento di indecisione, si toglie gli occhiali e guarda Aziraphel direttamente attraverso le sue iridi gialle.
"Angelo... "
Questo gli restituisce uno sguardo piuttosto confuso. "Hai... cambiato di nuovo nome? "
"Eh, no" il demone percepisce un nodo alla gola. Gli gira la testa. Ha paura. A quanto pare, anche un demone può avere paura.
"Noi due.. ci conosciamo da millenni, ormai.. "
L'angelo non dice niente.
"E... siamo amici" pronuncia la parola "amici" con disprezzo, perché, almeno per lui, non è più così da tanto tempo.
"Ti comporti in modo strano" gli fa notare Aziraphel "Cos'è successo?"
"Nulla, volevo solo chiederti... "
ᴄʀᴇᴅɪ ᴅᴀᴠᴠᴇʀᴏ ɴᴇʟ ᴘᴀʀᴀᴅɪsᴏ? ᴘᴇʀᴄʜᴇ́ ᴠᴜᴏɪ ʀᴇsᴛᴀʀᴇ ʟɪ́ ɴᴏɴᴏsᴛᴀɴᴛᴇ ᴛᴜᴛᴛᴏ ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ᴛɪ ʜᴀɴɴᴏ ғᴀᴛᴛᴏ? ᴇsɪsᴛᴏɴᴏ ᴛᴀɴᴛᴇ sғᴜᴍᴀᴛᴜʀᴇ ᴅᴇʟ ʙɪᴀɴᴄᴏ ᴇ ᴅᴇʟ ɴᴇʀᴏ, ᴛᴜ ɴᴏɴ sᴇɪ sᴏʟᴏ ʙᴜᴏɴᴏ ᴇᴅ ɪᴏ... ɴᴏɴ sᴏɴᴏ sᴏʟᴏ ᴄᴀᴛᴛɪᴠᴏ. ᴘᴇʀᴄʜᴇ́ ɪɴᴠᴇᴄᴇ ᴅɪ sᴇɢᴜɪʀᴇ ɢʟɪ sᴄʜᴇᴍɪ ᴘʀᴇsᴛᴀʙɪʟɪᴛɪ ɴᴏɴ sᴄᴀᴘᴘɪᴀᴍᴏ, sᴏʟᴏ ɪᴏ... ᴇ ᴛᴇ?
"Si? "
Improvvisamente, Il demone si rende conto con dolore che Aziraphel crede troppo nel bene e non accetterà. La testa inizia a pursargli, come incendiata e cosparsa da milioni di spilli. Non è ancora il momento, no.
"... niente. Volevo essere io ad offrirti la cena"
L'angelo sorride ingenuamente, e un'ondata di calore attraversa il petto del demone, che ancora una volta si chiede come tutto questo possa essergli successo.
🎶I need you to stay, need you to stay, hey 🎶
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"Crowley? Sei sveglio?" gli chiede Anathema. "Si" risponde Crowley. Non avrebbe mai pensato di dormire proprio lì, ma la sua macchina era diventata piuttosto scomoda e aveva bisogno di un posto in cui dormire.
La ex strega è cresciuta dall'ultima volta che si sono visti. Ora si è sposata con quel Newton, e hanno un figlio. Il demone si è stupito a quella notizia. Per lui è passato poco, ma si era dimenticato che il tempo per gli umani scorre diversamente.
🎶I get drunk, i wake up, I'm wasted still
I realize the time that I wasted here
I fell like you can't feel the way I feel 🎶
"Ti sei ripreso?" gli chiede. La notte prima era talmente scosso che è andato in un bar e ha finito per bere troppo vino. Per fortuna Anathema l'ha trovato che vagava per le strade di Tadfield.
"Non credevo che i demoni potessero ubriacarsi.. " dice lei, trattenendo una risata.
"Ora lo sai" risponde, con tono freddo.
"Allora... come va con-"
"Non osare finire la frase" dice Crowley alzando una mano.
"Era per questo che ti sei ubriacato?"
"Certo che no. E ora devo andare" fa per scendere ma la ex strega lo blocca. "So che non ci conosciamo molto, ma-"
"Devo andare. " ripete il demone con tono duro e imbocca velocemente la porta.
Si rimette al volante della sua Bentley nera e parte, questa volta con una meta.
Va a casa.
Mette la radio, e una canzone già iniziata gli invade la testa.
Non avrebbe dovuto mentire a sé stesso.
🎶I'll be fucked up if you can't be right there🎶
ᴠᴏʀʀᴇʙʙᴇ ᴄʜᴇ ʟᴜɪ ғᴏssᴇ ǫᴜɪ.
🎶I do the same thing i told you that I never would🎶
ᴠᴏʀʀᴇʙʙᴇ sᴍᴇᴛᴛᴇʀᴇ ᴅɪ ᴘᴇɴsᴀʀᴄɪ.
🎶I told you I'd change, even when I knew I never could🎶
ᴍᴀ ʟᴜɪ ɴᴏɴ ᴘᴜᴏ̀ ᴇ ɴᴏɴ sᴀʀᴀ̀ ᴍᴀɪ ᴜɴ ᴀɴɢᴇʟᴏ.
🎶Know that I can't find nobody else as good as you🎶
ᴘᴇʀᴏ̀, ᴘᴇʀ ǫᴜᴀɴᴛᴏ sɪᴀ sᴛᴜᴘɪᴅᴏ ᴇ ɪɴɢᴇɴᴜᴏ, ᴘʀᴏᴠᴀ...ǫᴜᴀʟᴄᴏsᴀ ᴘᴇʀ ʟᴜɪ.
🎶I need you to stay, need you to stay, hey🎶
ᴇ ᴀᴠʀᴇʙʙᴇ ᴠᴏʟᴜᴛᴏ ᴄʜᴇ ғᴏssᴇ ʀɪᴍᴀsᴛᴏ.
ɴᴇʟ ᴘʀᴏғᴏɴᴅᴏ ǫᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ᴅᴇsɪᴅᴇʀᴀᴠᴀ ᴇʀᴀ sᴄᴀᴘᴘᴀʀᴇ ᴄᴏɴ ʟᴜɪ, sᴄᴀᴘᴘᴀʀᴇ ᴅᴀ ǫᴜᴇɢʟɪ sᴄʜᴇᴍɪ ᴘʀᴇsᴛᴀʙɪʟɪᴛɪ. ɴᴏɴ ᴘɪᴜ́ ɪɴғᴇʀɴᴏ, ɴᴏɴ ᴘɪᴜ̀ ᴘᴀʀᴀᴅɪsᴏ, sᴏʟᴏ ʟᴏʀᴏ ᴅᴜᴇ.
🎶I'll be fucked up if you can't be right there
I do the same thing i told you that I never would
Know that I can't find nobody else as good as you
I need you to stay, need you to stay, hey🎶
Si, Crowley va a casa.
🍷🍷🍷
Aziraphel guarda con occhio stanco tutti i fogli davanti a sé. Sono tantissimi, ed è da tutta la notte che va avanti. Con un sospiro, prende un foglio dal mucchio e lo esamina. È di un bianco quasi accecante, abbastanza in linea con il colore del Paradiso.
Lo legge e poi lo mette nel raccoglitore adatto. Si asciuga il sudore dalla fronte e alza la testa. Vede una figura famigliare camminare verso di lui. "Buongiorno, Signor Aziraphel! " esclama una voce acuta.
"Buongiorno, Muriel" l'angelo raccoglie tutta la sua forza per farle un sorriso.
"Immagino che si stia stancando con queste pratiche, eh?"
"No, è un piacere" mente Aziraphel sorridendo ingenuamente. "Pensavo fosse rimasta sulla terra"
"Avrei dovuto, ma il demone Crowley mi ha praticamente cacciato"
"Ah" l'angelo si sente come punto da uno spillo. "L'avete visto?" chiede con voce tremante.
"Si, ma non era nella sua libreria, se si stava chiedendo questo"
"Capisco.. "
"Tutto bene signor Aziraphel? " gli chiede Muriel preoccupata.
L'angelo fa un sorriso amaro.
"Si, tutto bene."
🪽🪽🪽
Delle ruote stridono sul pavimento. Crowley è arrivato. Stoppa la musica e prende un altro paio di occhiali. Se li mette, e si avvia verso la libreria.
"Ah, sei tornato"
Un brivido percorre la schiena del demone, che si gira. Putroppo, è semplicemente Nina.
Nasconde con una smorfia la sua delusione.
"Ti dispiacerebbe spostarti? " chiede quando la donna si parla davanti a lui.
"Cosa hai intenzione di fare?"
"Andare là dentro" dice indicando la libreria.
"Non vuoi andare da-"
"Ti avevo detto di non immischiarti nei miei, nei suoi, nei nostri affari. Te l'ho detto più volte, cosa non ti è chiaro?"
"Calmo, fa' come ti pare" risponde la donna alzando le mani e allontanandosi.
Il demone si avvicina alla porta, e, con esitazione, prende la chiave e apre.
Come pensava, viene travolto da odore di libri e di vaniglia. Lo stesso odore di quello stupido angelo.
Si aggira tra gli scaffali vuoti. Non sta osservando i libri, sta pensando a lui. Ma ancora una volta, mente a sé stesso.
ɴᴏ, ɴᴏɴ sᴛᴏ ᴘᴇɴsᴀɴᴅᴏ ᴀ ʟᴜɪ. ɴᴏ, sᴏɴᴏ ᴜɴ ᴅᴇᴍᴏɴᴇ, ᴠᴇɴɢᴏ ᴅᴀʟʟ'ɪɴғᴇʀɴᴏ, sᴏɴᴏ ᴄᴀᴛᴛɪᴠᴏ ᴇ ɴᴏɴ ʜᴏ ᴄᴇʀᴛᴏ ʙɪsᴏɢɴᴏ ᴅᴇʟʟ'ᴀᴍᴏʀᴇ.
Si siede alla scrivania, indifferente, e prende in mano un libro aperto a metà. Legge il titolo e si accorge che è di Jane Austen. Non lo stupisce. Aziraphel ha sempre avuto un lato romantico, sebbene si basi completamente su libri ed eventi inventati e non su esperienze personali.
Richiude il libro e lo mette esattamente nello stesso posto di prima. Non vuole spostare niente, deve rimanere tutto esattamente nello stesso luogo, così da poterselo fissare in modo eterno nella mente. Come un quadro.
🎶When I'm away from you, I miss your touch
You're the reason I believe in love
It's been difficult for me to trust
And I'm afraid that I'm a fuck it up🎶
Le note di quella canzone risuonano nella testa del demone. Gli ricorda lui.
ᴇᴘᴘᴜʀᴇ ɴᴏɴ ʜᴀ ᴍᴀɪ ᴄʀᴇᴅᴜᴛᴏ ɴᴇʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ.
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- Parigi, data sconosciuta -
Il sole si infrange sulle strade di Parigi, e Crowley guarda la finestra scottata dal sole da dentro il Louvre.
"Anche tu qui, Crowley?" una voce familiare lo scuote e si gira. "Oh, angelo. Dovunque vado ti incontro, ormai"
Aziraphel sorride. "Perché sei qui?"
"Mi annoiavo, così sono venuto a vedere un po'... d'arte" il demone fa una smorfia.
"... Sapevo che ti avrei trovato qui" ammette "ti va di pranzare insieme?"
"Sarebbe un piacere" acconsente l'angelo, sempre molto educato.
I due si dirigono in un famoso ristorante di Parigi, scherzando come sempre. Non sono abituati a parlarsi veramente, non lo fanno mai. Nessuno dei due è molto bravo in queste cose.
"Allora, come va con la tua libreria? " chiede il demone all'angelo dopo avere ordinato.
"Direi bene, ho raccolto alcuni classici di Oscar Wilde che non trovavo e..."
Aziraphel continua a parlare, a parlare, a parlare ma Crowley non lo ascolta più. Non che lo faccia spesso quando parla di libri. Lo guarda e basta, pensando cose che nessuno saprà mai, e proprio per questo non deve mentire nemmeno a sé stesso. Attraverso le sue lenti nere non si vede la sua espressione per intero. Lo fa da millenni, nessuno si è mai accorto di niente. E nessuno se ne accorgerà mai.
"...e tu? " gli chiede.
"Oh, io bado alle mie piante, svolgo compiti per l'inferno... sai, quella roba lì" risponde Crowley preparato.
A quel punto l'angelo sembra ricordarsi di una cosa. "Oh, giusto" dice abbassandosi e raccogliendo un oggetto da terra.
"Tieni" dice porgendoglielo "È un libro di poesie. Alcune mi ricordavano te"
"... Oh" il demone si blocca. Non sa veramente cosa dire.
"Se non ti serve, ridammelo" dice Aziraphel sporgendosi in avanti. Crowley scuote la testa e lo rispinge sulla sedia.
"Sta' lì. I regali non si rifiutano mai" dice con voce un po' tremante.
Aziraphel sorride soddisfatto e il demone fa lo stesso.
"Grazie, angelo"
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🍷🍷🍷
"Come sta andando?" chiede Metatron spuntando da chissà dove. Aziraphel sobbalza leggermente sulla sedia per lo spavento. "Bene, non manca molto" l'uomo dai capelli lucenti annuisce e sparisce di nuovo. L'altro sbuffa irritato. Essere l'Angelo Supremo è un compito difficile, e tutti gli stanno con il fiato sul collo senza dargli tregua.
È finalmente riuscito a concentrarsi, ma ogni volta che finisce un mucchio di pratiche gliene vengono date di nuove. Non ne può più, ma vuole migliorare il Paradiso, non ha certo intenzione di arrendersi.
Si arrotola le maniche e fa per mettersi al lavoro, quando viene disturbato di nuovo.
"Scusi, signor Aziraphel" è Muriel "ma c'è una lettera per lei"
L'angelo alza la testa, sorpreso.
"Una lettera? "
"Più che una lettera è un pezzo di carta" si corregge la ragazza "comunque è da parte del demone Crowley"
Aziraphel scatta in piedi facendo cadere una pila di fogli. "C-crowley? "
"Si. L'ho visto nella sua libreria, mi ha dato questo" gli porge il pezzo di carta.
L'angelo lo afferra in fretta e lo apre con un po' di timore.
" ᴠɪᴇɴɪ ɢɪᴜ̀. ɢɪᴜʀᴏ ᴄʜᴇ ǫᴜᴇsᴛᴀ ᴇ̀ ʟᴀ ᴛᴜᴀ ᴜʟᴛɪᴍᴀ ᴘᴏssɪʙɪʟɪᴛᴀ̀, ᴀɴɢᴇʟᴏ. ᴀ ᴛᴇ ʟᴀ sᴄᴇʟᴛᴀ "
Aziraphel involontariamente sorride e si mette il biglietto nel taschino.
"Spiacente, Muriel, ma sarò assente per un po' "
"Dove va'? "
"A casa. "
🎶Ain't no way that I can leave you stranded
'Cause you ain't ever left me empty-handed
And you know that I know that I can't live without you🎶
🎶So, baby, stay🎶
🪽🪽🪽
Crowley aspetta seduto alla scrivania con impazienza e allo stesso tempo un nodo allo stomaco. Forse ha fatto una cazzata, ma sente che era la cosa giusta da fare.
Accarezza le pagine di quel libro di poesie, poi lo appoggia sul tavolo e guarda la porta come se potesse far materializzare lì l'angelo solo con il pensiero.
Aspetta un po' di minuti, che sembrano ore.
L'orologio ticchetta in modo molto fastidioso.
Dopo dieci minuti il demone sta quasi per andarsene, ma sente la porta sbattere e con un tuffo al cuore ricade sulla sedia.
E poi lo vede. Non si vedono da uno, due giorni, da poco, e spesso ci sono stati dei momenti in cui non si sono visti per mesi, ma dopo quello che è successo è come se fossero passati anni.
"Crowley... " la voce di Aziraphel spezza il silenzio. "Io... "
"No, tu niente. È già tanto che sia stato io a chiamarti, quindi fa' parlare me. "
L'angelo annuisce guardandolo negli occhi.
Il demone prende un fiato. Non le ha contate, ma non è certo né la prima né la seconda volta che fa questo discorso. "Non Interrompermi questa volta" dice quindi.
"Aziraphel, io e te ci conosciamo da tanto, tanto tempo. Millenni. E siamo amici..." Il demone si guarda i piedi e si schiarisce la gola, agitato.
"L'altro giorno... oh cazzo, l'altro giorno è stato davvero... uno schifo. Sei sempre stato così prevedibile, angelo. Credevo fossi migliore, sai? Ma tu continui a farti prendere per il culo dal paradiso..." Crowley alza gli occhi al cielo e sospira "sono un demone, ma a quanto pare.. anche io posso provare sentimenti. Fa abbastanza schifo, ma...il punto è che... "
Prende un respiro profondo. Nemmeno lui riesce a credere che lo sta davvero per dire.
"Io.. be'... credo di amarti, angelo. "
Questo lo guarda senza dire niente, e il demone continua. "Io... non credevo che per i demoni fosse possibile provare amore, poi... ho visto Belzebù e Gabriele e... ho pensato che si potesse fare" tossisce "Tu però hai altri piani... volevo... solo dirtelo, credo" termina guardando l'angelo con uno sguardo confuso e le precedenti parole in gola.
Aziraphel lo guarda, ancora più confuso di lui, ma nonostante tutto il rumore inspiegabile che sente all'altezza del petto, tira fuori le parole "Io.. Crowley, non saprei cosa fare se tu non ci fossi" inizia.
🎶I'll be fucked up If you can't be right there
I do the same thing I told you that I never would
I told you I'd change, even when I knew I never could
Know that I can't find nobody else as good as you
I need you to stay, need you to stay, hey 🎶
🎶I do the same thing I told you that I never would
I told you I'd change, even when I knew I never could
Know that I can't find nobody else as good as you
I need you to stay, need you to stay, hey 🎶
"Voglio dire.. tu sei... tu. Noi... io... ho sempre contato su di te, tu ci sei sempre stato. C-ci conosciamo da ormai 6000 anni, e.. " si schiarisce la gola "ultimamente, le cose hanno iniziato a cambiare"
"O forse sono sempre state così, " aggiunge "Io... "
"Si? " chiede il demone cercando di mascherare il suo tono ansioso.
"Non è certo appropriato per un angelo, men che meno per l'Arcangelo Supremo, però... "
Aziraphel scuote la testa, la alza e lo guarda direttamente negli occhi.
"Anche io... ti amo, Crowley"
Il demone sente una scarica di calore risalirgli le vene e arrivare fino alla fronte. Sente qualcosa che batte a sinistra del petto e ha molto, molto caldo. Non sa cosa sia, così distoglie per un attimo lo sguardo.
"E allora perché te ne sei andato? " chiede, con la voce incrinata.
"Suppongo... di aver fatto uno sbaglio. Ma.. "
L'angelo pare agitato "Ora sono... qui. E questo significa... "
"Che possiamo ancora essere noi" sussurra.
Crowley alza lo sguardo, come se non credesse a quello che ha appena sentito.
"Io... non voglio che tu sia un angelo. E non voglio stare in Paradiso. Non voglio stare... in nessun posto in cui non ci sia anche tu"
Il demone traballa e quasi cade. Si toglie gli occhiali neri. Sta piangendo, ed è la prima volta in millenni che non ha bisogno di nasconderlo agli altri.
"Davvero, angelo? " gli chiede, di nuovo con voce rotta.
"... Si, Crowley"
L'angelo sorride e una lacrima, seguita da molte altre, si forma al lato del suo occhio destro.
Ha paura, ma sa cosa fare. Si avvicina al demone, gli accarezza dal basso una guancia, e...lo bacia.
Non è come il loro primo bacio, perché in fondo entrambi se lo aspettavano. Quello che probabilmente non ammetteranno mai è che lo aspettavano da tanto tempo.
Forse, come direbbe Aziraphel con la sua inguaribile vena romantica, l'amore è ineffabile. Che non si può definire a parole, che non si può esprimere adeguatamente; indicibile, inesprimibile, indescrivibile. Insomma, senza una descrizione precisa. È in effetti, è proprio così.
Intanto la pioggia inizia a scendere, bagnando e picchiettando contro i vetri. Londra continua tranquillamente la sua vita, senza sapere cosa sta succedendo in quella libreria. Forse nessuno lo saprà mai.
Aziraphel si stacca improvvisamente dal bacio. "Crowley... "
"Si, angelo? " chiede lui con un tono stranamente più dolce del solito. Ma Crowley è sempre Crowley.
Entrambi sorridono. Non ha un significato particolare... sono semplicemente felici.
Aziraphel abbassa lo sguardo, prende la mano di Crowley e la intreccia con la sua. Il demone sussulta, perché non è abituato a tutto questo. Poi però ricambia la stretta.
"Sento... amore" dice Aziraphel guardandolo negli occhi.
Crowley ricambia lo sguardo.
"Lo sento anch'io"
ᴘʟᴇᴀsᴇ, ʙᴀʙʏ, sᴛᴀʏ.
🍷🪽🍷
..................................................................................
Hi.
È da tanto che non aggiornavo, infatti mi scuso. Non trovavo l'ispirazione, ecco tutto.
Ma ora eccomi qui :)
Spero vi sia piaciuta<33
See you soon~
Momo~
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